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Marching 'Round Selma

anonimo
Marching 'Round Selma
[1965]
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan

E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (continua)
Marching ‘round Selma like Jericho,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2015 - 22:49

Mio Padre

Mio Padre
Mio padre

Rocco Scotellaro – 1954
Mio padre misurava il piede destro
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/3/2015 - 21:08
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1984

1984
[1984]
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984

Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
Britains in trouble, country’s bled dry
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 21:04
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Ella’s Song

Ella’s Song
[1983]
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”

“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”

Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.

Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…

Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (continua)
We who believe in freedom cannot rest
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 16:07
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Die Rose war rot

Die Rose war rot
Musica / music / Musik: Gerd Natschinski, 1966
Parole / lyrics / Text: Jürgen Degenhardt
Prima esecuzione di Gerry Wolff (1920-2005) sul lato A di un 45rpm pubblicato nel 1966 per i tipi di AMIGA in RDT (sul lato B, “Mond Über Dem Mekong” di Siegfried Köhler, interpretata da Barbara Kellerbauer)

Dell’anno successivo la versione finlandese (“Ruusu On Punainen”) di Tauno Palo (1908-1982) su musica di Niilo Sauvo Pellervo Puhtila (1928-2014)

In seguito in molte compilation, a cominciare da “Die Rose War Rot: Schlager Chansons Unserer Tage” del 1967, pubblicata sempre da AMIGA in RDT.

(Bernart Bartleby)
Im Jahre siebzig, die Hitze war groß
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/3/2015 - 15:04
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I Don't Wanna Die

I Don't Wanna Die
[1982]
In “The Good, The Bad & The 4-Skins”, album d’esordio della band punk oi! Di London East End
I don't wanna die in World War 3.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 14:55
Percorsi: Disertori
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Certainly, Lord!

anonimo
Certainly, Lord!
[196?]
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.

Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Have you been to the jail?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 14:16
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Turning Point

Turning Point
[1967]
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”

La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
See the little brown girl
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 10:08
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Come Ye

Come Ye
[1966]
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Come ye ye who would have peace
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 09:13
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Ustedes

Ustedes
[1971]
Parole e musica di Dean Reed (1938-1986), attore e cantautore statunitense con la faccia da Ken di Big Jim e che invece divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Singolo pubblicato in Cile, con il gruppo Los Amigos de María
Sul lato A, Historia Llama (O Siento Que La Historia Llama)
In seguito in molti altri dischi di Reed pubblicati in RDT, Cecoslovacchia e Unione Sovietica
A la memoria de Ernesto "Che" Guevara
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 13:59
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Sighi tui

Sighi tui
Un brano composto ed eseguito da Marcello Ledda, per un testo dedicato al dramma immigrazione , scritto da Maria Gabriela Ledda Continua tu... ( SIGHI TUI ..)

Questa canzone è dedicata a quelli che ogni giorno sfidano la sorte seguendo un sogno di dignità e libertà.

Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Sei partito attraversando mari
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2015 - 13:24
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Fortzis

Brano composto ed eseguito da Marcello Ledda ; Il testo, dedicato al dramma degli immigrati clandestini , è di Maria Gabriela Ledda

Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Forse sotto un cielo senza nuvole
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2015 - 13:22
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Wounded Knee 73

Wounded Knee 73
Parole e musica di Dean Reed
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980

Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.

Per... (continua)
Wounded Knee 73
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:22
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Wir sagen nein

Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.

Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 10:42
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We'll Say Yes

We'll Say Yes
[1973?]
Parole e musica di Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
Singolo pubblicato in Unione Sovietica nel 1973.
Young people everywhere,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 10:18

Der Krieg hört nicht auf

Der Krieg hört nicht auf
[1966?]
Parole e musica di Dean Reed, attore e cantautore statunitense che divenne marxista e finì i suoi giorni (malamente) in Germania Est.
La versione originale era in inglese (“The War Keeps On”) ma non sono riuscito a trovarne il testo.
Così pure di una versione successiva in russo (“Война Продолжается”).
La versione in tedesco che presento è tratta dal sito dedicato all’autore
Nell’album “Дин Рид” (“Dean Reed”) pubblicato in Unione Sovietica nel 1966. Poi in parecchie raccolte successive.

Certamente una CCG DOC, e contro la guerra americana in Vietnam in particolare.
Proprio nel 1966 gli strateghi statunitensi ordinarono l’intensificazione delle operazioni cosiddette “search & destroy”, che si trasformarono ben presto in massacri indiscrminati.

Ripresero anche i bombardamenti a tappeto sul nord Vietnam che erano stati sospesi alla fine del 1965.
Sempre nel 1966 negli States si tennero le prime grandi manifestazioni, a New York, Washington, Chicago, Philadelphia, Boston e San Francisco.
Trommeln ständig dröhnen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 09:36
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أناديكم (Unadikum)

أناديكم (Unadikum)
diritti umani:
chi sono gli umani?????
quali diritti??????
9/3/2015 - 16:29
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Le déserteur

Le déserteur
Ecco il testo completo della versione finlandese di Tuula Saarikoski

Un ringraziamento speciale a Juha Rämö per questo contributo [CCG/AWS Staff]
Juha Rämö 9/3/2015 - 10:08
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Nino

Nino
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Nino dicono non c’è verso
(continua)
inviata da Donquijote82 9/3/2015 - 09:20
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Ramona

Ramona
(1980)

Letra: Alejandro Stuart
Música: Alejandro y Amparo Ochoa

Scritta in ricordo di una donna povera lasciata morire per le conseguenze di un aborto illegale, sulla porta di un ospedale, in Messico. Interpretata anche dalla figlia di Amparo Ochoa, Maria Ines.
Ramona pasa los días
(continua)
8/3/2015 - 23:14
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Armagideon Time

Armagideon Time
ARMAGIDEON TIME
(continua)
8/3/2015 - 22:46
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Il panorama di Betlemme

Il panorama di Betlemme
La mosca rappresenta le tragiche atrocità della nostra esistenza che non ci abbandonano mai, esercitando il loro vilipendio sull'umano anelito di divina giustizia. Anche nei momenti di più estrema sofferenza.
Giovanni 7/3/2015 - 16:34

The Sidney Carton's Final Speech

Let's not forget that these are the words of a renowned Victorian English author, intent on ennobling a countryman. The subtext is the moral supremacy of the English over 'Les Froggies'.
Harry Koetser 7/3/2015 - 10:26

Le Danseur de Nikowikwanda

Le Danseur de Nikowikwanda
Le Danseur de Nikowikwanda

Chanson française – Le Danseur de Nikowikwanda – Marco Valdo M.I. – 2015
Tirée d'une nouvelle d'Oskar Panizza, intitulée « Une Histoire de Nègre », dans la traduction française de Jean Bréjoux, La Différence, Paris (1979)



Encore une chanson inquiétante, mais où cette fois, le protagoniste est un nègre.

Ça me rappelle la chanson de Caussimon, Monsieur William:

Oui, mais le nègre dans le noir
Lui a coupé le cou
En deux coups
De rasoir…

De fait, si le docteur, car c'est le même docteur qu'avec l'Indien, a pensé une seconde, une seconde seulement, à Caussimon, il a dû avoir peur, très peur.

Et il aurait eu raison, car à la fin de l'entretien, le nègre – une force de la nature, un géant – se jette sur lui et commence à l'étrangler. Le docteur ne devra la vie sauve qu'à l'intervention de deux infirmiers musclés, qui finiront par ligoter le forcené. Mais... (continua)
Docteur, hello, vous docteur ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/3/2015 - 22:01
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Prohibition

Prohibition
El Dupa
Testo inglese-polacchese
We've came from district laying very far from here
(continua)
inviata da krzyś 6/3/2015 - 21:57
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Ragazza di Nanchino

Ragazza di Nanchino
In Italia sono misconosciuti, pur avendo alle spalle già tre album e importanti riconoscimenti. In Cina sono popolarissimi. È il paradosso di cui sono protagonisti i 7Grani, la combat folk band di Bizzarone, un paesino di confine nel comasco, formata dai fratelli Fabrizio (voce, chitarra e pianoforte), Flavio (basso e armonica) e Mauro Settegrani (chitarra, banjo e mandolino). A catapultarli nel cuore dell'Asia centrale è stata Ragazza di Nanchino, una canzone cui la tv di Stato cinese CCTV ha dedicato un lungo servizio, pochi giorni fa, mandandolo in onda durante il Tg del mattino. Ragazza di Nanchino, che rende poeticamente omaggio alle vittime cinesi della Seconda guerra mondiale, è il singolo di Neve diventeremo (cd+dvd), il progetto che la band dedica alla Memoria e alla Resistenza, attraverso canzoni originali e cover pregiate.
Le notizie sono tratte da Repubblica

Brano ispirato alla... (continua)
Cospargerò di petali il fiume
(continua)
inviata da Silva 6/3/2015 - 12:10
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La riva bianca, la riva nera

La riva bianca, la riva nera
Finnish translation by Hector performed by Katri Helena (1971)
Suomennos: Hector (Katri Helena, 1971)

ÄÄNESI MÄ KUULEN
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/3/2015 - 11:12
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Άσμα ασμάτων

Άσμα ασμάτων
Pentti Saaritsa [1972]
Album / Albumi: Agit Prop 1970-1977

La versione finlandese del poeta e traduttore Pentti Saaritsa (nato a Helsinki il 29 dicembre 1941) è stata interpretata per la prima volta dal gruppo Agit Prop (e raccolta nell'album-collezione Agit Prop 1970-1977).




The Finnish version by the poet and translator Pentti Saaritsa (born in Helsinki on 29 December 1941) was first recorded by the band Agit Prop (included in the collection album Agit Prop 1970-1977). [RV]
KUINKA KAUNIS ON RAKKAANI
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/3/2015 - 10:25
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Versão finlandesa / Versione finlandese / Finnish version / Version finnoise / Suomennos:
Pentti Saaritsa - Agit Prop


Here's a link to Grandola, performed partly in Potuguese and partly in Finnish by Agit Prop

Nella sua forma cantata (1974) dal gruppo Agit Prop si tratta in realtà di una versione bilingue: la prima strofa dell’originale portoghese è cantata all’inizio ed alla fine, mentre le strofe centrali sono la versione finlandese del poeta e traduttore Pentti Saaritsa.
Grandola
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/3/2015 - 09:53
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Run Joe

Run Joe
Moe and Joe had a candy store
(continua)
6/3/2015 - 02:46

La Fin des Indiens

La Fin des Indiens
La Fin des Indiens

Chanson française - La Fin des Indiens – Marco Valdo M.I. – 2015

Tirée d'une nouvelle d'Oskar Panizza, intitulée « Idées d'un Indien », dans la traduction française de Jean Bréjoux, La Différence, Paris (1979)

Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson terrible. Non, je ne parle pas de sa qualité, mais bien de quelque chose qui sème la terreur. Quelque chose d'effrayant. Mais une terreur bénéfique, une terreur qui bouscule la pensée et fait réfléchir ; bref, une terreur intelligente et salutaire.Elle n'a évidemment rien à voir, ni à faire, avec les délires terroristes que l'on connaît de nos jours. Bien sûr, je le vois à ton œil palpitant, la liquidation des populations indiennes (et peu s'en faut qu'elle fut totale) est en soi un chose effrayante, abominable et terrible. Cependant, ici, dans cette canzone particulière, ce n'est pas la fin des tribus indiennes qui effraye,... (continua)
Docteur, docteur, je viens pour te parler.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/3/2015 - 22:25
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#36 (Everyday)

#36 (Everyday)
C'è gente per la quale un assassino come Janusz Waluś continua a essere un eroe. In Polonia da poco è uscito un libro che racconta le circostanze di questi dramatici fatti, scritto da Michał Zichlarz e intitolato: "Zabić Haniego. Historia di Janusz Waluś" (Uccidere Hani. La storia di Janusz Waluś).

https://www.youtube.com/watch?v=LxZ_K3m57KE
Krzysiek Wrona 5/3/2015 - 21:03
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Бухенвальдский набат

Бухенвальдский набат
Finnish translation by Heimo Anttiroiko
Suomennos Heimo Anttiroiko
BUCHENWALDIN HÄLYTYS
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/3/2015 - 19:45
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
8a. Keskitysleirilaulu: La prima versione finlandese di Elvi Sinervo
8a. Keskitysleirilaulu: First Finnish version by Elvi Sinervo

Questa prima versione finlandese di Elvi Sinervo risale a circa la metà degli anni '30 del XX secolo. Se ne ricorda una incisione del gruppo JOS-Agit nell'album Työkansan Lauluja ("Canzoni del popolo lavoratore") del 1976.




This first Finnish version by Elvi Sinervo was released in mid 1930s. To be mentioned a recording by the ensemble JOS-Agit, included in the 1976 album Työkansan Lauluja ("Songs of the Working People").
KESKITYSLEIRILAULU
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/3/2015 - 17:15
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
FINLANDESE / FINNISH / FINLANDÉS [2] - Jaana Lappo / Liisa Tavi

Versione finlandese di Jaana Lappo eseguita da Liisa Tavi
Finnish translation by Jaana Lappo performed by Liisa Tavi
Versión al finlandés de Jaana Lappo, ejecutada por Liisa Tavi
Suomennos Jaana Lappo; Esitys: Liisa Tavi




Colpisce il fatto che Gracias a la vida abbia avuto più versioni artistiche nella lingua nazionale specialmente nei paesi nordici: Finlandia e Islanda, ad esempio. La presente versione finlandese, eseguita da un'altra grande cantante locale, Liisa Tavi, ne è un esempio.

The fact that Gracias a la vida has more than one artistic version in the national language in some Nordic countries (e.g. Finland and Iceland) should be considered noteworthy. The following Finnish version, performed by another great local singer, Liisa Tavi, is an exemple. [RV]
ELÄMÄLLE KIITOS
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/3/2015 - 15:09




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