Chanson italienne - Se non li conoscete – Fausto Amodei - années '70]
Paroles et musique de Fausto Amodei
Nous pourrions l'appeler un «chant de service ». Il a été écrit pour reconnaître les fascistes d'Almirante ..., mais il est encore utile aujourd'hui. Il suffit de changer les noms !
On reconnaît aisément ces sympathiques garçons... Il y en a partout en Europe... Ça pullule, même si on fait semblant de ne pas les voir... À l'orbace près, ils sont pareils à eux-mêmes.
SI VOUS NE LES CONNAISSEZ PAS (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/4/2013 - 21:46
Premesso che Roque Dalton doveva essere un inguaribile ottimista...
CONSEJO QUE YA NO ES NECESARIO EN NINGUNA PARTE DEL MUNDO PERO QUE EN EL SALVADOR...
No olvides nunca
que los menos fascistas
de entre los fascistas
también son
fascistas.
Una poesia di Roque Dalton sulle insurrezioni in Salvador nel 1932, da “Las historias prohibidas del Pulgarcito” del 1974
TODOS
Todos nacimos medio muertos en 1932
sobrevivimos pero medio vivos
cada uno con una cuenta de treinta mil muertos enteros
que se puso a engondar sus intereses
sus réditos
y que hoy alcanza para untar de muerte a los que siguen
naciendo
medio muertos
medio vivos
Todos nacimos medio muertos en 1932
Ser salvadoreño es ser medio muerto
eso que se mueve
es la mitad de la vida que nos dejaron
Y como todos somos medio muertos
los asesinos presumen no solamente de estar totalmente
vivos
sino también de ser inmortales
Pero ellos también están medio muertos
y sólo vivos a medias
Unámonos medio muertos que somos la patria
para hijos suyos podernos llamar
en nombre de los asesinados
unámonos contra los asesinos... (continua)
Version française – RAPHAËL – Marco Valdo M.I.
Chanson italienne – Raffaële – Fausto Amodei
Selon les « Cantacronache », la musique est bien d'Amodei mais les paroles sont de Dario Baraldi, « un obscur employé d'Olivetti obscure » ; son texte a été préféré à textes de personnages littéraires beaucoup plus notables, comme Giovanni Arpino, Franco Parenti, Folco Portinari ou Ignazio Buttitta.
(P.89 de "Cantacronache", CREL-Scriptorium, 1995) [Alessandro]
YIDDISH/YIDDISH/YIDDISH/JIDIŠ
La versione in Yiddish di Riccardo Venturi
Yiddish translation by Riccardo Venturi
Traduction en yiddish de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin jidiškielinen käännös
29/4/2013
Mi ci vogliono anni e anni di sedimentazione e di goccia-a-goccia prima che una data lingua "venga allo scoperto". Così per lo Yiddish: strati di canzoni, di Erri de Luca, di kletzmer, di Moni Ovadia, di alfabeti sbagliati, del libro "College Yiddish" dentro lo zaino nei treni più improbabili, di respingimento della tentazione di ricoprire il tedesco di una patina yiddish, di prove e riprove, di incazzature perché i siti scrivono maledette trascrizioni fatte da cane; poi, alla fine, un dato giorno tutto se la sente di emergere. Insomma, questa è la prima traduzione in Yiddish che faccio in assoluto, e ovviamente non può avere nessuna pretesa di sorta sebbene pensi che sia almeno non incomprensibile.... (continua)
Note da Fili d’aquilone, rivista d'immagini, idee e Poesia
1. Nella costruzione del canale di Panama da parte degli USA (tra la fine dell’800 ed il 1914) vigeva tra le maestranze una rigida segregazione razziale che si rifletteva anche sulle condizioni di vita e sulla paghe. Gli operai bianchi statunitensi, tutti specializzati e capisquadra, erano pagati in banconote convertibili in monete d’oro. Gli altri (negri, indiani e latinoamericani) ricevevano invece paghe più basse in certificati convertibili solo in monete d’argento.
2. “Barba Amarilla” è il nome che viene dato al Bothrops atrox, un crotalo sudamericano molto aggressivo e velenosissimo. Lo chiamano così per via del colore giallo pallido della mandibola.
3. “Arrimados”. Lavoratori agricoli precari che ricevono in usufrutto un pezzetto di terra. In cambio sono costretti a lavorare nella hacienda per un certo numero... (continua)