Praga
Un gruppazzo per strada
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:36
Parcours:
Printemps de Prague 1968
Primavera di Praga
PS. reprimere anche con la violenza una rivolta che avrebbe portato il capitalismo e i danni conseguenti per me è una cosa giusta...
marco 6/7/2012 - 18:07
Link americani e fascisti? Ti sei bevuto troppa vodka ? Sembra di sentire gli "agit-prot" rossi del dopo-guerra che sfotteva Guareschi... Chi fa tali affermazioni merita di essere stato costretto a passare la frontiera del muro di Berlino prima dell'89 o a farsi vacanze in Siberia.
Contro corrente 7/7/2012 - 00:02
Redazione vi risulta che Orwell (che scrisse il suo "1984" ispirato a quell'Urss staliniana di cui aveva conosciuto da anarchico in Spagna i suoi feroci metodi repressivi) era al servizio del capitalismo?
Contro corrente 7/7/2012 - 00:07
mi risulta che wikipedia sia un sito americano o mi sbaglio? se la tua cultura te la fai lì è inutile che continuiamo a parlare... inoltre ho ripetuto per 2 volte di non essere staliniano. continui a fare affermazioni ignorando che ti ho già risposto a queste. nessuno era costretto ad attraversare il muro di berlino ed è una battuta ambigua quella della siberia... io ti auguro di soffocare nella povertà, nello sfruttamento, nell'ignoranza più a fondo possibile...
marco 7/7/2012 - 00:41
nessuno era costretto ad attraversare il muro di berlino
No caro tutti erano costretti a non attraversarlo e le cose che hai elencato alla fine costituiscono gli esiti di uno stato comunista come lo era l'Urss a suo tempo.
No caro tutti erano costretti a non attraversarlo e le cose che hai elencato alla fine costituiscono gli esiti di uno stato comunista come lo era l'Urss a suo tempo.
Contro corrente 7/7/2012 - 22:40
disse colui che non sapeva che:
- l'urss fu l'unico stato nella storia moderna a raggiungere lo 0% di povertà
- colui che non sapeva neanche che il secondo stato per tasso di alfabetizzazione attuale è cuba (preceduta da georgia (ex urss) e seguita da estonia e lettonia (ex urss))
- colui che ignorava il fatto che lo sfruttamento (delle persone oneste) non esiste nei paesi comunisti in quanto è abolito per costituzione lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo ( sfruttamento che è il pilastro fondamentale del liberismo e capitalismo)
ora dimmi dove sono povertà, ignoranza, e sfruttamento nei paesi comunisti? i dati parlano più delle opinioni!
il vostro problema è che con la televisione e gli altri strumenti di controllo delle menti vi hanno messo in testa idee sbagliate per sedarvi, e voi per colpa di queste idee difendete le storie di terrore che vi raccontano e formulate frasi senza conoscere i dati reali perchè l'importante è difendere questo sistema anche se magari non ragionate su quanto possa essere giusto o sbagliato...
- l'urss fu l'unico stato nella storia moderna a raggiungere lo 0% di povertà
- colui che non sapeva neanche che il secondo stato per tasso di alfabetizzazione attuale è cuba (preceduta da georgia (ex urss) e seguita da estonia e lettonia (ex urss))
- colui che ignorava il fatto che lo sfruttamento (delle persone oneste) non esiste nei paesi comunisti in quanto è abolito per costituzione lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo ( sfruttamento che è il pilastro fondamentale del liberismo e capitalismo)
ora dimmi dove sono povertà, ignoranza, e sfruttamento nei paesi comunisti? i dati parlano più delle opinioni!
il vostro problema è che con la televisione e gli altri strumenti di controllo delle menti vi hanno messo in testa idee sbagliate per sedarvi, e voi per colpa di queste idee difendete le storie di terrore che vi raccontano e formulate frasi senza conoscere i dati reali perchè l'importante è difendere questo sistema anche se magari non ragionate su quanto possa essere giusto o sbagliato...
marco 8/7/2012 - 01:42
Aggiungiamoci anche che
Gli asini volano
Hitler era vegetariano
Ruby è la nipote di Mubarak
E abbiamo il quadro completo...
Gli asini volano
Hitler era vegetariano
Ruby è la nipote di Mubarak
E abbiamo il quadro completo...
Contro corrente 8/7/2012 - 14:09
There is a word very commonly used these days: "anti-communism." It's a very stupid word, badly put together. It makes it appear as though communism were something original, something basic, something fundamental. Therefore, it is taken as the point of departure, and anti-communism is defined in relation to communism. Here is why I say that this word was poorly selected, that it was put together by people who do not understand etymology: the primary, the eternal concept is humanity. And communism is anti-humanity. Whoever says "anti-communism" is saying, in effect, anti-anti-humanity. A poor construction. So we should say: that which is against communism is for humanity. Not to accept, to reject this inhuman Communist ideology is simply to be a human being. It isn't being a member of a party. (da un discorso pubblico tenuto a Washington il 30 giugno 1975; Aleksandr Isaevič Solzhenitsyn da... (continuer)
Contro corrente 8/7/2012 - 15:11
ahhahah la butti sull'ironico perche ai dati non sai rispondere, non c'è niente da fare non sapete di quello che parlate...
comunque per quanto riguarda la tua citazione ti vorrei dire una cosa che forse ignorate sia te che il tuo amichetto pro-capitalismo: il comunismo è una filosofia e in quanto tale non va confusa con quella che è la sua applicazione nelle divere forme in cui si è svilupata in urss, in cina, a cuba, in vietnam ecc.
non stiamo qui a parlare di filosofia bensì di storia e per rispondere a te e al tuo amico pro-capitalismo metto in evidenza solo l'evidente:
-pronunciata a washington (USA)
-the voice of freedom (USA)
-è russo ma pronuncia il discorso in inglese (USA)
inoltre questa ovviamente è un opinione del tuo amico pro-USA (che tra l'altro non cita ne dati ne fa un ragionamento sensato in quanto non si basa su cose reali ma su presupposti che ipotizza lui quindi... (continuer)
comunque per quanto riguarda la tua citazione ti vorrei dire una cosa che forse ignorate sia te che il tuo amichetto pro-capitalismo: il comunismo è una filosofia e in quanto tale non va confusa con quella che è la sua applicazione nelle divere forme in cui si è svilupata in urss, in cina, a cuba, in vietnam ecc.
non stiamo qui a parlare di filosofia bensì di storia e per rispondere a te e al tuo amico pro-capitalismo metto in evidenza solo l'evidente:
-pronunciata a washington (USA)
-the voice of freedom (USA)
-è russo ma pronuncia il discorso in inglese (USA)
inoltre questa ovviamente è un opinione del tuo amico pro-USA (che tra l'altro non cita ne dati ne fa un ragionamento sensato in quanto non si basa su cose reali ma su presupposti che ipotizza lui quindi... (continuer)
marco 8/7/2012 - 17:02
"Dati"? Scientifici e attendibili come quelli di Irving, Faurisson e compagnia bella sulle camere a gas... tutto fumo (ideologia) e niente arrosto come prova il ragionamento fazioso di chi vede la cose da un solo schematismo (se non sei nero sei per forza bianco e cosi via). Certe pseudo argomentazioni deliranti e mistificatrici (tese a difendere l'indifendibile) era facile vederli negli anni '50 ma quando in molti abboccavano alla favola del "paradiso dei lavoratori" ma oggi è impensabile! Il solito ritornello sul vero comunismo non applicato è patetico, specie alla luce del pensiero di Bakunin, Proudhon, Stirner e a quanti intuirono la natura totalitaria del marxismo. Con le menti faziose ottenebrate dall'idelogia (che ne faceva della mistificazione della realta' il proprio modus operandi) vale il vecchio detto: A lavar la testa all'asino ci rimetti il ranno e il sapone
Contro corrente 9/7/2012 - 13:31
Pour ce qui est de laver la tête de l'âne, je vous en prie, je le ferai bien tout seul...
Lucien Lane
Lucien Lane
Lucien Lane 9/7/2012 - 14:17
mi voui dire che:
l'urss non ha ragiunto lo 0% di povertà, cuba non è il secondo paese per alfabetizzazione, e nella costituzione dell'urss è ripudiato lo sfruttamento dell'uomo su l'uomo?
se neghi questi DATI REALI E INDISCUTIBILI (dati di fatto) è inutile continuare a parlare perchè sarebbe come discutere con uno che parla un' altra lingua
questo "difendere l'indifendibile" era facile vederlo negli anni 50 perchè negli anni 50 c'era anche chi pensava con la propria testa e non con quella che gli veniva messa sulle spalle dai padroni capitalisti (come è successo a te) dato che esisteva una potenza che combatteva lo sfruttamento borghese dell'occidente. dopo la caduta dell'urss la storia raccontata è diventata solo una: quella secondo gli americani.
per quanto riguarda il teorico e il reale, è ovvio come tu abbia torto e per farti accorgere di questo ti faccio una domanda: l'applicazione... (continuer)
l'urss non ha ragiunto lo 0% di povertà, cuba non è il secondo paese per alfabetizzazione, e nella costituzione dell'urss è ripudiato lo sfruttamento dell'uomo su l'uomo?
se neghi questi DATI REALI E INDISCUTIBILI (dati di fatto) è inutile continuare a parlare perchè sarebbe come discutere con uno che parla un' altra lingua
questo "difendere l'indifendibile" era facile vederlo negli anni 50 perchè negli anni 50 c'era anche chi pensava con la propria testa e non con quella che gli veniva messa sulle spalle dai padroni capitalisti (come è successo a te) dato che esisteva una potenza che combatteva lo sfruttamento borghese dell'occidente. dopo la caduta dell'urss la storia raccontata è diventata solo una: quella secondo gli americani.
per quanto riguarda il teorico e il reale, è ovvio come tu abbia torto e per farti accorgere di questo ti faccio una domanda: l'applicazione... (continuer)
marco 9/7/2012 - 20:16
DATI REALI E INDISCUTIBILI
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah lo puoi dimostrare? Di quali fantomatici dati vai delirando ancora? C'era scritto sulla costituzione? Anche quelle naziste e fasciste condannavano lo sfruttamento ma nei fatti avveniva? Ah no perchè solo voi comunisti non mentite... gia' il solo fatto di credere dogmaticamente a quello che sta scritto su un pezzo di carta denota la scarsita' di raziocinio. Le restanti sono pseudo argomentazioni che fanno solo ridere. A Cuba c'è solo poverta', miseria e repressione del dissenso cosi' come nel blocco sovietico dove la gente che scappava dall'est all'ovest veniva uccisa dai Vopos. L'urss di fatto non combatteva nessun "capitalismo" essendolo essa stessa (capitalismo di stato) L'applicazione del comunismo è identica ovunque nella sua visione totalitaria e antidemocratica, nella sua imposizione di un "pensiero unico" fatto attraverso la... (continuer)
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah lo puoi dimostrare? Di quali fantomatici dati vai delirando ancora? C'era scritto sulla costituzione? Anche quelle naziste e fasciste condannavano lo sfruttamento ma nei fatti avveniva? Ah no perchè solo voi comunisti non mentite... gia' il solo fatto di credere dogmaticamente a quello che sta scritto su un pezzo di carta denota la scarsita' di raziocinio. Le restanti sono pseudo argomentazioni che fanno solo ridere. A Cuba c'è solo poverta', miseria e repressione del dissenso cosi' come nel blocco sovietico dove la gente che scappava dall'est all'ovest veniva uccisa dai Vopos. L'urss di fatto non combatteva nessun "capitalismo" essendolo essa stessa (capitalismo di stato) L'applicazione del comunismo è identica ovunque nella sua visione totalitaria e antidemocratica, nella sua imposizione di un "pensiero unico" fatto attraverso la... (continuer)
Contro corrente 10/7/2012 - 00:18
allora, questo sarà l'ultimo messaggio che ti invio dato che i dati che ti ho fornito sono un presupposto fondamentale per proseguire questa discussione, sono presi:
-nela caso di cuba dall'ultimo rapporto dell' ONU sul tasso di alfabetizzazione (l'onu non è certo controllata da cuba)
-nel caso dello 0% è testimoniato, oltre che dall'informazione sovietica, avche da articoli di giornali, libri e documentazioni stilate dagli occidentali (guarda i resoconti degli inviati dei vari giornali italiani a mosca)
-nel caso della costituzione è ovvio che nero su bianco non si discute e che, il capitalismo di stato è un controsenso dato che non c'è uno sfruttatore perchè lo sfruttatore sarebbe anche lo sfruttato (lo stato sono tutti). inoltre sbagli ancora: nel fascismo e nel nazismo non è vero che era vietato lo sfruttamento dato che c'erano le leggi raziali...
vai a chiedere ai tuoi amici americani... (continuer)
-nela caso di cuba dall'ultimo rapporto dell' ONU sul tasso di alfabetizzazione (l'onu non è certo controllata da cuba)
-nel caso dello 0% è testimoniato, oltre che dall'informazione sovietica, avche da articoli di giornali, libri e documentazioni stilate dagli occidentali (guarda i resoconti degli inviati dei vari giornali italiani a mosca)
-nel caso della costituzione è ovvio che nero su bianco non si discute e che, il capitalismo di stato è un controsenso dato che non c'è uno sfruttatore perchè lo sfruttatore sarebbe anche lo sfruttato (lo stato sono tutti). inoltre sbagli ancora: nel fascismo e nel nazismo non è vero che era vietato lo sfruttamento dato che c'erano le leggi raziali...
vai a chiedere ai tuoi amici americani... (continuer)
marco 10/7/2012 - 16:45
A parte l'evidente falsita' dei fantomatici "dati" (da dove vengono dalla "Pravda"?) che se anche fossero veri (come il progresso dell'economia tedesca con Hitler) non smentiscono la natura totalitaria, militarista e illiberale si denota non solo l'evidente faziosita ideologica ("l'amici miei americani" puo' far solo ridere i polli!) ma anche l'assoluta ignoranza storica ed in materia di economia politica (da uno stalinista che inneggia alla repressione di Praga non ci si puo aspettare altro del resto...). Il capitalismo di stato vede lo stato che si sostituisce ai privati e agli imprenditori e quello sovietico non era altro che la burocrazia di partito che decideva il destino di tutti. Lo stesso stato che ha massacrato i suoi contadini (i kulaki) che avevano la colpa di possedere un pezzo di terreno e quelli ucraini di fame "HOLOMODOR" . LO STESSO STATO CHE MASSACRAVA E SFRUTTAVA ATTRAVERSO I GULAG.
Contro corrente 11/7/2012 - 22:15
Caro Krzysiek, e se tu traducessi in polacco anche questa canzone, che ne diresti?.... :-)
Riccardo Venturi 24/8/2013 - 16:19
cantable
02.05.2014
Why not?
Vorrei dedicare questa mia traduzione al popolo ucraino nella sua lotta per indipendenza.
02.05.2014
Why not?
Vorrei dedicare questa mia traduzione al popolo ucraino nella sua lotta per indipendenza.
PRASKA WIOSNA
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 2/5/2014 - 22:46
Vorrei dedicare questa mia traduzione al popolo ucraino nella sua lotta per indipendenza.
Krzysiek Wrona
Krzysiek Wrona
Krzysiek Wrona 2/5/2014 - 23:29
La stessa cosa per la mia versione di questo brano. È molto meglio adesso. Confermo imperterrito la mia dedica. La lotta dei ucraini, anche se dovrebbe durare più di cent'anni, come la guerra di "Cent'anni", ha le sue ben precise ragioni. Chi guida la Russia deve capire che non può scorrazzare in un paese libero per cavoli propri, come a suo tempo gli inglesi in Francia. E là, allora, la facenda era pur molto complessa, viste le parentele dei duchi regnanti, con tutti gli altri precedenti storici. Sono profondamente convinto che alla fine, sarà fra 100, 200....1000 anni, la cosa gioverà ai stessi russi, che sembrano ancora oggi non comprendere cos'è, la solo apparentemente "semplice" concezione della libertà.
(Krzysiek Wrona)
(Krzysiek Wrona)
Grazie Krzys, naturalmente abbiamo sostituito la tua traduzione
Петербургский романс
23 августа 1968
23 agosto 1968
Testo da bards.ru
Galich scrisse questa canzone il 22 agosto 1968 riferendosi al giorno precedente quando i carri armati sovietici invasero la Cecoslovacchia per fermare la politica di de-stalinizzazione del paese. Pochi giorni dopo un gruppo di persone organizzò una protesta sulla Piazza Rossa, forse influenzati dai versi conclusivi della poesia. I manifestanti furono tutti arrestati e chiusi in prigione o in manicomio.
*
Unlike Mandelstam, Galich was never eliminated physically, as he was famous outside of Soviet borders and it would cause trouble to the states if he were to be removed, so Galich was "free" to continue his work. Galich tended to write poems about current events in the USSR constantly, bringing unknown information to light across the globe. Galich wrote "Petersburg Romance" on 22 August, 1968, referencing the day prior, when Soviet tanks... (continuer)
23 agosto 1968
Testo da bards.ru
Galich scrisse questa canzone il 22 agosto 1968 riferendosi al giorno precedente quando i carri armati sovietici invasero la Cecoslovacchia per fermare la politica di de-stalinizzazione del paese. Pochi giorni dopo un gruppo di persone organizzò una protesta sulla Piazza Rossa, forse influenzati dai versi conclusivi della poesia. I manifestanti furono tutti arrestati e chiusi in prigione o in manicomio.
*
Unlike Mandelstam, Galich was never eliminated physically, as he was famous outside of Soviet borders and it would cause trouble to the states if he were to be removed, so Galich was "free" to continue his work. Galich tended to write poems about current events in the USSR constantly, bringing unknown information to light across the globe. Galich wrote "Petersburg Romance" on 22 August, 1968, referencing the day prior, when Soviet tanks... (continuer)
...Быть бы мне поспокойней,
(continuer)
(continuer)
14/4/2014 - 22:16
Parcours:
Printemps de Prague 1968
in Alexander Galich Songs and poems; transl. by Gerald Stanton Smith, Ann Arbor: Ardis, 1983, ISBN 0-88233-952-4
PETERSBURG ROMANCE
(continuer)
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Pochodnie
(12.1.1989)
Una canzone del cantautore polacco dedicata al suicidio di Jan Palach, eroe della Primavera di Praga. Il titolo significa "Torce".
Una canzone del cantautore polacco dedicata al suicidio di Jan Palach, eroe della Primavera di Praga. Il titolo significa "Torce".
Pamięci Jana Palacha
(continuer)
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13/7/2012 - 22:42
Parcours:
Printemps de Prague 1968
Propongo di sostituire il testo precedente in polacco con questo dal sito dedicato a Kaczmarski, perché contienne un errore, non grande, ma pur sempre "papy" non è lo stesso che "pakuł", cioé, c'è differenza fra "guaina" o come vuole il dizionario "carta catramata per coprire i tetti" e "capecchio", cioé "stoppa".È importante anche per la dedica e la data, visto che Jacek fu avvezzo a datare le sue poesie.
(Krzysztof Wrona)
(Krzysztof Wrona)
Fatto.
Nel sesto verso dalla fine cambierei il presente in futuro, mi è sfuggito e non si capisce bene. Invece di "facciamo cadere" vorrei mettere " faremo cadere". Si potrebbe anche togliere gli ultimi due versi che sono la ripetizione. Nel video, Kaczmarski ripete alcuni versi, ma il testo in polacco non lo segue. Scusate intralcio...il satana é onnipresente da sempre : )
Krzysiek Wrona 18/1/2014 - 01:24
é stato er minimo che mi sentì di fare, dopo le tue traduzioni e l'articolo con cui avevi dato il contributo al sito. Un saluto caloroso e qualche bonus universale...un cartone animato ceco, doppiato in polacco, per un sito italiano a difusione galattica : D
Link inattivo / Broken Link
Link inattivo / Broken Link
Krzysiek Wrona 18/1/2014 - 01:52
Ho cerchato di correggere il testo della traduzione. Così, basta sostituire la precedente con quella che mando adesso. Mi rendo conto che il mio italiano è ancora molto lontano dalla perfezione e anche per questo apprezzo tanto il lavoro di Stanislava. E allo staff vorrei ringraziare per la pazienza.
Krzysiek Wrona 19/1/2014 - 00:27
Grazie Krzysiek per il tuo sforzo e per le belle parole. Comunque, come ho detto altre volte, anch'io non mi sento sempre sicura con l'italiano. La perfezione poi, a parte che la parola mi sta un po' antipatica in generale, in una lingua non esiste, secondo me. Una lingua è una realtà viva e in continua trasformazione e il fatto di parlarla bene o meno bene è sempre relativo. Importante è la voglia di comunicare.
E pensa un po', hanno doppiato in polacco "Křemílek a Vochomůrka".. I cartoni di Václav Čtvrtek.. Che nostalgia :) Altro che Walt Disney! Questo sì che è un residuo del mondo non globalizzato.
E pensa un po', hanno doppiato in polacco "Křemílek a Vochomůrka".. I cartoni di Václav Čtvrtek.. Che nostalgia :) Altro che Walt Disney! Questo sì che è un residuo del mondo non globalizzato.
Stanislava 20/1/2014 - 17:29
Hai ragione Stanislava, l'espressione: " molto lontano dalla perfezione" è poco felice, anche se volevo mettere l'accento sul "molto lontano". Come per un memento, leggendo ieri sera uno dei ultimi racconti di Erri De Luca intitolato "Il torto del soldato", mi sono imbattuto nel suscritto frammento: "A questa sua espressione mi tappavo la bocca per reazione. Il puro, la purezza: sono stati la divinità nazista, il loro traguardo della perfezione. La razza, lo spazio dovevano essere bonificati dal contagio di comunità inferiori. Così la purezza ha scavato le fosse comuni e intasato i forni crematori. L'aggetivo "puro" in bocca a mio padre mi facceva uscire dalla stanza."
Il vero problema della communicazione sta nell'essere precisi (comunque Pier Paolo Pasolini, lo ha detto meglio). Devo confessare, è il mio punto debole, specialmente, quando cerco di mettermi in contatto con il mondo attraverso... (continuer)
Il vero problema della communicazione sta nell'essere precisi (comunque Pier Paolo Pasolini, lo ha detto meglio). Devo confessare, è il mio punto debole, specialmente, quando cerco di mettermi in contatto con il mondo attraverso... (continuer)
Krzysiek Wrona 22/1/2014 - 01:10
Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
[1981]
testo dal sito
tekstowo.pl
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Questa canzone del poeta e cantautore polacco Andrzej Garczarek risalente agli anni ottanta dal titolo "przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał" si iscrive bene nella polemica in corso sulla primavera di Praga
La canzone è stata registrata durante il I Przegląd Piosenki Prawdziwej "Zakazane Piosenki" (Prima rasegna della canzone vera "Canzoni proibite") che si è svolta nei giorni 20,21,22 dell'agosto 1981 a Gdańsk (Danzica), nel primo anniversario della rivolta operaia dei cantieri navali di Danzica.
All'evento, ideato da Maciej Zembaty, hanno partecipato vari artisti, tra quali: Antonina Krzysztoń, Jacek Kaczmarski, Przemysław Gintrowski, Zbigniew Łapiński, Jacek Kleyff, Jacek Zwoźniak.
Su invito di Maciej Zembaty, che negli anni 70 aveva tradotto molte canzoni di Leonard Cohen, la rassegna prevedeva la partecipazione... (continuer)
testo dal sito
tekstowo.pl
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Questa canzone del poeta e cantautore polacco Andrzej Garczarek risalente agli anni ottanta dal titolo "przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał" si iscrive bene nella polemica in corso sulla primavera di Praga
La canzone è stata registrata durante il I Przegląd Piosenki Prawdziwej "Zakazane Piosenki" (Prima rasegna della canzone vera "Canzoni proibite") che si è svolta nei giorni 20,21,22 dell'agosto 1981 a Gdańsk (Danzica), nel primo anniversario della rivolta operaia dei cantieri navali di Danzica.
All'evento, ideato da Maciej Zembaty, hanno partecipato vari artisti, tra quali: Antonina Krzysztoń, Jacek Kaczmarski, Przemysław Gintrowski, Zbigniew Łapiński, Jacek Kleyff, Jacek Zwoźniak.
Su invito di Maciej Zembaty, che negli anni 70 aveva tradotto molte canzoni di Leonard Cohen, la rassegna prevedeva la partecipazione... (continuer)
Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 16/7/2012 - 00:53
Parcours:
Printemps de Prague 1968
dal sito: http://lyricstranslate.com/
Друзья (Druzja)
(continuer)
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envoyé par Krzysztof Wrona 13/9/2013 - 20:51
Plastic People of the Universe
Antiwar Songs Blog
Nel gennaio del 1968 Alexander Dubček diventò leader della Cecoslovacchia e diede inizio a una serie di riforme che allentarono il controllo statale e garantirono libertà di parola e di espressione. In risposta allla cosiddetta Primavera di Praga, l’Unione Sovietica inviò i carrarmati e mise fine alla breve esperienza del “socialismo dal volto umano”. Un […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-17 22:13:00
Club Foot
[2004]
Testo e musica: Kasabian
Prima traccia dell'album "Kasabian"
La canzone fu dedicata alla memoria di Jan Palach
Testo dal sito ufficiale
Testo e musica: Kasabian
Prima traccia dell'album "Kasabian"
La canzone fu dedicata alla memoria di Jan Palach
Testo dal sito ufficiale
One take control of me you're messing with the enemy said it's
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 15/1/2014 - 23:20
Parcours:
Printemps de Prague 1968
Ticho
Visto, Riccardo? Bastava non aver furia...
Qualche giorno fa ho scoperto questa pagina che tra le canzoni in lingua ceca mi era sfuggita, e subito accolgo il tuo appello dell'ormai lontano 2008. Fra pochi giorni c'è l'anniversario della morte di Jan Palach, quindi siamo anche in tema.
Spero di esser riuscita a rendere un po' l'idea di questo testo che non è dei più semplici, pieno di costruzioni poetiche e con qualche gioco di parole. Insomma, almeno ci ho provato, assumendo il rischio delle possibili critiche “nicoletiane” in quanto anch'io traduco in una lingua che non è la mia... :)
Qualche giorno fa ho scoperto questa pagina che tra le canzoni in lingua ceca mi era sfuggita, e subito accolgo il tuo appello dell'ormai lontano 2008. Fra pochi giorni c'è l'anniversario della morte di Jan Palach, quindi siamo anche in tema.
Spero di esser riuscita a rendere un po' l'idea di questo testo che non è dei più semplici, pieno di costruzioni poetiche e con qualche gioco di parole. Insomma, almeno ci ho provato, assumendo il rischio delle possibili critiche “nicoletiane” in quanto anch'io traduco in una lingua che non è la mia... :)
SILENZIO
(continuer)
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envoyé par Stanislava 13/1/2014 - 22:54
Jeřabiny
Ecco qua il testo corretto (c'erano giusto alcuni segni diacritici che si erano "persi per la strada")
Jeřabiny
Pod tmavočervenými jeřabinami
zahynul motýl mezi karabinami
zástupce pro týl
šlápl na běláska,
zahynul motýl jako naše láska,
zahynul motýl jako naše láska.
Na břehu řeky roste tráva ostřice,
prý přišli včas, však vtrhli jako vichřice,
nad tichou zemí
vrčí netopýři
a národ němý tlučou oficíři,
a národ němý tlučou oficíři.
Na nebi měsíc jako koláč s tvarohem,
koupím si láhev rumu v krčmě za rohem,
budeš se líbat
v noci s cizím pánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem.
Jeřabiny
Pod tmavočervenými jeřabinami
zahynul motýl mezi karabinami
zástupce pro týl
šlápl na běláska,
zahynul motýl jako naše láska,
zahynul motýl jako naše láska.
Na břehu řeky roste tráva ostřice,
prý přišli včas, však vtrhli jako vichřice,
nad tichou zemí
vrčí netopýři
a národ němý tlučou oficíři,
a národ němý tlučou oficíři.
Na nebi měsíc jako koláč s tvarohem,
koupím si láhev rumu v krčmě za rohem,
budeš se líbat
v noci s cizím pánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem,
já budu zpívat zpitý s kapitánem.
Stanislava 17/9/2013 - 10:28
Grazie Stanislava; il testo ed il titolo corretti sono stati integrati, così finalmente ci abbiamo anche la famosa "ř" ceca, uno dei fonemi consonantici più rari del mondo :-)
Riccardo Venturi 17/9/2013 - 11:01
Bratříčku, zavírej vrátka
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]
Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]
Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Bratříčku nevzlykej,
(continuer)
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envoyé par Stanislava 11/9/2013 - 23:12
Parcours:
Printemps de Prague 1968
[19??]
Aggiungo la interpretazione bilingue di Elżbieta Czyż registrata nel 2011 alla Polskie Radio PIK. Il testo (corretto leggermente) dal sito dedicato a Jan Krzysztof Kelus.
Aggiungo la interpretazione bilingue di Elżbieta Czyż registrata nel 2011 alla Polskie Radio PIK. Il testo (corretto leggermente) dal sito dedicato a Jan Krzysztof Kelus.
BRACISZKU
(continuer)
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envoyé par Krzysztof Wrona 12/9/2013 - 15:26
Grazie a Stanislava per la bellissima traduzione italiana. Vorrei correggere la data della registrazione. E' del 2011. Scusate.
Krzysztof Wrona 12/9/2013 - 15:36
Ma pensa te, Krzysztof, non sapevo che fosse stata fatta anche una versione polacca. A quanto ho capito, si tratta di una versione molto fedele all'originale.
Ora mi sono accorta però che la canzone è stata inserita due volte.. L'abbiamo inserita tutti e due indipendentemente l'uno dall'altro lo stesso giorno.. Io dopo di te, ma in quel momento non era ancora visibile.. Aiuto, amministratori!!! Proporrei di lasciare questa pagina dove ci sono anche le due versioni e i commenti, e togliere l'altra (che ha nel titolo qualche segno diacritico mancante, questa invece è corretta..)
Ora mi sono accorta però che la canzone è stata inserita due volte.. L'abbiamo inserita tutti e due indipendentemente l'uno dall'altro lo stesso giorno.. Io dopo di te, ma in quel momento non era ancora visibile.. Aiuto, amministratori!!! Proporrei di lasciare questa pagina dove ci sono anche le due versioni e i commenti, e togliere l'altra (che ha nel titolo qualche segno diacritico mancante, questa invece è corretta..)
Stanislava 13/9/2013 - 13:30
Invece c'è, e sembra che fa parte del canone della poesia cantata (come da noi viene chiamata canzone d'autore)in Polonia, visto diverse interpretazioni che ne si possono trovare su YT. Mi permetto di proporre un'altra:
https://www.youtube.com/watch?v=5M1AkWNFx8o
Non conosco il ceco ma ricordavo bene questa canzone e sapevo, grazie alla traduzione di Kelus risalente con molta probabilità agli anni settanta, che si riferiva all'invasione della Cecoslovachia(1968) da parte delle armate dei paesi del Patto di Varsavia (Polonia compresa), sotto il comando dei sovietici. La traduzione polacca è molto bella e abbastanza fedele; tra poche differenze che ho notato c'è la conversione della parola "porta" nel "cancelletto" e il fatto che nell'originale l'ultimo verso del ritornello cambia, creando uno significato diverso, mentre nella versione polacca viene ripetuto senza variazione. E poi, il titolo... (continuer)
https://www.youtube.com/watch?v=5M1AkWNFx8o
Non conosco il ceco ma ricordavo bene questa canzone e sapevo, grazie alla traduzione di Kelus risalente con molta probabilità agli anni settanta, che si riferiva all'invasione della Cecoslovachia(1968) da parte delle armate dei paesi del Patto di Varsavia (Polonia compresa), sotto il comando dei sovietici. La traduzione polacca è molto bella e abbastanza fedele; tra poche differenze che ho notato c'è la conversione della parola "porta" nel "cancelletto" e il fatto che nell'originale l'ultimo verso del ritornello cambia, creando uno significato diverso, mentre nella versione polacca viene ripetuto senza variazione. E poi, il titolo... (continuer)
Krzysiek Wrona 13/9/2013 - 19:13
Creato il percorso sulla Primavera di Praga, com'è sicuramente opportuno. Segnalateci altre canzoni in tema che non sono ancora nel percorso.
CCG Staff 13/9/2013 - 21:12
c'è quella della Compagnia dell'anello per esempio, per quanto sono fascistoidi de coccio
krzyś 13/9/2013 - 23:03
Un'altra sarebbe Jeřabiny di Karel Kryl (andrebbe rivista un po' l'ortografia di quel testo, ora appena ho un minuto lo faccio).
Krzysiek, ho inserito la nota su Ryzsard Siwiec sotto il tuo commento dell'altra volta. Anche se non mi sembra proprio che io maneggi l'italiano meglio di te.. :) Il tuo italiano mi sembra ottimo. Nemmeno io sono madrelingua e a volte ho mille dubbi! Ma confido nel fatto che chi legge questo sito chiude un occhio :)
Krzysiek, ho inserito la nota su Ryzsard Siwiec sotto il tuo commento dell'altra volta. Anche se non mi sembra proprio che io maneggi l'italiano meglio di te.. :) Il tuo italiano mi sembra ottimo. Nemmeno io sono madrelingua e a volte ho mille dubbi! Ma confido nel fatto che chi legge questo sito chiude un occhio :)
Stanislava 16/9/2013 - 10:50
d'après la version italienne petit, CHIUDI LA PORTA, FRATELLINO de Stanislava
d'une chanson tchèque de Karel Kryl : Bratříčku, zavírej vrátka – 1968
Le répertoire de Karel Kryl n'est pas encore épuisé. Je voudrais ajouter aussi cette chanson qui à mon avis, est parmi ses chansons les plus touchantes. Le contexte est toujours celui de l'invasion de (la Tchécoslovaquie par les troupes « amies » du pacte de Varsovie) 1968. ...
Est-ce le chant d'exil ? Le chemin tortueux de la longue nuit de l'exil de nombre de jeunes (et moins jeunes) Tchécoslovaques... Te souviens-tu de Miluška ? Et pour la quantième fois dans le siècle, la quantième fois dans leur histoire ?
Oh, dit Lucien l'âne, on ne les compte plus ces envahisseurs et ces touristes d'un temps ou d'un autre. Les derniers en date étaient les Autrichiens, les Allemands, les Russes... Et à présent, les touristes et les investisseurs...... (continuer)
d'une chanson tchèque de Karel Kryl : Bratříčku, zavírej vrátka – 1968
Le répertoire de Karel Kryl n'est pas encore épuisé. Je voudrais ajouter aussi cette chanson qui à mon avis, est parmi ses chansons les plus touchantes. Le contexte est toujours celui de l'invasion de (la Tchécoslovaquie par les troupes « amies » du pacte de Varsovie) 1968. ...
Est-ce le chant d'exil ? Le chemin tortueux de la longue nuit de l'exil de nombre de jeunes (et moins jeunes) Tchécoslovaques... Te souviens-tu de Miluška ? Et pour la quantième fois dans le siècle, la quantième fois dans leur histoire ?
Oh, dit Lucien l'âne, on ne les compte plus ces envahisseurs et ces touristes d'un temps ou d'un autre. Les derniers en date étaient les Autrichiens, les Allemands, les Russes... Et à présent, les touristes et les investisseurs...... (continuer)
FERME LA PORTE, PETIT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/9/2013 - 23:28
Grazie Marco Valdo M.I. per il tuo contributo e per la traduzione in francese.
Stanislava 17/9/2013 - 10:17
Tak vás tu máme (Bratři)
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]
Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/
Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (continuer)
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]
Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/
Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (continuer)
Tak vás tu máme, bratři z krve Kainovy,
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 04:36
Parcours:
Printemps de Prague 1968
Grazie Krzysztof per questo contributo! Qualche tempo fa mi sono prefissa di ampliare un po' la sezione in lingua ceca di questo sito, ma per ora la cosa va abbastanza a rilento... Onestamente, ci sarebbe da fare parecchio.. Tra le tante canzoni che avevo in mente c'era anche questa qua.. :)
Ho visto che negli ultimi tempi hai inserito molte canzoni in polacco. Conoscevo finora troppo poco della musica polacca in genere, quindi è per me un'occasione di nuove scoperte.
Grazie anche per la nota sul “predecessore” polacco di Jan Palach, devo ammettere che non conoscevo questo fatto. Sapevo che Palach non fosse l'unico a compire il fatidico gesto ma non ero a corrente che ci fossero stati dei casi anche oltre i confini. Ecco cosa succede quando alla scarsa diffusione dell'informazione (molte volte voluta e programmata, come in questo caso) si aggiunge anche la barriera linguistica..! E qui... (continuer)
Ho visto che negli ultimi tempi hai inserito molte canzoni in polacco. Conoscevo finora troppo poco della musica polacca in genere, quindi è per me un'occasione di nuove scoperte.
Grazie anche per la nota sul “predecessore” polacco di Jan Palach, devo ammettere che non conoscevo questo fatto. Sapevo che Palach non fosse l'unico a compire il fatidico gesto ma non ero a corrente che ci fossero stati dei casi anche oltre i confini. Ecco cosa succede quando alla scarsa diffusione dell'informazione (molte volte voluta e programmata, come in questo caso) si aggiunge anche la barriera linguistica..! E qui... (continuer)
Stanislava 11/9/2013 - 22:58
1968: Primavera di Praga
Antiwar Songs Blog
Sono i tempi della contestazione, della strage di Piazza Fontana con l’avvio della “strategia della tensione”, dell'”autunno caldo” del 1969, del tentativo di golpe fascista da parte del repubblichino Junio Valerio Borghese (8 dicembre 1970). Inutile ricordare quello che sta accadendo nel mondo, dalla guerra nel Vietnam in pieno svolgimento al Maggio Francese. Truppe del […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-14 15:59:00
Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)
Questa è una canzone ceca di protesta datata 1968, perciò il riferimento storico è subito chiaro. L'atmosfera che accompagnava l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia è già stata magistralmente resa all'interno di questo sito da Riccardo Venturi nell'articolo introduttivo alla Primavera di Praga di Guccini a cui rimando anche per le note storiche. Con questo contributo, vorrei mettere a disposizione di chi ha interesse o curiosità un testo che per via della barriera linguistica è praticamente del tutto sconosciuto oltre i confini dell'ex Cecoslovacchia.
La canzone dimostra una resistenza con spirito di umorismo, cercando il lato comico di una situazione tragica. La reazione della popolazione all'accaduto fu tempestiva e uno dei modi in cui la gente comune affrontava questi fatti fu proprio il risveglio dell'inventiva popolare in chiave umoristica. Infatti, la maniera più diffusa di... (continuer)
La canzone dimostra una resistenza con spirito di umorismo, cercando il lato comico di una situazione tragica. La reazione della popolazione all'accaduto fu tempestiva e uno dei modi in cui la gente comune affrontava questi fatti fu proprio il risveglio dell'inventiva popolare in chiave umoristica. Infatti, la maniera più diffusa di... (continuer)
Rec.
(continuer)
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envoyé par Stanislava 6/9/2013 - 16:41
Parcours:
Printemps de Prague 1968
CONSIGLIO DATO CON BUONE INTENZIONI (VAI A CASA IVAN)
(continuer)
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envoyé par Stanislava 6/9/2013 - 16:45
Modlitba pro Martu
(1968)
Slova Jindřicha Brabeca
Slová Jindřicha Brabeca
Testo di Jindřich Brabec
Lyrics by Jindřich Brabec
Paroles de Jindřich Brabec
Sanat: Jindřich Brabec
Hudba: Petr Rada
Musica di Petr Rada
Music by Petr Rada
Musique de Petr Rada
Sävel: Petr Rada
Album: Songy a Balady [1969]
Modlitba pro Martu (La preghiera per Marta) divenne simbolo della resistenza all'invasione sovietica della Cecoslovacchia del 1968. Fu composta nel periodo immediatamente precedente questo avvenimento. L'autore del testo è Jindřich Brabec, la musica fu composta da Petr Rada.
Il giorno che fu programmata la registrazione della canzone, Brabec portava il testo nello studio dove lo stava aspettando Marta Kubišová, ma durante il tragitto la sua auto fu danneggiata dai soldati sovietici e non gli fu possibile raggiungere il posto. Dettò quindi il testo alla cantante per telefono. Marta riuscì a trasportare... (continuer)
Slova Jindřicha Brabeca
Slová Jindřicha Brabeca
Testo di Jindřich Brabec
Lyrics by Jindřich Brabec
Paroles de Jindřich Brabec
Sanat: Jindřich Brabec
Hudba: Petr Rada
Musica di Petr Rada
Music by Petr Rada
Musique de Petr Rada
Sävel: Petr Rada
Album: Songy a Balady [1969]
Modlitba pro Martu (La preghiera per Marta) divenne simbolo della resistenza all'invasione sovietica della Cecoslovacchia del 1968. Fu composta nel periodo immediatamente precedente questo avvenimento. L'autore del testo è Jindřich Brabec, la musica fu composta da Petr Rada.
Il giorno che fu programmata la registrazione della canzone, Brabec portava il testo nello studio dove lo stava aspettando Marta Kubišová, ma durante il tragitto la sua auto fu danneggiata dai soldati sovietici e non gli fu possibile raggiungere il posto. Dettò quindi il testo alla cantante per telefono. Marta riuscì a trasportare... (continuer)
Ať mír dál zůstává s touto krajinou.
(continuer)
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envoyé par Stanislava 25/7/2013 - 20:09
Parcours:
Printemps de Prague 1968
Prague
[1993]
Parole di Philippe Val (1952-), scrittore, umorista, giornalista, musicista e cantautore francese, per quasi due decenni e fino al 2009 direttore del giornale satirico “Charlie Hebdo”.
Musica di Pierre Bensusan
Album “Wu Wei” del 1994.
Parole di Philippe Val (1952-), scrittore, umorista, giornalista, musicista e cantautore francese, per quasi due decenni e fino al 2009 direttore del giornale satirico “Charlie Hebdo”.
Musica di Pierre Bensusan
Album “Wu Wei” del 1994.
Un temps pour tous, marcher ensemble dans les rues
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/1/2013 - 14:31
Parcours:
Printemps de Prague 1968
Natalia
Album: From Every Stage (Live, 1976)
Parole e musica di Shusha Guppy
Natalya Gorbanewskaya è una poetessa russa nata nel 1936. Nel 1968 scrisse una poesia in cui prendeva posizione contro l'invasione della Cecoslovacchia. Come succedeva spesso ai dissidenti, il governo sovietico la rinchiuse in un ospedale psichiatrico (nonostante avesse appena dato alla luce un figlio da cui fui separata), dove rimase ben tre anni fino al 1972. Joan Baez incise la canzone Natalia nel 1976. Nell'introduzione arriva a dichiarare "E' grazie a persone come Natalya che io e voi siamo ancora vivi e camminiamo sulla faccia della terra".
Parole e musica di Shusha Guppy
Natalya Gorbanewskaya è una poetessa russa nata nel 1936. Nel 1968 scrisse una poesia in cui prendeva posizione contro l'invasione della Cecoslovacchia. Come succedeva spesso ai dissidenti, il governo sovietico la rinchiuse in un ospedale psichiatrico (nonostante avesse appena dato alla luce un figlio da cui fui separata), dove rimase ben tre anni fino al 1972. Joan Baez incise la canzone Natalia nel 1976. Nell'introduzione arriva a dichiarare "E' grazie a persone come Natalya che io e voi siamo ancora vivi e camminiamo sulla faccia della terra".
Where is the earth
(continuer)
(continuer)
24/11/2012 - 16:14
Jan Palach
caro lorenzo,
ora comunista mi pare esagerato.
nato da una famiglia evangelica e commerciante, di matrice socialista, al più si potrebbe considerare portavoce del socialismo dal volto umano!
ora comunista mi pare esagerato.
nato da una famiglia evangelica e commerciante, di matrice socialista, al più si potrebbe considerare portavoce del socialismo dal volto umano!
alex 13/7/2012 - 21:20
Comunista o socialista, quello che volevo dire è che Jan Palach non sarebbe stato per nulla contento di essere tirato dalla loro parte fra l'altro a distanza di anni da un gruppo dichiaratamente neofascista.
lorenzo 13/7/2012 - 22:38
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- Chansons reliées
Nell’album intitolato “Il manuale del cantautore”, pubblicato nel 2002.
Praga, notte tre il 20 ed il 21 agosto 1968. L’invasione sovietica. La Primavera che muore in un’estate di morte.