Black hills
2015
Black Hills
feat. Marino Severini
Black Hills è stato prodotto con il sostegno di ANPI Provinciale Parma, e cerca di rileggere la Lotta di Liberazione e di reinterpretare il senso di Resistenza nel suo senso più ampio possibile.
In questo caso specifico, infatti, abbiamo giocato con giustapposizioni e analogie storico-geografiche nuove, allineando la nostra Resistenza a quella delle Black Hills: la lotta di un popolo nativo americano, i Lakota-Sioux, in resistenza contro lo sfruttamento, la prevaricazione, l'occupazione di pionieri “occidentali”. Abbiamo costruito immagini astratte e concetti diretti. Abbiamo scritto questa canzone.
Le musiche del Collettivo Musicale EMILY si sono incontrate ancora una volta con i testi del cantautore parmense Francesco Pelosi, e sono state arricchite dalla collaborazione con Marino Severini - voce e fondatore de' The Gang.
In un periodo in cui... (continua)
Black Hills
feat. Marino Severini
Black Hills è stato prodotto con il sostegno di ANPI Provinciale Parma, e cerca di rileggere la Lotta di Liberazione e di reinterpretare il senso di Resistenza nel suo senso più ampio possibile.
In questo caso specifico, infatti, abbiamo giocato con giustapposizioni e analogie storico-geografiche nuove, allineando la nostra Resistenza a quella delle Black Hills: la lotta di un popolo nativo americano, i Lakota-Sioux, in resistenza contro lo sfruttamento, la prevaricazione, l'occupazione di pionieri “occidentali”. Abbiamo costruito immagini astratte e concetti diretti. Abbiamo scritto questa canzone.
Le musiche del Collettivo Musicale EMILY si sono incontrate ancora una volta con i testi del cantautore parmense Francesco Pelosi, e sono state arricchite dalla collaborazione con Marino Severini - voce e fondatore de' The Gang.
In un periodo in cui... (continua)
Stelle,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 19/6/2015 - 12:01
The Whirlwind
From zero to sixty, and wanted two life times,
(continua)
(continua)
inviata da leo 13/4/2015 - 23:09
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Wounded Knee 73
Parole e musica di Dean Reed
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980
Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.
Per... (continua)
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980
Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.
Per... (continua)
Wounded Knee 73
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:22
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Mr Custer
The humorous novelty song "Please Mr. Kennedy", a plea from a reluctant astronaut, appears to be a fourth generation derivative of the 1960 song "Mr. Custer", also known as "Please Mr. Custer", about the Battle of the Little Bighorn, sung by Larry Verne and written by Al DeLory, Fred Darian, and Joseph Van Winkle. A Tamla-Motown single followed in 1961: "Please Mr. Kennedy (I Don't Want to Go)", a plea from a reluctant Vietnam War draftee, sung by Mickey Woods and credited to Berry Gordy, Loucye Wakefield and Ronald Wakefield. In 1962 using a similar theme, The Goldcoast Singers recorded "Please Mr. Kennedy" on its Here They Are album, with writing credits to Ed Rush and George Cromarty. The Llewyn Davis version credits Rush, Cromarty, Burnett, Timberlake, and the Coens.
"Inside Llewyn Davis"
Ft: Adam Driver, Justin Timberlake & Oscar Isaac
Produced By: "T-Bone" Burnett
PLEASE MR.... (continua)
"Inside Llewyn Davis"
Ft: Adam Driver, Justin Timberlake & Oscar Isaac
Produced By: "T-Bone" Burnett
PLEASE MR.... (continua)
Krzysiek Wrona 1/3/2015 - 18:58
Indio hermano
[1973]
Lato A di un 45 giri del 1973. Brano poi ricompreso in raccolte successive. Sul Lato B “Corre Que Te Pillo”
Lato A di un 45 giri del 1973. Brano poi ricompreso in raccolte successive. Sul Lato B “Corre Que Te Pillo”
No cambiaré
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2015 - 20:25
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Diré a mi gente
[1969]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
La canzone che dà il titolo al disco di Ana y Jaime pubblicato nel 1969
Racconto del viejo Antonio, testimone di un massacro di contadini indigeni ad opera dell’esercito in qualche sperduto angolo di una qualunque selva latinoamericana...
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
La canzone che dà il titolo al disco di Ana y Jaime pubblicato nel 1969
Racconto del viejo Antonio, testimone di un massacro di contadini indigeni ad opera dell’esercito in qualche sperduto angolo di una qualunque selva latinoamericana...
Lara lala lara lala lara la la la
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/1/2015 - 15:06
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Hoka Hey
Chanson (Lombardo "Laghèe") italienne – Hoka Hey – Davide Van De Sfroos – 1999
David parle souvent de minorités et les Indiens sont un de ses sujets préférés et une référence obligatoire dans son imaginaire. Hoka hey signifie « C'est un beau jour aujourd'hui pour mourir » et se réfère au souvenir du massacre de Wounded Knee, comme, de même manière, quelques annnées avant, Fabrizio De André et Massimo Bubola avaient fait avec «"Fiume Sand Creek » « Fleuve Sand Creek ». Les deux chansons sont incomparables : Fleuve Sand Creek est un chef-d'oeuvre et Hoka hey une bonne chanson, mais il est significatif qu'ils trouvent l'inspiration dans le même bouillon.
(Giorgio Maimone, de Bielle)
En somme, l'histoire est simple : un jeune Indien raconte le massacre de Wounded Knee , où des centaines d'indiens Cree – y compris femmes et enfants furent massacrés par la cavalerie étazunienne. Le but étant... (continua)
David parle souvent de minorités et les Indiens sont un de ses sujets préférés et une référence obligatoire dans son imaginaire. Hoka hey signifie « C'est un beau jour aujourd'hui pour mourir » et se réfère au souvenir du massacre de Wounded Knee, comme, de même manière, quelques annnées avant, Fabrizio De André et Massimo Bubola avaient fait avec «"Fiume Sand Creek » « Fleuve Sand Creek ». Les deux chansons sont incomparables : Fleuve Sand Creek est un chef-d'oeuvre et Hoka hey une bonne chanson, mais il est significatif qu'ils trouvent l'inspiration dans le même bouillon.
(Giorgio Maimone, de Bielle)
En somme, l'histoire est simple : un jeune Indien raconte le massacre de Wounded Knee , où des centaines d'indiens Cree – y compris femmes et enfants furent massacrés par la cavalerie étazunienne. Le but étant... (continua)
HOKA HEY
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/1/2015 - 21:23
Géronimo
[1976]
Nell’album intitolato “Folle avoine”
Nell’album intitolato “Folle avoine”
Sous les vitrines illuminées de ma première enfance
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2015 - 14:18
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
La nueva España
Vi segnalo una suite sinfonica che conosco solo in parte: si intitola “La nueva España” ed è stata composta dal 1992 al 1999 da Lorenzo Ferrero. Comprende 6 poemi sinfonici autonomi, intitolati
Il primo ed il sesto si possono ascoltare su youtube.
Tutti i 6 poemi sinfonici hanno a che fare con il genocidio degli Aztechi perpetrato da Cortés.
Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito www.debaser.it che recensisce l’opera.
1- La ruta de Cortés
2- La noche triste
3- Memoria del fuego
4- Presagios
5- El encuentro
6- La matanza del Templo Mayor
2- La noche triste
3- Memoria del fuego
4- Presagios
5- El encuentro
6- La matanza del Templo Mayor
Il primo ed il sesto si possono ascoltare su youtube.
Tutti i 6 poemi sinfonici hanno a che fare con il genocidio degli Aztechi perpetrato da Cortés.
Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito www.debaser.it che recensisce l’opera.
E' una composizione sinfonica solo strumentale, perciò non c'è alcun testo.
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 19/11/2014 - 22:09
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Land of the Navajo
Dall'album "Old & In The Way" (1973): una canzone bellina, contenuta purtroppo in un album mediocre: vedete voi se può andare nel percorso sui Nativi Americani. Ciao
Oh the wind blows cold
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 25/8/2014 - 23:06
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Arawak
2007
Shalom
(C.T.D Toro – P.D’Angelo)
Gli Arawak o "Aruak" (Aruachi in italiano), conosciuti anche come Arahuacos o Aruacos (da aru, ovvero fiore di manioca), rappresentano, secondo alcuni, la famiglia linguistica dei popoli amerindi pre-colombiani con maggiori diversità linguistiche, interessando dall'area dei Caraibi fino al nord dell'Argentina.
Si tratta di una popolazione indigena delle regioni centromeridionali dell'America meridionale. I nuclei più consistenti sono le tribù stanziate in Venezuela, in Colombia e nel Brasile nord-occidentale. Gli Aruachi sono i tipici rappresentanti della cultura amazzonica.
Tra questi popoli si distinsero i Taino che si erano stanziati nelle Grandi Antille, tra cui i Lucayan alle Bahamas e i Bimini in Florida. Vi erano poi i Nepoya e i Suppoyo nell'isola di Trinidad e gli Igneri, che si pensa avessero preceduto i Caribi nelle Piccole Antille assieme... (continua)
Shalom
(C.T.D Toro – P.D’Angelo)
Gli Arawak o "Aruak" (Aruachi in italiano), conosciuti anche come Arahuacos o Aruacos (da aru, ovvero fiore di manioca), rappresentano, secondo alcuni, la famiglia linguistica dei popoli amerindi pre-colombiani con maggiori diversità linguistiche, interessando dall'area dei Caraibi fino al nord dell'Argentina.
Si tratta di una popolazione indigena delle regioni centromeridionali dell'America meridionale. I nuclei più consistenti sono le tribù stanziate in Venezuela, in Colombia e nel Brasile nord-occidentale. Gli Aruachi sono i tipici rappresentanti della cultura amazzonica.
Tra questi popoli si distinsero i Taino che si erano stanziati nelle Grandi Antille, tra cui i Lucayan alle Bahamas e i Bimini in Florida. Vi erano poi i Nepoya e i Suppoyo nell'isola di Trinidad e gli Igneri, che si pensa avessero preceduto i Caribi nelle Piccole Antille assieme... (continua)
Séme partite da lu Venezuéle,
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/8/2014 - 18:23
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Custer's Blues
Recorded in 1987
Published in 2001 in "Too close to Heaven"
George Armstrong Custer (New Rumley, 5 dicembre 1839 – Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un generale statunitense. Fu ufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti e comandante della cavalleria durante la guerra di secessione statunitense e le guerre indiane. Cresciuto nel Michigan e nell'Ohio, Custer venne ammesso a West Point nel 1858, dove si diplomò ultimo della sua classe. Comunque con lo scoppio della guerra civile statunitense venne chiamato a servire nell'esercito dell'Unione.
Durante la guerra civile si guadagnò una buona reputazione. Prese parte alla prima battaglia di Bull Run e la sua carriera fu aiutata dalla sua associazione con diversi importanti ufficiali e si dimostrò un efficace comandante di cavalleria. Venne infine promosso al rango temporaneo (brevetto) di maggior generale e al termine della guerra venne... (continua)
Published in 2001 in "Too close to Heaven"
George Armstrong Custer (New Rumley, 5 dicembre 1839 – Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un generale statunitense. Fu ufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti e comandante della cavalleria durante la guerra di secessione statunitense e le guerre indiane. Cresciuto nel Michigan e nell'Ohio, Custer venne ammesso a West Point nel 1858, dove si diplomò ultimo della sua classe. Comunque con lo scoppio della guerra civile statunitense venne chiamato a servire nell'esercito dell'Unione.
Durante la guerra civile si guadagnò una buona reputazione. Prese parte alla prima battaglia di Bull Run e la sua carriera fu aiutata dalla sua associazione con diversi importanti ufficiali e si dimostrò un efficace comandante di cavalleria. Venne infine promosso al rango temporaneo (brevetto) di maggior generale e al termine della guerra venne... (continua)
Well, you look just like General Custer
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/8/2014 - 15:12
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Seminole Wind
[1991]
Parole e musica di John Anderson
La canzone che dà il titolo al suo album pubblicato nel 1992.
A proposito dei Seminole della Florida e della loro eroica ma inutile resistenza si vedano anche Dade’s Massacre e Osceola's Last Words. Quest’ultima è dedicata al capo seminole Osceola, citato anche in questa canzone di John Anderson.
Parole e musica di John Anderson
La canzone che dà il titolo al suo album pubblicato nel 1992.
A proposito dei Seminole della Florida e della loro eroica ma inutile resistenza si vedano anche Dade’s Massacre e Osceola's Last Words. Quest’ultima è dedicata al capo seminole Osceola, citato anche in questa canzone di John Anderson.
Ever since the days of old,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2014 - 11:24
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani, Guerra alla Terra
Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”
Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”
Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 14:56
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Creek Mary's Blood
La traduzione italiana della preghiera nativa, in lingua Siouan Lakota (Teton), con cui "Creek Mary's Blood" si conclude.
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).
Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).
Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Bernart Bartleby 16/7/2014 - 21:04
The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).
Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer…
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).
Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer…
Oh! why does the white man follow my path,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 15:18
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
En vérité
[1979]
Parole e musica di Luc Romann
Nel disco intitolato “Les oumpapas”
Da un album il cui titolo fu sicuramente ispirato ad “Oumpah-Pah”, giovane eroe pellerossa protagonista della striscia eponima, disegnata dai grandi René Goscinny e Albert Uderzo (quelli di Astérix, per intenderci) a partire dal 1958.
Parole e musica di Luc Romann
Nel disco intitolato “Les oumpapas”
Da un album il cui titolo fu sicuramente ispirato ad “Oumpah-Pah”, giovane eroe pellerossa protagonista della striscia eponima, disegnata dai grandi René Goscinny e Albert Uderzo (quelli di Astérix, per intenderci) a partire dal 1958.
Je vivais bien, j´étais dans la lumière
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2014 - 21:27
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Indian Sunset
[1971]
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
As I awoke this evening with the smell of wood smoke clinging
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2014 - 11:08
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Mayapan
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
"Quanto vale un'oncia di piombo
Quanto un indio poco di più"
Mayapan (Màayapáan in lingua maya moderna e Mayapán in spagnolo) è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà Maya, situato nello Stato messicano dello Yucatan, a circa 40 km sud-est rispetto a Mérida e circa 100 km ovest rispetto a Chichén Itzá. Mayapan fu la capitale politica dei Maya nella penisola dello Yucatan dal 1220 al 1440.
Nel 1221, i Maya si ribellarono contro i signori Maya-Toltechi di Chichén Itzá. Dopo una breve guerra civile, i signori delle città più potenti si incontrarono per ricostruire un governo centrato nella penisola. Decisero di costruire la nuova capitale vicino alla città di Telchaquillo, il luogo di origine di Hunac Ceel, il generale che sconfisse i governatori di Chichén Itzá. La città venne costruita all'interno di mura protettive e venne chiamata "Mayapan",... (continua)
da "L'altra faccia dell'impero"
"Quanto vale un'oncia di piombo
Quanto un indio poco di più"
Mayapan (Màayapáan in lingua maya moderna e Mayapán in spagnolo) è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà Maya, situato nello Stato messicano dello Yucatan, a circa 40 km sud-est rispetto a Mérida e circa 100 km ovest rispetto a Chichén Itzá. Mayapan fu la capitale politica dei Maya nella penisola dello Yucatan dal 1220 al 1440.
Nel 1221, i Maya si ribellarono contro i signori Maya-Toltechi di Chichén Itzá. Dopo una breve guerra civile, i signori delle città più potenti si incontrarono per ricostruire un governo centrato nella penisola. Decisero di costruire la nuova capitale vicino alla città di Telchaquillo, il luogo di origine di Hunac Ceel, il generale che sconfisse i governatori di Chichén Itzá. La città venne costruita all'interno di mura protettive e venne chiamata "Mayapan",... (continua)
E' vestito a festa come un pezzente
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/2/2014 - 18:37
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Manifest Destiny
2011
Form the musical 1994
Sung on Fourth of July by the anthropologist character Marnie, in protest of "genocide from sea to shining sea."
Music and lyrics by Clark Ford.
Erica Fuchs, Alto.
Form the musical 1994
Sung on Fourth of July by the anthropologist character Marnie, in protest of "genocide from sea to shining sea."
Music and lyrics by Clark Ford.
Erica Fuchs, Alto.
We believe this land was meant for us.
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 11:01
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Ketchup vs Genocide
2004
Politics
Con "Politics" l'obiettivo è chiaro: stavolta Tellier si schiera, nel suo solito stile, a fianco delle minoranze e degli oppressi di tutto il mondo, che siano i nativi americani (delirante il titolo della canzone in questione: "Ketchup Vs Genocide")
"Ketchup Vs Genocide" è uno sfacciato synth-pop che affastella piacevolmente luoghi comuni sugli indiani d'America ("ma almeno mi permette di scegliere da che parte stare" dichiara Tellier nell'introduzione).
ondarock
Politics
Con "Politics" l'obiettivo è chiaro: stavolta Tellier si schiera, nel suo solito stile, a fianco delle minoranze e degli oppressi di tutto il mondo, che siano i nativi americani (delirante il titolo della canzone in questione: "Ketchup Vs Genocide")
"Ketchup Vs Genocide" è uno sfacciato synth-pop che affastella piacevolmente luoghi comuni sugli indiani d'America ("ma almeno mi permette di scegliere da che parte stare" dichiara Tellier nell'introduzione).
ondarock
Steel horse over Navajos
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 4/2/2014 - 14:28
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Niente da festeggiare
Pezzo dedicato a Leonard Peltier
Ahi America se avessi rifiutato
(continua)
(continua)
inviata da adriana 26/1/2014 - 11:53
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Corri indiano
anonimo
Esatto....la scrisse un capo con qualcuno del gruppo. .....isola del gran sasso o madonna del faggio?!?
capo delle puma 11/1/2014 - 18:10
Ameridianu
[2008]
Album: Da musica la vita
Album: Da musica la vita
Muntagne luminose è stese pulverose
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/1/2014 - 11:39
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Wounded Knee
1977
Morning On A Distant Shore
Written by Finbar Furey
Morning On A Distant Shore
Written by Finbar Furey
They came with ease
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/9/2013 - 18:56
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Lakota
[1988]
Scritta da Joni Mitchell e Larry Klein
Nell’album intitolato “Chalk Mark in a Rain Storm”
Scritta da Joni Mitchell e Larry Klein
Nell’album intitolato “Chalk Mark in a Rain Storm”
I am Lakota!
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 16/8/2013 - 23:03
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Noble Indian Chief
Noble Indian Chief
(continua)
(continua)
inviata da anonymous 14/8/2013 - 19:58
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Red Dawn
Words: Mark Lane.
Music: Jim Schaffer
1973
COVERED WAGON MUSICIANS: The group came into being in June of 1971, during the escalation of technological warfare by the Air Force, as just one of the voices of GI resistance at Mountain Home Air Force Base, Idaho. Two of the GIs against imperialism in the short—and long—one of the civilian organizers, Mark Lane, wrote the first original Wagon song, "Silver Bird" (about the awesome B-52s and the resistance of the GIs who work on them), Since then, hundreds of GIs, both enlisted and commissioned women and men, together with their civilian friends, have shaped the experiences of the Covered Wagon. Our songs have been sung everywhere on the base: in the barracks, on the flight line, in the planes, in the maintenance shops, in the chow hall, off the base at the project, after a collective meal, a newspaper planning meeting, beer blasts, study groups... (continua)
Music: Jim Schaffer
1973
COVERED WAGON MUSICIANS: The group came into being in June of 1971, during the escalation of technological warfare by the Air Force, as just one of the voices of GI resistance at Mountain Home Air Force Base, Idaho. Two of the GIs against imperialism in the short—and long—one of the civilian organizers, Mark Lane, wrote the first original Wagon song, "Silver Bird" (about the awesome B-52s and the resistance of the GIs who work on them), Since then, hundreds of GIs, both enlisted and commissioned women and men, together with their civilian friends, have shaped the experiences of the Covered Wagon. Our songs have been sung everywhere on the base: in the barracks, on the flight line, in the planes, in the maintenance shops, in the chow hall, off the base at the project, after a collective meal, a newspaper planning meeting, beer blasts, study groups... (continua)
I feel the plains are singing
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 19/7/2013 - 21:20
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Lichihuayos
[1992]
Album :(Guamary) Tupac Amaru, 500 años
Album :(Guamary) Tupac Amaru, 500 años
Arriero de mil caminos,
(continua)
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inviata da adriana 24/5/2013 - 11:38
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Cochayuyo / Chuccuruma
[1992]
Album :(Guamary) Tupac Amaru, 500 años
Album :(Guamary) Tupac Amaru, 500 años
No te diré nada,
(continua)
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inviata da adriana 24/5/2013 - 11:34
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Tupac Amaru 500 Años De Resistencia
[1992]
Album :(Guamary) Tupac Amaru, 500 años
Album :(Guamary) Tupac Amaru, 500 años
Hoy, cuando se van a cumplir cinco siglos
(continua)
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inviata da adriana 24/5/2013 - 11:24
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Sitting Bull
[2010]
Lyrics & Music by Forrest Tegtmeier
The Ghost Dance (Caddo: Nanissáanah, also called the Ghost Dance of 1890) was a new religious movement which was incorporated into numerous Native American belief systems. According to the prophet Jack Wilson (Wovoka)'s teachings, proper practice of the dance would reunite the living with the spirits of the dead and bring peace, prosperity, and unity to native peoples throughout the region. The basis for the Ghost Dance, the circle dance, is a traditional ritual which has been used by many Native Americans since prehistoric times, but this new form was first practiced among the Nevada Paiute in 1889. The practice swept throughout much of the Western United States, quickly reaching areas of California and Oklahoma. As the Ghost Dance spread from its original source, Native American tribes synthesized selective aspects of the ritual with their... (continua)
Lyrics & Music by Forrest Tegtmeier
The Ghost Dance (Caddo: Nanissáanah, also called the Ghost Dance of 1890) was a new religious movement which was incorporated into numerous Native American belief systems. According to the prophet Jack Wilson (Wovoka)'s teachings, proper practice of the dance would reunite the living with the spirits of the dead and bring peace, prosperity, and unity to native peoples throughout the region. The basis for the Ghost Dance, the circle dance, is a traditional ritual which has been used by many Native Americans since prehistoric times, but this new form was first practiced among the Nevada Paiute in 1889. The practice swept throughout much of the Western United States, quickly reaching areas of California and Oklahoma. As the Ghost Dance spread from its original source, Native American tribes synthesized selective aspects of the ritual with their... (continua)
Darkness flying above me like a crow into the night
(continua)
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inviata da giorgio 24/5/2013 - 09:21
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Wounded Knee
[2010]
Lyrics & Music by Alastair Hughes
Album: Who Cares Any More
Lyrics & Music by Alastair Hughes
Album: Who Cares Any More
Take a trip with me to the big country
(continua)
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inviata da giorgio 23/5/2013 - 10:37
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Native Americans
[2011]
Lyrics and Music by Frank A. Dicker, Sr.
A Tribute To Native Americans.
Personnel: Frank Dicker, Sr., composer and artist. Jim Dicker, Sr. lead guitar, JR Dicker, drums, Patrick Hughes, Bass and Keyboards and Robin Hughes, vocals and percussion.
Lyrics and Music by Frank A. Dicker, Sr.
A Tribute To Native Americans.
Personnel: Frank Dicker, Sr., composer and artist. Jim Dicker, Sr. lead guitar, JR Dicker, drums, Patrick Hughes, Bass and Keyboards and Robin Hughes, vocals and percussion.
Mothers and Fathers showed them how to pray,
(continua)
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inviata da giorgio 23/5/2013 - 09:23
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Fight No More
[2007]
Album: Year of the Crow
Hin-mah-too-yah-lat-kekt, Hinmatóowyalahtq̓it in Americanist orthography, popularly known as Chief Joseph, or Young Joseph (March 3, 1840 – September 21, 1904), succeeded his father Tuekakas (Chief Joseph the Elder) as the leader of the Wal-lam-wat-kain (Wallowa) band of Nez Percés ('pierced noses'), a Native American tribe indigenous to the Wallowa Valley in northeastern Oregon, in the interior Pacific Northwest region of the United States.
He led his band during the most tumultuous period in their contemporary history when they were forcibly removed from their ancestral lands in the Wallowa Valley by the United States federal government and forced to move northeast, onto the significantly reduced reservation in Lapwai, Idaho Territory. A series of events which culminated in episodes of violence led those Nez Perce who resisted removal including Joseph's... (continua)
Album: Year of the Crow
Hin-mah-too-yah-lat-kekt, Hinmatóowyalahtq̓it in Americanist orthography, popularly known as Chief Joseph, or Young Joseph (March 3, 1840 – September 21, 1904), succeeded his father Tuekakas (Chief Joseph the Elder) as the leader of the Wal-lam-wat-kain (Wallowa) band of Nez Percés ('pierced noses'), a Native American tribe indigenous to the Wallowa Valley in northeastern Oregon, in the interior Pacific Northwest region of the United States.
He led his band during the most tumultuous period in their contemporary history when they were forcibly removed from their ancestral lands in the Wallowa Valley by the United States federal government and forced to move northeast, onto the significantly reduced reservation in Lapwai, Idaho Territory. A series of events which culminated in episodes of violence led those Nez Perce who resisted removal including Joseph's... (continua)
On behalf of the resistance
(continua)
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inviata da giorgio 22/5/2013 - 16:21
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
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Parole e musica di Héctor Roberto Chavero Aramburu (1908-1992), in arte Atahualpa Yupanqui.
Incisa per la prima volta nel 1936 su acetato 78 rpm marca Odeón – El Mangruyo.
Poi in diversi dischi successivi, come i LP “Camino del indio” del 1955 e del 1977.
In lingua quechua “Ata” significa venire; “Hu”, da lontano; “Allpa”, terra; “Yupanqui”, dire, raccontare... All’incirca "Colui che viene da lontano per raccontare le cose della terra".
“Caminito del indio” è la prima canzone di Atahualpa Yupanqui, che la scrisse appena diciottenne in memoria di Don Anselmo, un anziano indigeno da lui conosciuto in Tucumán.