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Ultimo volo [Orazione civile per Ustica]

Ultimo volo [Orazione civile per Ustica]
Registrato dal vivo il 27 giugno 2007 al Teatro Manzoni di Bologna
in occasione dell'inaugurazione del Museo per la Memoria della Strage di Ustica

Musica e testi di canzoni e monologhi di Pippo Pollina
Arrangiamenti e orchestrazioni di Peter George Rebeiz

Pippo Pollina: Voce, pianoforte e chitarra
Con la partecipazione straordinaria di Manlio Sgalambro – voce narrante

E con: Palermo Acoustic Quartet
Archi della Filarmonica Arturo Toscanini (Direttore: Dimitri Jurowski)

Cosa ancora c'è da dire? Questa è stata la domanda che mi sono posto per intere settimane quando il produttore teatrale Ruggero Sintoni e la senatrice Daria Bonfietti mi hanno chiesto di scrivere un'opera di teatro musicale su una delle vicende più torbide e ingarbugliate della nostra storia recente, la strage di Ustica. Cosa c'è ancora da scrivere, da rivelare, da sublimare...laddove ripetutamente attori, scrittori,... (continua)
Ultimo volo (continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/11/2012 - 16:35
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نِدا

نِدا
‎[2009]‎

‎Canzone dedicata a Nedā Āghā-Soltān, 26 anni, musicista e cantante, uccisa a ‎Teheran il 20 giugno 2009 da un colpo al petto sparatole da un appartente al basij, un ‎gruppo paramilitare di fedelissimi del regime iraniano, durante le grandi manifestazioni di protesta ‎per la fraudolenta rielezione del presidente uscente Ahmadinejad.‎
Nedā – che in persiano significa “voce” o “chiamata” – fu colpita deliberatamente mentre si trovava ‎ad una distanza considerevole dai manifestanti e degli scontri in atto in quel momento ad Amir ‎Abad, un distretto della capitale.‎
Le agghiaccianti immagini della sua breve agonia furono riprese da un videoamatore e fecero ‎immediatamente il giro del mondo.‎


Nedā fu inutilmente soccorsa, tra gli altri, da Arash Hejazi, scrittore, giornalista nonché medico, al ‎quale si deve il seguente rapporto sull’episodio:‎

‎“Alle 19.05, 20 giugno, viale Kārgar,... (continua)

(continua)
inviata da Dead End 9/11/2012 - 12:13
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No Salvation Until

No Salvation Until
‎[2005]‎
Album “Inna de Yard”‎

L’acronimo U.N.I.A. citato nel brano è quello dell’Universal Negro Improvement Association, una ‎fratellanza afroamericana fondata in Giamaica negli anni 20 da Marcus Garvey, leader nazionalista ‎e pan-africanista che propugnava la riscoperta delle radici africane dei neri americani ed il ritorno ‎nel continente d’origine.‎
There will be no salvation here on earth
(continua)
inviata da Dead End 9/11/2012 - 08:48
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Lightin' Out

Lightin' Out
[1992]
Lyrics & Music by Free Spirit Placenta
Album: Rising Damp Demo (Recorded at "Rising Damp Studio" Engineered by Geoff Francis)

Excuse? No excuse, it's pretty straight forward.
All I see is ads
(continua)
inviata da giorgio 9/11/2012 - 08:20

Huit morts au mètre-carré

Huit morts au mètre-carré
Huit morts au mètre-carré

Canzone française – Huit morts au mètre-carré– Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 83

An de Grass 84

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Huit morts au mètre-carré... Voilà bien une façon bizarre de mesurer les choses. Que mesures-tu ainsi, Marco Valdo M.I. mon ami ? N'était-ce pas un champ de bataille ? N'était-ce pas un lieu de guerre ? Ne sont-ce pas des hommes ?

Évidemment que c'est tout cela. Mais ce n'est pas moi qui mesure, c'est la réalité... Notre narrateur nous emmène à Verdun cette année-là, en mil neuf cent quatre-vingt-quatre. Le Chancelier allemand, du moins celui de la Fédérale, l'énorme monsieur Kohl...

Khôl, tiens, on dirait le nom... (continua)
Devant l'ossuaire et sa tour-obus
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/11/2012 - 23:49
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وقتی ک‎...

وقتی ک‎...
‎[2011]‎
Parole di Shahin Najafi
Musica di Majid Kazemi
Testo originale trovato ‎‎qui

Una canzone in cui Shahin Najafi, classe 1980, riflette sul portato di 30 anni di “rivoluzione” ‎islamica in Iran…‎

“… Quando il preservativo era brutto e cattivo
Quando il comandante dei Pasdaran valeva quanto Maometto
Quando la diffusione dell’eroina era pianificata
Quando non c’era la guerra ma il tetto della casa era lo stesso un colabrodo quando pioveva
Quando non c’era la guerra ma erano le menti ad essere bombardate
Quando mio fratello credeva che il Vampiro fosse il poliziotto…”


Dedicata a Seyyed Mehdi Mousavi e Yaghma Golrouei che – credo – siano due poeti iraniani contemporanei.‎
وقتی که کاندوم کاپوت بود زشت بود بد بود‎
(continua)
inviata da Dead End 8/11/2012 - 14:28
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Our Young Lads

Our Young Lads
[1992]
Lyrics & Music by Free Spirit Placenta
Album: Rising Damp Demo (Recorded at "Rising Damp Studio" Engineered by Geoff Francis)

Written during the first Gulf War, this song isn't much to wave at.
A couple of nice turns of phrase but little insightful comment. I like the tune though.
http://www.awm.gov.au/atwar/gulf/
Alone alone by the rolling sea
(continua)
inviata da giorgio 8/11/2012 - 08:25
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There's no end

There's no end
Bellissima ballad goth-metal che tratta del difficile tema dei preti pedofili.
It's raining in your eyes
(continua)
inviata da Tony 8/11/2012 - 00:26
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Sword of Glory

Sword of Glory
Album: "Kiss of Death" (2006)
Where are we to go from here in time,
(continua)
8/11/2012 - 00:05
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Veteran of the Psychic Wars

Veteran of the Psychic Wars
Album: "Fire of Unknown Origin" (1981)
by Eric Bloom and British author Michael Moorcock (creator of Elric of Melniboné).
Covered by Metallica



[The song] may also be a dual statement on the media manipulations and war itself. Obviously, psychic wars going on here at home are just as important as the real war in attempting to convince the people that war is useful and going well. Weariness of a war going on far too long, along with an assault on personal liberty and privacy, is the message of lines such as "But the war's still going on dear / And there's no end that I know / And I can't say if we're ever... / I can't say if we're ever gonna to be free," and "It's time we had a break from it / It's time we had some leave."

from Metallica - The Anti-War, Anti-State, Pro-Liberty Metal Band?


Micheal Moorcock did cowrite this song (along with Black Blade and the Great Sun Jester).
He says the song is an allusion to a soldier's post traumatic stress syndrome. They keep living the horror in their heads.

Read more at songmeanings
You see me now a veteran of a thousand psychic wars
(continua)
7/11/2012 - 22:32
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Make Rock Not War

Make Rock Not War
(Bob Halligan, Jr.)
Album: Club Ninja (1985)
Moments of pleasure, in a world of pain.
(continua)
7/11/2012 - 22:14
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La vie ne m'apprend rien

La vie ne m'apprend rien
Album: Un autre monde (1980)

reprise par Julie Pietri, Liane Foly et Florent Pagny
Qui ose dire qu'il peut m'apprendre les sentiments
(continua)
7/11/2012 - 21:52
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La Complainte Du Phoque En Alaska

La Complainte Du Phoque En Alaska
Chanson québécoise de langue française – La Complainte Du Phoque En Alaska - Beau Dommage – 1974
Paroles et musique de Michel Rivard

Ah, Lucien l'âne mon ami, voilà que les phoques s'en mêlent et se mettent à la complainte de l'émigration. M'est avis qu'ils ont ben raison...

Mais enfin, Marco Valdo M.I., mon ami, c'est purement symbolique que ce soit un phoque ; c’eût pu aussi bien être un ours blanc ou une girafe... Enfin, une girafe au Québec, ce serait vraiment étonnant... Mais sait-on jamais ? J'ai bien rencontré des gens qui voulaient aller cueillir des pommes en Ontario en décembre.

Je les connais aussi, mais ils se sont ravisés. Ils vont au Brésil ; au nord, certes, mais de un, on est en plein été ; de deux, au Brésil, plus on est au nord, plus on se rapproche de l'Équateur... Et même que de trois, au nord du Brésil, on ne risque pas de rencontrer des phoques... Même si on a... (continua)
Cré-moé, cré-moé pas, quéqu' part en Alaska
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/11/2012 - 15:31
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Canzone del capitano Gert

Canzone del capitano Gert
Una correzione doverosa: Q non parla affatto della Guerra dei Trent'anni, ma della Rivoluzione Protestante al suo avvio, oltre un secolo prima del conflitto che sconvolse l'Europa.
White Lord 7/11/2012 - 12:58
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Bruce Springsteen: Tenth Avenue Freeze-Out

Bruce Springsteen: Tenth Avenue Freeze-Out
Credo che non occorra essere fan sfegatati del Boss per comprendere che è una delle favole più belle della storia del rock.

Ciao Big Man!
Alberto 7/11/2012 - 11:19
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Czerwone maki na Monte Cassino

Traduzione italiana da Studi ‎Cassinati, da cui traggo anche la seguente nota:‎
Czerwone maki na Monte Cassino
“… il testo richiama due importanti battaglie del passato: Samosierra, in Spagna, quando nel 1808 ‎le truppe polacche comandate da Napoleone furono massacrate, ma riuscirono comunque a ‎conquistare l’obiettivo, e Rokitno, teatro dei violenti attacchi da parte dei nazisti durante la ‎conquista della Polonia nel 1939.
Della canzone esiste anche una versione rock, musicata dal gruppo Twierdza, in cui però non viene ‎cantato il refrain, ma ben più famosa è la versione cantata da Adam Aston, interprete polacco ‎anch’egli [come Feliks Konarski e Alfred Schütz, autori di “Czerwone maki na Monte Cassino”, ‎ndr] arruolatosi nella guerra in Italia. Ad impreziosire ancora di più il brano è la splendida ‎interpretazione del coro dell’armata russa…”‎


In effetti, come già commentava Beata, non si tratta di un canto partigiano ma di un canto di guerra ‎del corpo d’armata polacco che nel maggio del 1944 piegò la forte resistenza tedesca a ‎Montecassino al prezzo del quasi totale annientamento…‎
PAPAVERI ROSSI A MONTECASSINO
(continua)
inviata da Dead End 7/11/2012 - 10:41
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Point de vue

Point de vue
Chanson française - Point de vue - Jean Arnulf - 1968

Mon ami Lucien l'âne, il y avait tellement longtemps que je n'avais pas entendu cette chanson et la voix de Jean Arnulf... On dirait un miracle du ciel et Dieu sait que je n'y crois pas : ni aux miracles, ni au ciel, ni à Dieu... mais quand même, c'est un miracle du ciel. Elle n'était pas sortie de ma mémoire, elle y sommeillait comme une source qui attend de se ressourcer et d'un coup, splendeur... Moi, je dis que la chanson n'a pas le même goût selon comment on la regarde... Jean Arnulf, tu imagines... Et le voir en plus... Un effet similaire à celui que me fit, il y a quelque temps Giani Esposito quand je l'ai retrouvé lui aussi au détour d'une chanson... Tous deux (et d'autres encore, comme Tachan) enterrés sous des tonnes de détritus médiatiques qui étaient venus polluer les oreilles, y compris tes oreilles d'âne pourtant si grandes... (continua)
Le soleil brille pour tout le monde
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/11/2012 - 16:53
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Jedwabne

Jedwabne
JEDWABNE
(continua)
inviata da Dead End 6/11/2012 - 15:52




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