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Gods of War

Gods of War
Album: "Viking" (2004)
I saw you shout up to the heavens
(continua)
26/2/2016 - 22:08
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Dead American

Dead American
Album: "Lars Frederiksen and the Bastard" (2001)
Trench warfare dug in deep
(continua)
26/2/2016 - 22:02
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La Ballade des Déserteurs

La Ballade des Déserteurs
[2007]
Album: La victoire en chantant
Paroles et musique : Xavier Pétermann
instrumental
inviata da dq82 26/2/2016 - 14:49
Percorsi: Disertori
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Normandie

Normandie
[2007]
Album: La victoire en chantant
Paroles et musique : Xavier Pétermann
T'as grandi dans la misère
(continua)
inviata da dq82 26/2/2016 - 14:47
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La victoire en chantant

La victoire en chantant
[2007]
Album: La victoire en chantant
Paroles et musique : Xavier Pétermann
e me souviens encore, il y a toute une vie
(continua)
inviata da dq82 26/2/2016 - 14:44
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To Have and to Have Not

To Have and to Have Not
1983
Life's a Riot with Spy Vs Spy

Life's a Riot with Spy Vs Spy è l'EP d'esordio come solista del cantante inglese Billy Bragg.
Registrato agli inizi di febbraio del 1983, presso gli studi Chappell Music di Londra e pubblicato nel maggio seguente dalla Charisma Records (tramite la sotto-etichetta Utility), l'EP venne stampato per essere suonato a 45 giri, piuttosto che nel più usuale 33, e conteneva sette canzoni, per una durata di soli 16 minuti.
Il disco, che ottiene subito l'attenzione del pubblico finendo per vendere oltre 150mila copie e raggiungendo la posizione numero 30 nella UK Albums Chart nel gennaio 1984, contiene già molti semi del linguaggio musicale di Bragg: voce e chitarra elettrica, ritmica ruvida e scarna con accordi potenti ma spogli di qualsiasi orpello, brani politicamente impegnati, come ad esempio l'attacco al sistema scolastico e al problema della disoccupazione di To Have and To Have Not.

Reinterpretata poi anche da Lars Frederiksen & The Bastards e dai Gang con Hombre all'ombra
Up in the morning and out to school
(continua)
inviata da dq82 26/2/2016 - 14:20
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Hitler Ain't Dead

Hitler Ain't Dead
[1965]
Parole e musica di Bill Frederick, sul quale poche informazioni sono reperibili in Rete.
Nei primi anni 60 era un giovane studente in chimica ed obiettore di coscienza al servizio militare in Vietnam.
Contribuì alcune sue canzoni su Broadside Magazine. Si veda anche Just Another Day
Questa fu pubblicata sul # 61 del 15 agosto 1965.
Nel 1967 le canzoni di Bill Frederick vennero raccolte nel disco intitolato “Hey, Hey… LBJ! Songs of the U.S. Anti-War Movement”

Veemente attacco al presidente Lyndon Johnson (LBJ), succeduto a Kennedy dopo il suo assassinio e responsabile del definitivo coinvolgimento degli USA nella guerra, già più che fredda, in Indocina.
Nella canzone Lyndon Johnson - che proprio nel 1965 ordinava i primi bombardamenti a tappeto sul nord Vietnam - viene descritto come se fosse una reincarnazione di Hitler o, meglio, il Führer in persona, che non è morto a Berlino... (continua)
Lyndon says it's fine and grand
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2016 - 13:44
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Holy Ground

Holy Ground
Scritta dai soliti Steve Winwood e Jim Capaldi con Davy Spillane, cantautore e musicista irlandese, membro fondatore dei Moving Hearts
Dall'album "Far From Home" (1994)
What are we doing to this holy ground
(continua)
inviata da Carlo Francesco RIDOLFI 26/2/2016 - 11:36
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Go Limp

Go Limp
[1962]
Parole di Alex Comfort (1920-2000), scienziato britannico, pacifista e antinuclearista. Celebre pure per il suo manuale illustrato di sessuologia intitolato “The Joy of Sex” del 1972.
Sulla melodia della popolare inglese “Sweet Betsy”.

Canzone scritta per il movimento per il disarmo nucleare, la cosiddetta Campaign for Nuclear Disarmament (CND)
Testo originariamente pubblicato in B'side # 5, 1962 ed interpretazione inclusa in Broadside Ballads Vol. 1. Il brano fu poi selezionato per la maxi raccolta “The Best of Broadside 1962-1988: Anthems of the American Underground from the Pages of Broadside Magazine” pubblicata dalla Smithsonian Folkways Recordings nel 2000.

Nel 1964 “Go Limp” fu ripresa pari pari da Nina Simone, che semplicemente la adattò alla causa del movimento per i diritti civili sostituendo a “CND” l’acronimo della National Association for the Advancement of Colored... (continua)
Oh Daughter, dear Daughter,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/2/2016 - 10:55
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Miss Propagandiss

Miss Propagandiss
[1983]
Dall'album doppio "I Ching"
Testo di Bogdan Olewicz e Zbigniew Hołdys
Musica di Zbigniew Hołdys
Wojciech Waglewski – l'orazione sulla chitarra
Joanna Posmyk – L’Humanite
Andrzej Nowicki – bas
Wojciech Morawski – tamburi

da tekstowo
Nie męcz mnie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 26/2/2016 - 00:13
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بلادي

بلادي
(2015)
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.

Un'altra la canzone tratta da questo bel film tunisino (per la presentazione vedere على حلّة عيني). Una bella storia di libertà e di musica nel paese del dittatore preferito di Bettino Craxi.
بلادي يا بلاد الشب
(continua)
25/2/2016 - 21:11
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على حلّة عيني

على حلّة عيني
(2015)
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.

"À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) uscito nel 2015 è il primo film della tunisina Leyla Bouzid, un film con cui la regista firma, in musica, un vero e proprio inno alla libertà, un inno per tutta una parte della gioventù araba.

È negli ultimi anni della dittatura di Ben Ali, appena prima della primavera tunisina che Leyla Bouzid ha scelto di ambientare il film, come a sottolineare che niente si è risolto, e che molte lotte sono tuttora di attualità, come sono attuali le lotte del personaggio principale, Farah, una giovane cantante ribelle e piena di talento, energica e innamorata, decisa a tutti i costi a cantare la sua rivolta sfidando il... (continua)
كي نرا الدّنيا عتبه في كل ثنيّه
(continua)
inviata da Lorenzo (con l'aiuto di adriana) 25/2/2016 - 20:44
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Say No!

Say No!
SAY NO!
The deserter
Elvis Peeters 2015

Say No! is a song but also an international project that wants to be a hymne to the deserters, to those who dare to Say No! to warfare and thus take the first step towards peace.

The international project applies to groups, choirs and solists from all over the world to participate:
sing the song,
send us the registration of your version (feel free to adept)
send us also images, film or pictures that document your contribution, an interview with a peacemaker, a documentary of a flash mop, foto's of monuments to war and to peace ...

your material will be a brick used to build the international monument to the deserter. This monument by Jan Vromman will be shown in a live performance in Brussels. On the website we want to create a 'wall' of deserters, with your contributions

more info on http://www.sayno.be
and http://bbek.vgc.be/Say_No.html

This... (continua)
See the world turning round
(continua)
inviata da Ruth Flikschuh, Brussels Brecht-Eislerkoor 25/2/2016 - 15:00
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Pity the Downtrodden Landlord

Pity the Downtrodden Landlord
[1940s]
Parole di Barnet 'Doggie' Woolf, scienziato, genetista e liricista
Musica di Arnold Clayton, compositore e arrangiatore
Entrambi gli autori collaborarono con il circuito dell’Unity Theatre (a Liverpool, Glasgow, Manchester e Londra), esperienza teatrale legata al movimento operaio e al Partito comunista
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
In un singolo del 1950 in cui Fred Hellerman (membro de The Weavers), si presentava con lo pseudonimo di Bob Hill
Poi nell’EP del 1961 intitolato “Songs for Swinging Landlords To”, interpretata da Stan Kelly e Leon Rosselson

Una canzone risalente all’immediato secondo dopoguerra in cui vengono sarcasticamente ringraziati i locatori, avidi e strozzini, una categoria di sfruttatori e parassiti che torna sempre a proliferare nei momenti in cui la crisi morde di più, come sono anche i nostri. Qui a Torino abbiamo il famoso e famigerato... (continua)
Please open your hearts and your purses
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2016 - 14:37
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Tim McGuire

Tim McGuire
[1962-63]
Parole e musica di Leon Rosselson
Nel suo disco intitolato “Songs for Sceptical Circles” (1966) dove, fra l’altro, c’è una sua versione della N° 1 fra le CCG/AWS, Le déserteur di Boris Vian.
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café

Questa canzone, dedicata ad un immaginario inconforme, antiautoriatario e piromane, causò qualche problema all’autore. Scritta per il programma satirico televisivo “That Was the Week That Was”, ebbe subito una discreta notorietà, tanto che il capo dei pompieri dello Staffordshire denunciò Rosselson per “incitamento alla commissione di incendi” e chiese che la canzone fosse bandita dalle trasmissioni radiotelevisive. La protesta non ebbe seguito, la BBC non bandì la canzone, ma il produttore della trasmissione lamentò che si trattava di una canzone improponibile, brutta e infantile… Rosselson comunque non si fece intimidire e “Tim McGuire” rimase immutata, uno dei suoi maggiori successi e riproposta in molti dischi e raccolte successive.
Little Tim McGuire loved to play with fire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2016 - 13:05
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That's the Way the Wheels Turn

That's the Way the Wheels Turn
[1981]
Parole e musica di Leon Rosselson
Nel disco intitolato “For the Good of the Nation”, con Roy Bailey
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
Fill out this vacation form
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2016 - 11:31
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It Says Here

It Says Here
[1984]
Parole e musica di Billy Bragg
La traccia che apre il suo secondo album, “Brewing Up with Billy Bragg”

Feroce satira contro certa stampa inglese, quella dei tabloid, i giornali scandalistici, che tra un paio di tette e un articolo sull’ultimo bebè di casa reale, negli anni 80 operava – ed opera ancora adesso - quotidianamente il lavaggio del cervello ai suoi lettori, tutti appartenenti a quella classe medio-bassa, inculata ed immiserita, che invece di ribellarsi si accontenta della donna nuda in copertina, del bingo e del gratta-e-vinci, invoca legge ed ordine (quando non la forca) e un “short, sharp shock” (una veloce, severa punizione) per la piccola criminalità, i marginali e gli immigrati, mentre ricchi e potenti continuano a farsi tutti i cazzi loro alla stragrande, ad accumulare fortune predatorie e a preparare nuove crisi e nuove guerre…
It says here that the Unions will never learn
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2016 - 11:07
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I Hate the Whiteman

I Hate the Whiteman
[1969]
Parole e musica di Roy Harper
Nel disco “Flat Baroque and Berserk” pubblicato nel 1970

[…] la meravigliosa "I Hate The White Man" invettiva torrenziale, ballata anti-imperialista e anti-colonialista satura di intensità, dove svetta il canto nitido e sofferto del nostro Roy Harper […]
(dalla recensione di bluesboy94 per DeBaser)

When Roy Harper wrote these words he was attacking all the things about the society he was spawned from that he found detestable. He was in effect taking on the brunt of the establishment. Who would have thought that it would take forty years for it to come and bite him on the bum.
The young Roy Harper was vitriolic in his attack on what the pervading culture of the ‘White Man’ was doing around the world with its creed of selfishness, exploitation and greed.
He harks back to an age where men were free to walk, hunt and live without the petty restrictions,... (continua)
Far across the ocean
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/2/2016 - 09:11
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Bon ön e bon spranza

Bon ön e bon spranza
2007
Che bel ch inè l Comelgo
El söre d fin d ön
(continua)
inviata da Donquijote82 24/2/2016 - 22:11
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L'alpin dal Popera

L'alpin dal Popera
2007
Che bel ch inè l Comelgo

Canzone dettata dal ritrovamento del corpo di un alpino italiano sul Popera. Era un combattente della prima guerra mondiale, i cui resti furono restituiti dai ghiacci qualche anno fa. Egli fu inumato con tutti gli onori nel cimitero militare di Santo Stefano di Cadore, ove riposano militi italiani ed austriaci, vittime dell'uragano che li travolse. una poesia che si collega alla precedente, in quanto contro una certa retorica della guerra. Versi ricchi di umanit: un uomo che morto, proprio quando aleggiava la primavera e un vento foriero di risveglio cominciava ad accarezzare il recente verde dei prati.
(Donquijote82)
Crode zenza vita
(continua)
inviata da dq82 24/2/2016 - 21:51
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McGoohan’s Blues

McGoohan’s Blues
[1969]
Parole e musica di Roy Harper
Nell’album intitolato “Folkjokeopus”

I was eighteen when I first heard Roy Harper sing this song live and it shook me. I’d never heard a song so packed with angst, insight and social commentary. There was so much to absorb.

‘And the bankers and tycoons and hoarders of money and art
Full up with baubles and bibles and full of no heart
Who travel first class on a pleasure excursion to fame
Are the eyes that are guiding society’s ludicrous aim’

It could have been written about now, couldn’t it?

Roy sang the whole 20 minute epic with passion and gusto and it hit me like a hammer. I had to listen time and again to internalise the information it was giving out. For me it was the most important song I had ever heard; a poem put to music. Roy was articulating the thoughts that were chasing around in my head.

I love songs stuffed with thought-provoking... (continua)
Nicky my child he stands there with the wind in his hair
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/2/2016 - 15:17
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Himno de la Cruzada Nacional de Alfabetización

Himno de la Cruzada Nacional de Alfabetización


Da Forum insegnanti - pagina di resistenza

Scompare Fernando Cardenal, sacerdote protagonista della rivoluzione sandinista, della teologia della liberazione e di aspri scontri con le gerarchie vaticane, recentemente sanati da Papa Francesco. Vogliamo ricordarlo con alcune immagini della "Cruzada Nacional de Alfabetizacion" la straordinaria campagna, di cui padre Cardenal fu tra i massimi organizzatori, con cui il governo rivoluzionario del Nicaragua sconfisse un secolare analfabetismo. [Luca Cangemi]
Avancemos, brigadistas,
(continua)
inviata da adriana 24/2/2016 - 13:30
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Uommene

Uommene
2013
Uommene

Il testo è stato trascritto dal video, quindi non garantisco in alcun modo la grafia, però con i vari dialetti si capisce il senso generale

testo e musica di Gino Magurno

Il dramma della violenza fisica e psicologica sulle donne, i tanti casi di femminicidio sono temi che tristemente incontriamo ogni giorno sulle pagine dei giornali come in televisione, allo stesso modo anche le statistiche raccontano di un susseguirsi angoscioso di dati sempre più allarmanti, e ciò negli ultimi tempi ha riacceso i riflettori su un dramma sociale, le cui radici sono lontane nel tempo ed hanno come denominatore comune: la violenza, l’ignoranza, l’arroganza e la sopraffazione. A questo dramma di così grande rilievo sociale si è ispirato l’autore e compositore Gino Magurno, per la scrittura di “Uommene”, brano di grande intensità e dal testo particolarmente vibrante, che ha suscitato subito... (continua)
Uommene ca se pensano
(continua)
inviata da dq82 24/2/2016 - 11:37
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Il migliore dei mondi possibili

Il migliore dei mondi possibili
2015
Massimo

Musica da We Take Care of Our Own di Bruce Springsteen

Ognuno difende il proprio particolare.
E pochi sentono davvero il bisogno di bene comune. Chi ha il culo protetto guarda chi non ce la fa. E’ questo che vuoi?
In quel caso ignora IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI. In caso contrario, ascolta e vivi questa canzone. Ognuno di noi ha il dovere, per quel che gli compete, di far del suo meglio perché forse, un giorno, il nostro sia il migliore dei mondi possibili.” Massimo Priviero

Il concetto de "Il migliore dei mondi possibili" è un concetto filosofico di Gottfried Wilhelm von Leibniz.
In ogni giorno che viene di vita mia
(continua)
inviata da dq82 24/2/2016 - 10:28
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La morte

La morte
Dal blog Fabrizio De André in English

"La morte" uses the music of “Le verger du roi Louis,” released in 1960 by the French singer/songwriter Georges Brassens, setting to music a 19th century poem by Théodore de Banville. The poem alludes to the "gardens of King Louis" - the parts of his forest that were reserved for those who were hanged, in "clusters never visited." De Andrè feared death, something he spoke about on several occasions, and death is a presence in many of his songs. The opening lines of De Andrè's lyric are quite similar to the first lines of Cesare Pavese's 1950 poem "Death Will Come and Have Your Eyes." - Dennis Criteser
DEATH
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2016 - 09:46
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Marzo 1811

Marzo 1811
2012
Disperanza


Quel marzo 1811, quando i francesi chiusero le chiese
Scritto da Mirko Tassone

Il “decennio francese”, il periodo storico iniziato, nel 1806, con l’invasione napoleonica del regno di Napoli e concluso, nel 1815, con la cattura e la fucilazione di Gioacchino Murat, rappresenta, anche per la Calabria, un’epoca particolarmente densa di avvenimenti. Ogni angolo della regione venne investito da un generale stato di agitazione. Ad esacerbare gli animi, da una parte, l’oro inglese, dall’altra, gli agenti borbonici che dalla Sicilia alimentavano l’ansia di rivincita di re Ferdinando e della regina Carolina. A fare il resto lo sprezzante atteggiamento della soldataglia francese che, come ricorda Sharo Gambino, arrivava «in Calabria convinta di essere giunta tra i “savauges d’Europe”». Le continue vessazioni e gli oltraggi subiti scatenarono il risentimento di una popolazione... (continua)
Era lu misi di Marzu
(continua)
inviata da dq82 24/2/2016 - 09:39
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Disamistade

Disamistade
Dal blog Fabrizio De André in English

"Disamistade" is about blood feuds, which until quite recently were common in Sardinia, and which are probably still bubbling under the surface there according to this article on a 2008 vendetta killing of a poet. In contrast with the other songs on this album, which portray different faces of solitude, this song is about a violence that can happen when people live in close proximity to each other, where envies and slights can fester and erupt into killings that continue in an unending progression as one spilling of blood must be avenged by another. "Disamistade" was translated to English and covered by the American folk/rock band The Walkabouts. - Dennis Criteser
BLOOD FEUD [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2016 - 08:37
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La collina, o Dormono sulla collina

La collina, <i>o</i> Dormono sulla collina
--> Fabrizio De André in English

"The Hill" is the opening poem of The Spoon River Anthology and sets the stage for the book's 240 poems from 212 different characters that follow. - Dennis Criteser
THE HILL
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2016 - 06:29
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Roberto Vecchioni: Figlia

Roberto Vecchioni: Figlia
Per Davide, se legge: l'inversione dei nomi dei poeti era voluta, si tratta di un artifizio che uso non di rado, una sorta di calembour che, in ultima analisi, affonda le sue radici nella "saga" di Fantozzi. Saluti.
Riccardo Venturi 23/2/2016 - 22:39

L’Araignée de l’Escurial

L’Araignée de l’Escurial
L’Araignée de l’Escurial

Chanson française – L’Araignée de l’Escurial – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 30

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas... (continua)
Philippe le roi morne
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/2/2016 - 22:37
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Io se fossi Dio

Io se fossi Dio
Cacchio, vedo adesso che mi tocca tradurre anche la versione no 2 del 1991. No, pietà!
Saludon general
Krzysiek 23/2/2016 - 22:23
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Volta la carta

Volta la carta
Dal blog Fabrizio De André in English

De Andrè and Bubola weave a story of a young girl who falls in love with an American pilot into strands of other references to pop songs (Angiolina, Madamadorè) and films ("a policeman fell in love with her" references Pane, amore e fantasia, for example). - Dennis Criteser
TURN THE CARD OVER
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/2/2016 - 19:12
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Patriot Game

Patriot Game
“The Patriot Game” è una irish rebel song scritta da Dominic Behan e dedicata a Fergal O’Hanlon un giovanissimo soldato dell’IRA morto durante l’operazione militare -o l’attacco terroristico per altri- (lui e i suoi compagni cercarono di far saltare con le bombe una caserma della Royal Ulster Constabulary nel villaggio di Brookeborough – contea Fermanang) nella notte di inizio del nuovo 1957. I “martiri” di quella notte furono in realtà due, ma più che commemorare l’azione militare in sè, Behan voleva riportare sulla bocca di tutti la questione irlandese e mettersi dal punto di vista dei combattenti dell’IRA che avevano continuato la loro lotta dopo il Trattato del 1921.

(tratto da Terre Celtiche)
IL GIOCO DEL POTERE
(continua)
inviata da Cattia Salto 23/2/2016 - 09:30
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Difendi l'allegria

Difendi l'allegria
La poesia di Mario Benedetti è stata interpretata anche nell'originale spagnolo (con alcuni adattamenti nel testo qui riportati) da Joan Manuel Serrat nel disco El Sur también existe interamente dedicato a poesie del poeta uruguaiano.

DEFENSA DE LA ALEGRÍA
(continua)
inviata da CCG Staff 22/2/2016 - 22:57
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Sigonella

Sigonella
Libia, ok di Roma: Droni Usa partiranno da base italiana

Il governo italiano il mese scorso ha dato il via libera alla partenza di droni americani armati dalla base di Sigonella per operazioni militari contro l'Is in Libia e in Africa del Nord. Lo riporta il Wall Street Journal, parlando di "svolta" dopo oltre un anno di negoziazioni. La notizia viene poi confermata da fonti del governo italiano.

Repubblica.it
22/2/2016 - 21:31
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Fragile

Fragile
La canzone è stata inserita nel film-documentario The Panama Deception, riguardante l'invasione statunitense di Panama e premiato con l'Oscar al miglior documentario nel 1993.
Antonio 22/2/2016 - 19:28
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L'infanzia di Maria

L'infanzia di Maria
Dal blog Fabrizio De André in English

"L'infanzia di Maria" tells of the young childhood of Maria as recounted in the most famous of the apocrypha, the Gospel of James. - Dennis Criteser

Nota. Dennis Criteser non ha tradotto le citazioni dal "protovangelo di Giacomo" che non vengono cantate, ma fanno comunque parte del testo. Sono state quindi desunte dalla traduzione inglese di M.R. James, The Apocryphal New Testament, Translation and Notes, Oxford at the Clarendon Press, 1924 (reperibile su questa pagina) [RV]
THE CHILDHOOD OF MARY [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/2/2016 - 18:03
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The Black Cloud Of Islam

The Black Cloud Of Islam
Credo che Borghezio c’entri molto poco con questa canzone…
All’epoca Roy Harper si attirò parecchie critiche, lo tacciarono di essere razzista e islamofobo, ma lui rispose che dopo la strage di Lockerbie, ordita da Gaddafi, e l’esecuzione in Iraq del fotoreporter britannico di origine iraniana Farzad Bazoft, arrestato per spionaggio, torturato, processato sommariamente e impiccato per ordine di Saddam Hussein, dopo questi episodi l’autore di “The Black Clouds of Islam” disse che l’aveva scritta perché si era rotto le palle, perché lui non era mai stato politicamente corretto e perché le religione è il più grave virus che ammorba l’umanità, tema questo costante nella poetica di Roy Harper e originato durante l’infanzia, quando viveva con il padre e la matrigna, ferventi seguaci dei Testimoni di Geova…

Piuttosto a Roy Harper obietterei che con i casi Lockerbie e Bazoft mi pare che l’Islam... (continua)
Bernart Bartleby 22/2/2016 - 13:23
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Government Surplus

Government Surplus
Aggiungo ancora che, proprio per la sua feroce critica al sistema, Roy Harper fu in quegli anni molto ostracizzato dai media, tanto che decise, provocatoriamente, di promuovere questo disco mandando a radio e testate giornalistiche delle demo firmate con identità fittizie, tutte anagrammi del suo nome ('Per Yarroh', compositore norvegese, 'Rory Phare', un designer alla moda, ed 'Harry Rope', un membro degli Hell's Angels). "... descendants of Smith" ebbe attenzione immediata, ma solo fino a quando i (re)censori scoprirono la beffa ordita dall'autore...
Bernart Bartleby 22/2/2016 - 12:02
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October 12th

October 12th
[1966]
Parole e musica di Roy Harper
Nel suo disco d’esordio, “Sophisticated Beggar”

“October 12th” is a poignant protest song dealing with religion, war, environment, and self. This is Harper’s “Masters Of War” or “Working Class Hero”, but unlike those masterpieces that blame the government, Harper blames himself: “I think you're all right and it's me that's all wrong.”
(da Almost Credible Reviews)
Why throw flowers on my grave when I'm dead?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2016 - 09:41
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Maria nella bottega di un falegname

Maria nella bottega di un falegname
Alla friulàn

krzyś 22/2/2016 - 02:52




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