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Auteur Alessio Lega

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Arone Pakitz

Arone Pakitz
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica di Mauro Zuccante (1962-), compositore veronese, dal suo “Madrigale in tre tempi” (2004)
Interpretata anche da Alessio Lega
Arone Pakitz
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2014 - 14:13
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Legende vom toten Soldaten

Legende vom toten Soldaten
Alessio Lega (voce), Davide Giromini(fisarmonica), Giusi Delvecchio (voce) e Roberto Zamagna (chitarra).
Istituto de Martino, Sesto Fiorentino (FI) 22 agosto 2014, in occasione della proiezione del filmato inedito dei funerali di Sacco e Vanzetti.

adriana 27/9/2014 - 16:55
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Fotos do fogo

Fotos do fogo

Premio Tenco 2014: Cosa andiamo a fare (Alessio Lega)

Come forse molti di voi sapranno già, quest'anno il Premio Tenco è dedicato al concetto di Resistenza.

L’anno scorso (rassegna del 2013) ci siamo andati a presentare il nostro CD Mala Testa, peraltro finalista alla Targa per il miglior disco dell’anno. E questo è il normale lavoro del poeta-cantante: fare quanto di meglio si può, scrivendo delle canzoni, suonandole e cantandole, mettendole in un insieme coerente che si spera il pubblico e quel particolare ed esigente pubblico degli specialisti/appassionati apprezzi.

Quest’anno però la storia è diversa: sono lì a compiere e rappresentare un lato molto più oscuro e ambizioso del mio lavoro. Fare di sé un ponte.

Sono anni ed anni che mi dedico ad adattare e cantare delle canzoni - provenienti dai più vari repertori mondiali - in italiano. A questo mestiere ho dedicato due interi CD ("Sotto... (continuer)
22/9/2014 - 22:02
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Veličenstvo Kat

Veličenstvo Kat
Rimettere in ordine una pagina krzysiana, perdipiù dedicata al Diavolo in persona, significa entrare in una babele di traduzioni, videi, link, rispedizioni, mòccoli, ricchi premi e côtillons; mi sono bevuto un paio di sambuche e mi ci sono addentrato. Per una canzone di Karel Kryl si può e si deve fare, tanto più che Alessio Lega, "krylliano" convinto, in questo caso si vede già servita una traduzione cantabile a cura di krzysiek stesso. Sebbene si sia autenticamente superato, mi sono permesso -dopo aver sfrondato a colpi di machete la foresta del Linco Grosso- di metterci leggermente le manacce per sistemare qualche articolo slavamente tralasciato e qualche doppia un po' fantasiosa; poca roba per un exploit autentico. Al quale vanno i miei personali complimenti.
Riccardo Venturi 28/8/2014 - 14:17
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Лёнька Королёв, или Песня про Лёньку Королёва

Лёнька Королёв, <i>или </i> Песня про Лёньку Королёва



Il legame tra Alessio Lega e Bulat Okudžava è indissolubile fin dai tempi di Vigliacca!, la sua più famosa canzone ispiratagli direttamente da un verso del cantautore russo. Qui Alessio si cimenta con il Lënka Korolëv, vale a dire con una generazione intera di giovani cancellata, come in ogni guerra. La registrazione è stata fatta a Fosdinovo lo scorso 2 agosto 2014. [RV]
LA CANZONE DI LËNKA KOROLËV [*]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/8/2014 - 09:57
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
Русский перевод: Влад Ермаков

МОГИЛА БАКУНИНА
(continuer)
envoyé par Vlad Ermakoff 16/7/2014 - 08:24
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Hanno ammazzato il Mario

Hanno ammazzato il Mario
[1959]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1959 ne “Le canzoni della malavita, vol.2”

Una canzone enigmatica perchè il protagonista è solo apparentemente un abile ladro di biciclette. Perchè se no a dargli la caccia sarebbe addirittura il questore, che gliel’ha giurata per via di tutte le volte che gli è sfuggito? Perchè il Mario per sfuggire alla cattura fa eplodere una granata che uccide il poliziotto? Per il furto dell’ennesima bicicletta? No di certo! Perchè fuggendo, sempre il bicicletta, non viene inseguito ed ucciso dagli altri poliziotti sicuramente presenti sulla scena ma da un cecchino che gli spara in testa appostato sul tram che va all’Ortica?

Domande che si era posto anche Carlo Oliva (1943-2012), scrittore, saggista, conduttore radiofonico e giornalista milanese in questo suo scritto... (continuer)
Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 14:39
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Non ho ricchezze non ho paesi non ho tesori non ho città

Non ho ricchezze non ho paesi non ho tesori non ho città
[1977]
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Interpretata anche da Alessio Lega coi Mokacyclope
Testo trascritto all’ascolto.

Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di canzoni e monologhi "Oggi sul giornale" e nel 1976 "Salve signori, sono normale", dove affronta i luoghi... (continuer)
Non ho ricchezze
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/3/2014 - 21:59
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Il "Disco del Sole" originale: Atene in Piazza 1940/1965

Ieri sera, in occasione della Vetrina dell'Editoria Anarchica che si sta svolgendo a Firenze, il presidente dell'Istituto Ernesto De Martino, Stefano Arrighetti, mi ha voluto fare un dono di compleanno che, idealmente, è esteso a tutto il sito "Canzoni Contro la Guerra".

Mi ha infatti regalato il "Disco Del Sole" originale (Micro 33 giri DS 51) "Atene in piazza 1940/1965" contenente, tra l'altro, la canzone di questa pagina: la "Canzone per Sotiris Petrulas" interpretata da Mikis Theodorakis. Il disco, edito dalle Edizioni del Gallo (Milano, via Sansovino 13), è stato stampato dalla Grafica Cremonese nel luglio 1968.

Il disco, di piccolo formato seppure a 33 giri, contiene un'introduzione intitolata "Nuova e vecchia resistenza in Grecia" (che verrà riportata integralmente in seguito), e le canzoni: 1) Κάτω στου βάλτου (Kato stu... (continuer)
Riccardo Venturi 6/10/2013 - 12:27
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Alessio Lega: Straniero

Alessio Lega: Straniero
dai cessi del mondo :)
krzyś 28/8/2013 - 00:24
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La mia barba

La mia barba
[1985?]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Paroles et musique: Alfredo Bandelli

LA SUA BARBA
di Riccardo Venturi, novembre 2015.

Alfredo Bandelli aveva una lunghissima barba. Andò a finire che le dedicò una canzone, parecchio tempo dopo quelle più famose di “Fabbrica Galera Piazza”, quelle delle parole e musica del Proletariato. Era verso il 1985, quando quella barba e chi la portava avevano sui quarant'anni (Alfredo era nato il 15 dicembre 1945 in una Pisa disastrata dalla guerra); e quarant'anni sono un'età appropriata per tentare dei ricordi. Il primo bacio con il suo amore, la prima manifestazione, il primo sampietrino tirato, le assemblee piene di fumo e di rancore; e, soprattutto, le scelte già decise. Sempre con quella sua barba, attaccata alla sua faccia a far da compagna e da testimone partecipe. A vedere assieme a lui quei braccianti ammazzati,... (continuer)
Mi ricordo ancora il nostro primo bacio
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/6/2013 - 20:28
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Rosa Bianca

Rosa Bianca
[2011]
In album: Mala testa [2013]

La Rosa bianca fu un gruppo di ragazzi che iniziò da solo la resistenza al nazismo nel giugno 1942 nell’università di Monaco. Furono tutti presi e uccisi. Oggi gli studenti di quell’università, mentre vanno a lezione, passano davanti al busto della ventiduenne Sophie Scholl. Questa è una canzone d’amore per lei. (Alessio Lega)

Si vedano anche A Ballad for Sophie Scholl e The White Rose.
Rosa, Rosa Bianca, dove sei svanita
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 16/5/2013 - 12:38
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Palabras para Julia

Palabras para Julia
[1969?]
Versi di José Agustín Goytisolo, scrittore e poeta catalano amico di Ibáñez, che ne mise in musica parecchi testi, da Érase una vez a En tiempos de ignominia a Me lo decía mi abuelito.
Musica di Paco Ibáñez, nel disco “Paco Ibañez en el Olympia - Les uns par les autres” registrato dal vivo a Parigi nel 1969.

Non so esattamente in che anno Goytisolo scrisse questa che è forse la sua poesia più famosa.
“Palabras para Julia” compare per la prima volta nella raccolta poetica intitolata “Bajo tolerancia” pubblicata nel 1973 ma, se Ibáñez la eseguiva dal vivo già nel 1969, deve certamente risalire almeno a qualche anno prima...

Avevo quasi pensato di proporla come Extra, visto che in apparenza non si tratta di una canzone contro la guerra ma di una lettera piena d’amore di un padre alla propria figlia che si affaccia all’età adulta. Poi però ho scoperto che in questi versi Goytisolo... (continuer)
Tú no puedes volver atrás
(continuer)
envoyé par Bernart 1/5/2013 - 15:14
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Corso Regina Coeli

anonyme
Corso Regina Coeli
Canto anonimo inserito nell'album di Alessio Lega "Mala Testa" del 2013 (vedi Matteotti).
Corso Regina Coeli c’è una salita
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/3/2013 - 18:11
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Frizullo

Frizullo
24.2.2013
FRIZULLO
(continuer)
27/2/2013 - 01:19
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Lucio Dalla: Un mazzo di fiori

Lucio Dalla: Un mazzo di fiori
[1975]
Testo di Roberto Roversi
Musica di Lucio Dalla
Album: Anidride Solforosa

Lyrics by Roberto Roversi
Music by Lucio Dalla
Album: Anidride Solforosa

Ed eccomi ad uno dei miei (oramai tanti) ritorni sul sito. Anche se, in realtà, non vado veramente mai via; mi limito a guardare quel che succede e ad esercitarmi nelle nobili arti dell'assenza e dell'osservazione sotterranea. Come di consueto, torno con un “Extra” riprendendolo stavolta da uno degli album più belli e importanti dell'intera canzone d'autore italiana: Anidride Solforosa, scritto nel 1975 dal poeta Roberto Roversi sulla musica e per l'interpretazione di Lucio Dalla.

Roberto Roversi era un lettore attento dei fatti di cronaca; nello stesso album è presente ad esempio una canzone, Carmen Colon dedicata a una bambina di undici anni che era stata vittima di un serial killer. Ma questa è una canzone di non-cronaca. Un episodio,... (continuer)
È l’anno del sole più inquieto
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/2/2013 - 00:31
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Volto Nascosto

Volto Nascosto
[2012]
Scritta da Davide Giromini
Written by Davide Giromini
Chitarra e voce: Matteo Fiorino Torre
Guitar and voice: Matteo Fiorino Torre
Album: Rivoluzioni Sequestrate (Libro/album, 2015)
Album: Rivoluzioni Sequestrate (Book/album, 2015)

Ispirata al fumetto Volto Nascosto (2007)
Sergio Bonelli Editore - Testi di Gianfranco Manfredi
Inspired by the graphic novel Volto Nascosto (2007)
Sergio Bonelli Editori - Texts by Gianfranco Manfredi


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo... (continuer)
Chi vota a spada tratta i fasti di un impero
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 23/1/2013 - 18:23
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Scighera

Scighera
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce recitante di Davide Giromini
Voce di Davide Giromini
Voce di Alessio Lega
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.


Non... (continuer)
Lampi e contraddittorietà
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/12/2012 - 15:03
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Rambo

Rambo
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce recitante di Davide Giromini
Voce di Davide Giromini
Voce di Alessio Lega
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.


Non... (continuer)
Ballando e ballando ballando, ecco a voi Lorella Cuccarini. Il volto sorridente, gli occhi...biondi...su sfondo rosso, a meritare il titolo di: La più amata dagli italiani. La show-girl che entrava nel tuo salotto il sabato sera...vola...te la ritrovavi in cucina, la domenica mattina. I cartelloni erano giganteschi, e fin qui tutto bene, ma a un certo punto si affacciò minacciosamente la faccia di un uomo nerboruto, con il mitra a tracolla, una cartucciera di proiettili fra i pettorali, una fascia rossa in testa. Il più odiato dagli americani! Lui...John Rambo...yeeeah ! [*]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/12/2012 - 22:59
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
Fra tutte le cose che hai detto, Dead End, trovo particolarmente azzeccata la frase "come al solito placidamente seduti davanti ai nostri pc"; è vero. Almeno, però, placidamente seduti al pc cerchiamo di starci, appunto, con un po' di chiarezza. Prima di tutto dicendo che, nel 1987, bisognerebbe non cadere troppo nella retorica del "senza armi". La simbologia del sasso, della "lotta a mani nude" contro i carri armati, è vero, ha fatto molto; ma si sparava pure allora. Come sono solito dire a Alessio Lega, facendolo incazzare quando recita il suo monologo sulla "rivoluzione che arriverà in bicicletta"; d'accordo, ma se accanto alle biciclette la rivoluzione arriva anche con qualche Leopard e un po' di copertura aerea, arriva meglio. Insomma, Rabin e Arafat a Oslo, secondo me, non ci arrivarono esclusivamente a sassate. Sempre tenendo presente che con gli "accordi di pace", secondo me, non... (continuer)
Riccardo Venturi 19/11/2012 - 16:51

Dalla penultima galleria

Dalla penultima galleria
[6 luglio 2012]
Un aggiornamento quasi necessario
di "Dall'ultima galleria" di Alessio Lega.



Alessio Lega scrisse undici anni fa una famosa canzone su Genova. E' quella che si ascolta nel video sopra, tutti o quasi la conoscerete. Oggi credo che occorra fare un aggiornamento, che potrebbe fare così:
Dalla penultima galleria
(continuer)
6/7/2012 - 21:07
Parcours: Gênes - G8
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
С днем рождения, Михайл Алекса́ндрович! Buon compleanno, Michail Aleksandrovič!

"Ogni individuo umano è il prodotto involontario delle condizioni naturali e sociali in cui è nato e alla cui influenza continua ad essere sottoposto man mano che si sviluppa. Le tre grandi cause di tutta l'immoralità umana sono: la disuguaglianza politica, economica e sociale, l'ignoranza che naturalmente ne risulta e la necessaria conseguenza delle due cause precedenti, e cioè la schiavitù... Di conseguenza, perché la rivoluzione abbia successo è necessario che si rivolga contro la condizione di vita e i beni materiali, che distrugga la proprietà e lo Stato. Diventerà allora superfluo accanirsi contro gli uomini e condannarsi così a soffrire l'inevitabile reazione che ogni massacro ha sempre prodotto e sempre produrrà in qualsiasi società."

Михайл Алекса́ндрович Бакунин
Michail Aleksandrovič Bakunin

30 - 5 - 1814
1 - 7 - 1876


per Paolo Braschi
Ahmed il Lavavetri 30/5/2012 - 23:32
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Monte Calvario

Monte Calvario
[2012]
Testo e musica di Ascanio Celestini
Interpretata da Alessio Lega e Ascanio Celestini

Lyrics and music by Ascanio Celestini
Performed by Alessio Lega and Ascanio Celestini

Στίχοι και μουσική: Ασκάνιο Τσελεστίνι
Εκτέλεση: Αλέσσιο Λέγκα και Ασκάνιο Τσελεστίνι

Interpretata dal solo Alessio Lega nel suo album Mala Testa (2013)



E' una canzone, questa che Ascanio Celestini e Alessio Lega interpretano assieme o ognuno per conto proprio (dico "interpretano" al presente, perché Alessio la canta già nei suoi concerti), che prefigura uno scenario del tutto realistico. Si dice che la situazione attuale dei lavoratori (e dei non-lavoratori) sia, giustappunto, un "calvario"; ed ecco che, tranquillo e solforoso come al solito, Ascanio Celestini ci trasporta proprio là. Sul Calvario, o Golgota che dir si voglia.

E' un Iper-Calvario, questo, che possiamo incontrare ogni giorno e dove... (continuer)
Intanto il mattino arriva veloce
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 29/5/2012 - 01:07
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Si bruci la luna (Porrajmos)

Si bruci la luna (Porrajmos)


.... "Ho perciò scritto una ballata nella quale torna la “luna” di Garcia Lorca, le parole di Fabrizio De André quando diceva che se gli zingari rubano, quanto meno non lo fanno tramite banca, e soprattutto torna la coscienza nera del popolo italiano, che troppo spesso si considera solo il complice, il “palo” dell’alleato nazista.

Lui vero colpevole e noi “brava gente”. Per questo ho evocato invece il nome dell’italianissima Risiera di San Sabba e dell’orrido giornale di Telesio Interlandi “la difesa della razza”, come pure “il manifesto degli scienziati razzisti” (non sto scherzando… si definivano proprio così!). Ma soprattutto l’idea che noi non possiamo distogliere la memoria dal Porrajmos, perché ne portiamo addosso una macchia che si rinnova ogni volta che il nome del popolo Rom viene pubblicamente infamato."
Da Rivista anarchica - aprile 2012
Che fastidio questa luna… da mille anni sulla terra
(continuer)
envoyé par adriana 16/4/2012 - 14:05
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Socialismo

Socialismo
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce di Alessio Lega
Glockenspiel di Rocco Marchi
Violini di Fabio Ussi
Album: Ballate postmoderne
Presente anche nell'album collettivo "Addosso! L'Italia non si taglia" (Artisti vari)




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate... (continuer)
E il povero resuscitò nell'illusione
(continuer)
13/4/2012 - 03:25

Cinqua guagliuni

Cinqua guagliuni
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

La rete cinque volte lacerata
d'uno strano incidente a Ferentino...

Una vicenda, quella dei cinque giovani anarchici calabresi "incidentati" presso Ferentino il 26 settembre 1970, alla quale aveva accennato, su questo sito, Riccardo Venturi nella sua Canzone delle reti invisibili (poi ripresa e modificata da Alessio Lega, che per un caso del destino è nato un 26 settembre). La richiesta di Alessandro "Bartleby" se esistesse una canzone specifica dedicata a questa vicenda è stata soddisfatta direttamente da Felice Campora, insegnante e cantautore libertario di Amantea, che ce la ha gentilmente segnalata dalla sua homepage; riproduciamo qui il testo calabrese e la traduzione di Cinqua guagliuni. Nell'introduzione riproduciamo invece l'articolo del giornalista e scrittore anarchico Massimo Ortalli... (continuer)
I
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 09:55
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Hírósima

Hírósima
[1981]
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: Utangarðsmenn

Sono particolarmente contento di aver rispolverato l'islandese per questo tipo qua, il sig. Ásbjörn Kristinsson Morthens detto “Bubbi”, il quale presenta peraltro un'inquietante somiglianza con Alessio Lega. È nato il 6 giugno 1956 a Reykjavík, e fino a quando aveva 23 anni ha fatto il pescatore d'altura come molti suoi connazionali; nel 1980 se ne è venuto fuori con il suo primo album di canzoni, intitolato Ísbjarnablús, ovvero “Il blues degli orsi polari”; una simpatica metafora per una specie di blues cantato rigorosamente in islandese. L'avete mai sentito parlare l'islandese? Probabilmente, la prima impressione che ne ricavereste sarebbe quella di una lingua adatta giustappunto ai pescatori d'altura; invece, se maneggiato con cura, ha una sua grande musicalità... (continuer)
Heill þér faðir alheimsins
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2011 - 20:38
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Prendere e partire

Prendere e partire
Dedicata ad Enzo Baldoni, inedita dallo spettacolo Passione Reporter con Daniele Biacchessi

MI hai raccontato tutto il tuono e il sole nero
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 20/5/2011 - 13:48
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Rachel Corrie

Rachel Corrie
Marco 15/4/2011 - 07:00
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Paris Mai

Paris Mai
PARIGI MAGGIO
(continuer)
envoyé par adriana 6/3/2011 - 08:34
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Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)

Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)
Una lapide a forma di balena
l'ultimo saluto a Enzo Baldoni
Fonte:la Repubblica.it

Ho la mia dose di ambizione come gli altri, ma se un potente del giorno ci rifiuta un brevetto o una pensione, che gioia lasciar l’anticamera senza dover ringraziare Monsignore e andar liberamente per le vie colle mani nelle tasche vuote... Ho goduto molto: ringrazio l’Eterno perché ogni anno porta il suo contingente di ragazze nubili e ogni autunno il vino; talvolta dico tra me e me che ho avuto la buona vita di un cane al sole con varie risse e qualche osso da rodere.

Marguerite Yourcenar
adriana 27/11/2010 - 20:28




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