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Inno della Libertà

anonimo
Inno della Libertà
[Fine 800]
Parole di anonimo operaio del bresciano.
A trascriverle nel 1893 fu Camillo Prampolini (1859-1930), tra i fondatori nel 1892 del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, antimilitarista e anticolonialista.
Da cantarsi sull’aria della canzone napoletana “Funiculì Funiculà” (musica di Luigi Denza, 1880)
Interpretata da Michele L. Straniero, ma ignoro da quale disco provenga l’incisione.

Che fosse questo l’inno originario del Partito Socialista Italiano? Intendo dire, non quello che noi abbiamo avuto la sfortuna di conoscere ma quello che combattè accanto ai Fasci siciliani contro la corruzione, l’autoritarismo e la violenza del governo protofascista di Francesco Crispi e che da questi fu sciolto nel 1894…
Le plebi sotto il giogo del borghese
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 15:37
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Argentiina

Argentiina
1982
Album: Tie Vie


The Finnish rock band Eppu Normaali published a song Argentiina on their LP Tie Vie, comparing the war of Falkland to a bad football game with cheating, an incompetent referee (who only understands baseball) and "the choir of the disappeared" as the cheerleaders.
On yllämme raitapaidat Argentiinan,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/1/2014 - 15:35
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Ammenta

Ammenta
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra

Una canzone contro le basi e i poligoni militari in Sardegna. Vi si fa riferimento anche alla cosiddetta “rivolta di Pratobello” in Barbagia quando, nel giugno del 1969, la popolazione di Orgosolo protestò contro un reparto dell'Esercito Italiano che aveva occupato un'area del territorio comunale adibita a pascolo libero, con l'intenzione di creare un nuovo poligono di tiro e addestramento. Dopo alcuni giorni di occupazione l'esercito si ritirò.
Si veda al proposito, e per maggiori informazioni sull’episodio, la canzone Pratobello di Niccolò Giuseppe Rubanu.

Credo infine che gli ultimi versi si riferiscano alla costellazione di Orione e ai sui “Re Magi”, tre delle stelle più brillanti dell’intera volta celeste. E’ proprio dalle Istentàles (“stelle brillanti”?) che prende il nome un altro importante gruppo musicale sardo già presente sulla CCG con diverse canzoni.
Intendhe tzoccu de sas bombas in Lula
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 13:49
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Cantendhe pro non pranghere

Cantendhe pro non pranghere
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra
Una gherra infernale nos istan preparendhe e cren de fagher assu.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 12:52
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Shosholoza

anonimo
Shosholoza
Canto popolare Ndebele
(ca. II metà XIX secolo)
Ndebele folksong
(about 2nd half of 19th century)

Qualcuno dice che Shosholoza è il “secondo inno nazionale del Sudafrica”. Può essere; in effetti, a prescindere dalla sua valenza di “inno”, è sicuramente un simbolo della nazione sudafricana oltre ad essere conosciuto in tutto il mondo. Quel che più interessa (e deve interessare) a questo sito è però la sua origine, che è quella di un canto di lavoro e, molto spesso, di prigionieri.

In origine, Shosholoza era un canto popolare Ndebele in stile “chiama e rispondi”, nato nello Zimbabwe, ma divenuto popolare in Sudafrica. Le sue origini sono da ricercare nei lavoratori migranti Ndebele che si recavano nelle miniere sudafricane a bordo di treni. L'autore è sconosciuto; in breve divenne la canzone principale dei minatori che emigravano nelle miniere d'oro e di diamanti. Gli Ndebele vivono principalmente... (continua)
Shosholoza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2014 - 11:44
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Su testamentu

Su testamentu
[Fine 1900 o inizio 1901?]
Testo trovato in “Peppino Mereu. Poesie complete”, a cura di Giancarlo Porcu, traduzione di Giovanni Dettori, Marcello Fois, Alberto Masala, Edizioni Il Maestrale, 2004.
Trovata su YouTube in un’interpretazione dei Tenores di Orgosolo risalente al 1961.

Una poesia forse davvero scritta in punto di morte, comunque non compresa nella raccolta originaria “Poesias” del 1899. In ogni caso quella di Mereu fu una vita intera trascorsa “in punto di morte”, che fu sempre di salute inferma e che morì a soli 29 anni, probabilmente per una grave forma di diabete. Ciò non gli impedì di cantare con forza, con coraggio e con ferocia la sua Sardegna afflitta dalla fame, dalla malaria e dal sopruso e dalla brutalità di “barones” e “feudatarios” e dei loro sgherri.

«Senza distinziones curiales devimus esser, fizzos de un'insigna, liberos, rispettados, uguales.»
«Senza distinzioni di casta dobbiamo essere tutti figli di un simbolo, liberi, rispettati, uguali.»

Peppino Mereu
Como chi so a lettu moribundu
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 10:57
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La filanda

La filanda
[1972]
Parole di Vito Pallavicini (1924-2007), paroliere italiano.
Musica di Alberto Fialho Janes (1909-1971), compositore e paroliere portoghese.
Singolo del 1971 poi nell’album “La filanda e altre storie” del 1972.
Cover italiana del brano di Amália Rodrigues intitolato “É ou não è” del 1971.




Caso di cover con un testo completamente diverso dall’originale e che nella versione di Pallavicini e Milva diventa una sorta di “contrasto” (seppur risolto intimamente, che la voce è una sola) tra la povera filandera, ingallata dal figlio del padrone, ed il padrone stesso, che ovviamente non ne vuole proprio sapere di averla come nuora. Purtroppo la canzone parte arrabbiata ma non si conclude con una rivendicazione di genere e di classe bensì con la triste e rassegnata accettazione che nel mondo ci sarà sempre chi comanda e chi ubbidisce (chi lo ficca, e chi ne patisce le conseguenze) e, anzi, con una parziale assunzione di responsabilità, ammissione d’ingenuità, della povera ragazza abusata ed inguaiata dal giovane riccastro…
Cos'è, cos'è
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 09:07
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Tango Atlantico

Tango Atlantico
1986
Big world
It's Christmas time again
(continua)
inviata da donquijote82 1/1/2014 - 23:31
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L'arrivo di Mao Tse Tung in Paradiso

L'arrivo di Mao Tse Tung in Paradiso
[1977]
Parole e musica di Alberto Camerini
Dal disco «Gelato metropolitano»

Buffa, no?
Solo non ho idea di chi sia l’Eligio citato più o meno a metà canzone...
Giulio, «Il Divo», invece sappiamo tutti bene chi era...
Adesso vi vorrei cantare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2014 - 22:07
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Mao Mao

Mao Mao
[1967]
Scritta da Gérard Guégan (1940-), scrittore giornalista e critico cinematografico francese, all’epoca militante comunista.
Musica di Gérard Hugé, direttore d’orchestra e compositore.
Nella colonna sonora del film di Jean-Luc Godard «La Chinoise», 1967.

Un anno prima del Maggio francese, cinque ragazzi si chiudono in un appartamento per confrontarsi sul «che fare?». L’unico testo a loro disposizione sembra essere il «libretto rosso» di Mao Tse-tung, in innumerevoli copie. Ciascuno reagisce diversamente al confronto, all’isolamento, all’indottrinamento. Véronique è la più radicale di tutti e decide di uccidere un ministro sovietico in visita a Parigi. Riuscirà nell’intento, non prima però di aver ucciso anche un malcapitato per errore. Alla fine sembra che tutti i protagonisti (tranne uno che si suicida) tornino ad una normale vita borghese. (Non ho visto il film, ho solo fatto una... (continua)
Le Vietnam brûle et moi je hurle Mao Mao
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2014 - 21:39
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La nuova Lega

La nuova Lega
[1972]
Da «Apro gli occhi di donna su 'sta vita»

Aggiornamento de La Lega (Sebben che siamo donne)...
Ci siam prese per la mano e in catena
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2014 - 20:36
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Di u populu

Di u populu
[2013]

1973-2013 Altri Menti

Parolle: Ghjuvan' Federicu Terrazzoni
Musica: Jean-do Leca
Sentu batta i rimori
(continua)
inviata da adriana 1/1/2014 - 15:03
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Madiba

Madiba
[2013]

Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini

1973-2013 Altrimenti
Madiba...
(continua)
inviata da adriana 1/1/2014 - 14:30

Viva quel comunista

anonimo
Viva quel comunista
[1924]
Trattandosi di un frammento di canzone popolare facilmente ormai perduta, mi sono preso la libertà di intitolarla dal suo primo verso noto.

In memoria di Giovanni Corvi, l’unico che subito vendicò - occhio per occhio, dente per dente - l’assassinio di Giacomo Matteotti.
Scaricato dalla sinistra (anche perchè il dirigente fascista vittima della vendetta era stato un repubblicano ed amico di Nenni), considerato un esaltato, Giovanni Corvi si fece 20 anni di manicomio, di galera e di confino, per poi essere ammazzato a Cocconato d’Asti nel 1944, in un ultimo dell’anno come oggi, dalle guardie repubblichine che lo stavano trasferendo in qualche campo di prigionia.
Le circostanze precise della sua morte non sono mai state chiarite.

«Nemmeno nei pochi versi, arrivati in qualche modo fino a noi, di questa canzone, probabilmente scritta a caldo, si fa menzione del nome di Giovanni Corvi.... (continua)
[...] Viva quel comunista
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2014 - 00:32
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Himno del Batallón Mateottí

Himno del Batallón Mateottí
[1936]
Parole di José Santacreu, ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti.
Musica di Abelardo Mus i Sanahuja, conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano.

Il battaglione delle Brigate internazionali intitolato al nostro Giacomo Matteotti nacque nel 1936 da una scissione avvenuta all’interno della Colonna Italiana a causa dei soliti, frequenti contrasti tra le diverse anime, quella anarchica e quella comunista prime fra tutte. Nel «Matteotti» confluirono socialisti e comunisti, che nella Colonna Italiana si erano trovati in minoranza. Ma pochi mesi dopo il battaglione si sciolse nella Brigata Garibaldi.
Eredi di quel battaglione, che combattè a Teruel, a Carrascal di Huesca e a Madrid, furono le «Brigate Matteotti», formazioni partigiane legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Audaces, bravos leones,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 23:56
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Acorda Maria Bonita

Acorda Maria Bonita
[Anni 30]
Parole e musica di Volta Seca, il più giovane tra i cangaceiros che fecero parte della banda di Lampião e che ebbe la fortuna di sopravvivere al suo sterminio avvenuto nel 1938. Abile tiratore,Volta Seca, fu anche un bravo compositore, benchè fosse all’epoca pressochè analfabeta. Si può ben dire che la colonna sonora di quell’ultima, gloriosa stagione del «cangaço» la scrisse proprio lui.

Nel disco «Cantigas de Lampeão» del 1957.
Poi nel disco collettivo curato da Aluízio Falcão dedicato a “A música do cangaço” del 1984.



Ripresa da moltissimi artisti di lingua portoghese e fusa insieme ad un’altra canzone di Volta Seca (o di uno dei vari poeti e cantanti che componevano la numerosa banda di Virgulino Ferreira da Silva detto Lampião) intitolata «Se eu soubesse».

«Acorda Maria Bonita» è anche la base testuale e musicale della «Ballata di Maria Bonita», canzone di Anna Identici... (continua)
Acorda Maria Bonita
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 21:52
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L'Elefante Bianco

L'Elefante Bianco
Ho trovato un commovente e coraggioso (benchè non proprio riuscito) tentativo di cover da parte di un musicista giapponese, tal Jyonson Tsu (se ho capito bene)... Commovente perchè canta in italiano e coraggioso perchè cimentarsi con un mostro sacro come Demetrio Stratos...! Ma si sa, molti giapponesi amano alla follia il nostro progressive... Ci sono stati gruppi italiani di quel genere e periodo che in Oriente sono amatissimi e qui magari non se li è mai inculati nessuno (per dirla finicchia)...
Bernart Bartleby 31/12/2013 - 17:57
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1940

1940
Ad accompagnare De Gregori in questo suo "Alice non lo sa" c'erano tanti musicisti. Tra questi, il gruppo dei Blue Morning, con alla chitarra elettrica un uomo innamorato del blues: Roberto Ciotti.

Roberto Ciotti è scomparso oggi, 31 dicembre, a soli 60 anni.

Volevo qui ricordarlo con la sua famosa "No More Blue", che fu anche nella colonna sonora di "Marrakech Express" di Gabriele Salvatores (1989)

Bernart Bartleby 31/12/2013 - 16:44
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Le Pénitencier

Le Pénitencier
[1964]

Enregistrée par Johnny Hallyday. Adaptation française d'une chanson étazunienne The House of the Rising Sun The House of the rising sun, faite par Hugues Aufray et Vline Buggy, pour Johnny Hallyday.
En 2011, Hugues Aufray l' a enregistrée et a donné une autre adaptation de The House of the rising sun, sous le titre L'Hôtel du Soleil Levant.

Marco Valdo M.I. en a fait une parodie sous la forme d'une chansonchôme : "La fermeture" .
Les portes du pénitencier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/12/2013 - 15:56
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Amore mio non piangere

anonimo
Amore mio non piangere
Canto di risaia interpretato sia da Giovanna Daffini (in "Bella ciao" del 1964, poi in “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998) che da Anna Identici (in “Alla mia gente…”, 1971)
Testo in “Canti popolari italiani”, a cura di Giuseppe Vettori, 1974.
La versione presente su Il Deposito riporta un’ultima strofa aggiuntiva, non consueta, che ho inserito tra parentesi.

Una canzone che – come molte canzoni popolari - ha stretta connessione con altre di diversa declinazione (nate in ambito partigiano, militare, operaio…), come per esempio “Senti le ruote che girano”, citata da Gian Piero Testa a commento della canzone di naja Cara burbetta
Amore mio, non piangere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 13:47

A mezzanotte in punto

anonimo
A mezzanotte in punto
Canzone diffusa in tutta l’Italia settentrionale sul tema del contrasto tra figlia e padre padrone.

Per esempio, nel volume con CD intitolato “Voix d’Italie” (1999), a cura di Ignazio Macchiarella, docente universitario in Etnomusicologia.

Faceva parte anche del repertorio di Paolina “Lina” Mazzola, classe 1923, di Pompiano, Brescia, ultima sopravvissuta del Coro delle Mondine di Opera, scomparsa nel 2011. (fonte: Coro Ingrato)
A mezzanotte in punto, la bella la si risveglia.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 11:28

E la vita dei mondine

E la vita dei mondine
Dal repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).

Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questo collage di canti di risaia.
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro Ingrato di Milano)
E la vita dei mondine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 10:01

È arrivato il 18 aprile

È arrivato il 18 aprile
[1948]
Canzone di autore anonimo, nel repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).
Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questa “E’ arrivato il 18 aprile”
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro... (continua)
È arrivato il 18 aprile - paraponziponzipò
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 09:46
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Ai fratelli Cervi, alla loro Italia

Ai fratelli Cervi, alla loro Italia
28 dicembre 1943 - 28 dicembre 2013
70 anni dopo la loro memoria è ancora viva

Poesia di Salvatore Quasimodo Nella raccolta intitolata «Il falso e vero verde», pubbicata nel 1956

(Bernart Bartleby)
Interpretata in musica da Mario Rossi e l'Orchestra Del Circolo Arci Arturo Toscanini nel Concerto Per la Resistenza Torino 1964

In tutta la terra ridono uomini vili,
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/12/2013 - 09:29
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Walc

Walc
È morto un gran compositore polacco Wojciech Kilar.
Krzysztof Wrona 29/12/2013 - 11:07
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Trauma of War

Trauma of War
[2013]
Album :The mediator between head and hands must be the heart
Children watch their mothers die
(continua)
inviata da adriana 29/12/2013 - 11:02
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A Song for Alan Turing

A Song for Alan Turing
[2002]
Lyrics and Music by Stephen J Pride
Testo e musica di Stephen J Pride

Per la storia di Alan Turing si veda The Apple
Manchester, southern England
(continua)
inviata da donquijote82 27/12/2013 - 19:07
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Todo cambia

Todo cambia
Dopo questo ripasso vorrei rivedere il film. Mi è rimasto impresso dalla prima visione. La voce di Mercedes Sosa ritorna fascinosa e struggente. La bellezza rimane intatta.
Geniale Nanni Moretti nelle sue scelte.
anna maer 27/12/2013 - 17:46
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'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu)

'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu)
d'après L’ASINO, version italienne de MondOrchestra
d'une chanson sicilienne – 'A rivoluzioni du 1848 ('U saziu nun criri a lu diunu) o U Sceccu – MondOrchestra – 2003

De l'album “Banditi, Pirati e Carrettieri”

Un morceau traditionnel, un réarrangement de Rocco Pollina du MondOrchestra, remontant à la révolution indépendantiste sicilienne ou « Printemps des peuples » de 1848, une révolution anti-bourbonique qui eut comme centre moteur Palerme. Pendant 16 mois, jusqu'en mai 1849, la Sicile se gouverna en État indépendant avec Ruggeru Sèttimu à la tête du gouvernement. Ensuite les Boourbons reprirent en main la situation et Ruggeru Sèttimu fuit à Malte où il mourut en exil en 1863.

(J'imagine que cette chanson plaira à Marco Valdo M.I et, surtout, à son inséparable Lucien Lane.)

Bien sûr qu'elle nous a plu et d'ailleurs, on l'a traduite en français... ou plutôt, on l'a réarrangée en une... (continua)
L'ÂNE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/12/2013 - 16:24

Un, deux, trois, quatre, cinq, six jours

Un, deux, trois, quatre, cinq, six jours
J'ai retrouvé le texte des comptines sur un site acadien ; les deux qui nous intéressent et bien d'autres. J'en ai tiré le texte et j'ai même trouvé des interprétations enfantines...
Comme qui dirait : Un texte et une petite vidéo valent mieux qu'un long concours.

Cordial

Lucien Lane

Violette à bicyclette



Un, deux, trois, quatre, cinq, six, sept
Violette, Violette,
Un, deux, trois, quatre, cinq, six, sept
Violette à bicyclette

LES PETITES MARIONNETTES



Ainsi font font font, les petites marionnettes
Ainsi font font font,
trois petits tours et puis s’en vont.
Les poings aux côtés,
Marionnettes marionnettes,
Les poings aux côtés,
Marionnettes sautez sautez.
La taille cambrée,
Marionnettes marionnettes,
La taille cambrée,
Marionnettes dansez dansez.
Puis le front penché,
Marionnettes marionnettes,
Puis le front penché,
Marionnettes saluez saluez.
Lucien Lane 27/12/2013 - 15:22
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Piccola storia ignobile

Piccola storia ignobile
Si un nuevo aplazamiento no lo impide, previsiblemente el Consejo de Ministros aprobará su anteproyecto de ley del aborto, y España, en este asunto, volverá 30 años atrás de un plumazo. La norma, que llega con la firma del ministro de Justicia, Alberto Ruiz Gallardón, eliminará el sistema actual de plazos, en el que el aborto es un derecho de la mujer durante las primeras 14 semanas de embarazo, y retomará el anterior sistema de supuestos: el mismo que rigió entre 1985 y 2010; pero, previsiblemente, con supuestos más restringidos. Sería, así, la ley más dura en tres décadas.
PEQUEÑA HISTORIA INNOBLE
(continua)
27/12/2013 - 12:09




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