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Gli occhi di Geronimo

Gli occhi di Geronimo
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Avevo 15 anni, in uno zaino pochi sogni
(continuer)
3/4/2016 - 23:19
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Argo Secondari

Argo Secondari
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra



Dopo la prima guerra mondiale, mentre i soldatini sopravvissuti se ne tornavano malconci alle loro case, sottufficiali e ufficiali di corpi speciali del regio esercito, come i famigerati Arditi dei reparti d’assalto, fondarono l’Associazione Nazionale Arditi d'Italia che aveva come motto quello coniato dal futurista Marinetti “Arditi, non gendarmi!”. La maggioranza degli Arditi aderì al fascismo delle origini, ma a Roma gli Arditi del comandante Vincenzo Baldazzi e del tenente Argo Secondari, di pura fede anarchica, decisero di opporsi alla violenza delle camicie nere fondando nel 1921 gli “Arditi del Popolo”, organizzazione paramilitare con una forte presenza di anarchici e comunisti che si fuse con le formazioni di difesa... (continuer)
Li ho visti arrivare mano nella mano
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:15
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Scarpe strette

Scarpe strette
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
C'è chi piange troppo per sperare
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:09
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Sacra corona unita

Sacra corona unita
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Fa freddo, stanotte giù in città
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:07
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Una chitarra per la rivoluzione

Una chitarra per la rivoluzione
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
C'hanno dato una chitarra per fare la rivoluzione
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:03
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Fuori dal ghetto

Fuori dal ghetto
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce, chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Via da questa cultura drogata
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:00
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Successe domani

Successe domani
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
I morti gridarono, il cielo si oscurò
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:54
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L'indiano

L'indiano
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Gianfilippo Boni: piano Wurlitzer.
Quante lune hai visto passare
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:45
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Alza le mani

Alza le mani
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Con queste mani ho dipinto il dolore
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:30
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Le talpe

Le talpe
[1969]
Non sono sicuro che le parole di questa canzone siano di Duilio Del Prete
L’album da cui è tratta s’intitola infatti “La bassa landa” (1970), dal brano d’apertura, trasposizione italiana de “Le plat pays” di Jacques Brel. Che non fosse anche questa in origine una canzone di Brel? O forse è concepita al modo di Brel...
Mi pare anche che negli arrangiamenti c’entri il grande Nicola Piovani...
Comunque, poche notizie in Rete su questo disco...
Stanno a spiare dietro le finestre a mezz'asta
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 22:08
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My Earth Dream

My Earth Dream
[I. The Road Ahead]
(continuer)
3/4/2016 - 21:51
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Vola pensiero mio

Vola pensiero mio
Canzone scritta dal padre di Gabriella, Vittorio Ferri, commerciante ambulante di dolci ed amante della canzone in dialetto romanesco.
Arrangiamento musicale di Flavio Bocci e Gianni Oddi.
Nell’album di Gabriella Ferri intitolato “Mazzabubù”, pubblicato nel 1975.
Qua drentro a ‘ste mura
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 18:13
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Guerra no

Guerra no
[1969]
Parole e musica di Giorgio Gaslini (1929-2014), grande compositore, direttore d’orchestra e pianista.

Interpretata dal gruppo beat de I Nuovi Angeli nell’album “Un quarto di vita” contenente brani tratti dall’omonimo spettacolo di teatro-canzone, interamente scritto da Gaslini e presentato per la prima volta il 22 gennaio di quell'anno al Teatro Regio di Parma.

Vi parteciparono, oltre a I Nuovi Angeli (che sul palco si presentavano come “La Tigri”), Edmonda Aldini, Duilio Del Prete, Daisy Lumini, Andro Cecovini (poi cantautore), Gabriella Ravazzi (già famosa soprano lirica) e il gruppo beat dei Funamboli. Non tutti gli artisti saranno poi presenti nell’album, per ragioni contrattuali.
Guerra, guerra risuonò
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 17:29

Canción de los Izalcos

Canción de los Izalcos
[1932]
Versi di Pedro Geoffroy Rivas (1908-1979), poeta salvadoregno, comunista (ma assai critico coi partiti comunisti latinoamericani dell’epoca), a lungo esule. Una delle poche voci che negli anni 30 e 40 si alzarono in difesa di contadini ed indigeni.
Nella sua raccolta intitolata “Para cantar mañana”, pubblicata nel 1935.

Izalco è una cittadina nella provincia di Sonsonate, nell’ovest di El Salvador. Si pensa che il suo nome derivi dall’idioma indigeno Náhuat-Pipil, dove “Itz” sta per ossidiana, “cal” per casa e “co” per luogo, ossia “Posto dalle case di ossidiana”, in relazione alla vicina presenza di un vulcano, anch’esso chiamato Izalco, attivo fino a non molto tempo fa, e quindi alla tipologia delle rocce presenti in quella zona...

Nel 1932 Izalco fu l’epicentro di una grande rivolta contadina e indigena contro i terratenientes, i latifondisti, sostenuti dal dittatore di turno,... (continuer)
Hombres de los izalcos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2016 - 23:18
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Il fiume Po

Il fiume Po
[1977]
“Arcimboldo” pubblicato nel 1978.

Una delle prime canzoni ecologiste, successiva solo di un anno a Eppure soffia di Bertoli
Il fiume Po che nasce dal Monviso
(continuer)
envoyé par dq82 2/4/2016 - 10:53
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Jan Soldaat, of De ballade van Jan Soldaat

Jan Soldaat, <i>of</i> De ballade van Jan Soldaat
[1961]
Testo e musica di Jaap Fischer
Lyrics and music by Jaan Fischer
Singolo / Single:
"Zeg me waar de bloemen zijn / De ballade van Jan Soldaat" (HMV 45-SGI-107) [1963]

Il protagonista di questa caustica ballata di Jaap Fischer (scritta nel 1961 ma pubblicata solo nel 1963 come “lato B” del singolo che conteneva anche Zeg me waar de bloemen zijn, la versione neerlandese di Where Have all the Flowers Gone), è il “supersoldato” che, in un paese oramai vuoto di militari e di armi (una cosa in cui gli olandesi hanno creduto anni addietro...), è rimasto praticamente l'unico armato fino ai denti: addirittura tiene un cannone sul balcone dietro casa, con cui si esercita sparando al gatto del vicino. Pur godendo del disprezzo generalizzato ed essendo costretto a minacciare il fornaio che non vuole fargli il pane, l'intrepido soldato tira avanti finché una sera il Re in persona non gli telefona... (continuer)
Jan was een vrolijke soldaat
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 1/4/2016 - 17:20
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¿Qué nos pasó, paloma?

¿Qué nos pasó, paloma?
[1973]
Parole e musica di Víctor Heredia
Nell’album intitolato “Razones”
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone certamente dedicata a quanto stava accadendo in Cile…
Solo pochi anni dopo Víctor Heredia perse la sorella ed il cognato, desparecidos dai militari argentini… Si veda al proposito Carta a Maria Cristina.
¿Qué nos pasó, paloma?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/4/2016 - 14:31
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¿Para quién canto yo entonces?

¿Para quién canto yo entonces?
[1974]
Parole e musica di Charly García
Nell’album intitolato “Pequeñas anécdotas sobre las instituciones”

Era la fine del 1974 e già il vento maligno della repressione più feroce soffiava sull’Argentina intera… Juan Domingo Perón era morto a luglio, ne aveva preso il posto la moglie Isabel nella cui ombra operava López Rega, ministro del “bienestar social” e fondatore dell’Alianza Anticomunista Argentina. Militari, poliziotti e paramilitari integranti della Triple A ebbero il preciso compito di accelerare la campagna di terrore iniziata l’anno precedente con il massacro di Ezeiza, quando cecchini dell’ultradestra spararono sulla folla accorsa per acclamare il ritorno in patria di Perón dopo 18 anni d’esilio (13 morti e 350 feriti)…

Charly García fu costretto a preparare due versioni dell’album, la seconda con testi più edulcorati, semmai la censura avesse cassato gli originali… Non si... (continuer)
¿Para quien canto yo entonces
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/4/2016 - 10:51
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Fabricante de mentiras

Fabricante de mentiras
[1975]
Parole e musica di Charly García
Un dei brani registrati durante i due concerti di commiato dei Sui Generis, tenutisi il 5 e 6 settembre al palazzetto dello sport Luna Park di Buenos Aires. In quell’occasione Charly García e Nito Mestre ne presentarono anche una versione medley con Las botas locas
Nel 1977 il tema fu ripreso dalla band di Nito Mestre nel disco “Nito Mestre y los Desconocidos de Siempre vol. I”




La collegiale innocente ed ingenua, ma anche stupida e complice, vittima del “fabbricante di menzogne” non è altri che l’Argentina… Una canzone che era un avvertimento profetico alla nazione…
El era un fabricante de mentiras
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/4/2016 - 09:36
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Aprendizaje

Aprendizaje
[1973]
Parole e musica di Charly García
Nell’album “Confesiones de invierno”, con Nito Mestre




Un testo dolente e pieno di consapevolezza di cosa significhi vivere in una società continuamente oppressa da regimi totalitari, qui quelli di Onganía e degli altri generali (prima Levingston e poi Lanusse), che Charly García e Nito Mestre avevano conosciuto fin dall’adolescenza… Ma i nostri non potevano nemmeno immaginare che erano ancora rose e fiori e cosa sarebbe successo di lì a pochi anni… Forse, sapendolo, non avrebbero chiuso questa canzone con una nota di speranza nel futuro: “Sarà nostro figlio a portare nuove risposte…”. O forse sì, comunque.
Aprendí a ser formal y cortés
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/4/2016 - 09:05
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Let's Hear It for the Politicians

Let's Hear It for the Politicians
Let’s hear it (for the politicians)
Tony Smith 2015
When relations with our neighbours are really tense
(continuer)
envoyé par Tony Smith 31/3/2016 - 23:16
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Ballata triste

Ballata triste
(2015)
Dal disco "L’amore devi seguirlo" (2016)

“Ballata triste” racconta una storia di ordinaria violenza domestica.

“Mi sono sorpresa anch’io a trattare un tema come il femminicidio. Non ci sarei mai riuscita se mi fossi messa lì a scriverne a tavolino. Questo disco racconta la nostra vita in mezzo a una vita che non è vita, dice dell’ingiustizia infinita che dilaga. È un grido di protesta”.
Intervista a Nada
Era una giornata
(continuer)
31/3/2016 - 22:33

Leur bon Dieu

Leur bon Dieu
Con una interpolazione alla chiosa assolutamente inventata, ma, dé, ...è stato difficile resistere. E così, a naso, credo che il compagno Eugéne non avrebbe avuto da ridire.
Anzi.
IL VOSTRO BUON DIO
(continuer)
envoyé par Parvus 30/3/2016 - 23:46
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Sottosopra

Sottosopra
Chanson italienne – Sottosopra – Gianmaria Testa – 2011



Tu vois, Lucien l’âne mon ami, même si comme moi, on déteste travailler dans l’instant, dans la coulée de l’actualité, on peut parfois faire l’exception. C’est le cas, ce soir, pour Gianmaria Testa, que j’avais traduit plusieurs fois pour les Chansons contre la Guerre. Je l’avais même suivi – de loin – lors d’une tournée au Québec où il s’essayait à chanter Ferré. Et donc, je me suis dit qu’aujourd’hui, je lui consacrerai une version française d’une de ses chansons. Hommage du vice à la vertu !

En effet. Qui es-tu toi pour décider de pareil hommage ?, dit Lucien l’âne en souriant.

Oh, comme tu le sais, je ne suis rien et comme toi, je m’en vais dans le sous-bois d’un petit pas. Mais, si tu veux bien, je reviens à Gianmaria Testa et à sa chanson Sottosopra qui me semble incarner sa situation présente. Car, tu le verras en lisant,... (continuer)
SENS DESSOUS – DESSUS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/3/2016 - 22:13
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Ritals

Ritals
GREASEBALLS *
(continuer)
30/3/2016 - 20:58
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Seminatori di grano

Seminatori di grano
GETREIDERSÄER
(continuer)
envoyé par Andrea Briel 30/3/2016 - 20:02
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20.000 Leghe (in fondo al mare)

20.000 Leghe (in fondo al mare)
Morto Gianmaria Testa

Gianmaria se n'è andato senza fare rumore.
Restano le sue canzoni, le sue parole.
Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico.


dal sito ufficiale
daniela -k.d.- 30/3/2016 - 19:51
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Frozen Warnings

Frozen Warnings
AVVERTIMENTI GHIACCIATI
(continuer)
envoyé par Paolo 30/3/2016 - 17:35
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Sera di Pasqua

Sera di Pasqua
L'anno scorso, sul forum dei dipendenti di un Ente pubblico piemontese:

"L'ultima Pascua
La Pascua è un evento iniziato in Egitto, con la liberazione del popolo israelita dalla schiavitu. Caratterizzato dal sacrificio dell'agnello e l'aspersione del sangue negli stipiti delle porte delle case, se ne doveva mangiare la carne arrostita accompagnata da pane inzimo ( non lievitato )ed erbe amare.Dio comandò di celebrare la Pascua ogni anno nella medesima data e secondo precise istruzioni a memoria dell'intervento divino per la libertà ottenuta. Gesù partecipava con i suoi genitori di anno in anno a questa riccorenza recandosi a Gerusalemme per le celebrazioni.
L'ultima volta che Gesù celebrò la Pascua, fù con i suoi Apostoli, ed in quella occasione, istituì un nuovo evento che diede fine alla Pascua. Un nuovo patto; Prese il pane..e allo stesso modo prese il vino...e disse: Fate questo in... (continuer)
B.B. 30/3/2016 - 17:01
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Parte de la religión

Parte de la religión
[1987]
Parole e musica di Charly García
Canzone che dà il titolo all’album.
Testo trovato su CMTV.com.ar

Il 1987 è ancora un anno buio per l’Argentina, quello delle sollevazioni dei “carapintadas”, consistenti settori di estrema destra dell’esercito, in gran parte composti dagli stessi militari attori e complici di migliaia di omicidi e sparizioni negli anni della dittatura; con le loro ripetute sommosse, cui i governi risposero con tranquillizzanti leggi di amnistia ed indulto, i “carapintadas” contribuirono ad impedire per 20 anni il giudizio ai responsabili degli ordini di morte che essi avevano zelantemente e piacevolmente eseguiti…

E il 1987 è anche l’anno in cui il papa Giovanni Paolo II viaggiò in Cile, Uruguay e Argentina in occasione della Giornata mondiale della gioventù… Fu in quella circostanza che il pontefice se la fece clamorosamente col dittatore cileno Pinochet… E non... (continuer)
El no camina en barrios suburbanos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/3/2016 - 16:47
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Parece que fue ayer

Parece que fue ayer
[2013]
Scritta da Los Caligaris e Víctor Pintos, giornalista musicale e studioso del rock argentino
Nell’EP intitolato “Canciones para armar”

A 30 anni dal ritorno alla “democrazia” in Argentina…
Parece que fue ayer cuando naciste
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/3/2016 - 15:23
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Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa
Chanson italienne – Ti regalerò una rosa – Simone Cristicchi – 2007

Une autre chanson qui parle de folie et d’asiles.

Moi, dit Lucien l’âne, je trouve cette nouvelle version plus jolie…
JE T’OFFRIRAI UNE ROSE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/3/2016 - 13:09
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Ritals

Ritals
Gianmaria Testa, cantautore piemontese, e' morto oggi dopo una lunga malattia. Aveva 57 anni.

Era stato lui stesso lo scorso anno ad annunciare che era affetto da un tumore non operabile. La notizia è apparsa anche sulla sua pagina Facebook con queste parole: "Gianmaria se n'è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico". Tantissimi i fan che stanno esprimendo il loro cordoglio ricordando la sua attenzione per gli ultimi dai migranti ai poveri.
CCG Staff 30/3/2016 - 11:30
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Azadî bo Kurdistan

ciao, segnalo che il sito di "Etnie" dove erano reperibili una quindicina almeno di articoli sui curdi (e la versione quasi integrale del mio libro sempre sui curdi) da una decina di giorni è "sotto attacco"...
chissà mai chi sarà Stato...?
GS
Gianni Sartori 30/3/2016 - 09:35
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Semillas de enfermedad

Semillas de enfermedad
[2015]

con Pablito Inmundo, Rodiyon MC y Heze Ábalos
Soy Monsanto y me planto en todas las zonas que necesiten alimentos perecederos…
(continuer)
envoyé par adriana 30/3/2016 - 08:55
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Due possibilità

Due possibilità
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa



Ricordare Vittorio Arrigoni in ogni concerto è per noi onore e piacere immenso oltreché una sorta di personalissima "missione".

Per questo disco volevamo una canzone che parlasse di lui, ma non avendo la capacità dei cantautori di raccontare storie per filo e per segno, tanto meno vicende umane così dense, abbiamo cercato di andare al nocciolo, isolare quella scintilla che ci ha incendiato atrii e ventricoli, individuare quello che Vittorio è riuscito a trasmetterci in maniera così devastante.

La consapevolezza di una scelta.
Una scelta alla quale non ci si può sottrarre, perché in qualche modo, anche chi scappa sceglie, sceglie di voltare le spalle e continuare a galleggiare.

Le possibilità sono soltanto due, non c'è altro.
Ne è uscita una canzone semplice, diretta, senza fronzoli, melodica come il ricordo di Vik, scura... (continuer)
Hai due possibilità
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 30/3/2016 - 03:01
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Minguccio

Minguccio
Tonino sempre verde :) Bless

Krzysiek 30/3/2016 - 02:30
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La Bomba Imbriaga

La Bomba Imbriaga
Bechi è traducibile anche in un più probabile "cornuti"
E s-giantizi son le scintille/faville/lampi a seconda del contesto
Fausto 29/3/2016 - 14:56
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Soldado

Soldado
Incisa nel 1967 da Tanguito, oggi nel CD “Yo soy Ramsés", raccolta di editi ed inediti, pubblicato nel 2009.
Ramsés VII è stato uno dei vari pseudonimi di José Alberto Iglesias, tra i quali il più duraturo fu Tanguito.
Bernart Bartleby 29/3/2016 - 13:19
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Lo inhumano

Lo inhumano
In una seconda versione del brano, sempre contenuta in "Yo soy Ramsés", alla fine dell'ultima strofa, prima di chiudere con "el problema racial", Tanguito recita quanto segue:

"¡Oia, mirá un negro
Ah, qué asco!
¡Me acurdo, es un judío!
¿Cómo, todavía existe?
¿El qué?
¿Ah, no sabés?"
Bernart Bartleby 29/3/2016 - 13:01
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Nach der Schlacht

Nach der Schlacht
Chanson allemande – Nach der Schlacht – Kurt Tucholsky – 1924

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le pseudonyme de Theobald Tiger in Die Weltbühne du 29 mai 1924.
Entre 1959 et 1961 ce poème de Tucholsky, comme beaucoup d’autres, fut mis en musique par Hanns Eisler. L’interprétation de Ernst Busch se trouve sur le disque « Rosen Auf Den Weg Gestreut – Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky » publié en 1981.
En 1984, on trouve la version de Leon Boden et Bernd Klinzmann dans leur « Tucholsky in Rock ».
Plus récemment, le poème a été repris par Christoph Holzhöfer, prolifique auteur-compositeur allemand de « gauche », originaire de Bestwig, Rhénanie-Westphalie.
APRÈS LA BATAILLE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/3/2016 - 12:04
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Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint]

anonyme
Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint]
"Il lamento della sposa" toscano fu interpretato anche da Daisy Lumini nel suo disco intitolato "Daisy come Folklore - Daisy Lumini canta la vecchia Toscana" inciso nel 1969 e pubblicato nel 1972.
Bernart Bartleby 29/3/2016 - 11:30
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Porteuse d'eau

Porteuse d'eau
[1961]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nel suo album d’esordio, “Anne Sylvestre chante…”
La terre colle à mes sabots
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/3/2016 - 09:13
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Éléonore

La versione italiana di Daisy Lumini, da “La donna del vento - Daisy Lumini canta Anne Sylvestre”, 1972.
Éléonore
ELEONORA
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/3/2016 - 21:48




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