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Pino Daniele: Stella nera

Pino Daniele: Stella nera
Stella nera

a cura di Annalisa Castellitti e Rita Duraccio

Stella nera è una delle perle dell'album Musicante, 1984, di Pino Daniele. Il disco si avvale, tra l'altro, della presenza alle percussioni del brasiliano Nanà Vasconcelos.

Il brano offre uno sguardo intimo ed accorato sulla Napoli di quegli anni e affronta, sebbene in modo molto ovattato, il tema tabù del contrabbando in mano alla camorra, fenomeno che raggiunse il suo apice negli anni a cavallo fra i Settanta e gli Ottanta del XX secolo, coinvolgendo e compromettendo un gran numero di persone. Le operazioni di importazione ed esportazione nelle città avvenivano generalmente nottetempo: le imbarcazioni uscivano dalle acque territoriali e dopo aver caricato le merci tornavano ai porti incorrendo sovente in sanzioni pecuniarie e pene detentive.

Scritta in tempo binario, Stella nera presenta una delicata, calma e malinconica... (continuer)
Chella è ‘na stella nera
(continuer)
envoyé par Alessandro Carènzan 26/5/2017 - 14:44

7 novembre 1949

7 novembre 1949
1949
Sull’aria di "sortivo dal quartiere allegramente"
Proprio il giorno dell' anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, gli operai della « Cecchetti » sono chiamati a sostenere lo loro più dura lotta per evitare i licenziamenti minacciati La magnifica vittoria degli operai e delle donne di Portocivitanova non può passore inosservato


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo... (continuer)
Sette Novembre, alle sette della mattina,
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:29

Lo ciocco

Lo ciocco
1942
Sull’aria di "La canzone dalla sfollamento"
La criminale guerra voluta dal fascismo aveva già creato le premesse della rovina per il nostro Paese. E' questo il canto accorato dell' operaio italiano che ho dovuto "soffrire pe 'na faccio de gnocco"


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone... (continuer)
Coi russi e con gli inglesi sia guerra non ci attacca
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:18

La politica e l'altare

La politica e l'altare
1950
Sull’ aria di "Sor Capanna"
Siamo nei tempi attuali, Chi non sa cosa dicono e predicono i preti in Chiesa? Ecco come la pensano gli operai.


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici depositori ed intenditori di prose e di versi.
A costoro vogliamo... (continuer)
La fame che va in giro lo sappiamo,
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:10

I° maggio

I° maggio
1926-1927

In piena dittatura fascista. Guai a festeggiare il I. Maggio… E gli operai venivano costretti ad iscriversi nel sindacati fascisti. Ma « Pietruccio» cantava e . . . . sferzava i gerarchi


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici depositori... (continuer)
Una volta ricordi il I Maggio
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:01

In occasione della guerra d'Africa

In occasione della guerra d'Africa
1935-1936

Sull’aria di «Faccetta nera».
Miseria. umiliazioni, buste vuote ogni quindicina, barbaro sfruttamento, ecc. Questa la vita degli Operai nei 1935. Ed il fascismo parte per civilizzare gli abissini


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici... (continuer)
Più su de lo Moli c’è 1’ officina,
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 09:39

Portocivitanova nell'oscurità

Portocivitanova nell'oscurità
1925 - 1926
Sull’aria di "Son fili d’oro i tuoi capelli"

Lungo la riva del mare, a Portocivitanova (ndr. oggi Civitanova Marche), nel periodo pre-fascista una discreta illuminazione consentiva ai marinai di lavorare. Un decreto del fascismo fece togliere tutte le luci. Quello che avvenne poi, ce lo dice Pietruccio.


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono... (continuer)
Prima, quanno commannava li ruscì
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 09:27
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La canzone degli sfollati (o Lo sfollamento)

La canzone degli sfollati (o Lo sfollamento)
1943

Due giorni dopo il primo bombardamento aereo di Civitanova Marche, in un piovoso pomeriggio di fine novembre 1943, Pietro Cerquetti scrive di getto La canzone degli sfollati. Con la matita, su un foglio di cartapaglia, compone nove strofe dialettali. Ottiene però dal commissario prefettizio Marini il permesso di stamparne solo otto, omettendo l'ultima dove Pietruccio si sfoga direttamente contro il duce e il re.
È proprio l'ultima strofa, conosciuta a memoria da molti, che procura a Pietruccio una serie di guai: 20 giorni di carcere nella caserma di Morrovalle e bastonate dai fascisti.
pietrucciocerquetti.jimdo.com


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o... (continuer)
‘Llajò lo Porto cò lo primo mitrajamendo
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 09:02
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No no non canto

No no non canto
2017
Diecianni

Canto narrativo diffuso in tutto il territorio nazionale ad esclusione di poche regioni meridionali, e presente in molteplici varianti anche in Francia, Spagna e Portogallo, noto anche con il titolo "La prova".
Costantino Nigra (n. 54) segnala che il tema della fedeltà della donna messa alla prova è lo stesso di un canto tedesco molto conosciuto e diffuso sotto diversi titoli: "Unter der Linde", "Liebesprobe", "Geprüfte Treue"; almeno in parte il tema risulta comparabile anche con alcuni canti greci moderni [Nigra 1888]. Il testo racconta la partenza dell'innamorata alla ricerca del marito andato in guerra. A metà strada un militare le dice di aver visto il funerale del suo innamorato, e lei si dispera alla notizia. L'alpino, verificata la fedeltà della donna, la consola e si svela, confessando di essere la persona che lei sta cercando.

Inserisco come primo testo questa... (continuer)
No no non canto no no non ballo
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 08:40

Humains ! Trop Humains !

Humains ! Trop Humains !
Humains ! Trop Humains !

Chanson française – Humains ! Trop Humains ! – Marco Valdo M.I. – 2017


Dialogue maïeutique

Comme tu le sais, Lucien l’âne mon ami, comme tu as l’habitude de le voir, je m’en vais – nouveau Till en route vers Rome – pèlerinant un pèlerinage tout au travers de ce labyrinthe des Chansons contre la Guerre et d’Internet et de leurs infinies extensions. Au cours d’une de mes dernières excursions électroniques, je m’en suis retourné visiter le blog de notre ami R.V., alias Ventu l’asocial, comme il aime à se définir lui-même. J’y jette régulièrement un regard pour… Pourquoi exactement ? Je ne le sais trop. Sans doute, car c’est Riccardo. Sans doute, car ce Ventu en mâche pas ses mots, ni ses phrases et fait rare de nos temps, a des idées claires, les yeux en face des trous et quand il se fâche, une faconde à faire pleurer la Joconde. Mais aussi…

Mais aussi quoi ?, Marco... (continuer)
Destin de migrants,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/5/2017 - 22:24
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Madre

Madre
(1973)

Era il 1973, era domenica, il giorno della festa della mamma, Silvio Rodríguez si stava dirigendo a casa di sua madre e fece una deviazione per passare per gli uffici dell'agenzia di stampa Prensa Latina.

Fu lì che gli arrivò la notizia delle mine che l'esercito statunitense aveva disseminato alle foci dei fiumi del Vietnam per bloccare l'approvvigionamento delle popolazioni di questa repubblica che resisteva all'aggressione della più grande potenza militare del pianeta. I lavori per disinnescare questi pericolosissimi ordigni esplosivi erano costati, in poche ore, la vita di quasi 200 giovani vietnamiti, che facevano parte di una brigata della gioventù lavoratrice. Quel giorno in cui si rende conto di un simile atto di eroismo e di amore per la patria, Silvio stava festeggiando tranquillo nel suo paese la festa della mamma, mentre a Haiphong, una località costiera, i giovani vietnamiti... (continuer)
Madre
(continuer)
25/5/2017 - 22:22
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That's What Makes Us Great

That's What Makes Us Great
(2017)
feat Bruce Springsteen

Una nuova canzone in cui Joe Grushecky e Springsteen se la prendono con Trump e con il suo travel ban, che Springsteen ha definito “fundamentally un-American”.
They come from everywhere
(continuer)
25/5/2017 - 20:33
Parcours: Donald Trump

Le coq rouge

Le coq rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Coq rouge, au sommet du clocher,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2017 - 15:16

La chanson des maréchaux

La chanson des maréchaux
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Canzone dedicata a Clovis Hugues, poeta e scrittore, socialista e comunardo, già presente sulle CCG.

Un maniscalco canta...
J'ai ferré les chevaux des rois;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2017 - 13:36

La dernière Bastille

La dernière Bastille
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Un bambino povero canta, la sera del 14 luglio...
Père, à l'École on nous raconte, —
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2017 - 13:10
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Old Mother Reagan

Old Mother Reagan
[1986]
Scritta da Gordon Gano
Il brano di 30' che apre l'album “The Blind Leading the Naked”

Ronald Reagan immaginato come una vecchiaccia cattiva che cerca di entrare in paradiso ma viene fermata sulla porta...
Old Mother Reagan
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2017 - 08:31
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Operation Rescue

Operation Rescue
Album: Against the Grain (1990)
It's an S.O.S.. sent out telepathically
(continuer)
25/5/2017 - 05:00
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America Is

America Is
[1980s]
Scritta da Gordon Gano, fondatore e leader della band di Milwaukee, Wisconsin
Nella raccolta “Add It Up (1981-1993)”, pubblicata nel 1993

Finalmente il primo brano dei Violent Femmes sulle CCG!!!
Una canzone poco conosciuta, risalente quasi di sicuro agli anni 80 in pieno, eppure così attuale.

A proposito di “America is the home of the hypocrite”, in questi giorni sentivo distrattamente i GR che raccontavano del tour mondiale di Trump, che prima è andato dai sauditi per vender loro - e (in)direttamente all'ISIS – 110 miliardi di dollari di armi, poi è andato in Israele a parlare di pace, poi è andato dal Papa e gli ha regalato un libro coi discorsi di Martin Luther King e gli ha promesso 300 milioni di dollari “per combattere la fame nel mondo”...

110 miliardi di luride armi agli schifosi sceicchi sunniti salafiti, la solita fola della pace in Medio Oriente e 300 miseri milioni... (continuer)
America is
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/5/2017 - 23:02
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Kamikaze Cappa

Kamikaze Cappa
1986
Emotional

Dedicata a Robert Capa, morto in Indocina nel 1954. Uno dei più famosi fotografi di guerra. Si veda anche Taro, dedicata a Capa e a Gerda Taro, compagna del fotografo, morta durante la guerra di Spagna nel 1937.

« Capa sapeva che cosa cercare e che cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione conoscendola da vicino. »
(John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune foto di Capa)

E in effetti Capa non fotografa gli avvenimenti, ma l'effetto che gli avvenimenti fanno sulle persone:
Going with Company "E" to the first wave
(continuer)
envoyé par Dq82 24/5/2017 - 14:36

Chanson de nature

Chanson de nature
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Canzone dedicata a Octave Mirbeau (1848-1917), scrittore, pamphlettista e critico d'arte sovversivo e libertario.
La nature, ma mère, un jour m'est apparue.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/5/2017 - 09:40

Fermez la porte

Fermez la porte
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Je voudrais dire aux doigts-calleux,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/5/2017 - 08:28

Aubade rouge

Aubade rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Anatole Deibler (1863-1939), citato nell'ultima strofa, era figlio di Louis Deibler, boia di Parigi per oltre 40 anni. Anatole successe al padre e fu boia per altri 50 anni, collezionando quasi 400 esecuzioni.
Dans le brouillard gris de l'aube qui pleure,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/5/2017 - 13:40

Noël rouge

Noël rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Noël ! Noël ! Je te maudis :
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/5/2017 - 13:12

Le Moulin Rouge

Le Moulin Rouge
[1896]
Versi di Maurice Boukay
Musica di Marcel Legay
Nella loro famosa raccolta intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Interpretata all'epoca dallo stesso Marcel Legay e dalla grande chanteuse Yvette Guilbert e, più recentemente, da Claude Sylvain (nei primi anni 70) e Nathalie Joly (nel suo album “Chansons sans gêne - Nathalie Joly chante Yvette Guilbert”, pubblicato l'anno scorso)
Testo trovato sul sito dedicato a Marcel Legay
Sur la hauteur, tout près des cieux,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/5/2017 - 10:46
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Love and War

Love and War
(2017)
Featuring John Fogerty
Album: Love and War

Una collaborazione con il cantante dei Creedence Clearwater Revival per denunciare il trattamento riservato negli Stati Uniti ai veterani del Vietnam ma anche dell'Iraq.
He was nineteen
(continuer)
21/5/2017 - 22:48
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Maria Consuelo

Maria Consuelo
[1968]
Parole e musica di Henri Destraz, in arte Henri Dès, cantautore svizzero noto soprattutto per la sua produzione dedicata ai bambini
Ho trovato il testo di questa canzone dimenticata (forse con qualche ragione...) soltanto su tekstowo.pl, perchè nel 1969 Henri Dès con questo brano si aggiudicò il festival di Sopot, che si è tenuto in quella città della Pomerania dall'inizio degli anni 60 e fino in tempi recenti.
Maria Consuelo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2017 - 22:48
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The Immigrant

La versione francese di Claude Righi, interpretata dalla cantautrice Nicole Rieu (1949-) nel suo album intitolato “Le ciel c'est ici”, pubblicato nel 1976
The Immigrant
L'IMMIGRANT
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2017 - 22:21
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Doesn't Remind Me

Doesn't Remind Me
NON MI RICORDA
(continuer)
21/5/2017 - 21:41
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Cad é sin do'n té sin?

anonyme
Cad é sin do'n té sin?
Per la precisione: il testo che cantano i Tri Yann è questo:

Má théimse chuig áirnéal is rince is spórt.
Chuig aonach is rásaí's gach cruinniú dan tsórt,
Má tím daoine súgach's má bhím súgach leo,
0, cad é sin don té sin nach mbaineann sin dó?

Má tím daoine súgach's má bhím súgach leo,
0, cad é sin don té sin nach mbaineann sin dó?
Má tím daoine súgach's má bhím súgach leo,
0, cad é sin don té sin nach mbaineann sin dó?

Má théim'na coille craobhaí, 'cruinniú sméara nó cnó,
'Bhaint ulla de ghéaga nó bhuachailleacht bó;
Má shínim seal uaire faoi chrann' deanamh só
0, cad é sin don té sin nach mbaineann sin dó?...

Chuaigh mé chun aonaigh is dbiol mé mo bhó
Ar chúig phunta airgid's ar giní bhuí óir;
Má ólaim an t-airgead's má bhronnaim an t-ór...
0, cad é sin don té sin nach mbaineann sin dó?...

Deir daoine go bhfuil mé gan rath is gan dóigh,
Gan earra ná eadáil, gan bólacht... (continuer)
Flavio Poltronieri 21/5/2017 - 13:43
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Filastrocca del precario

Filastrocca del precario
Chanson italienne – Filastrocca del precario – Disabilié – 2015
Texte et musique : Stefano Onnis

La comptine du précaire est une chanson, inspirée d’une comptine populaire d’origine toscane.
Comme celle-ci , il emploie les lettres de l'alphabet pour jouer avec les mots et endormir un enfant, l’idée est de renverser complètement cette image à partir du fait que tous les mots liés à l’actuelle condition de précarité ouvrière n’ont vraiment rien à voir avec la « bonne nuit et les rêves d’or »…

Dialogue maïeutique :

Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui est une comptine, c’est-à-dire une de ces chansons qu’on chante aux enfants avant qu’ils s’endorment et même, pour qu’ils s’endorment. Ce sont des chansons qui racontent de jolies histoires, question d’apaiser l’esprit agité du bambin.

Oh, dit Lucien l’âne, des comptines, des litanies, des ritournelles, des cantilènes, des lallations,... (continuer)
ABÉCÉDAIRE DU PRÉCAIRE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/5/2017 - 23:21
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Il grande freddo

Il grande freddo
[2017]

Album : Il grande freddo
E quanto amore sprecato negli autobus,
(continuer)
envoyé par adriana 20/5/2017 - 18:40

Radio Fragola Trieste – Una trasmissione dedicata a Gian Piero Testa

Antiwar Songs Blog
Radio Fragola Trieste – Una trasmissione dedicata a Gian Piero Testa
Qualche settimana fa, abbiamo ricevuto una mail che ci ha particolarmente commosso: Mi chiamo Thanassis Papathanassiou e vi scrivo da Trieste. Sono arrivato a Trieste il lontano 1984 per studiare all’Università come tanti altri giovani greci. Col passare del tempo mi sono trovato bene, ho amato Trieste e così decisi di rimanerci. Ovviamente la passione […]
Antiwar Songs Staff 2017-05-20 17:31:00
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Papa, Mum

Papa, Mum
Le chanteur Jann Halexander y évoque en filigranes la difficulté des enfants issus de couples mixtes à se faire une place dans un monde en proie aux conflits, aux tensions communautaires, ethniques. Il évoque l'enfance qui file trop vite, l'innocence des enfants qui cède le pas devant les brutalités et les préjugés des adultes.
Maman couleur porcelaine
(continuer)
envoyé par Bruno 20/5/2017 - 17:02
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Aqualung

Aqualung
Gran bel lavoro , e' un pezzo che ho sentito centinaia di volte ed e' la prima volta che leggo la tua traduzione , mi fa piacere anche l'aver sottolineato l'assolo di chitarra che e' stupendo (sono un chitarrista del 68) . i ragazzi dovrebbero ascoltare di piu' questa musica.
Antonio P. 20/5/2017 - 15:31
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Tri Yann: De Nivôse en Frimaire

Tri Yann: De Nivôse en Frimaire
Riccardo, tra l'altro, una curiosità: in certe parti del testo il brano seguente a questo "A matine à la télé" richiama alcune parole di "Les 7 jours de mai" dei Malicorne, brano d'apertura di "Le Bestiaire" disco tra l'altro, assolutamente assente dal sito, l'ultimo che fecero in ambito folk e in cui come fa intendere chiaramente il titolo la fanno da protagonisti gli Animali con le loro valenze simboliche e la loro magia. Mi sovviene adesso che all'epoca assistetti a un loro concerto a Milano, al Teatro Cristallo, era autunno e appunto presentavano questo disco. Erano in sette, vestiti di bianco, probabilmente per offrire una nuova identità di gruppo e presentarsi tutti allo stesso livello, dei membri originali non erano rimasti che Gabriel e Marie, curioso era che invece vennero accusati di fare setta, in Spagna addirittura in una conferenza stampa un giornalista chiese loro se appartenessero... (continuer)
Flavio Poltronieri 20/5/2017 - 14:34
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Complainte de Marion du Faouët

Complainte de Marion du Faouët
Riccardo, scusami, (non vorrei sembrarti esageratamente pignolo) ma l'ultima parola di questa canzone è "vermeil" (e non "merveille")? Anche perchè "collo" in francese è un sostantivo maschile e "collo meraviglioso" sarebbe "cou merveilleux" e non "cou merveille" che potrebbe forse essere una licenza poetica ma grammaticamente scorretto. "Collo vermiglio" è quel che cantano i Tri Yann comunque, rimando perfettamente: soleil/vermeil.

A wir galon.
F.
Flavio Poltronieri 20/5/2017 - 11:42
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The Promise

The Promise
(2016)
dalla colonna sonora del film di Terry George The Promise
Orchestrazione di Paul Buckmaster

L'ultima canzone registrata da Chris Cornell prima della sua morte. Pubblicata come singolo il 10 marzo 2017.

La canzone di chiusura del film The Promise, dedicato al genocidio armeno.
Quando il produttore cinematografico Eric Esrailian contattò il cantante perché scrivesse una canzone per il film, Cornell accettò subito perché l'argomento lo aveva toccato. Inoltre la famiglia della moglie di Cornell, che è di origine greca, era stata vittima delle persecuzioni ottomane, che non avevano toccato solo gli armeni ma anche altre popolazioni non turche.

All'inizio Cornell pensò che Serj Tankian dei System Of A Down (che è di origine armena e che aveva già scritto varie canzoni che parlavano del genocidio) sarebbe stata la persona più adatta a scrivere una canzone per il film. Poi si convinse... (continuer)
If I had nothing to my name
(continuer)
envoyé par Lorenzo 19/5/2017 - 22:34
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One Small Voice

One Small Voice
1982
Re-released in 2017


I wrote the words and music for the song “One Small Voice” in 1982. More than two decades later I re-recorded it because I wanted a version without synthesizers. I had forgotten about the second recording until January 20, 2017.

On January 21, 2017 men, women, and children of all ages with a variety of political views marched peacefully in “Women’s Marches” on seven continents around the world. I marched in a snowstorm in Stanley, Idaho (pop. 63) with 29 other people comprising half the town. I carried a handmade sign that said “One Small Voice” because I’ve never stopped believing that one small voice plus millions of other small voices is exactly how we change the world.

I’m making the updated recording of “One Small Voice” available to everyone because it will take the strength and persistence of many small voices to overcome the lies of the loudest voice with our message of truth, dignity, and decency.

huffington post
The Emperor’s got no clothes on
(continuer)
envoyé par Dq82 19/5/2017 - 17:37
Parcours: Donald Trump

Riccardo Venturi: Noticiário do estrangeiro

Riccardo Venturi: Noticiário do estrangeiro
Il testo in italiano
(Di molti anni dopo, e anch'esso lo si trova qui)
NOTIZIARIO DALL'ESTERO
(continuer)
19/5/2017 - 03:40




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