Ho fatto un disegno
[2017]
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Ho fatto un disegno per il mio paese
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 14:12
Parcours:
Du Kurdistan
La nostra poesia è scritta con le lacrime
Una canzone per il Rojava (2017)
Nell’oscurità di anguste celle,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 13:50
Parcours:
Des prisons du monde, Du Kurdistan
Cappuccio rosso
2017
L'abbiamo battezzata Cappuccio rosso e così la vogliamo ricordare. Ayse Deniz Karacagil, che alla condanna a 103 anni di carcere ha preferito il fronte: il Kurdistan, la lotta contro l'Isis. E ora l'onore di poterla celebrare con questa canzone. Ti sia lieve la terra, grandioso simbolo di libertà…
L'abbiamo battezzata Cappuccio rosso e così la vogliamo ricordare. Ayse Deniz Karacagil, che alla condanna a 103 anni di carcere ha preferito il fronte: il Kurdistan, la lotta contro l'Isis. E ora l'onore di poterla celebrare con questa canzone. Ti sia lieve la terra, grandioso simbolo di libertà…
Sembrano luci di un giorno a Natale
(continuer)
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envoyé par Dq82 26/1/2019 - 19:05
Parcours:
Du Kurdistan
Quan cau el sol
(2017)
Album: "Amb l'esperança entre les dents"
“Està basada en el viatge que vaig fer amb Feliu Ventura al Kurdistan. Vam anar a denunciar les polítiques de Turquia i la situació del poble kurd. Intenta reflectir un poc les batalles tan bèsties que afronta el poble kurd en diferents fronts. Explica com vencen la foscor amb les armes que tenen i com creuen que la victòria són els somriures dels que vindran”.
Enderrock
Album: "Amb l'esperança entre les dents"
“Està basada en el viatge que vaig fer amb Feliu Ventura al Kurdistan. Vam anar a denunciar les polítiques de Turquia i la situació del poble kurd. Intenta reflectir un poc les batalles tan bèsties que afronta el poble kurd en diferents fronts. Explica com vencen la foscor amb les armes que tenen i com creuen que la victòria són els somriures dels que vindran”.
Enderrock
Entre les runes
(continuer)
(continuer)
10/6/2018 - 18:08
Parcours:
Du Kurdistan
Il canto della marcia (Amore e libertà)
2018
Il canto nella marcia è l'omaggio che gli AK47 hanno voluto dedicare al Kurdistan attraverso le parole del poeta Sherko Bekas e quelle del cantautore armeno Aram Tigram. Dal Rojava alla Turchia, la libertà del popolo kurdo è la nostra libertà.
Abbiamo scritto, suonato e cantato il “Canto nella marcia (Amore e Libertà)”, una canzone sul Kurdistan, che catalizza i nostri cuori su una lotta giusta, senza se e senza ma. Il Kurdistan, è una regione vastissima abitata da circa 50 milioni di curdi, cui non viene riconosciuta la propria identità linguistica, culturale e di stato indipendente. L’Iraq, l’Iran, la Siria e la Turchia, occupano e si dividono la regione dei Curdi, esercitando un potere discriminatorio, che la Turchia in particolare – attualmente – sta imponendo con la forza della violenza cieca, bombardando le città che maggiormente alimentano la resistenza. E la Turchia, la dittatura... (continuer)
Il canto nella marcia è l'omaggio che gli AK47 hanno voluto dedicare al Kurdistan attraverso le parole del poeta Sherko Bekas e quelle del cantautore armeno Aram Tigram. Dal Rojava alla Turchia, la libertà del popolo kurdo è la nostra libertà.
Abbiamo scritto, suonato e cantato il “Canto nella marcia (Amore e Libertà)”, una canzone sul Kurdistan, che catalizza i nostri cuori su una lotta giusta, senza se e senza ma. Il Kurdistan, è una regione vastissima abitata da circa 50 milioni di curdi, cui non viene riconosciuta la propria identità linguistica, culturale e di stato indipendente. L’Iraq, l’Iran, la Siria e la Turchia, occupano e si dividono la regione dei Curdi, esercitando un potere discriminatorio, che la Turchia in particolare – attualmente – sta imponendo con la forza della violenza cieca, bombardando le città che maggiormente alimentano la resistenza. E la Turchia, la dittatura... (continuer)
L'amore chiama l'amore
(continuer)
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envoyé par Dq82 20/3/2018 - 21:11
Parcours:
Du Kurdistan
Rojava
[2017]
Album: Ballad of a Wobbly
Album: Ballad of a Wobbly
Listen to me, friends, from New York to California
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envoyé par adriana 12/12/2017 - 14:37
Parcours:
Du Kurdistan
L'ultimo respiro fa da testamento
2017
Eredi della sconfitta
La storia ha protagonisti più o meno famosi.
Alcuni fanno da esempio, illuminano con la loro vita e la loro voglia di cambiamento anche le nostre vite, a distanza di anni o di decenni.
Altre volte il loro esempio viene dimenticato, così come la loro voglia di lottare per un futuro migliore.
Il loro ultimo respiro non deve andare perso, ma deve essere un testamento, un passaggio di testimone, per noi che continuiamo a combattere e non dobbiamo buttare il sacrificio di vite esemplari.
Eredi della sconfitta
La storia ha protagonisti più o meno famosi.
Alcuni fanno da esempio, illuminano con la loro vita e la loro voglia di cambiamento anche le nostre vite, a distanza di anni o di decenni.
Altre volte il loro esempio viene dimenticato, così come la loro voglia di lottare per un futuro migliore.
Il loro ultimo respiro non deve andare perso, ma deve essere un testamento, un passaggio di testimone, per noi che continuiamo a combattere e non dobbiamo buttare il sacrificio di vite esemplari.
Come Ocalan zio Apo
(continuer)
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envoyé par Zorba 20/3/2017 - 18:08
Una ragione per vivere
La ricerca per il testo originale non è terminata, ho quindi provato a chiedere direttamente a Roberto Billi, che è l'autore di questa canzone. Mi ha detto di averla trovata tempo addietro in un libro di canti curdi in biblioteca.
L'unico libro che risulta abbastanza facile da reperire è "Biancamaria e Gianroberto Scarcia. Un destino in versi. Lirici curdi. Chieti, Vecchio Faggio, 1990 (168 p.)"
Purtroppo la raccolta non presenta i testi originali. Però fornisce notizie sull'autore e sul traduttore
Scelta e traduzione sono perlopiù risultato di lunghe piacevoli ore di lettura trascorse insieme da chi scrive (Gianroberto Scarcia ndr) (iranista, quindi solo "orecchiante" di curdo, incapace di afferrar bene, da solo, un testo, soprattutto contemporaneo) e dell'amico curdo Hinir Salim, pittore e cultore d'arte, cui dobbiamo anche la copertina di questo libro
KAMURAN BADR KHAN (sec. XX)
Emiro,... (continuer)
L'unico libro che risulta abbastanza facile da reperire è "Biancamaria e Gianroberto Scarcia. Un destino in versi. Lirici curdi. Chieti, Vecchio Faggio, 1990 (168 p.)"
Purtroppo la raccolta non presenta i testi originali. Però fornisce notizie sull'autore e sul traduttore
Scelta e traduzione sono perlopiù risultato di lunghe piacevoli ore di lettura trascorse insieme da chi scrive (Gianroberto Scarcia ndr) (iranista, quindi solo "orecchiante" di curdo, incapace di afferrar bene, da solo, un testo, soprattutto contemporaneo) e dell'amico curdo Hinir Salim, pittore e cultore d'arte, cui dobbiamo anche la copertina di questo libro
KAMURAN BADR KHAN (sec. XX)
Emiro,... (continuer)
CANZONE POPOLARE CURDA
(continuer)
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envoyé par dq82 9/3/2017 - 17:40
Liberata
2008
Bracana
Dedicata a Pierre Griffi, detto "Denis"
Nato ad Algeri 13 maggio 1914, ucciso a Bastia dai fascisti italiani il 18 agosto 1943
Membro delle brigate internazionali durante la guerra di Spagna. Membro dell'operazione Pearl harbour. arrestato dall'OVRA verrà fucilato a Bastia.
Bracana
Dedicata a Pierre Griffi, detto "Denis"
Nato ad Algeri 13 maggio 1914, ucciso a Bastia dai fascisti italiani il 18 agosto 1943
Membro delle brigate internazionali durante la guerra di Spagna. Membro dell'operazione Pearl harbour. arrestato dall'OVRA verrà fucilato a Bastia.
Alba in le corte nielle
(continuer)
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envoyé par dq82 8/12/2016 - 16:27
Parcours:
#freeAssange, 11 septembre: terrorisme à New York, 1968 et environs, 1994: Génocide au Rwanda, 2020-2023: Chansonnier du COVID-19, Aborigènes d'Australie: racisme, ségrégation, assimilaion et générations volées, Ânes contre la guerre (et contre le travail), Antiwar Anticléricale, Apartheid, la honte raciste institutionnalisée, Armes, la guerre chez soi tous les jours, Ballades traditionnelles britanniques et irlandaises contre la guerre, Bandes sonores de films contre la guerre, Barricades, Camps d'extermination, CCG Antifà: Antifascisme militant, Chansons d'amour contre la guerre, Chats divers, Che Guevara, Chico Mendes, Chili 1970-1990. L'Unidad Popular, Allende, le coup du 11 septembre 1973, le régime de Pinochet, Communauté LGBTQIA+ e homophobie : l'amour contre la violence des préjugés, Comptines, rondes, berceuses et autres chansons contre la guerre pour enfants, Contre le Nucléaire, Corse : colonialisme, répression et lutte, Des prisons du monde, Déserteurs, Don Quichotte entre l'éternité et 82, Donald Trump, Droite et Réaction contre et dans la guerre, Drônes de merde, Du Kurdistan, Edelweisspiraten – Résistance de jeunes en Allemagne nazie, Exil et exiliés, FCG: Film contre la Guerre, Gaetano Bresci, Gênes - G8, Résistance au Nazifascisme en Italie et en Europe
Kobane
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
Since the risings started there are many tales you could tell
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2016 - 08:44
Parcours:
Du Kurdistan
Revolution
(2015)
Canta tra i peshmerga per incitarli a combattere contro lo Stato Islamico (Is). E' la pop star curda Helly Luv, che ha diffuso un nuovo video del suo ultimo brano, 'Revolution', dove canta armata di fucile dall'alto del suo tacco 12 dorato. Il filmato, dedicato ''alle vittime della violenza e del terrorismo'', si apre con il dolore della perdita, con lo stravolgimento della vita quotidiana dovuto alla guerra, all'avanzata dei jihadisti nel nord dell'Iraq. Ci sono bambini che piangono, spaventati e disperati, e madri che tentano invano di riportare in vita i figli. In campo, tra i peshmerga e con il volto coperto da una keffiyeh, appare la stessa Helly Luv. ''Alzatevi in piedi, noi siamo uniti, insieme possiamo sopravvivere'', canta la pop star curda. ''E' una rivoluzione. Andiamo avanti a lottare. Non bisogna aver paura nel mondo. Uniamoci per far sapere loro che noi siamo qui'',... (continuer)
Canta tra i peshmerga per incitarli a combattere contro lo Stato Islamico (Is). E' la pop star curda Helly Luv, che ha diffuso un nuovo video del suo ultimo brano, 'Revolution', dove canta armata di fucile dall'alto del suo tacco 12 dorato. Il filmato, dedicato ''alle vittime della violenza e del terrorismo'', si apre con il dolore della perdita, con lo stravolgimento della vita quotidiana dovuto alla guerra, all'avanzata dei jihadisti nel nord dell'Iraq. Ci sono bambini che piangono, spaventati e disperati, e madri che tentano invano di riportare in vita i figli. In campo, tra i peshmerga e con il volto coperto da una keffiyeh, appare la stessa Helly Luv. ''Alzatevi in piedi, noi siamo uniti, insieme possiamo sopravvivere'', canta la pop star curda. ''E' una rivoluzione. Andiamo avanti a lottare. Non bisogna aver paura nel mondo. Uniamoci per far sapere loro che noi siamo qui'',... (continuer)
United,united we're marching there
(continuer)
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4/2/2016 - 23:48
Parcours:
Du Kurdistan
La maglietta rossa di Kobane
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
Quo Vadis - Storie di migranti
Il tuo nome è Aylan,
(continuer)
(continuer)
15/12/2015 - 15:09
Parcours:
Du Kurdistan
Pace
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
La canzone è parte di un'opera rock in allestimento denominata Quo vadis - Storie di migranti.
L’opera nasce dalla consapevolezza che l’umanità intera sta vivendo un momento storico epocale: non soltanto il confronto/scontro di religioni e civiltà diverse, non soltanto la crisi e gli interessi economici mondiali ma la percezione di un punto di non ritorno globale per la sopravvivenza dell’essere uomo, dei suoi valori fondanti e dello stesso senso della vita.
In qualche modo vorrebbe essere la colonna sonora di un’umanità dolente e smarrita in cammino verso una destinazione ignota.
La tragedia dei migranti (o profughi, o rifugiati, o diseredati non fa differenza) ci pone di fronte a tutto ciò , analogamente a tutte le migrazioni del passato, ma anche diversamente da esse perché oggi questa è tragedia di tutti: di chi uccide, di chi lucra, di chi fugge, di chi accoglie e di chi respinge.
Sotto gli occhi di tutti.
Quo Vadis - Storie di migranti
La canzone è parte di un'opera rock in allestimento denominata Quo vadis - Storie di migranti.
L’opera nasce dalla consapevolezza che l’umanità intera sta vivendo un momento storico epocale: non soltanto il confronto/scontro di religioni e civiltà diverse, non soltanto la crisi e gli interessi economici mondiali ma la percezione di un punto di non ritorno globale per la sopravvivenza dell’essere uomo, dei suoi valori fondanti e dello stesso senso della vita.
In qualche modo vorrebbe essere la colonna sonora di un’umanità dolente e smarrita in cammino verso una destinazione ignota.
La tragedia dei migranti (o profughi, o rifugiati, o diseredati non fa differenza) ci pone di fronte a tutto ciò , analogamente a tutte le migrazioni del passato, ma anche diversamente da esse perché oggi questa è tragedia di tutti: di chi uccide, di chi lucra, di chi fugge, di chi accoglie e di chi respinge.
Sotto gli occhi di tutti.
Quando il tempo sparirà
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envoyé par Fernando Ianeselli (autore e compositore) 15/12/2015 - 15:01
Parcours:
Du Kurdistan
Love in the ruins of Kobanê / Stranizza d’amuri
Antiwar Songs Blog
Evit Bederkhan, 21 anni, e Yilmaz Ali, 30 anni, si sono sposati nella loro città, Kobanê, tra le sue rovine. Hanno scelto di restarvi e di combattere per la libertà. Questo sito e Ismail Kevit Sukhnar, un giovane profugo Kurdo abitante a Firenze, hanno voluto dedicare loro, e a tutta la lotta di Kobanê, Stranizza […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-26 22:22:00
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Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Şivan Perwer
Şanovan / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Aynur Doğan
Albûm / Album:
Keçê Kurdan
Al popolo curdo, alle donne curde
In questi giorni il popolo curdo stanziato nella Siria settentrionale è sottoposto ancora una volta ad una drammatica repressione. I Turchi la chiamano Barış Pınarı Harekatı , Operazione pace di primavera. Si sa, le guerre non esistono più, sostituite nell’universo multimediale da piani di pace a raffica e relativo monte premi.
I morti tra i civili curdi sono in costante aumento. Si parla delle corresponsabilità americane che sono manifeste. Pochi però hanno voglia di andare a fondo e sapere, ad esempio, quali sono stati i termini dell’intesa tra Turchia, Iran e Russia per la questione curda nel summit del16 Settembre ad Ankara.... (continuer)