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Autore Dario Fo

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La mia cella

La mia cella
[1966]
Dallo spettacolo "Ci ragiono e canto n.1"

cirag


La mia cella l'è un metro e quaranta
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:55

Coro dei ribelli

Coro dei ribelli
[1971]
Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo"
"Pietà l'è morta!"
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:48
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Che vogliono, che vogliono?

Che vogliono, che vogliono?
[1965]
Dario Fo e Fiorenzo Carpi
Dallo spettacolo "La colpa è sempre del diavolo"
Che vogliono, che vogliono?
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:44
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Canzone della nocività

Canzone della nocività
[1972]
Dario Fo e Paolo Ciarchi
Dallo spettacolo "Ordine! Per DI0.000.000.000"
Da noi c'è tanto di quel fumo
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:39
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Ballata dell'indio cileno

Ballata dell'indio cileno
[1973]
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"
Al suono delle catene di rame
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:34
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Il comandante della mia banda [Siamo banditi, non siamo soldà]

Il comandante della mia banda [Siamo banditi, non siamo soldà]
[1970]
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente"; Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese.
Scritta da Paolo Ciarchi e Dario Fo
Written by Paolo Ciarchi and Dario Fo
Écrite par Paolo Ciarchi et Dario Fo
Tekijät: Paolo Ciarchi ja Dario Fo
Canta / Singer / Chante / Laulaa: Paolo Ciarchi
In album CD/ In the CDalbum / Dans l'album CD / CD-Albumissa: Paolo Ciarchi: Cent'anni di moltitudine, qualche canzone, opinione, suono, serata nella vita musicale di Paolo Ciarchi
Contiene materiali rarissimi e inediti
A cura di Alessio Lega, Claudio Cormio, Rocco Marchi
Prodotto da Archivi della Resistenza e Istituto Ernesto De Martino


Lo spettacolo è stato rappresentato un'unica volta a Milano nel 1970. Testo trovato su archivio Franca Rame


Fa parte di una “trilogia di canti tratta da Vorrei morire anche stasera... (continua)
Il comandante della mia banda,
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:30
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È fatalità

È fatalità
[1969]
Dario Fo e Paolo Ciarchi
Dallo spettacolo "Ci ragiono e canto n. 2"

cirag


Io son metalmeccanico e secondo le statistiche
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2009 - 21:22
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O cancellier che tieni la penna in mano

O cancellier che tieni la penna in mano
dallo spettacolo "Ci ragiono e canto" (1966)

cirag




Rielaborazione di Dario Fo su un testo politico polesano del secondo dopo­guerra. Il canto ha delle varianti di carcere. Caratteristico questo canto di banditi raccolto a San Pietro Capofiume (Bologna) da S. Ferrati (Canti po­polari di San Pietro Capofiume in «Archivio delle tradizioni popolari», '89 e '91)

O cancellier che con la penna scrivi,
o scrivi pure una condanna giusta;
ho doi pistòl ch'io tengo carghc a bala
e una curtèla grida: — Scana, scana!
O cancellier che tieni la penna
(continua)
21/3/2008 - 19:21
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Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]

Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
[1794]



L'Innu de su patriottu Sardu a sos feudatarios fu stampato clandestinamente in Corsica e diffuso in Sardegna, e divenne il canto di guerra degli oppositori sardi, passando alla storia come la Marsigliese sarda. E' composto da 376 ottonari fortemente ritmati, in lingua sarda logudorese, e ricalca contenutisticamente gli schemi della letteratura civile illuministica. L' incipit è costituito da un perentorio attacco alla prepotenza dei feudatari, principali responsabili del degrado dell'isola: Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia… (Cercate di moderare, o Baroni, la vostra tirannia…). Il canto si conclude con un vigoroso grido d'incitamento alla rivolta, suggellato da un detto popolare di lapidaria efficacia: Cando si tenet su bentu est preziosu bentulare ("quando si leva il vento, è d'uopo trebbiare").
(Da questa pagina)

Come ci informa DonQuijote82, il canto è stato interpretato,... (continua)
1. Procurade e moderare,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 5/4/2007 - 18:10
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Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]

Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
Testo: Anonimo, sec. XVIII [?]
Pubblicazione: in Raccolta amplissima di canti siciliani
di Lionardo Vigo Calanna, 1857, 5419/5420
Rielaborazione di Dario Fo
1973, Ci ragiono e canto, vol. III, atto 2 (interpretazione di Piero Sciotto e La Comune)
1976, Domenico Modugno, singolo Malarazza / Né con te né senza te
Rielaborazione testuale e musicale di Domenico Modugno, Rodolfo Assuntino e Emma Muzzi Loffredo

La storia di questa canzone siciliana è complicata e tormentata.

Nella forma in cui è più nota, fu incisa e pubblicata nel 1976 da Domenico Modugno, come lato A del singolo Malarazza / Né con te né senza te. La rielaborazione del testo era avvenuta assieme allo storico cantautore Rodolfo Assuntino e alla cantautrice, regista e attrice palermitana Emma Muzzi Loffredo (1941-2017)

Ne susseguì immediatamente un'azione legale per plagio presso il tribunale di Milano, intentata da Dario... (continua)
Nu servu tempu fa d’intra na piazza
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/3/2007 - 16:57
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Il primo furto non si scorda mai

Il primo furto non si scorda mai
[1965]
Testo di Dario Fo e Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannaci

La canzone originale è contenuta nel LP "Enzo Jannacci in teatro", pubblicato dalla Jolly nel 1965 e ristampato con etichetta Joker nel 1971.

Quella contenuta nel LP "I soliti accordi" del 1994 (etichetta DDD) è una versione un po' cambiata nel testo (ad esempio il verso che dice "Chi conosceva i tacchini/era Giovane Fascista" lì diventa "Chi conosceva i tacchini/era già quasi socialista"; il verso che dice "Quel tacchino micidiale/era un'aquila imperiale" lì diventa "Quel tacchino con le mani/era roba di Forlani").

Che io sappia, questa spassosissima canzone satirica jannacciana non esiste in supporto CD.

(Alberta Beccaro)
"Il primo furto non si scorda mai!"
(continua)
inviata da daniela (k.d.) 15/3/2007 - 18:59
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Prete Liprando e il giudizio di Dio

Prete Liprando e il giudizio di Dio

[1981]
Testo di Dario Fo e Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannacci
Album: "E allora...concerto"
(parlato): Landolfo, cronista del Millecento, ci ha tramandato le "Storie del Comune di Milano" fra cui questa del giudizio di Dio, protagonista prete Liprando. Noi abbiamo cercato di musicarla con un certo impegno, e la dedichiamo a tutti quelli - e sono tanti - che pur essendo testimoni di fatti importantissimi e determinanti dell'avvenire della civiltà, neanche se ne accorgono!
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 15/3/2007 - 18:57
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Il bonzo

Il bonzo
[1974]
Testo di Aurelio Ponzoni e Dario Fo
Musica di Dario Fo
Edizioni musicali Impala/Supersonic

Scritta originariamente da Jannacci e Fo per lo spettacolo di Georges Michel La passeggiata della domenica, fu incisa per la prima volta da Cochi & Renato nell'album E la vita, la vita, scritto e arrangiato da Enzo. Fu poi incisa più volte sia da Jannacci che dallo stesso Dario Fo. Una breve canzone che ricorda i "bonzi", i monaci buddhisti che, durante la guerra nel Vietnam (nel 1974 ancora in corso, vorrei ricordarlo) si cospargevano e si davano fuoco per protestare contro l'invasione americana. Accaddero diversi episodi del genere. Ci ricordiamo solo (e poco) di Ján Pálach. Chissà se qualcuno sa appena chi sia stato Trich Quang Duc. [RV]
La canzone era stata finora inserita esclusivamente con pochi versi di apertura, che erano stati quelli sinora reperibili in rete. Grazie a Alberta... (continua)
A un, a du, a un du tri quatr...
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 12:45

Canzone dei padri

Canzone dei padri
Testo di Dario Fo
Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica"
Testo ripreso dal Canzoniere dei Ribelli
A parte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 23:28
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When The President Talks To God

When The President Talks To God
Inoltre Bush ha dichiarato a più riprese che spesso gli capita di parlare con Dio. Assicura che è lui, l'Eterno in persona che lo chiama e imposta il dialogo. Gli chiede: "Che cosa pensi di fare?"
Lo provoca. Gli pone quesiti. Gli dà ordini. Per questo Bush si permette di garantire di continuo, alla maniera dei fanatici delle crociate "Dio lo vuole". È un dio spietato e sanguinario quello che dialoga con il nostro Presidente. È un dio degli eserciti e della vendetta. Non ha niente a che vedere con il padre pietoso, tenero come una madre, che le Sacre Scritture ci hanno insegnato a conoscere...
Di certo in cielo c'è stato un golpe. "
(Dario Fo, da Madre Coraggio, monologo scritto con Franca Rame su Cindy Sheenan, madre del soldato Casey, morto in Iraq)

*

Bush has repeatedly said that he often finds himself talking with God. He swears to us that it is him, the almighty in person, who calls... (continua)
When the president talks to God
(continua)
14/11/2005 - 15:25
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Saltarelli

Saltarelli
Da: La musica de l'altra Italia


Il 12 dicembre 1970, un anno dopo la strage di Piazza Fontana, gli anarchici milanesi, Lotta Continua e il Collettivo Politico Metropolitano si radunano in piazza del Duomo a Milano per una manifestazione non autorizzata contro la strage di stato.

All'inizio di via Torino i manifestanti vengono caricati dai carabinieri in assetto di guerra che sparano lacrimogeni ad altezza d'uomo, uno dei quali colpisce a morte lo studente Saverio Saltarelli.

Pò, pò, pò...
(continua)
inviata da adriana 6/10/2005 - 18:42
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Ogni tanto fa un certo piacere

Ogni tanto fa un certo piacere
[1963]
Testo di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi

Dalla commedia "Isabella tre caravelle e un cacciaballe".
Dàlli, dàlli, dàlli, dàlli, dàlli,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/8/2005 - 15:16

Non si sa non si deve sapere (Ora è morto e questo deve bastare)

Non si sa non si deve sapere (Ora è morto e questo deve bastare)
[1972]
Testo di Dario Fo
Musica di Paolo Ciarchi

Dallo spettacolo "Pum pum, chi è? La polizia", un'altra canzone che parla dell'omicidio del commissario Calabresi.
Non si sa non si deve sapere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/8/2005 - 14:16
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Quella sera cascava Pinelli

Quella sera cascava Pinelli
[1972]
Testo e musica di Dario Fo
dallo spettacolo "Pum pum, chi è? La polizia"

Sarebbe impossibile escludere dalle tante canzoni di autore e popolari dedicate alla morte di Pinelli un autore che resta popolare nel suo più grande profondo: Dario Fo. Nel 1972, nello spettacolo "Pum pum, chi è? La polizia", Fo inserisce il testo composito (cantato e recitato) intitolato "Quella sera cascava Pinelli": un dialogo i cui personaggi sono una "voce", un "coro" e il commissario Calabresi.
Coro:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/7/2005 - 17:21
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]
[1969]
Testo originario / Original lyrics / Paroles originales / Alkuperäiset sanat :
Giancorrado Barozzi – Dado Mora – Flavio Lazzarini – Ugo Zavanella
Circolo Anarchico “Gaetano Bresci” - Mantova, 21-12-1969
Musica / Music / Musique / Sävel: Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue

Tutti i primitivi commenti e le notizie biografiche sono state a suo tempo tratte da "Canzoni e stragi di stato", pubblicato da Riccardo Venturi sul newsgroup it.fan.musica.guccini e sulla mailing list "Brigata Lolli" tra il 29 e il 30 luglio 2005. Si continuano a ringraziare, a distanza di anni, gli amici e compagni de "La Musica dell'Altra Italia", dalla quale provenivano la maggior parte delle notizie utilizzate e rielaborate per la prima versione del saggio. [RV, 8-12-2019]


LA BALLATA DEL PINELLI
Le stragi di stato, a partire da quella di Piazza Fontana, hanno ovviamente trovato un'eco abbastanza... (continua)
Quella sera a Milano era caldo,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/7/2005 - 15:01
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La GAP

La GAP
[1970]
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente"; Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese.
Scritta da Paolo Ciarchi e Dario Fo
Written by Paolo Ciarchi and Dario Fo
Écrite par Paolo Ciarchi et Dario Fo
Tekijät: Paolo Ciarchi ja Dario Fo
Cantano / Singers / Chantent / Laulavat: Paolo Ciarchi - Isabella Cagnardi
In album CD/ In the CDalbum / Dans l'album CD / CD-Albumissa: Paolo Ciarchi: Cent'anni di moltitudine, qualche canzone, opinione, suono, serata nella vita musicale di Paolo Ciarchi
Contiene materiali rarissimi e inediti
A cura di Alessio Lega, Claudio Cormio, Rocco Marchi
Prodotto da Archivi della Resistenza e Istituto Ernesto De Martino
Interpretata anche da Alberto Cesa & Cantovivo


Dallo spettacolo teatrale di Dario Fo e Franca Rame Vorrei morire stasera se dovessi pensare che non... (continua)
La GAP [1], quand’è che arriva
(continua)
inviata da Virginia Niri 12/6/2005 - 16:52

Coro della nocività di certe cose da non dire

Coro della nocività di certe cose da non dire
[1962]
Testo di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi

Per quanto possa sembrare incredibile al giorno d'oggi, questa canzone fu cantata da Dario Fo alla "Canzonissima" del 1962 da lui presentata. E dalla quale fu prontamente sbattuto fuori.
L'alcolismo degli anni ruggenti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/6/2005 - 12:33

Ballata dell'arcivescovo "disceso" in Roma

Ballata dell'arcivescovo
[1973]
Testo e musica di Dario Fo
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"
È disceso dal ciclo oggi in Roma
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/6/2005 - 11:26

Attento, Colonnello!

Attento, Colonnello!
[1973]
Testo e musica di Dario Fo
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"
Colonnello, poi non ti lamentare
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/6/2005 - 11:12
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Ballata dello stadio di Santiago

Ballata dello stadio di Santiago
[1973]
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"

Nello stadio di Santiago, come è noto, subito dopo il golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973 furono rinchiusi, torturati e uccisi migliaia di oppositori, tra i quali Víctor Jara. Si veda anche la Gwerz Victor C'hara di Gilles Servat.
Nello stadio di Santiago
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2005 - 13:21
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Ecco s'avanza uno strano soldato [Il sacrificio del contadino partigiano]

Ecco s'avanza uno strano soldato [Il sacrificio del contadino partigiano]
[1970]
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente"; Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese.
Scritta da Paolo Ciarchi e Dario Fo
Written by Paolo Ciarchi and Dario Fo
Écrite par Paolo Ciarchi et Dario Fo
Tekijät: Paolo Ciarchi ja Dario Fo
Cantano / Singers / Chantent / Laulavat: Paolo Ciarchi - Isabella Cagnardi
In album CD/ In the CDalbum / Dans l'album CD / CD-Albumissa: Paolo Ciarchi: Cent'anni di moltitudine, qualche canzone, opinione, suono, serata nella vita musicale di Paolo Ciarchi
Contiene materiali rarissimi e inediti
A cura di Alessio Lega, Claudio Cormio, Rocco Marchi
Prodotto da Archivi della Resistenza e Istituto Ernesto De Martino

"A differenza de Il comandante della mia banda, qui il tono è assolutamente serio. Era consuetudine dell'esercito nazista soprattutto dopo l'8 settembre 1943:... (continua)
Ecco s'avanza uno strano soldato,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2005 - 13:14

Operaio d'Israele

Operaio d'Israele
1970
Dallo spettacolo: "Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente"; Collages di monologhi e canzoni sulla Resistenza italiana e palestinese

rappresentato un'unica volta a Milano nel 1970

Traduzione di un canto di lotta della Resistenza palestinese.
Operaio d'Israele
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Oh Giolitti

Oh Giolitti
Da "Tutti uniti! Tutti insieme! Ma scusa, quello non è il padrone?", 1971.

5 Ottobre 1911 - Inizia l’avventura coloniale italiana in Libia, con lo sbarco delle truppe regie inviate dal governo Giolitti a Tripoli. Un’occupazione che finirà trentuno anni dopo, con la fuga delle truppe nazi/fasciste sotto la pressione dell’esercito inglese.
La guerra italo-turca (nota in italiano anche come guerra di Libia) fu combattuta tra il regno d'Italia e l'Impero ottomano per il possesso delle regioni Nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica, tra il 29 settembre 1911 e il 18 ottobre 1912.
Il Deposito
Oh Giolitti Giovanni Giolitti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi

La moda fuori moda d'amar l'umanità

La moda fuori moda d'amar l'umanità
Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica" (1967)
Può darsi che sian cose
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Ho visto un re

Ho visto un re
[1968]
Nata durante lo spettacolo: "Ci ragiono e canto numero 2"
Prima: 8 aprile 1969
Originated d in the frame of the folk music show “Ci ragiono e canto n° 2”
First performance: 8 april 1969
Origine dans le cadre du spectacle de musique populaire “Ci ragiono e canto n° 2”
Première: 8 avril 1969

Scritta e improvvisata da: Paolo Ciarchi, Dario Fo, Gruppo Padano di Piadena e altri
Written and improvised by: Paolo Ciarchi, Dario Fo, Gruppo Padano di Piadena and others
Écrite et improvisée par: Paolo Ciarchi, Dario Fo, Gruppo Padano di Piadena et autres
Tekijät ja improvisoijat: Paolo Ciarchi, Dario Fo, Gruppo Padano di Piadena ja muut
Musica / Music / Musique / Sävel : Paolo Ciarchi
(Attribuita a / Attributed to / Attribuée à: Ernesto Esposito "Omicron")

In album CD/ In the CD album / Dans l'album CD / CD-Albumissa: Paolo Ciarchi: Cent'anni di moltitudine, qualche canzone, opinione,... (continua)
Dai dai, conta su...ah bei, sì bei… [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Han matado una guitarra

Han matado una guitarra
[1973]

Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile".
La canzone parla ovviamente dell'assassinio di Victor Jara (si veda Estadio Chile).
Han fucilato una chitarra
(continua)
inviata da Riccardo Venturi

Gran poesia ha la guerra!

Gran poesia ha la guerra!
Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica" (1967).
La guerra vedrai tornerà non temere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi

Canzone del Faraone

Canzone del Faraone
[1971]

Dallo spettacolo "Fedayn".

La canzone è la traduzione, di Dario Fo stesso, di un canto della resistenza palestinese; ma non sarà sfuggito a nessuno le incredibili analogie che ha con una famosissima poesia di Bertolt Brecht, "Domande di un lettore operaio" ("Tebe dalle sette porte, chi la costruì? Ci sono i nomi dei re, nei libri...") [RV]
Il faraone attraversa il deserto sul suo cocchio,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi

Canzone del signorsì

Canzone del signorsì
[1967]

Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica"

La canzone parodia chiaramente "If" ("Se"), la notissima e stucchevole poesia dell'imperialista Rudyard Kipling.

(Riccardo Venturi)
Non sarai mai un orfano figlio mio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi

Suldatu paltendi sogu

anonimo
Canto popolare gallurese.

Da ci ragiono e canto di Dario Fo
Avvidecci la me' fata
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Se non ci ammazza i crucchi

Se non ci ammazza i crucchi
Dicono le note del disco che questo testo fu raccolto da Dario Fo da un amico partigiano nell'autunno del '43,in un'osteria di Porto Val Travaglia, presso Varese.
[Paolo Sollier dalla mailing list "Bielle]
Se non ci ammazza i crucchi,
(continua)
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Sei minuti all'alba

Sei minuti all'alba
[1965]
Testo di Dario Fo ed Enzo Jannacci
Musica di Enzo Jannacci

A volte Enzo nei concerti introduceva questa canzone con le parole "Vorrei dedicare questa canzone a mio padre, è importante ricordare visto che oggi c'è chi oggi confonde la Repubblica di Salò con la Repubblica di San Marino".

Sei minuti all'alba è il titolo del terzo album in studio di Enzo Jannacci.

La title track è dedicata al padre del cantautore, che durante la Seconda guerra mondiale combatté come partigiano e si distinse nella difesa della sede dell'Aviazione in piazza Novelli a Milano.
Il disco contiene inoltre una versione della celebre Faceva il palo, scritta dal cabarettista milanese Walter Valdi (a cui Jannacci cambia la musica).
La canzone L'è tri dì (brano tradizionale milanese) era stata già incisa l'anno precedente dal gruppo dei Gufi, con il titolo L'è tri di ch'el piov el fioca; la versione di Jannacci... (continua)
Sei minuti all'alba
(continua)




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