Darlin' Be Home Soon
(1966)
Parole e musica di John Sebastian
Dalla colonna sonora del film di Francis Ford Coppola You're a Big Boy Now
Famosa anche la versione di Joe Cocker
La canzone, che John Sebastian cantò anche a Woodstock nel 1969 quando il cantante, che si trovava al festival come spettatore, fu ingaggiato all'ultimo momento per salire sul palco con una chitarra acustica prestata da Tim Hardin, in attesa che i tecnici riparassero l'impianto elettrico danneggiato dalla pioggia per l'esibizione di Santana.
Il pubblico di Woodstock per la maggior parte non conosceva la canzone, ma fu subito coinvolto dall'esibizione di Sebastian, e interpretò la canzone come una canzone d'amore contro la guerra.
La storia completa della canzone si può leggere sul Wall Street Journal.
Parole e musica di John Sebastian
Dalla colonna sonora del film di Francis Ford Coppola You're a Big Boy Now
Famosa anche la versione di Joe Cocker
La canzone, che John Sebastian cantò anche a Woodstock nel 1969 quando il cantante, che si trovava al festival come spettatore, fu ingaggiato all'ultimo momento per salire sul palco con una chitarra acustica prestata da Tim Hardin, in attesa che i tecnici riparassero l'impianto elettrico danneggiato dalla pioggia per l'esibizione di Santana.
Il pubblico di Woodstock per la maggior parte non conosceva la canzone, ma fu subito coinvolto dall'esibizione di Sebastian, e interpretò la canzone come una canzone d'amore contro la guerra.
La storia completa della canzone si può leggere sul Wall Street Journal.
Come
(continua)
(continua)
1/1/2017 - 22:14
Volunteers
Addio a Paul Kantner, co-fondatore dei Jefferson Airplane
E' morto ieri all'età di 74 anni Paul Kantner, co-fondatore della mitica band dei Jefferson Airplane. Protagonista della scena musicale della west coast americana, Kantner è stato stroncato da un attacco di cuore, secondo quanto ha riferito il suo portavoce al 'San Francisco Chronicle'.
Kantner fondò i Jefferson Airplane insieme con Marty Balin e Grace Slick nel 1965 e ne divenne subito il leader portando la band al successo con brani come 'Somebody to love' o 'White Rabbit'. Il gruppo, tra i più importanti del blues-rock psichedelico degli anni '60 e '70, si esibì anche a Woodstock nel '69.
"Il mondo della musica ha perso una vera icona", ha dichiarato in una nota Neil Portnow, presidente della Recording Academy, la società che assegna i Grammy e che aveva annunciato alcuni giorni fa che avrebbe assegnato un Grammy alla carriera proprio ai Jefferson Airplane.
E' morto ieri all'età di 74 anni Paul Kantner, co-fondatore della mitica band dei Jefferson Airplane. Protagonista della scena musicale della west coast americana, Kantner è stato stroncato da un attacco di cuore, secondo quanto ha riferito il suo portavoce al 'San Francisco Chronicle'.
Kantner fondò i Jefferson Airplane insieme con Marty Balin e Grace Slick nel 1965 e ne divenne subito il leader portando la band al successo con brani come 'Somebody to love' o 'White Rabbit'. Il gruppo, tra i più importanti del blues-rock psichedelico degli anni '60 e '70, si esibì anche a Woodstock nel '69.
"Il mondo della musica ha perso una vera icona", ha dichiarato in una nota Neil Portnow, presidente della Recording Academy, la società che assegna i Grammy e che aveva annunciato alcuni giorni fa che avrebbe assegnato un Grammy alla carriera proprio ai Jefferson Airplane.
B.B. 29/1/2016 - 08:47
Simple Song Of Freedom
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
QUESTO E’ IL MIO CANTO
(continua)
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 10:14
I Had a Dream
[1968]
Parole e musica di John Sebastian
Eseguita da vivo al festival di Woodstock il 16 agosto del 1969, insieme ad altre quattro canzoni, due sue ("How Have You Been" e "Rainbows All Over Your Blues") e due della sua band dell’epoca, The Lovin' Spoonful ("Darling Be Home Soon" e "Younger Generation")
John Sebastian non era tra gli artisti contrattati ma, essendo presente al festival, fu ingaggiato al momento per esibirsi nell’attesa dei “pezzi da 90”
Poi inclusa nel suo album di debutto, “John B. Sebastian”, pubblicato all’inizio del 1970.
E questa, come abbiamo fatto finora a dimenticarcela !?!
PEACE & LOVE!
Parole e musica di John Sebastian
Eseguita da vivo al festival di Woodstock il 16 agosto del 1969, insieme ad altre quattro canzoni, due sue ("How Have You Been" e "Rainbows All Over Your Blues") e due della sua band dell’epoca, The Lovin' Spoonful ("Darling Be Home Soon" e "Younger Generation")
John Sebastian non era tra gli artisti contrattati ma, essendo presente al festival, fu ingaggiato al momento per esibirsi nell’attesa dei “pezzi da 90”
Poi inclusa nel suo album di debutto, “John B. Sebastian”, pubblicato all’inizio del 1970.
E questa, come abbiamo fatto finora a dimenticarcela !?!
PEACE & LOVE!
I had a dream last night
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/8/2015 - 09:17
Percorsi:
Woodstock 1969 e i raduni pop rock
I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
NORVEGESE / NORWEGIAN
Traduzione norvegese / Norwegian translation / Norsk oversettelse
Traduzione norvegese / Norwegian translation / Norsk oversettelse
JOE HILL
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 31/5/2015 - 12:11
I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
FINLANDESE / FINNISH
Elvi Sinervo
Traduzione finlandese / Finnish translation / Suomennos: Elvi Sinervo
From the 1977 album »Joe Hillin lauluja« (Joe Hill Songs) by Turun Ylioppilasteatteri (Turku Student Theatre).
Elvi Sinervo
Traduzione finlandese / Finnish translation / Suomennos: Elvi Sinervo
From the 1977 album »Joe Hillin lauluja« (Joe Hill Songs) by Turun Ylioppilasteatteri (Turku Student Theatre).
JOE HILL
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/5/2015 - 09:14
I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
Forse nel 2007 questa canzone poteva essere considerata un Extra ma oggi, alla luce dei cambiamenti intervenuti nel sito, potrebbe/dovrebbe essere accolta tra le CCG/AWS tout court.
Bernart Bartleby 1/5/2014 - 13:17
The Star Spangled Banner
Non so dove appigliarla...allora la butto qua(non riesco ad arrivare al testo originale)
krzyś 27/11/2013 - 22:33
I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag
con 4 lettere e 7 numeri hai detto tutto!!!
grande Joe!
grande Joe!
Astrid 9/3/2013 - 21:38
Everyday People
(1968)
The song is one of Sly Stone's pleas for peace and equality between differing races and social groups, a major theme and focus for the band. The Family Stone featured Caucasians Greg Errico and Jerry Martini in its lineup, as well as females Rose Stone and Cynthia Robinson; making it the first major integrated band in rock history. Sly & the Family Stone's message was about peace and equality through music, and this song reflects the same.
Wikipedia
The song is one of Sly Stone's pleas for peace and equality between differing races and social groups, a major theme and focus for the band. The Family Stone featured Caucasians Greg Errico and Jerry Martini in its lineup, as well as females Rose Stone and Cynthia Robinson; making it the first major integrated band in rock history. Sly & the Family Stone's message was about peace and equality through music, and this song reflects the same.
Wikipedia
Sometimes I'm right then I can be wrong
(continua)
(continua)
2/4/2012 - 23:50
Love March
Album: Keep On Moving (1969)
(Gene Dinwiddie, Phil Wilson)
Their anthem at Woodstock, the "Love March," was powered by a military drum, and had black gospel, rhythm and blues, and rock n' roll all strewn through it. It argued that "there's gotta be a change" in a system in which cultural regimentation was linked to the draft and the war.
Introducing the song, one of the musicians explained the purpose of the song, and the counter-culture, in a way that was as clear to us as it would have been mysterious to our parents:
Uh we gonna do a little march right along through now. Is a, it's a love march. We, uh, don't carry no guns and things in this army we got and stuff. Don't nobody have to be worried about keeping in step, and we ain't even got no uniforms and whatever. We a poor army and what not....
The Chimes of Freedom Flashing: A Personal History of the Vietnam Anti-war Movement and the 1960s by by Caleb S. Rossiter
(Gene Dinwiddie, Phil Wilson)
Their anthem at Woodstock, the "Love March," was powered by a military drum, and had black gospel, rhythm and blues, and rock n' roll all strewn through it. It argued that "there's gotta be a change" in a system in which cultural regimentation was linked to the draft and the war.
Introducing the song, one of the musicians explained the purpose of the song, and the counter-culture, in a way that was as clear to us as it would have been mysterious to our parents:
Uh we gonna do a little march right along through now. Is a, it's a love march. We, uh, don't carry no guns and things in this army we got and stuff. Don't nobody have to be worried about keeping in step, and we ain't even got no uniforms and whatever. We a poor army and what not....
The Chimes of Freedom Flashing: A Personal History of the Vietnam Anti-war Movement and the 1960s by by Caleb S. Rossiter
I said
(continua)
(continua)
11/3/2012 - 00:02
Percorsi:
Woodstock 1969 e i raduni pop rock
Simple Song Of Freedom
Licensed for use by Vic Sadot's Crazy Planet Band on "9/11 Truth & Justice Songs" released on 9/11/11. This is a lyrical update Bobby Darin's 1969 anthem to struggle!
COME AND SING A SIMPLE SONG OF FREEDOM
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 29/1/2012 - 13:28
Swing Low, Sweet Chariot
[Prima metà dell’800]
Scritta da Uncle Wallace Willis, un “liberto” entrato a far parte - come molti schiavi afroamericani emancipati – di una nazione indiana, nello specifico quella Choctaw (in Mississippi, Florida, Alabama e Louisiana ), che durante la Guerra civile si schierò con i Confederati.
Se la catara Lo boièr è la più antica canzone “cripto-simbolica”, in codice, presente sulle CCG, su queste pagine ce n’è almeno un’altra di canzone del genere, canto adoperato da perseguitati per cercare di sfuggire alla schiavitù impedendo ai propri aguzzini di capire intenzioni, piani di fuga ed il percorso del cammino verso la libertà.
Follow the Drinking Gourd era per l’appunto una canzone in codice attraverso la quale veniva indicato uno dei tanti percorsi dell’“Underground Railroad”, la rete di cammini segreti attraverso cui gli schiavi neri tentavano la fuga dagli Stati... (continua)
Scritta da Uncle Wallace Willis, un “liberto” entrato a far parte - come molti schiavi afroamericani emancipati – di una nazione indiana, nello specifico quella Choctaw (in Mississippi, Florida, Alabama e Louisiana ), che durante la Guerra civile si schierò con i Confederati.
Se la catara Lo boièr è la più antica canzone “cripto-simbolica”, in codice, presente sulle CCG, su queste pagine ce n’è almeno un’altra di canzone del genere, canto adoperato da perseguitati per cercare di sfuggire alla schiavitù impedendo ai propri aguzzini di capire intenzioni, piani di fuga ed il percorso del cammino verso la libertà.
Follow the Drinking Gourd era per l’appunto una canzone in codice attraverso la quale veniva indicato uno dei tanti percorsi dell’“Underground Railroad”, la rete di cammini segreti attraverso cui gli schiavi neri tentavano la fuga dagli Stati... (continua)
Swing low, sweet chariot
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 12/1/2012 - 12:06
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Parole e musica di Grace Slick
Album: "Surrealistic Pillow" (1967)
Notable covers: Patti Smith, Emilíana Torrini, Pink
C'è sempre un po' di imbarazzo nell'inserire tra le canzoni contro la guerra delle canzoni famosissime, di quelle che, come si dice, hanno fatto epoca. Questo sito è celebre per le sue dimenticanze di canzoni fondamentali. Questa potrebbe essere una di quelle, anche se in questo caso l'interpretazione che proponiamo qui (ben presentata in questo articolo Grace Slick and the White Rabbit Society che qui traduciamo parzialmente) potrebbe essere accusata di essere perlomeno discutibile. Io l'ho trovata però molto convincente.
La canzone, scritta da Grace Slick ai tempi del suo primo gruppo The Great Society e portata in dote (insieme a Somebody to Love, l'altro singolo di successo dell'album) agli Airplane, è naturalmente una trasposizione in canzone di The Adventures... (continua)