Se volete capire meglio chi fu Petroulas e la storia della sua famiglia esiste un libro autobiografico scritto da una sua zia. Δήμητρα Σωτήρη Πέτρουλα "που'ναι η μάνα σου μωρή;" non so se fu tradotto in qualche altra lingua. E la storia del intera famiglia, Sotiris Petroulas fu l'ultima vittima della destra.
Nota testuale 1.7.2015
Da oggi, 1°luglio 2015, il testo della canzone è stato modificato con assecuzione effettiva al canto e con il ripristino del sistema politonico di accentazione in assoluto vigore all'epoca, e con il quale è senz'altro stata scritta.
Da oggi, 1°luglio 2015, il testo della canzone è stato modificato con assecuzione effettiva al canto e con il ripristino del sistema politonico di accentazione in assoluto vigore all'epoca, e con il quale è senz'altro stata scritta.
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 1/7/2015 - 11:14
1° luglio 2015
Due parole del traduttore Tra pochi giorni, il 20 luglio, saranno cinquant'anni che Sotiris Petroulas è stato ucciso dalla polizia greca. Lungi da voler “commemorare” un evento di questo genere, e con il pensiero fisso alla situazione della Grecia di oggi che ha -non bisognerebbe mai scordarlo- le sue radici ben precise anche in quegli eventi lontani, si è pensato non soltanto di ristrutturare questa pagina, ma anche e soprattutto di “portarla” letteralmente in piazza Carlo Giuliani a Genova il prossimo 20 luglio, che è la data in cui due ragazzi, Sotiris Petroulas e Carlo Giuliani, hanno trovato la morte per mano di polizie e di stati assassini. Ricordando che la “Canzone di Sotiris Petroulas” è stata già eseguita da Alessio Lega e Marco Rovelli nell'originale greco in piazza Carlo Giuliani, nel 2012, e che il nome della piazza ateniese dove Sotiris fu ucciso è,in traduzione,... (continuer)
Due parole del traduttore Tra pochi giorni, il 20 luglio, saranno cinquant'anni che Sotiris Petroulas è stato ucciso dalla polizia greca. Lungi da voler “commemorare” un evento di questo genere, e con il pensiero fisso alla situazione della Grecia di oggi che ha -non bisognerebbe mai scordarlo- le sue radici ben precise anche in quegli eventi lontani, si è pensato non soltanto di ristrutturare questa pagina, ma anche e soprattutto di “portarla” letteralmente in piazza Carlo Giuliani a Genova il prossimo 20 luglio, che è la data in cui due ragazzi, Sotiris Petroulas e Carlo Giuliani, hanno trovato la morte per mano di polizie e di stati assassini. Ricordando che la “Canzone di Sotiris Petroulas” è stata già eseguita da Alessio Lega e Marco Rovelli nell'originale greco in piazza Carlo Giuliani, nel 2012, e che il nome della piazza ateniese dove Sotiris fu ucciso è,in traduzione,... (continuer)
CANZONE PER SOTIRIS PETROULAS
(continuer)
(continuer)
LA STORIA DI SOTIRIS PETROULAS [e della sua canzone] RACCONTATA DA MIKIS THEODORAKIS
Il brano che segue, narrato in prima persona da Mikis Theodorakis, proviene dall'edizione italiana del “Diario dal carcere”, pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1972. Scritto da Theodorakis durante l'esilio parigino, fu redatto in francese e tradotto in italiano da Ottavio Cecchi. Le traduzioni delle canzoni e delle poesie furono però effettuate a partire dall'originale greco da uno dei massimi neogrecisti italiani, Nicola Crocetti; nel brano è presente in parte quella che, probabilmente, è la prima traduzione della “Canzone di Sotiris Petroulas”. Il brano, nella sua forzata concitazione, potrà apparire ad occhi contemporanei forse un po' retorico; ma non bisogna scordare, oltre alla tragedia autentica che racconta, né la particolare disposizione d'animo storica dei greci di fronte alla morte del παλληκάρι... (continuer)
Il brano che segue, narrato in prima persona da Mikis Theodorakis, proviene dall'edizione italiana del “Diario dal carcere”, pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1972. Scritto da Theodorakis durante l'esilio parigino, fu redatto in francese e tradotto in italiano da Ottavio Cecchi. Le traduzioni delle canzoni e delle poesie furono però effettuate a partire dall'originale greco da uno dei massimi neogrecisti italiani, Nicola Crocetti; nel brano è presente in parte quella che, probabilmente, è la prima traduzione della “Canzone di Sotiris Petroulas”. Il brano, nella sua forzata concitazione, potrà apparire ad occhi contemporanei forse un po' retorico; ma non bisogna scordare, oltre alla tragedia autentica che racconta, né la particolare disposizione d'animo storica dei greci di fronte alla morte del παλληκάρι... (continuer)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 1/7/2015 - 14:55
Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
21 APRILE 1967 - 1974: ANATOMIA DI UNA DITTATURA
21 ΑΠΡΙΛΙΟΥ 1967 - 1974: ΑΝΑΤΟΜΙΑ ΜΙΑΣ ΔΙΚΤΑΤΟΡΙΑΣ
Un esauriente documentario di Theodosis Theodosopoulos. E' interamente in una comprensibilissima lingua greca, per chi ne abbia una conoscenza quand'anche media. A proposito di lingua greca, il documentario si apre con Papadopoulos che, dopo il colpo di stato del 21 aprile 1967 tiene una conferenza stampa parlando rigorosamente in katharevousa, la forma classica e burocratica del greco lontanissima dalla lingua parlata. Si capisce meglio perché, con la caduta della dittatura nel luglio del 1974, il primo provvedimento che fu preso fu l'abolizione totale della katharevousa. A 11'08" interessanti documenti di neonazisti greci del periodo che scrivevano svastiche e "Hill Hitler" (sic, manco sapevano scrivere "Heil" e mettevano il Führer su una collina). A 16'30" compare Mikis Theodorakis.... (continuer)
21 ΑΠΡΙΛΙΟΥ 1967 - 1974: ΑΝΑΤΟΜΙΑ ΜΙΑΣ ΔΙΚΤΑΤΟΡΙΑΣ
Un esauriente documentario di Theodosis Theodosopoulos. E' interamente in una comprensibilissima lingua greca, per chi ne abbia una conoscenza quand'anche media. A proposito di lingua greca, il documentario si apre con Papadopoulos che, dopo il colpo di stato del 21 aprile 1967 tiene una conferenza stampa parlando rigorosamente in katharevousa, la forma classica e burocratica del greco lontanissima dalla lingua parlata. Si capisce meglio perché, con la caduta della dittatura nel luglio del 1974, il primo provvedimento che fu preso fu l'abolizione totale della katharevousa. A 11'08" interessanti documenti di neonazisti greci del periodo che scrivevano svastiche e "Hill Hitler" (sic, manco sapevano scrivere "Heil" e mettevano il Führer su una collina). A 16'30" compare Mikis Theodorakis.... (continuer)
Riccardo Venturi 21/4/2015 - 12:49
Rizitika
Antiwar Songs Blog
Nel 1971 il genio del musicista Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia: Rizitika. Era un album contenente undici brani (nove canti […]
Antiwar Songs Staff 2015-04-19 15:35:00
Σχόλιο
Shólio
[1976]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Από την ηχητική επένδυση της ταινίας
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
του Παντελή Βούλγαρη
Testo: Dionysis Savvopoulos
Musica: Dionysis Savvopoulos
Dalla colonna sonora del film
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
di Pandelis Voulgaris
Un campo di concentramento su un'isola arida è l'inferno per i prigionieri che vi sono stati deportati. La vita quotidiana delle persone che vi sono rinchiuse consiste in interrogatori, violenza psicofisica, punizioni arbitrarie e altre torture. Un prigioniero rifiuta di sottomersi e viene torturato; mentre tenta di scappare, cade in mare. Quando la Regina visita l'isola, i guardiani trovano il fuggitivo e lo uccidono senza pensarci un attimo, dato che ufficialmente è già morto. Questa, riassunta per capi più che sommi, è la trama del film Happy Day, girato nel 1976 dal regista... (continuer)
[1976]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Από την ηχητική επένδυση της ταινίας
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
του Παντελή Βούλγαρη
Testo: Dionysis Savvopoulos
Musica: Dionysis Savvopoulos
Dalla colonna sonora del film
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
di Pandelis Voulgaris
Un campo di concentramento su un'isola arida è l'inferno per i prigionieri che vi sono stati deportati. La vita quotidiana delle persone che vi sono rinchiuse consiste in interrogatori, violenza psicofisica, punizioni arbitrarie e altre torture. Un prigioniero rifiuta di sottomersi e viene torturato; mentre tenta di scappare, cade in mare. Quando la Regina visita l'isola, i guardiani trovano il fuggitivo e lo uccidono senza pensarci un attimo, dato che ufficialmente è già morto. Questa, riassunta per capi più che sommi, è la trama del film Happy Day, girato nel 1976 dal regista... (continuer)
Δεν έχει τι, δεν έχει πώς
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 13/4/2015 - 11:55
Προσχέδια για την Μακρόνησο
Proshédia gia tin Makróniso
Στίχοι: Τίτος Πατρίκιος
Μουσική: Ωχρά Σπειροχαίτη
'Αλμπουμ: Ωχρά Σπειροχαίτη 2010 (Τρίτος Δίσκος)
Testo: Titos Patrikios
Musica: Ohra Speirohaiti
Album: Ωχρά Σπειροχαίτη 2010 (Ohra Speirohaiti 2010, Terzo Disco)
I versi del poeta ateniese Titos Patrikios, nato a Atene nel 1928, ci riportano nel modo più terribile a Makronissos, l'isola-lager dell'Egeo cantata da Yannis Ritsos, poeta che vi fu rinchiuso. Collegata com'è necessariamente questa composizione alla Cantata per Makronissos di Maria Dimitriadi (musicata da Thanos Mikroutsikos sui versi di Ritsos), altro non si può fare che rimandare a quella pagina e alle copiose notizie scritte a suo tempo da Gian Piero Testa (e, naturalmente, alla sua traduzione).
Anche Titos Patrikios, al pari di Yannis Ritsos, fu rinchiuso a Makronissos. Nato da due attori di teatro e cresciuto in un ambiente colto e... (continuer)
Στίχοι: Τίτος Πατρίκιος
Μουσική: Ωχρά Σπειροχαίτη
'Αλμπουμ: Ωχρά Σπειροχαίτη 2010 (Τρίτος Δίσκος)
Testo: Titos Patrikios
Musica: Ohra Speirohaiti
Album: Ωχρά Σπειροχαίτη 2010 (Ohra Speirohaiti 2010, Terzo Disco)
I versi del poeta ateniese Titos Patrikios, nato a Atene nel 1928, ci riportano nel modo più terribile a Makronissos, l'isola-lager dell'Egeo cantata da Yannis Ritsos, poeta che vi fu rinchiuso. Collegata com'è necessariamente questa composizione alla Cantata per Makronissos di Maria Dimitriadi (musicata da Thanos Mikroutsikos sui versi di Ritsos), altro non si può fare che rimandare a quella pagina e alle copiose notizie scritte a suo tempo da Gian Piero Testa (e, naturalmente, alla sua traduzione).
Anche Titos Patrikios, al pari di Yannis Ritsos, fu rinchiuso a Makronissos. Nato da due attori di teatro e cresciuto in un ambiente colto e... (continuer)
Ι.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 12/4/2015 - 11:33
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
SCHIZZI DI MAKRONISSOS
(continuer)
(continuer)
Se non li conoscete
Chanson italienne - Se non li conoscete – Fausto Amodei - années '70]
Paroles et musique de Fausto Amodei
Nous pourrions l'appeler un «chant de service ». Il a été écrit pour reconnaître les fascistes d'Almirante ..., mais il est encore utile aujourd'hui. Il suffit de changer les noms !
On reconnaît aisément ces sympathiques garçons... Il y en a partout en Europe... Ça pullule, même si on fait semblant de ne pas les voir... À l'orbace près, ils sont pareils à eux-mêmes.
Paroles et musique de Fausto Amodei
Nous pourrions l'appeler un «chant de service ». Il a été écrit pour reconnaître les fascistes d'Almirante ..., mais il est encore utile aujourd'hui. Il suffit de changer les noms !
On reconnaît aisément ces sympathiques garçons... Il y en a partout en Europe... Ça pullule, même si on fait semblant de ne pas les voir... À l'orbace près, ils sont pareils à eux-mêmes.
SI VOUS NE LES CONNAISSEZ PAS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/4/2013 - 21:46
Premesso che Roque Dalton doveva essere un inguaribile ottimista...
CONSEJO QUE YA NO ES NECESARIO EN NINGUNA PARTE DEL MUNDO PERO QUE EN EL SALVADOR...
No olvides nunca
que los menos fascistas
de entre los fascistas
también son
fascistas.
(Roque Dalton, de "Poemas clandestinos", 1975)
Traduzione italiana di Irene Campagna da Fili d'aquilone. Rivista d'immagini, idee e Poesia
CONSIGLIO NON PIÚ NECESSARIO IN NESSUNA PARTE EL MONDO MA CHE NEL SALVADOR...
Non dimenticare mai
che i meno fascisti
tra i fascisti
sono sempre
fascisti.
CONSEJO QUE YA NO ES NECESARIO EN NINGUNA PARTE DEL MUNDO PERO QUE EN EL SALVADOR...
No olvides nunca
que los menos fascistas
de entre los fascistas
también son
fascistas.
(Roque Dalton, de "Poemas clandestinos", 1975)
Traduzione italiana di Irene Campagna da Fili d'aquilone. Rivista d'immagini, idee e Poesia
CONSIGLIO NON PIÚ NECESSARIO IN NESSUNA PARTE EL MONDO MA CHE NEL SALVADOR...
Non dimenticare mai
che i meno fascisti
tra i fascisti
sono sempre
fascisti.
Bernart 29/4/2013 - 22:34
Marco Valdo M.I. 1/5/2013 - 00:24
Se non li conoscete, guardate 'sti coglioni che cantano sguaiati 'sto schifo di canzoni... (e leggetevi anche gli intelligenti commenti alla bravata dei nostri "Folgorati", democratici e repubblicani.)
Bernart Bartleby 25/1/2015 - 19:18
Το ξημέρωμα της 17ης
To ximéroma tis 17is
[2008]
Στίχοι: Kingeorge & Flykid
Μουσική: Flykid & Dj Panic
Ερμηνεία: Υπόνοια & Kingeorge
Testo: Kingeorge & Flykid
Musica: Flykid & Dj Panica
Interpreti: Yponia & Kingeorge
Questo pezzo rap è stato scritto nel 2008, l'anno dell'inizio della crisi nera in Grecia, l'anno di un quindicenne sparato via in mezzo alla strada da un poliziotto assassino, l'anno di tante altre cose. Nel 1973, il rap non esisteva; esistevano dei ragazzi, degli studenti, che in un novembre di sangue sfidarono a viso aperto una dittatura fascista. All'alba del 17 di quel mese, finirono schiacciati dai carri armati del regime; ma la loro rivolta fu la pietra tombale della Giunta. I fatti del Politecnico sono noti; molte altre canzoni ne parlano, in questo sito. Ma la Grecia non è mai stato, e non sarà mai, un paese come gli altri. E' il paese, ad esempio, dove... (continuer)
[2008]
Στίχοι: Kingeorge & Flykid
Μουσική: Flykid & Dj Panic
Ερμηνεία: Υπόνοια & Kingeorge
Testo: Kingeorge & Flykid
Musica: Flykid & Dj Panica
Interpreti: Yponia & Kingeorge
Questo pezzo rap è stato scritto nel 2008, l'anno dell'inizio della crisi nera in Grecia, l'anno di un quindicenne sparato via in mezzo alla strada da un poliziotto assassino, l'anno di tante altre cose. Nel 1973, il rap non esisteva; esistevano dei ragazzi, degli studenti, che in un novembre di sangue sfidarono a viso aperto una dittatura fascista. All'alba del 17 di quel mese, finirono schiacciati dai carri armati del regime; ma la loro rivolta fu la pietra tombale della Giunta. I fatti del Politecnico sono noti; molte altre canzoni ne parlano, in questo sito. Ma la Grecia non è mai stato, e non sarà mai, un paese come gli altri. E' il paese, ad esempio, dove... (continuer)
Η έξοδος από την ψευδαίσθηση ήτανε την Παρασκευή γύρω στις 7 η ώρα,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 25/11/2014 - 10:29
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
25 novembre 2014
L'ALBA DEL 17
(continuer)
(continuer)
Μαρκ Μαρσώ
[1969]
Mark Marsó
Στίχοι: Μίκης Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Aνέκδοτo.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
La si potrebbe chiamare una “canzone d'occasione”, o instant song, questa che Mikis Theodorakis compose durante il confino di Zatouna, nel 1969. Non fa parte, però, di nessuna Arcadia, né Theodorakis intese mai inserirvela. Nello sperduto villaggio dell'Arcadia dove era stato deportato assieme alla famiglia, Theodorakis riceveva comunque notizie da tutta Europa e gli venivano recapitati dei giornali stranieri, tra i quali Le Monde. La canzone prende dunque l'avvio da un articolo letto su quel giornale, a firma del giornalista Marc Marceau, corrispondente da Atene sin dal 1948. Così Theodorakis racconta l'episodio nel Diario del carcere (a pagina 240 dell'edizione italiana del 1972):
”Ci sono anche notizie irritanti come la lettura, su 'Le... (continuer)
Mark Marsó
Στίχοι: Μίκης Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Aνέκδοτo.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
La si potrebbe chiamare una “canzone d'occasione”, o instant song, questa che Mikis Theodorakis compose durante il confino di Zatouna, nel 1969. Non fa parte, però, di nessuna Arcadia, né Theodorakis intese mai inserirvela. Nello sperduto villaggio dell'Arcadia dove era stato deportato assieme alla famiglia, Theodorakis riceveva comunque notizie da tutta Europa e gli venivano recapitati dei giornali stranieri, tra i quali Le Monde. La canzone prende dunque l'avvio da un articolo letto su quel giornale, a firma del giornalista Marc Marceau, corrispondente da Atene sin dal 1948. Così Theodorakis racconta l'episodio nel Diario del carcere (a pagina 240 dell'edizione italiana del 1972):
”Ci sono anche notizie irritanti come la lettura, su 'Le... (continuer)
Τι κι αν είμαι εξορία
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 19/11/2014 - 11:49
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Proviene dall'edizione italiana del Diario del carcere di Mikis Theodorakis, Editori Riuniti, Roma, 1972 (p. 241). Si ricorda che, pur essendo stato il volume tradotto dal francese da Ottavio Cecchi (Journal de résistance), le traduzioni dei brani musicali furono effettuate direttamente dal greco da Crocetti. [RV]
MARC MARCEAU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 19/11/2014 - 12:01
Αρκαδία IX [Η μητέρα του εξόριστου]
[1969]
Arkadía IX [dekáti] [I mitéra tou exóristou]
Στίχοι: Κώστας Ι. Καλα(ν)τζής
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
Aνέκδοτo.
Testo di Kostas I. Kala(n)tzis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
Mikis Theodorakis confinato a Zatouna. Documento originale.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente il “Diario del carcere” di Theodorakis, tradotto dal francese (”Journal de résistance”) e pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1972,... (continuer)
Arkadía IX [dekáti] [I mitéra tou exóristou]
Στίχοι: Κώστας Ι. Καλα(ν)τζής
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
Aνέκδοτo.
Testo di Kostas I. Kala(n)tzis
Musica di Mikis Theodorakis
Inedito.
Mikis Theodorakis confinato a Zatouna. Documento originale.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente il “Diario del carcere” di Theodorakis, tradotto dal francese (”Journal de résistance”) e pubblicato dagli Editori Riuniti nel 1972,... (continuer)
Μίκης Θεοδωράκης
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2014 - 20:36
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
LA PARTITURA MANOSCRITTA ORIGINALE TRASCRITTA INTEGRALMENTE
Zatouna, 7 agosto 1969
Zatouna, 7 agosto 1969
Riccardo Venturi 17/11/2014 - 20:54
La traduzione di Nicola Crocetti proviene dal Diario del carcere di Mikis Theodorakis, ed. italiana: Editori Riuniti, Roma, 1972, pp. 266-267. È chiaramente una versione con intenti d'arte e ritmica, con parziale tenuta delle rime; sicuramente un ottima riscrittura da parte di un traduttore e letterato di indiscusso talento. Si tratta, però, di una versione in diversi punti parecchio libera, oppure ricavata piuttosto dall'originale di Kala(n)tzis che dalla versione musicata e un po' rimaneggiata da Theodorakis; un'opzione, questa, di cui tenere conto, e avvalorata anche dal fatto che non v'è traccia della "notifica finale" aggiunta dal musicista riguardo al prolungamento della sua deportazione a Zatouna. [RV]
Mikis Theodorakis
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ 18/11/2014 - 00:44
18 novembre 2014.
La presente traduzione "di servizio" si attiene scrupolosamente alla lezione del testo musicato da Theodorakis (con l'ordine delle strofe da lui deciso) e contiene anche la "notifica finale" -cui non fu dato corso, dato che due mesi dopo il musicista fu trasferito in regime penitenziario nel campo di Oropòs.
LA MADRE DEL DEPORTATO
(continuer)
(continuer)
Αρκαδία Χ
[1969]
Arkadía X [dekáti]
Στίχοι: Μίκις Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
LP: Σε “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” είναι ανέκδοτη.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Maria Farandouri (Solo “Είχα τρεις ζωές”)
LP: in “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” è inedita.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente... (continuer)
Arkadía X [dekáti]
Στίχοι: Μίκις Θεοδωράκης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη (Μόνο “Είχα τρεις ζωές”)
LP: Σε “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” είναι ανέκδοτη.
Testo di Mikis Theodorakis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Maria Farandouri (Solo “Είχα τρεις ζωές”)
LP: in “Ελλάδα, Άσματα - Peregrina – 50131” (1998)
“Ονομάζομαι Κώστας Στεργίου” è inedita.
Le “Arcadie” di Mikis Theodorakis, scritte interamente durante il suo duro confino nel villaggio di Zatouna, appunto sulle montagne dell'Arcadia, sono ufficialmente otto. Quelle raccolte e pubblicate su dischi (e poi CD) appositi, su testi dello stesso Theodorakis e di altri poeti. Ce ne sono, però, altre tre rimaste in parte inedite, e in parte incise tempo dopo. Debbo la loro conoscenza a un caso del tutto fortuito; un vecchio volume contenente... (continuer)
Μίκη Θεοδωράκη
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2014 - 10:20
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Le traduzioni italiane.
(Si vedano alcune brevi note)
(Si vedano alcune brevi note)
1. Traduzione di Nicola Crocetti, da: Mikis Theodorakis, Diario del carcere, Editori Riuniti, Roma, 1972, pp. 276-277.
2. Traduzione di Riccardo Venturi, 17 novembre 2014.
Για τον ΤΠΤ
2. Traduzione di Riccardo Venturi, 17 novembre 2014.
Για τον ΤΠΤ
Mikis Theodorakis
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2014 - 12:43
NOTE alle traduzioni
[1] E' necessario tenere presente che cosa significhi, per un greco, essere accomunato ai barbari; probabilmente non esiste offesa più mortale. I Visigoti e gli Ostrogoti sono stati barbari “reali”, ma, per rincarare la dose, Theodorakis aggiunge “ad usum” del tenente Kostas Stergiu (cognome che , ironia del destino, proviene dalla radice di un antico verbo, στέργω, che significa “amare, voler bene”) anche i Mavrogoti, alla lettera i “Goti Neri”. Un barbaro fascista, insomma.
[2] Proseguendo, dopo i Barbari il tenente Stergiu viene accomunato ai turchi; altra “cosina” squisitamente greca nell'ottica distruttiva di questa canzone. Ma i “Mammalucchi” (o Mammelucchi), dall'arabo mamlūq, si adattano al tenente anche per un'altra cosa. Si trattava di un “corpo di élite” dell'esercito turco-egiziano del XIII secolo, formato interamente da schiavi ai quali veniva promessa... (continuer)
[1] E' necessario tenere presente che cosa significhi, per un greco, essere accomunato ai barbari; probabilmente non esiste offesa più mortale. I Visigoti e gli Ostrogoti sono stati barbari “reali”, ma, per rincarare la dose, Theodorakis aggiunge “ad usum” del tenente Kostas Stergiu (cognome che , ironia del destino, proviene dalla radice di un antico verbo, στέργω, che significa “amare, voler bene”) anche i Mavrogoti, alla lettera i “Goti Neri”. Un barbaro fascista, insomma.
[2] Proseguendo, dopo i Barbari il tenente Stergiu viene accomunato ai turchi; altra “cosina” squisitamente greca nell'ottica distruttiva di questa canzone. Ma i “Mammalucchi” (o Mammelucchi), dall'arabo mamlūq, si adattano al tenente anche per un'altra cosa. Si trattava di un “corpo di élite” dell'esercito turco-egiziano del XIII secolo, formato interamente da schiavi ai quali veniva promessa... (continuer)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2014 - 13:26
Το μεγάλο μας τσίρκο
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une chanson grecque
To megalo mas tsirko
[1973]
Texte de Iakovos Kambanellis
Musique de Stavros Xarchakos
Interprètes: Nikos Xylouris e Jenny Karezi
Une nuit sans sommeil j'ai tenté, pour cette chanson, d'accoucher d'une traduction en vers – parfois irréguliers et qui ne rendent probablement pas la chanson chantable en italien. Une tentative. Sur quelques points, je me suis un peu éloigné du texte original en me forçant cependant de ne jamais le déformer. Une chanson qui, j'espère, trouvera tôt ou tard aussi une traduction française adéquate de la part de « notre » grand Marco Valdo M.I., auquel je veux la dédier. [R.V.]
Nous voici presque au solstice d'été de l'an 2013 après Zéro et je découvre cette chanson qui s'était perdue dans le labyrinthe des CCG ou peut-être, était-ce moi qui m'y étais égaré... Le résultat en finale est le même.... (continuer)
To megalo mas tsirko
[1973]
Texte de Iakovos Kambanellis
Musique de Stavros Xarchakos
Interprètes: Nikos Xylouris e Jenny Karezi
Une nuit sans sommeil j'ai tenté, pour cette chanson, d'accoucher d'une traduction en vers – parfois irréguliers et qui ne rendent probablement pas la chanson chantable en italien. Une tentative. Sur quelques points, je me suis un peu éloigné du texte original en me forçant cependant de ne jamais le déformer. Une chanson qui, j'espère, trouvera tôt ou tard aussi une traduction française adéquate de la part de « notre » grand Marco Valdo M.I., auquel je veux la dédier. [R.V.]
Nous voici presque au solstice d'été de l'an 2013 après Zéro et je découvre cette chanson qui s'était perdue dans le labyrinthe des CCG ou peut-être, était-ce moi qui m'y étais égaré... Le résultat en finale est le même.... (continuer)
LE GRAND CIRQUE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/6/2013 - 23:30
Volevo solo fare timidamente presente che il governo Samaras ha improvvisamento chiuso l'emittente pubblica Ελληνική Ραδιοφωνία Τηλεόραση (ERT).
Oltre al fatto che ha mandato a spasso più di 2.500 dipendenti, il governo greco ha mandato la polizia a "neutralizzare" i ripetitori principali...
Una cosa del genere non si vedeva dall'epoca dell'invasione nazista dell'aprile 1941, quando i soldati hitleriani interruppero le emissioni radiofoniche elleniche...
Nemmeno all'epoca della dittatura, benchè la radiotelevisione fosse controllata dall'esercito e usata come grancassa della propaganda di regime, nemmeno allora i colonnelli fascisti avevano osato tanto...
Oggi comunque sono scesi in piazza a decine di migliaia in tutto il paese per protestare... è stato proclamato lo sciopero generale... e giornalisti e tecnici non hanno abbandonato il loro posto ma cercano di continuare le trasmissioni via Internet...
Oltre al fatto che ha mandato a spasso più di 2.500 dipendenti, il governo greco ha mandato la polizia a "neutralizzare" i ripetitori principali...
Una cosa del genere non si vedeva dall'epoca dell'invasione nazista dell'aprile 1941, quando i soldati hitleriani interruppero le emissioni radiofoniche elleniche...
Nemmeno all'epoca della dittatura, benchè la radiotelevisione fosse controllata dall'esercito e usata come grancassa della propaganda di regime, nemmeno allora i colonnelli fascisti avevano osato tanto...
Oggi comunque sono scesi in piazza a decine di migliaia in tutto il paese per protestare... è stato proclamato lo sciopero generale... e giornalisti e tecnici non hanno abbandonato il loro posto ma cercano di continuare le trasmissioni via Internet...
Bernart 13/6/2013 - 23:22
Hai fatto benissimo a far notare "timidamente" questo fatto, Bernart. Anzi, mi piacerebbe proprio far notare che cosa si dice nello striscione che si vede nella foto. Dice, precisamente: ABBASSO LA GIUNTA - LA ERT NON CHIUDE. Metto l'accento sul termine utilizzato per definire il "governo" di schiavi di Samaras: "Giunta". Esattamente lo stesso, Χούντα, che viene da tutti, in Grecia, usato per definire il gruppo di militari fascisti che prese il potere col colpo di stato del 21 aprile 1967; i famosi "Colonnelli", insomma. Il "governo" greco è oramai, e a pieno titolo, assimilato al regime fascista militare, anche nel senso comune; stessa schiavitù, stesso asservimento (alla CIA o all' "Europa" dei banchieri ha scarsa importanza, con l'avvertenza che, forse e terribilmente, per parecchi greci neppure la giunta dei colonnelli era arrivata a tanto nei confronti dei propri cittadini, pur in mezzo a torture e repressioni). E questi qui continuano imperterriti; ma si renderanno conto di che cosa rischiano, ammazzando il proprio paese?
Riccardo Venturi 14/6/2013 - 17:54
Tout le monde le sent, tout le monde le suppute, tout le monde commence à mieux le comprendre... ce qui se passe en Grèce est la répétition générale de ce qui se passera demain en Europe; le but est clair, il faut que toute l'Europe soit pareillement domestiquée... Bien évidemment, il s'agit simplement de mettre les "pauvres" au pas et même, d'en créer de nouveaux... Comme on disait dans le temps : "Taillables et corvéables à merci !".
Je le disais depuis longtemps Marco Valdo M.I. mon ami, mais c'est de plus en plus évident : "REGARDEZ CE QU'ILS FONT AUX GRECS; ILS VOUS LE FERONT DEMAIN !"
Ainsi Parlaient Marco valdo M.I. et Lucien Lane
Je le disais depuis longtemps Marco Valdo M.I. mon ami, mais c'est de plus en plus évident : "REGARDEZ CE QU'ILS FONT AUX GRECS; ILS VOUS LE FERONT DEMAIN !"
Ainsi Parlaient Marco valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 14/6/2013 - 20:19
Che, dalla sera alla mattina, un Paese chiuda la propria emittente nazionale, è una cosa sconvolgente. Non c'è dubbio che la ERT, come molti altri organismi pubblici greci e non solo greci, abbia dato dato da mangiare e da bere a schiere di incapaci e di immeritevoli di varia obbedienza politica: ma per la ERT, intesa sia come televisione sia come radiofonia, sono anche passati profondi flussi culturali, nei quali hanno avuto voce artisti e intellettuali locali e del mondo, grazie ai quali la Grecia non è una sperduta e marginale provincia in nessun campo, e nello stesso tempo riesce a coltivare la propria specificità e la propria identità. Spazzare via tutto senza riguardo è cosa delittuosa e, come bene dice Riccardo, semplicemente suicida. Capisco che i Greci si sentano ancora una volta in uno stato d'assedio, e temo che un simile esempio possa allettare, anche nel nostro Paese, chi al... (continuer)
Gian Piero Testa 14/6/2013 - 20:50
Andrebbe anche detto che la decisione di chiudere la ERT da un momento all'altro non è di un "Paese", ma di una singola persona, il capo del governo Samaras, che lo ha fatto da un momento all'altro per decreto (o meglio, per diktat) senza consultare minimamente il parlamento e, a quanto mi risulta, nemmeno tutti i membri del proprio governo. Un atto autoritario degno, appunto, di una dittatura. La ERT aveva cinque canali televisivi e 29 radiofonici, e a quanto mi risulta il resto delle emittenti greche sono, più o meno, paccottiglia privata o tv locali tipo Tele Lomazzo o roba del genere. Un'annotazione che sembra marginale, ma vorrei farla: in questo sito sono presenti, nelle varie pagine della Sezione Greca, decine di video provenienti da una famosa trasmissione della ERT, Στην υγεία μας ("Alla nostra salute"), condotta da Spyros Papadopoulos. Si tratta di una trasmissione storica, nella... (continuer)
Riccardo Venturi 15/6/2013 - 08:38
15 giugno 2013. L’ultimo concerto dell’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione greca... immagini che stringono il cuore.
Riprendo da it.wikipedia:
“A causa della crisi economica che attanaglia il Paese, l'11 giugno 2013, alle ore 23.11, la ERT venne chiusa dal governo: le trasmissioni radiotelevisive cessarono sull'intero territorio greco e tutti i 2.800 dipendenti vennero licenziati.
Tale iniziativa era stata intrapresa ufficialmente nel quadro del piano di contenimento della spesa pubblica attuato dal governo, che addusse a motivazione i costi elevati dell'emittente stessa, rendendo nota altresì l'intenzione di rifondare l'ente, con meno dipendenti e un nuovo nome: NERIT (Νέα Ελληνική Ραδιοφωνία, Ίντερνετ και Τηλεόραση - Nuova Radio, Televisione e Internet ellenica). Tale nuovo ente cominciò effettivamente a trasmettere ad interim con un canale televisivo e due reti radiofoniche da... (continuer)
Riprendo da it.wikipedia:
“A causa della crisi economica che attanaglia il Paese, l'11 giugno 2013, alle ore 23.11, la ERT venne chiusa dal governo: le trasmissioni radiotelevisive cessarono sull'intero territorio greco e tutti i 2.800 dipendenti vennero licenziati.
Tale iniziativa era stata intrapresa ufficialmente nel quadro del piano di contenimento della spesa pubblica attuato dal governo, che addusse a motivazione i costi elevati dell'emittente stessa, rendendo nota altresì l'intenzione di rifondare l'ente, con meno dipendenti e un nuovo nome: NERIT (Νέα Ελληνική Ραδιοφωνία, Ίντερνετ και Τηλεόραση - Nuova Radio, Televisione e Internet ellenica). Tale nuovo ente cominciò effettivamente a trasmettere ad interim con un canale televisivo e due reti radiofoniche da... (continuer)
Bernart Bartleby 18/9/2014 - 22:05
Colonnello beneamato
[1967]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Nella commedia “La signora è da buttare” del 1967.
Quindi nella raccolta “Le canzoni di Dario Fo Vol. 1” del 1977.
Una canzone che fa riferimento al cosiddetto “Piano Solo”, il progetto di golpe che nel 1964 avrebbe dovuto portare al potere in Italia niente popò di meno che la Benemerita (mai attuato, ma rivelato da inchieste giornalistiche nel 1967), e forse anche al colpo di Stato in Grecia…
Nel verso finale “rumor” potrebbe anche avere la R maiuscola di Mariano Rumor (1915-1990), all’epoca segretario della DC e uomo assai addentro alle trame e alle porcate di allora…
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Nella commedia “La signora è da buttare” del 1967.
Quindi nella raccolta “Le canzoni di Dario Fo Vol. 1” del 1977.
Una canzone che fa riferimento al cosiddetto “Piano Solo”, il progetto di golpe che nel 1964 avrebbe dovuto portare al potere in Italia niente popò di meno che la Benemerita (mai attuato, ma rivelato da inchieste giornalistiche nel 1967), e forse anche al colpo di Stato in Grecia…
Nel verso finale “rumor” potrebbe anche avere la R maiuscola di Mariano Rumor (1915-1990), all’epoca segretario della DC e uomo assai addentro alle trame e alle porcate di allora…
Colonnello, colonnello beneamato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/8/2014 - 14:27
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Το σφαγείο
"Il mattatoio", la versione italiana di Leoncarlo Settimelli, dal disco del Canzoniere Internazionale intitolato “Questa grande umanità ha detto Basta! - Canzoni di lotta di tutto il mondo”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco nel 1972.
Bernart Bartleby 12/8/2014 - 22:13
Η μάνα του παράνομου
I mána tou paránomou
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Κυριάκος Υψηλάντης
Parole: Nikos Damigos
Musica: Kyriakos Ypsilandis
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che segue è tratta... (continuer)
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Κυριάκος Υψηλάντης
Parole: Nikos Damigos
Musica: Kyriakos Ypsilandis
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che segue è tratta... (continuer)
Σκοτείνιασαν οι ουρανοί
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 10/8/2014 - 23:08
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Traduzione italiana di Gian Piero Testa
LA MADRE DEL FUORILEGGE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa e Bernart Bartleby 10/8/2014 - 23:09
Επίκειται
Epikeitai
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che segue è tratta da un paio... (continuer)
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che segue è tratta da un paio... (continuer)
Επίκειται επίκειται
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 30/7/2014 - 13:37
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Traduzione italiana di Gian Piero Testa
È IMMINENTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 30/7/2014 - 13:39
Nel commento, dopo la foto di Lambrakis, ho dimenticato di indicare Σφύριξε (Η σφυρίχτρα made in U.S.A.) in rinvio...
B.B. 30/7/2014 - 21:10
Σφύριξε (Η σφυρίχτρα made in U.S.A.)
Sfýrixe (I sfyríhtra made in U.S.A.)
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che... (continuer)
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che... (continuer)
Σφύριξε, σφύριξε
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 29/7/2014 - 09:58
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Traduzione italiana di Gian Piero Testa
FISCHIA (IL FISCHIETTO MADE IN U.S.A.)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 29/7/2014 - 09:59
Ο Νικολός
O Nikolόs
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, e Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che segue è tratta da un paio... (continuer)
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, e Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.
L’introduzione che segue è tratta da un paio... (continuer)
Μιά νυχτιά σκοτάδι πίσσα τον αδειάσανε γιαλό
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 26/7/2014 - 15:54
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Traduzione italiana di Gian Piero Testa
NICCOLÒ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 26/7/2014 - 15:58
Spero che vada bene e che Riccardo non debba lavorarci troppo sopra.
Non ho più trovato la mail con la formattazione esatta del logo di GPT...
Per inserire le tre canzoni successive aspetto che questa pagina sia dichiarata "OK"
Salud, dinero y amor
Non ho più trovato la mail con la formattazione esatta del logo di GPT...
Per inserire le tre canzoni successive aspetto che questa pagina sia dichiarata "OK"
Salud, dinero y amor
B.B. 26/7/2014 - 16:01
Viene bene, mi sembra. Bravo B.B. Adesso il problema è di trovare la musica. Dall'associazione dei detenuti della Giunta ancora nulla. Ma siamo alla fine di luglio, e anche gli eroi vanno al mare in Grecia. Come si vedrà in una delle prossime canzoni, ottennero di andarci un pochettino anche a Leros.
Gian Piero Testa 26/7/2014 - 18:16
Lavorarci sopra? Questa è una pagina quasi perfetta. Mi stanno brillando gli occhi!
Riccardo Venturi 26/7/2014 - 18:52
Manca la musica, altro che gli occhi, non si vedeno nemmeno quelli vostri :) Stasera ho conosciuto due giovani attori italiani, che da qualche anno lavorano con una compagnia teatrale polacca.
Quasti sì, che li brillavano gli occhi. Hanno cantato solo per me e un amico mio le canzoni sarde e corse, dopo il monodramma che ha fatto lui. Basato su Jerofiejev, da Moskwa Pietuszki.
Saludi!
(Krzysiek Wrona)
Quasti sì, che li brillavano gli occhi. Hanno cantato solo per me e un amico mio le canzoni sarde e corse, dopo il monodramma che ha fatto lui. Basato su Jerofiejev, da Moskwa Pietuszki.
Saludi!
(Krzysiek Wrona)
E ci fa piacere per te, ci fa! :-P [RV]
Δικτατορία
Deutsche Übersetzung von Lipsia
stixoi, 04.06.2012
stixoi, 04.06.2012
DIKTATUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 22/4/2014 - 18:10
Καντάτα για τη Μακρόνησο
Sakis (Athanasios) Bulàs (Σάκης Μπουλάς), che affiancò la compianta Maria Dimitriadi nell'interpretazione di Makronissos, è scomparso tre giorni fa per una grave malattia oncologica. Nato a Kilkìs nel 1954, era cresciuto al Pireo ed è stato un attore teatrale e cinematografico, cantante e autore molto noto e amato.
Nel campo musicale ha collaborato come interprete con Thanos Mikroutsikos ( Cantata di Makronissos), con Mimis Plessas (Dialoghi di Luciano), con Michalis Grigoriou (Ανεπίδοτα γράμματα su testi Aris Alexandrou), con Dionysis Savvopoulos (Acharnìs), con Michalis Rakintzìs ( Alì Babà, Sta attento), con Yannis Zouganelis, e ha scritto i testi di non poche canzoni. Tutto il mondo della cultura e dello spettacolo greci sta esprimendo una grande commozione per questa perdita prematura.
Nel campo musicale ha collaborato come interprete con Thanos Mikroutsikos ( Cantata di Makronissos), con Mimis Plessas (Dialoghi di Luciano), con Michalis Grigoriou (Ανεπίδοτα γράμματα su testi Aris Alexandrou), con Dionysis Savvopoulos (Acharnìs), con Michalis Rakintzìs ( Alì Babà, Sta attento), con Yannis Zouganelis, e ha scritto i testi di non poche canzoni. Tutto il mondo della cultura e dello spettacolo greci sta esprimendo una grande commozione per questa perdita prematura.
Gian Piero Testa 24/2/2014 - 08:03
Milò e anche un personaggio del romanzo di Joseph Heller, in "Comma 22" (Catch 22), ma non c'entrerà niente come credo...o si?
http://it.wikipedia.org/wiki/Milo_%28n...
http://it.wikipedia.org/wiki/Milo_%28n...
Krzysiek Wrona 22/11/2013 - 01:04
No, "milò" è un verbo, e vuol dire "io parlo". Deriva da "omilèo" che in greco antico significa "essere in rapporto, frequentare". Nel gr. moderno si preferisce con l'aferesi di "o", da cui il nostro "milò". In italiano ci resta, dal greco antico, la parola "omelia", per sermone religioso.
Gian Piero Testa 22/11/2013 - 13:46
Ύμνος των φοιτητών [Με το βούκινο του Ρήγα]
'Ymnos ton foitetón [Me to voúkino tou Ríga]
Στίχοι: Κυριακός Κάσης [?]
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνστανδίνου με Άννα Βίσση
«Για τα 3 χρόνια του Πολυτεχνείου», δισκο 45 στροφών, 1976
Testo di Kyriakos Kasis [?]
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Vasilis Papakonstandinou con Anna Vyssi
«Για τα 3 χρόνια του Πολυτεχνείου/Per i tre anni del Politecnico», disco 45 giri, 1976
Per il 40° anniversario del Politecnico, che ricorre il 17 novembre, il caso mi ha fatto trovare una canzone di Mikis Theodorakis di cui non sospettavo l'esistenza, non trovandosi essa né in stixoi.info e neppure in Μελοποιημένη Ποίηση, che è il mio testo di riferimento quando non voglio fare errori nel proporre in queste pagine qualcosa del grande compositore.
Ho detto il caso, perché il "rinvenimento" è andato così.
Pochi giorni fa l'amico Claudio mi gira una email delle... (continuer)
Στίχοι: Κυριακός Κάσης [?]
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνστανδίνου με Άννα Βίσση
«Για τα 3 χρόνια του Πολυτεχνείου», δισκο 45 στροφών, 1976
Testo di Kyriakos Kasis [?]
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Vasilis Papakonstandinou con Anna Vyssi
«Για τα 3 χρόνια του Πολυτεχνείου/Per i tre anni del Politecnico», disco 45 giri, 1976
Per il 40° anniversario del Politecnico, che ricorre il 17 novembre, il caso mi ha fatto trovare una canzone di Mikis Theodorakis di cui non sospettavo l'esistenza, non trovandosi essa né in stixoi.info e neppure in Μελοποιημένη Ποίηση, che è il mio testo di riferimento quando non voglio fare errori nel proporre in queste pagine qualcosa del grande compositore.
Ho detto il caso, perché il "rinvenimento" è andato così.
Pochi giorni fa l'amico Claudio mi gira una email delle... (continuer)
Με τιμή και περηφάνια
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 16/11/2013 - 16:35
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Versione italiana di Gian Piero Testa
ΙΝΝΟ DELLO STUDENTE (CON LA BUCCINA DI RIGAS)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 16/11/2013 - 16:39
17 novembre 2013: 40 anni dalla rivolta del Politecnico. Da leggere sul blog Qui (ancora) Politecnico di Gian Piero Testa.
CCG Staff 17/11/2013 - 11:52
Incominciano a diradarsi le nebbie su questa canzone. Nel sito Real.Gr. del 15/11/2013 si trovano altre testimonianze, che costringono a qualche rettifica e a un'integrazione del testo.
Mi limito per ora a postare, a ogni buon conto salvandola, la pagina in greco: poi non mancherò di tradurla. (gpt)
Οταν ο Μίκης μελοποίησε τον «ύμνο των φοιτητών»
Αν ένα μεγάλο κομμάτι της αντιδικτατορικής πάλης κατά την Επταετία γράφτηκε σε χώρες της Ευρώπης, οι πιο πολλές παράγραφοι γράφτηκαν – εκτός της Γαλλίας ή της Ιταλίας – στη Σουηδία. Το γεγονός είχε τη δική του εξήγηση. Εδώ λειτουργούσε μια δραστήρια και μαζική Νεολαία Λαμπράκη με 400 άτομα, εκ των οποίων 250 ήταν Σουηδό. Με την αναγγελία της χούντας, οι Έλληνες ξεχύθηκαν στους δρόμους της Στοκχόλμη και όχι μόνο (εδώ βρίσκονταν 2.000 συμπατριώτες μας, ενώ σε όλη τη Σουηδία περίπου 30.000), διαμορφώνοντας κλίμα.
Σημειώστε επίσης πως ο ίδιος... (continuer)
Mi limito per ora a postare, a ogni buon conto salvandola, la pagina in greco: poi non mancherò di tradurla. (gpt)
Οταν ο Μίκης μελοποίησε τον «ύμνο των φοιτητών»
Αν ένα μεγάλο κομμάτι της αντιδικτατορικής πάλης κατά την Επταετία γράφτηκε σε χώρες της Ευρώπης, οι πιο πολλές παράγραφοι γράφτηκαν – εκτός της Γαλλίας ή της Ιταλίας – στη Σουηδία. Το γεγονός είχε τη δική του εξήγηση. Εδώ λειτουργούσε μια δραστήρια και μαζική Νεολαία Λαμπράκη με 400 άτομα, εκ των οποίων 250 ήταν Σουηδό. Με την αναγγελία της χούντας, οι Έλληνες ξεχύθηκαν στους δρόμους της Στοκχόλμη και όχι μόνο (εδώ βρίσκονταν 2.000 συμπατριώτες μας, ενώ σε όλη τη Σουηδία περίπου 30.000), διαμορφώνοντας κλίμα.
Σημειώστε επίσης πως ο ίδιος... (continuer)
Gian Piero Testa 17/11/2013 - 20:23
18 nuvembru 2013
Dedicata à a Grecia chì lotta
Ò Ghjuvan Petru! Mi so dettu: per fa rivene a mente u 17 di nuvembre à Atene, doppu quarant'anni, ai truvatu questa bella canzona quasi incunnisciuta di u Mikis Theodorakis e ai traduttu in grecu l'Inghjustizia di l'Arcusgi cù una traduzione chì hè un ghjuellu. Orbene, postu chì eiu unn'aghju fattu nunda in quest'occasione, ti vogliu traduce in corsu l'Innu di u studente chì manifesta. Lingue surelle in questu Mare Tarraniu chì unn'hè micca cumu u volenu elli! Da un isulanu à un laghè, certu chè à Creta u intenderianu senza necessu di u traduttore. Ti scrivu in questa specie di corsu elbanu chì mi culla da u pettu mischjandu parolle e accenti comu quandu circavu à lu parlà da figliolu. E unn'hè micca stata una cumbinazione, chè doppu aghju vulsutu imparà ancu u grecu. [RV]
Dedicata à a Grecia chì lotta
Ò Ghjuvan Petru! Mi so dettu: per fa rivene a mente u 17 di nuvembre à Atene, doppu quarant'anni, ai truvatu questa bella canzona quasi incunnisciuta di u Mikis Theodorakis e ai traduttu in grecu l'Inghjustizia di l'Arcusgi cù una traduzione chì hè un ghjuellu. Orbene, postu chì eiu unn'aghju fattu nunda in quest'occasione, ti vogliu traduce in corsu l'Innu di u studente chì manifesta. Lingue surelle in questu Mare Tarraniu chì unn'hè micca cumu u volenu elli! Da un isulanu à un laghè, certu chè à Creta u intenderianu senza necessu di u traduttore. Ti scrivu in questa specie di corsu elbanu chì mi culla da u pettu mischjandu parolle e accenti comu quandu circavu à lu parlà da figliolu. E unn'hè micca stata una cumbinazione, chè doppu aghju vulsutu imparà ancu u grecu. [RV]
INNU DI I STUDENTI [CÙ A BUCCINA DI U RIGAS]
(continuer)
(continuer)
Quando Mikis musicò l' «inno degli studenti»
da Real.gr - trad. gpt
Se un grande pezzo della lotta contro la dittatura fu scritto nei paesi dell'Europa, i paragrafi più numerosi furono scritti - con l'eccezione della Francia e dell'Italia - in Svezia. Il fatto aveva la sua spiegazione. Qui funzionava una attiva e massiccia Gioventù Lambrakis con 400 persone, delle quali 250 erano svedesi. Alla notizia dell'avvento della giunta, i Greci si riversarono nelle strade dii Stoccolma e non solo (qui si trovavano 2.000 compatrioti, mentre in tutta la Svezia circa 30.000), condizionando la generale atmosfera.
Da notare che lo stesso Olof Palme uscì nelle strade insieme ai Greci manifestanti e raccoglieva denaro per un movimento di resistenza.
Inoltre, qui si riunì un Comitato per la Democrazia in Grecia con la partecipazione paritetica di tutti i paesi civili, mentre la Svezia fu il solo paese... (continuer)
Qui (ancora) Politecnico
Antiwar Songs Blog
di Gian Piero Testa Sono già passati quarant’anni da quel 1973 che vide il grande risveglio della Grecia che si scuoteva di dosso le catene della dittatura militare. Ho ricordi abbastanza netti di quell’anno cruciale. Insegnavo al Liceo Scientifico di Como e nello stesso tempo avevo preso a dirigere la CGIL Scuola della mia provincia […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-17 10:39:00
Τα τραγούδια του αγώνα
Questa pagina, probabilmente la "madre di tutte le paginone" per l'importanza e la bellezza delle canzoni che vi sono contenute, è finalmente completata. Credo che Τα τραγούδια του αγώνα sia un autentico monumento, e tra i principali, alla lotta di un popolo per la libertà da una dittatura sanguinaria. Un album che è strumento di Lotta e di Storia. Anche per questo ho voluto farne, senza fretta alcuna, una pagina che fosse davvero speciale.
Riccardo Venturi 21/12/2012 - 16:28
La versione di "Αλέξανδρε μου ('Οταν χτυπήσεις δυο φορές)" degli Stormy Six, dall'album "Guarda giù dalla pianura" del 1974. (La canzone è intitolata in trascrizione, "Otan Xtupesis Duo Fores")
Bernart 21/8/2013 - 09:00
Άρνηση [Στο περιγιάλι το κρυφό]
Den hemliga stranden: La versione svedese di Lars Forssell [1974] cantata da Sven-Bertil Taube e Arja Saijonmaa (1980)
DEN HEMLIGA STRANDEN
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 9/7/2013 - 23:41
Δικτατορία
Anche in margine a questa canzone si potrebbero fare parecchie riflessioni sulla televisione, direi...cercando un po' su stixoi mi sono fra l'altro accorto che di canzoni che hanno a che fare con la televisione ce ne sono parecchie. Escludendo quella dove è nominata in canzonette d'amore, adolescenziali et similia, critiche feroci (alla tv in generale e alla tv greca in particolare) ce ne sono parecchie; ora, però, decine di migliaia di persone in piazza perché la ERT è stata chiusa de decretu. La cosa, sì, dovrebbe far riflettere molto. La tv pubblica è quella cosa che può, anzi deve essere macellata a parole (e anche a canzoni) quando c'è e finché c'è; quando però un Samaras qualsiasi la spegne, tutti in piazza; anche chi la disprezzava fino al giorno prima.
Riccardo Venturi 15/6/2013 - 11:08
Καπνισμένο τσουκάλι
Αυτοί που περιμένουν στον ξύλινο πάγκο,
είναι οι φτωχοί, οι δικοί μας οι δυνατοί,
είναι οι ξωμάχοι κι οι προλετάριοι,
κάθε τους λέξη είναι ένα ποτήρι κρασί
μια γωνιά μαύρο ψωμί
ένα δέντρο πλάι στο βράχο
ένα παράθυρο ανοιχτό στη λιακάδα.
Είναι οι δικοί μας Χριστοί, οι δικοί μας Άγιοι.
La traduzione qui, mi sbaglierò (la mia conoscenza del greco è modestissima), ma non mi convince del tutto.
οι δυνατοί tradurrei "i potenti" piuttosto che "i forti";
οι ξωμάχοι non credo siano "i contadini", piuttosto "i combattenti";
μια γωνιά più che "un cantuccio" non vuol dire piuttosto, più semplicemente (e saremo ancora più semplici! ακόμα πιο απλοί...), "un pezzo".
Vi ringrazio per l'attenzione; e, soprattutto, per aver reso accessibile a tutte/tutti un capolavoro, uno dei grandi capolavori della letteratura universale. GRAZIE
είναι οι φτωχοί, οι δικοί μας οι δυνατοί,
είναι οι ξωμάχοι κι οι προλετάριοι,
κάθε τους λέξη είναι ένα ποτήρι κρασί
μια γωνιά μαύρο ψωμί
ένα δέντρο πλάι στο βράχο
ένα παράθυρο ανοιχτό στη λιακάδα.
Είναι οι δικοί μας Χριστοί, οι δικοί μας Άγιοι.
La traduzione qui, mi sbaglierò (la mia conoscenza del greco è modestissima), ma non mi convince del tutto.
οι δυνατοί tradurrei "i potenti" piuttosto che "i forti";
οι ξωμάχοι non credo siano "i contadini", piuttosto "i combattenti";
μια γωνιά più che "un cantuccio" non vuol dire piuttosto, più semplicemente (e saremo ancora più semplici! ακόμα πιο απλοί...), "un pezzo".
Vi ringrazio per l'attenzione; e, soprattutto, per aver reso accessibile a tutte/tutti un capolavoro, uno dei grandi capolavori della letteratura universale. GRAZIE
Federico Sanguineti 16/2/2013 - 20:12
Ringrazio io Federico e tutti coloro che aiutano a migliorare le traduzioni. In questo caso, poi, si tratta di uno dei miei primi tentativi, praticati in quasi totale povertà di ausili lessicali (come dizionario avevo solo il reprint del vetusto Eliseo Brighenti...), e solo per mio esercizio e per il piacere mio e di pochissimi amici.
Ho valutato seriamente le osservazioni, ma mi sembra di non avere preso sostanziali cantonate. Οι δυνατοί: ho preferito-e preferisco- tradurre "forti", per l'antipatia che mi suscita la parola "potente", anche se qui è chiara la contrapposizione della "potenza" dei poveri a quella dei tradizionali "potenti" della terra, con i loro denari, le loro armate, e la loro "prepotenza". Ξωμάχοι: la traduzione qui è obbligata. Il mio Babiniotis spiega: "colui che lavora nei campi, all'aperto". Forse, più che contadini, si potrebbe dire "braccianti", ma non combattenti,... (continuer)
Ho valutato seriamente le osservazioni, ma mi sembra di non avere preso sostanziali cantonate. Οι δυνατοί: ho preferito-e preferisco- tradurre "forti", per l'antipatia che mi suscita la parola "potente", anche se qui è chiara la contrapposizione della "potenza" dei poveri a quella dei tradizionali "potenti" della terra, con i loro denari, le loro armate, e la loro "prepotenza". Ξωμάχοι: la traduzione qui è obbligata. Il mio Babiniotis spiega: "colui che lavora nei campi, all'aperto". Forse, più che contadini, si potrebbe dire "braccianti", ma non combattenti,... (continuer)
Gian Piero Testa 17/2/2013 - 07:45
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Ieri sera, in occasione della Vetrina dell'Editoria Anarchica che si sta svolgendo a Firenze, il presidente dell'Istituto Ernesto De Martino, Stefano Arrighetti, mi ha voluto fare un dono di compleanno che, idealmente, è esteso a tutto il sito "Canzoni Contro la Guerra".
Mi ha infatti regalato il "Disco Del Sole" originale (Micro 33 giri DS 51) "Atene in piazza 1940/1965" contenente, tra l'altro, la canzone di questa pagina: la "Canzone per Sotiris Petrulas" interpretata da Mikis Theodorakis. Il disco, edito dalle Edizioni del Gallo (Milano, via Sansovino 13), è stato stampato dalla Grafica Cremonese nel luglio 1968.
Il disco, di piccolo formato seppure a 33 giri, contiene un'introduzione intitolata "Nuova e vecchia resistenza in Grecia" (che verrà riportata integralmente in seguito), e le canzoni: 1) Κάτω στου βάλτου (Kato stu... (continuer)