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Prima del 2009-9-25

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The Soldier

The Soldier
Testo trovato su Mudcat e contenuto nel songbook "Jean Richie: Celebration of Life" del 1971.

Album: "The Most Dulcimer" [1992]
O they say that the war's nearly won,
(continua)
inviata da Alessandro 25/9/2009 - 23:21
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Funeral de um lavrador

Funeral de um lavrador
Album: "Volume 3" (1968)
Esta cova em que estás
(continua)
inviata da Susana 25/9/2009 - 20:40
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Ain't America Beautiful

Ain't America Beautiful
[1988]
Album "The Naked Truth"
Well if you don't mind...eating plastic food out of a little styrofoam box,
(continua)
inviata da Alessandro 25/9/2009 - 14:12
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Touch A Name On The Wall

Touch A Name On The Wall
[1988]
Album "The Naked Truth"

"The Wall" è ovviamente il Vietnam Veterans Memorial a Washington, D.C.

Si veda anche 50,000 Names
Well, I guess you could call it our summer of freedom,
(continua)
inviata da Alessandro 25/9/2009 - 14:08

Hero's Death (Roamin' Jack)

anonimo
Hero's Death (Roamin' Jack)
(1861–1865)

Una canzone risalente alla guerra civile americana
Il testo l'ho trovato sul buon Mudcat ma non so dirne di più.
Mi pare solo che il titolo ("Jack il vagabondo") non corrisponda molto al contenuto tristissimo del brano, dove un padre va a prendere le spoglie del figlio morto, soldato nell'esercito dell'Unione...
Ho trovato una versione solo leggermente differente intitolata Hero's Death, che mi sembra più verosimile, anche se in questa canzone non c'è affatto la celebrazione dell'eroismo guerresco

L'unica sostanziale differenza tra le due versioni che ho trovato è l'epilogo. In "Roamin' Jack" il padre dice quello che qualunque padre distrutto dal dolore direbbe di fronte al corpo di un figlio morto in guerra: "gliel'avevo detto di non andare..." ("We told him that he'd come back dead if he joined those boys in blue", che potrebbe anche indicare che questa era la versione... (continua)
It was on an autumn evening, an old man bent with age
(continua)
inviata da Alessandro 25/9/2009 - 13:57
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Il sole di luglio

Il sole di luglio
"Il sole di luglio" è una canzone che riguarda i famosi fatti del G8 del 2001, che vengono qui narrati da una prospettiva totalmente interiore. Chi parla è la mente di un ragazzo che si trova in quei giorni sulle strade di Genova, una mente che si sdoppia, si dissocia per necessità e inizia a vedere attraverso frammenti quello che sta succedendo alla sua persona e alle altre intorno, conosciute e sconosciute. Da questi frammenti inizia a ricostruire cosa sta succedendo al mondo e al tempo che si è trovato a vivere. E proprio questa comprensione sarà il motivo per continuare, nonostante i caschi, i manganelli, la follia e le maschere del potere.
Di caschi e manganelli strani
(continua)
inviata da Gianluca Ricciato 25/9/2009 - 05:06
Percorsi: Genova - G8
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Pentangle: The Cuckoo

Pentangle: The Cuckoo
[Traditional/Tradizionale, 17th Century / XVII Secolo]
Arrangiamento/Arrangement: Pentangle, Basket of Light, 1969
Terry Cox: hand drum, glockenspiel
Bert Jansch: guitar
Jacqui McShee: vocal
John Renbourn: guitar
Danny Thompson: double bass


Questo invece è un regalino di compleanno che mi faccio da solo. Questa venerabile canzoncina inglese di amor deluso, probabilmente seicentesca, è stata infatti, giù per su verso il 1978/79, la mia prima "nostra canzone". Ovviamente mi riferisco ai primi amori adolescenziali e a un verdesporco esangue dai padiglioni lerci (la definizione più esatta che io abbia mai dato di me stesso in un dato periodo della mia vita) che, già allora, si barcamenava nella balladry britannica. Quando si va avanti con gli anni, si tende a ricordare di queste cose qua; ma spero che ascoltare i Pentangle e Jacqui McShee guadagni alla causa qualche vegliardo come il... (continua)
O, the Cuckoo she's a pretty bird, she sings as she flies,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/9/2009 - 01:43
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A Maid That's Deep In Love

A Maid That's Deep In Love
[Traditional, 18th Century]
[Tradizionale, XVIII Secolo]
Jacqui McShee
Bert Jansch
John Renbourn
Terry Cox
Danny Thompson
Album: Basket Of Light [1969]


Oggi è il mio compleanno, e me lo voglio festeggiare sia ritrovando un gruppo storico della mia vita, i Pentangle, sia continuando a andare a ritroso nella tradizione britannica della ragazza che si traveste da uomo per seguire il suo innamorato. Stavolta, però, andando a ritroso di un secolo (siamo qui nel XVIII), più che di guerra si parla della classica marina mercantile inglese, con un innamorato che è il capitano di una nave che fa servizio verso le coste della colonia americana ("Columbia shore"). Sicuramente non un argomento prettamente "contro la guerra" (e neppure bellico in senso generale), ma comunque una canzone popolare che fa parte dello stesso filone e che non ne può essere separata. E anche una prima occasione, per... (continua)
I am a maid that's deep in love
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/9/2009 - 01:08
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Territories

Territories
[1985]
Alnum "Power Windows"
lyrics written by Neil Peart
music composed by Alex Lifeson and Geddy Lee
I see the Middle Kingdom between Heaven and Earth
(continua)
inviata da Alessandro 24/9/2009 - 22:47
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Dover, Delaware

Dover, Delaware
[1993]
Album "Bede Weeps"
Incisa anche dal gruppo canadese The Duhks nel loro album self-titled del 2005.

A Dover, nel Delaware, all'interno della Dover Air Force Base, c'è l'unico obitorio militare degli Stati Uniti continentali. Lì arrivano i corpi di tutti i soldati americani uccisi in battaglia.
Walk down Marva road a stranger.
(continua)
inviata da Alessandro 24/9/2009 - 21:50
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Hawks And Eagles Fly Like Doves

Hawks And Eagles Fly Like Doves
[1987]
Album "Flying High"

Una ballata scozzese, scritta da uno scozzese, per raccontare della lotta dei neri contro il regime dell'apartheid in Sudafrica.
As I was walking down the road
(continua)
inviata da Alessandro 24/9/2009 - 15:14
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Freedom Come Aa Ye

Freedom Come Aa Ye
[1960]
Written to the pipes tune The Bloody Fields of Flanders
Registrata, fra gli altri, anche da Dick Gaughan in "Earl O' Moray" (1978)

Freedom Come-All-Ye is a song written by Hamish Henderson, the Scottish poet, songwriter, and intellectual. It is written in the Scots Language. Freedom Come-All-Ye, one of Henderson's most important songs, gives a non-romantic, revisionist view of the role of the Scots in the world at the time it was written. It describes a wind of change blowing through Scotland and the world at large, sweeping away exploitation and imperialism. It renounces the tradition of the Scottish soldier both as imperial cannon-fodder and colonial oppressor, and ends with a vision of a future global society which is multiracial and just.

The song was written in 1960, to an adaptation of the First World War pipe march The Bloody Fields of Flanders, which Henderson first heard... (continua)
Roch the win i the clear day's dawin
(continua)
inviata da Alessandro 24/9/2009 - 14:22
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The Young Trooper Cut Down in his Prime

The Young Trooper Cut Down in his Prime
[1958]
In "Barrack Room Ballads", con Peggy Seeger, in "Bundook Ballads" e nell'album collettivo "The Unfortunate Rake" (Folkways Records) del 1960.

Quando mi sono imbattuto in questo brano mi son detto, ecco l'ennesima canzone strappalacrime sul poverro marmittone, mascotte della compagnia, che alla sua prima azione di guerra viene spazzato via da una raffica di mitragliatrice nemica, destino purtroppo occorso a chissà quante decine di migliaia di ragazzini nel corso delle guerre in epoca contemporanea...
Invece no. Questa è una "rake song", una canzone da caserma, da taverna, da bordello, che racconta cioè di un soldato dalla dubbia condotta morale (come se invece ammazzare il prossimo sia segno di condotta irreprensibile) e della sua per ciò stesso inevitabile, sfortunata fine.
Questa "rake ballad" potrebbe risalire alla prima guerra mondiale ma, forse, anche alle guerre boere nel... (continua)
As I was a-walkin' down by the Royal Arsenal,
(continua)
inviata da Alessandro 24/9/2009 - 13:14
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Such a Parcel of Rogues in a Nation

Such a Parcel of Rogues in a Nation
[1791]


Con l’Acts of Union del 1707 i parlamenti di Scozia e di Inghilterra ratificarono il Treaty of Union siglato l’anno precedente. Non più due Stati separati ma uno solo, il Regno Unito di Gran Bretagna.
Il nazionalismo scozzese era definitivamente sconfitto. Vano ormai appariva l’impegno indipendentista ed il sacrificio di antichi guerrieri come Robert the Bruce e William Wallace.
In questa sua canzone Robert Burns gliele cantava per bene ai politici scozzesi che con un tratto di penna avevano cancellato secoli di fiera resistenza contro la corona inglese: “noi, il fiero e indomito popolo scozzese, siamo stati comprati e venduti da un pugno di furfanti avidi soltanto dell’oro inglese!”
La melodia del brano è contenuta nel libro di James Hogg, allievo ed amico di Robert Burns, “The Jacobits Relics of Scotland” (1817), una raccolta di canzoni dedicata alle insurrezioni giacobite... (continua)
Fareweel to a' our Scottish fame,
(continua)
inviata da Alessandro 24/9/2009 - 08:56
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Johnny Faa, or The Gypsy Laddie

anonimo
Johnny Faa, <i>or</i> The Gypsy Laddie
Child #200
Tradizionale scozzese
Scottish Traditional
[Origin: 17th Century]
[Origine: XVII Secolo]
Modern Performers: Ewan McColl, Dick Gaughan, Jean Ritchie (American version)
Interpreti moderni: Ewan McColl, Dick Gaughan, Jean Ritchie (versione americana)


In questo sito cerchiamo il più possibile di andare alle radici delle cose. Con questa ballata seicentesca scozzese, catalogata dal Child con il n° 200, ci spingiamo in epoche dove gli "zingari rapitori" vengono messi alla forca; una cosa, ovviamente, promanante da un pregiudizio del tutto scomparso. In questa felice epoca, secoli dopo, ci limitiamo soltanto a dire che "rapiscono i bambini" con susseguenti pogrom a Ponticelli e altrove. Pregiudizi, come si vede, antichissimi. Anche in questo caso il commento e la traduzione provengono dal mio vecchio sito sulle Ballate Popolari Angloscozzesi; la traduzione risale a circa il 1992.... (continua)
The gypsies they came to my Lord Cassilis’ yett
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/9/2009 - 03:08
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Lisbon

anonimo
Lisbon
[Traditional, 19th Century]
[Tradizionale, XIX secolo]
Registrazione/Recording:
June Tabor, "Diamond And Ashes", 1977

Ancora una ballata appartenente all'antico filone della ragazza che si arruola travestendosi da soldato per seguire l'innamorato; del tutto simile nell'impianto (e nei nomi stereotipati di "Nancy" e "Willie/William", di remota tradizione) a Banks of the Nile (e a Jackaroe), sembra differirne soltanto per la guerra: qui siamo di nuovo alla "Peninsular War" (si veda Jamie Foyers), lo spezzone delle guerre Napoleoniche combattuto in Iberia. Ma si può dire che ogni guerra britannica abbia avuto una sua ballata del genere.

Lisbona, per gli storici legami tra la Gran Bretagna e il Portogallo, era il porto naturale di arrivo per le truppe britanniche impegnate contro Napoleone in Iberia. Ancora agli inizi del XIX secolo, una sorta di esotico luogo fatato dove "le colline e i... (continua)
And it was on one Whitsun Wednesday, the fourteenth day of May,
(continua)
inviata da CCG al completo, Staff, Ballad-Hunters, piacentine, marmotte & spiriti ispiratori 24/9/2009 - 00:18
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The Time Of Man

The Time Of Man
Incluso nell'album di Rdmonson intitolato "On His Own" del 1962 ma registrata l'anno prima dai Limeliters in "The Slightly Fabulous Limeliters".

Travis Edmonson's explicit juxtaposition of a natural world in harmony against one where life no longer existed was a warning against nuclear proliferation which could not fail to reach anyone alive. The lyrics were written into The Congressional Record after he and Bud Dashiell unprecedentedly performed the piece before a joint session of the U.S. Congress.
Once there were trees and a river,
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 22:07
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La Maza

La Maza
[1979]
Testo e Musica: Silvio Rodríguez
Album: Unicornio [1982]
interpretata da Mercedes Sosa in "Mercedes Sosa '83" e nel suo ultimo album di duetti "Cantora" (del 2009) insieme a Shakira
recentemente interpretata anche da Ginevra Di Marco nell'album "Donna Ginevra"



Silvio Rodríguez è fondatore insieme a Pablo Milanés e Noel Nicola della "Nueva Trova Cubana" ovvero canzone nuova dove l'impegno politico-sociale traspare nella musica che diventa protesta ma allo stesso tempo musica colta, dolce, passionale, politica, romantica, popolare ed essenzialmente acustica.

"La maza" non è soltanto una bellissima canzone, ha diverse chiavi di lettura tra cui ovviamente una politica.

C'è chi dice che sia un canto popolare, un inno rivoluzionario, un canto di speranza, un invito alla tolleranza e alla lotta per l'uguaglianza sociale...a me piace pensare che sia una profonda riflessione sul senso... (continua)
Si no creyera en la locura
(continua)
inviata da Marcia 23/9/2009 - 19:43
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Paul Reutershan (The Agent Orange Song)

Paul Reutershan (The Agent Orange Song)
La musica fu probabilmente scritta da Kate Wolf (1942-1986), la folksinger e songwriter americana che la incise nel suo album "Give Yourself To Love" del 1983.
Alessandro 23/9/2009 - 15:53
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If I Were Free

If I Were Free
Scritta dal folksinger Travis Edmonson, che è mancato nel maggio scorso, e incisa da Peter, Paul & Mary (anche Mary Travers è scomparsa solo qualche giorno fa, il 16 settembre) nell'album "See What Tomorrow Brings" (1965)
If I were free to speak my mind,
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 15:43
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Maudit

Maudit
PROFETICI, DIREI...
STEVE 23/9/2009 - 12:58
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Scarecrow

Scarecrow
[1999]
Album "Alright Jack" (con il gruppo "Home Service")
I see the barley moving as the mowers find their pace
(continua)
inviata da Alessandro 23/9/2009 - 08:50
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Eu vivo num tempo de guerra

Eu vivo num tempo de guerra
Non è che questa canzone "riprenda il testo" di Brecht: ne è proprio la traduzione. Sarebbe quasi da metterla nella relativa pagina, come tale.
Riccardo Venturi 23/9/2009 - 04:44
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Preghiera

Preghiera
[1970]
Testo di Tarozzi
Lyrics by Tarozzi
Album: "Il signor G"
Signore delle domeniche,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 23/9/2009 - 00:02
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Mrs. McGrath

anonimo
Mrs. McGrath
Hai senza dubbio ragione. Per "attribuzione" intendevo dire che la versione della Sloane potrebbe essere la prima raccolta e registrata. E infatti, spulciando qua e là, ho scoperto che "My son Ted(dy)" fu raccolta sul terreno dall'Alan Lomax australiano, tale John Meredith, negli anni '50... La Sloane sosteneva poi di averla già appresa da sua madre... Siccome qui le canzoni vengono più spesso attribuite, più che agli autori, alle esecuzioni principali o più celebri o comunque di cui esistono le prime tracce concrete sotto forma di registrazioni, mi pareva che questa potesse essere "attribuita" alla Sloane...
Comunque, di certo vi è che ci sono certe antiche canzoni che hanno nel tempo avuto una diffusione così planetaria che qualunque attribuzione diventa impossibile e persino inutile...
E sicuramente ciò vale anche per Mrs. McGrath/My son Ted.
Per cui, evviva l'"anonimo"!
Ciao!
Alessandro 22/9/2009 - 23:24




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