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What Are You Fighting For

What Are You Fighting For
1982
Album Sound & Fury
You say you fight for feedom
(continuer)
15/3/2018 - 22:49
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Canción antigua al Che Guevara

Canción antigua al Che Guevara
Testo tratto da una poesia di Mirta Aguirre
(Canción antigua a Che Guevara. 1 pp., pleg., Instituto Cubano del Libro, La Habana, 1970)
La parte recitata è invece la poesia Che di Miguel Barnet
Musica di Mike Porcel, cantautore cubano protagonista della Nueva Trova. A partire dal 1980, per disaccordi con la linea politica ufficiale del governo cubano, fu boicottato e estromesso dalla vita pubblica. Lasciò l'isola nel 1989.

Questa splendida poesia musicata sono anni che la amo, per l'intuizione di spostare il Mito di Guevara nella Chanson de geste, e per la sublime inquietudine armonica della musica che gli gira attorno. Alessio Lega
¿Dónde estás, caballero bayardo
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 15/3/2018 - 17:46
Parcours: Che Guevara
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Mari nostru

Mari nostru
Testo di Francesco Giuffrida
Musica di Giada Salerno detta "Ciatuzza"

Interpretata nel 2018 dai Domo Emigrantes in Aquai

Di questa canzone la primissima incisione è quella di una compilation pubblicata per il ventesimo del Premio Giovanna Daffini e uscita nel 2016. Si ispira a un fatto vero accaduto a dei pescatori di Mazzara del Vallo nel lontano 2004.

Mazzara del Vallo, 7/8/2004.

Terzo colloquio: terzo peschereccio scelto a caso. Sempre con lo stesso meccanismo siamo arrivati alla violenta e disumana domanda. Questa volta più che il solito racconto abbiamo notato i sentimenti che trasparivano dalle parole del nostro marinaio:

“Sì, è capitato l’anno scorso di ‘prendere’ un ragazzo nordafricano di 20 anni circa, rimasto impigliato nelle reti; si vedeva che era morto da poco perché usciva sangue dal naso".

Come vi siete comportati e come si e’ sentito l’equipaggio in quel momento?... (continuer)
E vinni ddu mumentu dâ jurnata
(continuer)
envoyé par Dq82 15/3/2018 - 09:51
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Rêwî

Rêwî
2018
Aquai

(Stefano Torre, Ashti Abdo)
Rêwî me ez rêwî
(continuer)
envoyé par Dq82 15/3/2018 - 09:37
Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
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Kate Bush: π

Kate Bush: π
[2005]
Lyrics and Music: Kate Bush
Testo e musica: Kate Bush
Paroles et musique: Kate Bush
Album: Aerial
(CD 1: A Sea of Honey)


Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!

He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!

Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!



Sweet and gentle and sensitive man
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 14/3/2018 - 09:55

Tanto per cambiare

Tanto per cambiare
[1975]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" E' anche possibile che la Fonit Cetra avesse ripubblicato nel 1976 un disco Folkstudio dell'anno precedente, che originariamente aveva una diversa selezione ed ordine di canzoni.
Testo trovato qui

Una canzone di molti anni fa e che purtroppo è di grande attualità, tanto per cambiare...
E allora torna a casa e la famiglia è un fatto
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/3/2018 - 21:26
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La macchina in seconda fila

La macchina in seconda fila
[1976]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" (a meno che la Fonit Cetra non avesse ripubblicato l'anno seguente un disco Folkstudio del 1975 con quel titolo)
Testo trovato qui
- Entri, la prego, presto, io son così preoccupata
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/3/2018 - 20:58
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La canalha

La canalha
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics:
Poesia di / Poème de / A poem by Josèp Sarraire [1897]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Sam De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Anche in / Aussi dans / Also in :
Lo Còr de la Plana, "Marcha!" (2012)


Come ha giustamente osservato qualcuno, “questi versi non provengono da un rap postato in Rete : sono stati scritti più d'un secolo fa da Josèp Sarraire”. Peccato non saperne praticamente nulla, di Josèp Sarraire: uno dei “poeti popolari” della Marsiglia della fine del XIX secolo dai quali i Dupain hanno attinto. Il tema della “canaglia” è ricorrente nelle composizioni di lotta popolari: si veda ad esempio L'inno della canaglia di Pietro Gori. Da notare, e far notare, che il termine “canaglia”, in tali composizioni, non è quasi mai adoperato in senso personale come adesso (“sei una canaglia!”), ma in senso collettivo: la “canaglia” è... (continuer)
Dedins la vila de Marselha,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/3/2018 - 20:33
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Fèm ren

Fèm ren
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica : Samuel Karpiénia / Samuel De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina


Dai e dai, ci si accorge che i testi de L'usina alla fine sono penetrati nella Rete; con pazienza e ostinazione li si va a scovare. Così anche per Fèm ren, il cui testo è stato reperito in un primo momento da questa pagina (ancora una poesia del 1895 di Felip Mabili, si veda Uech oras) addirittura munita di una provvidenziale traduzione inglese. Ma il testo occitano presentava errori che sono stati corretti in base al più esatto Paraules en òc. Il testo, per quel che segue, si commenta da solo. [RV]
Fèm Ren, nos fan pausar l'usina
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/3/2018 - 11:11
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Uech oras

Uech oras
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A Poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Pierre Carles / Samuel De Agostini (Dupain)
Album: L'Usina

L'album di esordio dei Dupain, L'usina (2000) è una nostra vecchia conoscenza (L'usina, Lei presoniers, la stupefacente Feniant). Composto interamente di testi in provenzale marsigliese, di differenti poeti popolari (Joan Lo Rebéca, Jorgi Riboul...), che parlano delle grandi agitazioni operaie della Marsiglia degli ultimi anni del XIX secolo (scioperi a più riprese, specialmente nei cantieri navali, rivolte, sommosse, repressione). Un album capolavoro, mai più uguagliato dai Dupain che si erano allora appena formati; un album per il quale, in tutti questi anni, è stato difficile reperire i testi e interpretarli da un linguaggio non semplice, che nella Marsiglia del... (continuer)
N’avèm pas pron de la misèria
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/3/2018 - 22:18
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Il maggio di Esperia

Il maggio di Esperia
2010
Terra di fuoco

Il 14 maggio 1944 i goumier del Corpo di spedizione francese in Italia, attraversando un terreno apparentemente insuperabile nei monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche nell'adiacente Valle del Liri, consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche, la linea Adolf Hitler. In seguito a questa battaglia si ritiene che il generale Alphonse Juin abbia dato ai suoi soldati cinquanta ore di "libertà", durante le quali si verificarono i saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione denominate appunto marocchinate.
A seguito delle violenze sessuali molte persone furono contagiate da sifilide, gonorrea ed altre malattie a trasmissione sessuale, e solo l'uso della penicillina statunitense salvaguardò quelle zone da una vasta epidemia. Molte donne rimasero... (continuer)
Quanto tempo ch'è passato dallu '44
(continuer)
envoyé par Dq82 12/3/2018 - 19:03
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Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli

Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli
[Primi anni 60]
Canzone composta da Beniamino Ricotta, in arte Mino Macrò (Palombara Sabina 1933 – Milano 1965).
Testo trovato in un articolo di Edmondo Salvemini su di un sito che non posso linkare perché parrebbe infetto. Comunque Salvemini fa riferimento ad un libro intitolato “Milano morta”, di cui è autore Piero Mainardi, come ispirazione per i suo scritto e fonte di ogni informazione su Mino Macrò.
Ho intitolato il brano dal primo verso, ma potrebbe anche intitolarsi “Il protettore iperprotettivo”, quale fu per breve tempo proprio Mino Macrò.

Beniamino Ricotta arrivò a Milano alla fine dei 50 in cerca di lavoro, come tanti. Visse di espedienti e nel 1958, quando i bordelli furono chiusi in forza della “Legge Merlin”, si inventò come protettore, ma secondo una filosofia molto particolare: il suo obiettivo non era infatti il lucro ma quello di proteggere qualche ragazza finita sulla... (continuer)
Prima che ai patri bordelli
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/3/2018 - 13:08
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What if There's War in America

What if There's War in America
Album: The Crew (1984)
A street with bodies, filled with guts
(continuer)
11/3/2018 - 23:49
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Nadàr solo: Le case senza le porte

Nadàr solo: Le case senza le porte
Secondo singolo estratto dall'album "Diversamente come?" (2013) dei Nadàr solo

Parole: Matteo De Simone
Musica: Nadàr Solo

Secondo me non è un caso che Le case senza le porte faccia eco a Ma chi ha detto che non c'è. Questa bella canzone riprende in chiave più individuale e romantica il grido contro i ruoli preconfezionati della società borghese.

L’idea di “Le case senza porte” era quella di provare a descrivere con parole semplici l’amore, anche come moto puro, lontano dai ruoli tipici della società borghese. Ci siamo chiesti quale fosse il suo significato, e cioè se fosse qualcosa che pensa o no a proteggerti. In effetti l’amore ti può proteggere, ma una casa che si isola è anche una casa che ha paura di quello che c’è fuori, mentre invece una casa dove ciascuno può entrare, una casa senza porte, è un riparo sicuro per chiunque, è il ritorno verso di qualcosa di puro, e questo ritorno è ancora un’esigenza.
Intervista
Chi nella vita ha capito
(continuer)
envoyé par Lorenzo 11/3/2018 - 22:44
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Survivor Guilt

Survivor Guilt
Album: Endgame (2011)

I dialoghi sono tratti dal film Catch-22 (Comma 22), adattamento dal libro di Joseph Heller interpretato da Art Garfunkel che discute con un soldato italiano sfacciatamente opportunista sull'importanza militare degli Stati Uniti.
"What are you talking about? America is not going to be destroyed."
(continuer)
11/3/2018 - 18:23
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Sweet Televised Destruction

Sweet Televised Destruction
2006
Album: The Restoration of Chaos & Order

Un bel pezzo punk con un finale ska, con fiati. Un bel testo sulla propaganda e sulla falsa informazione. Purtroppo non si trova su Youtube, l'ho ascoltato da Spotify ma non metto il link perché serve un account.
Sit back and watch the world crumble
(continuer)
envoyé par Lorenzo 11/3/2018 - 18:09
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Sacrifice

Sacrifice
Album: Gone Fishin'

Dal secondo album di questa punk-noise band di San Francisco che ha avuto un'influenza fondamentale su alcune band più famose, prime fra tutte i Nirvana. Un testo molto diretto su una base punk rallentata ma non meno rumorosa. Ripresa in una cover ancora più noise dai Melvins, importante gruppo proto-grunge.
Can you hear the war cry?
(continuer)
11/3/2018 - 18:00
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Apucaliss adess

Apucaliss adess
2003
Il Momento È Catartico...E Ci Chiamano Poeti
Siamo nati da una valigia
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2018 - 17:44
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Farinei dla Brigna: La canzone impegnata

Farinei dla Brigna: La canzone impegnata
[1994]
Parole e musica dei Farinei dla Brigna, storico gruppo astigiano che si esprime prevalentemente in piemontese.
Nell'album intitolato "Sort a fora" (Esci fuori, ndr)

Dedicata alle CCG/AWS, enorme databeis di canzoni che, per via del tema, sono perlopiù impegnative, dolorose, difficili, faticose, estenuanti (ma qualche d'una anche no)... E spesso, quando si arriva alla fine, è un gran sollievo, nonostante tutto lo sforzo e il sudore...
Devo dire che, personalmente, gli ascolti più difficili hanno quasi sempre riguardato proprio il Francesco Guccini qui irriso...
Una canzone impegnata non nasce per caso
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2018 - 16:55
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Rock for Light

Rock for Light
title track del secondo album dei Bad Brains, gruppo punk con evidenti influenze reggae, soprattutto nell'abbigliamento!
So you say you gonna live the truth
(continuer)
11/3/2018 - 16:03
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The Point of Agony

The Point of Agony
Album Bonecrusher (1986)
USSR and USA, they fight their wars from far away
(continuer)
11/3/2018 - 15:58
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No Limbs

No Limbs
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Children still alive and screaming
(continuer)
11/3/2018 - 15:45
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Not Me

Not Me
Evolution - 1983
Who's gonna fight?
(continuer)
11/3/2018 - 15:43
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Modest Proposal

Modest Proposal
Sound & Fury - 1983
I don't know them they don't know me
(continuer)
11/3/2018 - 15:32
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Massacre of Innocence (Air Attack)

Massacre of Innocence (Air Attack)
Album: Why - 1981
Men women and children
(continuer)
11/3/2018 - 15:27
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Mania for Conquest

Mania for Conquest
Album: Why - 1981
In order to satisfy their mania for conquest
(continuer)
11/3/2018 - 15:23
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Io vi parlo di Milano

Io vi parlo di Milano
[1972]
Parole e musica di Diego De Palma
La traccia che dà il titolo al suo unico disco, realizzato in collaborazione con Giovanna Marini e Franco Coggiola e prodotta dalla I Dischi del Sole.
Nell'aprile di quello stesso anno Diego De Palma morì in un incidente motociclistico
Testo trovato su YouTube
Io vi parlo di Milano
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2018 - 15:22
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The Last Goodbye

The Last Goodbye
dall'album "Living in Darkness" del 1981
Some day, somewhere, someone, somehow
(continuer)
11/3/2018 - 15:14
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I Have...

I Have...
1981
E.P. Paganicons
Pages turn
(continuer)
11/3/2018 - 15:02
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Generals

Generals
1982

Album: Strawberries
Big city all crapped out revenge is not so sweet
(continuer)
11/3/2018 - 14:54
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Death Is Imminent

Death Is Imminent
1986
Album: Bonecrusher
There's going to be a war, rejoice rejoice
(continuer)
11/3/2018 - 14:46
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Cries of Help

Cries of Help
1982
Album Hear Nothing See Nothing Say Nothing
Napalm tumbles
(continuer)
11/3/2018 - 14:41
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Blank Stare (Sharp Shot)

Blank Stare (Sharp Shot)
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Somewhere in the jungle lies a soldier, known to God
(continuer)
11/3/2018 - 12:01
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Black Eye

Black Eye
2006


It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.

Song Meanings
Take a look at the man,
(continuer)
11/3/2018 - 11:57
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Back to the World

Back to the World
Album: Back to the World - 2004
I got to go back to the world
(continuer)
11/3/2018 - 11:50
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America

America
Album Living in Darkness
Released November 1981

This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
I'm so bored of education
(continuer)
11/3/2018 - 11:19
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Allegiance to No-One

Allegiance to No-One
Album: Jonestown Aloha!

L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
Nevada desert
(continuer)
10/3/2018 - 23:31
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You're Wrong

You're Wrong
2006
Album: Never Trust a Hippy
You're wrong about virtues of Christianity
(continuer)
10/3/2018 - 23:05
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Gianfranco Manfredi: Non c'eri

Gianfranco Manfredi: Non c'eri
[1978]
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Nell'album "Biberon"
Non c'eri
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2018 - 22:22
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Il cucciolo Alfredo

Il cucciolo Alfredo
[1977]
Parole e musica dfi Lucio Dalla
Nell'album "Com'è profondo il mare"
Tra le case e i palazzi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2018 - 17:55
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Gente per bene e gente per male

Gente per bene e gente per male
[1972]
Parole di Mogol
Musica di Lucio Battisti e Gian Piero Reverberi
Nell'album "Il mio canto libero"
Ah, fatemi entrare
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2018 - 17:13
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L’uomo dell’ombrello – elegia per Idy Diene

L’uomo dell’ombrello – elegia per Idy Diene
Poesia di Alessio Lega
accompagnamento musicale di Guido Baldoni

Il testo è stato ripreso da Altracittà
Son passato a ripa d’Arno questa sera
(continuer)
envoyé par Silva 10/3/2018 - 13:24
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Peter Norman

Peter Norman
2018
Breve danzò il Novecento

Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (continuer)
Io lo sapevo che non era il vento
(continuer)
9/3/2018 - 23:45
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Iraq

Iraq
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continuer)
I was an Army mechanic
(continuer)
envoyé par Dq82 7/3/2018 - 15:03
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Rifles and Rosary Beads

Rifles and Rosary Beads
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continuer)
Rifles and rosary beads
(continuer)
envoyé par Dq82 7/3/2018 - 14:36
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To Youth (My Sweet Roisin Dubh)

To Youth (My Sweet Roisin Dubh)
Alla Rosa Nera d’Irlanda -contrapposta idealmente alla Rosa Rossa della Casata Tudor (la rosa dei Lancaster)- sono dedicate un paio di canzoni, la prima scritta da un bardo del XVI/XVII secolo in gaelico irlandese.
Róisín Dubh (= little black rose) è  Rosalinda, una fanciulla dal nome di Piccola Rosa, l’allegoria dell’Irlanda, una parola in codice coniata alla fine del Cinquecento/inizi Seicento: la rosa nera era un tempo una rosa di un colore rosso cupo, molto scuro, la rosa gotica per eccellenza associa alla morte. E tuttavia nel linguaggio dei fiori ottocentesco presenta molteplici significati: è sia la fine che l’inizio di un drastico cambiamento, una rinascita.
Questo testo contemporaneo è da leggersi anche come il canto dell'emigrante che lascia l'Irlanda intossicata dalla povertà e dalle lotte fratricide.
Terre Celtiche
ALLA GIOVENTÙ (MIA FRAGRANTE ROSA NERA )
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 7/3/2018 - 13:50
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Soldiering On

Soldiering On
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continuer)
I was bound to something bigger
(continuer)
envoyé par Dq82 7/3/2018 - 09:59
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Roberto Vecchioni: Figlia

Roberto Vecchioni: Figlia
Concordo con lo splendore di questa canzone, ma devo dire che, da quando sono diventato papà ho cambiato improvvisamente l'ordine nella mia mente delle canzoni dedicate ai figli, e credo che oggi, quella che maggiormente mi emozioni sia "Orchi e Streghe sono soli" degli Afterhours "orchi e streghe sono soli ed io invece ora ho te"
Alessandro Piter Rei 6/3/2018 - 18:35
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Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül)

Hapishane Şarkısı V (<em>ya da</em> Aldırma Gönül)
d’après la version italienne LA CANZONE DEL CARCERE de Aytekinkaankurtul in Letteratura turca
d’une chanson turque – Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül) – Sabahattin Ali – 1933
Poème de Sabahattin Ali (1907-1948), écrivain, poète et journaliste turc.
Mis en musique dans les années 70 par Kerem Güney (1939-2012), important musicien et auteur-compositeur, et ensuite interprétée de très nombreux artistes.

Sabahattin Ali fut avant tout un enseignant. Il enseignait la langue allemande, car comme jeune et brillant licencié, il avait obtenu une bourse d’études en Allemagne. Mais à son retour en Turquie, il fut surveillé par la police politique du régime d’Atatürk et en 1933, il fut arrêté et emprisonné. C’est à cette période que ce poème se réfère. Ils le libérèrent à condition qu’il jure et célèbre en vers fidélité au président. Il le fit, mais ce n’était pas fini. Ses vers et ses mots... (continuer)
LA CHANSON DE LA PRISON
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2018 - 17:21
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Don Kişot

Don Kişot
Zucchero "Sugar" Fornaciari: Hai scelto me / You've chosen me / Don Chisciotte (Nâzim Hikmet, 1947)

6/3/2018 - 15:49

Nâzım Hikmet: L’Espagne

Nâzım Hikmet: L’Espagne
Testo originale in turco:

İSPANYA
20 Mayıs 1962, Moskova

Kimimiz altmışındadır
Kimimiz gitti daha ötelere
Kimimiz bir avuç kemiktir çoktan
İspanya gençliğimiz
İspanya bir kanlı güldür göğsümüzde açılmış
İspanya arkadaşlığımız ölümün karanlığında
İspanya arkadaşlığımız aydınlığında altedilmez umudun
Ve koca zeytin ağaçları yırtık pırtık
Ve toprak sarı ve toprak kırmızı ve delik deşik
Kimimiz altmışındadır
Kimimiz gitti daha ötelere
Kimimiz bir avuç kemiktir çoktan
39’da düştü Madrid
Acı tatlı neler geçti o gün bugündür başından insanoğlunun
İspanya 39’da düştü
Öfkeli sıcak sesi geliyor Asturya madenlerinden 62’de
Bilbao’da aydınlığı altedilemeyen umudumuzun
İspanya gençliğimizdi İspanya gençliğimizdir
İspanya alınyazımızdadır hepimizin
Yeshua Aroyo 6/3/2018 - 15:31
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The War After the War

The War After the War
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continuer)
Who's gonna care for the ones who care for the ones who went to war?
(continuer)
envoyé par Dq82 6/3/2018 - 14:34
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The Torture Never Stops

The Torture Never Stops
Quanto mi manca FRANK.
Bell'articolo, complimenti!
marco
marco 6/3/2018 - 13:26
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Nada, la ragazza di Bube

Nada, la ragazza di Bube
Dal libro "Fiore di cappero" di Antonella Zucchini una ricostruzione del battibecco che precedette i fatti.
...don Scipione si fece verde di rabbia e dall'alto del suo scalino li apostrofò con durezza:
"O voi,indò vu credete di andare? Vu vorreste entrare in casa di Nostro Signore in queste condizioni?" tuonò accennando ai loro abiti.
Uno di questi gli si parò dinnanzi, senza paura.
"O bella,io in chiesa ci posso entrare quando mi pare" e mosse un passo.
Don Scipione gli si parò davanti. "un t'azzardare, sai? In pantaloni corti non si entra!"
Una ragazza mora con un fazzoletto rosso al collo intervenne.
"La settimana passata, in chiesa, c'erano i muratori coi pantaloni corti eppure vu siete stato zitto"
"E un vu gli avete detto nulla nemmeno a' fascisti quando gli entravano co' i gagliardetto!" rincarò un altro.
"E a' tedeschi quando sono entrati armati fino a' denti!" abbaiò un... (continuer)
Silva 6/3/2018 - 10:14
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Riturnella

anonyme
Riturnella
@ Cataldo Antonio Amoruso, se ci legge ancora qualche volta.

Volevo segnalarti che il tuo lavoro su "Riturnella" è debitamente citato (e, direi, preso come base) nell'articolo in polacco del prof. Artur Jerzy Katolo qui riportato in link e dal quale è stata ripresa la traduzione polacca. Ad occhio e croce, contiene le tue osservazioni linguistiche e testuali su "Riturnella" tradotte in polacco. Saluti cari!
Riccardo Venturi 6/3/2018 - 03:10




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