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Avant le 2014-3-14

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Zwiewność

Zwiewność
Cantata dai tempi del primo disco del gruppo che allora si chiamò Kant

Testo di Bolesław Leśmian
Musica di Zbigniew Stefański
Dall'album "Z chórem i orkiestrą"
Dal sito ufficiale http://bezjacka.art.pl/

Nel tema di Ramadan :)
Brzęk muchy w pustym dzbanie, co stoi na półce
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 14/3/2014 - 23:42
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Dangerous Night

Dangerous Night
Album: Croz (2014)
Written by David Crosby and James Raymond

Dal nuovo album solista (il quarto - a distanza di vent'anni dall'ultimo...) del grande David Crosby, ecco una canzone scritta a quattro mani con James Raymond, il figlio dato in adozione e ritrovato trent'anni dopo...


We heard a line in the song "Dangerous Night." I want to believe I can pass happy to my child, but the truth gets lost and the system runs wild.

CROSBY: Yeah, and the two lines before it are: I try to write Buddha and it comes out guns. I vote for peace and the blood still runs.

So what are these lines about? Is this about what you - the legacy you want to leave to your kids?

CROSBY: Yes. And I worry a great deal about the world we're handing them. Our government is broken. Our democracy is broken. Other people own our government now. Yes, I am worried.
from Serve the song
Now some small parts seem right scattered here and there
(continuer)
14/3/2014 - 17:25
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װער עס האָט אין בלאַט געלעזן

anonyme
װער עס האָט אין בלאַט געלעזן
Ver es hot in blat gelezn
[Fine 800]
Canzone raccolta negli anni 50, da qualche parte negli USA, da Ruth Rubin, folksinger ed etnomusicologa ebrea americana di origine russa.
L’interprete era un vecchio mendicante cieco, un immigrato ebreo originario di Vilnius, Lituania.
La registrazione è inclusa nel disco intitolato “Jewish Life: The Old Country”, pubblicato nel 1958 dalla Folkways Records.
Il testo in caratteri ebraici è presente nel libretto del disco (pag. 11).
Per quanto riguarda quello in caratteri latini, la versione presente su YouTube e quella nel libretto del disco differiscono un poco, ma mi pare che superino entrambe il controllo “anti-francioso” suggeritomi da Riccardo.

La canzone si riferisce ad uno dei tanti pogrom antisemiti che ebbero luogo nell’impero zarista nel corso dell’800. Ad Odessa, in particolare, i pogrom furono molto frequenti. I primi – nel 1821 e 1859... (continuer)
װער עס האָט אין בלאַט געלעזן
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/3/2014 - 10:09

Joachim Ringelnatz: Das Parlament

Joachim Ringelnatz: Das Parlament
[1928]
Versi di Joachim Ringelnatz, nella raccolta intitolata “Allerdings. Gedichte” pubblicata nel 1928.
Musica per mezza voce e pianoforte (2009) di Gary Bachlund, compositore e cantante d’opera che vive tra Germania e USA.

Che sia porcellum o mattarellum o italicum, che sia proporzionale o maggioritario, corretto o con latte, uninominale secco o umido, a turno doppio o quadruplo carpiato, con premio o con nota sul registro…
Im Parlament geht's zu.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/3/2014 - 14:48

Ein Taschenkrebs und ein Känguruh

Ein Taschenkrebs und ein Känguruh
[1912]
Versi di Joachim Ringelnatz, nella raccolta intitolata “Die Schnupftabaksdose. Stumpfsinn in Versen und Bildern” pubblicata nel 1912.
Musica per mezza voce e pianoforte (2009) di Gary Bachlund, compositore e cantante d’opera che vive tra Germania e USA.
Ein Taschenkrebs und ein Känguruh,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/3/2014 - 14:21
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Pogrom

Pogrom
Versi di Alfred Henschke, in arte Klabund, nella raccolta intitolata “Die Harfenjule” pubblicata nel 1927.
Musica di Gary Bachlund, compositore e cantante d’opera che vive tra Germania e USA.

I pogrom antisemiti furono molto frequenti in Russia tra la fine dell’800 e l’inizio del 900, sia durante l’impero zarista che nel corso e dopo la Rivoluzione del 1917…
Una poesia questa tristemente premonitrice di ciò che sarebbe accaduto in seguito, quando dai pogrom (“погром”, devastazione) si passò alla Shoah (“השואה”, catastrofe, distruzione)…
Am Sonntag fällt ein kleines Wort im Dom,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/3/2014 - 10:39
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Ballade des Vergessens

Ballade des Vergessens
[1925]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.



Invettiva contro il revanscismo diffusissimo nella Germania tra le due guerre, sentimento che avrebbe pesantemente contribuito all’affermazione del nazionalsocialismo… Klabund morì giovanissimo nel 1928, a causa delle tubercolosi contratta da bambino, ma aveva già chiaramente capito i futuri sviluppi… Chissà cosa avrebbe scritto se fosse stato vivo nel 1933!
Lo pseudonimo Klabund con cui Alfred Henschke si firmava significa “spirito vagabondo”, dalla fusione di “Klabautermann”, lo spirito protettore delle... (continuer)
In den Lüften schreien die Geier schon
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/3/2014 - 09:58
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Lettera da Sant'Anna di Stazzema

Lettera da Sant'Anna di Stazzema
2013
Così canterò tra vent'anni

testo trascritto dal video

Sulla strage di Sant'Anna si veda Sant'Anna di Stazzema
Anche stamattina c'è il sole
(continuer)
envoyé par donquijote82 12/3/2014 - 15:23

Si estirem tots, ella caurà…

Antiwar Songs Blog
Si estirem tots, ella caurà…
Da oggi L’estaca è una delle canzoni fondamentali di questo sito: una canzone che non cessa ancora oggi di essere una delle principali canzoni di libertà del mondo: nata nella Spagna oppressa dal Franchismo, ha attraversato i regimi di qualsiasi (finto) “colore”, dalla Polonia fino alla rivolta tunisina e alla Russia dello “zar” Putin. Composta […]
Antiwar Songs Staff 2014-03-12 11:54:00
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Venezia 1948

Venezia 1948
2014
Una storia di mare e di sangue

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato tradizioni... (continuer)
Non c'è stato un eroe
(continuer)
envoyé par donquijote82 12/3/2014 - 10:30
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Ciao Siciliano

Ciao Siciliano
Ecco il testo reperito oggi da questa pagina http://zapytaj.onet.pl/

E se muore per l’amore
Pensi spesso poi capisce
Che la guerra ti fa male
E l’amore molto be
Meglio letto che la guerra
Per restare sul la terra
La nessuno ti disturba
Amorati non ci so
Meglio letto che Guerra
Per sentirti lo averla

https://www.youtube.com/watch?v=6OiCKwhLVXc

Sembra in italiano, ma risulta essere scritto da giornalista, scrittore, sceneggiatore e soprattutto autore di canzoni Andrzej Bianusz (il responsabile della traduzione letteraria della "Blouingh en de' Uind" del Dilano Bob), all'esigenza di introdurlo nel film di qui sopra, cioé "Come ho scatenato la ...". Credetemi che c'è un richiamo infrenabile dalle parti mia di venire a capo, da dove provenga la melodia della tarantella che lo accompagna, da stupire non uno, ma i tre come me :-)!
Me la date 'na mano (basta che non sia 'na palmata)?
Saludos, muy obligato!
krzyś ³ 11/3/2014 - 22:33
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An allem sind die Juden schuld

An allem sind die Juden schuld
¡LOS JUDIOS TIENEN LA CULPA DE TODO!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 16:27
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Gaslied

Gaslied
CANCIÓN DEL GAS
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 15:26
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Trenes para el cielo

Trenes para el cielo
(2004)

Sono passati dieci anni dai terribili attentati dell'11 marzo 2004 alla stazione di Atocha a Madrid. Vedi anche Jueves e Venite a vedere.
Sonó el despertador y estaba por llegar la pesadilla
(continuer)
11/3/2014 - 13:29
Parcours: Trains
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Ritals

Ritals
terribilmente bello e commovente, ti inchioda ad un'umanità che vorresti ignorare.
maria grazia 11/3/2014 - 10:08
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Ballade des pendus [Épitaphe Villon]

Versione catalana di Jordi Teixidor (1939-2011), drammaturgo.
Ballade des pendus [Épitaphe Villon]
Musica e interpretazione di Jaume Arnella, dal disco “François Villon. Balades i testament”
L’EPITAFI DE VILLON EN FORMA DE BALADA
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 09:37
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Sé que vénen pels camins

Sé que vénen  pels camins
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, facciata B di És ara, amics, és ara, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Sé que vénen pels camins
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 09:13
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És ara, amics, és ara

És ara, amics, és ara
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Quan per mi sigui la terra
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 09:08
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Complantes

Complantes
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Quan vaig anar-me fent gran,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 09:02
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Un home mor en mi

Un home mor en mi
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Un home mor en mi,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/3/2014 - 08:55
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Time Table

Time Table
Un pezzo magnifico!
Massimo 10/3/2014 - 21:30
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Ballade Vom Neger Jim

Ballade Vom Neger Jim
Chanson allemande – Ballade Vom Neger Jim – Ernst Busch – 1931
Texte de Robert Gilbert, alias David Weber (1899-1978), musicien, chanteur et acteur allemand.
Musique de Hanns Eisler en 1930.

Une chanson dictée par l'inévitable parallèle entre les lois ségrégationnistes des Zétazunis, connues comme « Jim Crow Laws », et les réglementations analogues qui dans l'Allemagne à la veille de l’avènement de Hitler, se profilaient tristement à l'horizon contre les Juifs (mais aussi contre les Roms et les nomades, les handicapés et les homosexuels).
BALLADE DU NÈGRE JIM
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/3/2014 - 20:17
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Del Pirineu al Montseny: el darrer viatge de Quico Sabaté (Romanço de Quico Sabaté)

Del Pirineu al Montseny: el darrer viatge de Quico Sabaté (Romanço de Quico Sabaté)
Parole e musica di Jaume Arnella, cantautore catalano.
Non sono riuscito a capire in che anno questa “chanson de geste” sia sta scritta né in quale album del suo autore sia contenuta.

Un romanço, una canzone di gesta dedicata ad una figura indelebile nella lotta contro il regime franchista spagnolo.

Il catalano Francisco Sabaté Llopart, detto “El Quico” (L'Hospitalet de Llobregat, 30 marzo 1915 – Sant Celoni, 5 gennaio 1960) è stato un anarchico antiautoritario fin dall’adolescenza. A 17 anni già partecipò a rivolte contro il governo conservatore della Seconda Repubblica. Nel 1935 rifiutò il servizio militare, diventando ricercato. Durante la guerra civile si battè tra le fila della CNT-FAI su fronte di Aragona. Quando alla sua colonna fu imposto un commissario politico stalinista, El Quico semplicemente lo uccise. Arrestato e incarcerato, riuscì a fuggire e ad unirsi alla colonna Durruti.... (continuer)
I
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2014 - 16:46
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Eight Hour Day

Eight Hour Day
[1886 o 1896-97]
Parole di anonimo
Sulla melodia de "The British Grenadiers” (fine del 600)
Nel disco di Pete Seeger intitolato “American Industrial Ballads” pubblicato dalla Folkways Records nel 1956 e riedito nel 1992.

Con Eight Hours, un’altra canzone di fine 800 – questa nata tra i minatori – di rivendicazione delle "Eight-hour day with no cut in pay”.
L’incertezza sulla datazione è dovuta al fatto che la lotta per le otto ore si radicalizzò a partire dal 1880, raggiunse il suo apice con i fatti di Haymarket Square (Chicago, maggio 1886) ma non si spense nemmeno dopo. Questa potrebbe risalire in particolare al grande sciopero dei minatori avvenuto a Leadville, Colorado, tra il 1896 ed il 1897. Anche in quell’occasione, crumiri, provocatori, poliziotti e vigilantes attaccarono con ferocia il lavoratori in sciopero, uccidendone almeno quattro…
We're brave and gallant miner boys
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2014 - 10:58

Eight Hours

Eight Hours
[1866]
Versi di I.G. Blanchard, pubblicati sul “Workingman's Advocate” nel 1866
Musica di Jesse H. Jones, pubblicata sul “Labor Standard” nel 1878
Testo e nota introduttiva trovati su Contemplator
Ho attribuito la canzone non al suo autore, sul cui conto non avevo notizie precise, ma ai Cincinnati’s University Singers che nel 1978 realizzarono un disco, intitolato “The Hand That Holds The Bread - Progress and Protest in the Gilded Age - Songs from the Civil War to the Columbian Exposition”, dove è presente anche questa “Eight Hours”.

In 1850 the average work week was 70 hours, in 1900 the average work week was 60 hours and in 1920 the average work week was 50 hours. In the 1840s unions began working for a 10 hour day.
Agitation for the eight hour day began after the Civil War. Congress passed an eight hour law on June 25, 1868, but it was largely ignored. In the 1880s the issue was... (continuer)
We mean to make things over,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/3/2014 - 10:33
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Lettara muta

Lettara muta
[2011]
Album : Lettara muta
U me sguardu s’appudda, ùn trovu ch’è bughjura
(continuer)
envoyé par adriana 10/3/2014 - 08:22
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Le bourreau

Le bourreau
10 marzo 2014
IL BOIA
(continuer)
10/3/2014 - 00:27
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Signor tenente

Signor tenente
[1977]
Testo e musica di Alfredo Cohen
Album: Come barchette dentro un tram

Lyrics and music by Alfredo Cohen
Album: Come barchette dentro un tram
("Like small boats on a tramway")

Alfredo Cohen, l'introvabile, l'invisibile o quasi. Non molti se ne ricorderanno di questo artista gay militante, esponente del FUORI (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), che aveva esordito nel 1974 a Torino con lo spettacolo di cabaret Dove vai stasera amico? Ironico, dal tono apparentemente “leggero”, si tratta di un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati, che vuole suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo (temi tutt'altro che inattuali). Dopo altri spettacoli di cabaret teatrale con canzoni e monologhi (Oggi sul giornale, 1975; Salve signori sono normale, 1976), nel 1977 Alfredo Cohen pubblica il suo primo album di canzoni, lo storico... (continuer)
Signor tenente,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/3/2014 - 21:53




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