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All the flowers are back

Antiwar Songs Blog
All the flowers are back
Nel nostro sito, esistono una decina di “Canzoni fondamentali” che, nel corso degli anni, sono state considerate una sorta di canzoni contro la guerra universali. Stanno lì, da sempre, in bella vista sulla homepage; nelle rispettive pagine sono contrassegnate da un bannerino rosso con una “B” che sta per “Basic”. Avere quel bannerino, per una […]
Antiwar Songs Staff 2016-04-15 03:04:00
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Cartolina dal Fronte

Cartolina dal Fronte
Testo e musica Nico Bonato
Cara mamma caro papà
(continuer)
envoyé par Nico Bonato 14/4/2016 - 19:26
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The Tower

The Tower
Album: O.G. Original Gangster (1991)
I'm rollin' up on an old grey bus
(continuer)
14/4/2016 - 02:54
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When Can I Marry

When Can I Marry
When can I marry?
(continuer)
envoyé par Tony Smith 13/4/2016 - 23:56
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Totentanz 1916

Totentanz 1916
Totentanz 1916
Lied – Hugo Ball – 1916
Nach der Melodie "So leben wir"
Interpretata da Emmy Hennings (nata Emma Maria Cordsen, 1885-1948), moglie di Hugo Ball, nel 1917 a Zurigo al Cabaret Voltaire, il locale notturno che la coppia aveva fondato l'anno precedente insieme ad un manipolo di anarchici e dadaisti.
So sterben wir, so sterben wir.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/4/2016 - 23:12
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Tintura di Shrapnel

Tintura di Shrapnel
[2016]
Album: Schegge di shrapnel
Testo di Daniele Bernardi, musica di Wu Ming Contingent

“Tintura di shrapnel” è il nome che Daniele Bernardi – soldato trentino dell’esercito asburgico – diede a un intruglio di sua invenzione, misto di acquavite e foglie di ranuncolo. La pozione, spalmata sulla pelle con un batuffolo d’ovatta, provocava piaghe e vesciche simili a un’ustione da scheggia di granata. Grazie a questo rimedio, Bernardi riuscì a scampare la partenza per il fronte, nella primavera 1915, e venne ricoverato all’ospedale militare di Linz. Qui perfezionò il suo farmaco contro la guerra e si mise a distribuirlo ai commilitoni. Scrisse anche otto quaderni fitti di appunti e “insegnò il ranuncolo” ai coscritti di ogni angolo dell’Impero. Quando poteva uscire dall’ospedale, oltre a raccogliere piante e radici, girava per i caffè della città, raccontando della scheggia di shrapnel che... (continuer)
Giorni fa è stato qui quel mio amico, il quale mi disse che ce una polvere che si chiama presana, la quale viene adoperata per fare il formaggio e la medesima fa anche venire la diarea come se fosse d’aver il colera pero prendendone un poco non fa male , questa servirebbe molto per darli ai dottori un sospetto di colera ed esser tratenuto nelli spetali. Questa polvere potresti trovarla presso uno che ha una malga.
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 13/4/2016 - 11:44
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La guerra de las galaxias

La guerra de las galaxias
[1986]
Parole e musica di Santiago Feliú (1962-2014), cantautore cubano prematuramente scomparso
Nell’album registrato dal vivo a Buenos Aires, 10 maggio 1986, intitolato “Trovadores”
Testo trovato su Cancioneros.com
Ahora resulta que la guerra
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2016 - 13:38
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La gran guerra

La gran guerra
[1959?]
Versi di Armando Tejada Gómez, incisi da lui stesso in un disco recitativo intitolato “Poeta de la legua”, 1959. Ignoro se appartengano a qualche raccolta precedente. Sicuramente in una successiva, “Tonadas para usar” del 1968.
Musica di Víctor Heredia, che inserì anche alcune variazioni testuali (il ritornello e l’ultima strofa), nel suo album del 1971 intitolato “De donde soy”.


Al parecer Abel
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2016 - 13:14
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The Colonial Wing

The Colonial Wing
[1985]
Scritta da Robert Buck e Natalie Merchant
Nell’album “The Wishing Chair”

Breve storia del Colonialismo, come anche nella successiva Hateful Hate...
Here is the storehouse of Her Majesty
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2016 - 21:57
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The Marvelettes: Please Mr. Postman

The Marvelettes: Please Mr. Postman
[1961]
Scritta da William Garrett e Georgia Dobbins.
Arrangiata da Freddie Gorman, Brian Holland e Robert Bateman della Tamla Records (poi Motown)
Gli autori originari di questa hit, poi coverizzata addirittura dai Beatles, non divennero mai famosi: Georgia Dobbins abbandonò il gruppo appena prima che “Please Mr. Postman” fosse pubblicata; di William Garrett, che era un suo amico, si persero subito le tracce.

1961. Dwight Eisenhower aveva appena lasciato la Casa Bianca avvisando il proprio successore, John F. Kennedy, dello strapotere che il “complesso militare-industriale” stava assumendo negli USA, minacciando la democrazia. Il monito cadde nel vuoto: la Guerra Fredda giunse al calor bianco (il muro di Berlino, la crisi dei missili, la figuraccia americana alla Baia dei Porci,...) ed il mondo intravide per un attimo la sua autodistruzione... Contemporaneamente, il bel presidente tanto... (continuer)
Wait
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2016 - 16:52
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Panama

Panama
[2016]

Sull'aria di Ramaya di Afric Simone
C’hai il grano a Panama…
(continuer)
envoyé par adriana 9/4/2016 - 10:26
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Hyper Cacher

Hyper Cacher
[2016]

Album: Toujours Debout

« J’ai eu envie d’écrire un hommage aux victimes juives de l’Hyper Cacher, à cette communauté, à ces gens si sévèrement touchés. C’est de la compassion, de l’amour, des mots chers à mon cœur de protestant, chrétien, mais non croyant. »
(Renaud)
C'était un p'tit endroit pépère
(continuer)
envoyé par adriana 9/4/2016 - 10:18
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Vasco Rossi: Sally

Vasco Rossi: Sally
[1996]
"Sally" è un brano scritto da Vasco Rossi (testo e musica), arrangiato da Celso Valli e cantato da Vasco Rossi, pubblicato come cd singolo. Contenuto nell'album "Nessun pericolo... per te" pubblicato nel 1996.

Nel 2002 è stata inclusa nella raccolta Tracks di Vasco Rossi, e nel 2009 nella raccolta "Tracks 2 - Inediti & rarità" nella versione live del "Live Europe Indoor '09".

Nel 1999 Fiorella Mannoia ne ha realizzato una cover, estratta come singolo, contenuta nell'album "Certe piccole voci" di Fiorella Mannoia del 1999. Vi è anche la versione duetto con Vasco Rossi.

Nel 2011 viene inserita nella compilation "Radio Italia - Mi piace".(Wiki Italia)

Per tutte le donne speciali, ma sopratutto per Stefania di Roma :)
Sally cammina per la strada senza nemmeno
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 8/4/2016 - 18:57
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1492

1492
2016
1939
In 1492 Colombo crossed the Ocean
(continuer)
envoyé par adriana 8/4/2016 - 16:43
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Owensboro

Owensboro
Versi di autore anonimo, nati probabilmente nell’800 in qualche “cotton mill” di quella cittadina del Kentucky
Musica tradizionale arrangiata da Natalie Merchant
Nel suo album intitolato “The House Carpenter's Daughter” pubblicato nel 2003
Well, I lived in a town
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 15:32
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J'ai embrassé un flic

J'ai embrassé un flic
[2016]

Album: Toujours Debout
Parole di Renaud
Musica di Michaël Ohayon

Si indovina il suo sguardo cupo, perduto, confuso dietro gli occhiali che filtrano un dolce sole invernale. Ha i capelli bianchi e una barba grigia di tre giorni. Sul piumino spesso di cuoio marrone porta un adesivo nero con scritto "Je suis Charlie", tre parole brandite come una bandiera, un segno di riconoscimento tra tutte le persone riunite a qualche passo da place de la République. Quell'11 gennaio 2015, Renaud è a Parigi. Ha lasciato la sua casa nel Luberon, in Provenza, per venire a manifestare. Gli manca la forza per camminare per ore. Solo qualche centianaia di metri per rendere omaggio alle vittime degli attacchi terroristi islamisti di quella terribile settimana che la Francia ha appena vissuto. In totale diciassette persone. Tre poliziotti, quattro clienti del negozio Hyper Cacher di Vincennes, un agente... (continuer)
Nous étions des millions
(continuer)
envoyé par adriana 8/4/2016 - 15:17
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Indian Names

Indian Names
[1834]
Versi di Lydia Huntley Sigourney (1791-1865), poetessa americana
Nella raccolta “Poems” publicata nel 1834
Musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nel doppio album intitolato “Leave Your Sleep” (2008-09), i cui testi sono costituiti da poesie di autori dell’800 e 900 dedicate all’infanzia.

La memoria dei nativi nord-americani, sconfitti e quasi annientati da una società solo più ingorda e crudele – la nostra - non potrà mai essere cancellata perché risiede ancora nei nomi stessi di tutto ciò che ci circonda…

Le ultime due strofe sono indicate tra parentesi perché non incluse dalla Merchant nella sua versione.
Ye say they all have passed away,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 14:53
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Panama

Panama
[1981]
Album: Panama e dintorni

Testo e musica di Ivano Fossati
Di andare ai cocktails con la pistola
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 8/4/2016 - 14:16
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It’s a-Coming

It’s a-Coming
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.
It’s a-coming.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 14:01
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The End

The End
[2014]
Parole e musica di Natalie Merchant (1963-), cantautrice statunitense, voce del 10,000 Maniacs fino al 1992, quando poi intraprese una propria, altrettanto proficua, carriera solista.
Nell’album intitolato semplicemente a se stessa.

Una bella canzone, piena di dolore ma anche di speranza. Ed un’esplicita accusa contro i danni incalcolabili provocati dalle grandi religioni monoteiste.
That’ll be the end of the road,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2016 - 13:55
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Who Killed Davey Moore?

Who Killed Davey Moore?
[1963]
Parole e musica di Bob Dylan
Una canzone spesso proposta dal vivo ma non inclusa in album.
Inserita poi nella raccolta “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”

Più volte in passato mi sono imbattuto in questa famosa canzone di Dylan, ma ho sempre valutato che non fosse proponibile sulle CCG/AWS, nemmeno come Extra… In fondo parla solo di uno dei tanti pugili ammazzati dal ring, in questo caso David "Davey" Moore (1933-1963), un peso piuma afroamericano che morì a causa delle lesioni subite durante un incontro con il boxeur cubano- messicano Ultiminio “Sugar” Ramos…

Ma poi mi sono imbattuto in questa poesia scritta nel 1962 dal negro peruviano Nicomedes Santa Cruz – dedicata ad un altro pugile ucciso qualche tempo prima, il cubano Bernardo “Benny The Kid” Paret (1937-1962) - e ho capito che gli interrogativi retorici di Dylan erano solo una parte della... (continuer)
Who killed Davey Moore,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 13:41
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Society

Society
2007
Into The Wild O.S.T.

Written by Jerry Hannan

Into the Wild - Nelle terre selvagge (Into the Wild) è un film del 2007 scritto e diretto da Sean Penn, basato sul libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dalla Virginia Occidentale che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.

Christopher McCandless è un giovane benestante: subito dopo la laurea in scienze sociali all'Università Emory nel 1990, dona i suoi risparmi all'Oxfam e abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista nella quale non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau... (continuer)
Oh, it's a mystery to me
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 12:16
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Congo Libre

Congo Libre
[1960]
Poesia di Nicomedes Santa Cruz, recitata su ritmo “toque chachalokafún” impresso da tamburi “batá”
Nel disco “Décimas y poemas” del 1960 e poi anche in “Cantos negros” del 1968
Testo trovato su Poesía en Español

Una poesia dedicata a Patrice Lumumba (1925-1961), il primo Primo ministro del Congo indipendente, la Repubblica Democratica del Congo, deposto nel settembre del 1960 da un golpe ordito dagli ex colonialisti belgi ed attuato da un traditore, il colonnello Joseph-Desiré Mobutu, che di Lumumba era uno stretto collaboratore. Lumumba ed alcuni suoi ministri furono posti in arresto e poi, nel gennaio del 1961, trasferiti in Katanga, una provincia secessionista controllata dai belgi, dove furono trucidati, fatti a pezzi e sciolti nell’acido.
Mi madre parió un negrito
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 11:57
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Stiamo giù

Stiamo giù
2001 - E.Y.A.A.
Quilo:
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:51
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Carne da lavoro

Carne da lavoro
2013
La voce della gente

262 minatori, di cui 136 italiani, sono morti a Marcinelle l’8 agosto 1956. La miniera belga è diventata tristemente famosa per questo spaventoso incidente e per le vergognose condizioni di lavoro degli operai.
Italien macaroni, merde, travaillé
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:36
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Cantares campesinos

Cantares campesinos
[1969]
Parole e musica di Nicomedes Santa Cruz
Nell’antologia poetica “Décimas y poemas” pubblicata nel 1971
Nel disco del 1974 intitolato “Socabón”
Testo trovato su Poesía en Español

“Socabón”, o “socavón”, è il ritmo della chitarra nella danza negra peruviana omonima. Anche le “décimas” cantate prendono il nome di “socabón”… Il ballo fu a lungo proibito, perché giudicato (come quasi tutte le danze di origine africana) indecente e lascivo, ma veniva praticato clandestinamente quando i braccianti neri si ritrovavano per qualche occasione di festa…
El agua la manda el cielo,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 11:30
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La dittatura degli anestesisti

La dittatura degli anestesisti
[2016]
Parole e musica: La Colpa
Lyrics and music: La Colpa

Video: (Welcome to Sarajevo) - Regia di Emanuele Mei
Emanuele Mei, propone un viaggio nella "dittatura degli anestesisti" attraverso le controverse vicende dei Balcani del 1990, così come furono riportate dalla televisione mondiale, così come poterono scuotere le coscienze in quel momento, così come furono presto scordate. Gli occhi sono quelli di un bambino di inizio anni '90 davanti al telegiornale. Lo shock è qui inteso come scintilla di vita. L'intento è di ricreare nel video questa scossa che spinge necessariamente all'azione e, prima di tutto, all'informazione.
C'ero io da solo sempre col cerino in mano
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 11:15
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È nato, si dice

È nato, si dice
1976
Eppure Soffia

“E’ nato si dice” è invece una canzone natalizia sotto mentite spoglie che racconta in realtà amare e crude verità della società contemporanea.
I'm dreaming of a White Christmas...
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:54
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La canzone di Marzabotto

anonyme
Si veda anche Marzabotto

Riadattamento per il massacro di Monte Sole di un noto canto da cantastorie su una disgrazia avvenuta durante i lavori per la costruzione della galleria del Gottardo (Alle sei e mezza).
(La canzone) di Marzabotto
(continuer)
envoyé par dq82 7/4/2016 - 10:16
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Bentivegna

Bentivegna
[1999]
Parole di Simone Lenzi
Musica dei Virginiana Miller
Nell’album intitolato “Italiamobile”

Canzone dedicata a Filippo Bentivegna (1888-1967), scultore autodidatta di Sciacca, Agrigento.

Nel 1913 seguì le orme dei fratelli e di tanti italiani, specie del Sud, emigrando negli USA, ma non appena arrivato subì una violentissima aggressione – forse per motivi di donne - che lo lasciò mezzo morto. Il trauma ricevuto gli causò amnesie e lo rese inadatto al lavoro. Sicchè gli americani nel 1919 lo rimpatriarono o, meglio, lo espulsero dal paese in quanto disabile.
In Italia lo aspettava il carcere perché era stato erroneamente ritenuto disertore durante la Grande Guerra. Portato di fronte ad una commissione, fu ordinata una perizia psichiatrica che ebbe esito positivo: Filippo Bentivegna era matto.

Intorno alla casa di famiglia a Sciacca abbondavano le rocce calcaree e Filippo si mise... (continuer)
Vittorio Immanuele Garibbaldo Toro Seduto
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/4/2016 - 08:39
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In the Jailhouse Now

In the Jailhouse Now
I had a friend named Ramblin' Bob
(continuer)
7/4/2016 - 03:06
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This House Is on Fire

This House Is on Fire
[2001]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell’album intitolato “Motherland”
La registrazione del lavoro terminò due giorni prima dell’11 settembre, sicchè l’album fu dedicato alla tragedia ma non ne risente nelle canzoni. La copertina originaria fu però cambiata: si trattava della foto di un bambino in mezzo ad un campo mentre indossa un maschera ad ossigeno, e fu giudicata inopportuna per il momento.

“This House Is On Fire” si riferiva alle proteste contro WTO, Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale che si tennero a Seattle a partire dal 1999 e alla schifosa vicenda del riconteggio dei voti in Florida durante le elezioni presidenziali del 2000, un grande broglio che portò Bush Jr. a prevalere su Al Gore per 271 punti contro 266 e benchè il secondo avesse ottenuto la maggioranza del voto popolare.

Ovviamente, un titolo profetico come “La casa brucia” non potè non essere messo in relazione con gli eventi dell’11 settembre…
This house is on fire!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/4/2016 - 15:03
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Le dernier repas

Le dernier repas
[1964]
Parole e musica di Jacques Brel (1929-1978)
In un 10” inciso tra gennaio e marzo del 1964
Poi nell’album “Olympia 1964”, registrato dal vivo il 16 e il 17 ottobre 1964 al teatro Olympia di Parigi

Il “dernier repas” non è altro che il “repas du condamné”, l’ultimo pasto concesso al condannato a morte prima della sua esecuzione…

“Nella mia ultima ora voglio lanciare pietre al cielo, gridando ancora una volta Dio è morto!, … E voglio ancora una volta insultare i borghesi, senza aver timore o rimorso… E nel profumo dei fiori che presto si diffonderà, io so che avrò paura, per un’ultima volta…”

Odell Barnes (1968-2000) fu giustiziato in Texas per l’efferato omicidio di Helen Bass, avvenuto nel 1989. Barnes si professò fino all’ultimo innocente. Molti i punti oscuri nella sua vicenda giudiziaria. Il 1 marzo del 2000, prima della fissata esecuzione, Barnes con un bigliettino chiese per ultimo pasto “Justice, Equality, World Peace”
A mon dernier repas
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/4/2016 - 14:36
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L'homme dans la cité

L'homme dans la cité
[1958]
Parole e musica di Jacques Brel
Nell’album intitolato “Au printemps”
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese

L’uomo che arrivando in città porta l’amore, la libertà e anche la collera del giusto non è solo il Cristo ma ogni cristo. E l’uno e gli altri rischiano – come milioni di cristi anche oggi – di non riuscire ad entrare a causa dei muri, delle barriere e delle frontiere erette dal giorno alla notte da coloro che si ritengono “cittadini”…
Pourvu que nous vienne un homme
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/4/2016 - 13:19
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El Cañaveral

Fernando Soria
Una canzone che parla del lavoro degli schiavi neri nelle piantagioni di canna da zuccherro in Perù
Que amarga es la caña dulce
(continuer)
envoyé par Lucone 4/4/2016 - 12:46
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Il nous faut regarder

Il nous faut regarder
[1954]
Parole e musica di Jacques Brel
Nel suo album d’esordio, intitolato “Jacques Brel et ses chansons”

“Bisogna guardare oltre il concerto dei singhiozzi e delle lacrime e delle grida di rabbia degli uomini che hanno paura… Più forte dei bambini che raccontano le guerre e più forte dei grandi che ce le hanno fatte fare.”
Derrière la saleté
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/4/2016 - 11:42
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Aldonza

Aldonza
[1968]
Adattamento francese della commedia musicale americana “Man of La Mancha” (1965), con testi e musiche originali di Joe Darion e Mitch Leigh.
Ne “L'Homme de la Mancha” i testi sono di Brel e gli arrangiamenti musicali di François Rauber
L’interpretazione del brano è di Jacques Brel e Joan Diener (1930-2006), cantante ed attrice americana
Testo trovato su Frmusique.ru, sito russo consacrato alla canzone francese

Nel delirio cavalleresco di Don Quijote, la principessa Dulcinea del Toboso altri non è che la trasfigurazione della contadina Aldonza Lorenzo, “la mejor mano para salar puercos que otra mujer de toda la Mancha”
Je suis née comme une chienne une nuit où il pleuvait
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/4/2016 - 09:01
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Terra in bocca

Terra in bocca
opera immensa
antonio231095 4/4/2016 - 01:07
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Gli occhi di Geronimo

Gli occhi di Geronimo
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Avevo 15 anni, in uno zaino pochi sogni
(continuer)
3/4/2016 - 23:19
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Argo Secondari

Argo Secondari
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra



Dopo la prima guerra mondiale, mentre i soldatini sopravvissuti se ne tornavano malconci alle loro case, sottufficiali e ufficiali di corpi speciali del regio esercito, come i famigerati Arditi dei reparti d’assalto, fondarono l’Associazione Nazionale Arditi d'Italia che aveva come motto quello coniato dal futurista Marinetti “Arditi, non gendarmi!”. La maggioranza degli Arditi aderì al fascismo delle origini, ma a Roma gli Arditi del comandante Vincenzo Baldazzi e del tenente Argo Secondari, di pura fede anarchica, decisero di opporsi alla violenza delle camicie nere fondando nel 1921 gli “Arditi del Popolo”, organizzazione paramilitare con una forte presenza di anarchici e comunisti che si fuse con le formazioni di difesa... (continuer)
Li ho visti arrivare mano nella mano
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:15
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Scarpe strette

Scarpe strette
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
C'è chi piange troppo per sperare
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:09
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Sacra corona unita

Sacra corona unita
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Fa freddo, stanotte giù in città
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:07
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Una chitarra per la rivoluzione

Una chitarra per la rivoluzione
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
C'hanno dato una chitarra per fare la rivoluzione
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:03
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Fuori dal ghetto

Fuori dal ghetto
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce, chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Via da questa cultura drogata
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 23:00
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Successe domani

Successe domani
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Claudio Giovagnoli: sax tenore
I morti gridarono, il cielo si oscurò
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:54
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L'indiano

L'indiano
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Gianfilippo Boni: piano Wurlitzer.
Quante lune hai visto passare
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:45
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Alza le mani

Alza le mani
[2016]

Album : Il Ritorno Dell’Indiano

Luca Mirti: voce chitarra
Marco “Schuster” Lastrucci: basso
Fabrizio Morganti: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarra
Paolo “Pee Wee” Durante: organo Hammond
Con queste mani ho dipinto il dolore
(continuer)
envoyé par Luciana Monaci 3/4/2016 - 22:30
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Le talpe

Le talpe
[1969]
Non sono sicuro che le parole di questa canzone siano di Duilio Del Prete
L’album da cui è tratta s’intitola infatti “La bassa landa” (1970), dal brano d’apertura, trasposizione italiana de “Le plat pays” di Jacques Brel. Che non fosse anche questa in origine una canzone di Brel? O forse è concepita al modo di Brel...
Mi pare anche che negli arrangiamenti c’entri il grande Nicola Piovani...
Comunque, poche notizie in Rete su questo disco...
Stanno a spiare dietro le finestre a mezz'asta
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 22:08
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My Earth Dream

My Earth Dream
[I. The Road Ahead]
(continuer)
3/4/2016 - 21:51
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Vola pensiero mio

Vola pensiero mio
Canzone scritta dal padre di Gabriella, Vittorio Ferri, commerciante ambulante di dolci ed amante della canzone in dialetto romanesco.
Arrangiamento musicale di Flavio Bocci e Gianni Oddi.
Nell’album di Gabriella Ferri intitolato “Mazzabubù”, pubblicato nel 1975.
Qua drentro a ‘ste mura
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 18:13
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Guerra no

Guerra no
[1969]
Parole e musica di Giorgio Gaslini (1929-2014), grande compositore, direttore d’orchestra e pianista.

Interpretata dal gruppo beat de I Nuovi Angeli nell’album “Un quarto di vita” contenente brani tratti dall’omonimo spettacolo di teatro-canzone, interamente scritto da Gaslini e presentato per la prima volta il 22 gennaio di quell'anno al Teatro Regio di Parma.

Vi parteciparono, oltre a I Nuovi Angeli (che sul palco si presentavano come “La Tigri”), Edmonda Aldini, Duilio Del Prete, Daisy Lumini, Andro Cecovini (poi cantautore), Gabriella Ravazzi (già famosa soprano lirica) e il gruppo beat dei Funamboli. Non tutti gli artisti saranno poi presenti nell’album, per ragioni contrattuali.
Guerra, guerra risuonò
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2016 - 17:29

Canción de los Izalcos

Canción de los Izalcos
[1932]
Versi di Pedro Geoffroy Rivas (1908-1979), poeta salvadoregno, comunista (ma assai critico coi partiti comunisti latinoamericani dell’epoca), a lungo esule. Una delle poche voci che negli anni 30 e 40 si alzarono in difesa di contadini ed indigeni.
Nella sua raccolta intitolata “Para cantar mañana”, pubblicata nel 1935.

Izalco è una cittadina nella provincia di Sonsonate, nell’ovest di El Salvador. Si pensa che il suo nome derivi dall’idioma indigeno Náhuat-Pipil, dove “Itz” sta per ossidiana, “cal” per casa e “co” per luogo, ossia “Posto dalle case di ossidiana”, in relazione alla vicina presenza di un vulcano, anch’esso chiamato Izalco, attivo fino a non molto tempo fa, e quindi alla tipologia delle rocce presenti in quella zona...

Nel 1932 Izalco fu l’epicentro di una grande rivolta contadina e indigena contro i terratenientes, i latifondisti, sostenuti dal dittatore di turno,... (continuer)
Hombres de los izalcos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2016 - 23:18
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonyme
O Gorizia, tu sei maledetta
Suso

[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"


L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate e incontrate nei giorni che precedevano... (continuer)
dq82 2/4/2016 - 10:36
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Patrizio Fariselli Project e Angela Baggi

[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"


L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito a questo progetto si sono telefonate... (continuer)
dq82 2/4/2016 - 10:18
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Girotondo

Girotondo
Yo Yo Mundi e Teresa De Sio

[1996]
"Fatto per un mondo migliore",

poi riedito nel

[2003]
"Danni Collaterali" edito da "Il Manifesto"


L'operazione musicale raccoglie artisti importanti della canzone italiana quali Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Claudio Lolli, Gino Paoli, Suso, Gianfranco Manfredi, Teresa De Sio, Patrizio Fariselli Project (ex Area) e Angela Baggi, Skiantos, Lella Costa, Yo Yo Mundi più la partecipazione di Fernanda Pivano, Maurizio Camardi e Lucio 'Violino' Fabbri i quali
reinterpretano, con opportuna traduzione, celebri brani anglo-americani di autori sensibili al tema pacifista: Emerson, Lake&Palmer, Bruce Cockburn.
Mark Knopfler, Dougie Mac Lean, Sinead O'Connor, Ani Di Franco, oltre a brani originali e nuovi. Tutte le canzoni, anche le riesecuzioni di repertorio d¹autore, sono (con un'unica eccezione) incisioni del tutto inedite.
Le persone che hanno contribuito... (continuer)
dq82 2/4/2016 - 10:11
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Angelina

Angelina
X Flavio Poltronieri: Con un po' di ritardo, se ritieni che ci siano canzoni contro la guerra inserisci pure
dq82 1/4/2016 - 18:56
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I matti

I matti
Chanson italienne – I matti – Francesco De Gregori – 1987



Les fous, les fous ; que peut bien raconter une chanson sur les fous ?, dit Lucien l’âne en ridant le front.

Oh, plein de choses. Il y a d’ailleurs beaucoup de chansons à propos des fous et de la folie. Encore qu’il faille distinguer la folie individuelle, cette manière particulière d’être : parfois, maladie, parfois, meilleure santé mentale. Écoute bien ce qu’en disait Pascal, le philosophe auvergnat – je le cite de mémoire : « Quelle étrange folie que de n’être point fou ». La formulation n’est peut-être pas parfaite, mais c’est bien le sens. Il est de ces folies qui sont des maladies et qui engendrent de grandes souffrances et d’autres qui relèvent de la divergence de pensée d’avec l’ordre ambiant – et qui peuvent faire naître de plus grandes souffrances encore. Et puis, il est des folies collectives – ce sont les plus terribles... (continuer)
LES FOUS
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envoyé par Marco Valdo M.I. 1/4/2016 - 18:45
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Uspavanka (Nini sine, spavaj sine)

Uspavanka (Nini sine, spavaj sine)
In origine forma di canto proprio della popolazione musulmana di Bosnia, la sevdah o sevdalinka è diventata in un certo senso un genere nazionale, in quel processo culturale di ‘creazione’ identitaria che ha prodotto la frantumazione della Jugoslavia e ha portato, con le guerre balcaniche di fine Novecento, alla nascita dello stato della Bosnia-Erzegovina. Alla radice della parola c’è forse l’arabo ‘sawda’ (bile nera, responsabile dello spleen, secondo credenze antiche) o ancora il turco ‘sevda’ (che è l’amore passionale, ma anche quello venato di tristezza), termini che rimandano comunque a un mood malinconico. Le sevdalinka si presentano sotto forme diverse di canto e d’accompagnamento; l’uso della voce piena di melismi, il ritmo libero, il rubato, gli elementi microtonali sono il lascito del mondo orientale, mentre l’ambito strumentale, con la presenza di strumenti come fisarmonica, violino... (continuer)
dq82 1/4/2016 - 18:23




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