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Autore Víctor Jara

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A Luis Emilio Recabarren

A Luis Emilio Recabarren
A LUIS EMILIO RECABARREN
(continua)
inviata da ma 16/8/2015 - 09:42
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Tu voluntad más fuerte que el destierro

Tu voluntad más fuerte que el destierro
[1982]
Parole e musica di Isabel Parra
Brano che dà il titolo al suo disco del 1983

Non so se questa bellissima canzone sia dedicata a Violeta Parra, o a Víctor Jara
En estos días oscuros de nostalgia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2015 - 14:56
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
OIKEUS RAUHAAN JA ELÄMÄÄN
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/5/2015 - 09:50
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Te recuerdo Amanda

Te recuerdo Amanda
MUISTAN SINUT, AMANDA
(continua)
inviata da Juha Rämö 30/4/2015 - 19:37
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El alma llena de banderas

El alma llena de banderas
Finnish translation by Pentti Saaritsa
Suomennos Pentti Saaritsa

A link link to this beautiful song performed by Agit Prop (from their 1974 record »Laulu kaikille«):
SYDÄMESTÄ HULMAHTAVAT LIPUT
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/3/2015 - 18:39
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Wir sagen nein

Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.

Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 10:42
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Oh, Jerusalem

Oh, Jerusalem
[1978]
Parole di Dean Reed
Musica di Jaromír Klempíř, compositore ceco

Singolo del 1978 (lato A, sul lato B Hey Biladi) poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in RDT e Cecoslovacchia nel 1979. In unione Sovietica nel 1980 (“Моя Песня Для Тебя”)

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation nucleare... (continua)
My land I've not seen for years
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2015 - 15:38
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Love Your Brother

Love Your Brother
[1975]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Canzone interpretata dall’autore anche in tedesco e russo.
Singolo edito nella DDR, poi nella colonna sonora del film “Blutsbrüder” diretto da Werner W. Wallroth, un western pro-pellerossa in salsa comunista interpretato dallo stesso Dean Reed (che ne scrise pure la sceneggiatura) con Gojko Mitic, un attore jugoslavo che spesso rivestiva il ruolo di nativo americano.
Nel 1977 fu pubblicata la versione in russo, all’interno dell’album intitolato “Поет Дин Рид”

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben... (continua)
Love your brother, but hate your enemies.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 16:12
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Hey Biladi

Hey Biladi
[1978]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Un singolo del 1978 poi incluso nell’album “Píseň pro tebe - My Song For You” pubblicato in Cecoslovacchia nel 1979.

Credo che in arabo “Biladī” o “Bi’arḍī” significhi “mia terra” o “mia patria”…

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro... (continua)
Hey Biladi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 13:52

Frieden

Frieden
[1974]
Parole di Dieter Schneider (1937-), paroliere berlinese
Musica di Ralf Petersen (1938-), nome d’arte di Horst Fliegel, compositore, arrangiatore e produttore musicale ceco
Una canzone “beat” presente nella compilation intitolata “Rhythmus '74”, pubblicata in DDR nel 1975.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour in Cile il “golden boy” Dean Reed cominciò a rivelare inaspettatamente un interesse per i temi politici, si espresse in varie occasioni contro la povertà e l’oppressione delle masse lavoratrici ed indigene, partecipò a proteste contro l’escalation... (continua)
Frieden, in den Häusern überall, Frieden,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 13:13

Freedom (Is the Word of Today)

Freedom (Is the Word of Today)
[1969]
Parole e musica di Dean Reed, detto “The Red Elvis”, e non perché fosse rosso di pelo ma perché già alla fine degli anni 60 aderì all’ideologia marxista e si stabilì prima in America Latina e poi nella DDR, a Berlino Est, dove morì (suicida?) nel 1986, all’età di 48 anni.

Questa “Freedom” fu scritta da Read di passaggio in Italia dove – chissà – fu forse testimone dell’“autunno caldo”, dedicando una strofa alle lotte di operai e studenti.
Nel disco intitolato “Дин Рид” realizzato in Unione Sovietica nel 1970 o 1971.

La carriera artistica di Dean Reed – in apparenza prototipo di WASP alto, bello, atletico e talentuoso – ebbe inizio nel 1958 con alcuni brani musicali che lo resero subito un idolo dei teenagers. Molto popolare anche in Sud America, ben presto Dean Reed si stabilì in Argentina dove rafforzò la sua fama insieme ad una band chiamata “Los Dominantes”.

Durante un tour... (continua)
Freedom... la la la
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2015 - 11:49
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Víctor Jara: Ni chicha ni limoná

Víctor Jara: Ni chicha ni limoná
[1971]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato El derecho de vivir en paz, pubblicato nell’aprile del 1971
Nella sua copertina interna l’album contiene il seguente sottotitolo: “Con los brazos de los que ya no viven y con manos que no han nacido ahora”

Due note curiose:
- la canzone è stata interpretata dal cantautore neerlandese Cornelis Vreeswijk con il titolo “Noch Dit, Noch Dat”, nel suo disco del 1978 intitolato “Het Recht Om In Vrede Te Leven”
- ne “El cantor” (1978), film dedicato a Víctor Jara, diretto, interpretato e musicato da Dean Reed – attore, songwriter e regista americano che scelse il marxismo, il Cile di Allende e la Germania Est, dove morì suicida nel 1986 – la canzone è cantata dallo stesso Reed nella parte di un cantautore chiaramente ispirato alla figura del grande artista cileno assassinato durante il golpe del 1973.

Una canzone che Víctor Jara scrisse... (continua)
Arrímese mas pa' ca
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 16:21
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El hombre es un creador

El hombre es un creador
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “La población”

Incrèdibol bat trù!

Questa bella canzone di Jara mi era completamente sfuggita. L’ho scoperta grazie a Dean Reed, un attore americano molto sui generis, un bellone che aveva recitato il film di second’ordine e spaghetti-western come “Dio li crea... Io li ammazzo!”, o “Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di...” e ancora “Sotto a chi tocca!” e che poi, dopo un viaggio in America Latina e in Cile in particolare, aveva sviluppato una sua visione politica socialista che lo aveva portato a trasferirsi a Berlino Est, dove è morto nel 1986 in circostanze non molto chiare, inseguito dalla fama di traditore della patria e visto al tempo stesso con sospetto dal regime comunista.

Dean Reed era anche musicista e cantautore (“The Red Elvis”, o “The Czar of Rock ‘n’ Roll”, o “Comrade Rockstar” era soprannominato)... (continua)
Igualito que otros tantos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 11:46
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Cueca sola

Cueca sola
[1978]
Parole di Gala Torres
Musica basata sul tema strumentale "Caicaivilú" di Víctor Jara (1972)
Ripresa da Isabel Parra con il titolo “Carta de una mujer sola”
Certamente fonte d’ispirazione per They Dance Alone (Cueca Solo) di Sting

“No había modo de imaginar que el austero acto con el que, el 8 de marzo de 1978, debutó en vivo el conjunto folclórico de la Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos dejaría una marca tan profunda y de tan extenso alcance geográfico para la cultura chilena reciente. Allí, sobre el escenario del Teatro Caupolicán, en un acto conmemorativo del Día Internacional de la Mujer, se mostró por primera vez un baile de «cueca sola», un concepto artistico acogido y explicado por un país entonces bajo dictadura que combinó códigos de la creación popular y la denuncia. Su síntesis, austeridad y carga dramática produjo un alto impacto, y no sólo en Chile.
La... (continua)
En un tiempo fui dichosa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2014 - 16:25
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Venían del desierto

Venían del desierto
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.

Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Venían del desierto,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2014 - 14:23
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It's No Game (Part 1 & 2)

It's No Game (Part 1 & 2)
[1980]
Parole di David Bowie.
Musica di David Bowie e Tony Visconti.
Il brano che apre e chiude in due parti l’album intitolato “Scary Monsters (and Super Creeps)”.
Le parti in giapponese sono interpretate, con voce aggressiva, mascolina, esagerata ad arte, dalla cantante Michi Hirota.
Parte del testo e della melodia sono mutuate da “Tired of My Life”, inedita canzone giovanile di Bowie.

“It’s No Game” is the latest development in Bowie’s taste for protest songs, an angrier “Fantastic Voyage,” a broader “Repetition.” A man is woken up by a noise in the street. He sits, flicking through TV channels, disgusted and bewildered by what he’s seeing—the latest set of brownshirts, protesters clubbed on the streets, old dictators, new presidents (he turns from a documentary on refugees to a dish-soap advertisement). The world is reduced to flickering images, silhouettes and shadow, but as awful... (continua)
[Part 1]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2014 - 15:41
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L'hana mortu cantande

L'hana mortu cantande
[1961]
Versi del poeta sardo Pietro Mura, scoperto dal sottoscritto grazie ad un intervento chiarificatore di Vikmakie, che ringrazio.
Con questa poesia Pietro Mura vinse il primo premio (f. c.) al concorso “Città di Ozieri”.
Musica di Piero Marras.
Nell’album di Piero Marras intitolato “Abbardente” pubblicato nel 1985.

Trovo il brano anche nel repertorio del coro “Su Nugoresu”, dove però la musica è attribuita a Tonino Puddu, il suo direttore artistico. Si tratta probabilmente di una differente armonizzazione per coro maschile...

Una poesia contro l’odio che uccide la bellezza... Versi che - se non fossero stati composti nel 1961, probabilmente per una delle tante vittime innocenti delle faide isolane - potrebbero benissimo essere dedicati al cileno Víctor Jara o all’orgosolese Peppino Marotto, entrambi uccisi “chin sa cantone in bucca”...
L'hana mortu cantande
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 21:45
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Victor

Victor
[2010]
Victor - Chanson québécoise
Paroles et musique : Jean-François LESSARD – 2010
Testo e musica: Jean-François Lessard, 2010

Victor, elle s'intitule Victor, la chanson ?

Exactement. Et comme tu le vois à son auteur et son interprète – Jean-François Lessard, c'est une chanson québécoise. Avant d'aller plus avant en ce qui concerne la chanson elle-même, deux mots de la chanson québécoise en général et pour en dire ce que tu devines, à savoir qu'on n'en connaît pas grand chose de ce côté de la mer océane. Pour ajouter que ce n'est pas qu'on n'aimerait pas la connaître... Surtout celle d'aujourd'hui. Car pour celle d'hier ou d'avant-hier, elle a su trouver son chemin. Mais comment faire ?

Le mieux serait sans doute que l'un ou l’autre habitant du Québec fasse le relais auprès des CCG.

Bon... En attendant, je reviens à la chanson intitulée Victor et à ce qu'elle raconte. Elle raconte... (continua)
Depuis qu'on laisse tomber la nuit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/10/2013 - 14:36
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Manifiesto

Manifiesto
On Thursday night in Santiago, Bruce performed Victor Jara’s “Manifiesto.” Bruce introduced the song in Spanish, translated by Backstreets to:

“In 1988 we played for Amnesty International in Mendoza, Argentina, but Chile was in our hearts. We met many families of desaparecidos, which had pictures of their loved ones. It was a moment that stays with me forever. A political musician, Victor Jara, remains a great inspiration. It’s a gift to be here and I take it with humbleness.”

“Nel 1988 suonammo per Amnesty International a Mendoza, Argentina, ma il Cile era nei nostri cuori. Abbiamo incontrato molte famiglie di desaparecidos, che avevano foto dei loro cari. Fu un momento che è rimasto con me per sempre. Un musicista impegnato, Victor Jara, rimane una grande ispirazione. è un onore essere qui, e la eseguo con umiltà"

17/9/2013 - 17:00
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Canto para una semilla

Canto para una semilla
Violeta Parra ha narrato tutta la sua vita nelle sue canzoni. E, particolarmente, con "Canto para una Semilla" ("Canto per un Seme"). Una corale scritta nei primi anni '60 ed alla quale collaborò, per la partitura musicale (basata interamente su temi del Cile centrale) anche il celebre musicista Luis Advis. "Canto para una Semilla" fu eseguito per la prima volta dal gruppo dei Quilapayún e da Víctor Jara, nel 1963. E' stato in seguito anche inciso dagli Inti Illimani.
Il "Canto" consta di sei canzoni, un intermezzo ed una parte recitata fra una canzone e l'altra (Con un'introduzione ed il suo famoso incipit: "Cantar es lindo deleite". Cantare è un dolce piacere.). Violeta recitava nell'esecuzione originale; dopo la sua morte, i recitativi furono affidati ai suoi figli Isabel e Angel.
Il "Canto para una Semilla" è stato pubblicato in Italia nel 1977; i recitativi (tradotti da Ignazio Delogu,... (continua)
CANTO PER UN SEME
(continua)
inviata da Riccardo Venturi + Bartleby + CCG/AWS staff 23/4/2013 - 12:54
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Canto de las estrellas

Canto de las estrellas
V.Jara - M.Chaparro - J.Seves
1996
Arriesgaré la piel

Il testo di Canto de las estrellas è stato composto da Moises Chaparro durante una improvvisazione poetica con metrica obbligata (basata su liriche di Víctor Jara) realizzata in occasione della vigilia della purificazione dello Stadio Chile (che fu usato come campo di concentramento dalla giunta di Pinochet nei mesi seguenti il golpe), alla fine del brano si possono ascoltare delle grida cerimoniali degli indios Mapuche e l'inno cileno cantato dai bambini della scuola della comunità Pehuenche di Quinquén in occasione della nascita della Fondazione Victor Jara.
No me alcanza la razón
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/4/2013 - 12:02
Percorsi: Víctor Jara
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Muchachas del telar

Muchachas del telar
‎[1971]‎
Singolo poi incluso nel disco collettivo intitolato “Chile Pueblo (en el 2º Año del Gobierno ‎Popular)” del 1972.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
A ti
(continua)
inviata da Bernart 15/4/2013 - 15:40

Sin música

Sin música
‎[1975-76]‎
Scritta da Daniel Viglietti ed Héctor Numa Moraes ‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎

Una canzone in memoria di ‎‎Jorge ‎Salerno, di Benjamín Cordeiro, dei ‎‎guerriglieri fucilati a Trelew, di Víctor Jara e degli ‎‎operai in sciopero massacrati a ‎Iquique. ‎



Jorge Salerno è stato un giovane militante del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros ‎uruguayano. Morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno scontro fuoco con la polizia ‎durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i Tupamaros si produssero in ‎un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una cittadina a pochi chilometri da ‎Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di vista dimostrativo perché, oltre ‎alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.‎

Benjamín Cordeiro, più noto come Benjo Cruz, è stato un cantautore argentino che... (continua)
Si pudiera recorrer las venas hacia atrás,
(continua)
inviata da Bernart 11/4/2013 - 09:53
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Vamos por ancho camino

Vamos por ancho camino
[1971]
Parole di Víctor Jara
Musica di Celso Garrido Lecca (1926-), compositore peruviano.
Nell’album «El derecho de vivir en paz»
Ve-en, conmigo ven,
(continua)
inviata da Dead End 22/2/2013 - 22:59
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Peoncito del mandiocal

Peoncito del mandiocal
‎[1968]‎
Album “Víctor Jara y Quilapayún - Canciones folklóricas de América”‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Aníbal Sampayo ‎‎(1926-2007), poeta, cantante, chitarrista, arpista e compositore uruguayano, in carcere dal 1972 al ‎‎1980 con l’accusa di appartenere all’organizzazione rivoluzionaria Tupamaros.‎

Una canzone sul lavoro dei bambini nelle piantagioni di manioca del litorale uruguayano…‎
Tu cuerpito curvo, gurisito carpidor,
(continua)
inviata da Dead End 8/10/2012 - 13:58
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Canción de muerte y esperanza por Víctor Jara

Canción de muerte y esperanza por Víctor Jara
‎[1973]‎
Album “Les oiseaux sans mer”, edito in Francia nel 1976‎
Più tardi ristampato con il titolo “Los pájaros sin mar”‎

Canzone dedicata a Víctor Jara, assassinato dai fascisti nel settembre del 1973 nell’Estadio Chile…‎
Composta da Osvaldo Rodríguez, meglio noto come Gitano Rodríguez, anch’egli cileno, che nel ‎‎1973 ebbe miglior fortuna, riuscendo durante il golpe a rifugiarsi nell’ambasciata argentina a ‎Santiago per poi vivere da esule tra Praga e Parigi e facendo ritorno in Cile solo nel 1989.
La Muerte te tocó con su campana,
(continua)
inviata da Dead End 8/10/2012 - 10:32
Percorsi: Víctor Jara
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Cueca de Joaquín Murieta

Cueca de Joaquín Murieta
‎[1968]‎
Musica di Sergio Ortega‎
Parole di Sergio Ortega, ispirandosi all’opera "Fulgor y Muerte de Joaquín Murieta" di ‎‎Pablo Neruda (da cui sono già presenti sul sito Galopa Murrieta ‎nell’esecuzione di Mercedes Sosa e Así como hoy matan negros interpretata dagli Inti Illimani).‎
Album “Pongo en tus manos abiertas...” nella riedizione in CD del 2003.‎
Anche nell’album dei Quilapayún “Por Vietnam” (1968)‎

‎Ancora una canzone sul “Robin Hood de El Dorado” Joaquín Murrieta (o ‎Murieta), leggendario outlaw, bandido, che operò in California intorno alla metà dell’800. Sergio ‎Ortega e Víctor Jara se ne occuparono non solo perché Murrieta divenne fuorilegge a causa delle ‎ingiustizie e delle violenze subite dai gringos ma perché è possibile che fosse di natali cileni e non ‎messicani come i più sostengono.‎

Comunque, messicano o cileno che fosse, Joaquín Murrieta arrivò in California... (continua)
Mi vida, ya llegó Joaquín Murieta
(continua)
inviata da Dead End 28/8/2012 - 14:39
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Duerme Negrito

Duerme Negrito
Duerme duerme Negrito

Canción tradicional popular
Interpretada por Atahualpa Yupanqui, Mercedes Sosa, Víctor Jara

Ascoltata da Atahualpa Yupanqui durante i suoi viaggi ai confini tra la Colombia e il Venezuela. Viene da lui reinterpretata in modo maggiore e in forma quaternaria, diversamente dalle ninnananne classiche.

Si tratta di una brano sociale che descrive la condizione degli schiavi e, soprattutto quella delle donne e dei bambini: (Trabajando duramente, trabajando e va de luto, trabajando e no le pagan, trabajando e va tosiendo) Devi lavorare anche se non sei pagata, anche se ti è morto qualcuno, anche se sei malata. E per i tuoi bambini, in cambio del loro sonno, non c'è la promessa di giocattoli, ma di cibo e la minaccia non è quella del lupo o dell'orco, ma dell'uomo bianco, il più feroce dei persecutori.

Coro Hispano-Americano

Duerme duerme negrito
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/7/2012 - 13:22
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El aparecido

El aparecido
dall'LP "inti illimani 2 la nueva canción chilena" - 1974
THE APPARITION
(continua)
18/12/2011 - 00:45
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La pericona

La pericona
‎[1962]‎
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.‎
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di ‎Valparaíso il 29 maggio 1970.‎



La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi ‎dell’800.‎
E la pericona dice sempre la verità…‎

La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de ‎Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que ‎debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al ‎folklore.‎
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale ‎di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo ‎personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del ‎brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
‎(Cancioneros.com)‎
La pericona dice
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 09:16




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