En España las flores
anonyme
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Audio link to this song performed by Kaisa Korhonen: https://www.youtube.com/watch?v=s2XVNCtdTfo
Another link to the original Spanish song above: https://www.youtube.com/watch?v=6zQ_LKcjhJA
Suomennos Pentti Saaritsa
Audio link to this song performed by Kaisa Korhonen: https://www.youtube.com/watch?v=s2XVNCtdTfo
Another link to the original Spanish song above: https://www.youtube.com/watch?v=6zQ_LKcjhJA
MADRIDIN RUUSUT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 8/4/2015 - 23:25
Carlos Puebla: Canción al Che, o Hasta siempre
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
CHE GUEVARA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 8/4/2015 - 09:49
Passapòrt dj'aristocrat
PASSAPORTO DEGLI ARISTOCRATICI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2015 - 09:48
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Si noti come il verso "il morbo infuria il pane manca sul ponte sventola bandiera bianca" Sia ripreso dalla poesia L'ultima ora di Venezia di Arnaldo Fusinato del 1849
8/4/2015 - 09:40
Maremma amara
anonyme
Con una lunga introduzione di RV
Riccardo Marasco è noto popolarmente, almeno a Firenze, per alcune sue composizioni decisamente sboccate; lo è meno, e assai ingiustamente, per la sua attività di folklorista, etnomusicologo e raccoglitore che, in Toscana, è degna di stare al pari di quella di una Caterina Bueno, di una Daisy Lumini o di una Lisetta Luchini. Nel 1977 Riccardo Marasco pubblicò, presso la casa editrice Birba di Firenze, quella che è un po' la “summa” del suo lavoro di folklorista: il volume Chi cerca trova, al quale era abbinata una corposa stereocassetta. Il qui presente, nel 1977 aveva la bella età di 14 anni, era lunghissimo e filiforme (sic) e faceva già l'etnomusicologo in erba, senza per altro conoscere nemmeno una nota del pentagramma (ora come allora, fedele nei secoli); Chi cerca trova fu un regalo di Natale di mio padre in mezzo a quel mitico '77. La stereocassetta... (continuer)
Riccardo Marasco è noto popolarmente, almeno a Firenze, per alcune sue composizioni decisamente sboccate; lo è meno, e assai ingiustamente, per la sua attività di folklorista, etnomusicologo e raccoglitore che, in Toscana, è degna di stare al pari di quella di una Caterina Bueno, di una Daisy Lumini o di una Lisetta Luchini. Nel 1977 Riccardo Marasco pubblicò, presso la casa editrice Birba di Firenze, quella che è un po' la “summa” del suo lavoro di folklorista: il volume Chi cerca trova, al quale era abbinata una corposa stereocassetta. Il qui presente, nel 1977 aveva la bella età di 14 anni, era lunghissimo e filiforme (sic) e faceva già l'etnomusicologo in erba, senza per altro conoscere nemmeno una nota del pentagramma (ora come allora, fedele nei secoli); Chi cerca trova fu un regalo di Natale di mio padre in mezzo a quel mitico '77. La stereocassetta... (continuer)
Tutti mi dicon: Maremma, Maremma
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/4/2015 - 02:09
Canción con todos
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Audio link to the song performed by Agit Prop
Suomennos Pentti Saaritsa
Audio link to the song performed by Agit Prop
LAULU KAIKILLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 7/4/2015 - 22:34
Laudate Hominem
6/7 aprile 2015
LAUDATE HOMINEM (CZŁOWIEKA CHWALCIE)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 7/4/2015 - 20:29
Resolution der Kommunarden
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa
Audio link to the song performed by Kaisa Korhonen:
Suomennos Pentti Saaritsa
Audio link to the song performed by Kaisa Korhonen:
KOMMUNARDIEN PÄÄTÖKSET
(continuer)
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envoyé par Juha Rämö 7/4/2015 - 15:31
Me canton
Senza aggiungere, anzi aggiungendolo, che fosse stato per Firenze, quei poveri 52 morti torinesi sarebbero campati più che volentieri e la "capitale" sarebbe rimasta tranquillamente a Torino. Anche il prezzo pagato da Firenze fu alto. Fortunatamente, non in termini di vite umane; ma il tessuto urbano della città fu irrimediabilmente distrutto da quei pochi anni di "capitale". Il centro storico, specialmente la zona del Mercato Nuovo e dell'antico Ghetto ebraico, fu letteralmente sventrato con la scusa del "risanamento"; monumenti insigni della Firenze medievale furono demoliti senza pietà per fare posto a tronfi palazzi di stile piemontese. Cadono sotto i picconi chiese, palazzi, strade, vicoli, piazzette, logge e, più che altro, interi quartieri popolari i cui abitanti vengono letteralmente deportati con la conseguente e pesantissima speculazione edilizia.
Caddero strade dai nomi fantasmagorici,... (continuer)
Caddero strade dai nomi fantasmagorici,... (continuer)
Riccardo Venturi 7/4/2015 - 13:11
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Direi di inserire immediatamente questo importante documento storico nel percorso Asini contro la guerra (e contro il lavoro)