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Autore Erich Mühsam

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Oh welche Lust Soldat zu sein

Oh welche Lust Soldat zu sein
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo si tratti di parodia della militare ottocentesca “Auf Brüder stimmet alle ein wie schön es ist Soldat zu sein
Poesia messa in musica da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995
Soldat sein heißt zu Zeit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 11:33
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Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]

Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]
[März 1917]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Nella raccolta intitolata “Brennende Erde. Verse eines Kämpfers” pubblicata a Monaco nel 1920.
Questa poesia è già di per se stessa una canzone, come dal titolo.
In ogni caso è stata messa in musica da diversi artisti, come Gerhard Stäbler ‎(in “Für Später: Jetzt” del 1984), dai gruppi punk Blockade (nel loro disco omonimo del 1989) e Kaltfront ‎(nel loro “Zieh Dich Warm An” del 2006), dai Der Singende Tresen ‎(nel loro “Mühsamblues” del 2014) e da Claus Boysen e Rainer Abraham ‎(nel loro “Tucholsky Und Genossen”, data imprecisata)…
Oltre all’immancabile, prolificissimo Christoph Holzhöfer.
Sengen, brennen, schießen, stechen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:55
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Kalender 1913

Kalender 1913
[1913]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo che la poesia faccia parte della raccolta intitolata “Kain-Kalender für das Jahr 1913”, pubblicata a Monaco
Poesia musicata da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995.
Più recentemente è stata messa in musica da Christoph Holzhöfer

Una poesia che intuisco molto attinente al percorso, non formalizzato ma trasversale, de La Guerre de Cent mille ans che i ricchi hanno fatto, fanno e faranno ai poveri.
Urgerebbe quindi un intervento traduttorio degli ottimi Marco Valdo M.I. e il suo inseparabile amico Lucien Lane, che ringrazio anticipatamente.
Januar:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:21

Erntelied

Erntelied
[1893?]
Versi di Richard Dehmel (1863-1920), poeta e scrittore tedesco, cantore dei diritti dei lavoratori (ma poi anche entusiasta volontario nella prima guerra mondiale. Morì nel 1920 in seguito alle ferite riportate in battaglia). Nella raccolta intitolata “Aber die Liebe” pubblicata nel 1893.

Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese, nella sua opera “Es wird gehn (Ça ira...) - 8 Lieder” per voce e pianoforte, con brani di Richard Dehmel, Erich Mühsam (Lumpenlied, Der Revoluzzer), Josef Luitpold (Krieg, Trotziger Abschied), Georg Herwegh e Klabund.
Es steht ein goldnes Garbenfeld,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2014 - 14:26
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In Sonnenburg

In Sonnenburg
‎[1933]‎
Versi di Bertolt Brecht, da “Lieder Gedichte Chöre”, raccolta di composizioni scritte tra il 1918 ed ‎il 1933 e pubblicata nel 1934‎
Musica di Hanns Eisler dalla “Deutsche Sinfonie, Op. 50” composta a più riprese tra il ‎‎1935 ed il 1947 ma completata solo nel 1957, qualche anno prima della sua morte.‎

‎ ‎

Come in An die Kämpfer in den Konzentrationslagern, anche qui Brecht raccontava di quanto veloce, efficace ed efficiente fosse stata ‎la macchina della repressione nazista dopo l’incendio del Reichstag (27 febbraio 1933), evento ‎costruito ad arte dal nuovo regime per poter sospendere tutte le garanzie costituzionali e procedere ‎all’arresto, all’internamento e all’annientamento di tutti gli oppositori, quelli comunisti in ‎particolare.‎

Così, mentre Brecht ed Eisler fuggivano dalla Germania ormai caduta definitivamente nelle grinfie ‎di Hitler, i campi di concentramento di... (continua)
Es steht in Sonnenburg
(continua)
inviata da Dead End 12/2/2013 - 09:39
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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo

Oggi è il Giorno della Memoria

Ricordiamo l’Olocausto di sei milioni di ebrei (o cinque milioni, o quattro milioni e mezzo, a seconda dei diversi criteri di computo, ma ha tutto sommato poca importanza viste le cifre) per mano dei nazisti.
Il mondo ha cominciato ufficialmente a ricordarsene soltanto nel 1978, quando l’allora presidente statunitense Jimmy Carter, istituendo la Commissione presidenziale sull’Olocausto, fece presente che forse era il caso di cominciare a ricordarsene.
In Israele – ovviamente – ci arrivarono molto prima, nel 1951, ed il 27 Nisan, giorno del calendario ebraico dedicato al Yom HaShoah, al Ricordo, non è solo per ricordare quanti furono assassinati in massa nei campi di sterminio ma anche coloro che resistettero, come i protagonisti della rivolta nel ghetto di Varsavia.
In Italia – noi arriviamo sempre dopo tutti – il Giorno della Memoria è stato istituito... (continua)
Bartleby 27/1/2011 - 11:08
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Wenn das Eisen mich mäht

Wenn das Eisen mich mäht
[1915]
Versi di Josef Luitpold (1886-1966), poeta austriaco, ebreo, socialista e antimilitarista, esule dopo il 1934.
“Trotziger Abschied”

Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese, nella sua opera “Es wird gehn (Ça ira...) - 8 Lieder” per voce e pianoforte, con brani di Erich Mühsam (Lumpenlied, Der Revoluzzer), Josef Luitpold, Georg Herwegh e Klabund.

Questi versi furono scritti da Josef Luitpold Stern, austriaco, ebreo e socialista, nel 1915, quando gli toccò - come a tanti altri - di partire per la Grande Guerra, lui che pur era un convinto antimilitarista, come si evince da questa e da molte altre sue poesie. Dopo la guerra Josef Luitpold Stern divenne giornalista, scrittore e responsabile del settore della formazione e dell’educazione all’interno del partito socialdemocratico. A Vienna Josef Luitpold Stern conobbe certamente il compositore ungherese e militante... (continua)
Wenn das Eisen mich mäht
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/8/2006 - 19:50
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L'Internationale

L'Internationale
TEDESCO / GERMAN 5
L' Internationale der Rotgardisten (Internazionale delle Guardie Rosse) di Erich Mühsam
Erich Mühsam's Internationale der Rotgardisten (Red Guards' Internationale)
1919


Interpretata da Christoph Holzhofer
Performed by Christoph Holzhofer


La Räterepublik-Internationale o Internationale der Rotgardisten composta da Erich Mühsam nel 1919 per la Bayerische Räterepublik, la "Repubblica dei Consigli bavarese" di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.

La versione è piuttosto aderente al testo originale francese. Una caratteristica unica di questa versione è il ritornello: la sua prima parte è una composizione autonoma di Erich Mühsam, mentre la seconda parte è ripresa dalla versione classica di Emil Luckhardt. Presenta alcune varianti, indicate in note: nella versione specificamente adottata dai "Rotgardisten", le "Guardie Rosse" della Repubblica dei Consigli, ha un ritornello... (continua)
Räterepublik-Internationale
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 02:29
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Bonzen-Blues

Bonzen-Blues
[1933]
testo di Erich Mühsam
musica improvvisata dai deportati del lager di Oranienburg

Testo riprodotto dallo "Schwarz-rotes Liederbüchlein" dell'anarcosindacalismo tedesco, pagina 15.
Sei dankbar, Volk, den Edlen die dich leiten,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/11/2005 - 01:30




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