Questa canzone la cantavamo (a bassa voce) in azienda mentre il fotoplotter molto lentamente svolgeva la bobina di pellicola.... Grazie Gianfranco per averci tenuto vivi in quelle lunghe giornate grigie.
Dalla parte dei lavoratori! Contro ogni ingiustizia!
Qualche anno fa, in un piccolo bar del paesino di Nicola, in provincia della Spezia, mi ritrovai assieme a Davide Giromini e a Lavinia Mancini, la voce più bella e più sconosciuta di questo paese. Ad un tratto, mentre si comprava delle sigarette, Davide e Lavinia si misero a cantare assieme “The Great Valerio”. Sgranando gli occhi, mi misi a cantarla insieme a loro: era il 30 dicembre 2012. Gli occhi ebbero a sgranarli tutti quelli che si trovavano in quel bar del paesino, nel vedere tre persone che cantavano meravigliati quella canzone. A casa di Davide Giromini ne tentammo poi una “traduzione ritmica”, che non venne fuori nonostante gli sforzi. La presente traduzione è, per quanto possibile con un testo sanguinoso del genere, letterale. Chissà che a Davide Giromini, putacaso leggesse questa cosa, non venga la voglia di riprovarci.
IL GRANDE VALERIO (continuer)
15/2/2017 - 12:38
Eccola là! E chi poteva essere ad amare questa canzone, a volerla tradurre, a raccontare il relativo aneddoto personale e chi più ne ha....proprio poco tempo fa (commentando Ralph McTell) mi ero lamentato che in Italia, Richard Thompson non sia minimamente considerato per quel che vale oramai da una vita. Questa sua canzone (appena un pelo più di altre) mi ha sempre ossessionato, la sua musica cupa contribuisce, eccome se contribuisce, dalla prima volta che l'ho ascoltata nel 1974, che per me fu l'anno artisticamente decisivo, in cui fiorirono alcune delle passioni nel campo della canzone d'autore che non mi abbandoneranno mai più (Leonard Cohen, Nick Drake, Vladimir Vysotskij, Tim Buckley, Robert Wyatt, Atahualpa Yupanqui, Victor Jara...), prima c'erano "solo" gli italiani e i francesi: Lolli e Guccini, Dalla con i testi di Roversi, Brel, Brassens, Dylan...
E adesso, ecco che oggi Venturicchio... (continuer)
Ti sarebbe, Flavio, forse piaciuto assistere all'episodio cui ho accennato prima della traduzione. Con Davide Giromini e Lavinia Mancini che, senza nessun motivo, si misero a cantare The Great Valerio comprando le sigarette, ed io che andai immediatamente loro dietro senza nemmeno pensarci, come fosse la cosa più naturale di questo mondo. Lo stupore reciproco avvenne dopo qualche momento: sai come funziona, quando per anni ti sei autoconvinto (un'autoconvinzione errata, ma seminale) di essere "l'unico in Italia a conoscere" una data cosa, e così probabilmente dovevano esserlo Davide e Lavinia. Si restò lì a occhi sgranati cantando, mentre nel locale del paesino stavano a ascoltare. Me lo ricordo come una sorta di momento magico. Era, perdipiù, quel 30 dicembre, l'anniversario esatto di una cosa che mi era successa nella vita, in qualche modo legata a quello stesso paesino di nome Nicola.... (continuer)
Ah, dimenticavo di dirti una cosa che credo ti soddisferà non poco: oltre a quelli citati sopra altri artisti, a mia conoscenza, hanno interpretato la canzone, tra cui la belga Madou che ha inciso un disco nel 2005 il cui brano numero 7 recita come titolo: Valerio/Wallenda (nella traduzione di Jan Devos). Vedi che non si è mai soli neanche nelle suggestioni!!
Mordechai Vanunu: scienziato israeliano condannato a 18 anni di carcere per tradimento dopo aver rivelato l'esistenza di testate nucleari segrete in Israele.
Mohammad Mossadegh: primo ministro iraniano deposto nel 1953 da un colpo di stato militare favorito dai servizi segreti americani e inglesi per il gravissimo crimine di avere nazionalizzato il petrolio.
Wyatt nel libretto riferendosi a Hiroshima e Nagasaki definisce "distruzione di massa" l'effetto delle bombe. All'epoca della registrazione del disco "distruzione di massa" era una espressione frequentemente utilizzata da Bush e Blair come giustificazione dell'imminente invasione dell'Iraq. La guerra scoppiò esattamente il giorno in cui terminarono le registrazioni di Cuckooland,che significa all'incirca Paese della Cuccagna, una specie di Alice nel Paese delle Meraviglie, un mondo dei sogni ma per contro la maggior parte dei brani è ispirata a fatti reali nazionali o internazionali.
Letto pure quello, ma tendo a non esprimere giudizi che porterebbero parecchio in là. I "riferimenti politici" (chiamiamoli così) del cantautorato italiano più o meno storico sono, per usare un eufemismo, evanescenti a meno che non si tratti di cantautori chiaramente militanti (penso, che so, a un Ivan Della Mea); ma del resto, lo stesso Bennato sentì ben presto l'esigenza di specificare che "sono solo canzonette". Si vede che hanno, legittimamente, solo continuato ad esserlo, almeno per lui.
Ho trovato sabato scorso al mercato di Ferney Voltaire l'LP di Almanach dei Malicorne (5 euro). Spero di fare cosa gradita mandandovi la foto della pagina dedicata a questa canzone. Il disegno l'ho anche riportato nell'introduzione.
Lorenzo 14/2/2017 - 23:12
La cosa è (quantomeno a me) graditissima! Però mi chiedo: dalle tue parti si trovano i vinili di Guccini nella spazzatura, l'Almanach dei Malicorne al mercatino...o come mai io nella spazzatura trovo solo spazzatura, e al mercatino dell'Isolotto trovo al massimo un vinile di Franco I e Franco IV ("Ho scritto t'amo sulla sabbia")...? Ci fregate con Voltaire, ecco!
In arabo, il verbo بَكى [bakā] significa effettivamente "piangere, gridare, lamentarsi"; il sostantivo corrispondente è però بَكّاء [bukāʼ] "pianto, grido, lamento". Di "Bakai" non trovo né conosco traccia, ma potrebbe anche trattarsi di una resa alla bell'e meglio del termine arabo, oppure di una particolare forma grammaticale araba (tipo "il mio pianto", "il mio grido") che non conosco. Il mio arabo è solo leggermente al di sopra dello zero Kelvin. Sulla eventuale lingua africana saprei dire poco, a meno di non sapere quale lingua africana dovrebbe essere...insomma, mi sa che in questo caso la mia parola resterà penultima e forse anche terz'ultima...
Salve,
La canzone risulta di anonimo perché nelle indicazioni del sito era obbligatorio inserire il repertorio tradizionale sotto questa categoria; la musica è di Michalis Stavrakakis e fa parte dell'album "to megalo taksidi" uscito nel 1997 col gruppo Chainides, ma attinge al repertorio Cretese. Per quanto riguarda le CCG, non ho saputo inserirla nella sezione "extra"; mi scuso.
Viene intonata a più riprese ne "Il Decameron" di Pier Paolo Pasolini (1971).
Abel Ferrara, nel suo "Pasolini" (2014), la inserisce sul finale, quando Pasolini (William Dafoe) e Pino Pelosi (Damiano Tamilia) si avviano verso la spiaggia d'Ostia, in automobile, nella versione cantata da Roberto Murolo.
E vada per la Baez, le BASF e tutto il resto.
Mica si voleva fare le pulci... E poi la Baez l'ha cantata per davvero, per cui ci sta.
Soltanto chiederei di inserire il brano nel percorso sul razzismo negli USA perchè, nonostante le varianti, è da lì che è partito.
Saluti (B.B.)
Non ho minimamente inteso tutto questo né come pulci, né come altri fastidiosi insetti; era solo per spiegare un po' meglio com'era andata realmente. Quanto al resto, la canzone è stata inserita nel percorso richiesto. Salud! [RV]
Dalla parte dei lavoratori! Contro ogni ingiustizia!
Luca B.
Gruppo Operai Modena