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Autore Riccardo Venturi

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Ghettologia

Ghettologia
[Ottobre 2023]
Ci si finisce dentro, rinchiusi,
(continua)
13/10/2023 - 09:05
Percorsi: Ghetti

Ogni bandiera

Ogni bandiera
[10.10.2023]

Nota. Oramai molto raramente scrivo delle cose col mio nome e cognome. Ma ogni tanto mi torna in mente, e questo è uno di quei momenti. Lo schifo che mi pervade è immenso: questo il motivo ultimo. [RV]
Ogni nemico è invenzione di sangue,
(continua)
10/10/2023 - 21:43

Va!

Va!
[1997]
Con auguri di buon anno a tutti e tutte.
Fa parte di una specie di raccolta
Scritta a Livorno
Una lontana notte di primavera.
Io devo confessare all'infinito
(continua)
31/12/2021 - 01:14

Deux fois 20

Deux fois 20
09-03-2020
Chanson apocalyptique en langue française.
La chançon est escripte en Françoys par ce qu'y ne fauldroit pas mourir en Angloys.
Quand on sera tous morts après un déluge ridicule
(continua)
9/3/2020 - 15:58

9 / 9 / 9

9 / 9 / 9
[9/9/2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Venturi
Musica / Music / Musique / Sävel: [ ]

Il 9 settembre di duemiladieci anni fa, vale a dire il 9 settembre dell'anno 9 dopo Cristo, le tre legioni del generale Publio Quintilio Varo furono annientate. E' la battaglia della Foresta di Teutoburgo, nell'odierna Bassa Sassonia (presso la collina di Kalkriese). La Clades Variana, come la chiamarono gli storici latini (Tacito in primis, negli Annales, ed anche Velleio Patercolo, contemporaneo degli eventi), o Hermannsschlacht (o Varusschlacht), come la chiamano i tedeschi, è probabilmente un evento centrale nella storia europea, nonostante la sua enorme antichità. La civiltà romana prese atto che, nel nord della Germania, c'erano dei popoli che della sua missione civilizzatrice non ne volevano proprio sapere; ed è un atto che, nella Storia, si è ripetuto parecchie volte.

I Cherusci... (continua)
Povero Arminio, povero Varo,
(continua)
9/9/2019 - 21:19
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2 Juni 1967 (oder Das Argument Der Straße)

2 Juni 1967 (<em>oder</em> Das Argument Der Straße)
[1968]
Nell'album "Wenn der Senator erzählt"

Non intendo una parola di tedesco, vado sempre ad intuito e di traduttore automatico e poi... aspetto una traduzione del Venturi, o di Marco Valdo M.I., o di Francesco Mazzocchi...

Però, quando il titolo è una data anche un ignorantone di tedesco come me può arrivare ad abbozzare un commento introduttivo...

Il 2 giugno 1967 è per molti versi una data epocale nella storia della Germania occidentale.

Quel giorno a Berlino Ovest si tenne una grande manifestazione di protesta contro la visita ufficiale dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi il quale, dopo il golpe realizzato nel 1953 da USA e GB contro il legittimo governo di Mohammad Mosadeq, regnava sull'Iran col pugno di ferro della sua polizia segreta, la famigerata SAVAK. Le proteste di piazza non erano soltanto contro il regime iraniano ma anche contro il suo mentore, gli USA, responsabile... (continua)
Da habt ihr es, das Argument der Straße
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/3/2019 - 11:58

Un tranviere

Un tranviere
[17 febbraio 2010]
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André (1940-1999), Un medico [Non al denaro, non all'amore, né al cielo, 1971]
Pubblicata originariamente sull'Ἐκβλόγγεθι Σεαυτόν Asocial Network (17-2-2010)

La fermata De André-Ciliegi sulla tramvia fiorentina (linea T1) è la penultima andando verso Scandicci-Villa Costanza (o la seconda andando verso Firenze). E preceduta, o seguita, da "Aldo Moro" e "Resistenza", e il trio Aldo Moro-Resistenza-De André mi è apparso come una delle singolari curiosità del caso, al pari della fermata dei Ciliegi. Ci sarebbe stato bene anche un "Pertini", ma non c'è. Siccome avevo già tutto in testa da giorni nella mia mente malata, ho preso apposta la tramvia per andare a fotografare i cartelli della fermata. La canzone originale è, ovviamente, "Un Medico", vale a dire il "Dottor Siegfried Iseman" di Edgar Lee Masters. [RV 17-2-2010]
(continua)
11/1/2019 - 01:19

Costo sociale

Costo sociale
[aprile 2018]
Testo e musica dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Da un'idea di Riccardo Venturi
Coro del Coordinamento Anarchico e Libertario di Firenze



In questo caso ho fatto un po' da tramite: il mio vecchio amico Riccardo Venturi, pochi giorni fa ricoverato in terapia intensiva per l'ennesimo infartino (avrete notato forse la sua assenza dal sito per qualche giorno), mi ha pregato di sviluppare una sua idea di canzonetta che aveva avuto nelle lunghe ore notturne, tenendo conto che in una UTIC si può fare ben poco, essendo nudi e costretti a letto in una cosa che somiglia abbastanza al 41 bis. Ho eseguito volentieri la bisogna, seguendo i precisi suggerimenti di RV, anche se il suddetto è oramai già bell'e che a casina sua, fa le traduzioni in svedese, si fa le pere d'insulina perché gli è schizzata su la glicemia a valori mostruosi in conseguenza dell'evento traumatico e fischietta... (continua)
Disteso ignudo solo nella notte
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 18/4/2018 - 12:30
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Gang: Paz

Gang: Paz
[2000]
Sandro e Marino Severini (Gang)
Album: ControVerso

Per chi magari non lo sapesse, questa è l'unica canzone al mondo, per quanto se ne sappia, dedicata a Andrea Pazienza. E'anche l'unica canzone in Italia dove si dice "se l'hanno presa loro", per un motivo abbastanza ignoto perché "se la son presa loro" sarebbe comunque entrato nella metrica; una canzone, insomma, con un vero e proprio ἅπαξ λεγόμενον. Fa parte originariamente dell'album dei Gang ControVerso, del 2000; da poco, Bologna se l'avevano presa loro, vale a dire la destra, nel giugno del 1999. Poi, dicono, è ritornata a sinistra (dobbiamo ridere?). Da allora, come tutti sanno, la luna piange rosa; e il Paz non s'è perso niente. Siamo noialtri che abbiamo perso lui; e, ogni tanto, si ricanta la sua canzone. [RV]




Paz interpretata da un supergroup di eccezione: i Gang (Sandro e Marino Severini), Gianluca Spirito e Andrea... (continua)
Da quando non ci sei,
(continua)
23/12/2016 - 18:40

La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug]

La crociata dei Siriani [Der Syrierkreuzzug]
[8 settembre 2015]
Una sostituzione della Crociata dei Ragazzi di Bertolt Brecht
adattata a questi luminosi tempi nuovi, anzi nuovissimi
Basata sulla traduzione di Ruth Leiser e Franco Fortini
e magari anche sulla musica di Benjamin Britten o di altri
dove si parla di gente in marcia, muri, soldati, stazioni,
primi ministri, quote profughi e anche cani.
In Siria, tra il '12 e il '15
(continua)
8/9/2015 - 07:51

Profilation Cookies Blues

Profilation Cookies Blues
[June 15, 2015]
Lyrics by Riccardo Venturi
Music: Ad libitum
And so we have to inform you,
(continua)
15/6/2015 - 20:52
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The Rich Man and the Poor Man

The Rich Man and the Poor Man
[1932]
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dall’autore stesso, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records






Nell’interpretazione del duo Bob and Louise DeCormier nella raccolta “Hootenanny Tonight!” edita nel 1959 dalla Folkways Records.

Infine, ancora Bob Miller nella recente raccolta “Protest Songs - Stark Songs Of Struggle And Strife” pubblicata nel 2012 dalla inglese Not Now Music.

Molto interessante ed attuale questa canzone, che credo piacerà molto sia al Venturi che a Marco Valdo M.I.
E nell’ultima strofa la stessa magra, magrissima, ormai inutile consolazione de 'A livella di Totò.
There's just two kind of people, the sinner and the saint;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 09:46

Il ragazzo della via Rock

Il ragazzo della via Rock
[26 marzo 2015]
Scritta da Riccardo Venturi
Sull'aria de Il ragazzo della via Gluck di Celentano

Non c'è alcun dubbio che Il ragazzo della via Gluck, che ha trovato il suo spazio nelle CCG, sia una canzone che, a modo suo, parla di proletariato urbano e di immigrazione. E' la Milano degli anni '50 quella che si ha davanti agli occhi in quella canzone di un figlio di immigrati meridionali (“Celentano” non è senz'altro un cognome puro meneghino). Ora però vorrei presentarvi un bel quartierino di Firenze, che esiste ancora e che si formò, giustappunto, negli anni '50: le Case Minime di Rovezzano. Intanto ve lo presento con un bel rap:



Ne sono, casualmente, appena tornato. Perché, a differenza della via Gluck milanese che sembra essere diventata una strada quasi fighetta ed è ormai inglobata nella città, le Case Minime, in quest'anno di grazia 2015, sono rimaste tutt'altro che fighette.... (continua)
Questa è la storia
(continua)
26/3/2015 - 01:23

Il ritorno di Gaetano

Il ritorno di Gaetano
[29 luglio 2014]
Da cantarsi sull'aria de
La ballata di Franco Serantini

Non ero affatto nel mio candido lettino, anche perché non è “ino” ed è tutt'altro che candido, quando ho sentito una voce che mi ha detto: “Riccardo!” “Eh!?!?” “Riccardo, svegliati, sono Gaetano.” Mi son trovato davanti un giovanotto ben vestito, con un bel paio di baffi, che parlava con accento di Prào; eh beh, da Prato a qui dove sto io ci vorrà mezz'ora scarsa, del resto, basta fare dieci minuti d'autostrada e il Ponte dell'Indiano... Insomma, avrete tutti capito di chi si tratta. Era venuto, il Bresci, a redarguirmi: “Ora va bene, di canti e canzoni me ne avranno dedicati chissà quanti... ma che te, proprio te, 'un tu ti sia mai messo di buzzo buono a scriverne uno te, di canto, mica mi sfagiola! Sempre bòni voialtri raccoglitori, ma quando si tratta di cimentarsi in prima persona...!” Naturalmente mi son dichiarato... (continua)
Il ventinove luglio
(continua)
29/7/2014 - 16:30
Percorsi: Gaetano Bresci

Muri a secco

Muri a secco
Dedicato a Lucien Lane, Marco Valdo e a tutti gli asini del sito
Dédié à Lucien Lane, à Marco Valdo et à tous les ânes de ce site

Mi è capitato, in questo sito, di raccontare a volte delle storie della mia famiglia, oppure sentite raccontare da mia madre e da mia zia. Gli asini ci sono non di rado.

Poche sere fa, a mia madre è venuta la voglia di cavar fuori qualche vecchia fotografia da un cassetto; ed è venuta fuori anche quella che si vede sopra.

Isola d'Elba, anno 1948. In piena estate su un sentiero ripidissimo da qualche parte sopra una spiaggia deserta. Bisogna tutti coprirsi la testa, il sole non è uno scherzetto in quelle pietraie.

Da sinistra: mia nonna, Maria, nata il 19 aprile 1911 a Marina di Campo. Accanto a lei una bambina che neanche mia madre si ricorda chi sia. La bimba è a capo scoperto.

Poi mia zia Clara, nata il 14 agosto 1927 a Marina di Campo. Accanto a lei, altissima,... (continua)
Riccardo Venturi 26/1/2014 - 02:26
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Les oiseaux de passage

Les oiseaux de passage
Alessandro Valli canta durante un suo spettacolo Uccelli di passo, la versione italiana di Riccardo Venturi

4/12/2013 - 13:40




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