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Autore Víctor Jara

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Llanto por Víctor Jara

Llanto por Víctor Jara
(1974)
Parole di Janna Carioli
Musica di Sebastiano Giuffrida.



Gli Inti Illimani li conoscemmo a Berlino nel giugno del 1973. In Cile c’era il Governo di Unidad Popular e le canzoni degli Inti erano quanto di più coinvolgente avessimo mai ascoltato. Loro erano simpatici, scanzonati e bravissimi. Diventammo amici perché spartimmo un pollo durante le prove di un concerto. Anzi, per essere precisi, furono loro a spartirlo con noi che eravamo senza cena. Li rividi a Roma in ottobre, alla Pensione Varese, dove furono ospitati da compagni italiani per più di un anno, dopo che si erano trovati per caso in Italia quando in Cile si era verificato il Golpe. Avevano con sé solo le valigie e gli strumenti e tutte le loro famiglie erano rimaste in Cile. Nella stanza di uno di loro c’era una rivista latino americana, con una foto di un bel ragazzo ricciuto e moro. Era la prima volta che vedevo il... (continua)
Hanno ucciso Víctor Jara
(continua)
inviata da adriana 18/6/2005 - 10:42
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Victor Jara

Victor Jara
1999
Fogli volanti

Víctor Jara è stato uno dei più importanti autori di canzoni di protesta cileni.
Prima del governo Allende, Victor Jara scrisse moltissime canzoni di protesta contro la situazione di povertà e di repressione politica che dilagava in tutta l’America Latina.
Si ispirò molte volte a rivoluzionari latino – americani come Camillo Torres, Ernesto “Che” Guevara, Pancho Villa… per scrivere le sue canzoni.
A volte, riarrangiò semplicemente canzoni popolari cilene e le incise nei suoi dischi, in modo da renderle note il più possibile.
Incise in pochissimi anni otto dischi, fino al golpe guidato dal generale Pinochet.
Il 10 settembre 1973 Víctor Jara venne arrestato e portato nello stadio di Santiago dove venne torturato ed ucciso il 23 settembre 1973.
Settembre 1973
(continua)
inviata da Virginia Niri 15/5/2005 - 18:27
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Los pueblos Americanos

Los pueblos Americanos
[1964-65]
Parole e musica di Violeta Parra
Letra y música de Violeta Parra

Come (quasi) tutte le canzoni di Violeta Parra, Los pueblos Americanos faceva parte anche del repertorio di Víctor Jara. Una canzone contro le frequenti e false "rivendicazioni territoriali" che periodicamente hanno insanguinato l'America Latina con conflitti buoni soltanto per le mani sporche dei vari dittatori e delle caste militari fasciste: si pensi soltanto alla Guerra del Chaco tra Bolivia e Paraguay"
Mi vida, los pueblos Americanos,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2005 - 23:48
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Il giorno del falco

Il giorno del falco
[1998]

Una delle più belle e celebrate canzoni di Pippo Pollina, dall'album omonimo.
Una canzone che racconta il giorno del golpe fascista cileno, l'11 settembre 1973, che il cantautore siciliano ha eseguito anche assieme agli Inti Illimani.
Una canzone che parla di Víctor Jara.

(Riccardo Venturi)
E venne il giorno del falco
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2005 - 18:35
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Ballata dello stadio di Santiago

Ballata dello stadio di Santiago
[1973]
Dallo spettacolo "Guerra di popolo in Cile"

Nello stadio di Santiago, come è noto, subito dopo il golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973 furono rinchiusi, torturati e uccisi migliaia di oppositori, tra i quali Víctor Jara. Si veda anche la Gwerz Victor C'hara di Gilles Servat.
Nello stadio di Santiago
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2005 - 13:21
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If I Had A Hammer

If I Had A Hammer
Versión española de Víctor Jara

The best known Spanish version of this song had an exception author and performer in Víctor Jara, the Chilean folksinger murdered by Pinochet's junta in 1973.

"El Martillo" di Victor Jara si può scaricare da MP38
EL MARTILLO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/11/2004 - 01:04
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Gwerz Victor C'hara

Gwerz Victor C'hara
[1974]
Testo e musica: Gilles Servat
Paroles et musique: Gilles Servat
Album: L'Hirondelle

La canzone, in lingua bretone, è tratta da un articolo dello scrittore cileno Miguel Cabezas, testimone oculare dell'assassinio di Víctor Jara da parte dei militari golpisti cileni nel settembre del 1973 (si veda particolarmente la canzone "Estadio Chile", l'ultima scritta da Jara prima di essere ucciso). Il nome di Jara è nell'ortografia fonetica bretone (C'hara) per mantenere la pronuncia originale spagnola ("Jara" si leggerebbe come in francese). Una canzone assolutamente toccante, e splendida anche musicalmente nell'interpretazione roca del primo Servat.

La canzone può essere ascoltata integralmente (ma non scaricata) dal "radio blog" Skingomz ar frankiz ("Radio Libertà").
Ar brizionidi e sportva Chile
(continua)
inviata da Paolo Sollier

Essi vennero

Essi vennero
[1994]
Testo e musica di Marco Ciari, Stefano Giaccone, Lalli

"Verso la fine degli anni settanta, un gruppo di compagni torinesi accende la scintilla che prende il nome di Franti: …il cattivo del libro "Cuore", quello che rompe i vetri a fiondate e non ascolta il maestro, quello che ride quando il re d'italia muore.
Un manifesto, più che un nome. fanno musica semplice, che sa pensare di testa propria e non cavalca le tendenze di mercato. Per questo, e per il vizio bastardo di non prostituirsi, di essere comunque diversi, si trovano tagliati fuori da tutti i circuiti: quello tradizionale non li vuole perchè gli sputano addosso ridendo tutte le sue contraddizioni, quello alternativo neanche, in fondo per gli stessi motivi.
Solo, per la strada, Franti è cantante e pittore, saltimbanco e scrittore, sognatore e poeta. La poesia di franti è poesia da strada: canta frasi raccolte dai manifesti... (continua)
Tre streghe volando di ritorno dal sabba
(continua)
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Una bandiera di carta

Una bandiera di carta
"Verso la fine degli anni settanta, un gruppo di compagni torinesi accende la scintilla che prende il nome di Franti: …il cattivo del libro "Cuore", quello che rompe i vetri a fiondate e non ascolta il maestro, quello che ride quando il re d'italia muore.
Un manifesto, più che un nome. fanno musica semplice, che sa pensare di testa propria e non cavalca le tendenze di mercato. Per questo, e per il vizio bastardo di non prostituirsi, di essere comunque diversi, si trovano tagliati fuori da tutti i circuiti: quello tradizionale non li vuole perchè gli sputano addosso ridendo tutte le sue contraddizioni, quello alternativo neanche, in fondo per gli stessi motivi.
Solo, per la strada, Franti è cantante e pittore, saltimbanco e scrittore, sognatore e poeta. La poesia di franti è poesia da strada: canta frasi raccolte dai manifesti e dalle scritte sui muri, le parole della gente sull’autobus,... (continua)
Una bandiera di carta porterò alla festa dei pupazzi animati
(continua)
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Washington Bullets

Washington Bullets
[1980]
From the album "Sandinista!"
Dall'album "Sandinista!"



"Washington Bullets" is a song from The Clash's 1980 album Sandinista!. A politically charged song, it is a simplified version of Latin American history from the 1959 Cuban Revolution to the Nicaraguan Sandinistas of the 1980s, with mention of the Bay of Pigs Invasion, the Soviet invasion of Afghanistan, the Dalai Lama, and Victor Jara. A criticism of the foreign policy of the United States, the song is indicative of The Clash's left wing politics. The song's title is a pun on the name of the American capital city's NBA franchise, which later went on to change its name to the Washington Wizards in 1997.

The song is one of The Clash's more experimental, in the reggae style, with a xylophone and lyrics that are almost spoken rather than sung. Though the xylophone is the most prominent instrument, electric guitar riffs are still... (continua)
Oh, Mama, Mama look there
(continua)




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