[1629?]
Printed at London : for F. Groue on Snow-hill.
Lyrics: M. P. [Martin Parker]
To the tune of Permit My Friend
Nelle nostre città, ed in quelle di tutta Europa, si sono vendute fino alla memoria dei nostri nonni, agli angoli delle strade, per pochi centesimi. Sono le Canzoni da foglio volante (questa l'origine del nome “volantino”), che nel mondo anglosassone si chiamano Broadside Ballads. Per secoli, in ambito cittadino, le ballate da foglio volante hanno svolto la funzione di “notiziario popolare”, ricettacoli generalmente di fatti e fattacci, turpi episodi di cronaca e pubbliche esecuzioni di delinquenti scritti da poetastri specializzati, di solito ignoti, e da cantarsi “sull'aria di” (o to the tune of) qualche canzone popolare conosciuta da tutti. Se è facile ironizzare sulla qualità poetica dei testi, che sono usualmente spazzatura a base di quintali di linguaggio aulico non... (continua)
Due parole del traduttore. Meglio gettarcisi subito senza tanti indugi, in una traduzione del genere. A parte la sua lunghezza, non sarebbe stata un'agevole lettura per molti, penso: l'inglese seicentesco non è roba per studentelli di "economia" della Bocconi e nemmeno per Marchionne, se per questo. E, probabilmente, anche un parlante inglese moderno avrebbe parecchie difficoltà nell'intendere tutto quanto. Per finire, io stesso mi sono trovato, in diversi punti, a malpartito e costretto all'inusuale e faticoso gesto di tirar fuori l'OED* dal suo reliquiario, visto che pesa quindici chili o roba del genere. Altrimenti non si poteva fare per dar voce al "soldato mendicante" del taverniere londinese. Con tutta probabilità, si tratta della prima traduzione di questa venerabile canzone in una qualsiasi lingua; la tentazione sarebbe stata quella di farla in italiano dell'epoca,... (continua)
Avvertenza. Alcune di queste note hanno un carattere prettamente linguistico, ai fini di chi volesse meglio intendere il testo nell'originale.
[1] E' caratteristica dei mendicanti di ogni tempo rivolgersi alla persona cui si chiede la carità con titoli roboanti (un po' come i parcheggiatori abusivi che chiamano tutti “dottore”). Qui si è reso your Worship con “Eccellenza” dato che non esiste un corrispondente letterale italiano (“vostra Venerazione”).
[2] Il termine bounty aveva, all'epoca, ancora il significato originale (e etimologico) di “bontà, generosità” (francese antico bontee, bountee); in tale significato, probabilmente, la famosa nave fu chiamata Bounty. Si sviluppò in seguito il significato di “premio”, di “dono per l'arruolamento militare” e, infine, di “taglia” (derivato evidentemente da quello di “premio”: un bounty killer era colui che ammazzava... (continua)
Printed at London : for F. Groue on Snow-hill.
Lyrics: M. P. [Martin Parker]
To the tune of Permit My Friend
Nelle nostre città, ed in quelle di tutta Europa, si sono vendute fino alla memoria dei nostri nonni, agli angoli delle strade, per pochi centesimi. Sono le Canzoni da foglio volante (questa l'origine del nome “volantino”), che nel mondo anglosassone si chiamano Broadside Ballads. Per secoli, in ambito cittadino, le ballate da foglio volante hanno svolto la funzione di “notiziario popolare”, ricettacoli generalmente di fatti e fattacci, turpi episodi di cronaca e pubbliche esecuzioni di delinquenti scritti da poetastri specializzati, di solito ignoti, e da cantarsi “sull'aria di” (o to the tune of) qualche canzone popolare conosciuta da tutti. Se è facile ironizzare sulla qualità poetica dei testi, che sono usualmente spazzatura a base di quintali di linguaggio aulico non... (continua)