Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Antiwar Songs Blog
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
I morti.
Antiwar Songs Blog
Scritto da Riccardo Venturi il 14 maggio 2012, a quarant’anni dall’assassinio di Franco Serantini, dopo una grossa manifestazione a Pisa in suo ricordo. I morti hanno cose da dire, chi parecchie e chi poche. Si fa solo una gran finta d’ascoltarle, però; si preferisce metter loro in bocca le nostre. Funziona come nella pubblicità, ci fanno da […]
Antiwar Songs Staff 2019-05-07 08:01:00
Era il sette di maggio,
giorno delle elezioni...
giorno delle elezioni...
Riccardo Venturi 7/5/2019 - 07:42
Lettera aperta (a favore del concittadino Gino Girolimoni)
[2007]
Testo
/ Lyrics / Paroles / Sanat: Salvatore Ferraro
Musica / Music / Musique / Sävel:
Presi per Caso
(Claudio Bracci - chitarra
Stefano Bracci - basso elettrico
Salvatore Ferraro - chitarra e tastiera
Nando Giuseppetti - batteria e percussioni
Marco Nasini - voce)
Album / Albumi: Lettera aperta (a favore del concittadino Gino G.)
Girolimoni: Il mostro non era lui ma...chi lo sa?
di Daniele Barbieri (da La bottega del Barbieri, 6 maggio 2019)
Il 9 maggio 1927 l’Agenzia Stefani scrisse che dopo «laboriose indagini» erano state raccolte «prove irrefutabili» contro Gino Girolimoni. Il criminologo Samuele Ottolenghi – seguace di Cesare Lombroso – individuò nei tratti somatici dell’arrestato i chiarissimi segni del criminale. Mussolini era contento: il «mostro di Roma» non faceva più ombra al suo regime di (preteso) ordine. Già dopo il primo omicidio Benito Mussolini aveva... (continua)
Testo
/ Lyrics / Paroles / Sanat: Salvatore Ferraro
Musica / Music / Musique / Sävel:
Presi per Caso
(Claudio Bracci - chitarra
Stefano Bracci - basso elettrico
Salvatore Ferraro - chitarra e tastiera
Nando Giuseppetti - batteria e percussioni
Marco Nasini - voce)
Album / Albumi: Lettera aperta (a favore del concittadino Gino G.)
Girolimoni: Il mostro non era lui ma...chi lo sa?
di Daniele Barbieri (da La bottega del Barbieri, 6 maggio 2019)
Il 9 maggio 1927 l’Agenzia Stefani scrisse che dopo «laboriose indagini» erano state raccolte «prove irrefutabili» contro Gino Girolimoni. Il criminologo Samuele Ottolenghi – seguace di Cesare Lombroso – individuò nei tratti somatici dell’arrestato i chiarissimi segni del criminale. Mussolini era contento: il «mostro di Roma» non faceva più ombra al suo regime di (preteso) ordine. Già dopo il primo omicidio Benito Mussolini aveva... (continua)
Ehi signor Buono se bussiamo oggi al tuo trono
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2019 - 20:42
Qualcosa cambia
(2019)
Prima canzone dall'album "La terra sotto i piedi"
Non smettiamo di provarci, di credere che qualcosa possa cambiare. In meglio. La Siria guarita, le navi nei porti!
Prima canzone dall'album "La terra sotto i piedi"
Non smettiamo di provarci, di credere che qualcosa possa cambiare. In meglio. La Siria guarita, le navi nei porti!
Dicevano che non era possibile
(continua)
(continua)
5/5/2019 - 21:45
Todos nosotros
[1978]
Parole di Rafael Baladés
Musica di Juan Luís Serrano "Tío Luis"
Lato B di "Ira roja", unico disco di questa effimera band madrileña
Parole di Rafael Baladés
Musica di Juan Luís Serrano "Tío Luis"
Lato B di "Ira roja", unico disco di questa effimera band madrileña
Ellos tienen la razón
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/5/2019 - 21:13
Freedom
[2012]
Scritta da Anthony Hamilton, Elayna Boynton e Kelvin Wooten per la colonna sonora del film "Django Unchained" diretto da Quentin Tarantino
Interpretata da Anthony Hamilton ed Elayna Boynton
Scritta da Anthony Hamilton, Elayna Boynton e Kelvin Wooten per la colonna sonora del film "Django Unchained" diretto da Quentin Tarantino
Interpretata da Anthony Hamilton ed Elayna Boynton
Felt like the weight of the world was on my shoulders
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/5/2019 - 20:43
Lola
[2011]
Album : Rebi Rivale
Album : Rebi Rivale
Si sente se ascolti in silenzio
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/5/2019 - 20:05
Tutto si dimentica
[2019]
Album : Tutto si dimentica
Album : Tutto si dimentica
Tutto si dimentica e tu lo sai bene,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/5/2019 - 19:47
Celebravamo cantori anonimi
[2019]
Album / Albumi: Tutto si dimentica
Rocco Rosignoli - Francesco Pelosi - Alessio Lega - Max Manfredi - Rebi Rivale - Davide Giromini
Non esiste dubbio alcuno che i moderni cantori di questa bella canzone nata in questi rii tempi abbiano celebrato e continuino a celebrare i “cantori anonimi”, vale a dire tutto il ricchissimo patrimonio di canto popolare prodotto da questo disgraziato paese chiamato “Italia”. Che Rocco Rosignoli, Francesco Pelosi, Alessio Lega, Max Manfredi, Rebi Rivale e Davide “Darmo” Giromini li si veda, coi loro nomi e senza nome al tempo stesso, percorrere le rotte più improbabili per andare a cantare quei canti in luoghi spesso ancor più improbabili delle rotte; e ne so qualcosa, avendoli sovente seguiti anche in dei posti che hanno insormontabili dissidi con le carte geografiche. Non mi stupisco, quindi, di questa loro canzone appena sortita, e proprio oggigiorno.... (continua)
Album / Albumi: Tutto si dimentica
Rocco Rosignoli - Francesco Pelosi - Alessio Lega - Max Manfredi - Rebi Rivale - Davide Giromini
Non esiste dubbio alcuno che i moderni cantori di questa bella canzone nata in questi rii tempi abbiano celebrato e continuino a celebrare i “cantori anonimi”, vale a dire tutto il ricchissimo patrimonio di canto popolare prodotto da questo disgraziato paese chiamato “Italia”. Che Rocco Rosignoli, Francesco Pelosi, Alessio Lega, Max Manfredi, Rebi Rivale e Davide “Darmo” Giromini li si veda, coi loro nomi e senza nome al tempo stesso, percorrere le rotte più improbabili per andare a cantare quei canti in luoghi spesso ancor più improbabili delle rotte; e ne so qualcosa, avendoli sovente seguiti anche in dei posti che hanno insormontabili dissidi con le carte geografiche. Non mi stupisco, quindi, di questa loro canzone appena sortita, e proprio oggigiorno.... (continua)
Celebravamo cantori anonimi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/5/2019 - 10:50
L'ululato
[2019]
Album : Tutto si dimentica
Album : Tutto si dimentica
Il giovane lupo saliva al monte
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/5/2019 - 10:21
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Lavorare per il male
[2019]
Singolo : Lavorare per il male
Feat : Pierpaolo Capovilla
Singolo : Lavorare per il male
Feat : Pierpaolo Capovilla
'Lavorare per il male' è la nostra nuova canzone con Pierpaolo
La canzone offre diversi punti di vista sull'argomento 'lavoro'. Quello dell'azienda, quello del lavoratore e quello del narratore. Una commedia cantata che ricorda per acume Giorgio Gaber ma anche le canzoni più ironiche de Il Teatro degli Orrori.
Nessuno è innocente in questa diatriba che vede l'esigenza di lavorare contro l'etica dell'esistere. Per questa ragione il brano è uscito il Primo Maggio.
Illustrazione di Davide Toffolo, grafica di Vinyl From Italy Est 1982.
Fonte
La canzone offre diversi punti di vista sull'argomento 'lavoro'. Quello dell'azienda, quello del lavoratore e quello del narratore. Una commedia cantata che ricorda per acume Giorgio Gaber ma anche le canzoni più ironiche de Il Teatro degli Orrori.
Nessuno è innocente in questa diatriba che vede l'esigenza di lavorare contro l'etica dell'esistere. Per questa ragione il brano è uscito il Primo Maggio.
Illustrazione di Davide Toffolo, grafica di Vinyl From Italy Est 1982.
Fonte
Signore e signori, buona sera
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/5/2019 - 09:11
Piazza Tienanmen
[2002]
Disarmati
DISARMATI
musiche da canzoni d’autore contro la guerra
Diversi anni fa Giorgio Cordini comincia ad arrangiare per sola chitarra alcune tra le canzoni d’autore più note. Nasce l’idea di produrre un album con una raccolta che testimoni questo lavoro di approfondimento, giocato principalmente sulle corde della chitarra. Esce così nel novembre del 2000 "Chitarre d’Autore", un album che raccoglie, tra le altre, "La canzone di Marinella", "Vecchio frack", "Mio fratello che guardi il mondo": il lavoro ottiene, insieme al concerto teatrale che segue, un buon successo di critica e pubblico.
A distanza di poco più di un anno, all’inizio del 2002, Giorgio decide di ripetere l’esperienza, scegliendo ancora tra le canzoni d’autore melodie da arrangiare; ma ora il filo conduttore del nuovo disco non può più essere solamente il fatto che i brani scelti arrivino tutti dalla produzione... (continua)
Disarmati
DISARMATI
musiche da canzoni d’autore contro la guerra
Diversi anni fa Giorgio Cordini comincia ad arrangiare per sola chitarra alcune tra le canzoni d’autore più note. Nasce l’idea di produrre un album con una raccolta che testimoni questo lavoro di approfondimento, giocato principalmente sulle corde della chitarra. Esce così nel novembre del 2000 "Chitarre d’Autore", un album che raccoglie, tra le altre, "La canzone di Marinella", "Vecchio frack", "Mio fratello che guardi il mondo": il lavoro ottiene, insieme al concerto teatrale che segue, un buon successo di critica e pubblico.
A distanza di poco più di un anno, all’inizio del 2002, Giorgio decide di ripetere l’esperienza, scegliendo ancora tra le canzoni d’autore melodie da arrangiare; ma ora il filo conduttore del nuovo disco non può più essere solamente il fatto che i brani scelti arrivino tutti dalla produzione... (continua)
Strumentale
inviata da Dq82 4/5/2019 - 16:48
Percorsi:
Piazza Tien An Men, 1989
Punch a Nazi
2018
Single
2019
Craic Agus Ceol
‘Punch A Nazi’ and a sentiment we can all agree with especially the band as they all had family members who fought actual Nazi’s in the 2nd World War.
Single
2019
Craic Agus Ceol
‘Punch A Nazi’ and a sentiment we can all agree with especially the band as they all had family members who fought actual Nazi’s in the 2nd World War.
When I was a lad on grandpa’s knee
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/5/2019 - 15:45
Military Attitude
[2000]
Album / Albumi: Racism, Religion and War
Album / Albumi: Racism, Religion and War
Drunken fucks who fought for our country
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2019 - 10:21
Religion
[2000]
Album / Albumi: Racism, Religion and War
Album / Albumi: Racism, Religion and War
Door to door selling me your religion
(continua)
(continua)
4/5/2019 - 04:14
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
19 86
[2016]
Dal EP "Vidlik"
Il testo da Lyrics Translate
Dedicato alle vittime della catastrofe ambientale di Černobyl'
Dal EP "Vidlik"
Il testo da Lyrics Translate
Dedicato alle vittime della catastrofe ambientale di Černobyl'
Hypnotized by little things
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 3/5/2019 - 23:22
Percorsi:
Contro il Nucleare
Lorenzo (Tributo a don Lorenzo Milani)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Riccardo Ceratti
Un lampo di luce fin dentro alla stanza
(continua)
(continua)
inviata da Mary + CCG/AWS Staff 3/5/2019 - 22:35
Global Seed Vault
[2017]
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
Album: Botanica
Il collettivo artistico formato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci, insieme al Prof. Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, tra i massimi ricercatori botanici internazionali, e ad Aboca, riferimento internazionale nella ricerca sui complessi molecolari vegetali per la salute delle persone nel rispetto dell’ecosistema, sono partiti ad ottobre per raggiungere le Isole Svalbard e suonare davanti al Global Seed Vault, imponente cassaforte adibita alla conservazione del patrimonio genetico delle più importanti specie vegetali del pianeta. Accompagnati da un vento gelido e dal respiro del Global Seed Vault, i Deproducers hanno dato vita ad una celebrazione sonora di questo luogo costruito per il bene dell’umanità.
“Siamo venuti in prossimità del Polo Nord per guardare da vicino ciò di cui... (continua)
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
Album: Botanica
Il collettivo artistico formato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci, insieme al Prof. Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, tra i massimi ricercatori botanici internazionali, e ad Aboca, riferimento internazionale nella ricerca sui complessi molecolari vegetali per la salute delle persone nel rispetto dell’ecosistema, sono partiti ad ottobre per raggiungere le Isole Svalbard e suonare davanti al Global Seed Vault, imponente cassaforte adibita alla conservazione del patrimonio genetico delle più importanti specie vegetali del pianeta. Accompagnati da un vento gelido e dal respiro del Global Seed Vault, i Deproducers hanno dato vita ad una celebrazione sonora di questo luogo costruito per il bene dell’umanità.
“Siamo venuti in prossimità del Polo Nord per guardare da vicino ciò di cui... (continua)
Il Global Seed Vault
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/5/2019 - 19:21
Percorsi:
Guerra alla Terra
Cellini avait Raison
Cellini avait Raison
Lettre de prison 25
4 juin 1935
Dialogue maïeutique
Tu as certes compris, Lucien l’âne mon ami, que ces lettres de prison se ressemblent toutes et aussi que quand on les lit pour la première fois sorties de leur contexte, elles paraissent assez banales et se répètent ; du moins en apparence. Et pourtant, elles véhiculent un flux d’émotions, de sentiments et quand on y regarde de plus près, tout un univers mental. En fait, elles reflètent le monde intérieur du prisonnier.
Je perçois ce dont tu parles, Marco Valdo M.I. mon ami, même si c’est de manière floue et du coup, j’aimerais que tu détailles un peu la chose.
Évidemment, Lucien l’âne mon ami, ce sont là des considérations générales qui peuvent être appliquées à l’ensemble des lettres du prisonnier. Reste à creuser la spécificité de celle-ci, à la distinguer des toutes les autres, à suivre au plus près les méandres... (continua)
Lettre de prison 25
4 juin 1935
Dialogue maïeutique
Tu as certes compris, Lucien l’âne mon ami, que ces lettres de prison se ressemblent toutes et aussi que quand on les lit pour la première fois sorties de leur contexte, elles paraissent assez banales et se répètent ; du moins en apparence. Et pourtant, elles véhiculent un flux d’émotions, de sentiments et quand on y regarde de plus près, tout un univers mental. En fait, elles reflètent le monde intérieur du prisonnier.
Je perçois ce dont tu parles, Marco Valdo M.I. mon ami, même si c’est de manière floue et du coup, j’aimerais que tu détailles un peu la chose.
Évidemment, Lucien l’âne mon ami, ce sont là des considérations générales qui peuvent être appliquées à l’ensemble des lettres du prisonnier. Reste à creuser la spécificité de celle-ci, à la distinguer des toutes les autres, à suivre au plus près les méandres... (continua)
Régulièrement, j’écris
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2019 - 19:00
Pinelli e le stelline
[2017]
Venne l’inverno
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/5/2019 - 08:18
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Galones de plástico
[1983]
Parole di Carlos Pina e Xaime Noguerol
Musica di Carlos Pina, Fernando Díaz-Valdés, Juan Leal e Rafael Ramos
Nell'album "Sálvese quién pueda"
Parole di Carlos Pina e Xaime Noguerol
Musica di Carlos Pina, Fernando Díaz-Valdés, Juan Leal e Rafael Ramos
Nell'album "Sálvese quién pueda"
De buenas a primeras
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/5/2019 - 23:08
Social peligrosidad
[1978]
Parole di Manolo Tena
Musica di Antonio Molina Ramirez
Singolo d'eordio di questo gruppo madrileño, presente nel disco collettivo "Rock del Manzanares: Viva el Rollo v.2"
Parole di Manolo Tena
Musica di Antonio Molina Ramirez
Singolo d'eordio di questo gruppo madrileño, presente nel disco collettivo "Rock del Manzanares: Viva el Rollo v.2"
Mary "la Friki" era una tía legal
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/5/2019 - 22:38
Cuentos de ayer y de hoy
[1978]
Scritta da José Carlos Molina
Traccia che dà il titolo all'album d'esordio di questo gruppo di rock progressive madrileño, ancora attivo oggi
Scritta da José Carlos Molina
Traccia che dà il titolo all'album d'esordio di questo gruppo di rock progressive madrileño, ancora attivo oggi
Voy a hablar por boca de mi gente
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/5/2019 - 22:14
Prima di tutto
2013
Tuttinpiedi
Libera reinterpretazione di un testo del pastore Martin Niemöller, ripreso anche da Christy Moore in Yellow Triangle e Songgruppe Regensburg in Als die Nazis die Kommunisten holten
Tuttinpiedi
Libera reinterpretazione di un testo del pastore Martin Niemöller, ripreso anche da Christy Moore in Yellow Triangle e Songgruppe Regensburg in Als die Nazis die Kommunisten holten
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 14:11
Schiavo del Sistema
1997
Risvolti Politico Sociali dell'Alcolismo Post-Adolescenziale
Risvolti Politico Sociali dell'Alcolismo Post-Adolescenziale
Spendi venti carte pur di entrare in discoteca
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 10:43
Belgrado 999
2013
Fantasmi
Fantasmi
C'è un cielo di piombo che sta crollando,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 10:33
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Spalle al muro
2006
Album: Non si può fermare il vento.
in “Spalle al Muro” tra Berlino e la Palestina, l’una, ancora per molti, con il muro nella testa e l’altra con una reale linea di demarcazione, le ottusita’ dei potenti che credono di risolvere il problema tracciando barriere.
Album: Non si può fermare il vento.
in “Spalle al Muro” tra Berlino e la Palestina, l’una, ancora per molti, con il muro nella testa e l’altra con una reale linea di demarcazione, le ottusita’ dei potenti che credono di risolvere il problema tracciando barriere.
Che strano sapore ha sulle labbra
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 10:14
Ciao Sigaro
Per quel rivolo che non ha mai smesso di cercare il mare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 09:49
Questa notte
2019
Straziante.
Straziante e necessario, commovente e corroborante.
Necessario come un testimone raccolto.
Il video di “Questa notte” della Banda Bassotti, da 26 marzo sul loro canale YouTube, è tutte queste cose insieme. Semplice, scarno, essenziale.
La voce di Sigaro è stata registrata pochissime settimane prima che se ne andasse, è flebile, stanca, ed è letteralmente sostenuta dal playback dei suoi Compagni, dei suoi Fratelli, della Famiglia nello scorrere delle generazioni. Sono volti che appaiono anche loro flebilmente illuminati e riescono a dare fisicità alla voce grazie alla loro tenerezza, ai sorrisi stentati, al dolore trattenuto. Ognuno di quei volti è significativo, è il volto di chi ha avuto un suo posto preciso e necessario nella vita di Angelo esattamente come lui lo ha nelle loro vite. Fa male e bene vederlo, trasmette la sofferenza ma anche la fermezza di persone che... (continua)
Straziante.
Straziante e necessario, commovente e corroborante.
Necessario come un testimone raccolto.
Il video di “Questa notte” della Banda Bassotti, da 26 marzo sul loro canale YouTube, è tutte queste cose insieme. Semplice, scarno, essenziale.
La voce di Sigaro è stata registrata pochissime settimane prima che se ne andasse, è flebile, stanca, ed è letteralmente sostenuta dal playback dei suoi Compagni, dei suoi Fratelli, della Famiglia nello scorrere delle generazioni. Sono volti che appaiono anche loro flebilmente illuminati e riescono a dare fisicità alla voce grazie alla loro tenerezza, ai sorrisi stentati, al dolore trattenuto. Ognuno di quei volti è significativo, è il volto di chi ha avuto un suo posto preciso e necessario nella vita di Angelo esattamente come lui lo ha nelle loro vite. Fa male e bene vederlo, trasmette la sofferenza ma anche la fermezza di persone che... (continua)
Senza di voi sono solo uno zero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/5/2019 - 09:27
Noc w Ekwadorze
[2009]
Dall'album omonimo "Noc w Ekwadorze"
Il testo da tekstowo.pl
Oggi ci ha lasciato Izabela Skrybant-Dziewiątkowska
Dall'album omonimo "Noc w Ekwadorze"
Il testo da tekstowo.pl
Oggi ci ha lasciato Izabela Skrybant-Dziewiątkowska
Wiem, że wciąż mnie szukasz
(continua)
(continua)
inviata da krzyś 1/5/2019 - 14:43
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Tuo kerta rajalle rauha
anonimo
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat (Kanteletar)
Musica / Music / Musique / Sävel: trad.
The audio sample provided is the traditional melody to which all the poems of the Finnish national epic (Kalevala) as well as many of those included in Kanteletar can be sung.
Audio link to the melody of the song played by (kantele):
Musica / Music / Musique / Sävel: trad.
Painting by Robert Ekman in 1867 called Lemminkäinen tulisella järvellä where Lemminkäinen asks help from Ukko ylijumala with crossing the lake in fire on his route to Pohjolan häät.
Ukko ylijumala (vasemmalla) R. W. Ekmanin Kalevala-maalauksessa Lemminkäinen tulisella järvellä (n. 1867).
Il Dio Ukko a cui Lemminkäinen (a destra) chiede aiuto. Dipinto di Robert Ekman (1867) intitolato Lemminkäinen tulisella järvella
Ukko ylijumala (vasemmalla) R. W. Ekmanin Kalevala-maalauksessa Lemminkäinen tulisella järvellä (n. 1867).
Il Dio Ukko a cui Lemminkäinen (a destra) chiede aiuto. Dipinto di Robert Ekman (1867) intitolato Lemminkäinen tulisella järvella
The audio sample provided is the traditional melody to which all the poems of the Finnish national epic (Kalevala) as well as many of those included in Kanteletar can be sung.
Audio link to the melody of the song played by (kantele):
Oi Ukko [1] ylinen herra,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/5/2019 - 12:29
Il mondo del lavoro
[2011]
Le stagioni cambiano posso farlo anch'io, e non è più tempo di piangersi addosso
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/5/2019 - 09:42
La chanson du revenu de base
[2013]
Sur l'air de La mauvaise réputation (Georges Brassens), voici une modeste contribution artistico-clownesque au service de l'émancipation humaine.
Sur l'air de La mauvaise réputation (Georges Brassens), voici une modeste contribution artistico-clownesque au service de l'émancipation humaine.
Dans cette société sans emploi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/5/2019 - 08:59
Primo maggio
[2000]
Album: Che cosa vedi
Album: Che cosa vedi
Dunque: quel giorno la catturai al volo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/5/2019 - 08:30
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Kofi
(2019)
Kofi è il secondo singolo estratto dal nostro album "All'Inferno".
In un momento storico in cui il concetto di umanità sembra acquisire significati sempre più relativi, anche quello della democratica maggioranza viene messo in discussione. Noi non facciamo parte della maggioranza. Kofi non ne fa parte. E abbiamo voluto cantarlo forte, fino a strapparci le corde vocali.
Kofi è il secondo singolo estratto dal nostro album "All'Inferno".
In un momento storico in cui il concetto di umanità sembra acquisire significati sempre più relativi, anche quello della democratica maggioranza viene messo in discussione. Noi non facciamo parte della maggioranza. Kofi non ne fa parte. E abbiamo voluto cantarlo forte, fino a strapparci le corde vocali.
Dodici anni un bambino africano
(continua)
(continua)
30/4/2019 - 18:27
La strage degli innocenti [Corbari]
Ci sono ancora 2 dei ragazzi del battaglione Corbari, in vita, Sergio Giammarchi e Artebano Bulzoni. Il 25 aprile di quest'anno hanno deposto una corona di fronte ai lampione che videro appesi e esposti a Forlì i corpi degli eroi che combatterono con loro.
Iris Versani, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli e Sirio Corbari. Tonino verrà assassinato a Coccolia.
Li ricorda una lapide sulla facciata del palazzo comunale scritta da Aldo Spallicci:
"Fra tirannia e libertà, fra dittatura e popolo, stanno, pietra di confine, le forche di Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli"
Iris Versani, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli e Sirio Corbari. Tonino verrà assassinato a Coccolia.
Li ricorda una lapide sulla facciata del palazzo comunale scritta da Aldo Spallicci:
"Fra tirannia e libertà, fra dittatura e popolo, stanno, pietra di confine, le forche di Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli"
Vico Zanetti 30/4/2019 - 14:42
Vitti na crozza
Interessante la nota di Rosario Sciangola del 2016.Approfondendo l'argomento ho trovato altra versione del testo che voglio sottoporre all'attenzione di questo forum.
In tale versione, nella prima strofa si parla di tale Saro Crozzato, anarchico che, giunto alla vecchiaia e preso dallo sconforto (o dal rimorso) si lamenta, con il curioso che lo vede all'angolo (a lu cantone) e gli va a parlare, del fatto che quando morirà non avrà il conforto del suono di una campana "muriri senza tocco di campane". E una versione razionale che, negli anni fino al 1950, potrebbe essere stata "purgata" dai riferimenti anticlericali per diventare più accettabile e popolare. La razionalità (rispetto ad un cranio parlante appeso ad una torre) della 1^ strofa è peraltro confermata nelle strofe successive. In particolare con il riferimento al pentimento e alla necessità, per il senza-Dio, di scontare il peccato... (continua)
In tale versione, nella prima strofa si parla di tale Saro Crozzato, anarchico che, giunto alla vecchiaia e preso dallo sconforto (o dal rimorso) si lamenta, con il curioso che lo vede all'angolo (a lu cantone) e gli va a parlare, del fatto che quando morirà non avrà il conforto del suono di una campana "muriri senza tocco di campane". E una versione razionale che, negli anni fino al 1950, potrebbe essere stata "purgata" dai riferimenti anticlericali per diventare più accettabile e popolare. La razionalità (rispetto ad un cranio parlante appeso ad una torre) della 1^ strofa è peraltro confermata nelle strofe successive. In particolare con il riferimento al pentimento e alla necessità, per il senza-Dio, di scontare il peccato... (continua)
Francesco Laricchia 29/4/2019 - 20:59
Canto delle battone, faro di civiltà
Chanson italienne – Canto delle battone, faro di civiltà – Dario Fo – 1964
Tiré du spectacle : "Settimo: ruba un po’ meno"
Paroles :Dario Fo
Musique : Fiorenzo Carpi
Texte in La Musica dell’Altra Italia
Dialogue Maïeutique
Quel étrange titre que celui-là !, dit Lucien l’âne. En vérité, si je n’étais pas âne si ancien et si répandu dans le monde, si je n’avais bourlingué jusque dans les vieux ports, je n’y comprendrais rien à ces bagasses et à ce phare. Cependant, je compte beaucoup sur tes explications.
Certes, Lucien l’âne mon ami, et je suis tout à fait ravi de pouvoir t’en donner quelques-unes. Et pour commencer je te rappelle qu’il s’agit ici de la version française d’un titre qui à première vue, dans sa langue d’origine : l’italien, n’est pas vraiment clair pour l’étranger à la langue et à la culture. C’est proprement une dimension particulière que j’ai voulu exprimer sachant que... (continua)
Tiré du spectacle : "Settimo: ruba un po’ meno"
Paroles :Dario Fo
Musique : Fiorenzo Carpi
Texte in La Musica dell’Altra Italia
Dialogue Maïeutique
Quel étrange titre que celui-là !, dit Lucien l’âne. En vérité, si je n’étais pas âne si ancien et si répandu dans le monde, si je n’avais bourlingué jusque dans les vieux ports, je n’y comprendrais rien à ces bagasses et à ce phare. Cependant, je compte beaucoup sur tes explications.
Certes, Lucien l’âne mon ami, et je suis tout à fait ravi de pouvoir t’en donner quelques-unes. Et pour commencer je te rappelle qu’il s’agit ici de la version française d’un titre qui à première vue, dans sa langue d’origine : l’italien, n’est pas vraiment clair pour l’étranger à la langue et à la culture. C’est proprement une dimension particulière que j’ai voulu exprimer sachant que... (continua)
CHANT DES BAGASSES, PHARE DE CITOYENNETÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/4/2019 - 20:13
Travelling
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen käännös: Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen käännös: Krzysiek Wrona
WĘDRUJĄC
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 29/4/2019 - 19:35
Il mare in mezzo ("Sul perché hanno i cellulari")
2019
"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
Pagina ufficiale facebook
"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
Pagina ufficiale facebook
C'è una macchia sul muro, una foto sul letto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2019 - 18:10
Kun mun kultani tulisi
anonimo
WÄR MEIN LIEBSTER AUF DEM WEGE
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/4/2019 - 18:02
Adieu minette
Questa canzone è fantastica, come tutto Laisse béton. L'ho scoperto ormai una ventina di anni fa, e lo ascolto ancora volentieri. Qua e là però mi mancavano dei pezzi: la tua traduzione ha colmato i vuoti. Grazie!!
angelo 29/4/2019 - 17:14
Medioevo digitale
2019
"Medioevo digitale"
Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino
“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
Pagina ufficiale facebook
"Medioevo digitale"
Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino
“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
Pagina ufficiale facebook
Il Medioevo Digitale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2019 - 15:45
Percorsi:
Genova - G8
Fuck All the Perfect People
PIEPRZYĆ WSZYSTKICH MĄDRALI
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 28/4/2019 - 20:16
Il bombarolo
(2019)
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André
È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Chi va dicendo in giro che ora sembro pazzo
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 28/4/2019 - 20:09
Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
NADIR / LA CANZONE DI MARINELLA
Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.
Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.
28/4/2019 - 19:33
Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984
LA CCG NUMERO 30000 / AWS NUMBER 30000 / LA CCG N° 30000 / SVL NRO 30000
La versione Dub degli Emily Collettivo Musicale
adriana 28/4/2019 - 17:49
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
solo per segnalare che una versione di 10 strofe apre, come canzone più vecchia, la raccolta "Canzoni italiane di protesta - 1794-1974" a cura di Giuseppe Vettori, Newton Compton editore
gipi 28/4/2019 - 16:37
Simonetta
[2019]
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continua)
Singolo : Simonetta
Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani
Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continua)
Simonetta, Simonetta davi a tutti del tu
(continua)
(continua)
28/4/2019 - 09:35
Il violino di Vik
Dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni
(Testo e note a margine dal booklet del disco)
(Testo e note a margine dal booklet del disco)
Ringraziamo Contrauguste per averci inviato il testo corretto, quello presente che eliminiamo era stato trascritto all'ascolto
CCG/AWS staff
CCG/AWS staff
Contrauguste 28/4/2019 - 02:07
Dendrocronologia
Polish version by Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
DENDROCHRONOLOGIA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/4/2019 - 19:09
Das Lied Der Obdachlosen
Chanson allemande – Das Lied Der Obdachlosen – Bertolt Brecht – 1932
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler
Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.
Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (continua)
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler
Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.
Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (continua)
LE CHANT DES SANS-ABRI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/4/2019 - 18:39
L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 8
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911
Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (continua)
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911
Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (continua)
The International
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/4/2019 - 10:54
Ida e Augusta
[2017]
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continua)
Album : Servizio d'ordine
Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.
Augusta Ludäscher e Ida Roser
Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continua)
Siamo Ida e Augusta, le due tedesche di Gombio.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/4/2019 - 11:27
L'Internationale
MALTESE / MALTESE
The Maltese version seems to be heavily based on the Italian version, which makes sense due to the proximity of the two countries.
The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali
Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics
They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali
Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics
They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
L-INTERNAZZJONALI
(continua)
(continua)
inviata da Alec 25/4/2019 - 22:01
Le Procès-verbal
Le Procès-verbal
Lettre de prison 24
31 mai 1935
Dialogue Maïeutique
La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.
Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (continua)
Lettre de prison 24
31 mai 1935
Dialogue Maïeutique
La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.
Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (continua)
Un critique d’art du futur
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/4/2019 - 16:50
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