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Ich habe einen Traum

Ich habe einen Traum
[2015]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Ohne Warum
Ich hab einen Traum, wir öffnen die Grenzen
(continua)
inviata da hmmwv 28/8/2019 - 20:24
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Boaz And The Dogs

Boaz And The Dogs
[2007]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
ואלס עם באשיר / / فالس مع بشير / Valzer con Bashir / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica /מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Boaz and the dogs

E’ la prima OST del film "Valzer con Bashir". Le scene iniziali si aprono con il racconto di Boaz Rayne-Buskila al commilitone Ari Folman del suo incubo ricorrente per i cani : una muta di 26 mastini neri che sbavano e minacciano gli uomini che vagano lungo il Boulevard Rothschild a Tel Aviv in una serata piovosa. I cani si fermano sotto la finestra dell’ufficio di Boaz a Tel Aviv e continuano a latrare minacciosi. Ad Ari che domanda come faccia Boaz ad essere certo del numero dei cani, Boaz spiega che l’incubo è collegato ad uno dei suoi ricordi della prima guerra del Libano. All'arrivo in uno dei villaggi del Libano, i soldati... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 28/8/2019 - 00:18

Popolo e potere

Popolo e potere
[1967]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)



Il 19 luglio 1966 un movimento movimento franoso interessa parte della città di Agrigento, nella sua estremità occidentale. I primi smottamenti avvengono verso le sette del mattino, quando si creano fenditure nei primi palazzi; questo consente, fortunatamente, agli abitanti di mettersi in salvo. Nelle ore successive, comincia la frana vera e propria che si porta via una parte intera della città; durerà per circa un mese. Furono sgomberate circa cinquemila persone. E' il periodo del “boom edilizio” incontrollato in Sicilia e in tutta Italia: tutto il territorio nazionale viene lottizzato, e del suolo si fa un uso che definire criminale è un eufemismo. Eventi disastrosi del genere si verificano non soltanto a Agrigento, ma essa è comunque uno degli esempi più eclatanti della speculazione... (continua)
Leggiamo che nel cuore di Agrigento
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 22:16

Omaggio a Meredith

Omaggio a Meredith
[1966]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Giorgio Pazzini
Album / Albumi: Fra' Galdino racconta e canta

"James Meredith, nel 1962, fu il primo negro a iscriversi all'università del Mississipi. Nulla di strano in questo. Lo strano è che dovette lottare, con fierezza e costanza, per conquistarsi questo diritto che i razzisti d'ogni specie considerano un inammissibile privilegio. Sedersi sullo stesso banco sul quale si siede il Bianco è profanare il tempio innalzato alla razza superiore con i fondi di una sotoscrizione che si apre con la frma di Caino. Il 7 giugno 1966 Meredith è ferito da un bianco mentre manifesta contro la segregazione razziale. « Omaggio a Meredith » è un umile segno di solidarietà coi nostri fratelli negri che affermano, pagando... (continua)
C'è una fila che si snoda
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 21:41

Commercio internazionale

Commercio internazionale
[1966]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Laura Romani
Album / Albumi: Mai più la guerra [1967]

Nota. Il testo del brano non è completo. Non è presente in rete: le parti disponibili sono state tratte dal volume di Stefano Pivato, Bella ciao – Canto e politica nella storia d'Italia (Giuseppe Laterza & Figli, 2005, p. 239) dove sono riportate come excerptum esemplificativo dei testi di Ora Sesta. [RV]


Ora Sesta

"Il gruppo “Ora Sesta”, ispirato all’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con la Samaritana, era attivo a Roma negli anni 1966-67 e raccoglieva alcuni amici che, nel sentirsi Popolo di Dio e nei loro legami elettivi con il Movimento Operaio e Contadino, avevano riconosciuto la base comune per l’approfondimento culturale dei grandi... (continua)
Quattro negri hanno impiccato l'altro giorno a Léopoldville
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 21:11
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No Horses

No Horses
(2017)
Pubblicato come singolo
Video di Scott Stuckey


In quel brano intriso di suoni industrial si percepisce rabbia, il testo descrive un futuro distopico.
Il tema di fondo è la distruzione del pianeta. Un giorno, durante un giro per la campagna scozzese, ho incrociato dei cavalli, mi sono sembrati meravigliosi e ho cominciato a pensare a quanto, nel corso della storia, questi animali siano stati valorizzati in vari ambiti. Ma oggi? A cosa serve un cavallo oggi? Quando sono tornata a casa l’ho chiesto a mio marito (il produttore Billy Bush; ndr) e ci siamo detti che perlopiù i cavalli sono diventati animali per ricchi, chi non ha soldi non può certo permettersi di averne uno. Lì ho sentito una sensazione di panico salirmi nello stomaco che mi ha ispirato altri pensieri legati a questi tempi assurdi.

Ossia?
Nell’era di Donald Trump sembra che il valore delle persone dipenda da quanti... (continua)
They'll love you too
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 27/8/2019 - 20:58

Angelo Balzarini, minatore

Angelo Balzarini, minatore
[1966]

“Fine Luglio 1966. Nella cronaca dei giornali si legge che un uomo, per tre giorni, ha rantolato, allo stremo delle sue forze, in via Avogadro, al centro di Brescia. E' Angelo Balzarini, un uomo di cinquant'anni senza parenti ed amici, che ha fatto il minatore nelle cave micidiali della Valtellina. Nessuno dei passanti per tre giorni si è fermato. Le mamme dicevano ai loro bambini: non t'avvicinare, è un ubriaco. E i benpensanti aggiungevano: a che coca può ridurre il vizio! Finché un giovane udì il gemito del minatore Angelo Balzarini. Così per tre giorni (e per quanti altri ancora?), a Brescia (e in quante altre città?), un popolo cristiano strappò dal suo piccolo Vangelo la parabola del buon Samaritano. Noi non facciamo molto caso alle pagine che mancano dal nostro Vangelo. Ci accontentiamo delta sua rilegatura di lusso. Tanto Basta per la nostra etichetta di cristiani.” - Da viboldone.it... (continua)
Per tre giorni sei rimasto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 19:52

Senza siepi

Senza siepi
[1967]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Laura Romani
Album / Albumi: Mai più la guerra

"La discriminazione razziale, la divisione fra ricchi e poveri, fra privilegiati e coloro che non hanno diritti, non sono forse altrettante manifestazioni dell’egoismo che è alla base delle ingiustizie, delle sopraffazioni e della guerra?
Eppure il nostro essere uomini, spinti allo sviluppo e al progresso del mondo, ci accomuna in un’unica ricerca e in una comune conquista. Abbiamo perduto il gusto dell’uomo e della sua grandezza e ci siamo trovati divisi dentro di noi, proiettando questa divisione al di fuori e accettandola come normale. È lo scandalo che diamo fino a quando non riconosceremo in ogni uomo noi stessi."


Ora Sesta

"Il gruppo “Ora Sesta”, ispirato... (continua)
Gli scienziati hanno tracciato
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 19:31
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Drowning in the Sound

Drowning in the Sound
(2017)
dall'album "There Will Be No Intermission" del 2019




Cambiamenti climatici, #MeToo e il governo di Trump sono solo alcuni dei temi trattati in questa originale canzone orchestrale di Amanda Palmer.

this song was written as a two-day songwriting exercise on august 29th and 30th, 2017, using input/inspiration/comments from over 600 patrons (you can read those here). it wound up being a response to the insanity of internet politics melded with the recent total eclipse and the devastation of hurricane harvey….and, y’know…other stuff.

Amanda Palmer


It features a strong criticism of the current American government, the title a reference to global warming and the overwhelming amount of political discourse and information.
You worship the sun and you're aching for change
(continua)
27/8/2019 - 17:55

In memoria di Andrea Bergonier prete operaio

In memoria di Andrea Bergonier prete operaio
[1966]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Giorgio Pazzini
Album / Albumi: Fra' Galdino racconta e canta

"Andrea Bergonier era un giovanissimo prete che lavorava nel porto di Marsiglia. Un giorno del febbraio 1966, mentre scaricava delle casse, ebbe il cranio fracassato. La notizia della sua morte si confuse fra quelle che quotidianamente i giornali ci danno di lavoratori morti per incidenti di lavoro. Una notizia come tante altre alle quali, ormai, la nostra buona coscienza ha fatto il callo. Ricordandoti, fratello nostro Andrea, vogliamo ricordare tutti i lavoratori che perdono la vita mentre stanno guadagnando il pane per la testimonianza che non potrà essere cancellata; vogliamo ricordare a noi stessi, spesse volte piccoli borghesi in cerca di... (continua)
Tu sei morto stamattina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 17:38
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Farewell Shalabiye

Farewell Shalabiye
[2005]
Farewell Shalabiye
Remix /الريمكس : No Blues
Album / الألبوم : Farewell Shalabiye

In Farewell Shalabiye i No Blues rivisitano la nota melodia Al bant aš šalbya innestandola su un testo originale senza soluzione di continuità. Ne scaturisce una lettura permeata di un’ironia garbata e amara sottolineata da due voci morbide sovrapposte cui si contrappone l’elemento malinconico del motivo orientale.
Da notare che la strumentazione consiste soltanto di cordofoni e percussioni; risalta la melodia eseguita da Haytham Safia allo ‘ūd .
Farewell baby, you who looks so free
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/8/2019 - 23:47
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Caffè Fortuna

Caffè Fortuna
2017
Caffè Fortuna

Caffè Fortuna, il brano che dà il titolo all’album, è stato composto dopo un mini-tour in Lussemburgo. La visita alle miniere di Esch-Sur-Alzette, in cui lavoravano tanti italiani, ha fatto nascere una canzone che parla di migrazione, speranza e lavoro. Lungo la strada verso la miniera, l’insegna di un bar che portava questo nome ha evocato una melodia di fisarmonica, la visione di un valzer tra passato e presente, il dialogo sognato tra un figlio e un padre. Il videoclip è stato girato al Bois du Cazier, Museo della Miniera di Marcinelle, teatro di una grande tragedia avvenuta nel 1956 nella locale miniera di carbone.

Ludovica Valori: voce, fisarmonica, pianoforte
Paolo Camerini: contrabbasso, percussioni
Adriano Dragotta: violino
Franco Pietropaoli: chitarre
Mio padre scendeva nella miniera
(continua)
inviata da Dq82 26/8/2019 - 22:53
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Canto del servo pastore

Canto del servo pastore
[1981]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fabrizio de André - Massimo Bubola
Album / Albumi: Fabrizio de André (1981) ["L'Indiano"]



Il servo pastore di De André è un uomo semplice che non conosce neppure il proprio nome e le proprie origini. In questa canzone scritta in lingua italiana viene adombrato, in traduzione, un termine sardo che pure (nella sua forma gallurese, ziraccu) aveva fatto capolino nei testi di Fabrizio De André (in Zirichiltaggia, per la precisione: ...e andaranu a cujuassi a qualche ziraccu “e sposeranno qualche servo pastore”). La denominazione sarda del “servo pastore” riflette strutture enormemente arcaiche anche nel suo stesso nome di etimologia sconosciuta e di evoluzione semantica particolare: theraku / theraccu / saraccu ecc. compare nei documenti più antichi nel significato di “minorenne di dipendenza tutelare” (come nella... (continua)
Dove fiorisce il rosmarino c'è una fontana scura
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Dq82 26/8/2019 - 20:33

Viva la libertà

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.30, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
Canto dei garibaldini di Spagna, con variazioni dei partigiani piemontesi.
Viva la libertà!
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 17:04

L'Alpino di Valle Roja

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.18, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
È la canzone della Brigata G.L. Valle Roja "S. Dalmastro". L'aria è quella d'una famosa canzone del Risorgimento, il cui motivo è stato ripreso e divulgato dal film "Piccolo mondo antico".
Quando la bella Italia è stata invasa
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:51

La banda di Valle Gesso

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.28, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
È un'altra canzone della Brigata Valle Gesso "I. Vivanti" e va cantata sull'aria di ""Monte Grappa tu sei la mia Patria"
Valle Gesso in te vive una Banda
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:49

Il Pilone della Moretta

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.37, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
Venne fuori questo canto dai partigiani della I Banda G.L. Val Maira dopo l'attacco tedesco del luglio 1944 in cui furono incendiati Cartignano e San Damiano. Si canta sull'aria della canzone alpina: "Eravamo in ventinove".
Dagli Assarti noi siamo discesi
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:46

Allegria di Scaletta

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.32, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
È la canzone della Banda "Monte Bram" della Brigata G.L. "P. Braccini".
Scaletta è un villaggio della Valle, sede della banda. L'aria è quella della
" Cucaracha"
Qui comincia la strofetta
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:43
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Stop the War (the Cats Are Killing Themselves)‎

Stop the War (the Cats Are Killing Themselves)‎
In 1941, when war knocked on America’s door at Pearl Harbor, the 15-year Swing Era was already eight years old. Music was the nation’s dominant cultural force; jazz orchestras ruled the pop charts and swing soloists were household names, as jazz critic Scott Yanow notes in The Illustrated Encyclopedia of Music. Swing was what all the hep cats danced to, if they could find space on the overcrowded floors of the Savoy or elsewhere.

When Japan attacked, composers quickly returned fire with a barrage of morale-boosting melodies, and pro-war jazz standards number in the dozens. As the first war fought in the electronic age (with nine in ten households owning a radio by 1940), Axis-smashing anthems like “G.I. Jive” and “V-Day Stomp” could be blasted to almost every home in the nation.

The Great War’s poets had penned plenty of verses condemning it, and songs like Alf Bryan’s “I Didn’t Raise My... (continua)
AWS Staff 26/8/2019 - 11:37
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Lu tamburru de la guerra

Lu tamburru de la guerra
La lingua è quella di San Pietro Vernotico in prov di Brindisi che è il luogo dove ha vissuto dall'età di nove mesi in poi e questo dialetto assomiglia moltissimo al siciliano. Ecco scoperto l'arcano !!!
26/8/2019 - 09:48
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Sfiorisci bel fiore

Sfiorisci bel fiore
si, patchinko, ora che mi ci fai pensare è possibile che nel nastro che avevo da ragazzo quella strofa fosse la seconda e che l'ultima fosse invece quella della bella dormiente. Ora che su youtube ce ne sono tante versioni, sento che in una la canta come terza strofa, dopo il bel soldato, che nella prima versione non c'era.
piersante sestini 26/8/2019 - 03:34
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Décimas para el Guernica

Décimas para el Guernica
DECIME PER IL GUERNICA
(continua)
25/8/2019 - 23:21
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Volta la carta

Volta la carta
Chanson italienne – Volta la carta – Fabrizio De André – 1978
Texte et musique : Fabrizio De André et Massimo Bubola


Dialogue Maïeutique

Ici, Lucien l’âne mon ami, je vais d’abord te poser une devinette à propos de ces comptines, car sous la chanson de De André, se cachent des comptines populaires plus anciennes. Voici la devinette : qu’évoquent pour toi – qui est familier des arcanes les plus secrets – la carte, la mort, la guerre le vilain bêcheur, le valet de cœur, l’amoureux.

Oh, dit Lucien l’âne, c’est une devinette bien simple. C’est le tarot.

Eh bien exactement, cette comptine, c’est un tarot. Mais, dit Marco Valdo M.I., un tarot divinatoire évidemment, comme en avait fait fabriqué un le premier de la lignée des Visconti-Sforza, prolongeant ainsi l’existence d’un jeu milanais du siècle précédent (sans doute le XIVe). La comptine doit être lue – dans toutes les versions – comme... (continua)
TOURNEZ LA CARTE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/8/2019 - 22:40
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El equipaje del destierro

El equipaje del destierro
A inizio pagina si descrive "Andadas" degli Inti-Illimani, sottolineando esserci contenuti due brani esplicitamente legati all'Italia: Cinque terre e Canna austina. Deduco quindi pochi sappiano che ce n'è un terzo con un legame particolare al nostro Paese. Si tratta del brano iniziale del disco, lo strumentale "Angelo".

La vicenda fu questa: Branduardi cercò gli Inti Illimani nell'ultimo periodo in cui vivevano ancora qui, proponendo una collaborazione per una composizione che aveva un'ossessiva misura di 7/4, cifra ritmica poco comune in una canzone. Loro la trovarono molto interessante e iniziarono a lavorarci con entusiasmo inventando alcune melodie contrappuntistiche che proposero all'autore. Branduardi si rese però perfettamente conto che il brano recava il marchio indelebile del gruppo cileno e non qualche semplice tocco di colore e che la situazione gli stava sfuggendo di mano. A... (continua)
Flavio Poltronieri 25/8/2019 - 18:55
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Il galeone

Il galeone
federico anzolini 25/8/2019 - 16:38
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Born In The U.S.A.

Born In The U.S.A.


Non si tratta di una parodia, ho ripreso il testo originale di "Born in USA" e ne ho fatto una traduzione quasi letterale, con qualche opportuno adattamento per facilitare la metrica nel canto. Ho sempre ritenuto che la lingua napoletana sia più efficace dell'italiano nel rock, a causa delle finali mute che condivide con l'inglese e che l'italiano non ha. E' un esperimento un po' folle, lo so. Potevo fare una parodia spassosissima (non sfuggirà a nessuno che "Born" in napoletano suona quasi identico a "Porn...") ma ho voluto un approccio serio. Il testo parla di un dramma che ha spaccato in due l'America di quegli anni, e per certi versi tutto il mondo occidentale. Il mio è un approccio rispettoso. Spero vi piaccia :-)

PS: Le origini di Springsteen sono italiane, precisamente meridionali; anche per questo è venuto un paio di volte a cantare a Napoli... :-)
BORN IN THE U.S.A.
(continua)
25/8/2019 - 15:28

Sagra Partigiana

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.23, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Sul motivo della vecchia canzone alpina
"Va l'alpin sul'alte cime".
Tra le balze e l'aspre cime
(continua)
inviata da gianfranco 25/8/2019 - 12:47

Inno Partigiano

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.22, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano")
Parte il fiero partigiano
(continua)
inviata da gianfranco 25/8/2019 - 12:44

Brigata "Valpesio"

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.16, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina La Veglia del Partigiano)col seguente commento : Si canta sull'aria dell'inno del 62° Batt. Istruzione All.Uff. Alpini."
Sorgemmo al grido di riscossa
(continua)
inviata da gianfranco 25/8/2019 - 08:54

Partigian dei monti

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.15, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
Sul motivo di " Chitarra spagnola".
Quando sull'alpe nostra
(continua)
inviata da gianfranco 25/8/2019 - 08:38
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Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga

Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga
Ho letto che questa canzone fu censurata. Molte radio si rifiutano di mandarla in onda. Vorrei una spiegazione convincente di questo fatto. Per me la canzone è un capolavoro che ascolto spesso, ma lo scandolo in cosa consiste?
Giuseppe Guerrasio 25/8/2019 - 08:36

Ignoti eroi

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.14, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina La Veglia del Partigiano) col seguente commento : Sul motivo " Va l'alpin sull'alte cime".
Partigian delle montagne
(continua)
inviata da gianfranco 25/8/2019 - 08:35
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Someday

Someday
(1987)

Scritta da Marshal Jefferson e cantata da CeCe Rogers, la canzone è uno dei primi esempi di house music, con il suo martellante ritmo in 4/4. Tuttavia a differenza di tanti pezzi house è caratterizzata dalla bella voce soul di CeCe Rogers e da un testo impegnato.
Someday, we'll all be free
(continua)
25/8/2019 - 00:15
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Cime nevose

anonimo
RIMPIANTO DI MAMMA

Il testo, identico al precedente, col titolo "Rimpianto di Mamma", è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.13, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Si canta sull'aria di " Ai preà le bele stele e le sant del paradis".
gianfranco 24/8/2019 - 20:13

Veglia il Partigian

anonimo
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.12, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Si canta sull'aria di "Dai fidi tetti del villaggio"
VEGLIA IL PARTIGIAN
(continua)
inviata da gianfranco 24/8/2019 - 19:55
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A Chance for Peace

A Chance for Peace
(1975)

Album: Visions Of A New World
Give peace a chance and see what happens
(continua)
24/8/2019 - 16:12

Partigiani di Val Grana

anonimo
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.11, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
È una canzone della Brigata Valle Grana "P. Braccini". Va cantata sull'aria di "Primavera baciata dal sole".
Partigiani noi siam di Val Grana
(continua)
inviata da gianfranco 24/8/2019 - 14:11

Garibaldini delle Langhe

anonimo
Testo riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.10, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano") col seguente commento :
Sull'aria di "Frontiera di Dalmazia".
Noi siamo gli eroici Garibaldini
(continua)
inviata da gianfranco 24/8/2019 - 09:08

Partigian 'd le muntagne

anonimo
Il Testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.7, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" https://www.antiwarsongs.org/canzone.p...)
ed è preceduto dal commento :
Si canta sull'aria di quella nota canzone degli alpini, il cui ritornello suona: "Difensur 'd la nostra tera".
gianfranco 24/8/2019 - 08:44

Penser ou ne pas penser ?

Penser ou ne pas penser ?
Penser ou ne pas penser ?

Lettre de prison 41
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Tout compte fait, Lucien l’âne mon ami, Descartes avait raison : l’être humain pense, l’homme est un être pensant. Enfin, la plupart du temps ; certes, il y a des exceptions ; je ne citerai pas de nom, mais on en connaît tous. Tout ça pour dire que le prisonnier Carlo Levi pense et d’ailleurs, il n’a pas grand-chose d’autre à faire.

Je me demande, réplique Lucien Lane, ce qui est le pire pour celui qui est ainsi enfermé en isolement pour une durée indéterminée ; Penser ou ne pas penser ? Telle est la question.

Face au temps qui passe ou qui parfois, donne l’impression de s’arrêter, de plus vouloir passer, il y a – quand on est seul dans une cellule – deux grandes manières d’affronter l’épreuve du temps vide, de traverser ce désert. La première consiste à entrer dans une sorte de léthargie, y compris... (continua)
Voir les personnes en personne,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/8/2019 - 21:10
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Fischia il vento

Fischia il vento


Testo tratto dal libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.7,Panfilo editore in Cuneo, presentato nella pagina "La Veglia del Partigiano"
LA STELLA DEL PARTIGIANO
(continua)
inviata da gianfranco 23/8/2019 - 19:25
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The Killing Season

The Killing Season
Album: We got it from Here... Thank You 4 Your service (2016)
Featuring Talib Kweli, Consequence & Kanye West

The song’s lyrics use repeated mentions of soldiers, veterans, war and the military as a means of describing injustices faced by blacks in America. Specific references are made to killings of black political leaders, police brutality and the mistreatment of army veterans.
[Verse 1: Talib Kweli]
(continua)
23/8/2019 - 14:36
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British Bombs

British Bombs
(2019)
singolo estratto dall'album di prossima pubblicazione DM2*


The spiky and energetic "British Bombs," produced by Arctic Monkeys and Florence + The Machine producer James Ford, is a takedown of the U.K. government's foreign policy, in particularly in relation to arms trading. It is accompanied by an animated video that juxtaposes classicly British images of polite behavior with the harsh realities of war. It's a heady mix as smiling cups of tea dance the the punky-pop melodies one moment, before news footage of tanks and military helicopters are shown the next. McKenna returns to the phrase "Great Britain won't stand for felons, Great British bombs in the Yemen," throughout.

FADER


*

’British Bombs’ is a tune I wrote about the hypocrisy of the British arms trade and the weapons convention in London. I think too often it’s implied that matters in the world are too complex to not... (continua)
Great snakes, are we moving already?
(continua)
23/8/2019 - 10:08




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