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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

Antiwar Songs Blog
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
Il sito “Canzoni Contro la Guerra” ha compiuto il 20 marzo 15 ANNI.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:38
40 anni? Sembra che, in questi giorni, i quarantennali riguardino solo gli “statisti”. Il 18 marzo 1978, 40 anni fa, invece, furono assassinati Fausto e Iaio. Non se ne è saputo mai nulla. Quarant'anni e non sentirli. Quarant'anni e sempre fra noi, per sempre diciottenni. Quarant'anni fra le grancasse del potere e dei suoi servi.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Gli Extra delle CCG hanno finalmente il LORO INNO NATURALE! Con una Appendice ad hoc.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:38
La storia di Árpád Weisz, ebreo ungherese, calciatore e allenatore di successo negli anni '30 in Italia, poi rifugiato in Olanda dopo le leggi razziali del cav. Benito Mussolini (quello che “ha fatto tante cose buone” secondo diversi politicanti odierni), e infine deportato a Auschwitz dove morì il 31 gennaio 1944. In questo Giorno della Memoria ce la racconta un giovanissimo rapper novarese, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 anni e tanta voglia di ricordare quel che troppi hanno dimenticato. Il suo rap si intitola L'allenatore in campo.
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03

Lemmings in marcia

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Lemmings in marcia
La storia del suicidio di massa dei lemmings (in italiano: lemmini, o anche lemmi [singolare: lemmo]) è, come si sa, un’invenzione bella e buona: i piccoli roditori arvicoli artici, che d’inverno non vanno in letargo, sono prevalentemente solitari ma hanno comunque tassi di riproduzione molto alti e, a volte, la loro popolazione “esplode” facendoli disperdere (non di rado caoticamente) in ogni […]
Antiwar Songs Staff 2018-01-23 07:41:00
Diceva di aver vissuto sempre nell'equilibrio, e che vi sarebbe morto. Una volta sola si sbilanciò con una canzone, dicendo che era “la più bella di tutte”: la sua 'Αρνηση. Poi è venuto il silenzio, quello di una Μπαλάντα της σιωπής nella medesima lingua, e ancora una volta c'era un rifiuto, un'άρνηση. E così, in questa giornata gliele dedichiamo εἰς μνήμην tutte e due, dalla stessa voce della Maria Farandouri. Il 28 novembre di qualche anno fa Gian Piero Testa iniziava il suo volo nell'αθανασία.
Riccardo Venturi 27/11/2017 - 13:48
Esattamente 30 anni fa, il 12 novembre 1987, moriva Cornelis Vreeswijk. Questo sito contiene da anni e anni una decina di sue canzoni, forse un po' trascurate: nel trentennale della sua morte cominciamo a conoscerle un po' meglio, a partire dal suo Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 11/11/2017 - 10:00

Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo

Antiwar Songs Blog
Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo
articolo di Javier Segura, professore di Storia La parata militare dello scorso 12 ottobre a Madrid, giorno della Festa Nazionale, ha visto sfilare un migliaio di soldati più che nel 2016, insieme ad effettivi della Polizia Nazionale, che partecipava per la prima volta negli ultimi 30 anni, e un aumento sostanziale nello spiegamento di veicoli […]
Antiwar Songs Staff 2017-10-15 10:06:00
Abbiamo concluso oggi, dopo circa 2 mesi, l'inserimento delle canzoni del bellissimo e purtroppo introvabile album di Beppe Chierici e Daisy Lumini "La cattiva erba" del 1970.

L'album raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia.
Alcuni brani erano già presenti nella loro versione originale, i testi in italiano sono stati trascritti all'ascolto grazie a Flavio Poltronieri che ci ha fatto avere una copia del disco, che ora è è interamente ascoltabile, i brani mancanti sono stati trovati in rete, con la collaborazione di B.B., nostro storico collaboratore, e di Renè Zosso, ghirondista svizzero.

Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
DonQuijote82 8/9/2017 - 14:00

Una playlist “ufficiale” / Une playliste “officielle” / An “official” playlist

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Una playlist “ufficiale” / Une playliste “officielle” / An “official” playlist
(la version française suit le texte italien / English translation at the bottom) Dopo anni che continuiamo ad inserire nel nostro sito canzoni contro la guerra con i relativi video, abbiamo pensato che fosse una buona idea cominciare a raccoglierle su YouTube in una playlist “ufficiale”. In realtà, in quanto sito antimilitarista gli ufficiali ci piacciono […]
Antiwar Songs Staff 2017-09-02 15:06:00
Riccardo Venturi 23/8/2017 - 04:45
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D'Angola é, camará

D'Angola é, camará
[1977]
Scritta da José Carlos Figueiredo, in arte Jocáfi, e Geraldo Magela Cantalice Júnior (?)
Nell'album del duo bahiano Antônio Carlos e Jocáfi intitolato “Louvado seja”
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos

Nel 1975, pochi mesi dopo la Rivoluzione dei Garofani, il Portogallo riconobbe l'indipendenza dell'Angola. Poteva essere la fine della sofferenza per il popolo angolano e invece iniziò una sanguinosa e lunghissima guerra civile che si è protratta fino al 2002. Molti angolani hanno lasciato il paese alla volta del Portogallo e, soprattutto, del Brasile.
Camará donde é que vem, camará?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 22:51
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Menino de invasão

Menino de invasão
[1961-62]
Scritta da Fernando José Magalhães Lona (1937-1977), cantante e compositore brasiliano, con Geraldo Portela (?)

Interpretata da Matilde Nogueira ed il Trio Xangô e poi nel 1967 dal gruppo Shirley (Shirley Saldanha) e o Tuca Trio nel loro disco intitolato “Gosto do que é bom”
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos
Olhe o menino pobre que desce da ponte, vem lá da invasão
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 21:45
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Canção que ninguém ouviu

Canção que ninguém ouviu
[1968]
Parole e musica di Fernando José Magalhães Lona (1937-1977), cantante e compositore brasiliano
Testo trovato su TempoMusica: Estudos Cronológicos

Fernando Lona è stato prima di tutto un grande compositore di colonne sonore per il testro e la televisione. Fu amico di Geraldo Vandré, con cui scrisse alcuni brani, come la bellissima Porta estandarte
Nel 1977 Fernando Lona pubblicò il suo primo LP, “Cidadão do mundo”, e subito dopo perse la vita in un incidente stradale. In quel suo unico disco c'è la sua interpretazione di “Porta estandarte”, ma non questa bellissima “Canzone che nessuno ha sentito” del 1968, un brano forte, diretto, coraggioso, di denuncia contro la repressione che affliggeva il paese in quegli anni bui di dittatura militare (1964-1985).
Há certos dias nos dias da vida
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 21:02
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Porta estandarte

Porta estandarte
[1966]
Scritta da Geraldo Vandré e Fernando José Magalhães Lona (1937-1977), cantante e compositore
In molti dischi di Vandré, a cominciare da “5 anos de canção”

Manifesto politico e artistico del grande cantautore brasiliano.

Ma due anni dopo fu costretto ‎all’esilio prima in Cile e poi in Francia. Il Vandré che poi fece ritorno ‎in Brasile non era più quello che l’aveva lasciato. L’ultimo disco è del 1973, realizzato ancora in ‎Francia, poco prima di rientrare. Poi abbandonò la musica e la vita pubblica, campando come ‎avvocato. Qualcosa doveva essersi rotto irrimediabilmente in lui...
Olha que a vida tão linda se perde em tristezas assim
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 20:36
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La guerre à vingt ans

La guerre à vingt ans
[1966]
Parole e musica di Serge Lama
Arrangiamento orchestrale di Alain Goraguer
In un 7” del 1966 e poi in molti dischi successivi, a partire da “Les ballons rouges” del 1969
Si j'étais parti en guerre à vingt ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 20:08
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Fatti di terra

Fatti di terra
2017
Fatti di terra

Testo e musica di Pippo Barrile


Giana Guaiana & Pippo Barrile – Fatti Di Terra (Autoprodotto, 2017)

“Fatti di Terra” è questo il titolo del disco nato dal sodalizio artistico e sentimentale tra la cantautrice Giana Guaiana e lo storico frontman dei Konsertu Pippo Barrile i quali, dopo l’incontro tra le loro voci avvenuto nel 2012, hanno intrapreso un percorso di ricerca comune volto a vivificare la tradizione musicale siciliana, attraverso la composizione di brani inediti. Complice la scelta di vivere in campagna a contatto con la natura, e il desiderio di condividere ispirazioni e suggestioni, i due artisti siciliani hanno trovato il proprio comun denominatore nei rispettivi back ground artistici e ciò li ha condotti in modo quasi naturale alla realizzazione dei dieci brani che compongono l’album. Inciso con la collaborazione del polistrumentista ed arrangiatore... (continua)
Semu fatti di terra, di acqua, di ventu e di suli 
(continua)
inviata da Dq82 11/7/2017 - 16:35
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Ogni Jornu

Ogni Jornu
2017
Fatti di terra

Testo e musica di Giana Guaiama



Giana Guaiana & Pippo Barrile – Fatti Di Terra (Autoprodotto, 2017)

“Fatti di Terra” è questo il titolo del disco nato dal sodalizio artistico e sentimentale tra la cantautrice Giana Guaiana e lo storico frontman dei Konsertu Pippo Barrile i quali, dopo l’incontro tra le loro voci avvenuto nel 2012, hanno intrapreso un percorso di ricerca comune volto a vivificare la tradizione musicale siciliana, attraverso la composizione di brani inediti. Complice la scelta di vivere in campagna a contatto con la natura, e il desiderio di condividere ispirazioni e suggestioni, i due artisti siciliani hanno trovato il proprio comun denominatore nei rispettivi back ground artistici e ciò li ha condotti in modo quasi naturale alla realizzazione dei dieci brani che compongono l’album. Inciso con la collaborazione del polistrumentista ed arrangiatore... (continua)
Ogni jornu è un gran turmentu, 
(continua)
inviata da Dq82 11/7/2017 - 16:29
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Pauvre Jésus-Christ

Pauvre Jésus-Christ
[1972]
Parole di Bernard Michel (1919-1992), compositore
Musica di Henri Salvador
Lato A di un 45” del 1972, poi nella raccolta “Cocktail 1” pubblicata nel 1991
Testo trovato su FrMusique
Mon pauvre Jésus Christ, ne reviens jamais sur terre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 16:24
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Qualchi Banna

Qualchi Banna
2017
Fatti di terra

Testo e musica di Pippo Barrile


Giana Guaiana & Pippo Barrile – Fatti Di Terra (Autoprodotto, 2017)

“Fatti di Terra” è questo il titolo del disco nato dal sodalizio artistico e sentimentale tra la cantautrice Giana Guaiana e lo storico frontman dei Konsertu Pippo Barrile i quali, dopo l’incontro tra le loro voci avvenuto nel 2012, hanno intrapreso un percorso di ricerca comune volto a vivificare la tradizione musicale siciliana, attraverso la composizione di brani inediti. Complice la scelta di vivere in campagna a contatto con la natura, e il desiderio di condividere ispirazioni e suggestioni, i due artisti siciliani hanno trovato il proprio comun denominatore nei rispettivi back ground artistici e ciò li ha condotti in modo quasi naturale alla realizzazione dei dieci brani che compongono l’album. Inciso con la collaborazione del polistrumentista ed arrangiatore... (continua)
Lampi e trona ‘n celu, chianti (1) e grida ‘n terra, 
(continua)
inviata da Dq82 11/7/2017 - 16:21
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Ave Maria des pêcheurs

Ave Maria des pêcheurs
[1958]
Parole di Boris Vian
Musica di Henri Salvador
Nell'album di “Salvador / Boris Vian” del 1979
Testo trovato su FrMusique
Oh...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 13:09
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Kissinger, le Duc Tho

Kissinger, le Duc Tho
[1973]
Parole e musica di Henri Salvador
Lato B del 45” “Un chagrin d'amour”
Testo trovato su FrMusique

Phan Dinh Khai, meglio conosciuto come Lê Đức Thọ (1911-1990), è stato il capo negoziatore della delegazione nord vietnamita durante i negoziati di Parigi del 1973, quelli che portarono alla fine dell'aggressione militare americana contro il Vietnam. Il suo corrispettivo di parte statunitense fu Henry Kissinger. Entrambi vennero insigniti del premio Nobel per la pace ma Lê Đức Thọ, con grande dignità e concretezza, rifiutò l'onorificenza perchè, disse, la pace non era stata veramente raggiunta. E infatti la guerra continuò fino al 1975.

Grand'uomo quel Lê Đức Thọ, il cui nome non può essere in alcun modo assimilato a quello del boia Kissinger...
Kissinger, Le Duc Tho
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 09:21
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Pueblo

Pueblo
album: Mecánica Celeste
....
inviata da Peter Weller 11/7/2017 - 09:19
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La guerre en dentelles

La guerre en dentelles
[1958]
Parole di Bernard Michel (1919-1992), compositore
Musica di Henri Salvador
Credo che la prima interprete sia stata la cantante Jacqueline François, ma trovo il brano anche bella discografia de Les Compagnons de la Chanson

Bellissima! Vado presto a tradurla...

“Nel XVIII secolo la logistica si basò sul sistema dei depositi, per cui le marce delle truppe combattenti erano limitate dalla possibilità di rifornimento tramite i convogli che portavano dai depositi all'esercito combattente. Questo periodo, definito guerre en dentelles (guerra con i merletti) in contrapposizione alle campagne napoleoniche, ebbe la caratterizzazione tattica della maggior parte delle battaglie proprio dalla necessità di copertura delle linee di rifornimento, per cui gli eserciti preferivano ritirarsi prima di essere tagliati fuori dai propri depositi.” (it.wikipedia)
S'il fallait faire la guerre en dentelles
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2017 - 08:34

Guerra e pace

Guerra e pace
[1937]
Una poesia di Raffaele Viviani (1888-1950), dallo spettacolo “Io, Raffaele Viviani - Poesie e canti” (1971), a cura di Antonio Ghirelli e Achille Millo. Con Achille Millo, Antonio Casagrande, Marina Pagano, Franco Acampora. Elaborazioni musicali di Roberto De Simone.
'N tiempo 'e pace 'e marenare:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 21:52
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Salmo siglo XX, Era de la destrucción

Salmo siglo XX, Era de la destrucción
[1968]
Parole di Roberto Fiorilli (1944-), batterista e percussionista.
Nell'album intitolato “En el maravilloso mundo de Ingesón”, l'ultimo de The Speakers (o Los Speakers) di Bogotà, pionieri del rock in Colombia negli anni 60.

Canzone pure questa sgangherata, che si conclude con una bella esplosione catastrofica.
L'autore del testo, Roberto Fiorilli, è originario di Grosseto, emigrato con la famiglia in America Latina da piccolo. In Colombia partecipò ad alcuni dei gruppi pionieri del rock in quel paese. E' ritornato in Toscana a metà degli anni 70 e ha continuato con la musica fino a tempi recentissimi.
Siglo veinte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 21:33

It's a long way to the Holy Sepulchre ou La Croisade du Prince de Palerme

It's a long way to the Holy Sepulchre ou La Croisade du Prince de Palerme
It's a long way to the Holy Sepulchre
ou
La Croisade du Prince de Palerme

Chanson française – Marco Valdo M.I. – 2017



Dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, où l’as-tu dénichée, cette histoire de la dernière croisade et que raconte-t-elle vraiment ?

Eh bien, Lucien l’âne mon ami, tu me croiras ou tu ne me croiras pas, cette petite chanson raconte effectivement la dernière croisade en date, celle que le Prince Monroy de Pandolfina, citoyen de Palerme en Sicile, a faite, il n’y a pas si longtemps. C’est du moins ce que raconte un livre d’histoires méditerranéennes, qui sont un peu comme nos histoires d’Allemagne. Ce livre, dont je te recommande la lecture, est dû à la plume alerte de François Beaune, un écrivain français, qui a créé une association qui rassemble ces histoires comme les Chansons contre la Guerre rassemblent des chansons. En particulier, l’histoire de la libération du Saint... (continua)
Passent les nuits, sonnent les heures
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/7/2017 - 21:31
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Queremos guerra

Queremos guerra
[1968]
Scritta da Jorge Ben e da lui interpretata insieme a Gilberto Gil e Caetano Veloso nel corso del IV Festival di musica popolare brasiliana
Nel secondo volume della raccolta “IV Festival da Música Popular Brasileira”, TV Record de São Paulo, 1968
Testo trovato su Caetano Veloso... en detalle
Guerra queremos guerra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 20:41
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Guerra

Guerra
[1968]
Scritta da Arnaldo Saccomani (1940-), compositore e produttore musicale brasiliano
Interpretata da Denise de Kalafe - cantante brasiliana poi radicatasi in Messico - nella formazione De Kalafe e A Turma.
Guerra, guerra, guerra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 20:02
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Si la guerra es buen negocio invierte a tus hijos

Si la guerra es buen negocio invierte a tus hijos
[1968]
Parole di Humberto Monroy (1945-1992), bassista.
Nell'album intitolato “En el maravilloso mundo de Ingesón”, l'ultimo de The Speakers (o Los Speakers) di Bogotà, pionieri del rock in Colombia negli anni 60.




“Se la guerra è un buon affare, investici i tuoi di figli!
Canzone sgangherata, diretta e divertente, soprattutto nel finale con il bambino che canta il ritornello come una filastrocca...
Si la guerra es buen negocio invierte a tus hijos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 18:30
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Non voglio far la guerra

Non voglio far la guerra
[1967]
Un brano da un oscuro gruppo beat italiano (emiliano? abruzzese?) capitanato da tal Franco Mimmo. Pare che avessero anche un nome inglese, “The Wampir Blue” (mentre Franco Mimmo restava Franco Mimmo...)
Lato B di un 45” intitolato “Aveva un occhio di vetro” (!), pubblicato dalla Dischi Roma nel 1967
Non voglio far la guerra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 18:01
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La complainte des mineurs

La complainte des mineurs
[1951]
Parole e musica di Paul Brunelle, pioniere del genere country in Québec.

Una canzone scritta in ricordo dei 12 minatori di una miniera d'oro di Malartic, nella regione di Abitibi-Témiscamingue, Québec, morti nel 1947 in un incendio sotterraneo.
Plut à la mort à mille pieds sous terre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2017 - 13:49
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La vérité fait mal

La vérité fait mal
[2017]

Album L'esquisse 3

La verità fa male, dice Keny Arkana, che in questa canzone ne cita parecchie di verità scomode prendendosela con la Francia colonialista in Africa, contro gli Stati Uniti ed Israele, contro i governi francesi che approfittano del lutto in seguito agli attentati per far passare le peggiori leggi antidemocratiche.
La France est riche grâce à l'Afrique
(continua)
9/7/2017 - 22:31

Per città e villaggi

Per città e villaggi
[1990]
Musica degli Environs (Claudio Villiot, Lalli, Stefano Giaccone, Toni Ciavarra)

Il testo è la traduzione italiana di una poesia di Saeed Soltanpour, poeta, scrittore e regista teatrale iraniano, fiero oppositore del regime dello Shah, più volte vittima di censura e carcere.
La sua lotta non cessò dopo la rivoluzione islamica del 1979.
Nel 1980 Soltanpour fu eletto nel direttivo dell'Associazione degli scrittori iraniani.
L'anno seguente, proprio il giorno delle sue nozze, venne arrestato. In carcere fu torturato per giorni e infine giustiziato, il 26 luglio del 1981.
quando un ideale rosso e grande
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2017 - 18:56
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Aquí estamos

Aquí estamos
(2004)
Testo e musica di Rodolfo Parada
Dal disco collettivo registrato dal vivo "Canto por el cambio"
Que venimos de muy lejos
(continua)
9/7/2017 - 16:02
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Un sabida di sera

Un sabida di sera
Casualmente ho visto che nella pagina consacrata a "La mauvaise herbe" di Brassens figura la versione friulana "Jerbata". Ma se "esplori nell'archivio" Giorgio Ferigo lo trovi ma "nessuna canzone soddisfa i criteri di ricerca"...a parte che mi viene subito in mente "Un soldatin" (È questione soltanto di cippi e di confini,ammazzane uno di là: sei un eroe ma i padroni nostri e loro sono sempre gli stessi, nella sicurezza dei loro palazzi decidono paci e guerre e allora bisognerebbe fare dietro-front, mettere al muro i padroni di questa macelleria, tutti quelli che di questo massacro detengono il monopolio…come il sale e i tabacchi...sarà il vizio antico che hanno gli uomini di pensare...) però visto che mi è da poco capitato di ascoltare Nadia Fabrizio interpretare "Un sabida di sera" e pensare per l'ennesima volta che se l'avesse cantata Guccini nel suo periodo più ispirato, (quello del "Pensionato"... (continua)
A riva la coriera, chê das siet, e a discjama i pendolârs
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 9/7/2017 - 11:59
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Los dos filhets del rei

anonimo
Los dos filhets del rei
Testo di autore anonimo
Raccolto da Alan Ward
Pubblicato in "Petit cançonier d'Oc", a cura di Alan Ward, Institut d'Estudis Occitans, Tolosa 1963

Di Alan Ward non sono riuscito a trovare notizie, a questo nome corrispondono diverse pubblicazioni, ma probabilmente sono diversi autori, con competenze diverse. Al "nostro" Alan Ward (anni '60) sono da attribuire diverse pubblicazioni sulle canzoni occitane e catalane.

Se ne trova una interpretazione di Rosina De Peira E Martina nel disco eponimo (1973)

Siamo arrivati a questo testo per strade tortuose, partendo da Alla guerra chi ci va di Beppe Chierici e Daisy Lumini.
Poi abbiamo contattato René Zosso, ghirondista svizzero, che avevamo scoperto essere autore di una versione francese nel suo album Chante & Vielle del 1968 e che è quasi sicuramente la fonte di Beppe Chierici.

Affermo quasi sicuramente per una serie di motivi, la conferma... (continua)
A la guèrra qui i va,
(continua)
inviata da Dq82 8/7/2017 - 08:02
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Complainte (Gentilz gallans de France)

anonimo
Complainte (Gentilz gallans de France)
Il testo originale della Complainte, di autore anonimo, risalente al XV° secolo.
Trovato su Bartleby come tratto da "The Oxford Book of French Verse", 1920

Se ne trova una versione in:
Judith R. Cohen, Tamar Ilana Cohen Adams, Eduardo Paniagua, Wafir Shaikeldine, William Cooley - Sefarad En Diáspora (2006)
« Gentilz gallans de France,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2017 - 07:50
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Nenia (dalla guerra dei trent'anni)

Nenia (dalla guerra dei trent'anni)
Beppe Chierici e Daisy Lumini
La cattiva erba (1970)


Autori: Anonimo, Daisy Lumini


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP... (continua)
Senti bambino come mugghia il vento
(continua)
inviata da Dq82 8/7/2017 - 07:35
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Acid Rain

Acid Rain
Acid rain is not a problem, said the businessman
(continua)
8/7/2017 - 05:25
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The Horses

The Horses
[1956]
Versi del poeta scozzese Edwin Muir (1887-1959), nell'ultima sua raccolta pubblicata in vita, intitolata “One Foot in Eden”

Musica del songwriter scozzese James Grant, nel suo album del 2002 intitolato “I Shot the Albatross”

Bellissima poesia che celebra il ritorno alla vita dell'uomo, degli animali, del mondo dopo un olocausto nucleare. Un nuovo patto per un nuovo inizio?
Barely a twelvemonth after
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/7/2017 - 14:01

Mrtvi vojak v tujini

Mrtvi vojak v tujini
Poesia di A. Gradnik
Purtroppo in rete si trova solo questo frammento.
Ignoro se sia stata musicata in lingua originale, è stata musicata da Beppe Chierici e Daisy Lumini nella traduzione italiana

NOTA: Come si può evincere dai commenti, il testo sloveno di Gradnik è incompleto, ne abbiamo trovato un frammento corrispondente alle ultime 2 strofe qui e qui.
La traduzione, seppure probabilmente mal copiata e con qualche errore è quanto di più completo si trovi in rete, con alcuni passaggi tralasciati dalla bella versione di Beppe Chierici e Daisy Lumini.
Ovviamente chiunque sia in grado di contribuire la versione slovena completa e una traduzione corretta è il benvenuto.
Zemlja tuja, zemlja tudi moja:
(continua)
inviata da Dq82 5/7/2017 - 21:12
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Je suis grecque

Je suis grecque
[1971]
Parole di Pierre Delanoë
Musica di Joe e Richelle Dassin

La canzone che intitola e significa il disco della Merkouri del 1971, dopo che la Giunta golpista le aveva tolto la cittadinanza greca e lei era finita esule in Francia.

E la versione francese sembrerebbe precedente a quella greca, il cui testo (trovato su stixoi.info) è però ben più pregnante e fu scritto dalla stessa Merkouri con la collaborazione della scrittrice greca Alki Zei / Άλκη (Αγγελική) Ζέη, anche lei esule a Parigi in quegli anni.
Si trova nel disco “Melina Mercouri” del 1974
Si tu aimes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/7/2017 - 08:49
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One Headlight

One Headlight
(1996)

Parole e musica di Jakob Dylan
dall'album Bringing Down the Horse.


La morte delle idee, di Signora Libertà e del sogno americano

"I tend to write with a lot of metaphors and images, so people take them literally. The song's meaning is all in the first verse. It's about the death of ideas. The first verse says, 'The death of the long broken arm of human law.' At times, it seems like there should be a code among human beings that is about respect and appreciation. I wasn't feeling like there was much support outside the group putting together the record. In the chorus, it says, 'C'mon try a little.' I didn't need everything to get through, I could still get through - meaning 'one headlight."

(Jakob Dylan)

Forse la canzone più famosa dei Wallflowers, una band americana capitanata da uno con un cognome ingombrante. Jakob Dylan è il figlio di quel signore dai mille volti, recentemente... (continua)
So long ago, I don't remember when
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 4/7/2017 - 23:09
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
La versione dei Modena City Ramblers
Modena City Ramblers' Version


La versione ormai strafamosa dei Modena City Ramblers, eseguita in chiusura di ogni concerto:



presenta 2 campionamenti musicali:
intro al flauto : "The lonesome boatman", tradizionale irlandese, conosciuta dai ramblers dalla versione di Finbar & Eddie Furey:



ma ne esiste anche una versione dei Dropkick Murphy's dal loro ultimo album 11 stories of pain and glory (2017):



Il secondo strumentale è invece un tradizionale scozzese: "Come ye o' er frae France" interpretata tra gli altri dagli Steeleye Span nel loro Parcel of Rogues (1973)



e dai Tannahill Weavers:



Oltre che da Ewan McColl



fonte: lagrandefamiglia.it
Dq82 4/7/2017 - 16:31
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Violence, violence!

Violence, violence!
[1971]
Parole di Serge Lama
Musica di Jean-Christophe e Nicolas Pelletier, che si firmavano con nomi greci, rispettivamente Costakos e Xatkis
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Non una CCG ma una canzone di Resistenza.
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Prépare ton homme à la révolution
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:58
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Par dix, par cent, par mille...

Par dix, par cent, par mille...
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
C'était en ce temps de solitude et de misère
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:20
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Mes amis d'hier

Mes amis d'hier
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Mes amis d'hier, mes compagnons
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:15
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L'étrangère

L'étrangère
[1971]
Parole di Pierre Delanoë
Versione francese, ma con testo significativamente diverso, di Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής), scritta da Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης e Manos Elefhterìou / Μάνος Ελευθερίου
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Le rire des bourreaux est noir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:07
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Der Pflaumenbaum

Der Pflaumenbaum
Bellissima. Ottima l ' interpretazione, che parla di diritti negati.Mi piace tanto anche pensare a un susino bambino umanizzato nel box,a un vecchio solo chiuso in un ricovero anziani ,anche solo e non de ambulante in casa propria con rari contatti umani.tutti noi o presto o tardi siamo quel susino nel cortile.Purtroppo!!!!!!!!
luciana 4/7/2017 - 09:57
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Le soleil de nos coeurs

Le soleil de nos coeurs
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Nicolas Pelletier, che si firma col nome greco di Xatkis
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”, dove la canzone è interpretata insieme ad Andonis Kaloyannis / Aντώνης Καλογιάννης

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Elle est d'ici elle aime chanter
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/7/2017 - 09:47
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La Blanche Hermine et Le départ du partisan

La Blanche Hermine <i>et</i> Le départ du partisan


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[1970]
Paroles et musique: Gilles Servat
Parole e musica di Gilles Servat
Album: Gilles Servat [inclus: La Blanche Hermine] [1971]
E una caterva d'altri
Le départ du partisan:
[1976]
Paroles et musique: Gilles Servat
Parole e musica di Gilles Servat
Album: Le pouvoir des mots
J'ai rencontré ce matin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby + CCG/AWS Staff 3/7/2017 - 22:26
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Classes

Classes
[1976]
Parole e musica di Gilles Servat
Nel suo album intitolato “Le pouvoir des mots”
Testo trovato su Kalondour

La città bretone di Fougères ha avuto una tradizione nell'industria calzaturiera: fin dagli inizi del XX secolo diviene infatti come la “capitale” dell'industria calzaturiera femminile in Francia. In realtà, la “vocazione calzaturiera” di Fougères risale a molto prima, ma in un settore particolare: quello della produzione di ciabatte e pantofole. Verso il 1850, tale produzione ha una crisi, e allora il settore si riorienta verso la produzione di calzature vere e proprie; una produzione che ha talmente successo (specialmente nel comparto femminile), che Fougères diviene una città operaia aumentando del 124% la sua popolazione (9344 abitanti nel 1856, 20952 nel 1901, vale a dire la popolazione che all'incirca ha ancora oggi). Circa dodicimila operaie e operai vi lavorano in... (continua)
Aujourd'hui le travail à cessé
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 22:24
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L'homme fossile

L'homme fossile
EL HOMBRE FÓSIL
(continua)
inviata da B.B. 3/7/2017 - 22:11
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Villejuif

Villejuif
[1973]
Scritta da Alice Dona (compositrice e cantante) e Sylvain Lebel (paroliere)
Nell'album di Reggiani intitolato “Bon à tirer”

A Villejuif, in Val-de-Marne, alla fine dell'800 fu creata la prima UMD (acronimo per Unités pour malades difficiles) di Francia, un ospedale psichatrico per malati mentali giudicati pericolosi per sé stessi o per la collettività. Fautore di questo modello organizzativo fu il dottor Henri Colin. Il centro è ancora esistente e si chiama “Établissement public de santé Paul-Guiraud”, intitolato ad un altro psichiatra attivo fino agli anni 50 e uno dei primi a privilegiare il trattamento farmacologico nella “cura” (più che altro la sedazione) del dolore mentale.
Nel racconto di Serge Reggiani l'ospedale psichiatrico, e quello criminale in particolare, diventa il paradigma dell'istituzione totale, della repressione, di ogni regime.

Il testo della canzone l'ho... (continua)
Je n’vous écris pas de Grèce
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 21:20
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Il fannullone

Il fannullone
CIAO FANNULLONE


E così alla fine se n'è andato anche Paolo Villaggio. Villaggio Paolo, non "Fantozzi". A leggere in giro sembra che sia morto prima il rag. Fantozzi Ugo, e poi, in sottordine, tale Paolo Villaggio, che tra l'altro è coautore di questa e di un'altra canzone del suo amico Fabrizio De André. Evaporati ora tutti e due in una nuvola rossa, in una delle molte feritoie della notte assieme a gatti, chitarre, genove, professor krantz e chissà quante altre cose. Ed è così che preferiamo ricordarlo, Paolo Villaggio: come un immenso, meraviglioso e lunare fannullone. Almeno nel momento estremo, Fantozzi se ne stia buono in sala mensa. Ma sia comunque ben chiaro che la Corazzata Kotionkin resterà per sempre una cagata pazzesca!

A Paolo Villaggio alziamo alla sua salute una bottiglia di Peroni ghiacciata, con tanto di frittatona di cipolle e rutto libero. Proprio oggi che se n'è andata anche Solvi Stubing, la bionda della birra Peroni. Che te la porti lei la birra: Gott ist ein lautes Nichts, ihn rührt kein Nun noch Hier.
CCG/AWS Staff 3/7/2017 - 17:29
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Un bombardier avec ses bombes

Un bombardier avec ses bombes
[1975]
Parole e musica di Daniel Bangalter, in arte Daniel Vangarde, classe 1947, produttore musicale e paroliere francese, ebreo polacco di origine. E' il padre di Thomas Bangalter, del duo elettronico Daft Punk
Traccia d'apertura del suo – credo – unico album del 1975.
Testo trovato su Bide & Musique
Je suis simplement représentant
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 15:20
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Parle-moi d'un homme heureux

Parle-moi d'un homme heureux
[1975]
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e Patrice Moullet
Nel disco di Catherine Ribeiro intitolato “(Libertés ?)”, con il gruppo Alpes
Testo trovato su Paroles Musique
Comment sortir du noir
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 14:00
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Miséricordes / Misericordia

Miséricordes / Misericordia
[2010]
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Nell'album intitolato “Les rêves gigognes”
Testo trovato sul sito dell'autore
Pitié pour l’absence
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 13:31

Faits divers I & II

Faits divers I & II
[1975]
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Il brano che intitola il suo album del 1975
Testo trovato sul sito dell'autore
Ça se passe au siècle vingt au pays des hommes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2017 - 13:17




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