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Lettera alla mia amica

Lettera alla mia amica
Canzoniere Il Contemporaneo, LP Canto ai Popoli, Milano, 1974

Testo ripreso da "La musica dell'altra Italia".
Testo di Anonimo Vietnamita
In questa domenica d'aprile
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 23:46
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Palestina

Palestina
[1988]
Dall'album "Geografia"
Testo e musica di Lluís Llach

Ripreso da: http://www.cancioneros.com
El teu nom una rosa, el teu nom Palestina.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 23:33
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Corrandes d'exili

Corrandes d'exili
[1947]
Poesia di Pere Quart
Musica e interpretazione di:
1. Lluís Llach (1973)
In album: T'estimo (1984)
Ripresa anche da Silvia Pérez Cruz
2. Ovidi Montllor (1942-1995)
In album: A Alcoi (1974)
Poema de Pere Quart
Música i interpretació de:
1. Lluís Llach (1973)
A l'àlbum T'estimo (1984)
Interpretada també per Sílvia Pérez Cruz
2. Ovidi Montllor (1942-1975)
A l'àlbum A Alcoi (1974)

Il testo è una poesie di Pere Quart (1899-1986), pseudonimo di Joan Oliver i Sallarès, uno dei maggiori poeti contemporanei in lingua catalana, esiliato durante il franchismo.



La poesia fu scritta dall'autore nel 1947, mentre si trovava in esilio a Santiago del Cile dove era arrivato grazie all'aiuto di Pablo Neruda; fu pubblicata dapprima nella rivista in lingua catalana Germanor (“Fratellanza”), pubblicata a Santiago, e poi nella raccolta Saló de tardor (“Salone d'autunno”), di cui rappresenta... (continuer)
Una nit de lluna plena
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 23:26
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L'estaca

L'estaca

[1968]

Testo e musica di Lluís Llach
Dall'EP "Cop de destral" (1968)
Poi nell'album "Els èxits de Lluís Llach" (1969)
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat.
Lyrics and Music by Lluís Llach
From the EP "Cop de destral" (1968)
Then in the LP "Els èxits de Lluís Llach" (1969)
Also performed by Joan Manuel Serrat.



La canzone più famosa di Lluís Llach, e forse anche nell'intera lingua catalana. Uno dei simboli della resistenza al franchismo. Il fascismo e qualsiasi forma di oppressione vengono visti come un palo a cui tutti siamo incatenati ma che, se tiriamo forte, tutti insieme, riusciremo a far cadere. Secondo Lluís Llach stesso, nella prima stesura della canzone c'era una "colonna" (columna) al posto del palo, dell'estaca; la cambiò col palo sia perché la parola gli suonava meglio, sia perché far cascare un palo è senz'altro più facile che tirare giù una colonna. Si potrebbe... (continuer)
L'avi Siset em parlava
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 23:11
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Lassù sulle colline del Piemonte

anonyme
Lassù sulle colline del Piemonte
[1944]

Trasformazione della canzonetta "Laggiù nel paradiso delle Haway" operata da tre studenti partigiani milanesi sulla stessa melodia. Reg. di F. Coggiola e M. Deichmann, Milano, 1965, alla manifestazione conclusiva delle celebrazioni per il Ventennale della Resistenza.

Incisioni:

- Canti partigiani (Coro A. Toscanini di Torino)

- Avanti popolo: Fischia il vento CD (gruppo di partigiani delle Langhe)

- La Resistenza dell'Emilia Romagna - dischi del Sole DS 502/4 e DS 505/7 (gruppo di "cantori popolari")

- Materiali Tradizionali (B.E.V. Bonifica Emiliana Veneta) 2006 Felmay con il titolo "Cantata dei partigiani"

(da "La musica dell'altra Italia")
Lassù sulle colline del Piemonte
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 22:43
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La tradotta che parte da Torino

anonyme
La tradotta che parte da Torino
[ca. 1915/16]

Canto degli Alpini.
Testo ripreso da "La musica dell'altra Italia".
È all'origine dell'altro celebre canto La tradotta che parte da Novara.

Ricordiamo la versione di Giorgio Gaber e Vittorio Paltrinieri dal programma TV "Canzoniere minimo" del 1963. Più recentemente riproposta e riarrangiata dai Radiofiera.

2014
Il testamento del capitano



Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del... (continuer)
La tradotta che parte da Torino
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 22:35

La storia di Kappler

La storia di Kappler
[1977]

Testo di Gilberto Boschesi su musica tradizionale. Registrazione di Giorgio Vezzani, Gonzaga (MN) [la "Musica dell'altra Italia", da cui è tratto il testo, indica come data di registrazione il 1976, ma ciò è impossibile essendo avvenuto l'episodio della fuga del criminale nazista il 15 agosto 1977 -RV]
Sul massacro delle Fosse Ardeatine si veda anche e soprattutto Il massacro dei trecentoventi (Le Fosse Ardeatine).


La fuga di ferragosto. Herbert Kappler e i suoi complici istituzionali.

L'episodio della fuga del criminale nazista Herbert Kappler, responsabile dell'eccidio delle Fosse Ardeatine condannato per questo all'ergastolo, dall'ospedale militare del Celio (dove era arrivato l'anno prima dal carcere militare di Gaeta, essendo affetto da un cancro), il 15 agosto 1977, resta uno dei tanti "misteri d'Italia" per il quale non si è mai avuta una risposta.

Era il giorno di Ferragosto... (continuer)
...la più veloce ballata del mondo, scritta questa notte verso le due, cantata questa sera sul palcoscenico. Questo è un record dei records. Sarà indimenticabile per voi e per noi...
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 22:23
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Era una notte che pioveva (La sentinella)

anonyme
Era una notte che pioveva (La sentinella)
[ca. 1916]

Interpretato dal Duo di Piadena (incisione in "Maledetta la guerra e i ministri") e da Massimo Bubola
Testo ripreso da "La musica dell'altra Italia".

Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.

"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato,... (continuer)
Era una notte che pioveva
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2005 - 22:02




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