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Autore Daniele Sepe

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Ronda das mafarricas

Ronda das mafarricas
(1971)
dall'album "Cantigas do Maio"

“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)

L'ortografia del testo è stata però corretta.

*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]
Estavam todas juntas
(continua)
18/6/2005 - 15:27
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
[1945]
Testo di Edoardo Nicolardi
Musica di E.A. Mario
Neapolitan Lyrics by Edoardo Nicolardi
Music by E. A. Mario



Nel 1945 Edoardo Nicolardi è dirigente amministrativo di un ospedale di Napoli. Nel reparto maternità succede un fatto "strano": a una ragazza napoletana nasce un bambino dalla pelle nera. Qualcuno cerca delle scuse: forse c'è qualcosa che la scienza non sa spiegare? La realtà è invece chiara. L'anno prima erano entrati a Napoli i soldati americani e fra loro molti uomini di colore: da allora i casi di bambini nati con la pelle nera erano diventati frequenti. Edoardo Nicolardi (che ha già scritto i testi di canzoni napoletane di un certo successo, fra cui la celebre Voce 'e notte del 1904) va a casa e scrive il testo di Tammurriata nera. Il suo consuocero E.A. Mario, celeberrimo musicista (autore fra l'altro della Leggenda del Piave, il più famoso canto storico della... (continua)
Io nun capisco 'e vvote che succere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/11/2004 - 01:42
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Así como hoy matan negros

Así como hoy matan negros
Riprendo la traduzione di questa canzone dal libretto del disco di Daniele Sepe Anime Candide, dove ci viene offerta una versione cantata da Galo Cadena. Esiste anche una versione letterale italiana "classica" di Ignazio Delogu.
COSÌ COME OGGI UCCIDONO NEGRI
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti
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Chanson d'amour

Chanson d'amour
[2002]
Testo di Dario Jacobelli
Musica di Daniele Sepe
Album: Anime Candide





"Chanson d' amour" è cantata da Giuseppe Naviglio, un basso che troverete spesso nei Cd, bellissimi, della "Cappella della Pietà dei Turchini". È il gruppo di musica barocca in cui milita un altra voce che spesso mi ha dato una mano, Roberta Andalò, e con la sua intercessione Peppe mi ha prestato la voce. Per un brano un po Rossiniano come questo era il meglio. In origine era stato composto per un cartone animato, una scena ambientata in un improbabile inferno, e una voce tonante di basso era il diavolo in persona. Così è. (Daniele Sepe)
Io lo distruggerò
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Odio

Odio
da "Curre curre guagliò" (1993)

Luca "'o Zulù" Persico - voce
Massimo "Jrm" Jovine - basso
Marco "Kaya Pezz8" Messina - campionatore
Claudio Marino - batteria
Mariano Caiano - percussioni e cori
Daniele Sepe - sax


Un altro giudice è stato ammazzato
(continua)
inviata da nibbles




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