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Crv

Crv
[1994]
Testo / Lyircs / Tekst: Milan Mladenović
Musica / Music / Muzika: Milan Mladenović - Mitar Subotić "Suba"
Album: Angel's Breath



"Ovaj album predstavlja nastavak mog rada u borbi protiv primitivizma u današnjoj kulturi, koji je uzeo maha uglavnom zbog nemilosrdnih političkih igara moći, koje su prouzrokovale sveopšte udaljavanje od spiritualnog."

"This album represents a continuation of my work in fighting against primitivism in today's culture, which had taken its toll mostly due to the ruthless political power games, causing an overall departure from the spiritual"

“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” - Milan Mladenović.

La storia degli Angel's Breath... (continuer)
Vi slepi, vi gluvi, vi sebični ljudi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/5/2015 - 15:54
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傷痍軍人の歌 (Did The War Really End?)

傷痍軍人の歌 (Did The War Really End?)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs

Una canzone dedicata ad alcuni “effetti collaterali” della guerra, ai reduci mutilati ed invalidi e alle cosiddette “donne di conforto” (ianfu / 慰安婦), decine, forse centinaia, di migliaia di giovani cinesi e coreane (ma anche da Filippine, Burma, Tailandia, Vietnam, Malesia, Taiwan, Indonesia e Timor Est) che prima e durante la Seconda guerra mondiale vennero ridotte a schiave sessuali ad uso dell’esercito imperiale giapponese.

Nel ritornello del brano l’autore fa anche riferimento al “Matsushiro Daihon'ei Ato”, il quartier generale imperiale sotterraneo di Matsushiro, vicino a Nagano, un sistema di rifugi scavato nella montagna e destinato alla protezione dell’Imperatore e dei vertici dell’esercito. La sua costruzione iniziò tardivamente,... (continuer)
子供のころのお祭りだった
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 15:43

Il respiro dell’Angelo e il Verme

Antiwar Songs Blog
Il respiro dell’Angelo e il Verme
“Questo album rappresenta una continuazione del mio lavoro di lotta contro il primitivismo della cultura odierna, che ha preteso il suo tributo di vittime grazie agli spietati giochi politici di potere e ha causato un generale allontanamento dalla spiritualità.” – Milan Mladenović La storia degli Angel’s Breath è tragica come tragico è il periodo del […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-25 15:41:00

Hiroshima (Never Again)

Hiroshima (Never Again)
[1995]
Nell’album intitolato “Who Can Save The World?” di questo musicista e attivista anti-nucleare nippo-coreano.
Testo trovato su Japanese Protest Songs


Hiroshima, Hiroshima
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 14:43
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1985

1985
[1985]
Scritta da 甲本ヒロト / Hiroto Kōmoto.
Il primo singolo della punk rock band giapponese costituitasi proprio quell’anno.
Brano registrato dal vivo, durante un concerto alla fine del 1985, e mai incluso in alcun LP.
Una riflessione sull’olocausto nucleare a 40 anni da Hiroshima e Nagasaki.
1985 国籍不明の
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 13:53
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Which Side

Which Side
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”

La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’avidità delle corporations, i piani di salvataggio delle banche (autrici dei dissesti globali) mentre la gente muore di fame, la politica al soldo di ricchi e potenti, la distruzione progressiva del pianeta… E tu, Da che parte stai?
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. I due scampati che attraversano le macerie tenendosi per mano descrivono il messaggio di fondo di questo ultimo lavoro del vecchio Browne: tutta la morte, il deserto, la distruzione che ci circondano rendono l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
You might be a young man with the mountain in his step
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 13:11
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Muros y puertas

Muros y puertas
[2000]
Parole e musica di Carlos Varela, cantautore cubano
Nell’album intitolato “Nubes”
Desde que existe el Mundo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 12:52
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Un pregiudizio

Un pregiudizio
2015

Ventruto, dopo il featuring con i Modena City Ramblers giunge ad un’altra preziosa collaborazione: il nuovo brano “Un pregiudizio” vede infatti la partecipazione straordinaria dei Gang, storica band combat folk recentemente tornata sulla scena con un nuovo album di inediti.

Un pregiudizio è una canzone che presenta una melodia molto coinvolgente tinta da forti venature rock folk, un'accusa in musica alle barriere sociali innalzate verso chi presenta qualsiasi tipo di diversità, sia essa di natura fisica, psichica, etnica, o sessuale).

«Conosco bene il problema del pregiudizio - afferma il cantautore - spesso causa di discriminazione ed isolamento e di un conseguente stato di stress. Occorre sempre evitare giudizi a priori o disfattisti soprattutto se non si ha avuto modo di conoscere a fondo le persone in questione. Si tratta di una delle principali battaglie sociali».

L’intervento... (continuer)
Cammina d'un passo distratto
(continuer)
envoyé par dq82 25/5/2015 - 12:11
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If I Could Be Anywhere

If I Could Be Anywhere
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”

La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista, l’Impero statunitense (solo l’ultimo in ordine di tempo), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010. Ed il terremoto è visto da Browne come un segno funesto dell’insofferenza del nostro Pianeta per tutte le offese che, imperterriti, continuiamo ad infliggergli…
Sliding on the shimmering surface between two worlds
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 11:44
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Ulrike

Ulrike
[1990]
Slap!

Ulrike Meinhof was Red Army Faction founder and left wing author; Contains a sample from the song "Can't Help Falling in Love With You" performed by Elvis
You sometimes wonder and you sometimes wonder
(continuer)
envoyé par dq82 25/5/2015 - 11:40
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The Long Way Around

The Long Way Around
[2014]
Parole e musica di Jackson Browne
Nell’album intitolato “Standing in the Breach”

La guerra, il mercato delle armi, il pensiero unico neoliberista (il Project for the New American Century), la distruzione progressiva del pianeta… Per il vecchio Browne tutto questo mortifero inquinamento rende l’amore - fondamentale risorsa ed estrema difesa degli essere umani - ancora più difficile ma ancora più necessario.
L’immagine in copertina si riferisce al devastante terremoto ad Haiti nel 2010.
I don't know what to say about these days
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 11:34
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Incubo numero zero

Incubo numero zero
[1977]
Testo e musica di Claudio Lolli
Album: Disoccupate le Strade dai Sogni

Canzone dedicata a Ulrike Meinhof

Nella canzone Incubo numero zero, Lolli enunciò con le seguenti parole il convincimento che fosse ormai svanita la prospettiva di trasformare la società italiana: «Disoccupate le strade dai sogni, / ed arruolatevi nella polizia, / ci sarà bisogno di partecipare / ed è questo il modo / al nostro progetto di democrazia».

9 maggio 1976, il corpo di Ulrike Meinhof viene trovato senza vita, appeso alla finestra della sua cella nel braccio speciale del carcere di Stoccarda Stammheimer. Le perizie legali, sempre molto lacunose ed incomplete, si orientano tutte verso l’ipotesi del suicidio della militante rivoluzionaria. Ma ci sono elementi che non convincono; gli altri detenuti non credono alla versione ufficiale in cui poliziotti e medici legali si contraddicono senza pudore. E... (continuer)
Il giorno di solito comincia sporco
(continuer)
envoyé par dq82 25/5/2015 - 11:33
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Information Wars

Information Wars
[1996]
Scritta da Jackson Browne, Jeffrey Cohen, Mark Goldenberg, Kevin McCormick, Scott Thurston e Jeff Young.
Nell’album di Jackson Browne intitolato “Looking East”
Give us twenty minutes and we'll give you the world
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 10:41

Gesang der Reiskahnschlepper

Gesang der Reiskahnschlepper
[1930]
Ein Song von Bert Brecht mit Musik von Hanns Eisler
Aus dem Lehrstück Die Maßnahme
Un Song di Bert Brecht con musica di Hanns Eisler
Dal dramma didattico La linea di condotta

Se nel Lied des Händlers si sono visti i meccanismi bruti del capitalismo espressi, appunto nella maniera più chiara e brutale, da un capitalista (si conosce soltanto il prezzo della merce inanimata e animata, perché anche il lavoratore è merce), in questo Canto dei battellieri del riso gli stessi meccanismi sono espressi, in modo dolente ma altrettanto brutale, dal lavoratore-merce. Come nella Canzone del commerciante Brecht si serve ancora dei “Battellieri del riso” cinesi, gli ultimi degli ultimi in quanto pura merce addetta al durissimo trasporto di una merce di base ottenuta a sua volta con la schiavitù contadina. I battellieri sono dei “sottoschiavi”, se si può usare il termine. Sottoschiavi che tirano... (continuer)
In der Stadt oben am Fluß
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/5/2015 - 10:38
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Mean Things Happening in This Land

Mean Things Happening in This Land
[1930s]
Parole e musica di John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano dell’Arkansas, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café

La traccia che apre la raccolta intitolata “John L. Handcox: Songs, Poems, And Stories of the Southern Tenant Farmers Union”, WVU Press, 2005.

Una canzone che ebbe molta fortuna anche in seguito, ripresa – di volta in volta con contenuti anche diversi - da Pete Seeger, Sister Rosetta Tharpe, Agnes “Sis” Cunningham, Woody Guthrie. John Handcox si riferiva qui alle condizioni di lavoro e di lotta dei braccianti di alcuni Stati del sud ma c’è pure una strofa che s’interroga sull’inutilità della partecipazione degli USA alla Grande Guerra...
There is mean things happening in this land
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/5/2015 - 09:45
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You Can (Mass Trespass, 1932)

You Can (Mass Trespass, 1932)
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

Per il ramblers mass trespass si veda The Manchester Rambler
For all those feet in ancient times
(continuer)
envoyé par dq82 24/5/2015 - 20:32
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Fields of St. Etienne

Fields of St. Etienne
Testo / Lyrics: Graham Lyle
Through the fields of St. Etienne
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 24/5/2015 - 17:05
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We Will Sing One Song

We Will Sing One Song
LÅT OSS SJUNGA
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 24/5/2015 - 13:33
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John Golden and the Lawrence Strike

John Golden and the Lawrence Strike
JOHN GOLDEN OCH STREJKEN I LAWRENCE
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 24/5/2015 - 13:29
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La luna di Ferrara

La luna di Ferrara
Bellissima canzone, però in questo testo ci sono numerosi errori. "Canta la strada elegante"??? Taglia la strada e le gambe. "Su com'è capitato", non sul "movente arbitrato" (??!). "Non guarda mai in faccia", non "non manda mai in pace".
(Alessia)

Grazie Alessia, con un ampio ritardo abbiamo corretto il testo [CCG Staff]
24/5/2015 - 12:13
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Liberare tutti

Liberare tutti
Pino Masi: Liberare tutti + tipico comizio pinomasiano al Fondo Comunista (Case Minime di Rovezzano, Firenze) il 1° luglio 2011



NB. A 1'10" si nota il passaggio di un amministratore di questo sito in pantaloncini corti. In background una sconosciuta voce femminile canta la canzone assieme a Pino Masi, mentre imperversano i celebri e terribili bambini delle Minime.
Riccardo Venturi 23/5/2015 - 20:04
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Stazioni

Stazioni
English translation by Alice Bellesi
STATIONS
(continuer)
envoyé par Alice Bellesi 23/5/2015 - 18:11
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Perché non dormi fratello

Perché non dormi fratello
English translation by Alice Bellesi
WHY AREN'T YOU SLEEPING, BROTHER?
(continuer)
envoyé par Alice Bellesi 23/5/2015 - 17:19
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Creemos el hombre nuevo

Creemos el hombre nuevo
English translation by Alice Bellesi
LET'S CREATE THE NEW MAN
(continuer)
envoyé par Alice Bellesi 23/5/2015 - 16:19
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L'hana mortu cantande

L'hana mortu cantande
Confermo che l'armonizzazione di Tonino Puddu è completamente differente da quella di piero marras, ed è per coro. La potete trovare qui:

https://www.youtube.com/watch?v=gC4qYWDU72Y

Una versione ancora diverse è quella del coro Barbagia, qui:
https://www.youtube.com/watch?v=kZ2oDrg6L58
Salvatore 22/5/2015 - 20:27
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Monte Pasubio

Monte Pasubio
@Nipote di un reduce Alpino: Il canto "Monte Pasubio" è un canto d'autore, parole di Carlo Gemignani e musica di Bepi de Marzi, con questo non voglio dire che non sia un canto ispirato al periodo della ritirata dal Pasubio. E anzi è uno dei pochissimi canti che si sono ispirati alle vicende del Pasubio.
Ma quello che tendo a sottolineare è che essendo d'autore, e l'autore nato nel 1935, non può essere considerato un Canto della Prima Guerra Mondiale (e neppure della seconda)... ovvero nato tra i soldati (alpini) in quel periodo.
Senza dubbio un gran bel canto "ispirato" alla Grande Guerra, inciso nel 1968 da "I Crodaioli" di De Marzi.
Non mi risulta quindi non potesse essere cantata in presenza di ufficiali, tanto che il Coro della Brigata Alpina Julia lo ha sempre avuto in repertorio fin dal 1979...
Vedo! :-)
Ivan Fozzer 22/5/2015 - 16:43

Sundown

Sundown
[1937]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham
Nella raccolta intitolata “Sis Cunningham - Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976.

Una canzone dai campi di cotone nel Missouri degli anni 30.
Per combattere la depressione e l’inaridimento dei terreni agricoli, l’Agricultural Adjustment Administration (AAA) di Roosevelt fece applicare nuovi metodi di coltivazione e abbassare drasticamente la produzione, in modo che i prodotti raggiungessero un prezzo di mercato minimo significativo. Per fare questo il settore agricolo fu fortemente sovvenzionato con assegni federali, che però s’intascarono interamente i proprietari. Come al solito furono i ricchi ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi ulteriormente.

Sfruttati come sempre e, per di più, presi per il culo, gli “sharecroppers” si organizzarono in sindacato, la Southern Tenant Farmers' Union (STFU),... (continuer)
Down in the cotton row, pickin in the sun
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/5/2015 - 13:12
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Unemployment Stomp

Unemployment Stomp
[1938]
Parole e musica di William Lee Conley (“Big Bill”) Broonzy (1893–1959), uno dei 17 figli di un “sharecropper”, un mezzadro di Scott, Mississippi.
Trovo il brano nelle raccolte “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (New World Records, 1977) e “Complete Recorded Works, Vol. 7 (1937-1938)”, pubblicata dalla Document Records nel 1992.

“When you work twelve months of the year as a farmer and don’t come out of debt, and the boss has to give you food on credit ’til the crop is sold, you can’t do nothing but get the blues.”, scriveva Big Bill Broonzy nella sua autobiografia intitolata “Big Bill’s Blues”.
Negli anni 20, come molti altri giovani neri, anche Big Bill prese la via del nord e a Chicago, nel 1927, incise la sua prima canzone, “House Rent Stomp”.
Molte delle sue canzoni raccontano della vita difficile degli afroamericani negli anni 30:... (continuer)
I'm a law abiding citizen, and my debts I sure will pay,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/5/2015 - 10:15

Et quand ma vie parait une jachère vide

Ça pourrait avoir l'influence de la chanson courageuse de Pauvre Martin.
Et quand ma vie parait une jachère vide
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 22/5/2015 - 04:52

Good Music Against Grief

Goodbye grief!
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 22/5/2015 - 04:46
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Bajka o misiu (tom pierwszy)

Bajka o misiu (tom pierwszy)
[2015]
Testo di Hubert Dobaczewski
Musica di Lao Che
Dall'album "Dzieciom"(A bambini)
Da tekstowo.pl

http://everel.w.interia.pl/34.bmp
Córeńko,
(continuer)
envoyé par Krzysiek 22/5/2015 - 02:39

Quelque chose restera toujours

Quelque chose restera toujours
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 21/5/2015 - 23:59

La Confession d'Arlequin

La Confession d'Arlequin
La Confession d'Arlequin

Chanson française – La Confession d'Arlequin – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 8

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.



Donc, Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que notre Arlecchino, déserteur de son état, avait été proprement viré du château et de son titre ronflant de conseiller in teatro après avoir chu sur la scène et avoir ainsi montré son cul aux invités du Comte Wallenstein. Il avait touché son salaire et s'en était allé malencontreusement dîner à l'auberge, endroit où il fut reconnu par le capitaine Benda... (continuer)
Content Maestro ? Le pain est bon ?
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/5/2015 - 23:15
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Bye Bye Badman

Bye Bye Badman
[1988-89]
Parole e musica di Ian Brown e John Squire.
Nell’album di debutto eponimo della band britannica.

Una canzone che, su note quasi “beachboysiane”, esaltava il rifiuto e la rivolta contro il sistema, lo “status quo” che rende schiavi: “Ho cattive intenzioni, voglio buttarti giù, queste pietre che tiro, questi baci alla francese, sono la sola via che ho trovato...”
Il riferimento è chiaramente al Maggio francese del 1968, ma 20 anni dopo Ian Brown non poteva non alludere all’odiato regime di Margaret Thatcher, che proprio all’epoca viveva le sue battute finali dopo oltre 10 anni di potere e di braccio di ferro ininterotto con la base della società britannica...
Soak me to my skin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 22:45

Un mur n'est pas inébranlable

Un mur n’est pas inébranlable
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 21/5/2015 - 22:15
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Chiaramonte Gulfi

Chiaramonte Gulfi
[2005]
Parole e musica di Pippo Pollina
Nell’album intitolato “Bar Casablanca”

Chiaramonte Gulfi (Ciaramùnti in siciliano), l’antica colonia greca di Akrillai, rifondato nel 300 dal nobile Manfredi Chiaramonte, è un paese nella provincia di Ragusa...
Ci torno spesso a Chiaramonte Gulfi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 22:08
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Por aquí pasaron (Mártires de Uchuraccay)

Por aquí pasaron (Mártires de Uchuraccay)
[1983]
Parole di Luis Abelardo Takanashi Nuñez
Musica del Grupo Alturas
La canzone che dà il titolo all’LP del gruppo pubblicato nel 1988.

Stamattina, tra le varie notizie ferali, c’era quella dell’assassinio di Evany Josè Metzker, 67 anni, giornalista brasiliano del Minas Gerais che indagava su narcotraffico e prostituzione minorile. Era scomparso da qualche giorno ed il suo corpo decapitato, con le mani legate ed evidenti segni di tortura, è stato ritrovato ieri in una zona rurale dello Stato del sud-est.

Così mi sono messo a cercare canzoni dedicate al tema dei giornalisti eliminati perché scomodi testimoni dei delitti di potenti e criminali.

Questo “huayno ayacuchano” racconta una delle tante terribili stragi accadute negli anni 80 e 90 in Perù, in particolare nelle aree rurali della provincia di Huamanga (il cui capoluogo è Ayacucho), dove si consumò una vera e propria guerra... (continuer)
Por los caminos de Ayacucho,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 16:53

Ambaradan

Antiwar Songs Blog
Ambaradan
Che cosa mai vorrà dire “ambaradan” una parola così sbarazzina ma che casino, cos’è ‘sto ambaradan? Una reminiscenza abissina. La simpatica parola “ambaradan” (o “ambaradam”), che in italiano colloquiale significa “casino, confusione, baraonda”, non ha un’origine tanto simpatica, come già abbiamo avuto modo di dire nell’introduzione ad un’ omonima canzone degli Yo Yo Mundi, “Ambaradan” […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-21 16:26:00

La ballata di Piero dei fossi

La ballata di Piero dei fossi
Merci, Marco Valdo. Merci bien.
Riccardo Venturi 21/5/2015 - 16:04

Pablo amigo

Pablo amigo
[2014]
Parole e musica di Julio César Ferreira, cantautore paraguayo
Arrangiamento musicale di Cristian Chaparro

Stamattina, tra le varie notizie ferali, c’era quella dell’assassinio di Evany Josè Metzker, 67 anni, giornalista brasiliano del Minas Gerais che indagava su narcotraffico e prostituzione minorile. Era scomparso da qualche giorno ed il suo corpo decapitato, con le mani legate ed evidenti segni di tortura, è stato ritrovato ieri in una zona rurale dello Stato del sud-est.

Il Committee to Protect Journalists (CPJ), organizzazione indipendente che promuove la libertà di stampa, riporta che dal 1992 ad oggi nel mondo sono stati assassinati 1127 giornalisti, 61 dei quali nell’anno passato e 25 nei primi 5 mesi di questo 2015.

Così ho provato a cercare, cominciando proprio dall’America Latina, se vi fosse qualche altra canzone, oltre a quelle già presenti sulle CCG (per esempio,... (continuer)
La pluma en mi país está de duelo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 14:06
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Casey Jones, the Union Scab

Casey Jones, the Union Scab
CASEY JONES – STREJKBRYTAREN
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 21/5/2015 - 08:06




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