Scintilla
2017
Ossidiana
Dedicato ad Ayse Deniz Karacagil e a tutte le combattenti dell'YPJ
Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Ossidiana
Dedicato ad Ayse Deniz Karacagil e a tutte le combattenti dell'YPJ
Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Delle mie spoglie
(continuer)
(continuer)
envoyé par DQ82 6/11/2025 - 01:25
Parcours:
Du Kurdistan
Guernica
GERMANIA: ESTRADIZIONE DI RIFUGIATI CURDI E ARMI ALLA TURCHIA
Gianni Sartori
Significativo il recente (primi di luglio) intervento di Jakob Migenda (membro del partito della sinistra tedesca Die Linke) riportato dall’agenzia Mezopotamya. Oltre a sottolineare l’importanza della solidarietà verso la lotta dei Curdi per la pace, la giustizia e la libertà, Migenda ha stigmatizzato le responsabilità del suo paese, la Germania, nel. sostenere il regime turco. Sia a livello diplomatico che con l’invio di armi.
Al momento della denuncia da parte dell’esponente della sinistra radicale tedesca, circa il 90% degli armamenti comprati da Ankara risultavano di provenienza tedesca.
Nella sua denuncia Jakob Migenda aveva anche ricordato come il PKK rimanga illegale in territorio tedesco. Rendendo perseguibili penalmente le attività di solidarietà con il movimento curdo (comprese quelle di contro-informazione).... (continuer)
Gianni Sartori
Significativo il recente (primi di luglio) intervento di Jakob Migenda (membro del partito della sinistra tedesca Die Linke) riportato dall’agenzia Mezopotamya. Oltre a sottolineare l’importanza della solidarietà verso la lotta dei Curdi per la pace, la giustizia e la libertà, Migenda ha stigmatizzato le responsabilità del suo paese, la Germania, nel. sostenere il regime turco. Sia a livello diplomatico che con l’invio di armi.
Al momento della denuncia da parte dell’esponente della sinistra radicale tedesca, circa il 90% degli armamenti comprati da Ankara risultavano di provenienza tedesca.
Nella sua denuncia Jakob Migenda aveva anche ricordato come il PKK rimanga illegale in territorio tedesco. Rendendo perseguibili penalmente le attività di solidarietà con il movimento curdo (comprese quelle di contro-informazione).... (continuer)
Gianni Sartori 16/8/2025 - 09:30
Una Goccia
IRAN: CONDANNE A MORTE IN AUMENTO PER LE MINORANZE (ma non solo), DONNE VITTIME DI APARTHEID ISTITUZIONALIZZATO
Gianni Sartori
Sappiamo che per i beluci (Baloch) le cose non vanno tanto bene in Pakistan. Per quelli che vivono in Iran forse ancora peggio.
Anche se ovviamente per le minoranze e per gli oppositori in genere (e per le donne in particolare) si tratta di un “mal comune”. Andiamo con ordine.Secondo l'organizzazione “Baloch Activists Campaign” (BAC, citata dall'agenzia curda Mezopotamya) nei primi tre mesi del 2025 la repressione del regime di Teheran avrebbe causato direttamente la morte di almeno trenta beluci, tra cui 4 donne e due minorenni (oltre a una sessantina di feriti). Stando alle cifre ufficiali (presumibilmente per difetto) sarebbero 218 i beluci arrestati (tra loro cinque bambini).
Inoltre 24 beluci sono stati giustiziati (altri tre sono in attesa dell'esecuzione)... (continuer)
Gianni Sartori
Sappiamo che per i beluci (Baloch) le cose non vanno tanto bene in Pakistan. Per quelli che vivono in Iran forse ancora peggio.
Anche se ovviamente per le minoranze e per gli oppositori in genere (e per le donne in particolare) si tratta di un “mal comune”. Andiamo con ordine.Secondo l'organizzazione “Baloch Activists Campaign” (BAC, citata dall'agenzia curda Mezopotamya) nei primi tre mesi del 2025 la repressione del regime di Teheran avrebbe causato direttamente la morte di almeno trenta beluci, tra cui 4 donne e due minorenni (oltre a una sessantina di feriti). Stando alle cifre ufficiali (presumibilmente per difetto) sarebbero 218 i beluci arrestati (tra loro cinque bambini).
Inoltre 24 beluci sono stati giustiziati (altri tre sono in attesa dell'esecuzione)... (continuer)
Gianni Sartori 3/4/2025 - 21:21
ژماردن
Tra gli arresti dei sindaci in Turchia (ora anche di quelli non curdi) e i pogrom in Siria, la proposta politica curda del Confederalismo democratico rimane una delle poche vie d’uscita praticabili
TURCHIA E SIRIA: GRANDE E’ IL DISORDINE SOTTO IL CIELO
Gianni Sartori
Probabilmente sono rimasti solo i “campisti” (e i rosso-bruni in genere) a non capire cosa realmente abbia rappresentato e - se pur tra mille difficoltà e qualche contraddizione - continui a rappresentare la lotta del popolo curdo in Turchia e Siria. Un brandello di speranza, una possibile fuoriuscita dalle miserie del Giano fascista-neoliberista.
Anche recentemente vanno sproloquiando (o semplicemente delirando) di fantomatiche alleanze tra curdi e sionisti
Vedi le surreali affermazioni dell’ineffabile Thierry Meyssan:
“In Turchia, la pacificazione interna della questione kurda delegittima la posizione dei mercenari kurdi... (continuer)
TURCHIA E SIRIA: GRANDE E’ IL DISORDINE SOTTO IL CIELO
Gianni Sartori
Probabilmente sono rimasti solo i “campisti” (e i rosso-bruni in genere) a non capire cosa realmente abbia rappresentato e - se pur tra mille difficoltà e qualche contraddizione - continui a rappresentare la lotta del popolo curdo in Turchia e Siria. Un brandello di speranza, una possibile fuoriuscita dalle miserie del Giano fascista-neoliberista.
Anche recentemente vanno sproloquiando (o semplicemente delirando) di fantomatiche alleanze tra curdi e sionisti
Vedi le surreali affermazioni dell’ineffabile Thierry Meyssan:
“In Turchia, la pacificazione interna della questione kurda delegittima la posizione dei mercenari kurdi... (continuer)
Gianni Sartori 20/3/2025 - 13:36
Carta a Kobane
SALGONO A DIECI LE VITTIME CURDE DELL’INFAME ATTACCO DI UN DRONE TURCO A SUD DI KOBANE
Gianni Sartori
Sono saliti a dieci le vittime (madre, padre e otto figli) del brutale attacco del 17 marzo di un drone armato turco a una fattoria nelle campagne di Kobane(tra i villaggi di Qomçî e di Berxbotan). Purtroppo anche Ronîda Osman Ebdo, una dei due giovani rimasti feriti, è morta il 18 marzo all’ospedale dove era stata ricoverata con il fratello Narîn Osman Ebdo (9 anni) unico sopravvissuto al massacro. Un’intera famiglia curda, gli Othman, sterminata dall’esercito di occupazione turco.
Ricordo che verso la fine dell’anno scorso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva dato luce verde all’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte della Baykar. Azienda turca proprietà del genero di Erdogan e nota a livello mondiale per produrre sia semplici droni (armati) che i più sofisticati... (continuer)
Gianni Sartori
Sono saliti a dieci le vittime (madre, padre e otto figli) del brutale attacco del 17 marzo di un drone armato turco a una fattoria nelle campagne di Kobane(tra i villaggi di Qomçî e di Berxbotan). Purtroppo anche Ronîda Osman Ebdo, una dei due giovani rimasti feriti, è morta il 18 marzo all’ospedale dove era stata ricoverata con il fratello Narîn Osman Ebdo (9 anni) unico sopravvissuto al massacro. Un’intera famiglia curda, gli Othman, sterminata dall’esercito di occupazione turco.
Ricordo che verso la fine dell’anno scorso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva dato luce verde all’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte della Baykar. Azienda turca proprietà del genero di Erdogan e nota a livello mondiale per produrre sia semplici droni (armati) che i più sofisticati... (continuer)
Gianni Sartori 19/3/2025 - 22:30
Dal Rojava una voce
5 DICEMBRE 2024: ANCHE HAMA CONQUISTATA DA AL NUSRA
TAGLIAGOLE E “CACCIATORI DI SCALPI” FILO-TURCHI PUNTANO SUL ROJAVA
Gianni Sartori
Mentre al Nusra & C. procede, se pur con qualche intoppo, verso sud (Hama ormai è stata conquistata), l'ANS si va rinforzando (anche con l'uso di tanks) in direzione est, sul fronte di Manbij e Maskanah ancora sotto il controllo delle FDS. Preparandosi ad aggredire il Rojava di cui Manbij (100mila abitanti) rappresenta un nodo strategico all'ovest dell'Eufrate. Sia Manbij che Maskanah, recuperata qualche giorno fa dalle FDS, sono ora terreno di scontro tra il principale proxy di Ankara (ANS) e le FDS (curdi, arabi, armeni, siriaci, turcomanni...).
Intanto sono tornati in azione soggetti apertamente legati a Daesh. In questi giorni hanno ucciso un membro del Partito del Futuro (un partito democratico siriano, già perseguitato dal regime di Damasco, con... (continuer)
TAGLIAGOLE E “CACCIATORI DI SCALPI” FILO-TURCHI PUNTANO SUL ROJAVA
Gianni Sartori
Mentre al Nusra & C. procede, se pur con qualche intoppo, verso sud (Hama ormai è stata conquistata), l'ANS si va rinforzando (anche con l'uso di tanks) in direzione est, sul fronte di Manbij e Maskanah ancora sotto il controllo delle FDS. Preparandosi ad aggredire il Rojava di cui Manbij (100mila abitanti) rappresenta un nodo strategico all'ovest dell'Eufrate. Sia Manbij che Maskanah, recuperata qualche giorno fa dalle FDS, sono ora terreno di scontro tra il principale proxy di Ankara (ANS) e le FDS (curdi, arabi, armeni, siriaci, turcomanni...).
Intanto sono tornati in azione soggetti apertamente legati a Daesh. In questi giorni hanno ucciso un membro del Partito del Futuro (un partito democratico siriano, già perseguitato dal regime di Damasco, con... (continuer)
Gianni Sartori 5/12/2024 - 21:09
Flowers of freedom (a song for Kurdistan)
Pino Libonati
PICCOLE INFAMIE NELLE CARCERI TURCHE
Gianni Sartori
A volte alcuni dettagli rivelatori sono in grado di suscitare più indignazione di una sequela di disgrazie e infamie.
Sappiamo bene che la situazione generale in cui versa da decenni il popolo curdo lascia indifferente l'opinione pubblica (assuefatta, manipolata, meschina di suo...?) e viene ignorata dai media (dai bombardamenti turchi in Rojava e Bashur alla tragica, infernale condizione di prigionieri e alla - non certo ultima - questione delle donne curde, sottoposte a molteplici oppressioni...). Tuttavia un fatto apparentemente – solo apparentemente – secondario, minimale può trasmettere da solo, di colpo, la brutalità di un sistema carcerario. Funzionale sia come deterrente che come anticamera dello sterminio nei confronti di questo popolo non addomesticabile.
E' questo, a mio avviso, il caso di Şaban Kaygusuz, prigioniero politico... (continuer)
Gianni Sartori
A volte alcuni dettagli rivelatori sono in grado di suscitare più indignazione di una sequela di disgrazie e infamie.
Sappiamo bene che la situazione generale in cui versa da decenni il popolo curdo lascia indifferente l'opinione pubblica (assuefatta, manipolata, meschina di suo...?) e viene ignorata dai media (dai bombardamenti turchi in Rojava e Bashur alla tragica, infernale condizione di prigionieri e alla - non certo ultima - questione delle donne curde, sottoposte a molteplici oppressioni...). Tuttavia un fatto apparentemente – solo apparentemente – secondario, minimale può trasmettere da solo, di colpo, la brutalità di un sistema carcerario. Funzionale sia come deterrente che come anticamera dello sterminio nei confronti di questo popolo non addomesticabile.
E' questo, a mio avviso, il caso di Şaban Kaygusuz, prigioniero politico... (continuer)
Gianni Sartori 18/11/2024 - 12:22
Kurdistan
“Il PKK è una rivoluzione mentale e della coscienza nel Kurdistan”
Gianni Sartori
47 anni fa Abdullah Öcalan fondava il PKK: una speranza sia per il popolo curdo che – forse - per l'Umanità
Vogliamo crederci ancora. Anche in questi tempi bui e – quasi – senza speranza. Credere nella possibilità di una vita degna - o almeno decente – per tutte e per tutti. Qui e ora, su questo pianeta alla deriva, nella crisi ambientale e nel caos politico.
E anche (come si legge in un comunicato in vista del 47° anniversario, 27 novembre, del PKK) pensare che se “il Medio Oriente è il cuore del mondo e il Kurdistan il cuore del Medio Oriente, il PKK è la vena giugulare di questo cuore che diffonde la libertà e la democrazia in tutto il Medio Oriente”.
Il congresso fondativo del PKK risale al 27 novembre 1978 nel villaggio di Fis (distretto di Lice, provincia di Diyarbakır-Amed), ormai quasi mezzo secolo... (continuer)
Gianni Sartori
47 anni fa Abdullah Öcalan fondava il PKK: una speranza sia per il popolo curdo che – forse - per l'Umanità
Vogliamo crederci ancora. Anche in questi tempi bui e – quasi – senza speranza. Credere nella possibilità di una vita degna - o almeno decente – per tutte e per tutti. Qui e ora, su questo pianeta alla deriva, nella crisi ambientale e nel caos politico.
E anche (come si legge in un comunicato in vista del 47° anniversario, 27 novembre, del PKK) pensare che se “il Medio Oriente è il cuore del mondo e il Kurdistan il cuore del Medio Oriente, il PKK è la vena giugulare di questo cuore che diffonde la libertà e la democrazia in tutto il Medio Oriente”.
Il congresso fondativo del PKK risale al 27 novembre 1978 nel villaggio di Fis (distretto di Lice, provincia di Diyarbakır-Amed), ormai quasi mezzo secolo... (continuer)
Gianni Sartori 16/11/2024 - 09:28
La ragazza di Kobanê
Kobanê Kalling!
Gianni Sartori
A dieci anni dalla Resistenza di Kobanê (novembre 2014) la città simbolo della resistenza all'Isis è ancora “sotto tiro”. Stavolta direttamente da parte di Ankara
Premessa. Su proposta di circa 130 scrittori, accademici e giornalisti (tra cui Noam Chomsky e Adolfo Pérez Esquivel) la Commissione Civica dell'Unione Europea in Turchia (EUTCC) e la Iniziativa della Campagna per la Pace, dichiaravano il 1 novembre 2014 “Giornata mondiale di Kobanê”.
Con un appello alla “mobilitazione globale per Kobanê e per l'Umanità”.
Si deve amaramente constatare che di quel primo entusiasmo per la resistenza curda di fronte a Daesh è rimasto ben poco.
Ma andiamo con ordine. Risalivano al 15 marzo 2011 le prime proteste antigovernative a Daraa nel sud della Siria. Man mano che si estendevano, si intensificava anche la repressione. Contemporaneamente varie formazioni jihadiste... (continuer)
Gianni Sartori
A dieci anni dalla Resistenza di Kobanê (novembre 2014) la città simbolo della resistenza all'Isis è ancora “sotto tiro”. Stavolta direttamente da parte di Ankara
Premessa. Su proposta di circa 130 scrittori, accademici e giornalisti (tra cui Noam Chomsky e Adolfo Pérez Esquivel) la Commissione Civica dell'Unione Europea in Turchia (EUTCC) e la Iniziativa della Campagna per la Pace, dichiaravano il 1 novembre 2014 “Giornata mondiale di Kobanê”.
Con un appello alla “mobilitazione globale per Kobanê e per l'Umanità”.
Si deve amaramente constatare che di quel primo entusiasmo per la resistenza curda di fronte a Daesh è rimasto ben poco.
Ma andiamo con ordine. Risalivano al 15 marzo 2011 le prime proteste antigovernative a Daraa nel sud della Siria. Man mano che si estendevano, si intensificava anche la repressione. Contemporaneamente varie formazioni jihadiste... (continuer)
Gianni Sartori 8/11/2024 - 09:01
Egît [Dûr neçe heval]
MALTRATTATO E FERITO A BATMAN UN GIOVANE DISABILE DURANTE UNA PERQUISIZIONE
Gianni Sartori
Continuano le proteste in Bakur (Kurdistan sotto l'amministrazione-occupazione turca) contro la nomina da parte del governo AKP-MHP di amministratori fiduciari (al posto dei co-sindaci eletti democraticamnte) nella municipalità metropolitana di Mardin (Mêrdîn) e nei comuni di Batman (Êlih) e Halfeti (Xelfetî). Recenti episodi, in qualche caso inquietanti, segnalano non solo che la tensione va aumentando, ma che il senso di umanità è ai minini termini.
A Silvan (Farqîn, provincia di Amed) gruppi di giovani sono scesi in strada nel quartiere di Yenişehir rivendicando la volontà popolare. Arrivati in prossimità di una stazione della telefonia mobile, questa veniva data alle fiamme rendendola inutilizzabile. All'arrivo delle forze dell'ordine, dopo aver lanciato slogan antigovernativi, i giovani curdi... (continuer)
Gianni Sartori
Continuano le proteste in Bakur (Kurdistan sotto l'amministrazione-occupazione turca) contro la nomina da parte del governo AKP-MHP di amministratori fiduciari (al posto dei co-sindaci eletti democraticamnte) nella municipalità metropolitana di Mardin (Mêrdîn) e nei comuni di Batman (Êlih) e Halfeti (Xelfetî). Recenti episodi, in qualche caso inquietanti, segnalano non solo che la tensione va aumentando, ma che il senso di umanità è ai minini termini.
A Silvan (Farqîn, provincia di Amed) gruppi di giovani sono scesi in strada nel quartiere di Yenişehir rivendicando la volontà popolare. Arrivati in prossimità di una stazione della telefonia mobile, questa veniva data alle fiamme rendendola inutilizzabile. All'arrivo delle forze dell'ordine, dopo aver lanciato slogan antigovernativi, i giovani curdi... (continuer)
Gianni Sartori 8/11/2024 - 01:45
Il canto della marcia (Amore e libertà)
Il recente attentato contro la sede di TUSAŞ potrebbe compromettere irreparabilmente le prospettive di una soluzione politica?
Gianni Sartori
Anche se gran parte dei media sembrano essersene accorti solo ora (interpretandoli come una risposta all'attentato del 23 ottobre), gli attacchi militari dello Stato turco contro i curdi, sia in Rojava che in Bashur (Kurdistan del Sud, entro i confini iracheni) non sono iniziati da ieri. In questi giorni si sono solo intensificati. Causando comunque altre perdite di vite umane e gravi danni alle infrastrutture essenziali.
E' del 25 ottobre la notizia della morte di un altra bambina, Ferha Alberho (11 anni), nel nord della Siria. E' stata uccisa a Manbij (villaggio di Bineye) mentre altri due minori sono rimasti feriti. Si tratta di suo fratello Semir Alberho (8 anni) e del cugino Ebdulrehman Alberho (13 anni).
Contemporaneamente l'aviazione di... (continuer)
Gianni Sartori
Anche se gran parte dei media sembrano essersene accorti solo ora (interpretandoli come una risposta all'attentato del 23 ottobre), gli attacchi militari dello Stato turco contro i curdi, sia in Rojava che in Bashur (Kurdistan del Sud, entro i confini iracheni) non sono iniziati da ieri. In questi giorni si sono solo intensificati. Causando comunque altre perdite di vite umane e gravi danni alle infrastrutture essenziali.
E' del 25 ottobre la notizia della morte di un altra bambina, Ferha Alberho (11 anni), nel nord della Siria. E' stata uccisa a Manbij (villaggio di Bineye) mentre altri due minori sono rimasti feriti. Si tratta di suo fratello Semir Alberho (8 anni) e del cugino Ebdulrehman Alberho (13 anni).
Contemporaneamente l'aviazione di... (continuer)
Gianni Sartori 26/10/2024 - 18:15
Il sono del Mistral
FRANCIA: LIONE NON DIMENTICA HEVRIM KHALAF
Gianni Sartori
Manca poco ormai al quinto anniversario del brutale, barbaro assassinio della femminista e pacifista curda Hevrim Xelef (Hevrin Khalaf, 15 novembre 1984 – 12 ottobre 2019)*. Massacrata per mano delle bande mercenarie-jihadiste filo-turche a Tirwazî (tra Soulouk e Tall Tamer/Girê Sipî) sull'autostrada M4.
E giustamente non sarà ricordata solo in Rojava e nel resto del Kurdistan, ma dovunque permanga un briciolo di dignità umana e di amore per la libertà e la giustizia.
In Francia per esempio. L'11 ottobre 2024, alle ore 18, nel Municipio del 7°arrondissement di Lione, la militante curda verrà ricordata in una cerimonia organizzata dall'associazione Amitiés Kurdes de Lyon et Rhône Alpes.
Già nel luglio 2021 il consiglio comunale di Lione (all'unanimità, in collaborazione con l'associazione Amitiés Kurdes de Lyon) prendeva l'iniziativa... (continuer)
Gianni Sartori
Manca poco ormai al quinto anniversario del brutale, barbaro assassinio della femminista e pacifista curda Hevrim Xelef (Hevrin Khalaf, 15 novembre 1984 – 12 ottobre 2019)*. Massacrata per mano delle bande mercenarie-jihadiste filo-turche a Tirwazî (tra Soulouk e Tall Tamer/Girê Sipî) sull'autostrada M4.
E giustamente non sarà ricordata solo in Rojava e nel resto del Kurdistan, ma dovunque permanga un briciolo di dignità umana e di amore per la libertà e la giustizia.
In Francia per esempio. L'11 ottobre 2024, alle ore 18, nel Municipio del 7°arrondissement di Lione, la militante curda verrà ricordata in una cerimonia organizzata dall'associazione Amitiés Kurdes de Lyon et Rhône Alpes.
Già nel luglio 2021 il consiglio comunale di Lione (all'unanimità, in collaborazione con l'associazione Amitiés Kurdes de Lyon) prendeva l'iniziativa... (continuer)
Gianni Sartori 28/9/2024 - 21:23
Newroz
La guerra “dimenticata” della Turchia contro i curdi nel Nord Iraq
Gianni Sartori
Dai comunicati delle organizzazioni curde traspare tutta la preoccupazione per la sorte del popolo curdo nel Nord dell'Iraq (Bashur, Kurdistan del Sud) e a Shengal. Sotto il tallone di ferro dell'invasione turca con la partecipe collaborazione del PDK
L'8 luglio con un comunicato stampa il Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) ha nuovamente puntato l'indice contro il generalizzato silenzio stampa che avvolge la guerra e l'occupazione militare condotte dall'esercito turco nella Regione del Kurdistan dell'Iraq (KRI).
Per i curdi, il Bashur o Kurdistan del Sud.
Il 15 giugno scorso iniziava una nuova offensiva di Ankara in KRI mobilitando centinaia di blindati, carri armati e soldati. Installando basi militari, posti di blocco, controlli sulla popolazione curda e forzando gli abitanti di molti villaggi ad... (continuer)
Gianni Sartori 8/7/2024 - 21:20
Song für Erdoğan (den Schnuckel-Schnauzbart-Chef-Osman)
Ecevit Piroğlu in sciopero della fame ormai da oltre cento giorni
Gianni Sartori
Messo in libertà nel gennaio di quest’anno (dopo 32 mesi di detenzione in un carcere della Serbia), Ecevit Piroğlu veniva riarrestato il 12 gennaio.
Sul suo capo pende una domanda di estradizione da parte della Turchia. Domanda a cui la Corte suprema serba ha risposto negativamente.
Durante la precedente detenzione Ecevit aveva intrapreso uno sciopero della fame durato 136 giorni uscendone assai provato. Lo ha ripreso in febbraio per protestare contro quella che ha tutte le apparenze di una persecuzione giudiziaria di natura politica.
Complessivamente ha trascorso circa tre anni in prigione e - avendo ormai superato il 100° giorno anche in questo secondo sciopero - il suo stato di salute è in netto peggioramento.
Nato a Kırşehir nel 1974, militante di sinistra dai primi anni novanta, membro del direttivo... (continuer)
Gianni Sartori
Messo in libertà nel gennaio di quest’anno (dopo 32 mesi di detenzione in un carcere della Serbia), Ecevit Piroğlu veniva riarrestato il 12 gennaio.
Sul suo capo pende una domanda di estradizione da parte della Turchia. Domanda a cui la Corte suprema serba ha risposto negativamente.
Durante la precedente detenzione Ecevit aveva intrapreso uno sciopero della fame durato 136 giorni uscendone assai provato. Lo ha ripreso in febbraio per protestare contro quella che ha tutte le apparenze di una persecuzione giudiziaria di natura politica.
Complessivamente ha trascorso circa tre anni in prigione e - avendo ormai superato il 100° giorno anche in questo secondo sciopero - il suo stato di salute è in netto peggioramento.
Nato a Kırşehir nel 1974, militante di sinistra dai primi anni novanta, membro del direttivo... (continuer)
Gianni Sartori 22/5/2024 - 15:00
Jin Jiyan Azadì
LO SPETTRO DEL MIT ALEGGIA ANCORA SU RUE LA-FAYETTE…
Gianni Sartori
Per François Hollande il massacro di tre donne curde in rue Lafayette, a Parigi nel 2013, è stata un’operazione in cui era implicato lo Stato turco
Sicuramente sa di cosa parla. Il 15 maggio, l’ex presidente francese François Hollande, interpellato da uno studente curdo durante un incontro nel campus dell’Université Bretagne Sud di Lorient, ha chiaramente espresso il suo pensiero in merito all’assassinio di tre militanti curde a Parigi il 9 gennaio 2023.
Ossia delle femministe Sakine Cansiz (Sara), Fidan Dogan (Rojbîn) e Leyla Soylemez (Ronahî).
Per Hollande “si è trattato dell’intervento di uno Stato straniero, membro della NATO e candidato all’adesione all’Unione europea”. Più chiaro di così!
Aggiungendo che “la situazione era ancor più grave in quanto si trattava di un’operazione di cui non sappiamo esattamente... (continuer)
Gianni Sartori
Per François Hollande il massacro di tre donne curde in rue Lafayette, a Parigi nel 2013, è stata un’operazione in cui era implicato lo Stato turco
Sicuramente sa di cosa parla. Il 15 maggio, l’ex presidente francese François Hollande, interpellato da uno studente curdo durante un incontro nel campus dell’Université Bretagne Sud di Lorient, ha chiaramente espresso il suo pensiero in merito all’assassinio di tre militanti curde a Parigi il 9 gennaio 2023.
Ossia delle femministe Sakine Cansiz (Sara), Fidan Dogan (Rojbîn) e Leyla Soylemez (Ronahî).
Per Hollande “si è trattato dell’intervento di uno Stato straniero, membro della NATO e candidato all’adesione all’Unione europea”. Più chiaro di così!
Aggiungendo che “la situazione era ancor più grave in quanto si trattava di un’operazione di cui non sappiamo esattamente... (continuer)
Gianni Sartori 19/5/2024 - 19:25
Victims of a Gas Attack
MASSACRO DI MOSCA:
CHI MANOVRA LA MANOVALANZA JIHADISTA?
Gianni Sartori
Diversamente da quanti (citando Pasolini) in merito alla strage di Mosca (oltre 130 vittime accertate) hanno dichiarato: “Io so ma non ho le prove”, personalmente lo ammetto: “Io non so un cazzo. Però ho dei sospetti”.
Andiamo con ordine (e con i piedi di piombo).
Tra le tante ipotesi formulate (è stato Putin; No, è stata l’Ucraina; magari la CIA, oppure MI6…), non sarebbe da trascurare quella azzardata da fonti curde.
Partendo dalla presunta dichiarazione (confessione ?) di alcuni degli arrestati, secondo cui sarebbero arrivati a Mosca con un aereo partito dalla Turchia, si prospetta una eventuale responsabilità (complicità ?) di Ankara.
Da qui ad accusare Erdogan il passo è breve, almeno per i curdi. Imputandogli in aggiunta anche un altro grave attentato, quello in Iran di qualche mese fa.
Fermo restando il... (continuer)
CHI MANOVRA LA MANOVALANZA JIHADISTA?
Gianni Sartori
Diversamente da quanti (citando Pasolini) in merito alla strage di Mosca (oltre 130 vittime accertate) hanno dichiarato: “Io so ma non ho le prove”, personalmente lo ammetto: “Io non so un cazzo. Però ho dei sospetti”.
Andiamo con ordine (e con i piedi di piombo).
Tra le tante ipotesi formulate (è stato Putin; No, è stata l’Ucraina; magari la CIA, oppure MI6…), non sarebbe da trascurare quella azzardata da fonti curde.
Partendo dalla presunta dichiarazione (confessione ?) di alcuni degli arrestati, secondo cui sarebbero arrivati a Mosca con un aereo partito dalla Turchia, si prospetta una eventuale responsabilità (complicità ?) di Ankara.
Da qui ad accusare Erdogan il passo è breve, almeno per i curdi. Imputandogli in aggiunta anche un altro grave attentato, quello in Iran di qualche mese fa.
Fermo restando il... (continuer)
Gianni Sartori 23/3/2024 - 23:26
Donna di Kobane
8 marzo 2020
“Il narratore che sono io - spiega Massimo Vietri - ma che in qualche maniera rappresenta anche la società occidentale, racconta ed esprime la propria ammirazione ed il profondo rispetto per questa donna libera, allo stesso tempo ne riconosce la forza e la potenza sociale, contrapponendola alla propria debolezza “che combatti con i denti anche per noi che siamo spenti”.
Donne di Kobane, l'ultimo singolo dei Lumanera: l'8 marzo la presentazione
“Il narratore che sono io - spiega Massimo Vietri - ma che in qualche maniera rappresenta anche la società occidentale, racconta ed esprime la propria ammirazione ed il profondo rispetto per questa donna libera, allo stesso tempo ne riconosce la forza e la potenza sociale, contrapponendola alla propria debolezza “che combatti con i denti anche per noi che siamo spenti”.
Donne di Kobane, l'ultimo singolo dei Lumanera: l'8 marzo la presentazione
Occhi neri nella notte scura
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 16/3/2024 - 20:30
Parcours:
Du Kurdistan
The Great Betrayal (Rojava)
2019
The Great Betrayal (Rojava)
The Great Betrayal (Rojava)
The tanks rolled into Rojava this morning (continuer)
envoyé par Dq82 16/3/2024 - 20:12
Parcours:
Du Kurdistan
Il mercante di rose
Una canzone per il Rojava (2017)
Nel letto appena sveglio (continuer)
envoyé par Dq82 16/3/2024 - 20:09
Parcours:
Du Kurdistan
×
Gianni Sartori
Due leader curdi (esponenti rispettivamente del PUK e del PKK) concordano sulla necessità di una ritrovata unità del popolo curdo e mettono in guardia sulle conseguenze deleterie di una guerra intra-curda.
Recentemente, in occasione del 36° anniversario del massacro di Halabja (oltre 5mila curdi assassinati dalle armi chimiche), il presidente dell’Unione Patriottica Curda (PUK) Bafil Talabani aveva dichiarato che “ i curdi necessitano di unità e solidarietà e non di allontanarsi gli uni dagli altri. Dobbiamo porre le nostre differenza al servizio dei nostri comuni interessi. Non dimentichiamo che il destino di tutti noi è uno soltanto. Il senso di responsabilità di fronte al nostro paese e alla nostra nazione deve prevalere sulle divergenze. Il nostro lavoro deve essere per tutti”.
La presa di posizione di Talabani... (continuer)