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Auròst tà Victor Jara

Auròst tà Victor Jara
Album :MONSUR LO REGENT
Estade de Santiago de Chile, 1973...
(continua)
inviata da adriana 9/3/2012 - 09:25
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La Madlèina

La Madlèina
La Madlèina li 27 de dzunh.

Aioun dzo prouvaie d’in lou 2005 a Venot ma ieřoun pa arivaie… Lou 27 de dzunh a la Madlèina, Tsimoun, lou stat italian u l’ot voulu amasé la democrasia.
Tot li partii ian tsartsà de isoulee la Valsouiza, na desan de: in patetic group de térorista, autonomista, troglodita countra lou prougrès. Soun pa arivaa a spieghese a pařoleus alouřa soun arivà avé li manganel.
D’in l’an de li 150 de l’unità d’italia, soun arivà queme in eserchit de ocoupasioun, ian ataca Li francoprovensal e li occitan seunsa moutiv d’in la lou mèizoun, ian anouvra li manganel per avé reisoun.
Per èivrii seun que n’an deut “ lou pi gran cantie de l’europa” tèin util li 30 de dzunh, seunsa idea è proudzét se coumanse a rechinté de toc a caz.
Per seun faře fot masacré le dzeun, aumentee le taseus, bèisee le pensioun, talhe le publiqeus aministrasioun, la sanità, l’èicola e li trasport….... (continua)
La Madlèina: féta, cultuřa è libertà
(continua)
6/3/2012 - 15:33
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Obriers pendolaires d'Occitània

Obriers pendolaires d'Occitània
‎[1969]‎
Testo trovato sul sito di Chambra D’Oc, associazione trasversale al servizio ‎delle Valli occitane.‎

Tavio Cosio - nato a Villafalletto nel 1923, farmacista in Val Varaita, a Melle, dove si è spento nel ‎‎1989 – è stato un grande amante della montagna e della sua gente e scrittore, poeta e storico in ‎lingua italiana (“Il mercato di Melle dal secolo XIV ai giorni nostri”), occitana (“Roche, sarvan e ‎masche”) e in dialetto piemontese (“Pere, gramon e lionsa” “ Sota ël chinché”)‎

Tra gli anni 50 e 60, come tanti paesi di montagna anche Melle, che nel 1900 contava 2500 abitanti, ‎si spopolò fortemente fino a raggiungere le 800 anime nel 1970. L’esodo massiccio ed il ‎pendolarismo verso le fabbriche della pianura compromise irreparabilmente la vita un tempo fervida ‎‎(con un antico mercato frequentatissimo e diverse fiere stagionali) di questo borgo nato tra il X e ‎l’XI secolo ed... (continua)
Brasas de sigaretas que de luenh
(continua)
inviata da Bartleby 11/1/2012 - 11:50
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I disien Elva

I disien Elva
‎[1999]‎
Album “Ai fach un sumi” (“Ho fatto un sogno”)‎

Masurca, paraulas e mùsica: Dario Anghilante e Lhi Sonaires‎
‎Mazurka, parole e musica: Dario Anghilante e Lhi ‎Sonaires‎

Testo trovato sul sito di Chambra D’Oc, associazione trasversale al servizio ‎delle Valli occitane.‎

Dario Anghilante, nativo di Sampeyre, è un musicista, uno dei primi cantautori della rinascita ‎occitana cisalpina negli anni ’70. E’ anche attore e nel 2005 ha interpretato il personaggio del ‎sindaco di Ussolo in val Maira nel film diretto da Giorgio Diritti intitolato “E l'aura fai son vir”, “Il ‎vento fa il suo giro”.‎



La storia (che dai dettagli con cui è raccontata credo assolutamente vera) di un uomo solo, sperduto, ‎eppure fiero come il paese natale col cui nome viene infatti chiamato dai suoi compaesani, Elva.‎

Elva, un paesino di poche decine di anime, isolato, sperduto, arroccato sui monti della... (continua)
Lo sio nom era Tan
(continua)
inviata da Bartleby 11/1/2012 - 09:46
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Coda di Lupo

Coda di Lupo
Patrick Vaillant (voce, mandolino, mandola tenore),
Riccardo Tesi (organetto diatonico)
Vincenzo Zitello (arpa celtica),
Ettore Bonafè (tabla, percussioni)
Da Canti Randagi
Omaggio degli artisti di strada a Fabrizio De André, 1995.

COA DE LOP
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/9/2011 - 08:35
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Anita e Pepin

Anita e Pepin
da "Anita Anita" (1988)

Jean-Marie Carlotti: voce, chitarra, chitarra a dieci corde
Daniele Craighead: tastiere, sax soprano, percussioni
Riccardo Tesi: organetto, tamburello
Patrick Vaillant: mandolino, mandola, violon, voce

Interpretata anche da Daniele Sepe e Auli Kokko in Jurnateri



Se in occasione dei festeggiamenti del 150° dell'Unità d'Italia abbiamo creduto opportuno ricordare la questione del brigantaggio meridionale e la vera e propria guerra scatenata dai nuovi padroni piemontesi nel Sud Italia, bisogna però anche ammettere che originariamente la battaglia di Giuseppe Garibaldi fu una battaglia di libertà. Certo ci furono le ombre, la strage di Bronte ad opera di Nino Bixio, la leva obbligatoria e infine la consegna, seppur a malincuore, del Sud Italia ai Savoia. Ma è vero che in quel periodo Garibaldi era visto come un eroe libertario pronto a combattere per la libertà... (continua)
Anita non far la loba, Anita non far lo morre
(continua)
27/2/2011 - 12:52
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Davide Van De Sfroos: Yanez

Davide Van De Sfroos: Yanez
I moùnteut e y càleut la marèya e i’arpòrteut la ruménta
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/2/2011 - 10:04
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Roge-negre

Roge-negre
[2008]
Album "Home Sweet Home"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
De matin, ai vist mon àngel
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 18:28
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Bolega Banjò

Bolega Banjò
[2005]
Album "Mademoiselle Marseille"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Un còp de mai lo soleu es anat dormir
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 18:21
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Camarada (Jongo guerrilheiro)

Camarada (Jongo guerrilheiro)
[2008]
Dall’album “Home Sweet Home”
Scritta da F. Ridel e S. Attard.

“Jongo” (o “caxambu” o “tambu”) è una danza tradizionale del sud est brasiliano portata dagli schiavi neri.
“Brunete” è una città a 15 km da Madrid dove nel luglio del 1937 ebbe luogo una delle più lunghe e sanguinose battaglie della guerra civile spagnola. Alla fine prevalsero i fascisti di Franco che avevano ricevuto il decisivo sostegno da parte della Legione Condor e della Luftwaffe naziste.
“Lambruisse” è un comune sulle montagne della Provenza francese dove nella primavera del 1944 i nazisti catturarono e fucilarono dieci partigiani, sei francesi e quattro italiani.
Es cinc oras de vèspre,
(continua)
inviata da Bartleby 28/12/2010 - 15:45
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Se non ci ammazza i crucchi

Se non ci ammazza i crucchi
Testo trovato qui
VINT E SINC D’AVRIL
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 11:08

Bounaneuit 1945

[1945]
Canzone dedicata a Riccardo Gatto, comandante di un distaccamento della 5ª Divisione Alpina “Giustizia e Libertà”, catturato dai nazi-fascisti in Val Angrogna (Pellice) il 4 febbraio del 1945 e fucilato a Pinerolo il 6 marzo.
Musica di Jean Louis Sappè, maestro elementare ad Angrogna, in Val Pellice, per 30 anni, consigliere comunale, sindaco, fondatore e animatore di un importante gruppo teatrale locale, il Gruppo Teatro Angrogna.
Testo in occitano con traduzione italiana trovati qui

“Di anni 29. Nato il 7 novembre 1915 a Pinerolo (TO) e residente ad Abbadia Alpina (Pinerolo, TO). Allo scoppio della seconda guerra mondiale è chiamato alle armi ed arruolato come sottufficiale degli Alpini. Dopo l’armistizio ed il conseguente sbandamento dell’esercito, entra a far parte delle formazioni partigiane della sua zona e, nel maggio del 1944, diventa comandante di un distaccamento della... (continua)
A ses oure d'la matin
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 11:01

La stafëtta

La stafëtta
[1943/45]
Testo in occitano con traduzione italiana trovati qui
Testo e musica di Jean Louis Sappé

Canzone della Resistenza in Val Pellice scritta da Franco Pasquet, classe 1925, valdese, falegname, antifascista, poeta, combattente nelle formazioni partigiane “Giustizia e Libertà” con il nome di battaglia di “Minor”.
Musica originale di Jean Louis Sappè, maestro elementare ad Angrogna, in Val Pellice, per 30 anni.
E della roccaforte prima dei resistenti valdesi e poi dei partigiani, Jean Louis Sappè è stato pure sindaco e fondatore e animatore del Gruppo Teatro Angrogna.

Il “bèl journalin” che la staffetta porta ai compagni insieme al pane è probabilmente “Il Pioniere - Giornale Partigiano e Progressista” che veniva ciclostilato clandestinamente in valle.
A quinz'an èrou stafëtta
(continua)
inviata da Bartleby 3/11/2010 - 09:37
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Bandits

Bandits
[1995]
Album “Gibous, Bagase e Bandí”
Testo trovato su La musica de L’Altra Italia
Sem trenta, o ben quaranta, tots ladres, Díu que banda
(continua)
inviata da The Lone Ranger 21/7/2010 - 15:15
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La libertat

[1892?]
Parole di J. Clozel
Musica di Manu Théron

Testo trovato sul sito della Federacion dels Ensenhaires de Lenga e de Cultura d'Òc

Un testo ritrovato dal giornalista Claude Barsotti a Marsiglia, messo in musica da Manu Théron e interpretato dal Còr dau Lamparo. Non si conosce che il nome del suo autore: J. Clozel. La canzone, sotto il titolo "Cançon de nèrvi", fu pubblicata il 6 febbraio 1892 sul giornale occitano di Marsiglia "La Sartan" ed era dedicata a Pèire Bertas, docente marsigliese all’istituto di Belle Arti, che fu allontananto per sempre dall’insegnamento per via delle sue idee socialiste e federaliste (era un seguace di Proudhon).
Tu que siás arderosa e nusa
(continua)
inviata da Alessandro 22/12/2009 - 14:01
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Montsegur

Montsegur
[1972]
Album "Montsegur"

Testo trovato qui

Si veda anche l'omonima canzone degli Iron Maiden

Nell'Europa tra il XII e il XIII secolo ebbe breve vita un movimento religioso pauperista chiamato catarismo. I càtari erano anche chiamati albigesi perchè è nella città di Albi, in Francia, che il movimento ebbe inizio. Gli albigesi erano un po' manichei, un po' fissati; pensavano che solo ciò che era spirituale, ciò che promanava da Dio, fosse ascrivibile al Bene, mentre, gioco forza, tutto ciò che era terreno costituisse il Male. Pazienza l'Eucarestia, il battesimo e il matrimonio, ma pure il sesso! Al tempo stesso i càtari vivevano seguendo una regola di povertà, umiltà e carità a quei tempi rivoluzionaria, che certo li avvicinava alla massa dei diseredati più di quanto non riuscissero a fare i grassi e opulenti prelatoni cattolici... Quindi, tra le loro eresie dottrinarie ed il loro rigore... (continua)
Daissatz-me contar l’istoria
(continua)
inviata da Alessandro 5/4/2009 - 19:50
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Trois soldats revenant de la guerre

Trois soldats revenant de la guerre
“E’ questo un testo certamente molto conosciuto nelle Valli e in tutto il Piemonte: Costantino Nigra, appassionato e valente ricercatore, nella sua raccolta “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata per la prima volta nel 1888, ne riporta quattro versioni in piemontese; noi l’abbiamo ritrovata, in lingua francese, nel cahier di Teofilo Bounous, originario di Pomeano (Pramollo). […]
La canzone è stata raccolta nell’osteria di Riclaretto: alcuni minatori ce l’hanno cantata in francese e poi tradotta in patois, lingua in cui la cantiamo.
L’accompagnamento strumentale è affidato ad una dulzaina soprano e ad un cornamuto torto contralto (meglio conosciuto, forse, col nome di cromorno), antichi strumenti ad ancia doppia le cui origini affondano nel medioevo.
La trascrizione del testo è stata effettuata usando il tipo di grafia indiata da A. Genre in “Segni di trascrizione e note fonetiche” in Teofilo... (continua)
LI TREI SOUDA’
(continua)
inviata da Alessandro 6/2/2009 - 09:16
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I Virasolelhs

I Virasolelhs
Title track dell'omonimo disco del 2007 è letteralmente un canto della sconfitta, “Canto delle generazioni sconfitte, delle loro aspirazioni trasformatesi lentamente in tradimenti, menzogne, rese e disperazioni. Anche in Occitania. Lo spunto viene dai campi di girasoli che “hanno abbassato la testa e guardan tutti la terra, non più l’orizzonte, sono come soldati, soldati di un esercito che ha perso la guerra”. Ghironde, archi ed elettronica cercano speranza” in questo rigodon.
da http://utenti.lycos.it/laflordelodalfi...
I Virasolelhs
(continua)
inviata da DonQuijote82 23/1/2009 - 09:20
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Yellow Triangle

Yellow Triangle
QUAND LOS NAZIS VENGUÈRON QUÈRRE LOS COMUNISTAS
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/6/2008 - 20:04
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Feniant

Feniant
[2000]
Album: L'Usina
Paroles / Testo: Joan Lo Rebéca [1897]
Musique / Musica: Pierre Carles / Dupain [2000]

L'intero album L'Usina (La fabbrica) dei Dupain, uscito nel 2000, scritto totalmente in occitano marsigliese, è dedicato agli scioperi che si ebbero negli ultimi anni del XIX secolo a Marsiglia e nei dintorni, coinvolgendo un numero impressionante di operai di tutte le fabbriche e che provocò una spietata repressione da parte delle autorità; anche perché alle rivendicazioni di classe per delle migliori condizioni di lavoro si aggiunsero alla rivolta (perché di una vera rivolta si trattò) componenti indipendentistiche mai sopite nell'intera Occitania. Ma L'Usina, da qualunque angolazione lo si voglia prendere, è un album di lotta di classe. Basato in buona parte su testi originali dell'epoca, come questa poesia di Joan Lo Rebéca, del 1897, in cui si narra una storia che potrebbe... (continua)
Ò mon bòn Joan, ò mon collèga
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 11:56
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Ni Dieu ni Maître

Ni Dieu ni Maître
Adaptation occitane de Joan Pau Verdier d'après cette page de son site

NI DIU, NI MÈSTRE
(continua)
inviata da Adriana 5/9/2006 - 13:59
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L'eissarpa de fuoc

L'eissarpa de fuoc
Testo e musica di Joan Pau Verdier.

Una canzone dedicata a una grande donna e a un'anarchica: Louise Michel. Dopo la Comune, cui aveva partecipato e dove aveva combattuto fino alla fine, la Michel fu esiliata in Nuova Caledonia assieme a altri Comunardi. Nella lontanissima isola oceanica, come accade spesso, certi "rivoluzionari" si ritrovano poco a poco a sfruttare il popolo indigeno; soltanto Louise si batte per e assieme ai Kanaki. E' per questo che ancora oggi, sulla bandiera kanaka, c'è una banda centrale rossa che rappresenta la sciarpa rossa di Louise Michel. La sciarpa di fuoco di cui canta Joan Pau Verdier in questa bellissima canzone.

Après la Commune, Louise Michel est exilée en Nouvelle Calédonie avec d’autres communards. Là-bas, peu à peu et comme souvent, certains « révolutionnaires » se retrouvent à exploiter le peuple d’origine. Seule Louise se bat avec les Canaques. C’est... (continua)
Qu’es per tu Loisa per uèi e doman
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 19:17
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Vautres que siatz assemblats

Vautres que siatz assemblats
“Nadalets” - Noëls de Notre-Dame des Doms, 1580-1610 / 1653-1656
Bibliothèque Municipale Ceccano d'Avignon, Mss. 4485, 1250, 1181
1925: Les noëls provençaux de Notre-Dame des Doms (1570-1610), 1-18

Si tratta di un'antica pagina (reca la data del 4 maggio 2006) nata da una serie di circostanze ancor più antiche e, per così dire, pittoresche (come è il caso di parecchie antiche pagine di questo sito). Poiché, in questi giorni, Gianfranco, nell'inserire l'intero album "Lou Pan Crousià" dei Troubaires de Coumboscuro ha causato l'interesse di B.B. che a sua volta è andato a scovare una mia vecchia conversazione telematica con Marco Sopegno “Slowdog”, antico amico perso disgraziatamente di vista, vi devo prima raccontare tutta una storia.

Ai tempi dei “newsgroups” e delle “mailing lists”, molto, molto prima della nascita di questo sito (siamo ancora negli ultimissimi anni del XX secolo, tra... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 15:03
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Dans la jungle

Dans la jungle
NIZZARDO / NIÇOIS (NISSART) / NICE OCCITAN

Dal forum dell'HLM di Renaud / Du forum de l'HLM de Renaud / From Renaud Fans' HLM Website

Traduction en Nissart (niçois) de Louis Pastorelli pour Nux Vomica, sans les passages politiques.

La traduzione in occitano Nizzardo di Louis Pastorelli per Nux Vomica, nella quale non sono presenti i brani di valore politico.

A version in the Occitan (Provençal) dialect of the city of Nice, by Louis Pastorelli for Nux Vomica. All political passages have been removed from this version.
DINTRE LI BARAGNA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/1/2006 - 03:08
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I conscrits del Lengadòc

I conscrits del Lengadòc
2004
L'Oste del diau

Si tratta della versione occitana de Le conscrit du Languedô (Fanfan) (la cui versione originaria era in francese). Manteniamo in questo caso la divisione in due canzoni distinte. Per la traduzione italiana si veda anche il canto originale francese.(RV)
Ieu sio un paure conscrit
(continua)
inviata da Virginia 29/11/2005 - 20:31
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Lo païs que vol viure

Lo païs que vol viure
[1969]

Album :Occitania!
Es lo ciprès quilhat
(continua)
inviata da adriana 21/10/2005 - 15:26

Cançon fola

Cançon fola
[1974]
Parole e musica di Claude Marti
Nell'album "L'òme esper"
Cançon Fola
(continua)
inviata da adriana 21/10/2005 - 12:44
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Lo soldat desconegut

Lo soldat desconegut
"Claude Marti est un paysan de l'âme...
Que ses mots, lancés à la volée, continuent à ensemencer la glèbe de nos consciences, le terreau de nos insatisfactions.
-Claude Nougaro-
La grava a conflat mon ventre,
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 21/10/2005 - 12:28
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Veiqui l'occitan

Veiqui  l'occitan
Paroles : Joan Pau Verdier.
Musique : Benoît Kaufman.
L'aviá la vergonha
(continua)
inviata da adriana 14/10/2005 - 19:33
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La chansoun de Nadou

La chansoun de Nadou
testo ripreso dal sito dei Charé Moulâ
http://www.charemoula.it

Il canto, composto e cantato dall'Estorio Drolo, narra la storia vera del partigiano Nadou.Ci troviamo in valle Maira nell'inverno del '44, quando una sparuta pattuglia partigiana riuscì con uno stratagemma e senza spargimento di sangue a catturare una ventina di soldati. L'entusiasmo iniziale dei partigiani venne meno di fronte alla difficoltà di sfamare i prigionieri, di qui la decisione di liberarli. Ma... la maggior parte dei militi non volle tornare con i fascisti e decise di fermarsi con i ribelli sulle montagne. Questo brano (il cui testo è di Tommi Tommasini e la musica di Vittorio Fino) fu composto per lo spettacolo "Che anno era, cerchiamo di ricordarcelo" allestito dall'Estorio drolo in occasione del 50° anniversario della Liberazione
Nadou l'ero en jouve d'la Val Mairo
(continua)
inviata da adriana 24/9/2005 - 09:16

Gacha que strano

Gacha que strano, sta noustro realtà
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 21:28
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Lo conscrit de l'an 1810

anonimo
Lo conscrit de l'an 1810
Tradizionale occitana del Languedoc.
Si tratta, in grandi linee, della versione occitana de Le conscrit du Languedô (Fanfan); ma presenta differenze testuali tali, che preferiamo inserirla come canzone autonoma.

Il testo è ripreso da L'Escabot
Iu siu un paure conscrit
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2005 - 17:27
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Le déserteur

Le déserteur
OCCITANO / OCCITAN / OCCITAN [1] - Fabrizio Simondi - L'Escabot


Versione in occitano di Fabrizio Simondi (2003), ripresa da L'Escabot. CD autoprodotto Sem montanhols ("Siamo montanari").

Occitan version by Fabrizio Simondi (2003), from L'Escabot. Autoproduced CD Sem montanhols ("We're montagnards")

Version occitane de Fabrizio Simondi (2003), d'après L'Escabot. CD autoproduit Sem montanhols ("Nous sommes des montagnards").
LO DESERTOR
(continua)
inviata da Adriana 25/6/2005 - 15:48

Minoranças

In lingua occitana, dal sito ufficiale
E coumo en fioc de neoou que calo drech da lou slà
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 14:43
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Pòble montanhòu

Pòble montanhòu
[2002]
Testo e musica: Samuel Karpiénia
Lyrics and music: Samuel Karpiénia
Paroles et musique: Samuel Karpiénia
Album: Camina

L’Utopia es embandida, mai farà son camin
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Lei presoniers

Lei presoniers
[2000]
Album: L'Usina
[Jorgi Reboul]

Una volta all'anno mi ricapita in mano l'album dei Dupain, "L'Usina" (La fabbrica); e sono alle perse, perché è in occitano stretto e ci capisco sì e no una parola su venti. Alors je commence à paniquer perché so di cosa parlano quelle canzoni assolutamente non fraintendibili: di lavoro duro, disoccupazione, di schiavitù del lavoro (qualche titolo: "La canalha", "Fem ren" -cioè "Non facciamo niente", "Lo progress", "Lei presoniers"…), di galera; e fino ad oggi non ero riuscito a trovare neanche un testo che fosse uno in rete (visto che l'album, piratato, non so neppure chi me lo abbia registrato e da dove mi sia venuto; ma mi segue in tutte le mie numerose peregrinazioni, partono gli emigranti per l'Europa…e mi sa che a Bandelli gni sarebbeno garbate ste canzoni).

Oggi invece, dopo una disperata telefonata ieri pomeriggio nientepopodimeno che al dinamico... (continua)
Lo portau crenilhant s’es dubert
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Joan Peiròl

Joan Peiròl
1995
Dall'album "Gibous, bagase e bandì"

" Visto che stiamo saccheggiando 'gobbi bagasce e delinquenti', béccati il pirata di Provenza, che si rompe i maroni un po' di tutto e ci lascia le piume combattendo contro gl'inglesi (una specie di irakeno della Crau, se vogliamo). "
[Marco Sopegno dal NG it.fan.musica.de-andre]
Ara s'envisquen li lumieras,
(continua)
inviata da Marco Sopegno
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La vacha malha

La vacha malha
"Li volevo mandare io, i Lou Dalfin, vabbe', come occitano c'ho poca credibilità! ma lassù ho ripreso confidenza con la cose, quindi posso dire che ci sono anche un po' nato... e allora beccate questa, con tanto di traduzione, bella faccia, eh! Questa qui, "La vacha malha", è una canzone scatenata da ballare fino a stramazza', travolgente e divertentissima, non è contro la guerra delle armi, ma contro la guerra lo è, contro tutto 'sto sistema guerresco e guerreggiante e per nulla disposto a danzare, questo sistema che (a differenza della vacca e del porco) di ingiustizie e di violenza ci si nutre...arveise, arveise... !
[Alex Agus dal NG it.fan.musica.de-andre]

Ancora dall’album "Gibous, bagase e bandì" (1995).
La Michelin ilh a patit per la crisi endustriala,
(continua)
inviata da Alex Agus
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Lo pal

Lo pal
Si tratta della traduzione occitana de L'estaca di Lluís Llach, cui rimandiamo per il testo originale catalano. Facendo parte delle "CCG primitive", la pagina autonoma è stata mantenuta per l'intangibilità delle 600 canzoni originali di questo sito.

dall'album "Gibous, bagase e bandì" [1995]
Lo míu parser me parlava
(continua)
inviata da Marco Sopegno
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Comte Arnau

anonimo
Tradizionale / Traditional
XIII sec. ca.

Si tratta della versione occitana dell'antica ballata (e della vicenda) che, in territorio di lingua d'oïl, è nota come Le roi Renaud; in territorio piemontese è invece Re Gilardin. Per questa versione occitana si segnala l'interpretazione di Giordano Dell'Armellina; anch'essa è presente in decine di versioni sia occitane propriamente dette che catalane; ma in Catalogna la vicenda si innesta su quella, diversa, del Comte L'Arnau, tramandata da una famosa composizione del poeta medievale Joan Maragall. Il Comte Arnau catalano sembra essere stata una figura storica della regione del Ripollès, un nobile cavaliere che trovò la morte sul rogo per la sua vita dissoluta ed i suoi eccessi sessuali; appartiene comunque adesso di diritto alla mitologia catalana. Per tutte queste composizioni dalla complessa storia l'origine può essere comunque fatta risalire al XIII secolo. [CCG/AWS Staff]
Lo comte Arnau, lo cavalier,
(continua)
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La veusa Megi [Veusa Metge]

La veusa Megi [Veusa Metge]
[1977]
Poesia di Victor Gélu (1875)
Poème de Victor Gélu (1875)
A poem by Victor Gélu (1875)

Musica di Frédéric Bard (1977)
Musique: Frédéric Bard (1977)
Music: Frédéric Bard (1977)

Interpretazione: Frederic (1977/78). Album: Frederic
Performed by Frederic (1977/78). Album: Frederic
Interprétée par Frederic (1977/78). Album: Frederic

Altra interpretazione: Corale Femminile di Manu Théron
Also performed by Manu Théron's Women Choir
Autre interprétation: Chorale de femmes de Manu Théron


"Ho ritrovato la versione francese allegata al disco di questa canzone occitana che ti avevo mandato e che tu avevi inviato a un tuo amico di Tolosa,se ricordo bene.Il testo francese mi sembra zoppicare un po',la mia traduzione ha come sempre qualche incertezza,il che non mi impedisce di ammirare questo scrittore di tanto tempo fa,mai sentito e così tragicamente esplicito.(Paolo Sollier dalla... (continua)
Aiè as passat la refòrma
(continua)
inviata da ui
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Ploretz, filhetes

Ploretz, filhetes
(trad.)
dall'album Gibous, bagase e bandì (1995)

I popoli montanari sono sempre stati tra le vittime preferite delle guerre. La resistenza alla fatica e alle condizioni difficili ha sempre fatto sì che le genti di montagna fossero considerate materiale ideale per le milizie. Purtroppo le coscrizioni privavano le famiglie e le borgate delle braccia necessarie per la durissima vita alle alte quote, e se e quando gli uomini tornavano, erano spesso invalidi e inabili al lavoro, impotenti bocche da sfamare.
La prima e la seconda mondiale, con la loro incolmabile emorragia di uomini validi, sono state tra le cause principali dell'abbandono dei nostri monti.

Per la nostra gente, nessuna attenzione, ma solo pretese arrivano da tutti i padroni. I nostri ragazzi sono costretti a combattere le loro guerre, oggi per il Re, domani per il Duca o il Marchese suoi nemici.
[Marco Sopegno dal NG it.fan.musica.de-andre]
Ploretz, filhetes dal vilatge,
(continua)




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