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Autore Dario Fo

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Vieni fuori compagno

Vieni fuori compagno
[1930/1969]
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 2”, scritto da Dario Fo nel 1969, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo trovato sul libretto dello spettacolo.

Si tratta della rielaborazione di una poesia di Bertolt Brecht il cui primo verso è “Komm heraus, Genosse! Riskiere” tratto dalla Commedia didattica "la linea di condotta"

cirag


Vieni fuori compagno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/8/2014 - 08:46

Non è tempo di cantare d'amore

Non è tempo di cantare d'amore
[1969]
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 2”, scritto da Dario Fo nel 1969, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).

Testo trovato sul libretto dello spettacolo.
Vorrei cantar d’amore
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/8/2014 - 08:10
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Eppure da un poco di tempo

Eppure da un poco di tempo
[1969]
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 2”, scritto da Dario Fo nel 1969, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo trovato sul libretto dello spettacolo.

cirag


Eppure da un poco di tempo i padroni han paura
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 17:22
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Quando sento il primo fischio

anonimo
Quando sento il primo fischio
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 2”, scritto da Dario Fo, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo trovato sul libretto dello spettacolo.

Canto protestario di filanda proveniente dal bergamasco, raccolto per primo da Gianni Bosio nel 1966 dalla voce dell’informatrice Palma Facchetti di Cologno al Serio.

Benchè non sia riuscito a reperire la copertina del disco, all’indirizzo sopra indicato questa è visibile, con ben chiaro il titolo “Ci ragiono e canto, vol. 2”. Ora, le edizioni dello spettacolo sono state diverse nel tempo, e probabilmente diverse le sequenze dei brani, sicchè nelle introduzioni ad altre canzoni già presenti sul sito i 3 volumi di “Ci ragiono e canto” hanno di volta in volta scalette differenti…

cirag


Quando sento il primo fischio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 17:09
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La mia cella

La mia cella
Dovrebbe essere dal Vol. 1 di "Ci ragiono e canto", 1966.
Da una lettera di un condannato a morte fucilato a Roma. Rielaborazione di Dario Fo

corretto
dq82
Bernart Bartleby 25/8/2014 - 16:18
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Matri ch'aviti figghi a l'abbatìa

anonimo
Matri ch'aviti figghi a l'abbatìa
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 1”, scritto da Dario Fo nel 1966, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo e traduzione trovati sul libretto dello spettacolo.





Canto dell’antico carcere di Palermo, la Vicarìa. Questa versione è stata ricavata da G. Ganduscio mettendo a confronto le odierne testimonianze orali coi documenti raccolti da A. Favara nel Corpus di musiche popolari siciliane. Dall’opera del Favara egli ha ripreso la melodia e i primi due distici, integrando poi con la testimonianza orale questo canto di carcere che è appunto detto Vicariota.

Il carcere della Vicarìa è stata la storica prigione palermitana, dal XVI secolo.... (continua)
Matri ch’aviti figghi a l’abbatìa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 16:08

O Signur di puveritt

anonimo
O Signur di puveritt
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 1”, scritto da Dario Fo nel 1966, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo e traduzione trovati sul libretto dello spettacolo.

Tiritera lombarda. Dal punto di vista melodico il canto risente di influenze ottocentesche.
Trattasi di melodia assai usata in tutta l’area lombarda.
Molto simile nell’andamento e nella struttura a Sun cuntent de vess al mund.

cirag




Meno male che ci sono ancora Cristo e i Santi che aiutano i poveretti… Come dici? Nemmeno più loro…?!?
O Signur di puveritt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 15:10
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Sun cuntent de vess al mund

anonimo
Sun cuntent de vess al mund
Dallo spettacolo “Ci ragiono e canto, vol. 1”, scritto da Dario Fo nel 1966, come messo in scena nel 1977 dal Collettivo teatrale La Comune (con Concetta Busacca, Pina Busacca, Delio Chittò, Giorgina De Negri, Ciccio Giuffrida, Pino Masi, Amedeo Merli, Gaia Mezzadri, Norma Midani, Ivana Monti, Piero Sciotto e gli Aggius, ossia il Coro del Galletto di Gallura).
Testo e traduzione trovati sul libretto dello spettacolo.

cirag




Canzone popolare lombarda raccolta nella campagna tra Cremona e Bergamo. Parecchi autori del Cinquecento (per esempio Ruzzante) ironizzano sul fatto che, malgrado il mondo sia rotondo, nulla è cambiato. La melodia è di tipo ottocentesco.
Sun cuntent de vess al mund
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2014 - 14:58
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Mal d'Africa (Ilaria, Miran e i sentieri delle banane)

Mal d'Africa (Ilaria, Miran e i sentieri delle banane)
Album: "Il diavolo di mezzogiorno" (2003)


Ilaria Alpi e Miran Hrovatin



"Ilaria e Miran uccisi per un traffico rifiuti-armi. Ma è una verità troppo scomoda per l'Italia"


"In 20 anni di indagini", spiega la madre della giornalista del Tg3 uccisa a Mogadiscio con il suo operatore, "mi sono scontrata con un muro di silenzi, depistaggi, documenti spariti e strani decessi di persone legate al duplice omicidio". Il governo potrebbe desecretare gli 8 mila documenti raccolti dai nostri Servizi. "Credo servirà a poco", sostiene la signora Alpi, "a me basta trovare i mandanti e guardarli in faccia"

Io so perché Ilaria e Miran sono stati uccisi. Dopo 20 anni di indagini inutili e faticose, di menzogne, depistaggi, sparizioni, altre morti sospette, ho bisogno solo di conoscere i nomi dei mandanti di quel duplice omicidio. Non li voglio vedere dietro le sbarre. Mi basta guardarli in faccia".... (continua)
Non c'è verso di conoscere il vento
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/5/2014 - 00:03
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Sentii cume la vusa la sirena

Sentii cume la vusa la sirena
[1958]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1958 nell’EP “Le canzoni della malavita”

Una canzone bellissima che, come Hanno ammazzato il Mario, racconta di malavita, di perdenti, di ribellione, d’inconformità e di repressione.
Secondo me, ci sta. Poi, fate voi, o perfidi Admins. Ma non fosse altro per la sua bellezza, merita almeno un Extra (anche se ormai la categoria mi pare un po’ abusata, pure dal sottoscritto)
Sentii cume la vusa la sirena
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2014 - 15:07
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Ogni tanto fa un certo piacere

Ogni tanto fa un certo piacere
Chanson italienne – Ogni tanto fa un certo piacere – Dario Fo – 1963
Texte de Dario Fo
Musique de Fiorenzo Carpi

Regarde quelle coïncidence, Lucien l'âne mon ami...

Comment ça, quelle coïncidence ? Ce n'est pas clair. Il n'y a que toi qui dois savoir à quoi tu fais allusion.

En effet, en effet... Je m'explique. Hier ou il y a quelques jours, je t'ai rapporté une Histoire d'Allemagne qui s'intitulait : « Ni d'Est, ni d'Ouest. Nazis ! ». Cette histoire était narrée par un policier qui dénonçait ces bandes de criminels et leurs exactions assassines. Il dénonçait au passage le manque de moyens et d'effectifs pour faire face à ces bandes armées. La chanson d'aujourd'hui, qui nous vient d'Italie, où les choses n'ont pas sensiblement évolué, est chantée par le groupe des assassins et même, par leurs commanditaires – en Italie, ils sont fascistes, qui se réjouissent de la complicité de la police,... (continua)
C'EST TOUT UN PLAISIR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2013 - 14:09
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Le madri alla guerra

Le madri alla guerra
[1966]
Testo di Dario Fo e Oscar Prudente
Musica di Fiorenzo Carpi

Originariamente nello spettacolo di Fo e la Rame intitolato "La signora è da buttare" (1967). Sia nello spettacolo che nel disco successivo in cui è pure inclusa ("Le canzoni di Dario Fo, vol. 1", 1977) la canzone è interpretata da Oscar Prudente...

Poi nell'album Fo canta Fo [2009]

Al tempo in cui questa canzone fu scritta le donne-soldato non erano ancora una ordinaria realtà, e solo concepirlo era alquanto inquietante. Evidentemente sarò rimasto retro', in questo caso.... non riesco ad ascoltare questa canzone disinvoltamente. Mi fa tuttora accapponare la pelle...

Allo stesso modo mi fanno rabbrividire queste immagini che trovo tremende, shockanti e degne del peggiore fascismo (quello che armava e metteva in uniforme perfino i bambini!)

Quanto meno il fascismo mussoliniano non mandò mai le donne in guerra..
Perché.. solo i figli da sempre
(continua)
inviata da giorgio 4/6/2013 - 08:20
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Enzo Jannacci: El purtava i scarp de tennis

Enzo Jannacci: El purtava i scarp de tennis
(1964)
Testo e musica di Enzo Jannacci

29 marzo 2013, ci lascia uno dei più grandi cantautori italiani di sempre. Lo ricordiamo senza tante parole con uno dei suoi pezzi più belli e famosi.



Dal blog Blogorrea, 5 aprile 2012:

Ho visto un uomo morto che camminava e che cantava. E cantava con una voce pazzesca, di cuore, straziata, straziante. Cantava la vita che se ne va, la sua. Cantava l’amore, la voglia di conoscere e capire gli altri, i sogni, le speranze, l’emarginazione.
Ho visto Enzo Jannacci, stamattina. Sta male, malissimo. Non so esattamente cos’abbia, ma credo di intuirlo. E ormai fa vita ritirata, quella che fa chi aspetta (serenamente o per nulla) il peggio, l’inevitabile, oltretutto sapendo perfettamente tutto visto che è dottore. Però oggi si è alzato dal suo letto di dolore per andare a salutare Dario Fo, che a Palazzo Reale ha allestito una mostra di suoi dipinti. Doveva... (continua)
Che scuse', ma mi vori cuntav
(continua)
inviata da CCG Staff 29/3/2013 - 22:46
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Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)

Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)
[1966]
Scritta da Dario Fo
Written by Dario Fo
Da/From Ci ragiono e canto







Quello che vedete qui sopra è uno dei tanti supermercati della famosa catena Esselunga, quella dei “prezzi corti” e, va da sé, di svariati casi di sfruttamento selvaggio dei dipendenti, del tutto tipici della grande distribuzione di ogni orientamento e paese (dalle Coop “rosse” a Auchan, dalla “mafia e carrello” a Carrefour). Quando, nel 1966, Dario Fo scrisse per “Ci ragiono e canto”, lo spettacolo di canzoni popolari preparato assieme all'Istituto Ernesto De Martino, a Cesare Bermani e Franco Coggiola, questo suo “Merdometro” voleva fare senz'altro del paradosso, anche se non troppo: alla catena di montaggio i tempi son sempre stati cronometrati, e non è certo escluso che il “paradosso” di questa canzone accadesse sul serio. Poi la realtà, come sempre, supera la fantasia; e così, ad esempio all'Esselunga,... (continua)
Signor padrone non s'arrabbi
(continua)
inviata da Ahmed il Lavavetri 7/1/2013 - 11:40
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Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken (Beverlo-lied)‎

Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken (Beverlo-lied)‎
‎[1914-18]‎
Trovata nella sezione in lingua neerladese del sito The Heritage Of The Great War
Interpretata da Wannes Van de Velde con il gruppo teatrale ‎‎Internationale Nieuwe ‎Scène, famosi soprattutto per aver trasposto in fiammingo il “Mistero Buffo” di Dario Fo.‎



Direttamente dalla Grande Guerra, una canzone antimilitarista e anticapitalista in lingua fiamminga ‎composta nel campo militare di Beverlo, vicino a Leopoldsburg, nelle Fiandre.‎
Si apre subito “a muso duro” con una considerazione su come i soldati siano trattati al pari di bestie ‎e di come la guerra sia il cimitero della gioventù, per poi raccontare la storia di un soldato che ‎subisce l’amputazione dei piedi congelati e, tornato a casa, scopre che non c’è nessuno ad aiutarlo, ‎né lo Stato né tanto meno gli industriali che con la guerra si sono arricchiti a dismisura. Il racconto ‎della squallida prospettiva di una misera vita da invalido è accompagnato da un sarcastico ritornello ‎che invita a festeggiare e ad essere ottimisti.‎
Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken.
(continua)
inviata da Dead End 5/12/2012 - 15:02
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Ho visto un re

Ho visto un re
3. La versione cantata da Dario Fo e Paolo Jannacci a Che tempo che fa (Rai 3, 19 dicembre 2011)
3. Version sung by Dario Fo and Paolo Jannacci on TV show Che tempo che fa (Rai 3, 19 December 2011)

Non è certamente che Dario Fo è stato proditoriamente espulso da questa pagina; ci mancherebbe altro. Anzi, siamo profondamente convinti che la stesura “canonica” del testo poi affidato a Enzo Jannacci sia -almeno in gran parte- sua, e pur restando fermo tutto il discorso dell’improvvisazione ecc. ecc. Il 19 dicembre 2011, Rai 3 trasmise una serata speciale dedicata proprio a Enzo Jannacci, intitolata Vengo anch’io. Ovvero Enzo Jannacci, alla quale partecipò lui stesso. Fu la sua ultima apparizione in televisione: Enzo Jannacci era già gravemente malato (sarebbe scomparso il 29 marzo 2013). Non era in grado di cantare; e quando comparve un’ospite veramente speciale, vale a dire Dario Fo, l’omaggio... (continua)
Dai dai, conta su...ah bei, sì bei…
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/12/2011 - 15:11
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L'amore rubato‎

L'amore rubato‎
‎[1988]
Testo e musica di Luca Barbarossa.‎



Nel 1988 Barbarossa partecipa a Sanremo, per la terza volta consecutiva, con una canzone che ‎affronta il tema della violenza sessuale, “L'amore rubato”: il brano ha successo, classificandosi al ‎terzo posto, e durante la serata finale il cantautore riceve in diretta televisiva i complimenti da ‎Franca Rame (che nel 1973 venne rapita e stuprata da appartenenti all’estrema destra su mandato di ‎alti esponenti delle “forze dell’ordine” di allora, e dell’Arma dei Carabinieri in particolare) e ‎‎Dario Fo che gli mandano un telegramma. (it.wikipedia)
La ragazza non immaginava
(continua)
inviata da Bartleby 14/12/2011 - 14:45
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Guarda chi vita chi fa lu zappaturi

Guarda chi vita chi fa lu zappaturi
Il testo è stato poi inserito anche da Dario Fo in Ci ragiono e canto e, come tale, era stato proposto da DonQuijote82 creando un doppione. Invitiamo sempre chiunque proponga un testo a controllare se non ci sia già, cosa oramai altamente probabile in un sito con quasi 15.000 canzoni. Basta impostarlo sulla casella di ricerca in alto a destra sulla homepage. Grazie.
CCG/AWS Staff 23/11/2011 - 20:07
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La grande quercia

La grande quercia
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972

Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
La grande quercia gloria dell'imperatore
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/11/2011 - 19:53
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Calma calma!

Calma calma!
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]

cirag


Calma, calma! Avete ragione,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:10
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Poca terra

Poca terra
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]

cirag


Poca terra, tante pietre
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:05
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Da cannu semmu nati

anonimo
Da cannu semmu nati
Canto sardo, con tema musicale di origine sacra.
Da Ci ragiono e canto di Dario Fo

cirag


Da cannu semmu nati illi campagni
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/10/2011 - 23:47

Ballata dell'arcivescovo "disceso" in Roma

Ballata dell'arcivescovo
Credo che nella prima parte di questa canzone Dario Fo abbia preso un clamoroso granchio...
Sono anch’io un feroce anticlericale come Fo ma non per questo mi piace distorcere la realtà e, quanto ai preti, non mi è per nulla difficile riconoscere che nel corso della storia ci sono stati degli “uomini di Dio” che sono dei veri Santi…

Era il 1973, l’anno del golpe in Cile, e "l'arcivescovo cardinal Enriquez" qui citato da Dario Fo come l’apostolo dei “macellai” di Pinochet non può che essere l’allora arcivescovo di Santiago Mons. Raúl Silva Henríquez… Beh, mentre il Vaticano di Paolo VI, attraverso il suo anonimo ed insignificante nunzio apostolico di allora, lo spagnolo (magari franchista) Sotero Sanz Villalba, poco o nulla fece per le vittime della repressione fascista, invece Raúl Silva Henríquez fu un loro strenuo e coraggioso difensore. Subito dopo il golpe egli costituì il "Comité Pro... (continua)
Bartleby 4/8/2011 - 10:36
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Povera gente

Povera gente
[1969]
Parole di Dario Fo
Musica di Enzo Del Re e Antonio Infantino
Poi nello spettacolo “Qui tutto bene… e così spero di te (Emigrazione e Imperialismo)” realizzato nel 1971 della compagnia Nuova Scena diretta da Vittorio Franceschi (dopo l’uscita di Dario Fo e Franca Rame)
Testo trovato su Il Deposito
Povera gente...
(continua)
inviata da Bartleby 8/6/2011 - 08:35
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Su, cantiam

Su, cantiam
[1962]
Scritta da Leo Chiosso, il paroliere di Fred Buscaglione.
Musica di Dario Fo e Fiorenzo Carpi.
Testo trovato su YouTube e sull’Archivio Franca Rame & Dario Fo

Sigla di apertura di Canzonissima edizione 1962, inizialmente affidata a Dario Fo e Franca Rame che furono poi cacciati dopo qualche puntata, e non per questione di share ma di pura censura.
La lieta canzoncina rimase comunque come sigla anche dopo l’allontanamento della coppia di presentatori, a riprova del fatto che politici e dirigenti RAI proprio non l’avevano capita.
Sempre il trio Carpi/Chiosso/Fo scrisse anche la sigla di chiusura, la bossa nova “Stringimi forte i polsi” affidata alla voce di Mina.



L'edizione del 1962 fu la più burrascosa. La RAI sottrasse la conduzione del programma a Dario Fo e Franca Rame per uno sketch su un costruttore edile che si rifiutava di dotare di misure di sicurezza la propria... (continua)
Popolo di poeti, di cantanti, di canzonettisti, di cantautori;
(continua)
inviata da Bartleby 26/5/2011 - 13:58

Canto d'emigrazione (I campi si svuotano si riempiono le officine)

Canto d'emigrazione (I campi si svuotano si riempiono le officine)
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
I campi si svuotano
(continua)
inviata da DonQuijote82 24/5/2011 - 14:11
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Ogni giorno all'alba

Ogni giorno all'alba
[1966?]

Credo che la canzone fosse già presente nel primo spettacolo “Ci ragiono e canto” del 1966.
Non è presente però sull’album relativo, quello registrato dal vivo quell’anno al Teatro Carignano di Torino e poi pubblicato dai Dischi del Sole/Ala Bianca, bensì in “Ci ragiono e canto, n.3” pubblicato nel 1973, quando Dario Fo e Franca Rame erano già usciti dal precedente collettivo teatrale Nuova Scena (poi Nuovo Canzoniere Popolare) fondando La Comune. A questa terza edizione collaborarono Ciccio Busacca, Piero Sciotto, Pino Masi ed altri.

cirag


Ogni giorno all'alba
(continua)
inviata da Bartleby 24/5/2011 - 09:07
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A solo un metro

VIDEO CANDIDATO AL PREMIO AMNESTY ITALIA 2011

A SOLO UN METRO è l'ultimo singolo del cantautore romano Luca Bussoletti che vede la partecipazione straordinaria di Dario Fo (Premio Nobel per la letteratura nel 1997).
Il brano, tra atmosfere rarefatte e parole cariche di immagini, affronta la drammatica realtà delle mine anti-persone sposandosi alla perfezione con il videoclip, estratto del film "Habibi", di Davide Del Degan che, insieme alla produzione Galaxia, ha deciso di dare il suo apporto all'iniziativa concedendo in esclusiva l'utilizzo di alcune sequenze particolarmente toccanti.

I PROVENTI GENERATI DA QUESTO BRANO SARANNO INTERAMENTE DEVOLUTI AD AMNESTY ITALIA.

Adesso sono più vicino ai fiori e a te
(continua)
inviata da adriana 17/3/2011 - 07:42
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Ogni tanto fa un certo piacere

Ogni tanto fa un certo piacere
Credo che il titolo originale fosse più buffo: "Canzone del dàlli, dàlli, dàlli, dàlli, dàlli"...
Bartleby 15/12/2010 - 08:51

Canto delle battone, faro di civiltà

Canto delle battone, faro di civiltà
[1964]
Dallo spettacolo "Settimo: ruba un po' meno"
Parole di Dario Fo
Musica Fiorenzo Carpi
Testo trovato su La Musica dell’Altra Italia
Le prime donne che dai Crociati
(continua)
inviata da Bartleby 10/11/2010 - 09:10
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Uguaglianza

Uguaglianza
[1969]
Album “Mio caro padrone… / Contessa”
Il testo è stato scritto da Pietro Bianconi nel 1968, partigiano anarchico e autore di alcuni libri sulle lotte operaie e sindacali degli anni '60/70
La musica è di Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini
cantata anche in una versione abbreviata da Caterina Bueno nello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2".
Ripresa anche dai Gang in "Calibro 77" del 2016

Testo ripreso da Il Deposito ma rivisto e corretto.

Nel 1969 esce un rapporto della CGIL relativo agli infortuni sul lavoro, che denuncia l’aumento esponenziale sia degli incidenti che delle malattie provocate da ambienti lavorativi malsani e paragona il caso italiano a quello di altri paesi, mostrando come l’incidenza delle morti per lavoro in Italia sia superiore anche a quello degli USA. L’arrangiamento del brano in Calibro77 vira verso suoni mediterranei che ne arricchiscono le... (continua)
Ti ho visto lì per terra
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 9/8/2010 - 09:46

Canto del prete Kassam

Canto del prete Kassam
[1971]
Canzone della Resistenza palestinese, tradotta da Dario Fo e inserita nel suo spettacolo "Fedayn, La rivoluzione del popolo palestinese attraverso la sua cultura e le sue canzoni”

Il prete Kassam altri non è che ‘Izz al-Dīn al-Qassām (1882-1935).

Colui che oggi da il nome al braccio armato di Hamas e pure ai razzi che da Gaza spesso piovono sulle città israeliane come Ashkelon e Sderot è stato un guerrigliero di origine siriana che combattè contro i colonialisti di varia nazionalità, prima contro gli italiani invasori della Libia, poi contro i francesi che volevano papparsi la Siria e infine contro i mandatari britannici e i sionisti in Palestina.
Non morì impiccato, come si dice nella canzone, ma cadde in una battaglia contro gli inglesi nei pressi di Jenin.
Fu certamente una figura controversa, per il suo radicalismo religioso, per i suoi rapporti – invero piuttosto difficili... (continua)
Prete Kassam
(continua)
inviata da The Lone Ranger 29/7/2010 - 13:38
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È fatalità

È fatalità
[1969]
Dario Fo e Paolo Ciarchi
du spectacle "J'y pense et je chante n. 2"
FATALITÉ
(continua)
inviata da Daniel Bellucci Venerdì 18 giugno (giorno del famoso Appello) giornata sindacale in provveditorato, Nizza anno 2010 18/6/2010 - 23:48

La canzone della Michelin

La canzone della Michelin
[1962]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and Music by Fausto Amodei
Da Cantacronache

"Nella primavera del 1962 si svolsero a Torino due lunghi scioperi, uno alla LANCIA che durò 25 giorni ed uno alla MICHELIN che durò circa due mesi. Data l'intransigenza della parte padronale (oltretutto uno dei pezzi grossi della Michelin, che era la filiale della casa madre francese, era un ex ufficiale che aveva preso parte alla guerra d'Algeria) lo sciopero fu dichiarato ad oltranza e, da parte dei sindacati, fu chiesta ed ottenuta una larga solidarietà da parte della cittadinanza. Nel quadro di questa solidarietà fu organizzato uno spettacolo all'Alleati per raccogliere fondi a sostegno dello sciopero. Vi parteciparono gratuitamente il fior fiore di artisti e cantanti italiani (fra gli altri Dario Fo). Per l'occasione composi ed eseguii in palcoscenico questa canzone" - Fausto Amodei, "Cantacronache", Crel-Scriptorium 1996, p. 95
Cantiamo questa sera una canzone
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/5/2009 - 16:42
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Stai attento, uomo bianco

Stai attento, uomo bianco
[1967]
Dario Fo e Fiorenzo Carpi
Dallo spettacolo "La signora è da buttare"

Sia nello spettacolo "La signora è da buttare" che nel disco "Le canzoni di Dario Fo, vol. 1" (1977) - dove è pure raccolta - questa canzone è interpretata da Oscar Prudente (1944-), cantautore, musicista e produttore discografico.
(Bernart Bartleby)
Li hai portati qui tu: i Bantù, gli Zulù
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 22:40




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