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Percorso Mort au Travail / Morte al Lavoro

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No futur

No futur
[2017]
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...

“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)

Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Tous les matins quand je me réveille, no problemo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/7/2017 - 21:00
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L'etica del sedentario

L'etica del sedentario
I nomi delle strade

Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.

[Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2017, p. 19]

(dal sito di Paolo Nori)
daniela -k.d.- 2/5/2017 - 14:21
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To był chłop

To był chłop
La vorrei dedicare al mio zio Kazek... che è mancato da poco
Krzysiek 9/3/2017 - 04:06
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Chantier d'été

Chantier d'été
Caro Riccardo, non è Gabriel a cantarla, bensì Olivier Kowalski. E fu la sua prima volta all'interno del gruppo (inizialmente a dire il vero avrebbe dovuto farlo Marie). La fisarmonica così evocativa è un "piano à bretelle" che nel brano mescola le sue particolari sonorità con un piano a coda e un sintetizzatore. Le parole del testo ispireranno Marc Lavoine per il successo nel 1985 di "Elle a des yeux revolver".
Flavio Poltronieri 9/2/2017 - 11:06
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Oklahoma, U.S.A.

Oklahoma, U.S.A.
[1971]
Scritta da Ray Davies
Nell’album dei Kinks intitolato “Muswell Hillbillies”

Una donna, piegata dal lavoro e dalla vita, che sogna di andare a vivere in Oklahoma, non certo perché sia il posto più bello del mondo ma perché “Oklahoma!” è stato uno dei musical di Broadway più famosi di sempre, poi reso immortale nel film diretto nel 1955 da Fred Zinnemann, con Shirley Jones e Gordon MacRae protagonisti.
All life we work, oh, work is a bore
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/1/2017 - 09:08
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Lavorare con lentezza

Lavorare con lentezza
(che la traduce riprendendo il testo dal nostro sito)
РАБОТА С ЗАМЕДЛЕНИЕМ
(continua)
6/1/2017 - 10:27
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Back in Flesh

Back in Flesh
[1980]
Scritta dai Wall of Voodoo (Stan Ridgway, Marc Moreland, Bruce Moreland, Chas Gray e Joe Nanini), quelli dell’indimenticabile “Mexican Radio

Nell’album d’esordio (se si eccettua un precedente EP) della band californiana, intitolato “Dark Continent”, pubblicato nel 1981.

Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)
Someone smashed my alarm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/12/2016 - 12:58
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La Fàbrica occitana

La Fàbrica occitana
2006
La Fàbrica occitana

Le rivendicazioni di identità e indipendenza, i vari nazionalismi hanno spesso portato ad aberrazioni tanto violente e pericolose quanto quelle dell'occupante. Quando l'unico obiettivo è sostituire un'elite al potere con un'altra elite, solo di un'altra etnia... qui viene messo in discussione tutto il sistema esistente.
Veierès coma es bèl
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2016 - 09:52
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Merci patron

Merci patron
MERCI MACRON
(continua)
inviata da leoskini 5/10/2016 - 15:17
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Presidente (io non voglio lavorare)

Presidente (io non voglio lavorare)
Monologo tratto dallo spettacolo "SOLO CON ABATJOUR - ovvero come ho salvato il mondo"
Presidente, Vostra Altezza
(continua)
inviata da adriana 25/5/2016 - 14:44
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XXs and Oops (an American Girl)

XXs and Oops (an American Girl)
Phone ring, baby cries, TV diet guru lies
(continua)
14/5/2016 - 04:39
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La classe operaia (Non va più in paradiso)

La classe operaia (Non va più in paradiso)
2014
Album:L'amore (è) sostenibile
La classe operaia c'ha la tv al plasma
(continua)
inviata da adriana 29/4/2016 - 15:34
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9 to 5

9 to 5
Tumble out of bed
(continua)
22/3/2016 - 01:41
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Mainline Prosperity Blues

Mainline Prosperity Blues
[1965]
Parole e musica di Richard Fariña
Nell’album “Reflections in a Crystal Wind”, con Margarita Mimi Baez Fariña, compagna di Richard e sorella di Joan Baez.

“Mainline Prosperity Blues” - traccia che apre il secondo lato del secondo e ultimo album della coppia (Richard morirà di lì a qualche mese, in un incidente motociclistico accaduto il 30 aprile 1966, mentre si recava a festeggiare il compleanno di Mimi) – è una canzone su quant’è buona la droga (quando è buona) e su quanto sono brutti il lavoro e la società su di esso fondata…
Good morning, teaspoon
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/11/2015 - 10:27
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Nad ranem śmierć się śmieje

Nad ranem śmierć się śmieje
{1985}
Testo e musica di Lech Janerka
Dall'album "Klaus Mitffoch"
da bibliotekapiosenki
Pracował dzień i noc
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/10/2015 - 21:55
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Working Man

John Conlee
Working Man
Stumble from my good warm bed
(continua)
29/9/2015 - 03:51
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Saboteur

Saboteur
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
The song of wheels is in my head and mutiny in my hands
(continua)
inviata da dq82 22/9/2015 - 09:42
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La mierda

La mierda
1999
Tienes la puerta abierta
Es la movida que tiene la vida:
(continua)
inviata da dq82 24/7/2015 - 10:14

William Brown

William Brown
[1961]
Canzone tradizionale arrangiata da Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese, sulla melodia di una “drinking song” tipo “Good Ship Venus / Friggin' in the Riggin'”

Storia del giovane operaio William Brown, addetto tutto il giorno a girare una ruota. Gli dissero che se non fosse andato più veloce lo avrebbero licenziato, così lui accelerò a tal punto da causare una super produzione e… lo licenziarono!
Morale della favola: più lavori e più rischi di perdere il posto…
Well, a nice young man was William Brown,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 14:40
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That Lucky Old Sun

That Lucky Old Sun
[1949]
Parole di Haven Gillespie (1888-1975), compositore e liricista considerato appartenente alla cerchia dei songwriters newyorchesi denominata “Tin Pan Alley”, dalla zona della città in cui quasi tutti loro vivevano, i più grandi creatori di musica popolare americana tra la fine dell’800 e la prima metà del 900.
Musica di Beasley Smith (1901-1968) compositore originario del Tennessee.

Una bellissima canzone - credo che il vecchio GPT l’avrebbe riascoltata molto volentieri, e chissà che non l’ascolti proprio ora - che è uno standard pop tra i più famosi, celeberrima nell’esecuzione del crooner Francesco Paolo LoVecchio, in arte Frankie Laine (1913-2007), ma interpretata da innumerevoli artisti di calibro internazionale, da ultimo Bob Dylan nel suo ultimo album di cover intitolato “Shadows in the Night”.
Una canzone che fu sicuramente ispirata da uno dei temi costanti di molti blues... (continua)
Up in the mornin', out on the job
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 23:09
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Lavoro

Lavoro
[2014]
Parole di Ermanno Morando
Musica di Francesco Casabianca
Nell’album d’esordio del Band Bunker Club, band nata nel Monferrato astigiano, intitolato “Musica per cefalopodi e colombi selvatici”
C`è un uomo che dorme in piedi sul treno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2015 - 08:43
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Valse jaune

Valse jaune
[1955?]
Parole di Boris Vian
Musica di Marguerite Monnot (1903-1961), importante compositrice e pianista (l’autrice, fra l’altro, delle musiche di “Milord” per Édith Piaf e della commedia “Irma La Douce”)
Interpretata per primo da Mouloudji ma poi anche da Magali Noël, attrice, cantante e musa di Vian, scomparsa nei giorni scorsi.
Il y a du soleil dans la rue
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2015 - 10:34
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Basta al lavoro

Basta al lavoro
2001
4 città
Ogni serata d'agosto ha una luce fantastica 
(continua)
inviata da dq82 22/6/2015 - 18:36
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À bas les gens qui bossent

À bas les gens qui bossent
[2008]
Parole e musica di Olivier Haudegond, in arte Didier Super.
Nel disco intitolato “Ben Quoi?”
En fait la prochaine chanson, on... on a essayé d'faire un... un vrai tube de merde pour les grosses radios à la con.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2015 - 16:24
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Le Droit à la paresse

Le Droit à la paresse
[1974]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Les amis de Georges”

Canzone dedicata a Paul Lafargue (1842-1911), autore nel 1880 del famoso pamphlet “Le Droit à la paresse. Réfutation du « Droit au travail » de 1848”.

« O paresse, mère des arts et des nobles vertus, sois le baume des angoisses humaines ! »

« Une étrange folie possède les classes ouvrières des nations où règne la civilisation capitaliste. Cette folie traîne à sa suite des misères individuelles et sociales qui, depuis deux siècles, torturent la triste humanité. Cette folie est l'amour du travail, la passion moribonde du travail, poussée jusqu'à l'épuisement des forces vitales de l'individu et de sa progéniture... »

« Travaillez, travaillez, prolétaires, pour agrandir la fortune sociale et vos misères individuelles, travaillez, travaillez, pour que, devenant plus pauvres, vous ayez plus de raisons de travailler et d'être misérables. Telle est la loi inexorable de la production capitaliste. »
Je voudrais rendre grâce a celui qui peut-être
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2015 - 14:59
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Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay

Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay
TA-RA-RA BOM TA-RA
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/5/2015 - 10:29
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And a-Begging I Will Go (or the Begging Song)

And a-Begging I Will Go (<Em>or</Em> the Begging Song)
[XVII sec.]
Una ballata che deriva probabilmente dal The Beggars Chorus de “A Jovial Crew, or the Merry Beggars”, una commedia scritta dal drammaturgo inglese Richard Brome intorno al 1640.
Nella sua carriera Martin Carthy ne ha offerto più versioni, tutte riconducibili al testo accolto nella raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland” a cura di Robert Ford (Londra, 1899), dove però la paternità è attribuita al poeta scozzese settecentesco Alexander Ross.
Nel disco d’esordio, eponimo, di Martin Carthy del 1965.
Martin Carthy s’ispirò ad una precedente versione di Ewan MacColl (che incise la canzone nel suo disco del 1966 “The Manchester Angel”, con Peggy Seeger) che però non sono riuscito ad identificare con certezza tra le tante presenti in Rete. Contribuisco quindi qui innanzitutto il testo adottato da Carthy nel 1965, così come riportato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Of all the trades in England the beggin' is the best
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/4/2015 - 08:43
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The Song of the Rail

The Song of the Rail
[1920s]
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Life here in town is too damn monotonous,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:50
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A Place in the Country

A Place in the Country
For thirty some odd years he faced a grind here in the city
(continua)
17/4/2015 - 21:21
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The American Dream

The American Dream
Too many lawyers in football
(continua)
14/4/2015 - 21:01




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