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Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)

Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)
[1930/1974]
Versi ispirati al dramma “didattico” di Bertolt Brecht intitolato “Die Ausnahme und die Regel” (“L'eccezione e la regola”) nell’adattamento di Luiz Francisco Rebello (1924-2011), avvocato, drammaturgo, critico e storico del teatro e saggista portoghese.
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Coro dos Tribunais”

11 aprile 2003, Nassiriya, Iraq centrale. È l’alba. Al check-point i liberatori garantiscono l’ordine di ciò che resta. Dopo ricostruiranno. Si avvicina un minibus: undici persone a bordo, anche due bambini sul sedile anteriore, a dimostrare intenzioni pacifiche. Il conducente non capisce che deve fermarsi, forse è terrorizzato dalle armi dei marines. «Ad alta velocità», dirà poi l’ufficiale che comanda il posto di blocco, il minibus «si è infilato nel tratto a zig zag delimitato da ostacoli». Non abbastanza velocemente, però, da evitare la punizione immediata.... (continuer)
Eu marchava de dia e de noite
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 16:15
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Flieder

Flieder
[1919]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, in “Worte in Versen” (IV sezione), raccolta di poesie scritte tra il 1916 ed il 1930.
Più volti messi in musica da importanti compositori, quali Hanns Eisler, Ernst Křenek e Krzysztof Penderecki.

La Grande Guerra era finita. Nessuno poteva crederci. Nessuno poteva credere che la lunga, orribile notte avrebbe potuto lasciare ancora una volta spazio alla primavera, che tutti ormai pensavano rubata per sempre…

Ma Karl Kraus sapeva che il suo era solo un entusiasmo momentaneo: nel suo capolavoro, la tragedia “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), già anticipava il nuovo orrore che sarebbe giunto di lì a non molto. Lo intuì in tutta la sua chiarezza e, per sua fortuna, il poeta morì poco prima che si inverasse.
Nun weiß ich doch, 's ist Frühling wieder.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 14:03
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Casey Jones, the Union Scab

Casey Jones, the Union Scab
[1912]
Parole di Joe Hill
Sulla melodia de “The Ballad of Casey Jones” di Eddie Newton (su testo di Wallace Saunders e T. Lawrence Seibert, 1900)
Testo trovato su Folk Archive
Interpretata da Earl Robinson, Pete Seeger ed Utah Phillips, tra gli altri.

In questa canzone l’agitatore Joe Hill osa parodiare ferocemente la canzone dedicata ad uno degli eroi statunitensi per eccellenza, il macchinista ferroviere Casey Jones che nell’aprile del 1900, dopo aver lanciato la sua locomotiva alla massima velocità per arrivare a destinazione all’ora prevista, avvedutosi dell’inevitabile scontro con un altro locomotore in sosta sullo stesso binario, anziché fare lo “Schettino” si adoperò a cercare di frenare la macchina e ridurre gli effetti dell’impatto. Sacrificò sé stesso ma salvò la vita dei passeggeri.

Per Joe Hill, Casey Jones non è affatto un eroe. In fondo è proprio lui ad aver lanciato il... (continuer)
The Workers on the S. P. line to strike sent out a call;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 11:49
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Die erfrorenen Soldaten

Die erfrorenen Soldaten
[1915-22]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, dalla tragedia intitolata “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), scritta in reazione all’ecatombe della Grande Guerra.
Musica composta da Hanns Eisler nel 1928 (“Zwei Männerchöre Op. 35”, l’altro brano è Kohlen für Mike di Bertolt Brecht), poi nella “Chöre” pubblicata nella DDR nel 1976.


Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla – quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale – racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore.... (continuer)
[Bei der vordersten Linie in den Karpathen. Es ist alles ruhig. In den Schützengräben stehende Leichname, Mann neben Mann, das Gewehr im Anschlag.]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 10:46
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Linea 30

Linea 30
[2014]
Scritta da Alberto "Bebo" Guidetti
Written by Alberto "Bebo" Guidetti
Album: L'Italia peggiore

"Il gruppo bolognese ha raccontanto nell'ultimo album quel fatto. Quella bomba, quell'eccidio. Raccontano la strage alla stazione di Bologna a chi non c’era o non l’ha vissuta e così evidenziano: 'Il ricordo della memoria è una cosa che abbiamo introdotto da questo lavoro, ma che precedentemente abbiamo sempre fatto dal vivo, cioè il raccontare quegli avvenimenti che non abbiamo nemmeno vissuto sulla nostra pelle, perche io che sono il più anziano della band sono dell’84. Però sappiamo bene l’importanza che ha il ricordare, raccontando come sono andate le cose ed in questo caso lo facciamo non riportando l’avvenimento di per se, ma riviverlo dal punto di vista del papà di Bebo, autore del pezzo. Di questo ne siamo molto orgogliosi perché attraverso la narrativa siamo riusciti a riportare... (continuer)
Il turno chiamato corta e quello più estremo della cortissima sono due turni molto adatti a chi, come il babbo, preferisce alzarsi presto, lavorare e staccare presto.
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 03:16
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La stazione di Bologna

La stazione di Bologna
[2012]
Lorenzo Scuda - Davide Calabrese
Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Tromba: Matteo Costanzi
Trombone: Giordano Bruno Tedeschi
Sax Alto: Stefano Melloni
Sax Tenore: Alessio Alberghini
Violini: Tania Righi e Anna Lodi Rizzini
Pianoforte: Simone Manfredini
Chitarra: Lorenzo Scuda
Contrabbasso: Camilla Missio
Batteria: Sebastian Mannuzza

"Cinque anacronistici viaggiatori alle prese con i trasporti del ventunesimo secolo", recita la presentazione di questa canzoncina apparentemente leggerissima e démodée. Tre simpatici giovani e due ragazze, tutti vestiti da inizio '900, cantano quella che sembra un'arietta dell'epoca, ma che parla con intenti garbatamente satirici della grande stazione attuale coi suoi personaggi, i suoi viaggiatori d'ogni giorno, i gabinetti a pagamento, il giovanotto cannato che chiede soldi al pari,... (continuer)
Che bella la stazione di Bologna,
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 02:35
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Dura Lex

Dura Lex
Album: "Prohibition" (2009)
Interdit d'entrer
(continuer)
26/10/2014 - 18:50
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Patriarcat

Patriarcat
Brigitte Fontaine et Areski Belkacem.
Album: Vous et nous (1977)

Le titre Patriarcat, où se confondent boîte à rythmes, mini-Moog, bandonéon et guitare électrique est à cet égard l'une des plus étonnantes chansons enregistrées par Brigitte Fontaine, qui slame ici avant l'heure un texte où elle appelle les hommes à abandonner la violence et la raison pour s'abandonner aux sensations et aux sentiments.
Wikipedia
En direct de l’arbre de transmission. L’organisation du contrôle est une performance de haut niveau, score trois à zéro. Ulysse a gagné, battant Zorro et King Size est vainqueur à droite de votre écran.
(continuer)
25/10/2014 - 23:30
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Après la guerre

Après la guerre
(1974)
Album: "L'Incendie" (Brigitte Fontaine et Areski Belkacem)

Après la guerre dessine un monde parfait, annonçant Le Repas des dromadaires sur Vous et nous.
Les blés sont en fleurs.
(continuer)
25/10/2014 - 23:16
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Fox News Is My Muse

Fox News Is My Muse
(2012)

Ironicamene dedicata a Hank Williams Jr., il figlio del famoso cantante country (e cantante a sua volta) famoso per essere un fervente repubblicano e difensore dei valori tradizionali contro quell'estremista di Obama...
I thought I’d gone to the well, boys, one too many times
(continuer)
25/10/2014 - 22:15
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This Land Is Not Your Land

This Land Is Not Your Land
(2012)

Omaggio dichiarato a Woody Guthrie di This Land Is Your Land e al Phil Ochs di Here's To The State Of Mississippi, un appello ai fondamentalisti cristiani, razzisti di separarsi dal resto degli Stati Uniti...

Here’s to the land you’ve torn out the heart of,
(insert name of individual or state) find yourself another country to be part of
– Phil Ochs
This land is our land, this land is not your land
(continuer)
25/10/2014 - 22:00
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The West is Dead

The West is Dead
(2012)

Album: "This Land Is Not Your Land"

Tratta da una poesia di Ralph Chaplin, attivista e sindacalista statunitense, in "Bars and Shadows -- The Prison Poems of Ralph Chaplin" (1926)

Musica di Theo Hakola
Les soleils dorés de vos pères menaient
(continuer)
25/10/2014 - 20:12

Non fa mai notte in questo giorno al neon

Antiwar Songs Blog
Non fa mai notte in questo giorno al neon
Horizon è una canzone dei Détroit, il nuovo gruppo di Bertrand Cantat, l’ex cantante dei Noir Désir, tornato in libertà dopo gli anni di detenzione in seguito all’assassinio della sua compagna Marie Trintignant. Una canzone sulla galera scritta da chi l’ha vissuta in prima persona. L’inserimento di una canzone del genere nel nostro sito è […]
Antiwar Songs Staff 2014-10-24 21:54:00

Kleines Marschliedchen

Kleines Marschliedchen
Chanson allemande - Kleines Marschliedchen – Erich Kästner – 1932

Musique de Holger Münzer [1972]
Interprétation : Holger Münzer [1976] et Georg Schneyder [1986]

La Kleine Marschliedchen (petite chanson de marche) d'Erich Kästner a été conçue en 1932, c'est-à-dire à la veille de la prise de pouvoir (par les Nazis) en janvier 1933.
On y découvre les pensées qui vinrent à un pacifiste comme Kästner, quand il vit marcher « les colonnes brunes » dans les rues.

Il n'y a donc rien d'étonnant, dit Lucien l'âne en redressant l'échine, à ce que les mêmes Nazis mirent les écrits d'Erich Kästner au bûcher.

Tu n'as pas tort. Ce qui est plus étonnant, c'est qu'Erich Kästner affronta la bête dans son antre – comme le fit le peintre Max Liebermann Le Maître et Martha et même s'il fut réduit (provisoirement – le temps des 12 ans du Reich de Mille Ans) au silence, il persista dans son combat ; ce qui... (continuer)
PETIT CHANT DE MARCHE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/10/2014 - 23:06
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Burn the Flag

Burn the Flag
Parole e musica di Théo Hakola
Album: "What Fresh Hell Is This?" (1991)

Julie Christensen - other voice
Burn the flag for your mother, hot dogs and milk shakes
(continuer)
23/10/2014 - 20:19
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Din din delirio

Din din delirio
Album: Da consumarsi entro la fine (2010)
din din delirio
(continuer)
envoyé par giannuzzo 23/10/2014 - 16:41
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Brown Baby

Brown Baby
[1961]
Scritta da Oscar Brown, Jr.
Nel disco “Nina at the Village Gate”, registrato dal vivo a New York nell’aprile del 1961 e pubblicato l’anno seguente.

Una canzone dal movimento per i diritti civili, all’epoca dei Freedom Riders.
Brown baby brown baby
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/10/2014 - 15:56
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Libertação

Libertação
[1954]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), poeta, romanziere, saggista, autore teatrale e cinematografico, critico letterario, direttore di importanti giornali e ministro della cultura tra il 1976 ed il 1979.
Musica di Santos Moreira, compositore e violista portoghese.

Canzone che Amália Rodrigues interpretò dal vivo nel 1955. Censuratissima dal regime salazarista, fu pubblicata in Francia nel 1956 (nel disco “Album n° 2: Fado Et Flamenco”) e in Portogallo solo dopo la Rivoluzione del 1974 (“Amália Rodrigues ‎no Café Luso, 1955”).
Si dice che Amália Rodrigues sia stata connivente con il regime: canzoni come questa e come Abandono (Fado Peniche) parrebbero non confermare a pieno quell’opinione. E si tenga pure conto che la celebre cantante nel suo disco intitolato “Com que voz” del 1970 interpretò Trova do vento que passa, la poesia di Manuel Alegre messa in musica da Adriano Correia de Oliveira, due artisti non certo amati dalla dittatura.
Fui à praia, e vi nos limos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/10/2014 - 15:17

La Berloque

La Berloque
LA BERLOQUE
Scène de guerre – Rêve de Peur

Chanson française – LA BERLOQUE – Marco Valdo M.I. – 2014



La Berloque…

La breloque !

Non, la berloque, comme je te le dis.

Sûr ?

Sûr et certain, que je suis. Je te l'accorde : berloque et breloque sont deux mots très proches et aisément confondus. Il n'empêche que c'est bien de berloque qu'il est question. Et de plus, il faut l'entendre aux sens propre et figuré.

Moi, je veux bien, dit Lucien l'âne un peu éberlué, mais je ne sais rien ni de l'un, ni de l'autre.

Alors, je t'explique. Berloque n'est pas un mot d'usage courant… Au point que les dictionnaires les plus usités n'en disent mot. Cependant, quand on cherche, on trouve. Ainsi, berloque est attesté par Littré, ce qui – en soi – est une référence et aussi, par le dictionnaire de l'Académie française, référence redoutable, s'il en est.

Ça ne me dit toujours pas de quoi il s'agit,... (continuer)
Avec le soir, les cris redoublent,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/10/2014 - 19:29
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Charlie Don't Surf

Charlie Don't Surf
Per questo motivo inserisco qui "Charlie fa surf" dei Baustelle.

La canzone è ispirata a Charlie Don't Surf, opera di Maurizio Cattelan, nella quale è rappresentato un bambino con le mani inchiodate al banco di scuola con le matite (a sua volta ispirato ad un dialogo del film Apocalypse Now, che aveva ispirato anche un brano dei Clash Charlie Don't Surf).

Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, ha spiegato che il testo ha due chiavi di lettura. La prima è quella che traspare chiaramente: si tratta di un canto rock and roll di ribellione adolescenziale con riferimenti ai Ramones (la mazza da baseball di Beat on the Brat) in cui il linguaggio gergale e diretto è volutamente provocatorio.

La seconda lettura è una condanna dei ragazzi d'oggi, i quali, per sentirsi diversi, non fanno che identificarsi in certe tipologie di musica e modi di essere con il risultato di diventare comunque omologati.... (continuer)
CHARLIE FA SURF
(continuer)
envoyé par Donquijote82 22/10/2014 - 11:36
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Brigante se more

Brigante se more
BRIGANTI E PARTIGIANI
Banda POPolare dell'Emilia Rossa

da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).



Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Paolo Brini 22/10/2014 - 08:48
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L'estaca

L'estaca
Riarrangiamento dei Lou Quinse gruppo italiano di Blackened Folk Metal

21/10/2014 - 21:52
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A Soldier's Song

A Soldier's Song
LA CANZONE DI UN SOLDATO
(continuer)
envoyé par Anonimo 21/10/2014 - 17:55

Sull’aspro monte

anonyme
Poiché raccolsi dal vice sindaco di Campli (TE) due strofe di un canto dopo la caduta della Fortezza di Civitella posso ritenere che il canto da Voi riportato possa avere la stessa melodia di quella da me registrata.
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Filippo Buongrazio 21/10/2014 - 13:24
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Sergeant Waurich

Sergeant Waurich
Chanson allemande - Sergeant Waurich – Erich Kästner – 1930
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht"   von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)

Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.

Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.

Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continuer)
SERGENT BRAILLARD
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/10/2014 - 22:35
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Il giorno che la Terra smise di girare

Il giorno che la Terra smise di girare
perché mettere questa traduzione al futuro, mi sembra che il testo originale é al passato. Sarebbe stato meglio indicarlo nella presentazione.
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Jacques Becker 20/10/2014 - 19:40
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La Pernette

anonyme
La Pernette
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini

"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
NON PIANGERE, GIANNETTA
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 18:02
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Complainte de Mandrin

anonyme
Complainte de Mandrin
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"

"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continuer)
LAMENTO DI MANDRINO
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 04:03
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Elle n'est pas morte!

Elle n'est pas morte!
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

"Canzone della Comune di Parigi 1871
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
(Parole di E. Pottier)
Canzone scritta nel 1886 in ricordo della Comune di Parigi 1871"

"La Comune di Parigi del 1871 fu certo uno dei momenti-chiave nella storia del movimento operaio e democratico. Il suo ricordo non si estinse con la terribile repressione del governo di Thiers, anzi restò intatto nella coscienza popolare. Tra le numerose canzoni che si ispirano alla Comune, questa, composta da Pottier nel 1886, è forse la più nota. La versione italiana di Chierici ne mette in risalto tutta la carica aggressiva e rabbiosa, attribuendole al tempo stesso una cadenza un po' sbracata da cantastorie, sorretta da un accompagnamento musicale che sa di osteria e di piazza di paese."

LA COMUNE NON È MORTA
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 03:29
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Toz jorz dras de soie tristrons

Toz jorz dras de soie tristrons
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

Da Chrétien de Troyes - XII sec.
Musica di Daisy Lumini - Testo italiano di Beppe Chierici

Il testo originale è in "Yvain ou le chevalier au lion" di Chrétien de Troyes, il fondatore del romanzo francese. E' l'epoca delle Crociate e del feudalesimo; ma accanto alle tradizionali forme di sfruttamento economico, quelle legate alla struttura agricola della società, nascono i primi nuclei dell'industria. Nella Champagne e nell'Artois gli operai sono sottoposti a un ben duro regime nelle officine dove si tesse la seta. Il lamento delle tessitrici è un testo assai insolito nell'opera di Chrétien de Troyes, che solo qui sembra accorgersi dell'esistenza della miseria; ma descrive con tale dolorosa forza espressiva la situazione dello sfruttamento, che sembra che l'autore riconosca davvero l'esistenza di due classi.
La versione italiana di Chierici... (continuer)
LE TESSITRICI DI SETA
(continuer)
envoyé par gianfranco 19/10/2014 - 21:19
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It Ain't Me Babe

It Ain't Me Babe
Francamente io non sarei così sicuro della validità di questa interpretazione della canzone...
Paolo 19/10/2014 - 15:09
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Uffà! Uffà!

Uffà! Uffà!
Versione della Famiglia Rossi

19/10/2014 - 13:01
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Sans Papiers (Iniziali S.P.)

Sans Papiers (Iniziali S.P.)
Hanno cantato questa canzone col gruppo Amoul Solo, in francese.
Lucas 19/10/2014 - 09:19
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Todo cambia

Todo cambia
TUTTO CAMBIA
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 18/10/2014 - 17:21
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Unser Marsch ist eine gute Sache

Unser Marsch ist eine gute Sache
Chanson allemande – Unser Marsch ist eine gute Sache – Dieter Süverkrüp – 1964

[1964]
Paroles et musique : Hannes Stütz
Arrangement musical : Dieter Süverkrüp
Interprétation : Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp et Hannes Stütz.

Imagine, Lucien l'âne mon ami, que cette chanson date de cinquante ans, d'un demi-siècle…

Oui, j'imagine fort bien. Mais je connais bien d'autres chansons qui datent depuis bien plus longtemps encore ; certaines depuis des centaines d'années et plus. Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, je me demande ce que tu as derrière la tête en évoquant ce demi-siècle…

Plusieurs choses, en effet. Particulièrement, quoi que tu en dises, la durée écoulée. Certes, cinquante ans pour une chanson, ce n'est rien ou peu de choses, mais à l'échelle d'une vie d'homme, c'est beaucoup. Et cette chanson est une chanson de marche civile avec une forte charge politique pacifiste... (continuer)
NOTRE MARCHE EST UNE BONNE CHOSE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/10/2014 - 22:32
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O charlatão

O charlatão
[1971]
Parole e musica di José Mário Branco
Nel disco intitolato “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Interpretata anche da Sérgio Godinho nel suo disco “Os sobreviventes” del 1972

Descrizione del Portogallo come ridotto sotto la dittatura di António Salazar, il ciarlatano (e affamatore e assassino).
Numa ruela de má fama
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:44
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Com uma arma, com uma flor

Com uma arma, com uma flor
[1975]
Parole e musica di José Niza
Con l’arrangiamento e l’orchestra di José Calvário
Canzone presentata al XII Grande Prémio Tv Da Canção 1975
Nasci num país de silêncio e luta
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:15




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