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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

Antiwar Songs Blog
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00

Piccolo grande amore- Poster - Strada facendo

Piccolo grande amore- Poster - Strada facendo
[2019]

Claudio Baglioni, dopo lo scontro sulla Sea Watch, dedica a Matteo Salvini la rivisitazione di alcuni suoi successi.
PICCOLO GRANDE AMORE
(continua)
inviata da daniela -k.d. 10/1/2019 - 13:44
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Реанимация

Реанимация
Реанимация
автор: Гражданская Оборона
жанры: russian, post-punk
альбомы: Реанимация, Апельсин. Электричество

Yegor Letov: "Resuscitation" - sia la canzone che l'album sono stati scritti dopo un'altra visita alla rianimazione, o proprio lì nell'ospedale.E 'stato necessario sganciare la flebo di volta in volta, ed uscire nel corridoio, e lì i corpi giacevano arrotolati in un lenzuolo, scaricati, e questo non è qualcosa di banale, ma una specie di routine quotidiana: vengono portati via su una barella, ne vengono portati di nuovi ... C'era un soldato lì, prima della sua morte diceva qualcosa di simile a una grande poesia: sui cani feriti, su un comandante, sui pioppi incandescenti con giù, che vola verso l'orizzonte, sui cavalli ... Mi sono seduto e ho scritto, Ho tempo, come Mayakovsky in un sogno ha scritto alcuni versi, "Cloud In Pants", a mio parere, e quindi non riuscivo a decifrare... (continua)
Бледные просветы посреди ветвей
(continua)
inviata da Donatella Leoni 9/1/2019 - 20:49

Le Vent souffle

Le Vent souffle
Le Vent souffle

Lettre de prison 2
Canzone léviane – Le Vent souffle – Marco Valdo M.I. – 2019


Dialogue Maïeutique


Lucien l’âne mon ami, ces lettres du prisonnier Levi sont assez singulières. Comme on va s’en apercevoir au fur et à mesure qu’on les découvrira, elles se ressemblent et elles ressortissent apparemment à la banalité la plus quotidienne.

Oh, dit Lucien l’âne, c’est assez normal si on y réfléchit un peu à ce qu’est le quotidien du prisonnier, qu’il soit Carlo Levi n’y change pas grand-chose. C’est d’ailleurs une des caractéristiques du temps de prison : il est indifférent et banal. Il ne s’y passe rien que sa propre répétition, il n’y passe que des heures qui se suivent à l’aveuglette. Avec le temps, elles finissent par distiller un insondable ennui.

Sans doute, reprend Marco Valdo M.I., mais nous n’en sommes pas encore là. Le prisonnier Levi vient seulement d’arriver... (continua)
Merci pour le linge si utile.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/1/2019 - 17:54
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Panico

Panico
(2018)
Album: Go Go Diva


A proposito di “Panico”, mi fa tristezza pensare a quanto successo in provincia di Ancona qualche giorno fa. Quel brano l’avevamo scritto pensando ai fatti di Torino e poi, purtroppo, è più attuale che mai. L’unica cosa che possiamo fare noi come cantautori è trovare dei nuovi immaginari, provare a sviluppare un nuovo lessico che non sia l’odio del nostro Ministro degli Interni ma che sia l’Amore che prevede la complessità, la difficoltà della vita eppure la bellezza di questi 80-100 anni che abbiamo la possibilità di vivere in questa Terra. A tal proposito – ti do una chicca – abbiamo deciso che nelle presentazioni del disco, durante “Panico” la nostra performance sarà quella di aprire un Atlante e di strappare le pagine mentre la cantiamo per far capire quanto è terribile quel che stiamo facendo al pianeta in cui viviamo, ossia distruggere delle parti di noi che ci appartengono e di cui non riusciamo a comprendere la bellezza e la necessità.

da un'intervista alla band

Dai guarda su il cielo
(continua)
8/1/2019 - 22:59
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Si l'utopie marque le pas

Si l'utopie marque le pas
[2003]
Nell'album "Les diamants de l'été..."
C'était un chant d'entre-deux-guerres
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/1/2019 - 22:14
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Les trois hussards

Les trois hussards
[1890]
Parole di Gustave Nadaud
Una poesia messa in musica da compositori diversi, tra i quali Anatole Lionnet.

Una canzone sul tema ricorrente dei soldati – spesso tre, come in Trois soldats revenant de la guerre e Der treue Husar – che tornano dalla guerra, con l'illusione di trovare il loro mondo e i loro affetti intatti... Ma il tempo di guerra ha divorato ogni cosa...
C'étaient trois hussards de la garde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/1/2019 - 21:53
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Povero tempo nostro

Povero tempo nostro
2019
Prezioso
paroles et musique de Gianmaria Testa

Quasi due anni dopo la morte arriva un disco di inediti di Gianmaria Testa, 'Prezioso'. Pensate fra le mura della casa di Castiglione Falletto o di Alba per album futuri o per altri artisti, undici nuove canzoni registrate per lo più in forma di appunti sonori per voce e chitarra, formano un racconto che si mescola a un commiato pieno di affetto. Paola Farinetti, moglie di Gianmaria, e Roberto Barillari, ingegnere del suono, presentano questo materiale proprio come se stessimo assistendo, accanto a Gianmaria Testa, alla gestazione di un nuovo disco, come se fossimo testimoni e compagni di un lavoro meticoloso, quotidiano, intimo. A partire dal brano che apre il disco, 'Povero tempo nostro' i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori, tra le altre cose, di 'Il Cratere', presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 con grande successo,... (continua)
Povero tempo nostro
(continua)
inviata da Dq82 8/1/2019 - 18:38
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The Streets of Lahore

The Streets of Lahore
2015
Another Man's Ground

On 26th May 2014 Farzana Parveen was murdered by 4 members of her own family in broad daylight outside the High Court of Lahore for marrying without their consent. Days later her grieving husband admitted to strangling his first wife in order to marry her. It has been estimated that 1000 women are the victims of so called ‘honour’ killings every year in Pakistan.
The sun shone on the face of Farzana Parveen
(continua)
inviata da Dq82 8/1/2019 - 10:04
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The I.C.I. Song (the Chemical Worker's Song)

The I.C.I. Song (the Chemical Worker's Song)
The poor safety and health conditions workers endured in the chemical industry are the theme of "The ICI Song", also known as 
"The Chemical Worker's Song" and "Process Man".  The song was written and recorded in 1964 by Ron Angel in Cleveland, UK, an 
area known for its chemical industry.
Recorded a few years ago by the Canadian group, Great Big Sea on their album "Up". Lorre Wyatt recorded it on his Roots and Branches for Folk-Legacy. Recorded also by The Young'uns
A process man am I and I'm telling you no lie.
(continua)
inviata da Dq82 8/1/2019 - 09:42
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The Meek Shall Inherit Nothing

The Meek Shall Inherit Nothing
[1981]
Testo e musica / Lyrics and Music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Frank Zappa
Album / Albumi: You Are What You Is

Dice l'Anonimo Toscano del XXI Secolo:
Cari sorelli, care fratelle, oramai passate (olééééé!!!) le sante festività natalìzzie (con due “z”), e sentendomi per questo infinitamente più buono (mentre durante le suddette festività mi sento, invero, cattivissimo), vi prego di accettare questo mio modestissimo contributo consistente in un vecchio brano del rev. Francesco Vincenzo Zappa, che pur essendo originario di Partinico (Palermo), scriveva canzoni, ohimé, in inglese americano (a parte una santa laude intitolata, come tutti sanno, Tengo 'na minchia tanta). Si tratta di un brano, come è possibile constatare, dalla profondissima e incontestabile moralità, instillatore di autentica pace e, a modo suo, ispirato da una enorme religiosità (quella cosa che è caratteristica... (continua)
...Work the wall
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 8/1/2019 - 07:24
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La chanson de Yohann

La chanson de Yohann
[1967]
Parole di Eddy Marnay, nome d'arte di Edmond Bacri (1920-2003), paroliere e cantante francese d'origine algerina.
Musica di Georges Delerue (1925-1992), compositore francese, autore di tante colonne sonore per il cinema, come quelle di "Hiroshima Mon Amour" di Resnais, "Le Mépris" di Godard e di moltissimi capolavori di Truffaut.
Nell'album dal vivo di Dalida intitolato "Olympia 67"

La canzone fa parte della colonna sonora de "La Vingt-cinquième heure", un film contro la guerra diretto da Henri Verneuil, con Anthony Quinn e Virna Lisi.
Toi qui dort sur la paille d'une prison
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2019 - 22:38
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Le chemineau

Le chemineau
[1956?]
Parole e musica di Francis Lemarque
Nell'EP "5", accompagnato da Jean-Paul Mengeon et son Orchestre
L'autore stesso la interpretò poi nel 1957 nell'EP "Paris se regarde", con Michel Legrand et son Orchestre et Les Blue Stars.
J'avais trouvé une place
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2019 - 22:08

Le Fils emprisonné

Le Fils emprisonné
Le Fils emprisonné

Lettre de prison 1
Canzone léviane – Le Fils emprisonné – Marco Valdo M.I. – 2018


Dialogue Maïeutique

Par deux fois, avec un intervalle de quelques mois, le peintre Carlo Levi (1902-1975) qui vivait à Turin, est arrêté et interné aux Nuove, la prison historique de Turin. C’était en 1934 et en 1935, avant d’être envoyé à Regina Cœli à Rome et de là, en relégation à Aliano en Lucanie. Durant ces séjours dans ces établissements publics, il enverra des lettres à sa famille. Ce sont ces 42 lettres, tirées de l’édition italienne : « È questo il «Carcer tetro»? Lettere dal carcere 1934-1935 (Il Melangolo – 1991), dont j’ai fait les versions françaises que sont ces chansons.

Ah, dit Lucien l’âne, voilà qui me paraît intéressant, déjà, car il s’agit de Carlo Levi, mais aussi, car je me suis toujours demandé ce que pensait un prisonnier au fur et à mesure qu’il découvre l’univers... (continua)
17 mars 1934
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/1/2019 - 21:42
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Bertolt Brecht: Die Lösung

Bertolt Brecht: Die Lösung
[1953]
Gedicht von Bertolt Brecht
Poesia di Bertolt Brecht
A poem by Bertolt Brecht
Poème de Bertolt Brecht
Bertolt Brechtin runo

"Dieses Gedicht von Bertolt Brecht, geschrieben im Sommer 1953 aber veröffentlicht zuerst im Jahre 1959 in der Zeitung Die Welt, ist eine kritische Stellungnahme zu den Ereignissen des Aufstandes des 17. Juni 1953 in der DDR." [Juha Rämö]



Deutsch
Italiano


Die Lösung ist ein Gedicht des deutschen Dichters und Dramatikers Bertolt Brecht. Es ist Bestandteil der Sammlung Buckower Elegien.

Das Gedicht nimmt Bezug auf den Aufstand des 17. Juni in der DDR und berichtet von Flugblättern, die anschließend in der Stalinallee in Ost-Berlin verteilt worden seien. Diese erhoben die Forderung, die Bevölkerung müsse ihre Arbeit verdoppeln, um das Vertrauen der Regierung zurückzugewinnen. Daraufhin stellt das Gedicht die Frage, ob es nicht einfacher wäre, die Regierung... (continua)
Nach dem Aufstand des 17. Juni
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/1/2019 - 13:32
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Joe Glenton

Joe Glenton
(2012)
Album: The Last Bird To Sing

One of the songs from my new album, ‘The Last Bird to Sing’, is about the ex-soldier and conscientious objector that I got to know ; Joe Glenton. Not only is his story inspiring but it occurred to me it’s one that has been told, in one form or another, in traditional folk songs through the ages. The theme of war has been a constant in folk songs going back centuries, whether the soldiers’ travails or the women left behind struggling and lamenting. But war still is a constant in our society. In fact, short interludes aside, we have been at war now since I was a child. This, and the experiences of it from ordinary people’s perspectives, I think deserves to be sung about.

interview - Folk radio

Una delle canzoni del mio nuovo album, ‘The Last Bird to Sing’, parla di un ex soldato e obiettore di coscienza che ho avuto modo di conoscere: Joe Glenton. Non... (continua)
He joined the forces when he was young
(continua)
inviata da Adriana e Lorenzo 6/1/2019 - 12:36
Percorsi: Disertori
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Radioattività

Radioattività
(2018)
Album: Undici canzoni di merda con la pioggia dentro

Un bolero disperato dei nostri tempi pieni di guerre, odio e gente meschina. E anche lei non c'è.

Cominciamo con Radioattività, leggero tappeto musicale di chitarra elettrica e distante batteria, che evolve poi in una delicata marcetta. Il brano, intimista, parla di un uomo che ha perso la propria donna, o comunque l’amata, in un mondo andato allo sfascio successivamente ad una guerra nucleare. È strutturato in climax ascendente: la radioattività viene nominata molto in avanti nel brano, ed è un quid per parlare di personaggi disperati in una Padania distrutta-il protagonista, un meteorologo, un terrorista jihadista. Le piogge acide, col loro vento, hanno lavato via l’amata dell’uomo.
indiemusic.it
Che ti aspetti se non nuvole
(continua)
5/1/2019 - 19:46
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La rivoluzione è avere 20 anni

La rivoluzione è avere 20 anni
(2018)
Album: Desert Yacht Club
Siamo diavoli belli o angeli brutti
(continua)
5/1/2019 - 13:23
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Thank God

Thank God
(1969)
Album: Foolish Fool
For every one man who cries for war
(continua)
inviata da Pierluigi Avorio 5/1/2019 - 12:10
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Colors of the Wind

Colors of the Wind
1995
Pocahontas O.S.T.
Music: Alan Menken
lyrics: Stephen Schwartz

Colors of the wind, che fa parte della colonna sonora di Pocahontas, ha vinto l’Oscar come Miglior canzone originale nel 1996. Scritta da Alan Menken e Stephen Schwartz, mostra un conflitto da Smith e Pocahontas, ovvero tra europei conquistatori e indigeni d’America. Pocahontas reagisce duramente quando si sente definire “selvaggia”.
In alcune lingue la canzone è interpretta da due diverse interpreti, una per il film e una per la colonna sonora.
La canzone è stata registrata in due versioni in lingua inglese, una cantata da Judy Kuhn, l’altra da Vanessa Williams. In lingua italiana invece è eseguita da Manuela Villa.
You think I'm an ignorant savage
(continua)
inviata da Dq82 5/1/2019 - 11:06
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Screwed

Screwed
(2018)
dall'album Dirty Computer
Featuring Zoë Kravitz

Testo tratto da Genius

Screwed ha qui un doppio senso: "fottuto" nel senso di essere rovinati dalle scelte che i governi e i potenti fanno per noi a cui Janelle contrappone il significato di "avere scopato": fate l'amore e non fatevi fottere dal potere.

La canzone contiene anche le parole "We'll put water in your guns", trasformare le vostre armi in pistole ad acqua, che è una bella versione moderna del "mettete dei fiori nei vostri cannoni".
I live my life in a magazine
(continua)
4/1/2019 - 20:51
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Дальше действовать будем мы

Дальше действовать будем мы
Dalše dejstvovať budem my

Canzone di protesta all'interno di una società sovietica pianificata nei minimi dettagli nella quale i giovani si sentono a disagio e non entrano nei "vestiti" cuciti addosso per loro.
Мы хотим видеть дальше, чем окна дома напротив,
(continua)
4/1/2019 - 13:16

Juan Rodolfo Wilcock: A mio figlio

Juan Rodolfo Wilcock: A mio figlio
Sta negli “Extra” perché è una poesia, non una canzone; a quanto ne so, l'unico ad avere “messo in musica” e cantato una poesia di Juan Rodolfo Wilcock, sono stato io (ma mi piacerebbe essere smentito). Quale tipo di relazione io abbia con Juan Rodolfo Wilcock fin dall'adolescenza, traspare -penso- da quella pagina; nella quale si trova anche, in una ”piccola postfazione” (persino tradotta in francese da Marco Valdo M.I.), un'altra poesia dell'argentino che scriveva “in una specie di italiano” (parole sue) nascosto tra le nebulose romane e Lubriano in provincia di Viterbo. Quella poesia, proveniente da un qualche anno '60, fa parte di un mannello intitolato: “Per il gatto”; del medesimo mannello fa parte questa. Juan Rodolfo Wilcock doveva avere un figlio, io non ce l'ho. Ho, come dire, rischiato di averne un paio, addirittura da due donne diverse; il primo, fatti ragionevoli conti, avrebbe... (continua)
Abbi fiducia nella vita
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2019 - 10:28
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Dendrocronologia

Dendrocronologia
[2017]
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
Album: Botanica

La cronologia cosmica del viaggio di un raggio di luce, espressa in Travelling, trova il suo perfetto contraltare in questo brano dedicato alla cronologia vegetale: qualcosa che ci fa sentire infinitamente piccoli, effimeri. Poca differenza tra i nostri ottant'anni medi e i venti minuti di un batterio, in confronto alle specie vegetali che hanno visto non soltanto tutto lo scorrere della nostra storia conosciuta e della preistoria, ma anche gli albori di un pianeta quando la specie umana era ben al di là dal venire. Botanica è uno spettacolo che i Deproducers hanno portato in giro a partire dal 2017; cosa più importante di tutte, lo hanno portato anche in molte scuole sotto la supervisione scientifica del prof. Stefano Mancuso, botanico di prestigio mondiale, docente all'Università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). [RV]
I batteri possono vivere 20 minuti.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2019 - 07:47
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Piazza Barberina

anonimo
Piazza Barberina
La versione che conosco io dice: “si mise un dito in bocca / e ne trasse un fischio acuto”z, E’ meno grassoccia, ma piu’ credibile. Per fischiare, dove su mettono le dita?
Fabrizio 3/1/2019 - 23:35
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Große Zeiten

Große Zeiten
Chanson allemande – Große Zeiten – Erich Kästner – 1931

La musique est de Will Elfes (1924-1971), un sculpteur et musicien allemand. Dans son album de 1970, « Will Elfes Singt Kästner ».


Dialogue Maïeutique

Mais enfin, Marco Valdo M.I., que fais-tu ? Il existe déjà une traduction française de cette chanson. Pourquoi en fais-tu une nouvelle ?

J’ai toujours dit, Lucien l’âne mon ami, que je ne fais pas de traduction ; j’établis une version française à mon intention et je la mets à la disposition de qui veut la lire, à qui il plaît de la lire. Et puis, vaut mieux une version de plus ; ça enrichit tout le monde. Et surtout, ne me demande pas mon avis sur les traductions faites par d’autres ; ce serait déloyal.

Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, détends-toi. Je n’ai d’ailleurs rien dit de cette traduction, si ce n’est qu’elle existe. Et j’avais sous-entendu, il est vrai qu’il existe tant d’autres... (continua)
GROS TEMPS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/1/2019 - 21:27

Jacques Ferny: La visite présidentielle

Jacques Ferny: La visite présidentielle
[1892]
Parole e musica Georges Chervelle, detto Jacques Ferny (1863-1936), librettista d'operetta e di teatro, poeta, chansonnier e goguettier francese.
Testo trovato su WikiParoles

Stavo pensando al "consenso nazionale" per il mediocre e stucchevole discorso di fine d'anno del nostro Presidente della Repubblica – a meno di un mese dalla firma da lui apposta a quello sconcio che è il decreto "Sicurezza" di Salvini & soci – ed ecco che m'imbatto in questa vecchia canzone di un goguettier montmartrois di cui si è, credo, praticamente persa la memoria. E ci casca a fagiuolo!
Quand un' ville orné' d'un Préfet
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2019 - 21:21

La ballata della RWM

La ballata della RWM
Testo tratto da Il Deposito

"La prima bozza del canto nasce nell'aprile del 2018 da una manciata di componenti dell’Indecoro ubriachi al bancone di Nello, sulle note di "Son la mondina son la sfruttata", poi rivisitata da tutto il coro. Dal testo traspare la presa di posizione netta contro la fabbrica di morte di Domusnovas, la RWM, spesso citata nella cronaca per la vendita di bombe all’Arabia Saudita che le sgancia nello Yemen compiendo innumerevoli atrocità.

È quindi un canto contro chi vive di guerra, e ne abbiamo tanti esempi qui in Sardegna, ma che dichiara guerra ai padroni di tutta la terra, con la volontà di lottare per un mondo libero".
Son bombardata, sono sfruttata
(continua)
3/1/2019 - 17:03
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Quando ero soldato

Quando ero soldato
Σαν ήμουν στρατιώτης / Κάποιο Αγόρι Όπως Κι Εγώ, Λάτρευε Μπήτλς Και Ρόλλινγ Στόουνς - (1966)



Nell'intro si sente un breve passo di The Gerry Owen
ΣΑΝ ΉΜΟΥΝ ΣΤΡΑΤΙΏΤΗΣ
(continua)
inviata da Dq82 3/1/2019 - 16:58
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La Météo Nucléaire

La Météo Nucléaire
[2018]

Fumées, détonations, fuites et fissures ponctuent l’exploitation quotidienne des vieilles centrales nucléaires françaises. Et la situation n’est pas meilleure en Belgique…
Comment vont nos centrales ? Quels événements fortuits ?
(continua)
inviata da adiana 3/1/2019 - 12:51

L’Heure de l’Hirondelle

L’Heure de l’Hirondelle
L’Heure de l’Hirondelle

Chanson française – L’Heure de l’Hirondelle – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 121
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – V, VII)

Dialogue Maïeutique

« L’heure de l’hirondelle », en voilà encore un de tes titres, dit Lucien l’âne. Je vais essayer d’en deviner le sens avant même de connaître la chanson.

Voyons voir, dit Marco Valdo M.I. en souriant.

Donc, l’heure de l’hirondelle, dit Lucien l’âne, pour moi, a une double signification. Soit, elle marque un début ; soit, elle marque une fin. Car, si l’hirondelle annonce le printemps, elle annonce aussi et en même temps, la fin de l’hiver.

Ça, Lucien l’âne mon ami, tu as mis pile dans le mille – certains ajoutent :... (continua)
Lamme dit : « J’ai un grand dessein
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/1/2019 - 10:14
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
C'ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES
(continua)
3/1/2019 - 05:24
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Water Cannon

Water Cannon
In 2007 the government of New South Wales bought a water cannon. That it had never been used by 2019 shows that the purchase was unnecessary. The money could have bought two fully equipped emergency ambulances. The water cannon is a toy of the police state. The tune is Rosin the Bow.
It’s away with your batons and tasers
(continua)
inviata da Tony Smith 3/1/2019 - 04:42

Le soldat inconnu

Le soldat inconnu
[1975]
Una poesia di Serge Rezvani, scrittore, pittore, autore e compositore francese di origine iraniana.
Nell'album "Jean Arnulf chante Rezvani"
Testo trovato su WikiParoles
J'ai très bien connu le soldat inconnu
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2019 - 21:11
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L'oiseau, l'éléphant et le soleil

L'oiseau, l'éléphant et le soleil
[1961]
Scritta da P. Viovy (?) e Jean-Claude Massoulier (1932-2009), attore, cantante e intrattenitore televisivo
Interpretata da Jean Arnulf nel suo secondo album, pubblicato senza titolo nel 1964.
Con l'orchestra di Alain Goraguer
A onor del vero la canzone era già stata interpretata nel 1961 da tal Anne Gacoin, sulla quale però ci sono scarse notizie nella Rete, sicchè ho preferito attribuirla ad Arnulf.
Testo trovato su WikiParoles
Dans la prison où on l'a mis
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2019 - 20:41

Chanson pour le soleil

Chanson pour le soleil
[1965]
Parole di Martine Merri (1926-2016)
Musica di Jean Arnulf
In un EP pubblicato nel 1965
Testo trovato su WikiParoles

Martine Merri (1926-2016), attrice, cantante ed autrice, è stata la moglie di Jean Arnulf e scrisse molte delle sue canzoni.
Questa è una semplice canzone d'amore ma due versi ne fanno una CCG/AWS: "Amo la pace del mondo e questa saggia convinzione che la guerra sarà morta nell'età della ragione..."
J'aime le vent du Sud qui court devant l'orage
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2019 - 20:17
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Americans

Americans
(2018)
dall'album Dirty Computer

Testo e note tratti da Genius

Il razzismo è sicuramente il bersaglio principale della canzone che chiude l'ultimo album di Janelle Monáe, ma vengono toccati molti altri temi tra cui sessismo, omofobia, libertà sessuale, politiche migratorie e violenze da parte della polizia. I luoghi comuni e la mentalità razzista e discriminatoria vengono sovvertiti in questa canzone dove lo Zio Sam bacia un uomo e Jim Crow risorge come Gesù.
Hold on, don't fight your war alone
(continua)
2/1/2019 - 18:57
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Battle Of Maxton Field

Battle Of Maxton Field
The Ballad of Maxton commemorates the Battle of Hayes Pond between the Lumbee Indians and the Ku Klux Klan near Maxton, North Carolina https://soundcloud.com/user660132316/b...
Joe DeFilippo 2/1/2019 - 16:56
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Grida forte la val Susa

Popolo No TAV
Grida forte la val Susa
Buon Anno a tutte e a tutti i NOTAV

Passa un altro anno della nostra storia.

Un altro anno senza un centimetro di Tav.

Un altro anno di passione, di lotta e di Resistenza.

Un altro anno in cui abbiamo imparato, in movimento, quanto sia possibile unirsi tutti insieme e diventare imbattibili, nelle difficoltà come nei grandi momenti di gioia.

Pensiamo al 2019 con le immagini, negli occhi e nel cuore, dell’ 8 dicembre a Torino e anche dell’8 dicembre del 2005 a Venaus, perché siamo gli stessi nello spirito, ma siamo sempre di più nel numero.

Buon 2019 a chi non si arrende.

Buon 2019 a chi ha scelto da che parte stare, a chi parteggia, a chi si sente partigiano.

Buon 2019 a chi resiste con un sorriso

Buon 2019 a tutte e a tutti i NOTAV

Avanti!
daniela -k.d.- 2/1/2019 - 13:45
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Migrant

Migrant
(2015)

Canzone inedita che Salvatore Adamo, figlio di emigranti italiani in Belgio, ha dedicato ai migranti di oggi. Presentata al Premio Tenco.


Da emigrante, cosa pensa del fenomeno delle migrazioni di oggi?

«Ho scritto una canzone tre anni fa Migrant ed avevo avevo intenzione di inciderla con dei colleghi, ma non se ne è fatto nulla. È un tema che mi tocca moltissimo, perché io son figlio di migrante. Mio padre fuggiva la miseria, ma qui c’è gente che fugge anche dalla morte e dal pericolo. Non pretendo che un Paese prenda sulle spalle tutta la miseria del mondo, ma che almeno abbia la considerazione minima per l’umanità. Io manifesterei per convincere l’Europa, come continente unito, a prendersi le sue responsabilità e ogni Paese a ricevere una quota di migranti. Arriviamo tutti da qualche altra parte. Io mi ero anche impegnato qualche anno fa con i “sans papier”, perché mi ricordavo di quell’algerino amico mio che avevano arrestato come un mascalzone».

intervista ad Avvenire
Migrant,
(continua)
2/1/2019 - 11:31
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Les orgues de Monsieur Johnson

Les orgues de Monsieur Johnson
[1968]
In un album senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "La chambre", il brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Puisque aujourd'hui la mode depuis plus de vingt ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2019 - 08:29
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Bullet

Bullet
(2018)
Parole e musica di David Byrne e Brian Eno
da American Utopia, il nuovo album solista di Byrne uscito a 14 anni di distanza dal precedente.

A rigore non sarebbe neanche una canzone contro la guerra. È la descrizione di una pallottola che attraversa il corpo di un uomo, uccidendolo. Niente viene detto sul perché, né chi sia la vittima: un soldato, un passante ucciso per sbaglio, un civile ucciso in una guerra, un detenuto giustiziato, né chi sia l'assassino: un terrorista, un poliziotto, un criminale, un militare, un boia, un marito tradito in cerca di vendetta?

Una sola cosa è certa. La pallottola ha attraversato organi vitali ponendo fine a una vita, ai suoi pensieri, ai suoi sentimenti, ai baci che non potrà più dare, alla pelle che nessuna donna più toccherà. Ed è questo alla fine il risultato di tutte le guerre.
The bullet went into him
(continua)
1/1/2019 - 23:28
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They Come at Night

They Come at Night
(2015)
Scritta da Marianne Faithfull e Mark Lanegan
Pubblicata nel 2018 nell'album Negative Capability

Scritta subito dopo gli attacchi terroristici a Parigi nel novembre 2015 che hanno fatto 130 morti tra cui 90 al Bataclan durante il concerto degli Eagles of Death Metal.
Ogni 70 anni i nazisti tornano sotto qualche forma... a 70 anni dalla fine dell'occupazione tedesca ecco i nazisti islamisti dell'ISIS a seminare il terrore a Parigi.

Questo pezzo è stato presentato per la prima volta proprio al Bataclan un anno dopo la strage.
Oh now Mama, don't you hear my plea?
(continua)
1/1/2019 - 23:04

Le fusillé

Le fusillé
[1963]
Una poesia di Jacques Prévert, nella raccolta "Histoires, et d'autres histoires" del 1963
Musica di Maurice Fanon, in un album del 1968, senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "La chambre", il brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Les fleurs les jardins les jets d’eau les sourires
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 22:06

La valse à soldats

La valse à soldats
[1966]
In un album senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "Martine", dal brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Nous étions cent, greli grelo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 21:38
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Le général

Le général
[1968]
In un album senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "La chambre", il brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Quand un général se mouche
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 21:31
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Alba meccanica

Alba meccanica
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
L'alba s'inventa una ruota a Torino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 20:46
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Fernando

Fernando
L'ipotesi che tragga ispirazione dalla situazione del tempo in sud america può anche essere suggerito dalla introduzione suonata dalla quena, con note del condor pasa.
Moreno Demaria 1/1/2019 - 20:32
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La ballata dell'uomo di merda

La ballata dell'uomo di merda
[15 maggio 2015]

Io, invece, per “inaugurare” questo non buon 2019 qua sul sito, ho scelto questa canzoncina trovata, lo ammetto, smanettando sul Tubo nella tarda sera di capodanno. La deve avere scritta il 15 maggio 2015, quindi tre anni e mezzo fa (come si evince dallo spartito presente nel filmato), Piero Milanesi: ma notizie certe sull'autore non ne ho purtroppo trovate (un tastierista di Rozzano Milanese?). Comunque sia, l'uomo di merda descritto da Piero Milanesi nella sua ballata non si è certo fermato a tre anni e mezzo fa: tutt'altro. Ha prosperato, si è espanso, diffuso, propagato capillarmente. Lo si può, attualmente, trovare non appena si mette il naso fuori di casa. Nell'anno appena trascorso, il 2018, secondo la logica è andato al potere in questo e in altri paesi di merda, simboleggiato e rappresentato perfettamente da tutta una serie di figure rappresentate nel filmato, e... (continua)
L'uomo di merda non è un termine volgare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/1/2019 - 20:25
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La canzone del capodoglio

La canzone del capodoglio
Chanson italienne – La canzone del capodoglio – La Fabbrica dei Pesci Rossi – 2011
Écrite par Maggi et Marchitelli

Pour tous ceux qui, comme moi, célèbrent le cachalot et non le Nouvel An…


Dialogue halieutique

En fait, à quoi elle te fait penser cette chanson du cachalot ? Dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui viens de la mettre en français ?

À vrai dire, Lucien l’âne, ta question est vraiment pertinente, car cette chanson m’a fait tout d’abord penser à « Bella Ciao ».

À « Bella Ciao » ?, dit Lucien l’âne. Là, vraiment, je suis surpris et j’aimerais quand même un mot ou deux d’explication.

Eh bien, Lucien l’âne mon ami, j’y ai immédiatement pensé rien qu’à voir le début du texte. Compare le premier vers de chacune des chansons : « Stamattina mi sono alzato, » (Bella Ciao) et « Stamattina mi sono spiaggiato » (Capodoglio). Je suis persuadé que ce n’est pas là un hasard et qua... (continua)
LA CHANSON DU CACHALOT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/1/2019 - 19:50

Biglietto di ritorno

Biglietto di ritorno
Secondo me questa canzone è ispirata a Construção di Chico Buarque de Hollanda...
B.B. 1/1/2019 - 11:29
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Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello

Carlo Martello torna <i>[o: ritorna]</i> dalla battaglia di Poitiers; <i>o</i> Carlo Martello
Chanson italienne – Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers – Fabrizio De André – 1962


Introduction 2009

Riccardo Venturi avait fait une version de cette chanson dans un « françois d’époque », enfin disons, une manière de grommelot amélioré ; c’est une version très amusante. Celle, ici proposée, est plus contemporaine ; j’ose l’espérer assez distrayante.

On a tous dans l’oreille la chanson du Roi Renaud et de son lugubre destin : « Le Roi Renaud de guerre s’en revint portant ses tripes dans ses mains… ». J’aime à penser que Fabrizio connaissait ce destin du pauvre Renaud ; un destin de roi. Ceci donne tout le sel à sa chanson « Charles Martel de retour de la bataille de Poitiers », car – ainsi qu’on le verra – Charles revint vainqueur en portant tout autre chose que ses tripes dans ses mains. La donzelle l’apprit à ses dépens. De première part, en étant contrainte de laisser... (continua)
CHARLES MARTEL RETOUR DE LA BATAILLE DE POITIERS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/1/2019 - 09:21
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Canzone scritta su un muro

Canzone scritta su un muro
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.

Mi sono preso una licenza, ho cambiato un "carnevale" in un "capodanno", tanto Claudio è morto lo scorso agosto e non può più protestare. E forse sarebbe stato comunque d'accordo con me...
In ogni caso, di certo non una canzone immediata, facile e bellissima, ma un magnifico testo, pieno di verità, ancora oggi.
Salve ragazzo che passi il giorno
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 1/1/2019 - 00:49




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