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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

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Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00

A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.

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A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.
  Niente di autoreferenziale, niente di trionfalistico, niente “numeri”, che pure sono oramai enormi. Niente “bilanci”, niente celebrazioni o autocelebrazioni: c’è solo un sito, chiamato “Canzoni Contro la Guerra”, o “Antiwar Songs”, o “Chansons Contre la Guerre” (come si dice in un centinaio di lingue c’è nella homepage) che, oggi, 20 marzo 2018, compie quindici […]
Antiwar Songs Staff 2018-03-20 16:07:00
Il sito “Canzoni Contro la Guerra” ha compiuto il 20 marzo 15 ANNI.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:38
40 anni? Sembra che, in questi giorni, i quarantennali riguardino solo gli “statisti”. Il 18 marzo 1978, 40 anni fa, invece, furono assassinati Fausto e Iaio. Non se ne è saputo mai nulla. Quarant'anni e non sentirli. Quarant'anni e sempre fra noi, per sempre diciottenni. Quarant'anni fra le grancasse del potere e dei suoi servi.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Gli Extra delle CCG hanno finalmente il LORO INNO NATURALE! Con una Appendice ad hoc.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:38
La storia di Árpád Weisz, ebreo ungherese, calciatore e allenatore di successo negli anni '30 in Italia, poi rifugiato in Olanda dopo le leggi razziali del cav. Benito Mussolini (quello che “ha fatto tante cose buone” secondo diversi politicanti odierni), e infine deportato a Auschwitz dove morì il 31 gennaio 1944. In questo Giorno della Memoria ce la racconta un giovanissimo rapper novarese, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 anni e tanta voglia di ricordare quel che troppi hanno dimenticato. Il suo rap si intitola L'allenatore in campo.
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03

Lemmings in marcia

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Lemmings in marcia
La storia del suicidio di massa dei lemmings (in italiano: lemmini, o anche lemmi [singolare: lemmo]) è, come si sa, un’invenzione bella e buona: i piccoli roditori arvicoli artici, che d’inverno non vanno in letargo, sono prevalentemente solitari ma hanno comunque tassi di riproduzione molto alti e, a volte, la loro popolazione “esplode” facendoli disperdere (non di rado caoticamente) in ogni […]
Antiwar Songs Staff 2018-01-23 07:41:00
Diceva di aver vissuto sempre nell'equilibrio, e che vi sarebbe morto. Una volta sola si sbilanciò con una canzone, dicendo che era “la più bella di tutte”: la sua 'Αρνηση. Poi è venuto il silenzio, quello di una Μπαλάντα της σιωπής nella medesima lingua, e ancora una volta c'era un rifiuto, un'άρνηση. E così, in questa giornata gliele dedichiamo εἰς μνήμην tutte e due, dalla stessa voce della Maria Farandouri. Il 28 novembre di qualche anno fa Gian Piero Testa iniziava il suo volo nell'αθανασία.
Riccardo Venturi 27/11/2017 - 13:48
Esattamente 30 anni fa, il 12 novembre 1987, moriva Cornelis Vreeswijk. Questo sito contiene da anni e anni una decina di sue canzoni, forse un po' trascurate: nel trentennale della sua morte cominciamo a conoscerle un po' meglio, a partire dal suo Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 11/11/2017 - 10:00

Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo

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Il 12 Ottobre e il Nazionalismo Spagnolo
articolo di Javier Segura, professore di Storia La parata militare dello scorso 12 ottobre a Madrid, giorno della Festa Nazionale, ha visto sfilare un migliaio di soldati più che nel 2016, insieme ad effettivi della Polizia Nazionale, che partecipava per la prima volta negli ultimi 30 anni, e un aumento sostanziale nello spiegamento di veicoli […]
Antiwar Songs Staff 2017-10-15 10:06:00
Abbiamo concluso oggi, dopo circa 2 mesi, l'inserimento delle canzoni del bellissimo e purtroppo introvabile album di Beppe Chierici e Daisy Lumini "La cattiva erba" del 1970.

L'album raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia.
Alcuni brani erano già presenti nella loro versione originale, i testi in italiano sono stati trascritti all'ascolto grazie a Flavio Poltronieri che ci ha fatto avere una copia del disco, che ora è è interamente ascoltabile, i brani mancanti sono stati trovati in rete, con la collaborazione di B.B., nostro storico collaboratore, e di Renè Zosso, ghirondista svizzero.

Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
DonQuijote82 8/9/2017 - 14:00

Una playlist “ufficiale” / Une playliste “officielle” / An “official” playlist

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Una playlist “ufficiale” / Une playliste “officielle” / An “official” playlist
(la version française suit le texte italien / English translation at the bottom) Dopo anni che continuiamo ad inserire nel nostro sito canzoni contro la guerra con i relativi video, abbiamo pensato che fosse una buona idea cominciare a raccoglierle su YouTube in una playlist “ufficiale”. In realtà, in quanto sito antimilitarista gli ufficiali ci piacciono […]
Antiwar Songs Staff 2017-09-02 15:06:00
Riccardo Venturi 23/8/2017 - 04:45
Se per caso andate alla fiera di Scarborough assieme a Simon & Garfunkel, ci dovreste anche andare insieme a un Cavaliere Elfo, a un Cantico contro la guerra, a un minatore di carbone, a Martin Carthy, Ewan McColl e Peggy Seeger, a Bob Dylan, al grande studioso americano Francis James Child, a Edipo e alla Sfinge, a Sansone, all'Indovinello Veronese, a un Laureato, ai Muppets e persino al Diavolo in persona... Una canzone dalla storia millenaria per la quale abbiamo voluto completamente rifare una pagina composita ed esauriente, con una nuova introduzione (per ora soltanto in italiano): Una storia molto, molto lunga...
Riccardo Venturi 2/7/2017 - 00:54

A proposito della “grafica” di questo sito e di che cosa sia esattamente.

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In questi ultimi tempi, il nostro sito ha ricevuto diverse “critiche” a proposito della sua cosiddetta “grafica”. Secondo alcuni, la “grafica” di questo sito sarebbe “obsoleta”, “invecchiata”, “non accattivante”, fino ad arrivare addirittura ad essere definita “orrenda” e quant’altro. Sarà quindi bene chiarire e ribadire a tutti costoro che cos’è questo sito, come funziona, quali […]
Antiwar Songs Staff 2017-06-24 19:13:00

Radio Fragola Trieste – Una trasmissione dedicata a Gian Piero Testa

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Radio Fragola Trieste – Una trasmissione dedicata a Gian Piero Testa
Qualche settimana fa, abbiamo ricevuto una mail che ci ha particolarmente commosso: Mi chiamo Thanassis Papathanassiou e vi scrivo da Trieste. Sono arrivato a Trieste il lontano 1984 per studiare all’Università come tanti altri giovani greci. Col passare del tempo mi sono trovato bene, ho amato Trieste e così decisi di rimanerci. Ovviamente la passione […]
Antiwar Songs Staff 2017-05-20 17:31:00
Ἀποφασίζομεν καὶ διατάζομεν, “Decidiamo e ordiniamo”: alle ore 2,30 del 21 aprile 1967, cinquant'anni fa, scatta il Golpe militare fascista in Grecia e inizia la “Dittatura dei Colonnelli” che durerà fino al luglio del 1974. Per sette lunghi anni, la Grecia è un lager e anche il campo di addestramento del neofascismo europeo (e italiano in primis). Un argomento molto trattato dal nostro sito, che ha un apposito percorso che invitiamo a rileggere e riascoltare.
Riccardo Venturi 21/4/2017 - 19:31

Greci in Polonia: una storia dimenticata

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Greci in Polonia: una storia dimenticata
Nella primavera del 1949, i comunisti perdono la guerra civile in Grecia; un gruppo di andartes si rifugia con le loro famiglie in un villaggio poco fuori la cittadina di Grevenà, nella Macedonia ellenica; comincia così una storia di emigrazione, perlopiù sconosciuta anche agli stessi greci. Nella Grecia del 1949, quel che attende gli sconfitti […]
Antiwar Songs Staff 2017-03-15 13:43:00
Riccardo Venturi 12/3/2017 - 22:14
Abd el-Salam el-Danaf
Lavoratore assassinato
Piacenza, 14 settembre 2016

Una canzone di Alessio Lega
Riccardo Venturi 6/3/2017 - 11:37
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Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)

Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, in apertura della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questo Requiem fu commissionato a Weill dalla radio di Francoforte e lui lo compose pensando al decimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione di Novembre del 1918, quando socialisti e spartachisti tedeschi, dopo aver sostenuto scioperi nell'industria bellica e ammutinamenti in ambienti militari, proclamarono una “libera repubblica socialista tedesca” contro il capitalismo militarista e imperialista. Un anno dopo sarebbero stati tutti sterminati dai Freikorps, antesignani delle SA, i paramilitari protonazisti di Ernst Röhm, e la debole socialdemocrazia di Weimar avrebbe cominciato la sua inesorabile discesa verso gli inferi della dittatura e della guerra.

Chiaro che la cantata di Brecht/Weill non venne trasmessa...
Lobet die Nacht und die Finsternis, die euch umfangen!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/2/2017 - 23:42
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Carmen Arvale

anonimo
Carmen Arvale
[V/IV secolo a.C. / 5th / 4th century b.C.]
Redazione nota / Known version:
Acta Fratrum Arvalium, I sec. d.C. / 1st century.
Armonizzazioni moderne:
a) Paulo Stekel, Qadosh, 2009
b) Hildigunnur Runarsdóttir, per coro / choir, 2013



L'iscrizione degli Acta Fratrum Arvalium ritrovata nel 1778. Il Carmen Arvale è nella parte evidenziata.



A proposito di Marte e di guerra per la capezzagna.
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo, 6 febbraio 2017.

“C'è chi la capezzagna difende”; così ha tradotto Krzystof Wrona nella Piosenka walcząca, dalla sua lingua materna, obbligandomi a andare a vedere che cosa fosse, questa “capezzagna”. "Ciascuna delle due strisce di terreno che rimangono da arare alle estremità del campo, dove l'aratro inverte la marcia; anche capitagna, cavedagna.". E così, poiché si procede sempre per associazione d'idee (la quale è, in generale, la più fertile attività dell'intelletto... (continua)
Enos Lases iuuate.
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/2/2017 - 11:30

De rerum natura Liber V, 1283-1307

<i>De rerum natura</i> Liber V, 1283-1307
[I secolo a.C / 1st Century b.C. / 1er siècle a.Ch.]
De rerum natura 1283-1307

Non è qui, naturalmente, questione di addentrarci nella natura ritmica della poesia classica, e ancor di meno sul suo legame comunque indissolubile con la musica; se almeno un'intera parte della poesia antica era fin nel suo nome connessa con il canto e con l'accompagnamento musicale (sto ovviamente parlando della poesia lirica, destinata alla recitazione con la lira o altro strumento consimilare), si deve comunque ricordare che ogni tipo di componimento in versi era recitato ad alta voce (la lettura silente e personale cominciò a diffondersi in periodi molto tardi) ed anche che la natura prosodica stessa delle lingue classiche era basata su accenti non percussivi ma tonali, quindi musicali, e che la versificazione e la recitazione obbedivano a criteri di canto, o di cantillazione. Lo stesso nome della “poesia”... (continua)
[1283] Arma antiqua manus ungues dentesque fuerunt
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/2/2017 - 09:01

Ferramonti Walzer

Ferramonti Walzer
[1940-43]
Parole e musica di Kurt Sonnenfeld (1921-1997), compositore austriaco, viennese, ebreo.
Brano compreso nel programma della “Serata Colorata – Musiche dal campo di internamento di Ferramonti”, concerto tenutosi il 26 gennaio scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del Giorno della Memoria e interamente dedicato alle canzoni e alle musiche intonate e suonate dai prigionieri, in gran parte ebrei, in quel campo di concentramento che sorse nel comune di Tarsia in provincia di Cosenza.

L'intera famiglia di Kurt Sonnenfeld fu trucidata dai nazisti a Maly Trostenets, vicino a Minsk, un campo di sterminio il cui nome è poco conosciuto ma dove tra il 1941 ed il 1944 vennero assassinate non meno di 200.000 persone, in gran parte prigionieri di guerra sovietici ma circa 60.000 furono i civili ebrei. Quello di Maly Trostenets fu un campo molto efficiente, dove i nazisti... (continua)
Ganz abgesehn von den schrecklichen Leb’n
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/2/2017 - 21:54
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Hope for the Future

Hope for the Future
[2012]
Parole di Paul McCartney
Musica di Paul McCartney, Marty O'Donnell, Michael Salvatori.
Nella colonna sonora del videogame “Destiny”, composta da Martin O'Donnell, Michael Salvatori e altri, con il contributo di Paul McCartney per questo brano (che credo l'unico non strumentale dell'intera soundtrack)
La strofa tra parentesi non viene cantata da Paul McCartney, ma si trova nella cover del brano realizzata da Jillian Aversa (cantante) ed Andrew Aversa, compositore di colonne sonore per videogames più noto con il nome d'arte di Zircon.

E' curioso che questa canzone sicuramente pacifista sia stata scritta proprio per quello che in gergo tecnico viene definito videogame FPS, acronimo di First-person shooter, letteralmente “sparatutto in prima persona”...
Ma è anche vero che se gli Obama, le Clinton, i Bush, i Trump, i Putin e tanti altri del pari loro passassero più tempo alla playstation a giocare con gli sparatutto, invece di seminare morte e distruzione per il mondo per davvero, forse sarebbe meglio per tutti...
Some hope for the future
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/2/2017 - 18:28
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Italia

Italia
1965
Pubblicata in "L'Aria" 1981
interpretata dai Barabàn nell'album :Terre di passo (2002)
… padrun de can che lecca el cü a la serva,
(continua)
inviata da dq82 4/2/2017 - 17:20
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La prima stella

La prima stella
(2017)
Parole e musica di Gigi D'Alessio
la canzone sarà presentata al prossimo festival di Sanremo

Visto che il mitico e splendido Gigi D'Alessio non è presente su questo sito provvedo io con questa canzone sulla mamma, quella dell'immenso cantautore, rimasto, poverino, orfano da piccolo, ma sulla mamma in generale, una mamma lontana come può essere quella di un immigrato che attraversa il mare su un barcone.
Potessi avere io le ali e scavalcare il cielo
(continua)
inviata da Diletta 4/2/2017 - 17:10
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Cavaddu cecu de la minera

Cavaddu cecu de la minera
1954
45 giri: Cavaddu cecu de la minera/Ventu de sciroccu

È una canzone che parla di un cavallo, appunto si intitola ‟Cavallo cieco della miniera”. La storia è questa, la storia riguarda i cavalli che lavoravano anticamente nelle miniere in Sicilia, nelle miniere di zolfo, perché, in quei tempi, tiravano i carrelli i cavalli. Oggi è diverso, ci sono altri mezzi. E siccome stavano molto tempo sotto le miniere, i cavalli diventavano ciechi. E in Sicilia, anticamente, c’era questa festa tragica, che si chiamava appunto ‟La Pasqua dei cavalli”, ed era il padrone stesso del cavallo che lo portava su, al sole, e con un gesto tragico e pietoso lo eliminava.
wikipedia
«A Peppì, iuh, come si stanco, Peppì, iih-ah, beddo, auh.»
(continua)
inviata da dq82 4/2/2017 - 16:50
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Miniere

Miniere
2014
Ottavia
Uhm che maniere, dai le maniere
(continua)
inviata da dq82 4/2/2017 - 16:39
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Truth about

Truth about
3 febbraio 2017
Da cantarsi con accento romanesco
(vero o finto che sia)
sull'aria di Lella
di Edoardo De Angelis (1971)
(interpretata da Lando Fiorini)

In questa canzoncina, détournement di un celebre successo romanesco di qualche anno fa dove er protagonista svela di avere avuto una relazione con la moje de Projetti er cravattaro, se parla della misteriosa morte sotto tortura di un giovane ricercatore italiano, avvenuta circa un anno fa in Eggitto, e de ben artre relazzioni che intercorrono tra er governo italiano e quello eggizziano.

Se pregherebbe de legge attentamente anche questo


Articolo de Lorenzo Declich
(pubblicato da Giap - Wu Ming Foundation)


ar quale la canzoncina deve non poco pur nella sua palese semplificazione.

Se dovrebbe immagginà che a parlà è un alto membro dello stato italiano, forse addirittura er presidente der consijo.

Te lo ricordi gGiulio er friulano,
(continua)
3/2/2017 - 20:32
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Malicorne: Dormeur

Malicorne: Dormeur
[1986]
Paroles et musique: Gabriel Yacoub / Malicorne
Testo e musica: Gabriel Yacoub / Malicorne
Album: Les cathédrales de l'industrie





Come ho detto in questo commento, domani 4 febbraio è il compleanno di Gabriel Yacoub, che compie 64 anni (when I am 64...). Vorrei continuare questo particolare e personale hommage d'anniversaire proponendo questa canzone, che mi ossessiona non so da quanti anni. Mi ossessiona perché, come tutte le cose della mia vita, al tempo stesso mi rimanda ad altro e a me stesso, al lontano e al vicino, all'incomprensione costellata di bagliori di comprensione; Gabriel Yacoub, in breve. Che cos'è, insomma, Dormeur? Potrebbe, chissà, sembrare una sorta di parallelo, o di séguito, del Fannullone di De André (e Paolo Villaggio); ma non è una favola. E' un testo cupo, e duro in alcuni punti, che della favola non ha niente e che invece ha tutto della tragedia umana... (continua)
Il y a les dormeurs ceux qui dorment tout le temps
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/2/2017 - 16:51
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Il aurait dû

Il aurait dû
[2008]
"Il aurait dû" di Gabriel Yacoub
dal cd: "De la nature des choses"
Le Roseau | Harmonia Mundi

Ciao a tutti, propongo questa protest song, anche considerato:

1- l'incondizionato amore nei confronti di Malicorne che il sottoscritto condivide con Sir Riccardo

2- che finora non era presente nell'elenco nessuna canzone contro la guerra a nome di Gabriel Yacoub e la cosa mi dispiace

3- che in rete c'è un video simpaticissimo della canzone dal titolo "Il aurait dû, Gabriel Yacoub et Arthur" che si contrappone perfettamente all'argomento della canzone

4- che probabilmente non molti sono a conoscenza che la suddetta canzone si riferisce a George W. Bush e al suo maledetto ordine di guerra in Irak.

Flavio Poltronieri
Il avait dit quelques jours et c’est fini
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/2/2017 - 11:00
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Somos anormales

Somos anormales
(2017)
primo singolo estratto dall'album Residente in uscita nel marzo 2017

La normalità non esiste. Il termine "anormale" che viene usato con una connotazione dispregiativa, sta rivelando il suo lato positivo, perché è interessante essere anormali. Inoltre tutti hanno qualcosa di anormale, quindi la definizione stessa di normalità non ha senso.

Tutti veniamo dall'Africa. I primi homo sapiens venivano dal Kenya. Tutti gli esseri umani hanno nel DNA la parte nera dell'Africa. La maggior parte dei sudamericani ha almeno un 7% del DNA che viene dalla Siberia, dalle popolazioni che avevano attraversato lo stretto di Bering per colonizzare il continente americano. Veniamo tutti dallo stesso posto e non hanno senso queste guerre per motivi razziali o religiosi. Anche se l'umanità si è diffusa in tutti i paesi e ognuno possiede una propria cultura, non dovremmo mai dimenticare che siamo tutti... (continua)
Tres ojos, cuatro orejas
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 2/2/2017 - 23:31
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Mein Gott, warum hast du mich verlassen? (Psalm 22)

Mein Gott, warum hast du mich verlassen? (Psalm 22)
[III° sec. a. C. / Prima metà del XVI sec. d. C. / 1844]
Versione tedesca del Salmo 22 dal libro biblico dei Salmi, raccolta realizzata forse in Giudea nel III° secolo avanti Cristo ma con materiali anche di molto più antichi.
La versione tedesca che propongo è ripresa da Lieder.net e – se non ho capito male – l'autore sarebbe addirittura Martin Luther (1483-1546), il teologo iniziatore della riforma protestante.
Musica di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847), compositore, direttore d'orchestra, pianista e organista tedesco, terza e ultima parte dell'Op. 78 (MWV B 51) del 1844.

Ho preferito attribuire il brano a Mendelssohn Bartholdy perchè la sua musica fu tra quella bandita dal nazismo, visto che l'autore non era ariano e, anzi, appartenente ad un'importante famiglia ebrea di Amburgo. Al contrario, la musica di Mendelssohn Bartholdy fu molto suonata nei campi in cui fascisti e nazisti... (continua)
Mein Gott, mein Gott, warum hast du mich verlassen?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2017 - 22:56
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Wir sind die Ratten

Wir sind die Ratten
Wir sind die Ratten

Wir sind die Ratten – Vorkriegsjugend – 1983
Ihr wollt uns vernichten
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/2/2017 - 21:39
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Der Pflaumenbaum

Der Pflaumenbaum
Da / Aus
Svendborger Gedichte / Poesie di Svendborg
1926-1938
Musica / Musik: Paul Dessau (1894-1979)


Paul Dessau: Fünf Kinderlieder (nacht Brecht) (1949).

I. Vom Kinde das sich nicht waschen wollte
II. Der Pflaumenbaum
III. Kleines Bettellied
IV. Mein Bruder war ein Flieger
V. Der Gottseibeiuns

Irmgard Arnold, soprano
Paul Dessau, pianoforte



Nella sua quasi immensa produzione poetica, Bertolt Brecht scrisse anche dei Lieder classificati “per l'infanzia”; non c'è quindi da stupirsi se, alla fin fine, l'interpretazione migliore e più chiara di questo Lied poi musicato da Paul Dessau nel 1949 (che suonò anche il piano), l'ho trovata a cura dei ragazzi di una seconda media, la II-A per la precisione, di una scuola che non so:

“In questa poesia l’autore nasconde un significato profondo. Il susino di cui parla non è una qualunque pianta; infatti, l’immagine descritta del susino... (continua)
Im Hofe steht ein Pflaumenbaum,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2/2/2017 - 18:31
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Il flessibile

Il flessibile
2007
Attenzione! Uscita Operai

feat. Yo Yo Mundi

Lavorare oggi: come sopravvivere?

A rispondere è un libro a più voci che, partito da un progetto comune, ha coinvolto scrittori e musicisti: un’opera collettiva, nata dal desiderio di divertirsi e divertire, capace di denunciare situazioni che solo dieci anni fa non avremmo considerato accettabili.
Una canzone per ogni racconto, un racconto per ogni professione.
Il risultato è un’antologia corale, ironica e tagliente, e un cd dalla musica semplice e mai banale. Entriamo nella vita di autisti, parrucchieri e spazzini, ma anche di onorevoli e pubblicitari, per scoprire che in fondo siamo tutti, ugualmente, lavoratori. Ed è proprio a loro che questo libro dà voce: attenzione! Uscita operai.
Sono agile e scattante,
(continua)
inviata da dq82 2/2/2017 - 11:01
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Il mafiologo

Il mafiologo
2012
3° (mondo)

poi nel 2013 in "Musica contro le mafie"
Si aggira qui in città lui vive in mezzo a noi
(continua)
inviata da dq82 2/2/2017 - 09:25
Percorsi: Mafia e mafie
Video!

Africa

Africa
2017

Un'affermazione d'identità da parte di SYMO, cantante italo-etiope.
Ciao bella mora di dove sei
(continua)
inviata da dq82 2/2/2017 - 08:53
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Né So

Né So
(2016)

La title track del nuovo album di questa importante artista maliana

In un periodo in cui le migrazioni sono gerneralmente trattate dai media come una statistica (o un'invasione) , Rokia Traoré ci fa ricordare prima di tutto l'aspetto umano dei rifugiati e mette l'ascoltatore al posto dei rifugiati che cercano prima di tutto una casa (Né So signifieca “chez moi”, "a casa mia").

Le sue parole cercano di raggiungere più persone possibile perché il ritornello è cantato in francese, inglese e in bambara.

genius
En 2014 encore, cinq millions cinq-cent-mille personnes ont fui leurs maisons
(continua)
1/2/2017 - 22:48
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La miniera del 54

La miniera del 54
Il 4 maggio 1954 è da sempre "quel giorno" nella memoria di tutti, sono le prime due parole che ogni persona dice parlando della miniera, con pudore e forse doveroso rispetto.

"Quel giorno" oggi sembra solo un racconto e per chi non ha visto è difficile immaginare i volti, la disperazione; uno dei primi feriti arrivati in infermeria, sorretto da due uomini, che gridava di "andare laggiù" perché tanti erano dentro e intanto insieme agli abiti bruciati cadeva anche la pelle. "Io sto bene, andate laggiù c’è bisogno di aiuto" ma dopo pochi giorni è morto.

Chi non ha sentito il boato, chi non ha visto il fumo uscire dai pozzi è stato avvertito dalle porte spalancate dell’infermeria e la gente ha iniziato a radunarsi perché quelle porte significavano sciagura. La mattina della... (continua)
Un giorno di maggio del 54
(continua)
inviata da dq82 1/2/2017 - 17:06
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Giordano

Giordano
[2006/07]
Testo e musica di Franco Fosca
Da "Ballate di Fine Inverno"
Fosca - Bernardo - Santese

"Un disco di ballate. E, anche, un disco gratis, da scaricare. Un disco di ballate belle, coinvolgenti e, per me, legate ad un periodo della mia vita che, in qualche modo, non passa, non riesce a passare, non passa mai e che, adesso, grazie a queste canzoni torna a bussare, con dolcezza. A dire che quel che eravamo, siamo. Una manciata di ballate nato al "Vicolo dei musici", a Roma. Ci sono stato più d'una volta, al "Vicolo", e anche se queste me le sono perse, adesso - grazie al cielo - le ritrovo. Nostalgia e speranza, certo, ma anche "fortuna e gloria"!
Non sono, di solito, troppo prodigo di parole, ma stavolta mi viene ancora meno d'aggiungere altro, ché continuo ad ascoltarmele e riascoltarmele, queste canzoni.
Scaricatevele, ascoltatele, leggetene i testi e riascoltate le canzoni.... (continua)
A Campo dei fiori c’è un uomo sul rogo
(continua)
inviata da dq82 1/2/2017 - 13:15
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Wisława Szymborska: Wietnam

Poesia di Wisława Szymborska, non ne ho trovato una versione musicata, né tatntomeno sono siuscito ad individuare in quale raccolta sia stata inserita, in Italia si trova in Wislawa Szymborska, Discorso all’Ufficio oggetti smarriti, Adelphi, Milano 2004 che è però un'antologia italiana.
Ne esiste una interessante interpretazione di Alessio Lega inframmezzata a La fata di Edoardo Bennato
Kobieto, jak się nazywasz? - Nie wiem.
(continua)
inviata da dq82 1/2/2017 - 11:56
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Konstanty Ildefons Gałczyński: Śmierć poety

Konstanty Ildefons Gałczyński: Śmierć poety
[1930]
Parole di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musica di Stanisław Staszewski
Da questa pagina
L'esecuzione più conosciuta è questa di Kazik Staszewski con il gruppo Kult dal disco "Tata 2" (1996) che contiene le canzoni cantate dal padre di Kazik, Stanisław Staszewski.

Mi sono scordato di ricordare che volevo proporre questa canzone come un EXTRA. Non è contro guerra. È contro tutto. Forse proprio per questo ha una forza di un brano di Piero Ciampi... prima di Piero Ciampi. (Krzysiek)
Nie pomogły zastrzyki,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 31/1/2017 - 22:46
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Lost in the Stars

Lost in the Stars
[1949]
Parole di James Maxwell Anderson (1888–1959), scrittore e poeta americano
Musica di Kurt Weill
La canzone che dà il titolo al musical che debuttò a Broadway nel 1949, dal racconto “Cry, the Beloved Country” scritto nel 1948 da Alan Paton (1903-1988), scrittore sudafricano, bianco ma attivista anti-apartheid. Il romanzo di Paton ha anche avuto due trasposizioni cinematografiche, nel 1951 e nel 1995.

A parte la considerazione che “Cry, the Beloved Country” fu a suo modo un racconto premonitore dei danni prodotti dall’apartheid, un tentativo di descrivere la povertà e la disgregazione delle comunità native, causate dal sistema di potere bianco, come causa dell’instabilità e della violenza nel paese…

Ma non si può non pensare che Anderson e Weill, quest’ultimo ebreo tedesco riparato negli USA già nel 1933, nell’immediato secondo dopoguerra si riferissero in questa canzone al destino... (continua)
Before Lord God made the Sea and the Land
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2017 - 09:11
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Antonia vs Trump

Antonia vs Trump
[2016]
Letra y música: Los Morancos de Triana
Testo e musica: Los Morancos de Triana


Los Morancos enfrentan a Antonia con Trump en su nueva parodía
El País - Pablo Cantó, 18 nov. 2016

Música y humor. Esas son las herramientas con las que Los Morancos llevan dos años comentando la actualidad en su canal de YouTube. Han publicado su última canción el 18 de noviembre, con la elección de Donald Trump y sus políticas de inmigración como tema. Tres horas después de su publicación, "Los Morancos" ya se había colado entre los trending topic nacionales.



La canción enfrenta a Donald Trump, futuro presidente de los Estados Unidos –e interpretado con un parecido más que razonable por César Cadaval–, con Antonia, una madre que llama a la defensa chancla en mano y que pretende representar a todos los hispanos. Es uno de los personajes recurrentes del dúo cómico (pareja de Omaíta), interpretada... (continua)
Desde Barrameda Beach, para el mundo
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/1/2017 - 18:20
Percorsi: Donald Trump
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Kurt Weill: Speak Low

Kurt Weill: Speak Low
...sicuramente non è cantabile.... :)
PARLA PIANO [1]
(continua)
inviata da Bruna Parma 30/1/2017 - 14:15
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L'America

L'America
From "Compulsory Freedom", 1976
30-1-17 13:35
AMERICA
(continua)
30/1/2017 - 13:34

L’Élu des Cons

L’Élu des Cons
L’Élu des Cons

Chanson parodique de langue française – L’Élu des Cons – Marco Valdo M.I. – 2017



Lucien Lane avait écrit en son temps une chanson intitulée « Berluscon », comme je suis extrêmement paresseux en période d’hibernation, amsi sommé par l’urgence de l’actualité et la nécessité de consacrer le nouveau « Berluscon » étazunien, je me suis empressé de reprendre le texte le Lucien Lane, lequel l’avait déjà partiellement emprunté au dénommé Georges Brassens, ci-devant chanteur-auteur-compositeur et à sa chanson « Le Roi des Cons ». Ce nouveau « Berluscon », comme son prédécesseur, a grands renforts de mensonges et de menteries, de vantardises et d’insinuations malveillantes s’est fait élire. Nous le nommerons Mr. Trumpe-la-Mort en attendant d’être démenti par les faits.

Comme je le disais l’autre jour et comme je ne suis pas moins paresseux que tout à l’heure, je reprends – une... (continua)
Ils sont mal les Zétazunis
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/1/2017 - 22:39
Percorsi: Donald Trump
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Old Man Trump

Old Man Trump
29-1-17 21:44
IL VECCHIO TRUMP
(continua)
29/1/2017 - 21:43
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Land of the Free

Land of the Free
(2017)

“Land of the Free” is the third single off Joey Bada$$’s second album, AABA. It was released on January 20, coinciding with both Joey’s birthday and Donald Trump’s Presidential inauguration.

The track is about America’s many flaws, specifically focusing on corruption and inequality. Joey teased the track on January 16th for Martin Luther King Day.
genius

*

Released on Inauguration Day, "Land of the Free" is a biting anti-Trump rap delivered in a smooth package. With lines like “Donald Trump is not equipped to take this country over," its message isn't subtle—it's a clear indictment of the new president.

time.com
[Intro]
(continua)
29/1/2017 - 20:37
Percorsi: Donald Trump
Lo avevamo detto che ci avrebbe dato parecchio da lavorare; quindi abbiamo deciso già da ora di istituire il suo bel percorso, certi che riuscirà a far rimpiangere persino George W. Bush. Meglio non perdere tempo: Make America Shit!
Riccardo Venturi 29/1/2017 - 20:08
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Seguida Dels Camisards: Joan Cavalier / Bauç / Mac Marçons

Seguida Dels Camisards: Joan Cavalier / Bauç / Mac Marçons
2017
Gran Bal Dub



Il progetto “Gran Bal Dub” nasce dalla collaborazione tra il musicista piemontese Sergio Berardo, ben noto essere il frontman dei Lou Dalfin, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite considerato uno dei principali esponenti della scena dub italiana, i quali hanno unito le forze per esplorare le connessioni tra la musica delle Valli Occitane con i suoni della dancehall. La ghironda degli antichi suonatori itineranti, che fino alla metà del secolo scorso attraversavano l’Europa diffondendo le musiche identitarie della cultura d’Oc, incontra la contemporaneità dell’elettronica, dando vita a sorprendenti incroci ed attraversamenti sonori tra presente, passato e futuro. Base di partenza per il lavoro di esplorazione sonora compiuto da Sergio Berado e da Madaski sono stilemi musicali delle forme coreutiche occitane che vengono decostruite e ricomposte su ardite architetture... (continua)
Dq82 29/1/2017 - 13:54
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Uguaglianza

Uguaglianza
The Gang
2016
Calibro 77




Dq82 29/1/2017 - 11:59
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Sebastiano

Sebastiano
The Gang
2017
Calibro 77



Dq82 29/1/2017 - 11:56
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Domenico Tiburzi

Domenico Tiburzi
Se può interessare , io sto realizzando la base midi con testo sincronizzato .
Mi è stata richiesta da uno sconosciuto e oggi l'ho iniziata .
Mi mancava il testo e grazie a Voi adesso posso inserirlo e sincronizzarlo.
Suisio (BG) 29 Gennaio 2017.
Marcello 29/1/2017 - 10:33

Le Maître et Martha

Le Maître et Martha

Le Rêve d’Adolf sur papier

Après le Rêve de Guillaume, premier tome des Histoires d’Allemagne et le second tome intitulé : Le Rêve de Weimar, voici un autre livre de Marco Valdo M.I. : il s’intitule Le Rêve d’Adolf et couvre les années 1933 à 1945, les années où un Reich à vocation millénariste s’est essayé à dominer le monde. Certains crurent à ce délire et imposèrent leurs folies sadiques à leurs contemporains. Il en résultat des dizaines de millions de morts et tant d’autres malheurs et destructions. Le Reich fit lamentablement plouf après douze ans.

Ce qu’il faut absolument dire ici, ce qui mérite d’être dit et souligné ici, c’est que sans les Chansons contre la Guerre (CCG), cette édition papier n’aurait sans doute jamais existé puisque toutes les chansons et tous les textes (ou presque) qui y figurent viennent en droite ligne des C.C.G. Ils y ont été conçus et ils y ont grandi ;... (continua)
Marco Valdo M.I. 28/1/2017 - 15:38
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Dafne

Dafne
Ciao, è uscito il primo singolo di Valentina De Giovanni, cui collaboro nei testi. La versione di Valentina nobilita il pezzo.

Quanta violenza nascosta dal simulacro dell'amore. I miti greci sono pieni di stupri perpetrati da dèi senza morale, che prendono quello che vogliono, con un rapimento (Persefone da Ade, Egina da Zeus), con l'inganno (sempre Zeus mutato in toro bianco per avvicinare la bella Europa, mutato in satiro per avere Antiope), senza alcun riconoscimento di volontà per i desideri delle "amate". Questa la storia di Dafne, vittima di un gioco tra uomini, Eros e Apollo, e forse quello del dio fu vero amore, ma è amore quello che non trova corrispondenza? Basta mezzo amore per chi non ama? Non è sempre stato quello l'errore, l'assurda idea che il proprio sia totale e sufficiente?
Alberto Marchetti 28/1/2017 - 14:54




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