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Percorso Pena di morte: omicidio del potere

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Grace

1985
The song was written by brothers Frank & Sean O'Meara
Jim McCann, who often played with The Dubliners had the most success with it, but it was also sang by The Wolfe Tones, John McDermott, Barleycorn, and Anthony Kearns to name but a few singers. And at least also Andrea Rock & the Rebel Poets in their Ep "Mnà" (Women).

It was written about Joseph Plunket and Grace Gifford who married hours before Joseph was executed for his part in the 1916 rising in Dublin

Tom Clarke was a source of inspiration in the Post Office.
There was Joseph Plunket, pale and weak having come directly from the hospital where he had just undergone an operation.Joseph was shot seated, as he was too ill to stand for the firing squad.
He struggled to be with his comrades on that eventful morning. Margaret Skinnider said he looked like death and he met his death a few days later, not a natural one but... (continua)
As we gather in the chapel here in old Kilmainham Jail
(continua)
inviata da Dq82 8/4/2024 - 13:14
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Santa Agueda

Santa Agueda
[1898]
Poesia di Voltairine De Cleyre
A poem by Voltairine De Cleyre
Poème de Voltairine De Cleyre
Voltairine De Cleyren runo



A cavallo tra il XIX e il XX secolo, gli anarchici italiani rappresentarono veramente il terrore per i potenti europei; la celebre frase tanto attuale, “non ci lasceremo intimidire”, tanto amata dal magnus di turno che ha ricevuto una scritta sul muro, una letterina o un Duomo di Milano sul naso, non funzionava granché in quell’epoca. Eccome, se si intimidivano; anzi, si cacavano proprio addosso. “E contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via...”; le repressioni feroci in tutta Europa, non di rado, facevano partire l’anarchico deciso a feral vendetta e, in questo, gli anarchici italiani furono veramente in prima fila, una vera e propria “eccellenza italiana”, parafrasando un’espressione anch’essa assai di moda oggigiorno.

Cominciò, probabilmente, Giovanni... (continua)
(Where the torturer Canovas breathed his last.)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2023 - 20:37
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Fucilazione

Fucilazione
La poesia fu pubblicata sulla rivista Il caffè e in seguito edita postuma nel 1990 in un libretto dal titolo Il cavallo saggio. Poesie Epigrafi Esercizi (Editori Riuniti, Roma, 1990) con prefazione a cura di Edoardo Sanguineti.
Il testo è il ventiseiesimo della raccolta, contenuto nella seconda sezione dal titolo Materia prima.

Musicata da Silvano Staffolani in "...sulla luna e sulla terra fate largo ai sognatori"
Un bambino faceva le bolle di sapone (continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 11:10
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Unfortunates

Unfortunates
2007

The song Unfortunates by State Radio, released in their album Year of the crow is about the West Memphis Three, three teenagers (Damien Echols, Jesse Misskelley and Jason Baldwin) that were tried for the murder of three boys and convicted.

About 18 years later they were released as DNA evidence showed signs of their innocence.
Come all the unfortunates
(continua)
1/1/2023 - 23:04
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Ultimo amore

Ultimo amore
Ultimo amore
[1991]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela

Album: Modì

La canzone narra di una storia e di un disagio segnato dal suicidio. La proponiamo in questa fine d’anno per accennare ai disadattamenti dell’universo reclusorio culminati nel suicidio. L’ultimo di una serie impressionante è di ieri. Nessuno, cominciando da chi scrive, può chiamarsene fuori.
Meloni, Nordio, Mantovani: ci dite quali sono i provvedimenti e le “regole” per abolire la mattanza, mettendoci la faccia ?

Dall’articolo 27 della Costituzione

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato

Anno 2022: 84+5

Nel 2022 sono 84 i detenuti suicidi nelle carceri italiane. La media è di un suicidio ogni 4 giorni e mezzo.
Primo suicidio : Desiad Ahmeti, albanese di 28 anni. Si è impiccato... (continua)
Fresca era l'aria di giugno (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/12/2022 - 16:26
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Il monologo di don Bastiano [da Il Marchese del Grillo]

Il monologo di don Bastiano [da <i>Il Marchese del Grillo</i>]
[1981]
Film / Movie / Elokuva :
Mario Monicelli
Il marchese del Grillo / The Marquis of Grillo / Le Marquis s'amuse

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Flavio Bucci


Li soprani der Monno vecchio
di Giuseppe Gioacchino Belli

C’era una vorta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st’editto:
«Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pòzzo vénneve3 a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impiccà nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l’affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo».

Co st’editto annò er Boja pe ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e arisposeno tutti: «È vvero, è vvero».

Il film è un capolavoro della commedia all’italiana. La figura del protagonista del... (continua)
E voi, massa di pecoroni invigliacchiti, sempre pronti a inginocchiarvi, a chinare la testa davanti ai potenti! Adesso inginocchiatevi, e chinate la testa davanti a uno che la testa non l’ha chinata mai, se non davanti a questo strummolo qua [la ghigliottina]!
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 27/9/2022 - 19:38
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Long Line Rider

Long Line Rider
[1968]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Bobby Darin

Album:Bobby Darin Born Walden Robert Cassotto

Bobby Darin scrisse la canzone nel 1968 a seguito del caso Cummins State Farm , quando nel campo della prigione furono scoperti tre scheletri di detenuti. Si rimanda a I Don't Do Nobody Nothin’ per un’ulteriore spiegazione.
Wettin' it down, boss
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/9/2022 - 19:57
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I Don't Do Nobody Nothin’

anonimo
I Don't Do Nobody Nothin’
[Prima metà del XX secolo]

Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Anonimo

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
C.W.Smith aka Preacher

Questo canto, a metà tra lo spiritual e il blues, era uno dei tanti eseguiti dai detenuti afroamericani condannati ai lavori forzati. Fu registrato da John A. Lomax coadiuvato dalla moglie Ruby Terrill Lomax nella colonia penale Cummins State Farm , Arkansas, nel 1939
Il nome reale del cantante, noto come Preacher, era Nathaniel Hawkins.
Per decenni l’Arkansas ebbe soltanto due strutture carcerarie, Cummins e Tucker, colonie penali che funzionavano come le piantagioni del Sud ai tempi della guerra civile. Le prigioni erano gestite a scopo di lucro, senza retribuzione per i detenuti. Per alzare i profitti la sorveglianza non era svolta da guardie retribuite ma dai cosiddetti “Trusty”, ausiliari scelti... (continua)
I don’t do nobody nothin’, Jesus
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 20/9/2022 - 22:36
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Death Row

Death Row
[2013]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Mike Zito

Album:Gone To Texas

I dati seguenti sono desunti dal Rapporto di Amnesty International sull’uso della pena di morte nel 2021.

Condanne a morte nel 2021

Cina: migliaia, dato non disponibile
Iran: almeno 314
Egitto: almeno 83
Arabia Saudita: 65
Siria: almeno 24
Somalia: almeno 21
Iraq: almeno 17
Yemen: almeno 14
USA: 11

Detenuti nel braccio della morte nel 2021

Cina: ?
Iran: ?
Egitto: ?
Iraq: almeno 8.000
Pakistan: almeno 3.800
Nigeria: almeno 3.036
USA: 2.382
Bangladesh: almeno 1.800
Malesia: 1.359
Vietnam: almeno 1.200
Algeria: almeno 1.000
Sri Lanka: almeno 1.000
Kenya: 601
Indonesia: almeno 569
India: 488
Tanzania: almeno 480
Sudan del Sud: almeno 334
Zambia: 257
Camerun: almeno 250
Palestina: almeno 215
Thailandia: 158
Giordania: 122
Giappone: 117
Sierra Leone :117 
Well, I made mistakes
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 9/9/2022 - 12:56
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Death Row

Death Row
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Chris Stapleton

Album: From A Room: Volume 1

* Last self-portrait of Myuran Sukumaran before his sentence to death on April 25, 2015
Well up here's the window sitting way up high
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/8/2022 - 08:07
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Ecce Homo

Ecce Homo
2017
Opium populi

“Opium populi” è il primo Album dei Tazebao
“Opium Populi” è però anche un manifesto contro ogni fondamentalismo religioso ed estremismo ideologico, che parla della forza distruttiva usata contro chi non è allineato, oppure è d’intralcio al disegno di qualche potere forte. Lo fa per mezzo di uno “strumento” apparentemente anacronistico e con una vicenda lontana nel tempo: l’eresia Catara, e la nascita dell’inquisizione.
Facile pensare alla frase di Marx: “ La religione è l’oppio dei popoli!”
Come affermare il contrario in questo momento storico ?
Ora il reale assorbe il digitale
(continua)
inviata da Dq82 4/5/2022 - 09:53
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Rosie

anonimo
Rosie
[Prima metà del XX secolo]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Anonymous

Album : Alan Lomax Negro Prison Songs (From The Mississippi State Penitentiary)




Il Penitenziario del Mississippi

Mississippi State Penitentiary (MSP) é più comunemente noto come Parchman Farm: Le sue coordinate geografiche sono: 33°55'5.00"N 90°30'0.00"O
Jesmyn Ward é una nota scrittice afroamericana del Mississippi. Vincitrice del National Book Award per due volte, ha pubblicato tre romanzi. Quella che segue è una citazione tratta dall’incipit del Cap. 11 del suo secondo libro The Men we reaped / Gli uomini che abbiamo raccolto in cui parla della condizione degli afroamericani nello stato del Mississippi.



italiano
english
Dai numeri, da tutti i documenti ufficiali, qui dove confluiscono la storia, razzismo, povertà e potere economico, ecco cosa valgono le nostre... (continua)
Be my woman gal I'll
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/2/2022 - 23:00
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Footsteps

Footsteps
1992
Jeremy/Footsteps

Nell’ottobre del 2013, Chris Cornell è ospite del Late Night Show di Jimmy Fallon. Nel backstage, il cantante racconta alla telecamera del progetto Temple of the Dog, la band provvisoria che fece da spartiacque tra la fine dei Mother Love Bone e l’inizio dei Pearl Jam. Fa un effetto strano rivedere oggi QUELL’INTERVISTA, e non solo perché Cornell non è più tra noi. Quel filmato, che pare il classico “contenuto extra” scartato perché fuori tema o non di generale interesse, è in realtà una chicca preziosa, perché Cornell ricostruisce per la prima volta la strana genesi di Footsteps/Times Of Trouble, la canzone che visse due volte. Una canzone nata dallo stesso riff di chitarra, ma sviluppata in contemporanea da due gruppi diversi: i Temple Of The Dog e i Pearl Jam. Una canzone, quindi, intrecciata in modo inestricabile con uno dei crocevia della musica americana.

Quella... (continua)
Don't even think about reaching me.
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 18:37
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George

George
George aveva 14 anni
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/3/2021 - 02:26
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Ahneforschig (dr Bärnhard Matter, 1821-54)

Ahneforschig (dr Bärnhard Matter, 1821-54)
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Hans Peter Matter (Mani Matter)
Album / Albumi: Ir Ysebahn [1972]

Sinceramente, non ho mai avuto il dèmone delle ricerche genealogiche, pur avendo avuto una certa consuetudine con un paese, l'Islanda, dove la genealogia è lo sport nazionale. Certo, a volte mi è venuto, così tanto per fare, qualche pensiero, o retropensiero, su chi saranno stati i miei parenti del passato, che cosa avranno fatto nelle loro vite, se qualcuno sarà stato almeno un po' simile a me e quant'altro; ma niente di più. Eppure, a un certo punto, zàc, l'albero genealogico, del tutto inaspettatamente, è spuntato fuori per davvero. Tre o quattro anni fa, in casa all'Isola d'Elba, mio fratello ha tirato fuori da un cassetto un grosso fascicolo di cui neppure lui sapeva niente, fatto fare da non si sa chi della mia famiglia e rimasto sepolto... (continua)
Für mi sälber mir z'erkläre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/3/2021 - 22:31
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Boia

Boia
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Anastasi
Album / Albumi: Schopenhauer e altre storie
Condannato, si incammini, che il patibolo è vicino
(continua)
inviata da Alberto Scotti 10/3/2021 - 18:39
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9 minuti 9

9 minuti 9
2020
9 minuti 9

feat. Alessandro Haber e Moni Ovadia
Lento avanza con passo controllato
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 17:43
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The Day They Hung Saddam

The Day They Hung Saddam
2006
The Verbal Hand Grenade EP
Well, I woke up to the BBC this morning
(continua)
inviata da Dq82 2/11/2020 - 11:19

The Ballad of Nat Turner

The Ballad of Nat Turner
[1962]
Versi di Robert Hayden (1913-1980), poeta e saggista afroamericano.
Nella raccolta "Selected Poems", pubblicata nel 1966
Tra il 1976 ed il 1978 Robert Hayden è stato il primo "negro" ad essere insignito del prestigioso riconoscimento nazionale di "Poeta Laureato".

Una poesia che non racconta della ribellione degli schiavi neri avvenuta nell'agosto del 1831 nella contea di Southampton, Virginia, ma dell'ardore visionario del suo "messia", lo schiavo letterato e predicatore Nat Turner (1800-1831), che tutti i neri chiamavano – non a caso – "Profeta". Nat Turner riteneva di aver ricevuto da Dio l'incarico di sradicare il male dal mondo, e il male era l'uomo bianco oppressore. Solo così avrebbe potuto avverarsi la Parola, che i primi sarebbero stati gli ultimi e gli ultimi i primi...

Nat Turner non finì crocifisso, ma impiccato. Non risorse, anche perchè il suo corpo fu smembrato... (continua)
Then fled, O brethren, the wicked juba
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2020 - 18:10
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G.H.L.M

G.H.L.M
(2006)
dall'album "In faccia"
Testo di Piero Pelù
Musica di Saverio Lanza e Piero Pelù

Il titolo è l'acronimo di Grand Hotel La Muerte e narra le Riflessioni in prima persona di un detenuto in attesa dell'esecuzione.
Ora son qua
(continua)
19/9/2020 - 23:23
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Agustín Rueda

Agustín Rueda
[2002]
Nell'album "Odio al imperio"
Trovo il testo su diversi siti spagnoli, a cominciare da Pueblo de España, ponte a cantar

Agustín Rueda Sierra (1952-1978) è stato un militante anarchico spagnolo che, mentre era detenuto nel carcere di Carabanchel a Madrid, fu trucidato a botte dalla guardie nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1978, a seguito della scoperta di un tentativo di evasione.
Solo 10 anni dopo il direttore del carcere e alcuni secondini andarono a processo per quell'orribile assassinio, ma nessuno di loro si fece più di qualche mese di carcere...

Si vedano anche ¿Hay libertad? di Chicho Sánchez Ferlosio e El último vagón dei Barricada.
Corren los años setenta,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/9/2020 - 10:51

¿Hay libertad?

¿Hay libertad?
[1978]
Un brano forse mai pubblicato, non lo ritrovo in un disco di Ferlosio.
Trovo il testo su diversi siti spagnoli, a cominciare da Pueblo de España, ponte a cantar
Ripreso recentemente dai Gaupasa nel loro brano "Agustín Rueda 1978", nell'EP "Bajo tierra" del 2019.

Forse la prima canzone dedicata ad Agustín Rueda Sierra (1952-1978), militante anarchico che, mentre era detenuto nel carcere di Carabanchel a Madrid, fu trucidato a botte dalla guardie nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1978, a seguito della scoperta di un tentativo di evasione.
Solo 10 anni dopo il direttore del carcere e alcuni secondini andarono a processo per quell'orribile assassinio, ma nessuno di loro si fece più di qualche mese di carcere...

Si veda anche al proposito El último vagón dei Barricada.
Amigo Luís Llorente, que fuiste preso ayer; (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/9/2020 - 10:20
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La piena del fiume

La piena del fiume
[2015]
Album: La Ballata di Sacco e Vanzetti

Dall'album "La Ballata di Sacco e Vanzetti, Matteo Podda canta Woody Guthrie", traduzione e rielaborazione di "Ballads of Sacco and Vanzetti" di Woody Guthrie. "La piena del fiume" è una canzone originale in chiusura del disco e ripercorre la vicenda di Sacco e Vanzetti, allargandosi su un piano universale di lotta e riscossa sociale.

La Ballata di Sacco e Vanzetti - bandcamp
Questo cielo che si muove, scende da nord-ovest
(continua)
inviata da Matteo Podda 19/8/2020 - 10:30
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Milada

Milada
Tra due giorni, il 27 giugno, ricorrono 70 anni dal giorno in cui Milada Horáková cadde vittima di un processo costruito dal regime comunista cecoslovacco e fu impiccata alle 6 del mattino nel cortile del carcere praghese Pankrác.

Milada Horáková, laureata in giurisprudenza negli anni della cosiddetta “prima repubblica” (periodo tra le due guerre), comincia a partecipare alla politica del paese costituitosi da poco. Si forma seguendo il pensiero di alcune personalità politiche di spicco di quegli anni tra cui il primo presidente T. G. Masaryk. Di importante ispirazione è per lei la collaborazione con la senatrice Františka Plamínková, paladina dei diritti delle donne e politica coraggiosa che il 14 settembre 1938 scrive una lettera aperta a Hitler accusandolo di diffondere informazioni storicamente sbagliate sulla nazione cecoslovacca. (Plamínková sarà poi internata nel campo di concentramento... (continua)
Ještě si naposledy učesala vlasy a pak
(continua)
inviata da Stanislava 25/6/2020 - 23:08

Son morti! La tomba or rinchiude

anonimo
Son morti! La tomba or rinchiude
[1927]
Su "I sette anni d'orribile agonia di Sacco e Vanzetti", foglio volante stampato dalla tipografia R. Gayet di via San Massimo 45 a Torino, vistato dalla Procura del capoluogo piemontese in data 27 agosto 1927.

Ho trascritto questi versi, anche cantabili, dall'invito a "Sotto un cielo stellato", uno spettacolo teatrale realizzato nel 2017 – a 90 anni dall'assassinio di Sacco e Vanzetti e a 40 dalla loro riabilitazione da parte dell'allora governatore del Massachusetts Michael Dukakis – da Noemi Garbo (testi) e Paolo Mòsele (musiche originali e video), liberamente tratto da "Sotto un cielo stellato. Vita e morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti", scritto da Lorenzo Tibaldo e pubblicato dalla Claudiana editrice.

Non si tratta certo di una poesia o canzone di area anarchica, visto non solo il tono ma anche l'autorizzazione delle autorità fasciste... E ciò testimonia semmai l'eco di sdegno che ovunque in Italia ebbe la vicenda della lunga prigionia e dell'assassinio dei due anarchici...
Son morti! La tomba or rinchiude
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/4/2020 - 14:06
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Il topo (Signore delle Fogne)

Il topo (Signore delle Fogne)
[1994]
Parole e musica di Ivan Graziani
Nell'album "Malelingue"
Sono un topaccio dei bassifondi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2020 - 21:32
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Das Braune Haus

Das Braune Haus
[1931]
Una poesia di Mühsam pubblicata nel marzo del 1931 sul settimanale "Die Welt am Montag – Unabhängige Zeitung für Politik und Kultur", fondato nel 1896 e chiuso nel 1933 (ovviamente...)
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki

"Das Braune Haus" (La casa bruna) è Monaco, capitale del movimento nazionalsocialista...
Come sappiamo, Mühsam conosceva bene le galere tedesche, per esserci stato per cinque anni dopo essere stato condannato per aver difeso i consigli operai bavaresi nel 1919. Ma nemmeno lui poteva immaginare cosa gli avrebbero riservato gli odiati nazisti al loro avvento nel 1933. Uno degli ultimi brani del disco di Dieter Süverkrüp, letto da Walter Andreas Schwarz, descrive la fine di Erich Mühsam nel racconto degli amici. Era il 10 luglio 1934, a poco più di un anno dall'arresto:

"Erich... (continua)
Stempeln geh'n ist kein Vergnügen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2020 - 14:40
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Gli occhi neri di Julia Cortez

Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)

l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.

La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.

Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (continua)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(continua)
inviata da Dq82 13/1/2020 - 06:11
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Paths of Glory [the Patrol]

Paths of Glory [the Patrol]
[1957]
The Patrol
Movie / Film / Elokuva :
Stanley Kubrik
Paths of Glory / Orizzonti di gloria / Les Sentiers de la gloire / Kunnian polut
Music / Musica / Musique / Sävel:
Gerald Fried
Performed by / Esecuzione / Interprétée par / Laulavat:
Filharmonici města Prahy / The City of Prague Philharmonic Orchestra

Il titolo del film
Stanley Kubrik fu il regista e sceneggiatore di Paths of Glory, noto in Italia con il titolo Orizzonti di gloria , che si rifà al romanzo omonimo del canadese Humphrey Cobb, pubblicato nel 1935. Cobb lesse in un giornale la notizia della riabilitazione di quattro caporali di Souain e pensò di farne un romanzo prendendo come titolo quello del quadro del pittore inglese Christopher Richard Wynne Nevinson,che aveva voluto fissare così le sue vicissitudini sul fronte francese dove aveva prestato servizio sulle ambulanze. La tela si trova all’... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 28/12/2019 - 23:36
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Non è l'ora dei vinti

Non è l'ora dei vinti
[2019]
Testo e Musica: Gianfranco Domizi


GULAG / ГУЛаг. Antifascisti italiani vittime dello stalinismo

Negli anni venti e trenta del Novecento circa 500 antifascisti italiani si stabilirono in Unione Sovietica. Trecento lo fecero per sfuggire alle repressioni del regime fascista, da cui erano ricercati o condannati per reati politici. Altri duecento, in gran parte artisti e operai, lo fecero per motivi ideologici e alcuni, dopo la crisi del ’29, per motivi economici. Sino ai primi anni trenta furono bene accolti e integrati in Unione Sovietica.
Dopo il ’33 iniziò un’ondata di xenofobia sia come reazione al peggioramento delle condizioni di vita causato dalla collettivizzazione forzata sia come sindrome ossessiva di un attacco nemico di cui il regime avvertiva l’imminenza, finendo per vedere in ogni straniero una quinta colonna. L’apice del Terrore si ebbe tra il ’37e il ’38 con 800.000... (continua)
Si chiude una porta, si apre un portone,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/12/2019 - 23:14
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La Louison

La Louison
[1985]
Dal disco Sur L'air De Tra La La La...

Una bella “canzone” in lingua francese nella interpretazione del gruppo della Cantarana.
Il racconto procede in quadri/istantanee simili ai fogli volanti dei cantastorie di un tempo.
Per l’interpretazione del misfatto vorrei chiedere il soccorso dei collaboratori del sito, in quanto mi sfugge, né vale il paragone col le parallele vicende dell’”Infanticida”, (citate nel commento ad disco) per le quali (vedi “Canti popolari del Piemonte” di Costantino Nigra) il senso è piuttosto evidente.
Altri punti mi sembrano significativi: la condanna eseguita dopo la “passeggiata” sul carretto, penso attraverso tutta la città, la possibilità di convertire la pena di morte previo pagamento, la madre disposta a perdonare la figlia che le ucciso la figlia minore, oltre, come ripeto, alle ragioni dell’uccisione, non descritte nella canzone. E infine, i capelli... (continua)
La Louison s'en va-t-au bois
(continua)
inviata da gianfranco 26/9/2019 - 10:23
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Death Row

Death Row
(1997)
Album: Jugulator
Let me out
(continua)
18/9/2019 - 02:36
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Sentimental Bourreau

Sentimental Bourreau
Sentimental Bourreau

Chanson française – Sentimental Bourreau – Boby Lapointe – 1970


Dialogue Maïeutique


Encore une chanson de bourreau, qu’est-ce qui te prend ?, Marco Valdo M.I. mon ami.

Oh, Lucien l’âne mon ami, c’est tout simplement un effet de ce qu’on appelle l’esprit de suite. Une chanson en appelle une autre à l’oreille ou à la mémoire. Tout le monde connaît ce phénomène ; c’est d’ailleurs une des caractéristiques de la chanson que cette manie du refrain qui colle et elle est souvent détestable.

Oh combien, dit Lucien l’âne, et tu peux imaginer ce que c’est pour moi qui ai de si grandes oreilles ! Enfin, je connais ce ressac usant que font les refrains, surtout la nuit. Il est même possible, Marco Valdo M.I. mon ami, que tu découvres un autre chanson sur ce sujet.

Peut-être, Lucien l’âne mon ami. En attendant, ce bourreau-ci est l’œuvre de l’ami Boby Lapointe et regarde quand... (continua)
Il était une fois,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/6/2019 - 18:03
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Life in Prison

Life in Prison
[1967]
Nell'album "I'm A Lonesome Fugitive", di Merle Haggard and The Strangers
The jury found the verdict first degree
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2019 - 20:50
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I Hung My Head

I Hung My Head
(1996)
Testo e musica di Sting
dall'album "Mercury Falling"
ripresa nel 2002 da Johnny Cash nel suo ultimo album pubblicato in vita "American IV: The Man Comes Around" e da Bruce Springsteen nel 2014 al Kennedy Center Honors 2014

Una bellissima canzone dal sapore country che affronta i temi eterni della vita e della morte, della giustizia e della redenzione, del crimine e della vendetta. Resa immortale nella versione di Johnny Cash.
Early one morning with time to kill
(continua)
inviata da Federico Mina 6/6/2019 - 22:01
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Ballata del carcere di Reading

Ballata del carcere di Reading
da Ballate per uomini e bestie - 2019

La canzone si inspira all'omonima The Ballad of Reading Gaol un celebre componimento poetico di Oscar Wilde, scritto dopo la sua scarcerazione il 19 maggio 1897 dalla prigione di Reading e pubblicato nel 1898.


Tra le denunce che fai in questo disco ci metti in mezzo anche il sistema carcerario con La ballata del carcere di Reading.
Di questo tema ha parlato magnificamente e completamente, sulla sua pelle, il grande poeta Oscar Wilde. La vicenda per la quale ho scritto questa ballata credo sia molto toccante: un gigante che arriva alla completa caduta e che, invece che distruggersi o lasciarsi morire, capisce gli altri e la compassione attraverso il dolore. Comprende che Cristo non è venuto sulla Terra per salvarci, ma per insegnare agli uomini a salvarsi l’un l’altro. Trovo che – insieme al De profundis – siano le pagine più alte, dettate dal dolore.... (continua)
Non indossava la giubba rossa
(continua)
26/5/2019 - 23:57
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Ned Ludd Part 4 (Prelude to Peterloo)

Ned Ludd Part 4 (Prelude to Peterloo)
2006
Bloody men
At the end of January in 1817
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2019 - 12:14
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La viéyo villo d’Aigo Morto

La viéyo villo d’Aigo Morto
[seconda metà dell'800]
Versi del poeta occitano Antoine Bigot (1825-1897), nativo di Nîmes.
Su di una melodia corale tradizionale che non ho potuto identificare con precisione.
Testo trovato qui

Ho trovato il primo riferimento a questo canto su di un numero de La Beidana, periodico della Fondazione Centro Culturale Valdese, interamente dedicato ad un convegno intitolato "Mots
et musique. Le français à travers le chant”, tenutosi a Torre Pellice tra febbraio ed aprile del 2008.
Nell'articolo di Enrico Lantelme "Tra storia e memoria: i quaderni di canzoni" ad un certo punto si legge:

"Alla famiglia di canti tradizionali valdesi appartengono a pieno titolo anche alcuni componimenti ispirati ai temi della persecuzione contro gli Ugonotti d’oltralpe. Dopo la revoca dell’Editto di Nantes (Fontainebleau, 1685) Luigi XIV, abolendo la libertà religiosa concessa nel 1598 da Enrico IV, scatenò... (continua)
La viéyo villo d’Aigo Morto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2019 - 18:45
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
THE LATEST DECALOGUES di Arthur Hugh Clough

Thou shalt have one God only; who
Would be at the expense of two?
No graven images may be
Worshipp'd, except the currency:
Swear not at all; for, for thy curse
Thine enemy is none the worse:
At church on Sunday to attend
Will serve to keep the world thy friend:
Honour thy parents; that is, all
From whom advancement may befall:
Thou shalt not kill; but need'st not strive
Officiously to keep alive:
Do not adultery commit;
Advantage rarely comes of it:
Thou shalt not steal; an empty feat,
When it's so lucrative to cheat:
Bear not false witness; let the lie
Have time on its own wings to fly:
Thou shalt not covet; but tradition
Approves all forms of competition.
The sum of all is, thou shalt love,
If any body, God above:
At any rate shall never labour
More than thyself to love thy neighbour.

DECALOGO MODERNO di Arthur Hugh... (continua)
Flavio Poltronieri 5/1/2019 - 17:01
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L'oiseau, l'éléphant et le soleil

L'oiseau, l'éléphant et le soleil
[1961]
Scritta da P. Viovy (?) e Jean-Claude Massoulier (1932-2009), attore, cantante e intrattenitore televisivo
Interpretata da Jean Arnulf nel suo secondo album, pubblicato senza titolo nel 1964.
Con l'orchestra di Alain Goraguer
A onor del vero la canzone era già stata interpretata nel 1961 da tal Anne Gacoin, sulla quale però ci sono scarse notizie nella Rete, sicchè ho preferito attribuirla ad Arnulf.
Testo trovato su WikiParoles
Dans la prison où on l'a mis
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2019 - 20:41
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Giordano Bruno da Nola

Giordano Bruno da Nola
5 - Fuori posto
E ora l'asino si curva sotto un basto di fascine
(continua)
inviata da Dq82 1/11/2018 - 13:01
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Les enfants de Pontoise

anonimo
Les enfants de Pontoise
Oggi sono 15 anni che Marc Robine se n'è andato per colpa di un terribile male. Lo vorrei omaggiare proponendo la sua bellissima interpretazione di questa canzonetta per bambini composta da anonimo verso la metà del XVII secolo. Ricordo che fin dal Medioevo, il Cavaliere du Guet era il capo supremo della polizia parigina (François Villon ne fa riferimento nella sua opera giovanile Le Lais, composta tra il 1455 e il 1456).

Flavio Poltronieri

https://www.youtube.com/watch?v=TUXITauZaGo
Flavio Poltronieri 26/8/2018 - 07:50
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Nebraska

Nebraska
Irish transcreation bt Gabriel Rosenstock
NEBRASKA
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 17:42
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Strange Fruit

Strange Fruit
Irish transcreation / "Traducreazione" in gaelico irlandese / "Traducréation" en irlandais / Irlanninkielinen luova käännös : Gabriel Rosenstock
TOR AISTEACH
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 16:06
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Under American Skies

Under American Skies
(2000)
Words and music by Anne Hills and Tom Paxton

L'unico inedito dell' omonimo album del 2001 dove Anne Hills reinterpreta insieme a Tom Paxton vari classici della musica folk. La title track è un'amara riflessione sulla pena di morte e sul destino di chi vive ai margini della società negli Stati Uniti.
She was born dirt poor, grew up gangly and tall
(continua)
17/7/2018 - 23:11
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Le mauvais larron

Le mauvais larron
[196?]
Parole e musica di Georges Moustaki
Interpretata da Pia Colombo (1934-1986) in un EP del 1964
Testo trovato su LyricWiki
J'aurais pu être celui-là
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2018 - 15:28




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