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Prima del 2009-4-14

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Oggi, e probabilmente anche per i prossimi giorni, è probabile che il sito non venga aggiornato con la consueta regolarità. Anche noi, come tutti, stiamo seguendo le drammatiche notizie provenienti dall'Aquila e dintorni. Per quel che possiamo fare, tutto lo staff di Canzoni Contro la Guerra è vicino con il cuore alle popolazioni colpite dal terremoto.
Riccardo Venturi 6/4/2009 - 12:44
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Voglio aggiungere una cosa: anche se il testo della canzone potrebbe essere retrodatato rispetto alla canzone che ormai conosciamo tutti, voglio dare atto all'ingegno del maestro Li Causi, per avergli inserito la bellissima musica e se non fosse stato per lui questa canzone sarebbe rimasta anonima come tantissimi canti e poesie popolari Siciliane, dobbiamo dare merito a lui, per averla fatta conoscere in tutto il Mondo.
Paolo Tortorici
(Ribera)
6/4/2009 - 10:06

Dans les rues de Nantes

Texte mis au point devant la Préfecture de Nantes les nuits et les soirées du 9 et du 10 Octobre 2001,

Sull'aria di "Dans les prisons de Nantes" di Tri Yann.

Le vendredi 5 Octobre 2001 les forces de police à 6 heures du matin expulsaient les sans-papiers de Nantes, qui avaient trouvé refuge à la Bourse du travail. L’ordre avait été donné par Monsieur Jean Marc Ayrault, Député Maire de Nantes et chef du groupe parlementaire du PS. Une manif avait été organisée le samedi 6 Octobre dans le cadre de l’initiative «Le monde n’est pas une marchandise».
Un des slogans était: «Ils préparent la guerre, expulsent les sans-papiers, gauche plurielle, gauche poubelle !»

Trois personnes sans papiers avaient été arrêtées et placés au centre de rétention afin de préparer leur expulsion. Le lundi soir les réfugié/es s’installait devant l’entrée administrative de la préfecture. Ils passèrent deux nuits ainsi et se déplaçaient la journée. Le mercredi deux barnums étaient installés tout près de la préfecture.

Testo trovato qui
Dans les rues de Nantes [landigidigidan, lan digidigidigidan]
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2009 - 09:34

Alain Richard si tu savais

[2000]

Dedicata al ministro della difesa del governo di Lionel Jospin, Alain Richard.

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovute ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera... (continua)
Alain Richard si tu savais
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2009 - 08:54

Et moi, et moi, et moi

[2000]
Sull'aria dell'omonimo brano di Jacques Dutronc (1966)

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovute ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera del 2000, organizza... (continua)
300.000 sursitaires
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2009 - 08:51
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Et moi, et moi, et moi

Et moi, et moi, et moi
[1966]
Dal primo album dell'artista francese, intitolato semplicemente "Jacques Dutronc".

Note da Musica & Memoria:

Un ottimo brano veramente, l'esordio di Jacques Dutronc, allora compagno di Françoise Hardy e autore di alcune canzoni per la brava cantante e autrice francese. Dal punto di vista musicale era una ballata blues in stile cantastorie, sulla scia della notissima "Les elucubrations" di Antoine, che a sua volta era ispirata da "Subterranean Homesick Blues" di Bob Dylan, che a sua volta era ispirata a non so quante canzoni tradizionali inglesi e americane.

Il testo però è piuttosto profetico, ed esprimeva con qualche decennio di anticipo il disagio dell'uomo occidentale che si rende conto di vivere assediato nella parte fortunata del mondo, nel salotto buono, mentre intorno gli equilibri incominciano a cambiare senza che nessuno possa fermare il processo. Ancora 40-50 anni... (continua)
Sept cent millions de chinois
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2009 - 08:47

10 mois, pourquoi ?

In Francia, nel 1997, il governo di Lionel Jospin vara la riforma del servizio militare nazionale. La leva obbligatoria è cancellata, ma la “naja” viene solo sospesa per giovani nati dopo il 1979. Per gli altri rimangono comunque 10 mesi da fare, con il limite ultimo del 2003. Sono i cosiddetti “sursitaires” i ragazzi della riserva soprannumeraria. Questa palese violazione del principio costituzionale d’eguaglianza, motivata soltanto dal dover continuare a foraggiare il sistema militare prima del suo adattamento alla riforma, manda su tutte le furie i giovani. All’inizio si moltiplicano i casi individuali di renitenza, che vengono mascherati con congedi dovuti ai più disparati problemi di salute. Poi i “sursis” si organizzano nel Collettivo SN, “Service National – SansNous” che, a partire dalla primavera del 2000, organizza numerose manifestazioni contro Jospin e il suo ministro della difesa... (continua)
Allez, dis-moi pourquoi, pourquoi j'irai là-bas
(continua)
inviata da Alessandro 6/4/2009 - 08:38

La gentile dolcezza delle cose

Con i tempi che corrono
(continua)
inviata da kida 6/4/2009 - 01:09
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Tammurriata del lavoro nero

Tammurriata del lavoro nero
Sull'aria della tradizionale Tammurriata nera, una...versione opportunamente aggiornata ai tempi nuovi ad opera di Bisca 99 Posse. Originariamente proposta come appendice alla Tammurriata originale, ma abbiamo pensato che per il suo contenuto meritasse una pagina autonoma anche in modo da essere inserita nell'apposito percorso. La abbiamo quindi autonomamente distinta nel titolo. [CCG/AWS Staff].

[1993]
La bomba intelligente

Testo di Dario Jacobelli

Originariamente attribuita ai Bisca 99 Posse, la canzone è dei soli Bisca, dal disco "La bomba intelligente", poi reinterpretata insieme ai 99 Posse nell'album "Incredibile Opposizione Tour" del 1994
E nat’ nu lavoro è nat’ nir’
(continua)
inviata da Donquijote82 + CCG/AWS Staff 5/4/2009 - 19:18
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
Per DonQuijote82

La versione tradizionale italiana da te proposta, compreso il commento dal sito del Coro Pane e Guerra, è presente in questo sito fin dal 7 agosto 2005. Per questo è stata rifiutata. Colgo l'occasione per raccomandare a tutti i collaboratori di controllare che una canzone o una versione non sia già presente prima di effettuare una proposta di inserimento. Grazie!
Riccardo Venturi 5/4/2009 - 19:02
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Chiantu de l’emigranti

anonimo
Chiantu de l’emigranti
Canto d’addio raccolto da Daisy Lumini in Calabria dalla voce di una vecchia contadina. Si riferisce alle migrazioni intercontinentali dell’800 ed esprime il dolore dell’emigrante che abbandona la sua terra per cercare fortuna in America
www.paneguerra.org
Strada mia abbandunata, mo te lasso
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 13:58
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El Cautivo de Til-Til

El Cautivo de Til-Til
Di Patricio Manns, canzone popolare cilena dedicata a Manuel Rodriguez, eroe dell'indipendenza cilena nella seconda decade dell'Ottocento, legato all'esercito del generale San Martin, ucciso dai realisti spagnoli a Til-Til, vicino a Santiago del Chile.

da www.paneguerra.org
Por unas pupilas claras
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 13:56
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The Bethlehem Bell Ringer

The Bethlehem Bell Ringer
2005
album: Turn Back The Tide
testi e mesica by Carl Cleves
An ancient church in Bethlehem
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 13:20
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Nel monte las médulas

Nel monte las médulas
Album: Camín d Arcana
La imparable máquina bélica
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 13:04
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Ochobre'l 34

Ochobre'l 34
2008
Col fusil nes mánes escubrimos la surtída,
(continua)
5/4/2009 - 12:58
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Freedom

Freedom
We've been working on a course for change
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 12:11
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Spirit Of Peace

Spirit of peace, spirit of love, our spirit is the spirit of peace.
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 12:09
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Stop That

Everyone is happy, people feeling good.
(continua)
inviata da DonQuijote82 5/4/2009 - 12:08

La Pâtisserie d'Orel-Oriol

La Pâtisserie d'Orel-Oriol
La Pâtisserie d'Orel-Oriol

Canzone leviane – La Pâtisserie d'Orel-Oriol – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 3.

La Pâtisserie d'Orel-Oriol est la troisième canzone du cycle du Cahier ligné.

Un sogno, un vero pasticcio di provincia russo-italiane. Un incubo culturale... avec des relents de bureaucratie, d'huîtres, de varechs, de starlettes pulpeuses montrant leurs lèvres et leur langue, de foule mondaine se pressant dans un salon, de fausse culture imposée par des amateurs de folklore...
Attaque directe contre la mondanité et la culture de salon où les vernissages, les cocktails, les news télévisées et les articulets de presse tiennent lieu de qualités.
On songe au Bergman de « La flûte enchantée » et à sa peinture au vitriol de cette province suédoise qui se joue une mascarade culturelle, pour faire comme si, pour être moderne... ou alors aux Marx et à l'immense bric-à-brac... (continua)
Un Anglais ou un Ecossais,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/4/2009 - 12:07
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
Io non riesco mai ad ascoltare questa canzone senza piangere, il testo è troppo bello e troppo vero.
Sabrina 4/4/2009 - 19:49
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Wenn die Soldaten durch die Stadt marschieren

Wenn die Soldaten durch die Stadt marschieren
BELLISSIMA!!
Ringrazio di cuore per le traduzioni di questa splendida canzone,e grazie per questo meraviglioso sito.
Cla 4/4/2009 - 17:28
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In The Army Now

In The Army Now
Bellissima canzone? ma cosa cax dici io non conosco l'inglese mi fai la traduzione?

o ti piace solo la musica
scimmia 4/4/2009 - 17:10
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Fuori campo

Fuori campo
Chanson italienne – Fuori Campo – Modena City Ramblers – 1999

« Du Sud au Nord, de la périphérie au centre – mais existe-t-il un centre de qualque chose ? Il est certain qu'il existe des milliers de faces et d'endroits oubliés , aux marges du grand wagon du Marché Global, qui n'ont jamais droit à un titre de journal. Ils se trouvent, tout simplement, en dehors du faisceau du projecteur... »
le « récitatif » sous l'instrumental final est écrit et dit par Luis Sepùlveda, inspiré d'un livre d' Eduardo Galeano sur les veines ouvertes de l'Amérique Latine....

Avec cette chanson, les Modena City Ramblers tentaient de faire le point sur l'évolution de la Révolution. C'était en 1999.
Mais le temps est passé, l'Amérique Latine a changé; rien n'est encore arrangé... Loin de là, mais... L'Amérique Latine a changé de cap, l'Amérique latine prend le large vis-à-vis du Nord, du libéralisme et du capitalisme;... (continua)
HORS DU CHAMP
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/4/2009 - 16:47

Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne

Les quatre chevaliers noirs de Sardaigne
Cher Francesco,
D'abord, j'aime beaucoup ton prénom, car c'est celui de mon petit-fils.
Cela dit, je pense qu'il t'a échappé que j'avais personnellement suivi la thèse de Giuseppe Dessì, qui à mon avis devait quand même savoir ce qu'il en était d'Eleonora et de sa lutte contre les Espagnols, lequel Giuseppe Dessì a souligné très fortement cette particularité de la guerre de libération des Sardes, à savoir que Eleonora a gagné la guerre contre les Espagnols, mais que ce fut la peste qui anéantit l'armée populaire sarde. C'est précisément et le thème de la chanson et celui de la pièce de théâtre Eleonora d'Arborea de Giuseppe Dessì.
Il est en effet désolant que les Sardes aient perdu cette lutte de libération nationale, mais ils l'ont perdue contre la peste, pas contre les Espagnols.
Dunque, ils l'ont en même temps gagnée et perdue. Ce que j'avais nettement indiqué dans mon commentaire à la canzone.

Bien cordial
Ora e sempre : Resistenza !
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. 4/4/2009 - 13:33
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La sepoltura dei morti

La sepoltura dei morti
C'è un riferimento alla "Terra desolata" di Eliot: anch'io ho scritto una sorta di "delirio" sotto forma di canzone (ancora senza musica, purtroppo) intitolato "La terra desolata", ispirandomi liberamente a Eliot
(Andrea)

E con questo siamo a tre, aggiungendo anche quello nella "Canzone dei dodici mesi" di Francesco Guccini; più precisamente proviene dal Lamento di James Prufrock. Ma vista la bella giornata d'aprile che è oggi, io continuo a dire che sono più crudeli dicembre o gennaio. Fuck winter! [RV]
4/4/2009 - 12:03
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Torinorossa

Torinorossa
una bella e corroborante sorpresa!!!
Alberto Cesa
alberto cesa 4/4/2009 - 00:13
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Masters Of War

Masters Of War
POLACCO / POLISH - Sylwester Szweda - Andrzej Orzechowski

La versione polacca di Andrzej Orzechowski e Sylwester (Sylwek) Szweda, interpretata da quest'ultimo. Cantabile e scaricabile liberamente da questa pagina. Dal Sito ufficiale di Sylwester Szweda.

The Polish version by Andrzej Orzechowski and Sylwester (Sylwek) Szweda, performed by the latter. Singable and freely downloadable from this page. From Sylwester Szweda's official website.

Tłumaczenie: Sylwek Szweda & Andrzej Orzechowski 01.10.2005
Przekład poetycki: Sylwek Szweda 01.10.2005
W schronisku PTTK A.A. Dworaczków w Wetlinie
MISTRZOWIE WOJNY
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 23:53
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Sky Pilot

Sky Pilot
L'espressione Sky Pilot sembra addirittura risalire ai tempi del Far West ed era usata sarcasticamente dai cowboys per indicare un sacerdote e un predicatore. Per quanto possa sembrare improbabile, ho desunto questa notizia da un vecchio fumetto di Tex del 1974, in mio possesso. A quel tempo, negli albi, le storie erano precedute in ogni numero da un'interessantissima rubrica, "Così parlavano nel West", dove venivano riportate espressioni e modi di dire in uso all'epoca, con dettagliate spiegazioni.
Riccardo Venturi 3/4/2009 - 16:31
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La Geste de Sarajevo

La Geste de Sarajevo
3 aprile 2009, 4.51 del mattino

Non c'è niente da fare; prima o poi, quando sto su questo sito, per un motivo o per un altro ricasco sempre su questa canzone. Stavolta, continuando nel certosino lavoro di mettere il "tag delle Primitive" su tutte le canzoni che fanno parte della raccolta originale del 2003 (un lavoro cominciato 2 anni fa, e che prevede in ultima analisi la risistemazione di tutte le 600 pagine relative a tali canzoni "storiche" per questo sito), ci sono ricascato proprio per questo. Ovvio rileggere l'introduzione che avevo fatto nell'agosto del 2006, l'ultimo agosto passato in Svizzera, con un clima decisamente novembrino. Il 9 settembre dello stesso anno sono tornato a Firenze per non più muovermene. E stavo ripensando a tutti i posti per i quali ho vagato in questi ultimi anni; posti che non hanno niente in comune, tranne una cosa: questo sito.

La voglia di vagabondare... (continua)
Riccardo Venturi 3/4/2009 - 05:04
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Wernher von Braun

Wernher von Braun
3 aprile 2009
WERNHER VON BRAUN
(continua)
3/4/2009 - 03:39
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Exodus

Exodus
Conoscendo di persona Napo, persona assolutamente fuori dagli schemi, io non mi stupisco che abbia messo un'introduzione come quella che ha scritto ad una canzone che glorifica l'evento (vale a dire l'"Exodus") fondante dello stato di Israele, evento che in linea di massima è responsabile di tutta la tragedia del Medio Oriente. Sempre conoscendo Napo, è probabile che proprio per questo abbia messo questa canzone! Certo è che nelle "CCG primitive" c'era veramente di tutto; ognuno andava completamente a ruota libera sui newsgroup e sulle mailing list dove le canzoni venivano raccolte, e tornando a scorrerle una per una dopo anni si trovano delle cose a dir poco sorprendenti.

Per la cronaca, ricordiamo che Edith Piaf interpretò questa canzone in quanto di origine ebraica per parte di madre. Sua madre, Annetta Maillard, poi detta Lina Marsa, era una cantante di strada ebrea di Livorno.
Riccardo Venturi 3/4/2009 - 02:28
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Massas e brans

Massas e brans
Bertran De Born: Be.m platz lo gais temps de pascor

(Vedere qui per la traduzione italiana.)
80, 8a. Be.m platz lo gais temps de pascor
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2009 - 01:37
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Li vidi tornare

Li vidi tornare
Salve a tutti. Sono adpm2005 e voglio farvi notare che non era il teatro Ariston ma il Casinò dove si tenne l'evento di S.Remo nel 1967. Aggiungo che Luigi avrà la sua giustizia nell'alto dei cieli poichè era ed è nei nostri cuori ancora vivo.
(Antonio)

Grazie Antonio per la precisazione e inseriamo immediatamene l'opportuna correzione. [CCG/AWS Staff]
3/4/2009 - 01:18
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Del mondo

Del mondo
[1994]
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo.

Interpretata anche da Robert Wyatt.

Il mondo del 1994 segnato dalla guerra in Jugoslavia, il mondo dopo la caduta del muro di Berlino che non ha portato la sperata libertà ma solo distruzione, contrapposto a un'età dell'oro di un mondo giovane e forte che forse non è mai esistito. Indubbiamente uno dei più bei pezzi dei CSI.

Anche questa canzone era stata per sei anni dimenticata dalle "CCG primitive", IV volume, n° 372. La inseriamo in nome dell' "intangibilità" della raccolta primitiva. Certo, alla luce della famosa "evoluzione" di S.S. Giovanni Lindo I, fa abbastanza impressione (e anche ridere) sentirlo parlare di "mondo giovane e forte" contrapposto ad un mondo "debole e vecchio", in cui il Ferretti stesso sembra essersi inserito alla perfezione divenendo seguace di quanto più vecchio, debole e stantio ci sia al mondo. [CCG/AWS Staff]
È stato un tempo il mondo giovane e forte,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 00:56

Vittorio Merlo: Necesito cambiar

Anche questa canzone faceva parte del IV volume delle "CCG primitive" (n° 357). Non era mai stata inserita, forse perché il suo argomento difficilmente può essere fatto rientrare nel "topic" del sito, ed al tempo degli inserimenti originali era stata scartata non esistendo ancora gli "Extra". Stasera rimediamo inserendola in nome dell' "intangibilità" della raccolta originale; Vittorio Merlo, "il cantante italiano più scaricato in rete" (almeno fino a qualche tempo fa) la aveva inviata personalmente. In questo caso, comunque, meglio parlare di scarto piuttosto che di dimenticanza. [CCG/AWS Staff]
Mi hanno tappato il naso
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 00:30




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