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Autore Franco Battiato

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Il re del mondo

Il re del mondo
Chanson italienne – Il re del mondo – Franco Battiato – 1979
Texte et musique de Franco Battiato
De "L'era del cinghiale bianco" (L'ère du sanglier blanc)

Un des textes plus célèbres que Franco Battiato, qu'il a défini lui même comme un de ses préférés (presque passé en proverbe ce double vers « …Et au jour de la fin L'anglais ne servira à rien ».
LE ROI DU MONDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/4/2014 - 17:40
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Non ho ricchezze non ho paesi non ho tesori non ho città

Non ho ricchezze non ho paesi non ho tesori non ho città
[1977]
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”
Interpretata anche da Alessio Lega coi Mokacyclope
Testo trascritto all’ascolto.

Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di canzoni e monologhi "Oggi sul giornale" e nel 1976 "Salve signori, sono normale", dove affronta i luoghi... (continua)
Non ho ricchezze
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2014 - 21:59
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Tremila lire

Tremila lire
[1977]
Parole di Alfredo Cohen.
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio.
Nel disco intitolato “Come barchette dentro un tram”

Bellissima, terribile e dolente.
L’ho trascritta all’ascolto. Difficile l’ultima parte, per via delle due incisioni sovrapposte, incalzanti, un espediente artistico molto efficace...

Disco difficile, questo di Alfredo Cohen, giocato tutto sui testi, provocanti, trasgressivi, basati su racconti di vita quotidiana, ricordi di gioventù, persone incontrate casualmente. Cohen nasce come attore teatrale. Inizia la sua attività artistica a Torino nel 1974 con lo spettacolo di cabaret "Dove vai stasera amico?", un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati. Lo spettacolo è portato in giro nei locali alternativi con lo scopo di suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo piccolo-borghese. Nel 1975 realizza lo spettacolo di... (continua)
Arrestato braccato schifato evitato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2014 - 21:34
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Valery

Valery
[1979]
Testo di Alfredo Cohen
Musica di Franco Battiato e Giusto Pio
(con interventi di Alfredo Cohen)
Pubblicato su 45 giri IT stereo ZBT 7149 (1979)
Poi nella ristampa di "Come barchette dentro un tram"
(Bonus track)

La breve attività cantautorale di Alfredo Cohen terminò nel 1979 con due canzoni scritte assieme a Franco Battiato e Giusto Pio; una delle due è Roma e l'altra è questa stupefacente Valery. Aveva pubblicato due anni prima, sempre con la collaborazione di Battiato che, forse in questo unico caso, si era dato disinteressatamente una connotazione autenticamente “militante”, uno degli album più belli e sotterranei della canzone d'autore italiana, Come barchette dentro un tram; cabarettista e attore, Alfredo Cohen tornò poi alla sua attività originaria. Un personaggio assolutamente unico: gay dichiarato in un'epoca, gli anni '70, in cui neppure con tutte le liberazioni in... (continua)
Dolce amore, chi ti offende?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/3/2014 - 16:09
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Radio Varsavia

Radio Varsavia
...l'ultimo appello è da dimenticare, tanto...e ...mbé...l'acqua passata
semplicemente...noia
17/12/2013 - 02:17
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Imago Mundi

Imago Mundi
(2013)

con Franco Battiato
brano inedito contenuto nella riedizione, a più di quarant'anni di distanza, di "Darwin" del 1972

La riedizione di Darwin! è arricchita da un brano inedito, Imago Mundi, che è interpretato dal Banco del Mutuo Soccorso (le voci sono quelle di Francesco Di Giacomo e dell'alter ego di una vita, Vittorio Nocenzi) insieme a Franco Battiato. La storica formazione romana lo considera come l'episodio conclusivo dell'opera, musicalmente robusta e immaginifica. Si muoveva tra prog mediterraneo, lampi di ispirazione jazz, movimenti classicheggianti e staffilate rock (ma 750.000 anni fa... l'amore? era un felicissimo gancio pop). In un album che racconta l'evoluzione della Terra e dell'uomo, Imago Mundi rovescia la teoria e ci parla piuttosto della loro involuzione, riscrivendone il finale.

"Imago Mundi" è anche un videoclip che il Banco ha realizzato con Franco Battiato.... (continua)
Cry my little soul imago mundi, imago mundi.
(continua)
17/5/2013 - 17:22
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La speranza è una trappola

La speranza è una trappola
Siamo figli delle stelle e pronipoti di Sua Maestà il Denaro. (Franco Battiato a Alan Sorrenti)
Rodolfo 18/2/2013 - 10:11
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I treni per Lione (Val di Susa 2050)

I treni per Lione (Val di Susa 2050)
Testo di Lello Vitello
sull'aria de "I Treni di Tozeur" di Franco Battiato e Alice. Ospite d'onore, il Vitellino!
Nei villaggi in val di Susa guardano passare i treni
(continua)
18/3/2012 - 12:33
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Inneres Auge

Inneres Auge
‎[2009]‎
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato - Manlio Sgalambro
Musica / Music / Musique/ Sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”



“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma ‎non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche ‎sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come ‎certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.” ‎ ‎(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)‎

Povera patria vent’anni dopo… ‎
Ma basta una sonata di Arcangelo Corelli a ridarci repiro, potenza salvifica della Musica (e io che ‎non sono raffinato come il Maestro mi accontento anche di una bella CCG/AWS!).‎
Come un branco di lupi
(continua)
inviata da Bartleby 27/10/2011 - 08:13
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Tibet

Tibet
‎[2009]‎
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”‎
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato

‎“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma ‎non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche ‎sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come ‎certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.” ‎
‎(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)‎
We cannot excuse you
(continua)
inviata da Bartleby 27/10/2011 - 08:12
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Sarcofagìa

Sarcofagìa
[2001]
Album “Ferro battuto”
Parole di Manlio Sgalambro, filosofo e scrittore, collaboratore di Battiato fin dagli anni '90.

Il testo di Sarcofagia è ispirato al dialogo “Sull'intelligenza degli animali” contenuto nell’opera del filosofo greco Plutarco “Della sarcofagìa” o "Contro il mangiar carne":

“Tu ti chiedi per quale motivo Pitagora si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni,... (continua)
Fu nefasta e temibile l’età del tempo
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 12:36
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Up Patriots to Arms

Up Patriots to Arms
[1980]
Album “Patriots”

Parole di Franco Battiato
Musica di Giusto Pio e Franco Battiato.
per una possibile interpretazione

Interpretata anche dai Disciplinatha e insieme ai Subsonica.
La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi
(continua)
inviata da Bartleby 19/8/2011 - 11:51
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Giuni Russo e Franco Battiato: Strade Parallele (Aria Siciliana)

Giuni Russo e Franco Battiato: Strade Parallele (Aria Siciliana)
[1994]

Testo di Giuseppa Romeo, in arte Giuni Russo (1951-2004)
Musica di Maria Antonietta Sisini
Interpretata assieme a Franco Battiato
Album: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (1994)
Lyrics by Giuseppa Romeo, known as Giuni Russo (1951-2004)
Music by Maria Antonietta Sisini
Performed in duet with Franco Battiato
Album: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica ("If I were more pleasant, I would be less unpleasant") (1994)
Στίχοι της Δζιουζέππα Ρομέο, γνωστή με το καλλιτεχνικό ψευδώνυμο Δζιούνι Ρούσσο (1951-2004)
Μουσική της Μαρία Αντονιέττα Σιζίνι
Εκτέλεση σε ντουέτο με τον Φράγκο Μπαττιάτο
Αλμπουμ: Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (“Αν ήταν πιο συμπαθητική, θα ήταν λιγότερο αντιπαθητική”) (1994)

Debbo la conoscenza di questa canzone a un curioso tipo, noto come Io Non Sto Con Oriana, che ogni tanto si fa vedere anche in questo sito con qualche commento... (continua)
Dumínica jurnata di sciroccu
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/12/2009 - 16:05
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Italia: ultimo atto

Italia: ultimo atto
[2009]
Album "Italia: Ultimo Atto"

Un brano che, insieme a "In compagnia dei lupi", ricorda molto la celebre Povera patria di Franco Battiato. Forse ne è un'attualizzazione, dato l'odierno immondo verminaio di fascisti, satiri, puttane d'alto bordo, faccendieri, mafiosi, eversori, piduisti, incompetenti, bugiardi, mercenari, arroganti e imbecilli che brulicano grassocci e ben pasciuti e bavosi sia ai vertici dello Stato e dei partiti così come in ogni angolo buio, umido e fetido del nostro povero paese...

"La normalizzazione degli anni ‘80 e ‘90 è compiuta. L’Italia è un paese socialmente e culturalmente disintegrato. Super-poteri sovranazionali ne hanno assunto il controllo assoluto e procedono al dissanguamento, affiancati, come sempre, da volenterosi servi indigeni. Paradossalmente torniamo a essere avanguardia: quella d’un Occidente avviato verso le tenebre."
(Dal sito del gruppo)
Chiaro ch’è andata così: un paese da vomito!
(continua)
inviata da Alessandro 14/7/2009 - 11:51




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