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Drunt' im Prater ist ein Platzerl

Drunt' im Prater ist ein Platzerl
[1944]
Parole di Leo Strauss (1897–1944), librettista e musicista viennese, ebreo, rinchiuso prima a Theresienstadt e poi deportato ed eliminato ad Auschwitz.
Musica di Otto Skutečky (1907-1944), compositore probabilmente ceco del quale non so altro oltre che la data di nascita e quella – inequivocabile – di morte.

Una canzone molto simile nel tema a Ich weiss bestimmt, ich werd dich wiedersehen! di Adolf Strauss: il ricordo e la nostalgia dei giorni di amore e di sole - qui trascorsi al Prater di Vienna, uno dei parchi pubblici più grandi e famosi d’Europa e del mondo – bruscamente interrotti dalla deportazione e dalla separazione, lei spedita in qualche campo all’Est (forse Oświęcim/Auschwitz), lui rinchiuso a Theresienstadt… “Ma i sogni non conoscono ostacoli, ti giurai quando ti dissi addio: ci rivedremo ogni giorno ricordando il luogo e i giorni in cui la felicità un tempo ci venne incontro.”
Wenn andre Leut´ auf Urlaub reisen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2014 - 15:27

Das Lied von den zwei Ochsen

Das Lied von den zwei Ochsen
[1944]
Versi di Manfred Greiffenhagen (1896-1945), ebreo tedesco, berlinese, autore di cabaret.
Musica di Martin Roman (1913-1996), anche lui ebreo tedesco, pianista jazz.
Recentemente (2007) riproposta al grande pubblico dal basso baritono tedesco Christian Gerhaher e dalla ‎mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nella raccolta intitolata “Terezín/Theresienstadt”, pubblicata nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.‎
Testo trovato su “Und Die Musik Spielt Dazu! Kabarett in Theresienstadt”, titolo di un concerto tenutosi nel 2009 presso la sinagoga di Vöhl, nell’Assia.

Internato a Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen scrisse molti dei testi delle piéces teatrali e musicali messe in scena nel campo-ghetto. Come molti artisti ebrei lì rinchiusi – tra i quali il noto attore Kurt Gerron – fu costretto dagli aguzzini a prestarsi nel documentario di propaganda “Der Führer schenkt den Juden... (continua)
Ihr naht Euch wieder, schwankende Gestalten,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2014 - 13:53
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Terezín-Lied

anonimo
Terezín-Lied
[1943 o 1944]
Testo di autore sconosciuto
Sulla melodia di un brano (“Komm mit nach Varasdin”) contenuto nell’operetta “Gräfin Mariza” (1924) del compositore ungherese Emmerich Kálmán (1882-1953).
Recentemente (2007) nell’album intitolato “Terezín / Theresienstadt” interpretato dalla mezzo-soprano svedese Anne Sofie Von Otter, con i musicisti Bengt Forsberg, Christian Gerhaher e Daniel Hope.
Testo trovato su “Und Die Musik Spielt Dazu! Kabarett in Theresienstadt”, titolo di un concerto tenutosi nel 2009 presso la sinagoga di Vöhl, nell’Assia.
Ich bitte nicht lachen Sie über die Sachen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2014 - 10:56
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Das Lied von Theresienstadt

Das Lied von Theresienstadt
[1943 o 1944]
Parole di Walter Lindenbaum.
Musica dello stesso Lindenbaum o di ignoto compositore presente a Theresienstadt
Testo trovato qui

Viennese, ebreo, giornalita e scrittore, fondatore dell’associazione degli autori socialisti austriaci, Walter Lindenbaum fu da subito apertamente schierato contro il nazionalsocialismo, ben prima e anche dopo l'annessione (Anschluss) dell'Austria alla Germania nel 1938. Nella primavera del 1943, Walter, la moglie Rachel e la figlia Ruth di soli 5 anni furono arrestati e internati nel campo-ghetto di Theresienstadt, alla cui vita artistica Lindenbaum partecipò attivamente scrivendo canzoni per gli spettacoli di cabaret.

“Qui siamo 40.000 ebrei, credo che di più non potremmo starci. Quelli che non vengono spediti in Polonia, vengono portati via chiusi in una cassa. Quando la notte scende, noi stiamo nei cortili fra le baracche, inquieti. Guardiamo... (continua)
Wir sind hier 40.000 Juden,
(continua)
inviata da Bernart bartleby 17/3/2014 - 09:55
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Anarchista

Anarchista
[2001]
Testo e musica di Dezerter
Dall'album "Decydujące starcie"
Da http://www.tekstowo.pl/
Sito ufficiale http://www.dezerter.art.pl/
Może powinienem zabić prezydenta
(continua)
inviata da krzyś 15/3/2014 - 21:26
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Vladimir

Vladimir
marzo 2014
Testo e musica di Maciej Maleńczuk
Sito ufficiale http://www.malenczuk.art.pl/index_2.html

Maleńczuk mówi "NI CHUJA!"
Vladimir
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 15/3/2014 - 20:01
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Il giorno che la Terra smise di girare

Il giorno che la Terra smise di girare
[2011]
Nell’album significativamente intitolato “Faccie da cazzo”

Leggendo il testo outrageous di questa song mi è venuto in mente un vecchio film di John Carpenter, “Essi vivono” (“They Live”) del 1988... Ve lo ricordate? Quello in cui i dominatori del mondo sono tutti orribili alieni con le facce di teschio, riconoscibili solo con un paio di occhiali speciali?
Il giorno che la Terra smise di girare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2014 - 18:41
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La città delle vecchie

La città delle vecchie
[2011]
Nell’album significativamente intitolato “Faccie da cazzo”

Oltraggiosi Fucktotum! Pensate che aprendo la loro pagina, per un attimo è comparso un “fuck-simile” degli avvisi di sequestro di polizia, ma era una trovata di questa banda di coprolalici affetti dalla sindrome di Tourette...
Il divertente scambio di cordialità introduttivo è tratto da “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” (“Blazing Saddles”), mitico film diretto nel 1974 da Mel Brooks... E’ una delle scene in cui lo sceriffo afroamericano Bart (Cleavon Little), appena assegnato alla cittadina di Rock Ridge, incontra qualche difficoltà a farsi benvolere dalla popolazione locale...
“Ah, buon giorno signora, non trova che è una giornata stupenda?”
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2014 - 18:21
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Sol

Sol
2012
Come cambia il vento

Le proteste in Spagna del 2011, conosciute anche come il Movimento 15-M o come la rivoluzione spagnola, sono una serie di manifestazioni in corso in Spagna la cui origine può essere tracciata ai social network e al movimento civile della piattaforma digitale ¡Democracia Real Ya! (Democrazia Reale Ora!), con il supporto di altre 200 piccole associazioni.
La prima volta lo sentimmo in un bar a Malasaña
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/3/2014 - 18:19
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Çanakkale türküsü

anonimo
Çanakkale türküsü
[1915]
Canzone popolare
Rifacimento attribuito al cantastorie Ihsan Ozanoğlu di Kastamonu
Arrangiamento di Muzaffer Sarısözen
Turkish folksong
Probably reshaped by the bard Ihsan Ozanoğlu of Kastamonu
Arranged by Muzaffer Sarısözen

Siamo arrivati al famoso "centenario della Grande Guerra", quella che avrebbe dovuto concludere tutte le guerre; ed è un centenario che, pur ovviamente toccandoci, sarà bene affrontare via via a modo nostro. Ad esempio continuando imperterriti a non affrontare mai gli avvenimenti da una parte sola. Prendiamo ad esempio la Campagna dei Dardanelli del 1915, un autentico macello che ha, fra le altre cose, rappresentanto il "battesimo del fuoco" di paesi lontanissimi come l'Australia e la Nuova Zelanda, che si trovarono a mandare a morire la loro giovane generazione per prendere uno stretto di collegamento col Mar Nero. È la campagna dei Dardanelli, o di Gallipoli;... (continua)
Çanakkale içinde aynalı çarşı
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/3/2014 - 11:13
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Zwiewność

Zwiewność
Cantata dai tempi del primo disco del gruppo che allora si chiamò Kant

Testo di Bolesław Leśmian
Musica di Zbigniew Stefański
Dall'album "Z chórem i orkiestrą"
Dal sito ufficiale http://bezjacka.art.pl/

Nel tema di Ramadan :)
Brzęk muchy w pustym dzbanie, co stoi na półce
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 14/3/2014 - 23:42
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Dangerous Night

Dangerous Night
Album: Croz (2014)
Written by David Crosby and James Raymond

Dal nuovo album solista (il quarto - a distanza di vent'anni dall'ultimo...) del grande David Crosby, ecco una canzone scritta a quattro mani con James Raymond, il figlio dato in adozione e ritrovato trent'anni dopo...


We heard a line in the song "Dangerous Night." I want to believe I can pass happy to my child, but the truth gets lost and the system runs wild.

CROSBY: Yeah, and the two lines before it are: I try to write Buddha and it comes out guns. I vote for peace and the blood still runs.

So what are these lines about? Is this about what you - the legacy you want to leave to your kids?

CROSBY: Yes. And I worry a great deal about the world we're handing them. Our government is broken. Our democracy is broken. Other people own our government now. Yes, I am worried.
from Serve the song
Now some small parts seem right scattered here and there
(continua)
14/3/2014 - 17:25
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װער עס האָט אין בלאַט געלעזן

anonimo
װער עס האָט אין בלאַט געלעזן
Ver es hot in blat gelezn
[Fine 800]
Canzone raccolta negli anni 50, da qualche parte negli USA, da Ruth Rubin, folksinger ed etnomusicologa ebrea americana di origine russa.
L’interprete era un vecchio mendicante cieco, un immigrato ebreo originario di Vilnius, Lituania.
La registrazione è inclusa nel disco intitolato “Jewish Life: The Old Country”, pubblicato nel 1958 dalla Folkways Records.
Il testo in caratteri ebraici è presente nel libretto del disco (pag. 11).
Per quanto riguarda quello in caratteri latini, la versione presente su YouTube e quella nel libretto del disco differiscono un poco, ma mi pare che superino entrambe il controllo “anti-francioso” suggeritomi da Riccardo.

La canzone si riferisce ad uno dei tanti pogrom antisemiti che ebbero luogo nell’impero zarista nel corso dell’800. Ad Odessa, in particolare, i pogrom furono molto frequenti. I primi – nel 1821 e 1859... (continua)
װער עס האָט אין בלאַט געלעזן
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2014 - 10:09
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Damunt d'una terra

Damunt d'una terra
La versione greca è quella che ho anch'io, dal disco "Βασίλης Παπακωνσταντίνου" del 1978. Il testo è di Panos Falaras - Πάνος (Παναγιώτης) Φαλάρας - fecondissimo autore di testi per la canzone greca. Come nel caso de L' estaca, anche in questo Falaras ha composto un testo del tutto autonomo rispetto a quello originale. Se qualcuno provvede a una versione italiana dal catalano, io ne potrei fare la versione greca e anche tradurre in italiano quella di Falaras (che non è per niente male).
Gian Piero Testa 13/3/2014 - 14:29

Karussell (Wir reiten auf hölzernen Pferden)

Karussell (Wir reiten auf hölzernen Pferden)
Chanson allemande – Karussell (Wir reiten auf hölzernen Pferden) – Manfred Greiffenhagen – 1944

Texte de Manfred Greiffenhagen (1896-1945), juif allemand, berlinois, auteur de cabaret.
Musique de Martin Roman (1913-1996), lui aussi juif allemand, pianiste de jazz.
Texte trouvé sur The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Interprétation de la Norvégienne Bente Kahan dans son disque « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, publié dans les années suivantes aussi allemand et en anglais.
Récemment reproposée au grand public de la basse baryton allemand Christian Gerhaher et de la mezzo-soprano suédoise Anne Sofie von Otter dans le recueil intitulé « Terezín/Theresienstadt », publiée en 2008 par Deutsche Grammophon.

Interné à Theresienstadt, Manfred Greiffenhagen écrivit beaucoup des textes des pièces théâtrales et musicales mises en scène dans le camp-ghetto. Comme beaucoup d'artistes juifs... (continua)
CARROUSEL (SUR LES CHEVAUX DE BOIS)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/3/2014 - 11:09
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Ballade des Vergessens

Ballade des Vergessens
[1925]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.



Invettiva contro il revanscismo diffusissimo nella Germania tra le due guerre, sentimento che avrebbe pesantemente contribuito all’affermazione del nazionalsocialismo… Klabund morì giovanissimo nel 1928, a causa delle tubercolosi contratta da bambino, ma aveva già chiaramente capito i futuri sviluppi… Chissà cosa avrebbe scritto se fosse stato vivo nel 1933!
Lo pseudonimo Klabund con cui Alfred Henschke si firmava significa “spirito vagabondo”, dalla fusione di “Klabautermann”, lo spirito protettore delle... (continua)
In den Lüften schreien die Geier schon
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2014 - 09:58
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The Highwayman

The Highwayman
Meravigliosa non la conoscevo sinche',mia figlia non me ne parlo'.Stanno studiando a scuola questa poesia e mi ha raccontato di essere rimasta incantata dalla canzone .L'ho trovata su youtube e' veramente commovente.
jenny 12/3/2014 - 19:13
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Lettera da Sant'Anna di Stazzema

Lettera da Sant'Anna di Stazzema
2013
Così canterò tra vent'anni

testo trascritto dal video

Sulla strage di Sant'Anna si veda Sant'Anna di Stazzema
Anche stamattina c'è il sole
(continua)
inviata da donquijote82 12/3/2014 - 15:23

Si estirem tots, ella caurà…

Antiwar Songs Blog
Si estirem tots, ella caurà…
Da oggi L’estaca è una delle canzoni fondamentali di questo sito: una canzone che non cessa ancora oggi di essere una delle principali canzoni di libertà del mondo: nata nella Spagna oppressa dal Franchismo, ha attraversato i regimi di qualsiasi (finto) “colore”, dalla Polonia fino alla rivolta tunisina e alla Russia dello “zar” Putin. Composta […]
Antiwar Songs Staff 2014-03-12 11:54:00
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A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio

A Sante Caserio, <i>o</i> La ballata di Sante Caserio


L'ultima strofa, recitata, è in italiano; la traduzione è di Kirill Medvedev, membro e cantante del gruppo. Nel video è presetata in sovrimpressione l'intera storia di Sante Caserio. [RV]
БАЛЛАДА О САНТЕ КАЗЕРИО
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2014 - 00:52
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Ciao Siciliano

Ciao Siciliano
Ecco il testo reperito oggi da questa pagina http://zapytaj.onet.pl/

E se muore per l’amore
Pensi spesso poi capisce
Che la guerra ti fa male
E l’amore molto be
Meglio letto che la guerra
Per restare sul la terra
La nessuno ti disturba
Amorati non ci so
Meglio letto che Guerra
Per sentirti lo averla

https://www.youtube.com/watch?v=6OiCKwhLVXc

Sembra in italiano, ma risulta essere scritto da giornalista, scrittore, sceneggiatore e soprattutto autore di canzoni Andrzej Bianusz (il responsabile della traduzione letteraria della "Blouingh en de' Uind" del Dilano Bob), all'esigenza di introdurlo nel film di qui sopra, cioé "Come ho scatenato la ...". Credetemi che c'è un richiamo infrenabile dalle parti mia di venire a capo, da dove provenga la melodia della tarantella che lo accompagna, da stupire non uno, ma i tre come me :-)!
Me la date 'na mano (basta che non sia 'na palmata)?
Saludos, muy obligato!
krzyś ³ 11/3/2014 - 22:33
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Marlene Dietrich: Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt

Marlene Dietrich: Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt
Chanson allemande – Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt – Friedrich Hollaender – 1930
Paroles et musique de Friedrich Hollaender (1896-1976), auteur et compositeur allemand de chansons et de musique pour le cinéma.

Interprétée par Marlène Dietrich dans le film « Der Blaue Engel » (L'Ange Bleu), dirigé en 1930 par Josef von Sternberg, avec la Divine dans le rôle de la serveuse de cabaret Lola-Lola, entourée d'Emil Jannings et Kurt Gerron. Le scénario, en grande partie écrit par Carl Zuckmayer, était basé sur la nouvelle de Heinrich Mann « Professor Unrat » publiée en 1905.

Je propose cette chanson, quoique dans les Extras, pour différentes raisons que je vais illustrer :

L'écrivain Heinrich Mann (1871-1950), auteur du récit dont « L'Ange Bleu » fut tiré, a été un fier opposant du nazisme et pour cela forcé à la fuite et à l'exil déjà en 1933. Inutile de dire que toute son œuvre... (continua)
DE LA TÊTE AUX PIEDS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/3/2014 - 22:02
La pagina de L'estaca è stata ristrutturata in modo radicale. Col tempo, si erano “sedimentate” nella pagina di questa importantissima canzone versioni e traduzioni in una grande quantità di lingue (e molte, probabilmente, ancora ne esistono); è stato quindi deciso di darle veramente la veste che merita, con l'inserimento di tutti i video che è stato possibile reperire delle varie versioni. Da oggi L'estaca è una delle canzoni fondamentali di questo sito: una canzone che non cessa ancora oggi di essere una delle principali canzoni di libertà del mondo: nata nella Spagna oppressa dal Franchismo, ha attraversato i regimi di qualsiasi (finto) “colore”, dalla Polonia fino alla rivolta tunisina e alla Russia dello “zar” Putin. Proprio da qui proviene ciò che al tempo stesso, a nostro parere, è il documento più impressionante e la testimonianza più precisa della natura libertaria di questa canzone: un gruppo di persone canta la versione russa della Gruppa Arkadij Koc, subito dopo essere state arrestate, dentro un cellulare della Polizia. Un video che è un simbolo.
Riccardo Venturi 11/3/2014 - 20:28
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An allem sind die Juden schuld

An allem sind die Juden schuld
¡LOS JUDIOS TIENEN LA CULPA DE TODO!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2014 - 16:27
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Marlene Dietrich: Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt

Marlene Dietrich: Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt
ESTOY HECHA PARA EL AMOR DE LA CABEZA A LOS PIES
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2014 - 16:24
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Gaslied

Gaslied
CANCIÓN DEL GAS
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2014 - 15:26




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