L'Homme de Cro-Magnon
L'auteur se demande si sa chanson est toujours chantée. Je peux lui répondre: Oui, ma fille l'a appris à l'école à Bruxelles en 1998 et nous, les parents, l'avons souvent chantée avec elle dans les années suivantes, tellement la chanson est rigolo, vivante et entraînante.
Un grand merci, Maurice Felbacq!
Frans de Graaf
Un grand merci, Maurice Felbacq!
Frans de Graaf
Frans de Graaf 22/9/2010 - 13:16
The Green Fields Of France (No Man's Land)
Hallo!
Gibt es "The Green Fields Of France" auch auf Spanisch?
Grüße
Otto Zimmermann
Gibt es "The Green Fields Of France" auch auf Spanisch?
Grüße
Otto Zimmermann
Hallo Otto!
Unglücklich haben wir bis jetzt keine spanische Übersetzung gefunden, aber unsere Forschungen gehen fort....
Grüße! [RV]
Unglücklich haben wir bis jetzt keine spanische Übersetzung gefunden, aber unsere Forschungen gehen fort....
Grüße! [RV]
Otto Zimmermann 22/9/2010 - 11:49
La corte dei miracoli
2004
Alla corte dei miracoli
Alla corte dei miracoli
Guardando intorno vide appena il giorno.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/9/2010 - 11:12
Piccole mani
2004 Alla corte dei miracoli
Solo piccole voglie per chi non può sentire,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/9/2010 - 11:08
Fame
2010
Ho paura del buio
Ho paura del buio
L’uomo nero fa, lui fa paura ai bimbi di ogni civiltà.
(continua)
(continua)
inviata da Donquijote82 22/9/2010 - 11:06
Risiko
2010
Ho paura del buio
Ho paura del buio
Lei ti porge il tè. Sorride corta, sbottonata
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/9/2010 - 11:01
Percorsi:
Disertori
Ninna nanna intorno al mondo
Ninnananna a chi sta male e ninnananna a chi sta bene,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/9/2010 - 10:58
Who Will Pay
[1993]
Lyrics & Music by Carl E. Gunther
The systems that support life on Earth are being ravaged by powerful hierarchies of control and exploitation. The verses of this song describe three defining moments in the history of the attack upon the viability of our planet and our species.
Lyrics & Music by Carl E. Gunther
The systems that support life on Earth are being ravaged by powerful hierarchies of control and exploitation. The verses of this song describe three defining moments in the history of the attack upon the viability of our planet and our species.
Notes
The first verse is inspired by the Exxon Valdez oil spill.
The second verse is a synthesis of Union Carbide's gassing of Bhopal with cyanide fumes and the lesser-known Texaco refinery explosion that spread toxic fumes through the economically disadvantaged neighborhood of Wilmington, California.
The third verse was inspired by the bombing of Iraq during the first Gulf War.
(giorgio)
The first verse is inspired by the Exxon Valdez oil spill.
The second verse is a synthesis of Union Carbide's gassing of Bhopal with cyanide fumes and the lesser-known Texaco refinery explosion that spread toxic fumes through the economically disadvantaged neighborhood of Wilmington, California.
The third verse was inspired by the bombing of Iraq during the first Gulf War.
(giorgio)
I
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 22/9/2010 - 06:19
Σαράντα πέντε πετεινοί
anonimo
attenzione, la parola "gallo" in greco si scrive con la epsilon iota, cioè πετεινοί
giuseppina dilillo
p.s.: sto cercando da tempo il testo greco di questa canzone, sto chiedendo a tutti, non ultimo un poeta, Manolis Fourtounis, che è stato partigiano, che ha subito l'onta dell'esilio e altro ancora per il suo credo politico che ha sempre rifiutato di rinnegare! ma i "45 galletti" non gli ricordano niente! continuo...
giuseppina dilillo
p.s.: sto cercando da tempo il testo greco di questa canzone, sto chiedendo a tutti, non ultimo un poeta, Manolis Fourtounis, che è stato partigiano, che ha subito l'onta dell'esilio e altro ancora per il suo credo politico che ha sempre rifiutato di rinnegare! ma i "45 galletti" non gli ricordano niente! continuo...
giuseppina dilillo 21/9/2010 - 09:41
Inmigrantes
[2009]
Letra y música: Tony Raffin
Álbum: En trance
Problemas, abusos y vicisitudes de los inmigrantes bolivianos en Argentina.
Letra y música: Tony Raffin
Álbum: En trance
Problemas, abusos y vicisitudes de los inmigrantes bolivianos en Argentina.
Inmigrantes, somos solo inmigrantes..
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 21/9/2010 - 07:25
Per liberare la mia terra
dall'LP “Il poeta urbano” (1976)
Giorgio Lo Cascio ha lasciato alcune belle canzoni, come delle facce vere, magari con il senno di poi un pochino ingenue, di quegli anni settanta che ha attraversato con una forza, una coerenza e un impegno che oggi non esistono praticamente più, spazzate via dal qualunquismo e dal nulla che ci circondano.
Giorgio, purtroppo se ne è andato troppo presto, ma non tanto da non scorgere l’attuale deriva sociale e democratica che ci sta di fronte.
Chi nel 1976 quando ascoltava questa canzone pensava al popolo cileno che cercava di riconquistare la sua terra violentata dal profitto delle multinazionali e dei loro servi.
Oggi, quando risentiamo questa canzone, possiamo solo pensare alla nostra terra massacrata dal disimpegno morale, sociale e politico.
“Nessuno ti regalerà mai la tua libertà. La tua libertà puoi soltanto prendertela tu stesso.” Dal film “Queimada” di Gillo Pontecorvo
Giorgio Lo Cascio ha lasciato alcune belle canzoni, come delle facce vere, magari con il senno di poi un pochino ingenue, di quegli anni settanta che ha attraversato con una forza, una coerenza e un impegno che oggi non esistono praticamente più, spazzate via dal qualunquismo e dal nulla che ci circondano.
Giorgio, purtroppo se ne è andato troppo presto, ma non tanto da non scorgere l’attuale deriva sociale e democratica che ci sta di fronte.
Chi nel 1976 quando ascoltava questa canzone pensava al popolo cileno che cercava di riconquistare la sua terra violentata dal profitto delle multinazionali e dei loro servi.
Oggi, quando risentiamo questa canzone, possiamo solo pensare alla nostra terra massacrata dal disimpegno morale, sociale e politico.
“Nessuno ti regalerà mai la tua libertà. La tua libertà puoi soltanto prendertela tu stesso.” Dal film “Queimada” di Gillo Pontecorvo
Ed infine ho detto addio ai miei monti,
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 21/9/2010 - 05:47
Lu pisce spada
Modugno è il mio cantante preferito.Poeta che nelle canzoni canta con forza l'esperienza vissuta nella sua amatissima terra pugliese.
alfredo Razzino 20/9/2010 - 07:20
The Damage We Have Done
[1993]
Lyrics & Music by Carl E. Gunther
The Damage We Have Done
Lyrics & Music by Carl E. Gunther
The Damage We Have Done
I heard it on the news today
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 20/9/2010 - 06:24
Tra la polvere e il cielo
partecipazione dei Gang
altra canzone per il percorso giornalisti e la guerra, si potrebbe fare, ci sono almeno una decina di canzoni
(DQ82)
altra canzone per il percorso giornalisti e la guerra, si potrebbe fare, ci sono almeno una decina di canzoni
(DQ82)
Sono stato in Medio Oriente a fare il mio lavoro
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/9/2010 - 18:08
Pra não dizer que não falei das flores
Caminant i cantant i seguint la cançó
(continua)
(continua)
19/9/2010 - 17:46
Anni settanta
da Caffè Caflisch - 2008
Come sarebbe bello vivere negli anni settanta
(continua)
(continua)
19/9/2010 - 16:14
Rolling Stone
[2008]
Lyrics and Music by Haight Ashbury
Album: Give Peace A Chance
"No, it's not Dylan… Anyone who's ever been in the military, or knows anyone that was ever in the military will love this song!"
Lyrics and Music by Haight Ashbury
Album: Give Peace A Chance
"No, it's not Dylan… Anyone who's ever been in the military, or knows anyone that was ever in the military will love this song!"
How would it feel to be a rolling stone
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/9/2010 - 11:49
Plane Shot Down in a War
[1999]
Lyrics & Music by Fred Gillen Jr.
Album: Nervous Laughter
Lyrics & Music by Fred Gillen Jr.
Album: Nervous Laughter
I don't know if I want to be true
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/9/2010 - 10:56
En la plaza de mi pueblo
anonimo
[1936-39]
Canzone popolare / Canción popular / Folksong / Chanson populaire / Kansanlaulu
Musica / Música / Music / Musique / Sävel: El Café de Chinitas, Federico García Lorca
"Sulla musica di una "petenera" di Malaga, "En el Café de Chinitas" (celebre locale in cui si cantava musica flamenca)." (Maria Cristina)
En la plaza de mi pueblo es una canción popular vinculada a la Segunda República Española, que se origina durante la Guerra civil española (1936-1939), cuyo origen se suele atribuir a los anarquistas de la CNT-FAI, un sindicato que envió a sus propias milicias para luchar junto al Ejército Popular republicano. La melodía es de una canción popular española de 1931, «El Café de Chinitas», que a su vez se atribuye a Federico García Lorca, y que fue grabada por La Argentinita acompañada al piano por el propio Lorca. - es.wikipedia
En la Plaza de mi Pueblo ("In the square of my village")... (continua)
Canzone popolare / Canción popular / Folksong / Chanson populaire / Kansanlaulu
Musica / Música / Music / Musique / Sävel: El Café de Chinitas, Federico García Lorca
"Sulla musica di una "petenera" di Malaga, "En el Café de Chinitas" (celebre locale in cui si cantava musica flamenca)." (Maria Cristina)
En la plaza de mi pueblo es una canción popular vinculada a la Segunda República Española, que se origina durante la Guerra civil española (1936-1939), cuyo origen se suele atribuir a los anarquistas de la CNT-FAI, un sindicato que envió a sus propias milicias para luchar junto al Ejército Popular republicano. La melodía es de una canción popular española de 1931, «El Café de Chinitas», que a su vez se atribuye a Federico García Lorca, y que fue grabada por La Argentinita acompañada al piano por el propio Lorca. - es.wikipedia
En la Plaza de mi Pueblo ("In the square of my village")... (continua)
En la plaza de mi pueblo
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 19/9/2010 - 10:07
Mi fa male il mondo
Chanson italienne – Mi fa male il mondo – Giorgio Gaber – 1995
Ah, Lucien l'âne mon ami aux jambes si fines qu'on dirait qu'elles ne pourront pas te porter et encore moins supporter les charges que l'on colle sur le dos de tes congénères.
Eh oui, Marco Valdo M.I. mon ami, nous autres les ânes, on a de petits sabots, de fines jambes, une grosse panse et de longues oreilles. Cela dit, il est vrai aussi, comme tu le remarques justement, qu'on – les humains , pas toi évidemment, mais d'autres humains, nous inflige des charges incroyables, à nous faire plier l'échine, d'autres nous font tourner en bourrique, c'est-à-dire en rond et pour cela, vont jusqu’à nous aveugler, d'autres nous battent jusqu'à casser leur bâton, d'autres... Et de façon assez générale, on nous impose le travail obligatoire... Ce qui, c'est vrai, ne nous distingue pas vraiment de la majorité des humains. Certains humains... (continua)
Ah, Lucien l'âne mon ami aux jambes si fines qu'on dirait qu'elles ne pourront pas te porter et encore moins supporter les charges que l'on colle sur le dos de tes congénères.
Eh oui, Marco Valdo M.I. mon ami, nous autres les ânes, on a de petits sabots, de fines jambes, une grosse panse et de longues oreilles. Cela dit, il est vrai aussi, comme tu le remarques justement, qu'on – les humains , pas toi évidemment, mais d'autres humains, nous inflige des charges incroyables, à nous faire plier l'échine, d'autres nous font tourner en bourrique, c'est-à-dire en rond et pour cela, vont jusqu’à nous aveugler, d'autres nous battent jusqu'à casser leur bâton, d'autres... Et de façon assez générale, on nous impose le travail obligatoire... Ce qui, c'est vrai, ne nous distingue pas vraiment de la majorité des humains. Certains humains... (continua)
LE MONDE ME FAIT MAL
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/9/2010 - 21:51
Tous défendons les sans papiers !
Paroles : ... remanié par les Barricades
Musique : Brassens (air de l’Auvergnat)
Musique : Brassens (air de l’Auvergnat)
Elle est à toi cette chanson, toi, le besson qui sans façon
(continua)
(continua)
inviata da adriana 18/9/2010 - 14:00
Papieres papieres papieres
Paroles : Solidarité Sans Papiers
Musique : Norbert Glanzberg
(air de "padam padam padam")
Musique : Norbert Glanzberg
(air de "padam padam padam")
Cett' chasse qui m'obsède jour et nuit,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 18/9/2010 - 13:57
Le monde bouge
[1974]
Album "Le monde bouge"
Album "Le monde bouge"
Mais partout le monde bouge
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 11:10
Joue pas avec mes nerfs
[1979]
Album "Joue pas avec mes nerfs"
Una canzone di indignazione a 360°: la cacciata dello Shah dall’Iran nel 1979, i gulag comunisti, il conflitto mediorientale, la crisi occupazionale in Francia, il ghetto di Varsavia, l’eterna schifezza che è il Potere, l’eterno male che è l’intolleranza e l’eterna lotta che è la vita…
Album "Joue pas avec mes nerfs"
Una canzone di indignazione a 360°: la cacciata dello Shah dall’Iran nel 1979, i gulag comunisti, il conflitto mediorientale, la crisi occupazionale in Francia, il ghetto di Varsavia, l’eterna schifezza che è il Potere, l’eterno male che è l’intolleranza e l’eterna lotta che è la vita…
Joue pas avec mes nerfs
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 10:57
Exterminator
[1992]
Album “BéRANGER”
Album “BéRANGER”
Dans la steppe au phosphore
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 09:52
Culture Mickey
[1992]
Album “BéRANGER”
La canzone è dedicata a Jack Lang, per molti anni ministro della cultura e dell’educazione sotto Mitterand e Chirac, quello che iniziò la sua carriera attaccando l’imperialismo culturale americano e la finì inaugurando Disneyland a Parigi e insignendo Sylvester “Rambo” Stallone della medaglia di cavaliere di Francia per le arti e la lettere …
Album “BéRANGER”
La canzone è dedicata a Jack Lang, per molti anni ministro della cultura e dell’educazione sotto Mitterand e Chirac, quello che iniziò la sua carriera attaccando l’imperialismo culturale americano e la finì inaugurando Disneyland a Parigi e insignendo Sylvester “Rambo” Stallone della medaglia di cavaliere di Francia per le arti e la lettere …
J'ai fait un rêve merveilleux
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 09:48
Combine anti-G
[2002]
Album “Profiter du temps”
L’anti-G è una tuta speciale indossata dai piloti di aerei da caccia e anche dagli astronauti e consente loro di sopportare gli alti livelli di accelerazione cui sono sottoposti all’interno dei loro velivoli. La tuta anti-G serve a prevenire la cosiddetta “ visione nera” (G-induced Loss Of Consciousness), cioè la perdita di conoscenza assai comune fra i piloti fino al primo conflitto mondiale. Oggi le tute anti-G, riempite di liquido, rendono tollerabili accelerazioni fino a 10G…
Siccome che io viaggio con una vecchia Panda che però ai 120 kmh vibra come una lavatrice, ne vorrei assolutamente una di queste tute… dove posso procurarmela?
Album “Profiter du temps”
L’anti-G è una tuta speciale indossata dai piloti di aerei da caccia e anche dagli astronauti e consente loro di sopportare gli alti livelli di accelerazione cui sono sottoposti all’interno dei loro velivoli. La tuta anti-G serve a prevenire la cosiddetta “ visione nera” (G-induced Loss Of Consciousness), cioè la perdita di conoscenza assai comune fra i piloti fino al primo conflitto mondiale. Oggi le tute anti-G, riempite di liquido, rendono tollerabili accelerazioni fino a 10G…
Siccome che io viaggio con una vecchia Panda che però ai 120 kmh vibra come una lavatrice, ne vorrei assolutamente una di queste tute… dove posso procurarmela?
Le beau pilote, le bel aryen
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 09:30
Gimme Hope Jo'anna
poichè la presunzione tipica di una certa mentalità, anche a voi proprio non manca, vi faccio presente, in qualità di una delle "tante" italiane che capisce "bene" l'inglese, così come dite voi, che in inglese la terza persona singolare (riferita a Jo'anna) usa la desinenza s e does nelle forme negative ed interrogative. Questi sono solo i principali errori nel riportare il testo originale. Visto che parlate di pace, tra l'altro, siate più umili e soprattutto invece di andare ad attaccare una sfera religiosa per prevenzione e partito preso (è proprio il caso di dirlo) CERCATE DI SEGUIRE LE ORME DI CHI DI PACE SE NE INTENDE DAVVERO COME GANDHI E MADRE TERESA DI CALCUTTA.
(blu)
Cara blu, intanto stai calmina... Comunque anche chi non sa "benissimo" l'inglese sa che nella lingua parlata e nello slang, soprattutto negli Stati Uniti e probabilmente anche in Sudafrica, la s della terza persona... (continua)
(blu)
Cara blu, intanto stai calmina... Comunque anche chi non sa "benissimo" l'inglese sa che nella lingua parlata e nello slang, soprattutto negli Stati Uniti e probabilmente anche in Sudafrica, la s della terza persona... (continua)
17/9/2010 - 09:26
Au point de sang
[1980]
Album “Article sans suite”
Parigi, Rue Copernic, 3 ottobre 1980
In Rue Copernic a Parigi c’è una sinagoga e la sede della Union libérale israélite de France, una delle più importanti istituzioni ebraiche di Francia, fondata nel 1907.
La sera del 3 ottobre del 1980, giorno di shabbat, i fedeli si erano riuniti per celebrare la festa di Sim'hat Torah. Alle 18.30, un’esplosione, una bomba piazzata nel bauletto di una motocicletta parcheggiata davanti al tempio. Morirono tre passanti, Jean Michel Barbé, Philippe Bouissou e Hilario Lopez Fernandez, e una fedele, Aliza Shagrir. I feriti furono una cinquantina. L’attentato antisemita fu rivendicato da un gruppuscolo di estrema destra, i Faisceaux Nationalistes Révolutionnaires, ma gli inquirenti si orientarono subito sulla pista mediorientale. Comunque le indagini non portarono a nulla. Solo recentemente il caso si è riaperto con l’arresto... (continua)
Album “Article sans suite”
Parigi, Rue Copernic, 3 ottobre 1980
In Rue Copernic a Parigi c’è una sinagoga e la sede della Union libérale israélite de France, una delle più importanti istituzioni ebraiche di Francia, fondata nel 1907.
La sera del 3 ottobre del 1980, giorno di shabbat, i fedeli si erano riuniti per celebrare la festa di Sim'hat Torah. Alle 18.30, un’esplosione, una bomba piazzata nel bauletto di una motocicletta parcheggiata davanti al tempio. Morirono tre passanti, Jean Michel Barbé, Philippe Bouissou e Hilario Lopez Fernandez, e una fedele, Aliza Shagrir. I feriti furono una cinquantina. L’attentato antisemita fu rivendicato da un gruppuscolo di estrema destra, i Faisceaux Nationalistes Révolutionnaires, ma gli inquirenti si orientarono subito sulla pista mediorientale. Comunque le indagini non portarono a nulla. Solo recentemente il caso si è riaperto con l’arresto... (continua)
Une bombe dans une synagogue
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/9/2010 - 09:06
Green, Green Grass of Home
Versione italiana di Michele Murino da Maggie's Farm (integrata nei versi mancanti)
VERDE, VERDE ERBA DI CASA
(continua)
(continua)
16/9/2010 - 22:49
NN.
[2000]
Álbum: Aktitud Suicida
http://www.antiwarsongs.org/img/upl/92...
2do track del primer demo grabado por Los Suicidas. Siendo en aquel tiempo un power trio en su formación, el vocalista cumpliendo doble papel como baterista. La banda logro grabar con exito su 1era producción.
Álbum: Aktitud Suicida
http://www.antiwarsongs.org/img/upl/92...
2do track del primer demo grabado por Los Suicidas. Siendo en aquel tiempo un power trio en su formación, el vocalista cumpliendo doble papel como baterista. La banda logro grabar con exito su 1era producción.
Salgo a la calle
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 16:09
Paris sera toujours Paris
[1939]
Scritta da Albert Willemetz e Casimir Oberfeld, celebre compositore degli “Années folles”, morto nel 1945 nel campo di sterminio di Auschwitz.
Testo trovato su Chansons historiques de France
Parigi durante la guerra: le restrizioni, gli allarmi, il coprifuoco, i monumenti sepolti dai sacchetti di sabbia per proteggerli… mais Paris sera toujours Paris ! Nessuno potrà mai spegnere la “Ville Lumière” !
Recentemente ricantata da Zaz in un album di riproposizioni di vecchie canzoni dedicate alla capitale francese.
Scritta da Albert Willemetz e Casimir Oberfeld, celebre compositore degli “Années folles”, morto nel 1945 nel campo di sterminio di Auschwitz.
Testo trovato su Chansons historiques de France
Parigi durante la guerra: le restrizioni, gli allarmi, il coprifuoco, i monumenti sepolti dai sacchetti di sabbia per proteggerli… mais Paris sera toujours Paris ! Nessuno potrà mai spegnere la “Ville Lumière” !
Recentemente ricantata da Zaz in un album di riproposizioni di vecchie canzoni dedicate alla capitale francese.
Par précaution,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 15:34
Voyez la grande offense
anonimo
[fine del XVI secolo]
Testo trovato su Chansons historiques de France
Come si è visto a proposito della Complainte de Mérindol, i “poveri di Lione”, i seguaci di Valdo, per sfuggire alle persecuzioni nel XV secolo si erano rifugiati nel selvaggio Luberon, in Provenza, e avevano fatto di paesi come Cabrières-d'Avignon e Mérindol le loro roccaforti. Ma meno di un secolo più tardi i persecutori, il re Francesco I con il barone d’Oppède Jean Maynier, li raggiunsero anche lì: Cabrières e Mérindol furono rasi al suolo e i loro abitanti massacrati. 3000 persone, uomini, donne e bambini, furono passati a fil di spada e i sopravvissuti venduti come schiavi… i campi furono interamente devastati ed il bestiame razziato o ucciso, cosicchè molti altri morirono di fame nei mesi successivi…
Testo trovato su Chansons historiques de France
Come si è visto a proposito della Complainte de Mérindol, i “poveri di Lione”, i seguaci di Valdo, per sfuggire alle persecuzioni nel XV secolo si erano rifugiati nel selvaggio Luberon, in Provenza, e avevano fatto di paesi come Cabrières-d'Avignon e Mérindol le loro roccaforti. Ma meno di un secolo più tardi i persecutori, il re Francesco I con il barone d’Oppède Jean Maynier, li raggiunsero anche lì: Cabrières e Mérindol furono rasi al suolo e i loro abitanti massacrati. 3000 persone, uomini, donne e bambini, furono passati a fil di spada e i sopravvissuti venduti come schiavi… i campi furono interamente devastati ed il bestiame razziato o ucciso, cosicchè molti altri morirono di fame nei mesi successivi…
Voyez la grande offense
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 15:13
Así está la cosa
(2003)
Album: Actitud Maria Marta
Album: Actitud Maria Marta
Así está la cosa
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/9/2010 - 15:04
Hijo de desaparecido
(1996)
Album :Acorralar A La Bestia
Album :Acorralar A La Bestia
Dientes apretados cara contraida
(continua)
(continua)
inviata da adriana 16/9/2010 - 14:28
Filles d’ouvriers
[1898]
Parole di Jules Jouy
Musica di Gustave Goublier
Cette chanson décrit une vie d'ouvrière semée de malheurs (viol, alcool, prostitution...) depuis son exploitation à l'usine ("chair à travail") jusqu'à sa déchéance physique ("chair à scalpel"). Véritable appel à la révolte, elle dénonce les conditions de vie des ouvrières et condamne le patron, le comparant au tyran Héliogabale, empereur romain dont le règne fut une suite de persécutions et qui finit assassiné par sa garde prétorienne.
Jules Jouy est à lorigine de textes de chansons s'inspirant des faits d'actualité, destinés à être publiés dans les journaux socialement engagés comme “Le cri du peuple” ou “Le parti ouvrier”. La chanson ouvrière est à l'époque un genre si répandu que de nombreux compositeurs s'y exercent. Ainsi, Gustave Goublier, chef d'orchestre à l'Eldorado, puis aux Folies Bergères, accepte-t-il tout naturellement... (continua)
Parole di Jules Jouy
Musica di Gustave Goublier
Cette chanson décrit une vie d'ouvrière semée de malheurs (viol, alcool, prostitution...) depuis son exploitation à l'usine ("chair à travail") jusqu'à sa déchéance physique ("chair à scalpel"). Véritable appel à la révolte, elle dénonce les conditions de vie des ouvrières et condamne le patron, le comparant au tyran Héliogabale, empereur romain dont le règne fut une suite de persécutions et qui finit assassiné par sa garde prétorienne.
Jules Jouy est à lorigine de textes de chansons s'inspirant des faits d'actualité, destinés à être publiés dans les journaux socialement engagés comme “Le cri du peuple” ou “Le parti ouvrier”. La chanson ouvrière est à l'époque un genre si répandu que de nombreux compositeurs s'y exercent. Ainsi, Gustave Goublier, chef d'orchestre à l'Eldorado, puis aux Folies Bergères, accepte-t-il tout naturellement... (continua)
Pâle ou vermeille, brune ou blonde,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 13:38
1973
[2007]
Letra: Osamas Drummer
Música: Yerkoivan
Álbum: Okupa Tu Autogestión
5to track del demo 2007 'Okupa tu Autogestión'. Tema grabado en vivo y en directo. Con un toque particular '1973' retrocede en el tiempo quedando en un antiguo rock setentero, y agregandole una letra que recuerda esa fecha trajica y oscura.
Letra: Osamas Drummer
Música: Yerkoivan
Álbum: Okupa Tu Autogestión
5to track del demo 2007 'Okupa tu Autogestión'. Tema grabado en vivo y en directo. Con un toque particular '1973' retrocede en el tiempo quedando en un antiguo rock setentero, y agregandole una letra que recuerda esa fecha trajica y oscura.
¡Corre! ¡Huye! Te siguen...
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 13:33
Bonhomme!
anonimo
Bonhomme, ne sais tu pas
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 13:18
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Vas-y Léon
[1937]
Canzone con cui Gaston Montéhus - prima pacifista, poi interventista e militarista e quindi tornato al pacifismo finita la prima guerra mondiale (un uomo dei suoi tempi, non c’è che dire…) - esprimeva il suo appoggio a Léon Blum e al Front Populaire, coalizione dei maggiori partiti della gauche, che fu protagonista di una breve stagione di governo subito prima dello scoppio del secondo conflitto.
Canzone con cui Gaston Montéhus - prima pacifista, poi interventista e militarista e quindi tornato al pacifismo finita la prima guerra mondiale (un uomo dei suoi tempi, non c’è che dire…) - esprimeva il suo appoggio a Léon Blum e al Front Populaire, coalizione dei maggiori partiti della gauche, che fu protagonista di una breve stagione di governo subito prima dello scoppio del secondo conflitto.
C'est tout l'pays qui frémit d'impatience
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 13:01
$hile Es Una Mierda
[2000]
Letra y Música por Osamas
Álbum: Basta De Abusos [2002]
4to track del demo suicida Basta de Abusos, inicialmente esta canción era tocata por la antigua banda de Osamass llamada Bazofia (2000), luego paso al repertorio suicida cuando Osamass se incorpora a la formación suicida.
Letra y Música por Osamas
Álbum: Basta De Abusos [2002]
4to track del demo suicida Basta de Abusos, inicialmente esta canción era tocata por la antigua banda de Osamass llamada Bazofia (2000), luego paso al repertorio suicida cuando Osamass se incorpora a la formación suicida.
Inconformancia de un pueblo engañado
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 12:45
Nada Más
[2000]
Letra y Música: Yerkoivan y El Seba
Álbum: Aktitud Suicida
3er track del primer demo suicida, Nada Más es un tema con bastante estilo grunge, marcado por el guitarrista Yerkoivan el cual en aquellos aos era fanatico de esa corriente musical.
Letra y Música: Yerkoivan y El Seba
Álbum: Aktitud Suicida
3er track del primer demo suicida, Nada Más es un tema con bastante estilo grunge, marcado por el guitarrista Yerkoivan el cual en aquellos aos era fanatico de esa corriente musical.
Despertando sin saber
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 12:28
Trato De Poder Lograr
[2000]
Letra y Música: Yerkoivan
Álbum: Aktitud Suicida
4to tema del 1er demo suicida, este track viene ya totalmente cargado al estilo grunge con el toke suicida, compuesto por el guitarrista y cantado por el mismo, demostrando la gran cercania de este personaje con la corriente grunge en aquellos años.
Letra y Música: Yerkoivan
Álbum: Aktitud Suicida
4to tema del 1er demo suicida, este track viene ya totalmente cargado al estilo grunge con el toke suicida, compuesto por el guitarrista y cantado por el mismo, demostrando la gran cercania de este personaje con la corriente grunge en aquellos años.
Trantan de crear un mundo
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 12:18
La Butte Rouge
Posto qui il testo di un'altra canzone di Montéhus appartenente al suo periodo militarista, scelta peraltro condivisa da moltissimi altri socialisti ed anarchici del suo tempo... giusto per rimarcare che razza di ipocrita sia stato l'autore de La Butte Rouge...
LETTRE D'UN SOCIALO (1914)
Le premier choc fut terrible
la mélée indescriptible
on s'est battu comme des fous
j'ai pour ma première bataille
reçu une belle entaille
mais je suis resté debout
Moi qui détestait la guerre
car je suis humanitaire
j'pouvais pas en croire mes yeux
sans vouloir houer à l'apotre
c'est moi qu'entrainais les autres
oui j'étais le plus furieux
C'est pour notre indépendance
que l'on marche sans défaillance
comme si c'était le grand soir
que l'on soit syndicaliste, anarcho ou socialiste
tous, chacun fait son devoir
Certes cela est pénible
quand on a le coeur sensible
de voir tomber... (continua)
LETTRE D'UN SOCIALO (1914)
Le premier choc fut terrible
la mélée indescriptible
on s'est battu comme des fous
j'ai pour ma première bataille
reçu une belle entaille
mais je suis resté debout
Moi qui détestait la guerre
car je suis humanitaire
j'pouvais pas en croire mes yeux
sans vouloir houer à l'apotre
c'est moi qu'entrainais les autres
oui j'étais le plus furieux
C'est pour notre indépendance
que l'on marche sans défaillance
comme si c'était le grand soir
que l'on soit syndicaliste, anarcho ou socialiste
tous, chacun fait son devoir
Certes cela est pénible
quand on a le coeur sensible
de voir tomber... (continua)
Bartleby 16/9/2010 - 12:13
L'homme rouge
[1914]
Testo di Charles-Louis Pothier
Musica di Charles Borel-Clerc
Una canzone patriottica contro i tedeschi aggressori ed il loro kaiser Guglielmo…
“L’homme rouge” rappresenta la riscossa francese, il combattente coperto di sangue, oppure il rosso della resistenza e della vita in contrapposizione al nero dell’aquila imperiale tedesca, della morte e della distruzione…
Testo di Charles-Louis Pothier
Musica di Charles Borel-Clerc
Una canzone patriottica contro i tedeschi aggressori ed il loro kaiser Guglielmo…
“L’homme rouge” rappresenta la riscossa francese, il combattente coperto di sangue, oppure il rosso della resistenza e della vita in contrapposizione al nero dell’aquila imperiale tedesca, della morte e della distruzione…
Sur la grande route, hier, bordée de moissons blondes
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 11:48
Ingobernables
[2002]
Letra y Música por EL SEba
Álbum: Basta De Abusos
Primer track del demo suicida "Basta de Abusos", Ingobernables esta dedicado a todos los que luchan contra el Estado hostil, especialmente los pueblos indigenas como el Mapuche que desde la invacion española luchan por ser Ingobernables..
Letra y Música por EL SEba
Álbum: Basta De Abusos
Primer track del demo suicida "Basta de Abusos", Ingobernables esta dedicado a todos los que luchan contra el Estado hostil, especialmente los pueblos indigenas como el Mapuche que desde la invacion española luchan por ser Ingobernables..
En esa absurda sociedad que hemos creado
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 16/9/2010 - 09:50
La canaille (La chanson des gueux)
[1865]
Album “Chants de révolte - 1796-1935” (1978, ripubblicato nel 2008)
Testo di Alexis Bouvier
Musica di Joseph Darcier
Canto rivoluzionario precursore della Comune di Parigi. Ho attribuito la canzone alla Dubois come interprete perché credo che la sua sia stata la prima incisione. Tuttavia la prima esecuzione fu di Rosa Bordas che nel 1871 la cantò davanti alla “canaille” assiepata nel salone dei Marescialli nel palazzo delle Tuileries. Credo che si sia trattato proprio di uno dei "concerts communards" che si tennero nel maggio del 1871 prima che il palazzo, simbolo del Secondo Impero, venisse incendiato dalla “canaglia pezzente”. Il rogo durò tre giorni e dei fasti di Napoleone III ed Eugenia di Montijo non restarono che le ceneri…
In tempi più recenti la canzone è stata anche interpretata da Marc Ogeret, Francesca Solleville, Serge Utgé-Royo e dal gruppo rap La Canaille (giustappunto).
Album “Chants de révolte - 1796-1935” (1978, ripubblicato nel 2008)
Testo di Alexis Bouvier
Musica di Joseph Darcier
Canto rivoluzionario precursore della Comune di Parigi. Ho attribuito la canzone alla Dubois come interprete perché credo che la sua sia stata la prima incisione. Tuttavia la prima esecuzione fu di Rosa Bordas che nel 1871 la cantò davanti alla “canaille” assiepata nel salone dei Marescialli nel palazzo delle Tuileries. Credo che si sia trattato proprio di uno dei "concerts communards" che si tennero nel maggio del 1871 prima che il palazzo, simbolo del Secondo Impero, venisse incendiato dalla “canaglia pezzente”. Il rogo durò tre giorni e dei fasti di Napoleone III ed Eugenia di Montijo non restarono che le ceneri…
In tempi più recenti la canzone è stata anche interpretata da Marc Ogeret, Francesca Solleville, Serge Utgé-Royo e dal gruppo rap La Canaille (giustappunto).
Dans la vieille cité française
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 16/9/2010 - 09:23
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Ska de la tierra
2004
Pafuera telarañas
Pafuera telarañas
La tierra tiene fiebre necesita medicina
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/9/2010 - 23:19
Percorsi:
Guerra alla Terra
Caccia alla volpe
dall'album "Album" del 1982
Testo e musica di Maurizio Piccoli
Canzone sulla violenza alle donne
Testo e musica di Maurizio Piccoli
Canzone sulla violenza alle donne
Suoni di passi nella via, lui bussa alla porta
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/9/2010 - 23:16
和平歌 [Song For Peace]
CANZONE PER LA PACE
(continua)
(continua)
inviata da Alessandra Gherardelli 15/9/2010 - 15:49
Les reproches de La Tulipe à Madame de Pompadour, ou Comprenez-vous?
anonimo
[1757]
Testo attribuito a Voltaire
Paroles attribuées à Voltaire
Il testo è ripreso da fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Les paroles sont reproduites d'après fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Interpretata dai / Interprétée par Malicorne (1993)
Interpretata da Gabriel Yacoub (2012). La canzone fa parte della grande antologia di Marc Robine, Anthologie de la Chanson Française (éd. Albin Michel, 1993), corredata di 14 cd.
Da taluni attribuita addirittura a Voltaire, questa canzone si riferisce ad un episodio della Guerra dei Sette Anni (1756-1763), la prima vera guerra mondiale, perché coinvolse non solo le potenze europee ma anche i loro possedimenti coloniali.
Nel 1757 a Rossbach, un paese della Sassonia-Anhalt, l’armata francese, pur avendo forze soverchianti, fu massacrata dai prussiani, e tutto a causa dell’inettitudine del suo comandante, tal generale Charles de Rohan-Soubise,... (continua)
Testo attribuito a Voltaire
Paroles attribuées à Voltaire
Il testo è ripreso da fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Les paroles sont reproduites d'après fr.wikipedia: Bataille de Rossbach
Interpretata dai / Interprétée par Malicorne (1993)
Interpretata da Gabriel Yacoub (2012). La canzone fa parte della grande antologia di Marc Robine, Anthologie de la Chanson Française (éd. Albin Michel, 1993), corredata di 14 cd.
Da taluni attribuita addirittura a Voltaire, questa canzone si riferisce ad un episodio della Guerra dei Sette Anni (1756-1763), la prima vera guerra mondiale, perché coinvolse non solo le potenze europee ma anche i loro possedimenti coloniali.
Nel 1757 a Rossbach, un paese della Sassonia-Anhalt, l’armata francese, pur avendo forze soverchianti, fu massacrata dai prussiani, e tutto a causa dell’inettitudine del suo comandante, tal generale Charles de Rohan-Soubise,... (continua)
Si vous vous contentiez, Madame,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 15/9/2010 - 14:45
Chanson du printemps retourné
anonimo
... detto questo – e facessero poi quello che vogliono, per carità d’Iddio! - , da buon ateo, apostata e irretito dalla censura quale sono, io a Ground Zero non ci farei né una moschea, né una chiesa cattolica, né un tempio ebraico o quant’altro di religioso… io ci farei un luogo aperto a tutti, senza simboli o bandiere, dove ognuno possa riflettere sull’insensatezza dell’intolleranza e della guerra.
Punto e basta.
Punto e basta.
Bartleby 15/9/2010 - 09:45
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Written by Shirl Milete.