Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro)
LE MERDOMÈTRE (ou Patron, ne vous fâchez pas)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/5/2019 - 20:26
Il mondo del lavoro
[2011]
Le stagioni cambiano posso farlo anch'io, e non è più tempo di piangersi addosso
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 1/5/2019 - 09:42
Primo maggio
[2000]
Album: Che cosa vedi
Album: Che cosa vedi
Dunque: quel giorno la catturai al volo
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 1/5/2019 - 08:30
Parcours:
Mort au Travail
Kofi
(2019)
Kofi è il secondo singolo estratto dal nostro album "All'Inferno".
In un momento storico in cui il concetto di umanità sembra acquisire significati sempre più relativi, anche quello della democratica maggioranza viene messo in discussione. Noi non facciamo parte della maggioranza. Kofi non ne fa parte. E abbiamo voluto cantarlo forte, fino a strapparci le corde vocali.
Kofi è il secondo singolo estratto dal nostro album "All'Inferno".
In un momento storico in cui il concetto di umanità sembra acquisire significati sempre più relativi, anche quello della democratica maggioranza viene messo in discussione. Noi non facciamo parte della maggioranza. Kofi non ne fa parte. E abbiamo voluto cantarlo forte, fino a strapparci le corde vocali.
Dodici anni un bambino africano
(continuer)
(continuer)
30/4/2019 - 18:27
Les cathédrales de l'industrie
LE CATTEDRALI DELL'INDUSTRIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato 30/4/2019 - 16:27
La strage degli innocenti [Corbari]
Ci sono ancora 2 dei ragazzi del battaglione Corbari, in vita, Sergio Giammarchi e Artebano Bulzoni. Il 25 aprile di quest'anno hanno deposto una corona di fronte ai lampione che videro appesi e esposti a Forlì i corpi degli eroi che combatterono con loro.
Iris Versani, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli e Sirio Corbari. Tonino verrà assassinato a Coccolia.
Li ricorda una lapide sulla facciata del palazzo comunale scritta da Aldo Spallicci:
"Fra tirannia e libertà, fra dittatura e popolo, stanno, pietra di confine, le forche di Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli"
Iris Versani, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli e Sirio Corbari. Tonino verrà assassinato a Coccolia.
Li ricorda una lapide sulla facciata del palazzo comunale scritta da Aldo Spallicci:
"Fra tirannia e libertà, fra dittatura e popolo, stanno, pietra di confine, le forche di Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli"
Vico Zanetti 30/4/2019 - 14:42
Vitti na crozza
Interessante la nota di Rosario Sciangola del 2016.Approfondendo l'argomento ho trovato altra versione del testo che voglio sottoporre all'attenzione di questo forum.
In tale versione, nella prima strofa si parla di tale Saro Crozzato, anarchico che, giunto alla vecchiaia e preso dallo sconforto (o dal rimorso) si lamenta, con il curioso che lo vede all'angolo (a lu cantone) e gli va a parlare, del fatto che quando morirà non avrà il conforto del suono di una campana "muriri senza tocco di campane". E una versione razionale che, negli anni fino al 1950, potrebbe essere stata "purgata" dai riferimenti anticlericali per diventare più accettabile e popolare. La razionalità (rispetto ad un cranio parlante appeso ad una torre) della 1^ strofa è peraltro confermata nelle strofe successive. In particolare con il riferimento al pentimento e alla necessità, per il senza-Dio, di scontare il peccato... (continuer)
In tale versione, nella prima strofa si parla di tale Saro Crozzato, anarchico che, giunto alla vecchiaia e preso dallo sconforto (o dal rimorso) si lamenta, con il curioso che lo vede all'angolo (a lu cantone) e gli va a parlare, del fatto che quando morirà non avrà il conforto del suono di una campana "muriri senza tocco di campane". E una versione razionale che, negli anni fino al 1950, potrebbe essere stata "purgata" dai riferimenti anticlericali per diventare più accettabile e popolare. La razionalità (rispetto ad un cranio parlante appeso ad una torre) della 1^ strofa è peraltro confermata nelle strofe successive. In particolare con il riferimento al pentimento e alla necessità, per il senza-Dio, di scontare il peccato... (continuer)
Francesco Laricchia 29/4/2019 - 20:59
Canto delle battone, faro di civiltà
Chanson italienne – Canto delle battone, faro di civiltà – Dario Fo – 1964
Tiré du spectacle : "Settimo: ruba un po’ meno"
Paroles :Dario Fo
Musique : Fiorenzo Carpi
Texte in La Musica dell’Altra Italia
Dialogue Maïeutique
Quel étrange titre que celui-là !, dit Lucien l’âne. En vérité, si je n’étais pas âne si ancien et si répandu dans le monde, si je n’avais bourlingué jusque dans les vieux ports, je n’y comprendrais rien à ces bagasses et à ce phare. Cependant, je compte beaucoup sur tes explications.
Certes, Lucien l’âne mon ami, et je suis tout à fait ravi de pouvoir t’en donner quelques-unes. Et pour commencer je te rappelle qu’il s’agit ici de la version française d’un titre qui à première vue, dans sa langue d’origine : l’italien, n’est pas vraiment clair pour l’étranger à la langue et à la culture. C’est proprement une dimension particulière que j’ai voulu exprimer sachant que... (continuer)
Tiré du spectacle : "Settimo: ruba un po’ meno"
Paroles :Dario Fo
Musique : Fiorenzo Carpi
Texte in La Musica dell’Altra Italia
Dialogue Maïeutique
Quel étrange titre que celui-là !, dit Lucien l’âne. En vérité, si je n’étais pas âne si ancien et si répandu dans le monde, si je n’avais bourlingué jusque dans les vieux ports, je n’y comprendrais rien à ces bagasses et à ce phare. Cependant, je compte beaucoup sur tes explications.
Certes, Lucien l’âne mon ami, et je suis tout à fait ravi de pouvoir t’en donner quelques-unes. Et pour commencer je te rappelle qu’il s’agit ici de la version française d’un titre qui à première vue, dans sa langue d’origine : l’italien, n’est pas vraiment clair pour l’étranger à la langue et à la culture. C’est proprement une dimension particulière que j’ai voulu exprimer sachant que... (continuer)
CHANT DES BAGASSES, PHARE DE CITOYENNETÉ
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 29/4/2019 - 20:13
Travelling
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen käännös: Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen käännös: Krzysiek Wrona
WĘDRUJĄC
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 29/4/2019 - 19:35
Il mare in mezzo ("Sul perché hanno i cellulari")
2019
"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
Pagina ufficiale facebook
"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
Pagina ufficiale facebook
C'è una macchia sul muro, una foto sul letto
(continuer)
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envoyé par Dq82 29/4/2019 - 18:10
Adieu minette
Questa canzone è fantastica, come tutto Laisse béton. L'ho scoperto ormai una ventina di anni fa, e lo ascolto ancora volentieri. Qua e là però mi mancavano dei pezzi: la tua traduzione ha colmato i vuoti. Grazie!!
angelo 29/4/2019 - 17:14
Medioevo digitale
2019
"Medioevo digitale"
Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino
“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
Pagina ufficiale facebook
"Medioevo digitale"
Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino
“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
Pagina ufficiale facebook
Il Medioevo Digitale
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envoyé par Dq82 29/4/2019 - 15:45
Parcours:
Gênes - G8
Fuck All the Perfect People
PIEPRZYĆ WSZYSTKICH MĄDRALI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 28/4/2019 - 20:16
Il bombarolo
(2019)
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Chi va dicendo in giro che ora sembro pazzo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 28/4/2019 - 20:09
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
NADIR / LA CANZONE DI MARINELLA
Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.
Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.
28/4/2019 - 19:33
Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984
LA CCG NUMERO 30000 / AWS NUMBER 30000 / LA CCG N° 30000 / SVL NRO 30000
La versione Dub degli Emily Collettivo Musicale
adriana 28/4/2019 - 17:49
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
solo per segnalare che una versione di 10 strofe apre, come canzone più vecchia, la raccolta "Canzoni italiane di protesta - 1794-1974" a cura di Giuseppe Vettori, Newton Compton editore
gipi 28/4/2019 - 16:37
Simonetta
[2019]
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continuer)
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continuer)
Simonetta, Simonetta davi a tutti del tu
(continuer)
(continuer)
28/4/2019 - 09:35
Il violino di Vik
Dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni
(Testo e note a margine dal booklet del disco)
(Testo e note a margine dal booklet del disco)
Ringraziamo Contrauguste per averci inviato il testo corretto, quello presente che eliminiamo era stato trascritto all'ascolto
CCG/AWS staff
CCG/AWS staff
Contrauguste 28/4/2019 - 02:07
Dendrocronologia
Polish version by Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
DENDROCHRONOLOGIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/4/2019 - 19:09
Das Lied Der Obdachlosen
Chanson allemande – Das Lied Der Obdachlosen – Bertolt Brecht – 1932
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler
Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.
Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (continuer)
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler
Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.
Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (continuer)
LE CHANT DES SANS-ABRI
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 27/4/2019 - 18:39
L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 8
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911
Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (continuer)
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911
Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (continuer)
The International
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envoyé par Riccardo Venturi 27/4/2019 - 10:54
Ida e Augusta
[2017]
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continuer)
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continuer)
Siamo Ida e Augusta, le due tedesche di Gombio.
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(continuer)
envoyé par adriana 26/4/2019 - 11:27
L'Internationale
MALTESE / MALTESE
The Maltese version seems to be heavily based on the Italian version, which makes sense due to the proximity of the two countries.
The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali
Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics
They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali
Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics
They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
L-INTERNAZZJONALI
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envoyé par Alec 25/4/2019 - 22:01
Le Procès-verbal
Le Procès-verbal
Lettre de prison 24
31 mai 1935
Dialogue Maïeutique
La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.
Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (continuer)
Lettre de prison 24
31 mai 1935
Dialogue Maïeutique
La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.
Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (continuer)
Un critique d’art du futur
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/4/2019 - 16:50
Poesia facile
Chanson italienne – Poesia facile – Massimiliano Larocca – 2015
Poème de Dino Campana [1928]
Tiré des Canti Orfici (édition à compte d’auteur – Firenze 1914
Musique : Massimiliano Larocca
Interprétation : Massimiliano Larocca
Voix et guitare ténor : Cesare Basile
Album : Un mistero di sogni avverati [2015]
Le poète Dino Campana, né le 20 août 1885 à Marradi, en Toscane romagnole, aurait été fou, dit-on. Comme il y a maintenant beaucoup de biographies de ce grand poète, philologiquement correctes ou romancées (ainsi que des films et des scénarios), je n’en ajouterai certainement pas une autre, je ne parlerai pas de son célèbre et grand amour avec Sibilla Aleramo et ça se terminera que je ne dirai même pas qu’il est mort, vraiment là à l’asile, le 1er mars 1932 à Castelpulci près de Lastra a Signa, à deux pas de la villa (appartenant au ténor Enrico Caruso), qui vit beaucoup de sa relation... (continuer)
Poème de Dino Campana [1928]
Tiré des Canti Orfici (édition à compte d’auteur – Firenze 1914
Musique : Massimiliano Larocca
Interprétation : Massimiliano Larocca
Voix et guitare ténor : Cesare Basile
Album : Un mistero di sogni avverati [2015]
Le poète Dino Campana, né le 20 août 1885 à Marradi, en Toscane romagnole, aurait été fou, dit-on. Comme il y a maintenant beaucoup de biographies de ce grand poète, philologiquement correctes ou romancées (ainsi que des films et des scénarios), je n’en ajouterai certainement pas une autre, je ne parlerai pas de son célèbre et grand amour avec Sibilla Aleramo et ça se terminera que je ne dirai même pas qu’il est mort, vraiment là à l’asile, le 1er mars 1932 à Castelpulci près de Lastra a Signa, à deux pas de la villa (appartenant au ténor Enrico Caruso), qui vit beaucoup de sa relation... (continuer)
POÉSIE FACILE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/4/2019 - 11:16
Das Lied Der Obdachlosen
LA CANZONE DEI SENZATETTO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Francesco Mazzocchi 25/4/2019 - 10:22
Poesia facile
Sonya Gray Redi
InTranslation / Poetry by Dino Campana
InTranslation / Poetry by Dino Campana
Dino Campana (1885-1932) was an innovative Italian poet. His controversial writings are captured in his only published book of poetry, the emotionally intense and visionary Canti Orfici (“Orphic Songs”). The prime Italian example of a poète maudit, Campana battled mental health problems from an early age and spent a great deal of his youth in and out of lunatic asylums and traveling across Europe. An autodidact, he taught himself several languages and became part of the thriving literary scene in Florence. He composed the poems for Canti Orfici sometime between 1906 and 1913, and self-published them in 1914. Shortly after, Campana began a notorious and tumultuous love affair with Sibilla Aleramo, the author of Una donna. In 1918, Campana was admitted to a psychiatric hospital near Florence where he remained until his death in 1932. His remains were given a proper burial in 1946 in a ceremony attended by many Italian intellectuals, including Eugenio Montale and Carlo Bo.
EASY POEM
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 24/4/2019 - 20:22
Moderne Legende
Francesco Mazzocchi
LEGGENDA MODERNA
(continuer)
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envoyé par Francesco Mazzocchi 24/4/2019 - 20:20
Dino Campana
Chanson italienne – Dino Campana – Massimo Bubola – 1997
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DINO CAMPANA – POÈTE SECRET
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/4/2019 - 16:43
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Chanson italienne – Signor padrone non si arrabbi (Il merdometro) – Dario Fo – 1966
Quand, en 1966, Dario Fo écrivit pour "Ci ragiono e canto", le spectacle de chansons populaires préparé avec l’Istituto Ernesto De Martino, Cesare Bermani et Franco Coggiola, son "Merdometro" voulait faire certainement paraître paradoxal, quoique pas trop : les temps ont toujours été comptés pour le montage, et il est certain que le "paradoxe" de cette chanson ne s’est jamais résolu au détriment de la chaîne. La réalité, comme toujours, dépasse la fiction ; et ainsi, par exemple chez Esselunga, il est arrivé et avéré (suite à une controverse syndicale) que la direction empêchait les employés de quitter pendant deux minutes les caisses ou les comptoirs de nourriture, de viande et de poisson pour se rendre aux toilettes... (continuer)