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If I Ruled the World (Imagine That)

If I Ruled the World (Imagine That)
(1996)

Featuring Lauryn Hill
Produced by Rashad Smith & Trackmasters
Album It Was Written
[Intro: Nas]
(continua)
12/3/2019 - 23:19
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Quante brave persone

Quante brave persone
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: La torre di Babele



Tra pochi giorni, alla fine del mese, si terrà nella città di Verona retta da un sindaco leghista, il Congresso mondiale delle famiglie o qualcosa del genere (la denominazione esatta non me la ricordo). Si tratta di un'iniziativa internazionale promossa e sponsorizzata da ogni cosa appartenente alla “galassia” delle estreme destre; ci saranno proprio tutti, da Forza Nuova agli ultrà omofobi africani (e omofobe africane), dai supertradizionalisti francesi al “ministro delle famiglie” italiano Fontana, dagli antiabortisti ai russi “sostenitori della famiglia tradizionale”, da Giorgia Meloni agli ungheresi familisti al governo, da Casapound al presidente moldavo omofobo. Ci sarà anche tale Lucy Akello, “ministro ombra” per lo sviluppo sociale in Uganda, che... (continua)
Quante brave persone
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2019 - 13:48
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Aldilà del mare

Aldilà del mare
2009
Aldilà del mare
Io sono piccolo
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 17:35
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Passeggiata Sudamericana

Passeggiata Sudamericana
1984
Dalla finestra
L'indio vive di zanzare, è contento di ballare
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 17:23
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Mio figlio

Mio figlio
1989
Sedia Elettrica
Mio figlio dovrà essere un guerriero
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 16:02
Percorsi: Mafia e mafie
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Cristalli di memoria

Cristalli di memoria
1976
Eppure Soffia

Come racconta Alberto Bertoli nel video: è una canzone raccolta in un bar dal racconto di un reduce della ritirata di Russia.
Neve bianca cadi piano
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 15:43
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Ballata per l'ultimo nato

Ballata per l'ultimo nato
[1977]
Testo e musica di Pierangelo Bertoli
Da "Il centro del fiume"
Un bimbo raccoglie nel morbido viso
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 15:33
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Petru (26/05/09)

Petru (26/05/09)
2016
Album: “Quello che non siamo”

“Petru (26/05/09)” è una canzone dedicata a Petru Birladeanu, vittima innocente di camorra. “Petru – racconta Roberto Ormanni – era un musicista di strada. Viveva suonando la sua fisarmonica sui treni della cumana di Napoli. Il 26 maggio del 2009, a Montesanto, venne colpito da alcuni proiettili sparati dai caricatori del clan Ricci, in faida col clan Mariano. Petru rimase mezz’ora a terra, lasciato morire nel suo stesso sangue, con al fianco soltanto la sua compagna, Mirela. La gente passava, girava la testa e andava via. Eppure i colpi della camorra non cercavano Petru. Stavano segnando il territorio. I cani lo fanno con il piscio, loro lo fanno con i proiettili”.
Petru lascia il suo paese in un giorno come tanti
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:45
Percorsi: Mafia e mafie
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John Reed

John Reed
2016
Album: “Quello che non siamo”

“John Reed”, il cui arrangiamento rinvia direttamente alla tradizione folk americana, è un brano che parla di lavoro e di lavoratori. “E’ una storia senza tempo, che parte dagli operai del XX secolo e arriva fino ai precari dei nostri giorni”.
Piove sul bagnato, è cieca e scura questa sera
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:42
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Don Quijote

Don Quijote
2016
Album: “Quello che non siamo”
Ognuno infondo cerca solamente dei mulini
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:37
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Στην εποχή των απανθρώπων

Στην εποχή των απανθρώπων
Stin epohí ton apanthrópon
[2013]
Testo e musica / Στίχοι και μουσική / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Γέεννα Πυρός - Geenna Pyros
Album / 'Αλμπουμ / Albumi: 'Ετος Μηδέν

Tra poco cambierà ogni cosa, rispetto al 2013 di questo pezzo dei Geenna Pyros: al Parlamento Europeo non ci si intontirà più “di strette di mano e promesse di aiuti”, ma vi siederanno (o staranno ritti, chi se ne frega) i “kattivi”, i “sovranisti”, i razzisti e i nazifascisti di tutta “Europa”. Del resto, questo è il risultato sapientemente preparato durante anni e anni di banchieri, di “crisi” (la “crisi” serve sempre per spianare il terreno ai fascismi e alla guerra, ma si vede che la famosa “Storia” non ha insegnato proprio nulla!). L' “Epoca dei Disumani” giungerà quindi al suo (ennesimo) compimento. [RV]
Στον τρίτο κόσμο έχουμε γιορτή·
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 11/3/2019 - 12:25
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Η σφαίρα

Η σφαίρα
I sfáira
[2013]
Testo e musica / Στίχοι και μουσική / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Γέεννα Πυρός - Geenna Pyros
Album / 'Αλμπουμ / Albumi: 'Ετος Μηδέν

Sono passati oramai più di dieci anni da quel 6 dicembre 2008, il giorno in cui, a Eparchia (un tempo il “quartiere anarchico” di Atene e ora, sembra, ben avviato a diventare quartierino alla moda, “alternativo” e quant'altro), l'eroico poliziotto Epaminondas Korkoneas sparò al quindicenne Alexis Grigoropoulos, facendolo secco con una “pallottola vagante” nel periodo più buio della crisi greca. Dieci anni, ma sembrano già un secolo; lo scorso dicembre, neppure noialtri ce ne siamo nemmeno accorti. Lo “sbirro adulto”, il Korkoneas, nel 2010 si è preso l'ergastolo (in Italia, va detto, si sarebbe preso una ramanzina, due o tre mesi pro forma e, in seguito, una promozione -Genova docet-) anche se, attualmente, è in... (continua)
Μέσα στο όνειρο ανισσόροπου παλιάτσου
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 11/3/2019 - 11:16
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Schließ Aug und Ohr

Schließ Aug und Ohr
[1931]
Autore di questi versi, poi messi in musica nell'ambito del movimento dello scoutismo cattolico tedesco, fu Friedrich Gundolf, pseudonimo di Friedrich Leopold Gunderfinger (1880-1931), critico letterario e poeta, ebreo. I sui libri furono distrutti dai nazisti nel 1933.

Il canto, ovviamente vietato sotto il regime hitleriano, era uno tra i preferiti di Willi Graf, che con Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber e altri appartenne alla Weiße Rose, movimento cattolico di resistenza antinazista.

Testo trovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie

Brano proposto nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).

Lo trovo anche in una raccolta precedente, "Es War In Schanghai (Kölner Bands Interpretieren Lieder Der Edelweißpiraten)", pubblicata nel 2004.
Schließ Aug und Ohr für eine Weil
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2019 - 18:39
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Anna Mae Aquash

Anna Mae Aquash
[2002]
Album : Human Interesting

Interpretato anche da Roy Bailey

Chi ha ucciso Anna Mae?
Anna Mae came to the plains I’m told
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 09:23
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Amazon

Amazon
[2018]

"I wanted to post this song because of what’s happening in Seattle right now. It came about by going downtown one night to take a look at the new “Amazon Spheres,” and all the cranes and all the building. I love this city in a deep resonating way and I see a history that Amazon is at odds with, that Bezos and all of clones would like to disappear – using that word like a verb. I got here in 1971 and fell in love with the climate, the water, the mountains, the ease of the pace, the spontaneity, the music scene, all of it. And I swam in it for years. Still there was a clique of people who yearned for a greater and shinier city, with a celebrated upper class, and banks that would proudly welcome the likes of Boss Tweed. I played everywhere – the bus station, the TV station, all the bars and cocktail lounges, but I couldn’t get into the Rainier Club because that was private space for... (continua)
We live in a boomtown
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 08:50
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Amadou Diallo

Amadou Diallo
[2007]

Album : Folkpunch -Jim Page and Artis

Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen

Altre canzoni su Amadou Diallo


Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo di Lorcan Otway
Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite

Amadou Diallo
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 08:46
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História pra ninar gente grande

História pra ninar gente grande
2019

«Mio caro/nero Brasile lascia che ti racconti / La storia che la storia non racconta / Il rovescio dello stesso luogo / È nella lotta che ci troviamo». Comincia con queste parole il nuovo samba vincitore del titolo di campione del Carnevale di Rio 2019 e che già metà ottobre dell’anno scorso la Estação Primeira de Mangueira aveva deciso che avrebbe presentato a febbraio e marzo 2019 nel Sambódromo “Marquês de Sapucaí“ di Rio de Janeiro. Il titolo è significativo: “História pra ninar gente grande”, ossia “Storia per cullare persone grandi” ed ha visto la collaborazione di sei autori: Danilo Firmino, Deivid Domênico, Mamá, Márcio Bola, Ronie Oliveira, Tomaz Miranda. Quest’ultimo aveva presentato il samba con queste parole: «Siamo stati scelti a Mangueira per onorare la memoria di Marielle Franco e dell’autista Anderson Gomes e per cantare tutta la lotta che deve ancora venire». La notte... (continua)
Brasil, meu négo
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2019 - 23:05
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Marte

Marte
1995
Paranoia e potere
Presi dalla voglia di innovare, di mutare
(continua)
9/3/2019 - 22:02
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A Dream Deferred

A Dream Deferred
[1951]
A poem by / Poesia di / Poème de : Langston Hughes/in runo
From the poem suite / Dalla suite poetica / Tiré de la suite poétique / Runoteoksesta Montage of a Dream Deferred
Music / Musica / Musique / Sävel:
a) Harlem Song Original Apollo Theater Cast Recording
℗ 2002 Sony Music Entertainment Inc.
Conductor, Keyboards, Composer, Producer: Zane Mark
Producer: Steve Berkowitz
Guitar: Rodney Jones
Lyricist: Langston Hughes
Producer: Daryl Waters
Percussion: Carlos Valdez
Producer: George C. Wolfe
Drums: Brian O. Grice
Executive Producer: Mark Krantz
Keyboards: John Tennyson
Keyboards: Lafayette Harris
Bass: Benjamin Franklin Brown
Brass: Stanton Davis
Brass: Jason Jackson
Trumpet: Derick Gardner
b) Chuck Cooper: Jazz Poetry
The Blues of Langston Hughes
Directed by Lance Roberts
Band: James Sampliner (music director/piano)
Danny Weller (Bass)
Joe Nero (Drums)
What happens to a dream deferred?
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/3/2019 - 13:10
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Con todas las banderas

Con todas las banderas
[2016]
Por los pueblos hermanos
(continua)
inviata da adriana 9/3/2019 - 07:16
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Vi skal ikkje sova bort sumarnatta

Vi skal ikkje sova bort sumarnatta
[1966]
Poesia di Aslaug Låstad Lygre / En dikt av Aslaug Låstad Lygre / A poem by Aslaug Låstad Lygre / Poème d'Aslaug Låstad Lygre / Aslaug Låstad Lygren runo
"Vi skal ikkje sova", Eld av steinar, Gyldendal 1948
Musica / Musikk / Music / Musique / Sävel: Geirr Tveitt (1908-1981)



La si potrebbe chiamare una “canzone contro la guerra emozionale”, questo autentico (e meritato) caposaldo della canzone in lingua norvegese; o meglio, neonorvegese, dato che il testo è scritto in “nynorsk”, o landsmål, la variante del norvegese basata sugli arcaici dialetti occidentali e codificata nel XIX secolo dal linguista Ivar Aasen. Emozionale, e chiunque la legga e la ascolti potrà facilmente capire perché. È, nel testo, una poesia di Aslaug Låstad Lygre, nata a Lindås il 12 dicembre 1910 e morta a Bergen il 19 dicembre 1966. Di salute assai cagionevole a causa della tubercolosi, Aslaug Låstad Lygre... (continua)
Vi skal ikkje sova bort sumarnatta,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/3/2019 - 01:11
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Todos los nombres

Todos los nombres
[2009]

Album :Contraste
En una fosa común
(continua)
inviata da adriana 8/3/2019 - 18:52

Langston Hughes: Justice

Langston Hughes: Justice
Poesia di Langston Hughes
That Justice is a blind goddess
(continua)
inviata da Juha Rämö 8/3/2019 - 11:09
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Santamarea

Santamarea
[2019]

Album : Soli che si appartengono
Testo: Alessandro Hellmann
Musica: Priska Benelli

Santamarea è quasi una preghiera. Parla della speranza che ha nel cuore colui che si è lasciato tutto alle spalle per intraprendere un difficile viaggio verso l'ignoto alla ricerca di una vita migliore.
Santamarea che ci navighi
(continua)
inviata da adriana 8/3/2019 - 08:46
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Io non so dire

Io non so dire
Io non so dire se la Legge è giusta o se la Legge è ingiusta.
(continua)
inviata da adriana 8/3/2019 - 07:54

Still Here

Still Here
I been scared and battered.
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/3/2019 - 12:41
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Spowiedź anarchisty

Spowiedź anarchisty
Classico Antybiotico
Parole di Krzysztof Rodak
Musica di Antybiotyka
Il testo trascritto a orecchio da YT.

"Finalmente c'è l'album di debutto del gruppo breslaviano "Życie seksualne przedmiotów" (La vita sessuale degli oggetti). È 'na gioia!" [KW]




Aggiungo qualcosa su questo testo del debuttante & antibiotico gruppo breslaviano, che anche a mio parere è fenomenale in questo mondo così disperatamente pieno di “sobri”. Mi sbaglierò, ma il titolo della canzone mi ricorda parecchio la Confessione di un teppista di Sergej Esenin, anche lui gran bevitore, che nel titolo originale russo suona Исповедь хулигана (Ispoveď huligana). Con quello Spowiedź del titolo polacco che è l'esatto corrispondente, anche lessicale, del russo исповедь. [RV]
Przepraszam Cię Panie za wszystkie moje grzechy
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/3/2019 - 23:47
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Alça Manolo

Alça Manolo
(1985)
Del disc/dall'album "Es que m'han dit que..."

Canzone dedicata a Manuel Fraga Iribarne, più volte ministro durante la dittatura franchista e poi riciclatosi come "democratico" fondatore di Reforma Democrática e Alianza Popular, embrione dell'attuale Partido Popular.

Fraga divenne famoso nel mondo quando come ministro del turismo del governo franchista si adoperò per dimostrare l'inesistenza della contaminazione nucleare in seguito all'incidente di Palomares che vide coinvolto un bombardiere strategico statunitense B-52 che trasportava quattro bombe termonucleari Mark 28 (modello B28RI) da 1,5 megatoni. In quell'occasione Fraga si esibì in un bagno nelle acque di una spiaggia vicina al luogo dell'incidente, insieme all'ambasciatore statunitense, bagno immortalato in una celebre foto.
Un dia de Sant Eugeni,
(continua)
6/3/2019 - 22:53
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San Martino

San Martino
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

L’11 novembre, giorno del calendario dedicato a San Martino, corrispondeva in molti luoghi alla scadenza dei contratti agrari, data nella quale il proprietario poteva non rinnovare e dare la disdetta alla famiglia del mezzadro. Era scelta tale data perché in genere erano stati terminati i lavori dei campi, in particolare la semina, prima del riposo invernale. Dato che il contratto prevedeva l’obbligo del mezzadro di abitare sul terreno assegnato in una casa messa a disposizione dal proprietario, il mancato rinnovo del contratto si risolveva in un vero e proprio trasloco per tutta la famiglia, che caricava le poche cose su un carretto o su un barroccio trainato dai buoi, ed era costretta ad andarsene. La famiglia del mezzadro, prima doveva seminare e poi andarsene.

Inizia... (continua)
Vattene mezzadro contadino
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:56
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Il vento del Nord

Il vento del Nord
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Il vento del Nord è il nome che gli diedero quando rientrò a Corleone dopo la guerra partigiana in Carnia, per l’energia che metteva al servizio delle lotte contadine della sua terra. La figura di Placido Rizzotto ho avuto modo di approfondirla proprio durante in viaggio in Carnia tre anni fa, proprio passeggiando su quelle belle montagne dove Rizzotto aveva vissuto la sua università.

La Carnia è nella foto qui accanto, una foto friulana per parlare di Sicilia. Il giorno prima di arrivare in Carnia ero stato sulla diga del Vajont per la veglia notturna dei cittadini per la memoria del Vajont, in occasione del cinquantenario di quella strage, ed ero già carico di suggestioni verso le terre e le lotte da non dimenticare.

Inoltre, proprio quell’anno avevo pubblicato... (continua)
Non si può ingabbiare il vento
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:52
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Scagliosa

Scagliosa
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

In questi giorni di metà dicembre ricorre l’anniversario della morte di Giuseppe Novello, ferito il 14 dicembre del 1949 a Montescaglioso (Matera) e poi deceduto tre giorni dopo, il 17, appena un giorno prima del suo 32° compleanno. Per una singolare coincidenza di date, in questi giorni, il 15 dicembre, ricorre anche l’anniversario della morte di Rocco Scotellaro, avvenuta nel 1953 all’età di trent’anni, e quindi, a maggior ragione, è il momento giusto per ricordarli entrambi.

Il racconto che nel libro è a loro dedicato prende il titolo da un verso di una poesia di Scotellaro, “Ti porterò gli odori della terra (Verrò tirando il mulo carico / degli aratri di ferro, / ti porterò gli odori della terra / incollata alle mie scarpe, canta il poeta in Una dichiarazione... (continua)
Ma dov’è che accade
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:49
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Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)

Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Ecco l’ultima canzone arrivata, appena in tempo prima di capodanno, per ricordare le due occupazioni delle terre d’Arneo, nel feudo di Nardò in Salento, che avvennero appunto nei giorni di capodanno, per due anni consecutivi, tra il ’49 e ’50 e poi tra il ’50 e ’51, visto che nel frattempo i padroni 1non avevano rispetto gli accordi, e per di più lo stesso governo aveva lasciato fuori dalla pseudo riforma agraria la provincia di Lecce, reinserita dopo la seconda occupazione. Alcune migliaia i braccianti a occupare, e centinaia poliziotti e carabinieri a seguirli e aspettarli; fu nel secondo anno che si verificò il sequestro delle biciclette, una pratica più dispettosa che repressiva e assai diffusa allora negli scioperi dei braccianti in ogni parte d’Italia,... (continua)
Bruciano
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:47
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Su alzati Maria

Su alzati Maria
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Su alzati Maria, storia di una canzone, dedicata alla memoria di Maria Margotti. In realtà è la prima canzone nata da L’erba dagli zoccoli, quando Silvano mi stuzzicò a scrivere qualche testo originale per le canzoni che avrebbero accompagnato le letture dal libro. Scelsi questo racconto perché in quel momento mi sembrava il più facile, per una sorta di musicalità, e anche di coralità, che avvertivo già nel testo del racconto, con quel ritornello già presente, Su alzati Maria, che avevo ripreso da un articolo scritto al tempo di quella storia, nel maggio ’49, dall’inviata dell’Unità Renata Viganò, la partigiana che pochi anni prima magari poteva anche averla incontrata davvero Maria Margotti, passando a piedi anche da quelle parti, avanti e indietro su quelle... (continua)
Su alzati, alzati Maria andiamo a casa
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:44
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Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)

Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

SOGNI ALLA DERIVA è una delle prime canzoni che abbiamo composto ed è forse quella che più è stata fatta ascoltare durante i reading concerto, ma non solo. È l’unica di quelle composte che è nata prima da una base musicale e da una idea / ritornello di Silvano, e poi le parole le si sono sviluppate attorno. Per mia fortuna non ho mai vissuto l’esperienza dell’emigrazione in prima persona sulla mia pelle, ho avuto soltanto occasione negli anni di vivere molte esperienze sociali e culturali a fianco delle migrazioni e dei rifugiati, dalle attività seguite durante le guerre di ex Jugoslavia e poi le attività interculturali con le scuole – compreso un giornale scolastico bilingue tra una scuola elementare di Jesi e una analoga di ragazzi sfollati a Mostar in Erzegovina... (continua)
Neanche una valigia
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:39
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Lentella

Lentella
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Sono affezionato a Lentella in modo particolare, perché è stato il primo racconto che sono riuscito a raccogliere e scrivere per il mio libro, e mi aveva stimolato in questo la visita al paese, con i suoi vicoli, la piazzetta, i panorami che si aprono e in particolare la simpatia immediata delle persone incontrate, e ricche di questa memoria. Poi, quando il libro uscì, fu proprio nella biblioteca di Lentella, voluta a suo tempo dal sindaco Pierino Sciascia, che ho avuto il piacere di fare la prima presentazione, leggendo alcuni brani dal libro, e non in un momento qualunque dell’anno ma proprio nei giorni in cui cadeva l’anniversario, che coincide con il primo giorno di primavera, il 21 marzo.
Avevo già deciso prima di iniziare a scrivere, che con questo libro... (continua)
Vi racconto la verità con la fantasia
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:34
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Prendete quella canaglia

Prendete quella canaglia
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testi di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Prendete quella canaglia, storia di una canzone. “Prendete quella canaglia”, inizia così il racconto dedicato a Vittorio Veronesi, con il grido dei carabinieri che lo inseguono per impedirgli di andare a parlare con i crumiri, e magari convincerli ad aderire allo sciopero, il grande sciopero dei braccianti della primavera 1949, 36 giorni consecutivi di sciopero in tutta Italia, con il nucleo principale nella pianura padana.
Vittorio Veronesi era un partigiano, aveva perso due fratelli in guerra, uno disperso in Russia e l’altro partigiano come lui ma fucilato nel marzo del ’44 a Bologna.
Sono molti i partigiani o i militari che dopo la guerra ritornano a casa ma trovano una realtà in cui alla libertà appena conquistata bisogna aggiungere, e non è facile, anche... (continua)
C’è un’ombra che veloce pedala
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:29
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Vi cunto e canto (Portella della Ginestra)

Vi cunto e canto (Portella della Ginestra)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Portella della Ginestra, primo maggio 1947. Il racconto nel libro e la canzone, “Vi cunto e canto”.
Domani è il Primo Maggio, settanta anni esatti dall’eccidio di Portella. Ho dedicato a questa vicenda uno dei racconti del libro, «Purtelja së Jinestrës», in lingua arbëreshe, la lingua di tanti in quella zona. Tutti i racconti del libro riguardano storie accadute tra il 1949 e il 1950, tranne questa di Portella, che risale a due anni prima, ma non potevo escluderla e non solo per la sua importanza ma anche perché da ragazzo ho avuto l’occasione di incontrare due persone presenti quel giorno a Portella, due superstiti per raccontare quella storia negli anni.

Il racconto che ho scritto e inserito nel libro nasce dunque da questo legame di sentimento. Ho raccolto... (continua)
Vi cunto e canto la storia di quel giorno
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:26
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Corre il treno [I treni della felicità]

Corre il treno [I treni della felicità]
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Corre il treno, storia di una canzone che non è riferita ad uno specifico racconto del libro, ma è trasversale a più storie, come nel racconto “Il curandero” ambientato nelle Marche, con i bambini che arrivano da Montescaglioso mentre altri bambini di San Severo erano stati ospitati ad Ancona:
« “È da qui che avevo iniziato,” si avviò a concludere il venditore di ovi, “dal mio arresto a Fano l’8 febbraio del ‘50. Mi fanno uscire dal carcere di Fossombrone il mese dopo e vado a Pesaro per firmare delle carte in Tribunale. Prima però passo da casa e riempio la borsa di ovi e altre cose perché arrivano i bambini di Montescaglioso, quelli con le famiglie in galera: pure le donne avevano arrestato, prima di Natale, e ora stavano già occupando di nuovo le terre. Ci si aiutava, era così in tutta Italia.”
“Ad Ancona ospitarono i bambini... (continua)
Ci dicono
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:21
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Sai

Sai
2019
#Notengocasa

Tornano con ben dieci nuove canzoni i Marmaja, la storica band folk rock, che mancava sulle scene da qualche anno.

La notizia l’hanno data loro, sulla pagina Facebook del gruppo: “Dopo un lungo silenzio volevamo regalarvi delle canzoni, loro già c’erano alcune pronte, alcune quasi, ma erano rimaste lì, senza nessuno, senza casa.
Ci siamo ritrovati e le abbiamo cantate di nuovo, registrate con piccoli mezzi, in uffici, in stanze prestate, non avendo sala prove”.

“È stato come agli inizi, arrangiandoci, facendo del nostro meglio – raccontano ancora -. Gli abbiamo dato un nome, che dipinge la nostra situazione attuale, il nostro stare qui, ora, l’abbiamo chiamato #notengocasa e lì ci ritroveremo, augurandoci che tutto ciò sia per voi un regalo”.

maurizio zannato - voce
guido frezzato - chitarra, archi
moreno prearo - percussioni
mirco drago - bouzouki
giovanni la terza - fisarmonica
jacopo frezzato - basso elettrico
Ho navigato tanto nella notte dentro al mare
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 14:19
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Aleppo

Aleppo
2019
The Capitalist Blues
Bombs are falling in the name of peace
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 12:34
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I Wish That They’d Sack Me

I Wish That They’d Sack Me
[2008]
Album “The Boy Bands Have Won…”
Six in the morning, don’t want to wake
(continua)
inviata da David B 5/3/2019 - 20:10

Ist das alles schon wieder vergessen?

Ist das alles schon wieder vergessen?
[1946]
Versi di Walter Dehmel (1903-1960) poeta tedesco.
Nella sua raccolta postuma intitolata "Großstadtperipherie", pubblicata nel 1963
Musica di Siegfried Matthus (1934-), compositore tedesco
Interpretata da Lin Jaldati, pseudonimo di Rebekka Rebling-Brilleslijper, detta Lientje (1912-1988), cantante olandese naturalizzata tedesca, nel suo album del 1966 intitolato semplicemente "lin jaldati singt".
Testo trovato su LyricWiki

Lin Jaldati era nata ad Amsterdam in una famiglia di fede ebraica. Durante la guerra, lei e sua sorella Janny lavorarono nella Resistenza e nascosero alcuni ebrei. Nell'estate del 1944 furono arrestate e deportate dapprima nel campo di transito di Westerbork, poi ad Auschwitz-Birkenau e infine a Bergen-Belsen. Qui incontrarono Anne Frank e sua sorella Margot e furono anche tra le ultime persone a vederle in vita. Su Wikipedia – da cui traggo questa breve biografia... (continua)
Ist das alles schon wieder vergessen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2019 - 20:40

La Guerre sainte

La Guerre sainte
La Guerre sainte

Chanson léviane – La Guerre sainte – Marco Valdo M.I. – 2019

Lettre de prison 12

20 avril 1934


Dialogue maïeutique

Évidemment avec un titre pareil, c’est une chanson qui attire le regard, dit Lucien l’âne.

Oui, elle attire le regard avec son titre en trompe l’œil, répond Marco Valdo M.I, car s’il y est question d’une guerre sainte, ce n’est pas celle qu’on pourrait croire.

Qu’on pourrait croire, ah, ah !, dit Lucien l’âne, elle est bien bonne celle-là, car croire en la guerre sainte, c’est le cas de le dire. Moi, ces idées de croyance et de guerre sainte me font toujours rire, tellement elles sont absurdes et loufoques.

Mais enfin, Lucien l’âne mon ami, je te rassure, nous, on n’est pas là pour croire, ni pour faire la guerre – sainte ou pas, faut-il te le rappeler. Cependant, je reviens à ma guerre sainte ou plutôt à celle que mène dans sa cellule le prisonnier.... (continua)
Je souris de toute accusation.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/3/2019 - 15:36
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Ο Μιχαλιός

Ο Μιχαλιός
O Mihaliós
[1961]
Ποίημα του Κώστα Καρυωτάκη
1927, Ελεγεία και Σάτιρες
Μουσική: Νίκος Μαμαγκάκης (1929-2013)
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Βουγιατζής
Δίσκος 45ρης στη Philips 7766 (332 0 66 PF), 1961
'Αλμπουμ: ''Ο Γιάννης Βογιατζής τραγουδά για σας''
'Αλλες ερμηνείες: Τάσης Χριστογιαννόπουλος (2007)
'Αλμπουμ: ''Νίκος Μαμαγκάκης, Καμπανέλλης, Μπρεχτ, Τάσης Χριστογιαννόπουλος ‎– Ο κύκλος με την Κιμωλία και Πέντε Θεατρικά Τραγούδια με τον Τάση Χριστογιαννόπουλο''

Poesia di Kostas Karyotakis
1927, Ελεγεία και Σάτιρες (“Elegie e satire”)
Musica di Nikos Mamangakis (1929-2013)
Prima interpretazione di Giannis Bogiatzis
45 giri, Philips 7766 (332 0 66 PF), 1961
Album: Ο Γιάννης Βογιατζής τραγουδά για σας (“Giannis Bogiatzis canta per voi”)
Altri interpreti: Tasis Christogiannopoulos (2007)
Album: ''Νίκος Μαμαγκάκης, Καμπανέλλης, Μπρεχτ, Τάσης Χριστογιαννόπουλος ‎– Ο κύκλος με την Κιμωλία... (continua)
Tο Mιχαλιό τον πήρανε στρατιώτη.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/3/2019 - 14:43
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Nous les gueux

Nous les gueux
[2018]
Album: Vers des ailleurs

Paroles Léon-Gontran Damas (1912-1978) – France (Guyane) in [Black label et autres poèmes (1956)], traductions Radio Babel Marseille.
Musique Radio Babel Marseille.
Nous les peu
(continua)
inviata da adriana 4/3/2019 - 10:07

Et l'au-dela de Suez

Et l'au-dela de Suez
Et nous leur parlerons, nous, de la vieille Europe
(continua)
inviata da adriana 4/3/2019 - 08:02
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Chissà se Dio lo sa

Chissà se Dio lo sa
1989
Don Chisciotte
Dove prima c'era un prato
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2019 - 17:26
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Quante domande

Quante domande
1989
Don Chisciotte

Una canzone che sicuramente risente nella struttura di Blowin' in the Wind, anche se in parte la canzone di Gian Pieretti è una canzone decisamente più intimista.
Quante strade devi fare per un po' di libertà
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2019 - 17:14
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F.U.B.U.

F.U.B.U.
Album A Seat at the Table (2016)
Featuring BJ the Chicago Kid & The-Dream


One of the tracks is called "F.U.B.U.," which stands for "For us by us." I read that your working title for the song was "Be Very Afraid." When you talk about choosing optimism over pessimism, "For us by us" versus "Be very afraid" is a pretty stark contrast.

It is, it is. And to be honest, "F.U.B.U." was the song I had the hardest time writing in terms of conceptualizing. Before, that song specifically was about people being afraid of us and fear being at the root of so many murders from policemen, so many murders that we have constantly seen in the past few years. And it was really, really hard for me to put that in a four-minute song. And I kept trying, and I kept trying, and it hurt so much and it was so painful for me and it was so sad. And one day, I put on the track again, probably the fifth or sixth... (continua)
One for us
(continua)
2/3/2019 - 23:55
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Queen of the Field (Patsey's Song)

Queen of the Field (Patsey's Song)
[2013]
Brano da "12 Years A Slave (Music From And Inspired By)", che non è la colonna sonora del film di Steve McQueen (quella fu composta da Hans Zimmer) ma una raccolta di canzoni connesse al tema di quel film, che racconta la storia vera di Solomon Northup, un afroamericano libero del nord degli USA che nel 1841 venne sequestrato e venduto come schiavo nel Sud, rimanendo in schiavitù per 12 anni prima di riuscire a riacquistare nuovamente la libertà.
Queen of the field
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2019 - 22:20
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Arbeiðskvinnan

Arbeiðskvinnan
[1989]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Steintór Rasmussen
Musica / Music / Musique / Sävel: Hanus Gerdum Johansen
Album / Albumi: Millum frændur
Eg eri móð, troytt og svong,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/3/2019 - 16:19
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Penso diverso

Penso diverso
2019
Adversus

Mai militanti, i Colle der Fomento hanno, però, sempre preso posizione e continuano a farlo. “Il rap deve raccontare quello che succede, In ‘Io penso diverso’, il pezzo più politico dell’album, parliamo di migranti, di razzismo. Non ci interessa parlare di Salvini, ma delle persone che lo hanno votato sì”, ci dice Masito. “È uno scontro di mentalità: tra chi pensa che un muro risolva i problemi e quella nuova umanità che i confini li ha già buttati giù”, chiude Danno.
Repubblica.it
[Strofa 1: Danno]
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2019 - 09:51
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Run Rabbit Run

Run Rabbit Run
Pare che Run, rabbit, run sia stata scritta all'inizio della seconda guerra mondiale e che sia divenuta popolare dopo un infruttuoso attacco aereo della Luftwaffe, che il 13 novembre cercò di colpire degli idrovolanti alla fonda nelle Shetland.

Una foto diffusa nell'occasione mostrava i crateri di due bombe finite evidentemente fuori bersaglio, e un uomo che reggeva un paio di conigli indicati come le uniche vittime dell'attacco.
Si seppe poi che i conigli erano stati regolarmente reperiti in una normalissima macelleria, per aggiungere un po' di sale a una foto di propaganda.
Nei mesi successivi la Luftwaffe avrebbe tolto la voglia di ridere a parecchia gente già provata dalle restrizioni imposte dal razionamento.

E questo ci porta al vero motivo ispiratore della canzone, la penuria di carne cui toccava rimediare come si poteva; per esempio con la caccia al coniglio...
On the farm, every Friday
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 1/3/2019 - 18:28
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Το τραγούδι του στρατιώτη [H μπαλάντα του στρατιώτη

Το τραγούδι του στρατιώτη [H μπαλάντα του στρατιώτη
I baláda tou stratióti
[1957]
Από τον Κύκλο με την κιμωλία (1945) του Μπέρτολντ Μπρεχτ
Μετέφρασε στα ελληνικά o Οδυσσέας Ελύτης
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Μούτσιος
'Αλμπουμ: Ο κύκλος με την κιμωλία
Dal Cerchio di gesso del Caucaso (1945) di Bertolt Brecht
Traduzione greca di Odysseas Elytis
Musica: Manos Hatzidakis (Hadjidakis)
1a interpretazione: Giorgos Moutsios
Album: Ο κύκλος με την κιμωλία ("Il cerchio di gesso")
Lyrics: From Bertolt Brecht's The Caucasian Chalk Circle (1945)
Translated into Greek by Odysseas Elytis
First performed by Yorgos Moutsios
Album: Ο κύκλος με την κιμωλία ("The Chalk Circle")
Tiré du Cercle de craie caucasien (1945) de Bertolt Brecht
Traduit en grec par Odysséas Elytis
Musique: Manos Hadjidakis
Première interprétation: Yorgos Moutsios
Album: Ο κύκλος με την κιμωλία ("Le cercle de craie")
Bertolt Brechtin Kaukaasialaisesta... (continua)
Την ώρα που ο λεβέντης
(continua)
inviata da Dq82 - Ελληνικό Τμημα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 1/3/2019 - 17:44
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Nuovi schiavi

Nuovi schiavi
2018
Il sangre e il sal

Finalista Voci x la libertà 2019
C'erano un tempo schiavi orgogliosi di sognare
(continua)
inviata da Dq82 1/3/2019 - 15:50
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Kanska ein dag

Kanska ein dag
2003
Krákan
Kanska ein dag finna vit frið,
(continua)
inviata da Dq82 1/3/2019 - 10:14
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Zelot

Zelot
[1986]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Rani Nolsøe - Eyðun Nolsøe - Steintór Rasmussen
Album / Albumi: Frændur II

Questa è una canzoncina rock proveniente dalle Føroyar, o Fær Øer. È dei Frændur, i “Parenti”; su 4 canzoni presenti finora nel sito in lingua faroese, tre sono loro. Questa è la quinta in faroese, e la loro quarta. Un rock della metà degli anni '80, forse invecchiato, forse ingenuo, non lo so, e perdipiù un rock delle Fær Øer, che i più considereranno improbabile. Invece era probabilissimo, quello del gruppo dei fratelli Nolsøe (Rani e Eyðun) e di Steintór Rasmussen. Come ho conosciuto i Frændur e il loro secondo album, Frændur II, l'ho già raccontato dieci anni fa; e anche questa canzone proviene da quell'album. A modo suo, quindi, è una perfetta “dimenticanza delle CCG”, perché, con tutto il suo rocchettino ingenuo e quel che si... (continua)
Tit søgdu nei til trælahald,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/3/2019 - 07:22
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Gabriel Fauré: Requiem, Op. 48

Gabriel Fauré: Requiem, Op. 48
[1886-90]
Musica del compositore ed organista francese Gabriel Fauré (1845-1924)
Testo di Gabriel Fauré basato sulla Missa pro defunctis secondo la liturgia cattolica tridentina, con omissione del Dies irae.
Testo trovato sul sito de L'Orchestra Virtuale del Flaminio

Propongo questo brano perchè lunedì scorso, il 25 febbraio, nel Duomo di Torino, il Requiem di Fauré è stato eseguito in suffragio delle migliaia di migranti morti nel Mediterraneo
Il Requiem, nella versione per voci e pianoforte, è stato intonato da alcuni componenti dei più importanti cori italiani, del Teatro alla Scala e della Fenice, dell’Opera di Roma e del Maggio musicale fiorentino, del Comunale di Bologna e del Lirico di Cagliari, dell’Arena di Verona e dell’Accademia di Santa Cecilia. Con Valentina Escobar, voce bianca, Roberto De Candia, baritono, e Carlo Caputo al pianoforte. A dirigere il maestro Fabio Biondi.... (continua)
I. INTROITO E KYRIE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/2/2019 - 22:54
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Schachmatt

Schachmatt
Album Return of the Mother - 2000
Das Ende der Welt, ist euch das egal
(continua)
inviata da Lorenzo 27/2/2019 - 22:44
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Le bombe

Le bombe
1973
Ma...
Per ogni bomba che non porti una firma
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 15:54
Video!

A Victor

A Victor
1975
Moby Dick

Cercando in rete sembrerebbe che esistano due diverse edizioni dell'LP Moby Dick e la canzone sarebbe presente solo in una delle due.
Ho sempre creduto in te e perciò che ti canto
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 15:38
Percorsi: Víctor Jara
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Don Chisciotte

Don Chisciotte
1989
Don Chisciotte
Io ne ho visti bambini nel deserto
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 14:46
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Radio Belgrado

Radio Belgrado
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Notte chiara sopra i fiumi grandi fiumi sembra che riposino
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 13:23
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I bambini di Sarajevo

I bambini di Sarajevo
2001
Europa Hotel

"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.

"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Sono tuoni o son cannoni lì nei boschi quei fuochi dimmi cos'è
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 12:58
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Belfast

Belfast
1983
Cattivi pensieri
È strano come piova anche d'agosto in questa città
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 12:27
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Livorno non si piega (Labronicamente ribelle)

Livorno non si piega (Labronicamente ribelle)
2016
A colpi di Machete

Con una dedica speciale a Riccardo
Antifà dal 1591, leggi livornine(1) qui nessuno è straniero
(continua)
inviata da Dq82 26/2/2019 - 15:05
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Hunger Strike & Troubles

Hunger Strike & Troubles
2016
A colpi di Machete
Vento ribelle che accarezza l'erba,
(continua)
inviata da Dq82 26/2/2019 - 14:56
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I dannati della terra

I dannati della terra
2018
"Storie tra bottiglie e ciminiere"
feat. Kento
Bruciano ancora quegli occhi insanguinati
(continua)
inviata da Dq82 26/2/2019 - 14:52
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Mille lire al mese

Mille lire al mese
Sergio Endrigo ha prodotto con Mille lire una riflessione poetica sul fenomeno dell'inflazione.
La canzone afferma che negli anni Trenta

mille lire almeno mille lire al mese
era un sogno, il sogno piccolo borghese

ed è probabile che questo assunto derivi da Mille lire al mese, di Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi, scritta per il film omonimo uscito nel 1939.
Secondo Gianfranco Vené (1988) "Il film è stato del tutto dimenticato, a torto perché il regista austriaco Max Neufeld fu un pioniere della commedia cinematografica e gli attori, Alida Valli, Umberto Melnati e Renato Cialente, erano eccellenti; la canzone, al contrario, è ricordata anche troppo, e troppo spesso viene citata dagli evocatori di quegli anni come parametro utile a definire il valore reale del denaro alla vigilia della seconda guerra mondiale. Mille lire al mese, secondo questa generica interpretazione, indicavano... (continua)
Che disperazione,
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 26/2/2019 - 10:50
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Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]

anonimo
Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]
[1914/18]
Canzone popolare tedesca
Deutsches Volkslied
German Folksong
Chanson populaire allemande
Saksankielinen kansanlaulu
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel:
Gold und Silber lieb ich sehr (1843)
Testo / Worte / Lyrics / Paroles / Sanat: August Schnetzler (1828) [1809-1853]
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Friedrich Hyeronimus Truhn [1811-1886]
Album / Albumi: Die Grenzgänger, Maikäfer, flieg! (2014)

Il Lied Gold und Silber lieb ich sehr ("Oro e argento mi piacciono un sacco"), musicato nel 1843 da Friedrich Hyeronimus Truhn su un testo scritto nel 1828 dal poeta August Schnetzler, è stato assai popolare in Germania e ha quindi ispirato parecchie parodie, o détournements. La qui presente sembra essere stata, secondo il Volksliederarchiv, ideata e cantata nel 107° (o 109°) Reggimento di Fanteria tedesco, più probabilmente verso la fine della "Grande Guerra"; l'ultima... (continua)
Brot und Frieden hätt`ich gern,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/2/2019 - 23:00




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