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Autore Giorgio Gaber

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Checkpoint Charlie

Checkpoint Charlie
2022
Album Postumo (Breve antologia di ordinarie violenze quotidiane)

arricchita dalla voce di Giorgio Gaber che recita “Elogio della schiavitù” (da “Un’idiozia conquistata a fatica” 1997/98)
Evidente il richiamo a Als die Nazis die Kommunisten holten/Prima vennero... di Martin Niemöller

Hey, cumè mai a pòrtan vía i Rom?
(continua)
inviata da Dq82 27/1/2023 - 17:08
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Il suicidio

Il suicidio
[1978]
Gaber - Luporini
Album / Albumi : Polli d'allevamento

Nota. Lungo monologo in prosa (8 minuti e 42 secondi) di Gaber-Luporini. Fa parte, propriamente, delle "Storie del Signor G"; alcune riflessioni sulla possibilità del suicidio, seguite dagli eventuali suicidi di noti personaggi dell'epoca (dello spettacolo, della TV, della politica). [RV]
Bella serata
(continua)
inviata da Riccardo Venturi in isolamento 18/11/2020 - 06:16
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Quando è moda è moda

Quando è moda è moda
[1978]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giorgio Gaberščik - Sandro Luporini
Arrangiamenti / Arrangements : Franco Battiato - Giusto Pio
Album / Albumi: Polli d'allevamento

"Se lo spettacolo fosse finito qui, nessuno avrebbe avuto niente da dire. Ma noi eravamo certi di una cosa: la canzone Quando è moda è moda poteva essere solo il pezzo finale dello spettaclolo. Non era possibile inserirla in qualunque altra parte della scaletta, sarebbe stato un errore.

Il brano era un'invettiva crescente, dai toni sempre più duri e aspri, contro i giovani del movimento; era un attacco frontale a quei loro comportamenti ormai scaduti in atteggiamenti sempre più artificiosi, addirittura modaioli; era una presa di distanza da tutto ciò che era ormai codificato e diventato semplicemente ridicolo, da tutte quelle loro sterili manie creative e intellettualoidi; era... (continua)
Mi ricordo la mia meraviglia e forse l'allegria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi & Daniela -k.d.- 18/10/2020 - 19:27
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Il signor G sul ponte

Il signor G sul ponte
[1970]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Gaber - Giuseppe Tarozzi
Musica / Music / Musique / Sävel: Giorgio Gaber

Inserimento, credo, particolare e un po' controverso; ma chi non è particolare e controverso? Ad ogni modo, va sia nel recente percorso sul suicidio e l'eutanasia (anch'esso particolare e controverso), sia in quello, appena nato sui ponti. Il signor G, nella penultima canzone della prima parte, e mentre torna a casa prima dell' "orgia serale" alle 22 davanti al secondo canale TV, passa su un ponte, ripensa alla sua vita di uomo comune, ordinario e quant'altro e ha certi pensieri, tra i quali quelli di buttarsi giù dal suddetto ponte. "Il signor G", come tutti sanno o dovrebbero sapere, è una delle pietre miliari del "Teatro Canzone" di Gaber e Luporini. Si legge sui Uichipedia:

"L'album è la registrazione dal vivo dell'omonimo spettacolo (messo in scena durante la stagione... (continua)
L'acqua che passa, l'acqua che scorre,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2020 - 17:38
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Non è più il momento

Non è più il momento
da: Pressione Bassa
1980

Anche se il senso originale della canzone era un altro, purtroppo anche oggi sembra che non sia "più il momento per niente"
Caro amico sei messo male
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 23/6/2020 - 21:10
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L’uomo non è fatto per stare solo

da "Polli d'allevamento"
1978
Io non tocco niente
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/3/2020 - 11:32
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Io conto

nella registrazione dal vivo dello spettacolo
GABER 1999-2000

..quello purtroppo interrotto per sempre solo quattro mesi dopo questa registrazione..
Io sono un essere umano
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/2/2020 - 17:58
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Piero Ciampi: Bambino mio

Piero Ciampi: Bambino mio
Bambino mio (Ciampi-Pavone-Marchetti)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973

Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
Piano piano, per la strada,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/1/2020 - 09:09
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A mezzogiorno

A mezzogiorno
[1971]
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Nello spettacolo "Storie vecchie e nuove del signor G" e nel disco "I borghesi"
Testo trovato su Far finta di essere... Gaber
A mezzogiorno suona la sirena
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2019 - 21:41
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Enzo Jannacci: Parlare con i limoni

Enzo Jannacci: Parlare con i limoni
[1987]
Scritta da Enzo Jannacci con Mark Harris e Riccardo Piferi
La canzone che dà il titolo all'album del 1987

"Il tempo dei limoni" è una canzone scritta da Luigi Tenco e Mogol, pubblicata l'anno seguente la tragica morte del cantautore, e "Parlare con i limoni" è dedicata da Jannacci proprio a Tenco ("al mio amico Tenco non gli han fatto vedere neanche i limoni"), a Giorgio Gaber ("al mio amico Gaber non gli han mai perdonato di aver fatto canzoni") e a se stesso ("quanta fatica per farsi accettare con le canzoni, una vita intera per rincorrere due o tre illusioni")...
Io, io e te, che guardi le mie rughe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2018 - 21:57
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La ballata del pedone

La ballata del pedone
[1963]
Scritta da Giorgio Gaber e Vittorio Pierantoni
Singolo sul lato B della mitica “Goganga”

Propongo questa canzone nel percorso “Guerra alla Terra” pensando al traffico che ci uccide giorno dopo giorno, nell’incertezza - quando non nell’indifferenza - degli amministratori pubblici, mentre le canaglie come Marchionne, Müller e gli altri industrialoni fanno soldi a palate, e per giunta ricorrendo alla truffa colossale dei software per alterare le rilevazioni sulle emissioni e utilizzando cavie, anche umane, per presunti esperimenti volti solo a favorire i grandi colossi dell’auto...
Veniva giù da corso Tricolore
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 11:42
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Immagini

Immagini
[1965]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Una strada una lunga strada
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 08:18
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Giorgio Gaber: Gli imbroglioni

Giorgio Gaber: Gli imbroglioni
[1963]
Parole di Giorgio Gaber
Musica di Giorgio Gaber e Umberto Simonetta
Una canzone scritta per la colonna sonora dell'omonimo film ad episodi diretto da Lucio Fulci nel 1963, con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e tanti altri noti del cinema italiano (compreso lo stesso Gaber in un cameo)

Propongo questa canzone come Extra e nel percorso "Violenza contro i primi ministri" perchè c'è una strofa profetica che mi ha lasciato di stucco... Era infatti il 1963, e Gaber di certo non poteva sapere che di lì a qualche anno, nel 1977, il nostro beneamato Silvio Berlusconi – presente! - sarebbe stato insignito della onorificenza di Cavaliere del Lavoro avendo giustappunto 40 anni!
Conosci quel paese
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 18:03
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Chiedo scusa se parlo di Maria

Chiedo scusa se parlo di Maria
(1973)
di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
nello spettacolo "Far finta di essere sani"


Abbiamo sempre cercato, io e Luporini, di contrapporre e unire questi due piani, il personale e il politico, di individuarli come contrapposti e di risolverli con l'unione nel gesto che diventa personale e politico contemporaneamente ma questa scissione tra personale e politico mi sembra già sbagliata nell'enunciazione. Non puoi parlare di "personale" e di "politico", nel momento in cui tu li distacchi o - cercando di metterli insieme - li consideri separati. "Maria il Vietnam, Maria la libertà, Maria la rivoluzione", sono parole messe insieme che a me danno una emozione proprio perché diventano la stessa cosa: Maria è il Vietnam. Non è che bisogna occuparsi del personale o del politico, sono la stessa cosa. lo non mi sono mai trovato d'accordo su questo tipo di scissione, che poi diventa degli... (continua)
Chiedo scusa se parlo di Maria
(continua)
18/11/2017 - 23:19
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Un'idea

Un'idea
1972
Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So

1973
Far Finta Di Essere Sani

Una canzone che ha a che fare con la coerenza, con il credere davvero nelle proprie idee e non sbandierare idee che "fanno chic".
È cambiarsi davvero, è cambiarsi di dentro che è un’altra cosa
(continua)
inviata da dq82 3/9/2016 - 16:43
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La risposta al ragazzo della via Gluck

La risposta al ragazzo della via Gluck
[1966]
Testo di Giorgio Gaber
Musica: Giorgio Gaber
Originariamente in singolo
Poi in: Collezione singoli 1965/67



Il ragazzo della via Gluck riesce a farsi accettare se cantata da Adriano, che la impone con la sua personalità di interprete, ma come canzone non esiste: è ingenua, superficiale, sembra un tema fatto da un bambino di seconda elementare. Dov'è la protesta in quel "chissà dove si va a finire"?
Non si riesce mai a capire se Adriano scherza o fa sul serio.

Giorgio Gaber
Questa è la storia di un ragazzo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/3/2015 - 12:23
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Il nostro giorno (1° Maggio)

Il nostro giorno (1° Maggio)
[1965]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Sul lato B, Lettera dalla Svizzera.
Con l’accompagnamento di Augusto Martelli e la sua Orchestra.
Il 45 giri fu anche offerto in allegato alla rivista settimanale “Bella”.
Un giorno per chi lotta con coraggio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2014 - 12:39
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Giorgio Gaber: La libertà di ridere

Giorgio Gaber: La libertà di ridere
[1967]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Lato B di E allora dai.
Poi nella compilation “Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970.
I bambini chiedono
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2014 - 11:47
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Noci di cocco

Noci di cocco
Chanson italienne – Noci di cocco – Giorgio GABER – 1972

Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)

Avec la parodie des naufragés, GABER « vulgarise » sympathiquement la vieille théorie – commencée par Rousseau et ensuite reprise par les pères du socialisme – du « communisme primitif » de la préhistoire fondé hélas sur la pénurie alimentaire, et l'« invention » de l'État qui présenté comme une nécessité d'organisation devient ensuite – en instituant la propriété privée – l'expression et le moyen de la domination des privilégiés au détriment des autres, d'une classe sociale sur une autre.

J.J.Rousseau ouvrait la seconde partie de son « Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes » (1754) en disant :
« Le premier qui, ayant enclos un terrain, s'avisa de dire Ceci est à moi, et trouva des gens assez simples pour le croire, fut le vrai fondateur de la société... (continua)
NOIX DE COCO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2013 - 19:30
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Giorgio Gaber: I reduci

Giorgio Gaber: I reduci
Chanson italienne – I reduci – Giorgio Gaber – 1976

En voilà encore une fois, un de ces titres de chanson qui évoque mille choses, dit Lucien l'âne en râpant d'un sabot rugueux le sol de gravillons qui s'étale jaunâtre devant lui. Les anciens combattants... depuis le temps que je cours le monde, j'en ai rencontrés de toutes les sortes et revenant de toutes sortes de guerre. Je me souviens assez bien de ceux qui revenaient de la guerre de Troie, par exemple, de la guerre des Gaules ou des guerres d'Espagne. Ceux qui s'en étaient allés avec Roland et bien entendu étaient revenus... Don Quichotte et Sancho... Ceux qui avaient fait les campagnes de Russie... Là d'ailleurs, il y en eut bien des vagues et de toutes les couleurs. Sans compter ceux qui s'en étaient allés à la croisade ou au Tonkin ou même en Chine ; ceux de Carthage ou de Rome, ceux qui avaient été dans les bataillons d'Afrique... (continua)
LES ANCIENS COMBATTANTS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/12/2013 - 23:04
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Gente d'altri tempi

Gente d'altri tempi
[2003]
Parole e musica di Enzo Jannacci e del figlio Paolo, con gli arrangiamenti di Paolo Jannacci e Mauro Pagani
Dal disco “L’uomo a metà”, ultimo album in studio di Jannacci, dedicato a Giorgio Gaber (1939-2003).
Testo trovato sul sito di Enzo Jannacci
Può sembrare strano
(continua)
inviata da Bernart 30/3/2013 - 11:58
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Giorgio Gaber: Suona chitarra

Giorgio Gaber: Suona chitarra
‎[1965 o 1967]‎
Scritta da Giorgio Gaber con Federico Monti Arduini (in arte “Il Guardiano del Faro), cantautore, ‎compositore e produttore discografico, conosciuto anche con lo pseudonimo di Arfemo.‎
Lato A di un 45 giri del 1967 (ma sul sito ufficiale di Gaber la canzone è datata al 1965)‎
Poi in alcuni album, primo di tutti “L’asse di equilibrio” del 1968.‎



Una canzone importantissima nel percorso artistico di Giorgio Gaber perchè fu la canzone che ‎anticipò la svolta, l'abbandono delle platee televisive e l'approdo al teatro-canzone… (da ‎un’introduzione su YouTube)‎
Se potessi cantare davvero
(continua)
inviata da Dead End 19/3/2013 - 11:39
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Snoopy vs. The Red Baron

Snoopy vs. The Red Baron
SNOOPY CONTRO IL BARONE ROSSO
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/9/2012 - 12:55
Qualcuno era comunista, qualcun altro era camionista ed il tutto poteva leggersi anche in polacco... Un "Extra" molto particolare, e tante cose da pensare assieme a Giorgio Gaber, ora che sarebbe urgente dire: "Qualcuno era capitalista".
Riccardo Venturi 22/7/2012 - 14:47




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