Dedicato a Hevrin Khalaf, vittima dell'odio e della violenza
Stefano Saletti: vocals, saz, oud, piano
Barbara Eramo: vocals
Pejman Tadayon: ney, daf, backing vocals
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: darbouka
Arnaldo Vacca: dumbak, riq, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della... (continua)
Fermar a sentir il vento mi non poudir andar (continua)
Stefano Saletti: vocals, saz, bouzouki, oud, tzouras, classic guitar, piano
Nabil Salameh: vocals
Barbara Eramo: vocals
Gabriele Coen: sax
Pejman Tadayon: ney
Carlo Cossu: violin
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, triangle, shaker
Baobab ensemble: choir
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi... (continua)
Il canto di Barbara Eramo entra nel tradizionale “Cuncti simus concanentes” proveniente dal Libre Vermell (XIV secolo), che incontra un testo persiano del poeta Saadi (Abu Muhammad Muslih ibn ˁAbd Allāh noto come Saˁdi di Shirāz, o Shirāzi (Persiano ابومحمد مُصلِح بن عَبدالله سعدی شیرازی; 1184 – 1291)).
Un testo che è l'unione di un canto liturgico in latino che narra dell'annunciazione e una poesia di un poeta persiano, poesia che invita all'unità degli esseri umani, iscritta anche al palazzo di vetro dell'ONU, che insieme compongono un invito alla fraternità tra i popoli.
Mediterraneo Ostinato
Dedicato a Hevrin Khalaf, vittima dell'odio e della violenza
Stefano Saletti: vocals, saz, oud, piano
Barbara Eramo: vocals
Pejman Tadayon: ney, daf, backing vocals
Mario Rivera: acoustic bass
Giovanni Lo Cascio: darbouka
Arnaldo Vacca: dumbak, riq, shaker
Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della... (continua)