Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Antiwar Songs Blog
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
Heureux qui comme Ulysse
[1970]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Henri Colpi (1921-2006)
Musica / Music / Musique / Music : Georges Delerue
Interprete / Performed by / Chante / Laulaa : Georges Brassens
Dalla colonna sonora originale del film / From the original soundtrack of the motion picture / D'après la bande originale du film / Elokuvan alkuperäisestä ääniraidasta:
Heureux qui comme Ulysse, Henri Colpi, 1970
Enrico Colpi, nato a Briga in Svizzera il 15 luglio 1921, si è fatto conoscere come Henri Colpi. Francese di vita e di cultura, si è fatto peraltro conoscere piuttosto bene: come regista, nel 1961 ha vinto la Palma d'Oro al festival del cinema di Cannes per il film L'inverno ti farà tornare (interpretato da Alida Valli, con sceneggiatura di Marguerite Duras). Era il suo primo film come regista e realizzatore; vinse il premio in ex aequo con Viridiana di Luis Buñuel; e intanto, poiché oggi è il compleanno... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Henri Colpi (1921-2006)
Musica / Music / Musique / Music : Georges Delerue
Interprete / Performed by / Chante / Laulaa : Georges Brassens
Dalla colonna sonora originale del film / From the original soundtrack of the motion picture / D'après la bande originale du film / Elokuvan alkuperäisestä ääniraidasta:
Heureux qui comme Ulysse, Henri Colpi, 1970
Enrico Colpi, nato a Briga in Svizzera il 15 luglio 1921, si è fatto conoscere come Henri Colpi. Francese di vita e di cultura, si è fatto peraltro conoscere piuttosto bene: come regista, nel 1961 ha vinto la Palma d'Oro al festival del cinema di Cannes per il film L'inverno ti farà tornare (interpretato da Alida Valli, con sceneggiatura di Marguerite Duras). Era il suo primo film come regista e realizzatore; vinse il premio in ex aequo con Viridiana di Luis Buñuel; e intanto, poiché oggi è il compleanno... (continua)
Heureux qui comme Ulysse
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/12/2019 - 07:56
I Believe in Father Christmas
(1975)
Testo di Peter Sinfield
Musica di Greg Lake
con una citazione del IV movimento (Troika) de “Il luogotenente Kijé” di Sergej Prokof'ev
Una canzone sulla perdita dell'innocenza e sulla fine delle illusioni dell'infanzia, quando ancora crediamo a Babbo Natale o alla pace nel mondo.
"E io credevo in Babbo Natale, e guardavo al cielo con occhi eccitati, fino a quando mi svegliai con uno sbadiglio alle prime luci dell'alba, e lo vidi attraverso il suo travestimento".
[...] Il finale non placa neanche per un attimo il clima straniante, con Lake che augura agli ascoltatori un Natale pieno di speranza e un anno nuovo nel segno del coraggio, ma torna subito dopo a riflettere sulle tante traballanti illusioni di quel periodo, prima fra tutte la pace in terra, concludendo con il verso capolavoro "Hallelujah, Noel, che sia inferno o paradiso, il Natale che abbiamo è quello che meritiamo" (con la voce che si sdoppia durante la pronuncia delle parole chiave "heaven or hell").
OndaRock
Testo di Peter Sinfield
Musica di Greg Lake
con una citazione del IV movimento (Troika) de “Il luogotenente Kijé” di Sergej Prokof'ev
Una canzone sulla perdita dell'innocenza e sulla fine delle illusioni dell'infanzia, quando ancora crediamo a Babbo Natale o alla pace nel mondo.
"E io credevo in Babbo Natale, e guardavo al cielo con occhi eccitati, fino a quando mi svegliai con uno sbadiglio alle prime luci dell'alba, e lo vidi attraverso il suo travestimento".
[...] Il finale non placa neanche per un attimo il clima straniante, con Lake che augura agli ascoltatori un Natale pieno di speranza e un anno nuovo nel segno del coraggio, ma torna subito dopo a riflettere sulle tante traballanti illusioni di quel periodo, prima fra tutte la pace in terra, concludendo con il verso capolavoro "Hallelujah, Noel, che sia inferno o paradiso, il Natale che abbiamo è quello che meritiamo" (con la voce che si sdoppia durante la pronuncia delle parole chiave "heaven or hell").
OndaRock
They said there'll be snow at Christmas
(continua)
(continua)
24/12/2019 - 22:09
L’Enfant de Barbora
L’Enfant de Barbora
Chanson française – L’Enfant de Barbora – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 31
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Comme le dévoilait déjà la précédente chanson du cycle d’Arlequin amoureux, dit Marco Valdo M.I., la fille Barbora était enceinte et bien proche d’accoucher. Jusque-là, dans cette interminable fuite, elle s’était comportée avec le courage, la bonne volonté et l’obstination nécessaires. Et tout ça, sans jamais se plaindre.
Je me souviens très bien de ça, dit Lucien l’âne. Sans doute également,... (continua)
Chanson française – L’Enfant de Barbora – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 31
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Comme le dévoilait déjà la précédente chanson du cycle d’Arlequin amoureux, dit Marco Valdo M.I., la fille Barbora était enceinte et bien proche d’accoucher. Jusque-là, dans cette interminable fuite, elle s’était comportée avec le courage, la bonne volonté et l’obstination nécessaires. Et tout ça, sans jamais se plaindre.
Je me souviens très bien de ça, dit Lucien l’âne. Sans doute également,... (continua)
Il pleuvait. Il tombait des cordes sans arrêt.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/12/2019 - 22:06
Il Muratore
[1973]
Testo e Musica: Franco Chiaravalle, Franco Trincale
1. Album: Italian Folk Music, Vol. 14
2. 45 giri Il Muratore,lato A. Interprete : Ombretta Colli
È il testo fedele alla canzone riprodotta attraverso youtube. Il testo differisce sensibilmente da quello riportato in Deposito, piuttosto lacunoso.
Il testo qui presentato è da ritenere originale tant’è che la versione di Ombretta Colli lo ricalca integralmente, salvo che è “italianizzata”, presumibilmente per questioni di mercato. [Riccardo Gullotta]
Testo e Musica: Franco Chiaravalle, Franco Trincale
1. Album: Italian Folk Music, Vol. 14
2. 45 giri Il Muratore,lato A. Interprete : Ombretta Colli
È il testo fedele alla canzone riprodotta attraverso youtube. Il testo differisce sensibilmente da quello riportato in Deposito, piuttosto lacunoso.
Il testo qui presentato è da ritenere originale tant’è che la versione di Ombretta Colli lo ricalca integralmente, salvo che è “italianizzata”, presumibilmente per questioni di mercato. [Riccardo Gullotta]
Lu muraturi fabbrica palazzi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/12/2019 - 18:54
James White: Christmas With Satan
[1982]
Parole e musica di James Chance, o James White, nato James Siegfried (1953), sassofonista, singer songwriter, esponente del genere No-Wave.
Nella curiosa compilation natalizia “A Christmas Record”, realizzata nel 1982 dallla ZE Records
Testo trovato su Genius
Parole e musica di James Chance, o James White, nato James Siegfried (1953), sassofonista, singer songwriter, esponente del genere No-Wave.
Nella curiosa compilation natalizia “A Christmas Record”, realizzata nel 1982 dallla ZE Records
Testo trovato su Genius
Last Christmas Eve I didn't feel too jolly
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2019 - 18:43
Percorsi:
Il Diavolo
The Pause of Mr. Claus
[1968]
Parole e musica di Arlo Guthrie
In "Arlo", album dal vivo registrato nell'ottobre del 1968 al "The Bitter End Cafe”, locale del Greenwich Village, Manhattan, NYC.
Testo trovato su Genius
La lunga intro a questa canzoncina "natalizia" credo si riferisca ai problemi che Arlo ma anche e soprattutto suo padre Woody Guthrie ebbero entrambi con la polizia politica statunitense, quel Federal Bureau of Investigation che dal 1935 fino al 1972 fu ininterrottamente guidato da un vero e proprio cagnaccio, visceralmente anticomunista, Mr. Edgar J. Hoover...
Parole e musica di Arlo Guthrie
In "Arlo", album dal vivo registrato nell'ottobre del 1968 al "The Bitter End Cafe”, locale del Greenwich Village, Manhattan, NYC.
Testo trovato su Genius
La lunga intro a questa canzoncina "natalizia" credo si riferisca ai problemi che Arlo ma anche e soprattutto suo padre Woody Guthrie ebbero entrambi con la polizia politica statunitense, quel Federal Bureau of Investigation che dal 1935 fino al 1972 fu ininterrottamente guidato da un vero e proprio cagnaccio, visceralmente anticomunista, Mr. Edgar J. Hoover...
[Spoken Introduction]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/12/2019 - 18:05
Prima noi
Prima Noi nasce da un testo scritto pochi giorni dopo l’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo.
Non vuole essere una canzone di accusa, ma un ribaltamento del punto di vista. Racconta di una persona che si trova nel mezzo di un comizio di piazza, di quelli che stanno riempiendo la cronaca in questi giorni. Comizi a cui spesso vediamo partecipare persone evidentemente provate da una realtà fatta di cassa integrazione, disoccupazione, perdita della sicurezza e del benessere acquisito negli ultimi 50 anni, perdita di prospettive, gente che spesso non arriva a fine mese.
Proprio come quella persona, che ha abbandonato tutto nella speranza di una vita migliore, di una rinascita, di un futuro e si trova invece caricata di colpe che non ha e che non può sostenere da persone identiche a lui ma che non hanno ancora compreso il suo coraggio e la sua forza.
Prima Noi non è solo una canzone antirazzista ma una critica mossa al sistema capitalistico, capace di guidare le nostre emozioni e annullare quella bellissima cosa chiamata empatia.
Non vuole essere una canzone di accusa, ma un ribaltamento del punto di vista. Racconta di una persona che si trova nel mezzo di un comizio di piazza, di quelli che stanno riempiendo la cronaca in questi giorni. Comizi a cui spesso vediamo partecipare persone evidentemente provate da una realtà fatta di cassa integrazione, disoccupazione, perdita della sicurezza e del benessere acquisito negli ultimi 50 anni, perdita di prospettive, gente che spesso non arriva a fine mese.
Proprio come quella persona, che ha abbandonato tutto nella speranza di una vita migliore, di una rinascita, di un futuro e si trova invece caricata di colpe che non ha e che non può sostenere da persone identiche a lui ma che non hanno ancora compreso il suo coraggio e la sua forza.
Prima Noi non è solo una canzone antirazzista ma una critica mossa al sistema capitalistico, capace di guidare le nostre emozioni e annullare quella bellissima cosa chiamata empatia.
Pensavo fosse un errore
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/12/2019 - 02:20
Different
(2019)
Album African Giant
Featuring Damian Marley & Angélique Kidjo
The song has been described as an exchange of monologues on inequality across the world and the confrontational prophets that these times require.
Genius
Album African Giant
Featuring Damian Marley & Angélique Kidjo
The song has been described as an exchange of monologues on inequality across the world and the confrontational prophets that these times require.
Genius
[Intro: Damian Marley]
(continua)
(continua)
24/12/2019 - 00:11
L'oro
2017
“Non sei del mio Paese? A calci in culo al tuo Paese”, “…un paese civile”, “io lavoro per trecento euro?! ma non è una
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 23/12/2019 - 22:02
Lamento dei terremotati siciliani
[1977]
Testo e musica :Franco Trincale
Album: Siamo uguali alla catena
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 la valle del Belice fu colpita da un terremoto di magnitudo 6,4. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono cancellate dalle carte geografiche. Santa Ninfa , Santa Margherita di Belice, Salemi e Partanna furono distrutte al 75%.
Circa 300 vittime, 600 feriti, 70.000 sfollati. Uno spettacolo da bomba atomica …. Ho volato su un inferno: queste le parole del pilota di uno degli aerei di ricognizione nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.
Otto anni dopo, nel 1976, i baraccati ammontavano a 47.000. Ancora oggi , 51 anni dopo, 80 famiglie sono ancora in attesa di una casa, 200 famiglie sono prive dei servizi essenziali : né acqua né fogne. Sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di errori di insipiente progettazione e di incapace gestione del territorio:... (continua)
Testo e musica :Franco Trincale
Album: Siamo uguali alla catena
Tra il 14 e il 15 gennaio 1968 la valle del Belice fu colpita da un terremoto di magnitudo 6,4. Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono cancellate dalle carte geografiche. Santa Ninfa , Santa Margherita di Belice, Salemi e Partanna furono distrutte al 75%.
Circa 300 vittime, 600 feriti, 70.000 sfollati. Uno spettacolo da bomba atomica …. Ho volato su un inferno: queste le parole del pilota di uno degli aerei di ricognizione nei giorni immediatamente successivi alla catastrofe.
Otto anni dopo, nel 1976, i baraccati ammontavano a 47.000. Ancora oggi , 51 anni dopo, 80 famiglie sono ancora in attesa di una casa, 200 famiglie sono prive dei servizi essenziali : né acqua né fogne. Sono soltanto alcuni esempi di una lunga serie di errori di insipiente progettazione e di incapace gestione del territorio:... (continua)
O Signuri, Signuri, Signuri!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/12/2019 - 10:57
We Will Not Bow Down to Genocide
[1968]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Leonard Hunt Chandler
Album / Albumi: Originalmente non pubblicata in album / Originally unrealeased in album
Versione modificata / Modified Version: Freedom is A Constant Struggle - Songs of the Mississippi Civil Rights Movement [1994]
Len (Leonard Hunt) Chandler, nato il 27 maggio 1935 a Akron nell'Ohio, ha pubblicato soltanto due album in proprio, e tutti e due nel 1967: To Be a Man e The Lovin' People. Nel 1968 ha collaborato ad un album di Lee Irwin & The Credibility Gap, An Album of Political Pornography. Per il resto, canzoni sparse e unreleased in album, come questa; ciò non gli ha impedito di essere considerato, tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, tra i più influenti artisti afroamericani, e tra i più coerentemente impegnati. Sostenitore riconosciuto del Black Power, il tema... (continua)
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Leonard Hunt Chandler
Album / Albumi: Originalmente non pubblicata in album / Originally unrealeased in album
Versione modificata / Modified Version: Freedom is A Constant Struggle - Songs of the Mississippi Civil Rights Movement [1994]
Len (Leonard Hunt) Chandler, nato il 27 maggio 1935 a Akron nell'Ohio, ha pubblicato soltanto due album in proprio, e tutti e due nel 1967: To Be a Man e The Lovin' People. Nel 1968 ha collaborato ad un album di Lee Irwin & The Credibility Gap, An Album of Political Pornography. Per il resto, canzoni sparse e unreleased in album, come questa; ciò non gli ha impedito di essere considerato, tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, tra i più influenti artisti afroamericani, e tra i più coerentemente impegnati. Sostenitore riconosciuto del Black Power, il tema... (continua)
I heard a young boy say,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/12/2019 - 09:02
Francesco Guccini: Scirocco
[1987]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Francesco Guccini
Musica / Music / Musique / Sävel: Francesco Guccini – Juan Carlos Biondini [Flaco]
1. Album: Signora Bovary [1987]
Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Francesco Guccini [1987]
2. Album : Note di viaggio - Capitolo 1: venite avanti
Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Carmen Consoli [2019]
L’etimo della parola scirocco non è immediato come si sarebbe indotti a ritenere. L’origine lontana é dall’arabo shuruq / شروق che significa levata del sole, termine dell’alba. Da qui il catalano xaloc e il castigliano jaloque che vengono recepiti a loro volta nell’arabo andaluso shlouq / شلوق e nell’italiano scirocco, nell’inglese e francese sirocco e nell’arabo maghrebino al-shuahili / الشهيلي
Per questa canzone Guccini si ispirò alla relazione tra il suo amico Aldo Spatola,... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Francesco Guccini
Musica / Music / Musique / Sävel: Francesco Guccini – Juan Carlos Biondini [Flaco]
1. Album: Signora Bovary [1987]
Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Francesco Guccini [1987]
2. Album : Note di viaggio - Capitolo 1: venite avanti
Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Carmen Consoli [2019]
L’etimo della parola scirocco non è immediato come si sarebbe indotti a ritenere. L’origine lontana é dall’arabo shuruq / شروق che significa levata del sole, termine dell’alba. Da qui il catalano xaloc e il castigliano jaloque che vengono recepiti a loro volta nell’arabo andaluso shlouq / شلوق e nell’italiano scirocco, nell’inglese e francese sirocco e nell’arabo maghrebino al-shuahili / الشهيلي
Per questa canzone Guccini si ispirò alla relazione tra il suo amico Aldo Spatola,... (continua)
Ricordi le strade erano piene di quel lucido scirocco
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/12/2019 - 18:53
Quelli che non pensano - Il cervello
(2019)
Nell'album "Persona" (dove ogni brano è dedicato ad una parte del corpo umano)
Featuring Coez
Testo da genius
Bell'aggiornamento di un brano ormai storico per l'hip hop italiano, Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG. Aggiornamento doveroso a questi tempi dominati dalla finta socialità, dalle fake news e dai complottismi di ogni genere. E il sonno della ragione vota Lega.
Per “QUELLI CHE NON PENSANO” abbiamo contattato Frankie e Ice One, il produttore. A loro è piaciuta l'idea e ci hanno mandato subito un campione, per cui il beat è identico. “Quelli che ben pensano” criticava la borghesia, l'italiano medio e l'ipocrisia tipicamente italiana di nascondere la testa sotto la sabbia. Ora un giudizio verso gli altri per me sarebbe sbagliato e scorretto, perché siamo tutti sulla stessa barca. Nessuno pensa. Complice il web e le fake news, la super democratizzazione delle opinioni... (continua)
Nell'album "Persona" (dove ogni brano è dedicato ad una parte del corpo umano)
Featuring Coez
Testo da genius
Bell'aggiornamento di un brano ormai storico per l'hip hop italiano, Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG. Aggiornamento doveroso a questi tempi dominati dalla finta socialità, dalle fake news e dai complottismi di ogni genere. E il sonno della ragione vota Lega.
Per “QUELLI CHE NON PENSANO” abbiamo contattato Frankie e Ice One, il produttore. A loro è piaciuta l'idea e ci hanno mandato subito un campione, per cui il beat è identico. “Quelli che ben pensano” criticava la borghesia, l'italiano medio e l'ipocrisia tipicamente italiana di nascondere la testa sotto la sabbia. Ora un giudizio verso gli altri per me sarebbe sbagliato e scorretto, perché siamo tutti sulla stessa barca. Nessuno pensa. Complice il web e le fake news, la super democratizzazione delle opinioni... (continua)
Yeah, siamo passati da quelli che benpensano
(continua)
(continua)
22/12/2019 - 13:28
Tristan Zarra
dall'album Cosmotronic (2018)
Testo tratto da Genius
Il titolo della canzone è un gioco di parole sul nome del poeta dadaista Tristan Tzara.
Questa canzone è la più sperimentale e audace che abbia mai scritto e ho voluto prendermi tutte le libertà del caso nascondendo la sperimentazione dietro ad un brano all’apparenza pop e demenziale. In realtà è un pezzo politico, anarchico, dadaista. La struttura e ciò che accade musicalmente sono uno schiaffo dopo l’altro è uno schiaffo alle regole della canzone italiana. La voce femminile che cerca di infondere un inquietante ottimismo è di una doppiatrice professionista, Beatrice Caggiula e inizialmente avevo pensato di farla fare a Maria De Filippi, che però non ha accettato. Dentro ci sono anche interventi urla e risate di mia moglie, mia cognata, mio cognato, i miei bimbi, la nostra babysitter, Francesca Michielin, Calcutta e il mio amico artista... (continua)
Testo tratto da Genius
Il titolo della canzone è un gioco di parole sul nome del poeta dadaista Tristan Tzara.
Questa canzone è la più sperimentale e audace che abbia mai scritto e ho voluto prendermi tutte le libertà del caso nascondendo la sperimentazione dietro ad un brano all’apparenza pop e demenziale. In realtà è un pezzo politico, anarchico, dadaista. La struttura e ciò che accade musicalmente sono uno schiaffo dopo l’altro è uno schiaffo alle regole della canzone italiana. La voce femminile che cerca di infondere un inquietante ottimismo è di una doppiatrice professionista, Beatrice Caggiula e inizialmente avevo pensato di farla fare a Maria De Filippi, che però non ha accettato. Dentro ci sono anche interventi urla e risate di mia moglie, mia cognata, mio cognato, i miei bimbi, la nostra babysitter, Francesca Michielin, Calcutta e il mio amico artista... (continua)
Pronto, pronto
(continua)
(continua)
21/12/2019 - 23:02
Turbo
(2017)
Singolo poi pubblicato nell'album Cosmotronic (2018)
La base strumentale è basata su un sample di musica siriana, nello specifico si tratta del brano “Damascus Between the Lines”, contenuto nella compilation I Remember Syria.
Tutto è partito da un campionamento di musica siriana. Mi sono lasciato guidare da quella suggestione, sia per la musica che per il testo. Non mi va di spiegare troppo, ma la realtà che bussa oggi alla porta non è qualcosa di piacevole e per questo viene seppellita da una risata, dalla distrazione, dalla scarsa consapevolezza della responsabilità verso il resto del mondo e dalla nostra distrazione.
– Cosmo, Radio Deejay
“Turbo” è nata da un campionamento del pezzo “Damascus between the lines”, trovato in una compilation intitolata I remember Syria. Il brano è stato registrato in una chiesa di Damasco prima della guerra. Avere tra le mani un frammento di musica... (continua)
Singolo poi pubblicato nell'album Cosmotronic (2018)
La base strumentale è basata su un sample di musica siriana, nello specifico si tratta del brano “Damascus Between the Lines”, contenuto nella compilation I Remember Syria.
Tutto è partito da un campionamento di musica siriana. Mi sono lasciato guidare da quella suggestione, sia per la musica che per il testo. Non mi va di spiegare troppo, ma la realtà che bussa oggi alla porta non è qualcosa di piacevole e per questo viene seppellita da una risata, dalla distrazione, dalla scarsa consapevolezza della responsabilità verso il resto del mondo e dalla nostra distrazione.
– Cosmo, Radio Deejay
“Turbo” è nata da un campionamento del pezzo “Damascus between the lines”, trovato in una compilation intitolata I remember Syria. Il brano è stato registrato in una chiesa di Damasco prima della guerra. Avere tra le mani un frammento di musica... (continua)
Toc toc
(continua)
(continua)
21/12/2019 - 22:49
Les conscrits
Nel numero 636 (6/2019) di “Azione Nonviolenta”
Bimestrale del “Movimento Nonviolento” dal titolo “La musica di pace e convivenza” attualmente in edicola, è contenuto un mio lungo articolo dal titolo:
La canzone pacifista di uno a cui è andato tutto storto.
Gaston Couté, chansonnier dimenticato.
Flavio Poltronieri
Bimestrale del “Movimento Nonviolento” dal titolo “La musica di pace e convivenza” attualmente in edicola, è contenuto un mio lungo articolo dal titolo:
La canzone pacifista di uno a cui è andato tutto storto.
Gaston Couté, chansonnier dimenticato.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 20/12/2019 - 17:05
Miracoli
(2011)
dall'album "Torno a casa a piedi"
Arrangiamento di Saverio Lanza
I miracoli non sono quelli di chi brandisce rosari come armi ma i piccoli gesti che salveranno l'umanità intera. Secondo me anche se non è esattamente una CCG DOC ci deve stare!
dall'album "Torno a casa a piedi"
Arrangiamento di Saverio Lanza
I miracoli non sono quelli di chi brandisce rosari come armi ma i piccoli gesti che salveranno l'umanità intera. Secondo me anche se non è esattamente una CCG DOC ci deve stare!
Sono anche una persona un po’ preoccupata per come stanno andando le cose in questo Paese e che però cerca di cogliere gli spunti positivi da chi cerca di fare le cose per bene. C’è una corrente sotterranea che si dà da fare… quei “miracoli” di tutti i giorni di cui parlo in questo disco. Piccole grandi imprese quotidiane che la politica fa di tutto per oscurare. Perché? Perché è più comodo governare con la paura, è un’arma di controllo molto efficace.
Cristina Donà: «Credo nei miracoli»
Cristina Donà: «Credo nei miracoli»
Io credo nei miracoli
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 20/12/2019 - 16:34
Sotto terra
Chanson italienne – Sotto terra – Giacomo Lariccia – 2014
SOUS TERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/12/2019 - 11:21
La pulce
[1977]
Testo e musica Franco Tringale
Album: Siamo uguali alla catena
E’ cambiato
Si, è cambiato. E’ cambiato il cartone del bagaglio: oggi è polietilene teraftalato made in China. E’ cambiato il materiale dei ponti autostradali : oggi il cemento armato è meno cemento meno armato. E’ cambiato l’emigrante : oggi la sua faccia si è scurita, ha il colore del cacao.
Anche la borghesia é cambiata,pervasiva, ha preso i connotati di Proteo.
Che strano, la musica è la sola a non essere cambiata.
Testo e musica Franco Tringale
Album: Siamo uguali alla catena
E’ cambiato
Si, è cambiato. E’ cambiato il cartone del bagaglio: oggi è polietilene teraftalato made in China. E’ cambiato il materiale dei ponti autostradali : oggi il cemento armato è meno cemento meno armato. E’ cambiato l’emigrante : oggi la sua faccia si è scurita, ha il colore del cacao.
Anche la borghesia é cambiata,pervasiva, ha preso i connotati di Proteo.
Che strano, la musica è la sola a non essere cambiata.
La sento, sì, la sento questa pulce
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/12/2019 - 17:05
Mother
Album Brutalism (2019)
Mother deconstructs the term “Mother Fucker” into its literal and metaphorical meaning.
Metaphorically, the singer’s mother was fucked over by a system that required her to work increasingly long hours, mostly unpaid, just to provide for her children.
Literally, the singer is furious at how little empathy men can have for women over sexual assault. It’s a pervasive and complex phenomenon that makes women fear for their lives. How can you mother fuckers not see how terrible mother fuckers are?
“Mother” was a song that explored the roles of my mother and, in turn, of women in my life. The lyric you plucked was inspired by a Margaret Atwood quote which opened my mind to sexual violence and led me to think of my mother’s past relationships and her vulnerability as a woman beyond her as a mum. “Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.” I didn’t want the song to lead the listener down a certain path, but intend to open up conversations of womanhood.
genius
Mother deconstructs the term “Mother Fucker” into its literal and metaphorical meaning.
Metaphorically, the singer’s mother was fucked over by a system that required her to work increasingly long hours, mostly unpaid, just to provide for her children.
Literally, the singer is furious at how little empathy men can have for women over sexual assault. It’s a pervasive and complex phenomenon that makes women fear for their lives. How can you mother fuckers not see how terrible mother fuckers are?
“Mother” was a song that explored the roles of my mother and, in turn, of women in my life. The lyric you plucked was inspired by a Margaret Atwood quote which opened my mind to sexual violence and led me to think of my mother’s past relationships and her vulnerability as a woman beyond her as a mum. “Men are afraid that women will laugh at them. Women are afraid that men will kill them.” I didn’t want the song to lead the listener down a certain path, but intend to open up conversations of womanhood.
genius
My mother worked 15 hours 5 days a week
(continua)
(continua)
19/12/2019 - 15:53
Il Che Guevara
[1970]
Testo e musica: Franco Trincale
Album: Canzoni in piazza con Franco Trincale
Tempi andati, mode andate. Le storie restano.
Testo e musica: Franco Trincale
Album: Canzoni in piazza con Franco Trincale
Tempi andati, mode andate. Le storie restano.
Ho visto un barbùn che l'era figlio di papà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/12/2019 - 15:18
Percorsi:
Che Guevara
Ballata del Pinelli 50.0
Milano 14/12/2019. Immagini e suoni della "Catena Musicale" a cura di Tullio Quaianni.
CCG/AWS Staff 19/12/2019 - 13:35
Telemaco
"Telemaco" è il tentativo, forse ardito, forse vano, o invece apprezzabile, di trasporre un complesso psicosociale, attraverso la narrazione di un giovane Telemaco alla ricerca di una paternità ideale, culturale che riequilibri il suo spirito identitario. Telemaco è la magnificazione dello smarrimento, utile per scoprirsi nella radice di un pensiero, un sentimento, un desiderio che siano d'ausilio a questo movimento cieco verso il domani.
Ammainate le vele e issate
(continua)
(continua)
inviata da Cyrano. 19/12/2019 - 12:33
Lettera a Stefan Zweig
2018
Mu
Il 30 gennaio 1933, il giorno in cui Hitler divenne cancelliere del Reich, Roth lasciò la Germania. In una lettera a Stefan Zweig mostrò una sorprendente chiarezza di vedute e un atteggiamento di assoluto e coraggioso rifiuto del nazismo:
Mu
Il 30 gennaio 1933, il giorno in cui Hitler divenne cancelliere del Reich, Roth lasciò la Germania. In una lettera a Stefan Zweig mostrò una sorprendente chiarezza di vedute e un atteggiamento di assoluto e coraggioso rifiuto del nazismo:
Inzwischen wird es Ihnen klar sein, daß wir großen Katastrophen zutreiben. Abgesehen von den privaten – unsere literarische und materielle Existenz ist ja vernichtet – führt das Ganze zum neuen Krieg. Ich gebe keinen Heller mehr für unser Leben. Es ist gelungen, die Barbarei regieren zu lassen. Machen Sie sich keine Illusionen. Die Hölle regiert.
(Intanto le sarà chiaro che ci avviciniamo a grandi catastrofi. A parte quelle private - la nostra esistenza letteraria e materiale è annientata - tutto porta a una nuova guerra. Io non do più un soldo per la nostra vita. Si è riusciti a far governare la barbarie. Non si illuda. L'Inferno comanda).
(Intanto le sarà chiaro che ci avviciniamo a grandi catastrofi. A parte quelle private - la nostra esistenza letteraria e materiale è annientata - tutto porta a una nuova guerra. Io non do più un soldo per la nostra vita. Si è riusciti a far governare la barbarie. Non si illuda. L'Inferno comanda).
Signor Zweig, su di noi
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/12/2019 - 01:12
A Change Is Gonna Come
Ho fatto un CD con una ventina di versioni di questo brano.
In mezzo a tutte le altre la versione di Bob Dylan (dal vivo a New York il 28 marzo 2004: 70° della fondazione dell'Apollo Theater nel quartiere di Harlem) sembra un corpo estraneo, ma ...
dopo il primo ascolto, e via via sempre di più, ci si rende conto che no, Dylan azzecca perfettamente lo spirito della canzone. Non è un esercizio di bel canto, ma di espressività ed è incomparabile. Riesce veramente a far sentire la condizione di outcast dell'io narrante:
I go to the movie and I go downtown / somebody (keep) tellin' me "don't hang around" e da qui in poi è un crescendo
... winds up knockin' me / Back down on my knees / aaaaah
e il "lieto fine" non è calcato, Dylan fa suo il brano e a quel punto della propria vita (ha 63 anni) "a change is gonna come" più che una certezza torna ad essere una speranza.
Precedentemente... (continua)
In mezzo a tutte le altre la versione di Bob Dylan (dal vivo a New York il 28 marzo 2004: 70° della fondazione dell'Apollo Theater nel quartiere di Harlem) sembra un corpo estraneo, ma ...
dopo il primo ascolto, e via via sempre di più, ci si rende conto che no, Dylan azzecca perfettamente lo spirito della canzone. Non è un esercizio di bel canto, ma di espressività ed è incomparabile. Riesce veramente a far sentire la condizione di outcast dell'io narrante:
I go to the movie and I go downtown / somebody (keep) tellin' me "don't hang around" e da qui in poi è un crescendo
... winds up knockin' me / Back down on my knees / aaaaah
e il "lieto fine" non è calcato, Dylan fa suo il brano e a quel punto della propria vita (ha 63 anni) "a change is gonna come" più che una certezza torna ad essere una speranza.
Precedentemente... (continua)
Alexan wolf 18/12/2019 - 23:27
Andreas Pum
2018
Mu
Mu è il terzo album in studio del cantautore italiano Maler, pubblicato il 28 maggio 2018 ed ispirato alla vita e alle opere dello scrittore austriaco Joseph Roth. L'omaggio del cantautore si dipana attraverso quindici canzoni per voce, pianoforte e fisarmonica edito da Parametri Musicali, un audiolibro che racconta la vita di Roth e una favola in e-Book che ne reinventa l’infanzia editi da Quondam. L'album e l'audiolibro sono disponibili per il download digitale.
Si tratta di un'opera interamente ispirata alla biografia e ai romanzi di Joseph Roth, lo scrittore che più d'ogni altro seppe interpretare la crisi europea tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Raccontò la fine di un mondo perduto per sempre, idealizzando il passato per smascherare le contraddizioni del presente. Ed è una significativa coincidenza che Mu sia il nomignolo con cui Roth veniva chiamato da bambino e anche quello di un mitico continente scomparso.
Wikipedia
Mu
Mu è il terzo album in studio del cantautore italiano Maler, pubblicato il 28 maggio 2018 ed ispirato alla vita e alle opere dello scrittore austriaco Joseph Roth. L'omaggio del cantautore si dipana attraverso quindici canzoni per voce, pianoforte e fisarmonica edito da Parametri Musicali, un audiolibro che racconta la vita di Roth e una favola in e-Book che ne reinventa l’infanzia editi da Quondam. L'album e l'audiolibro sono disponibili per il download digitale.
Si tratta di un'opera interamente ispirata alla biografia e ai romanzi di Joseph Roth, lo scrittore che più d'ogni altro seppe interpretare la crisi europea tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Raccontò la fine di un mondo perduto per sempre, idealizzando il passato per smascherare le contraddizioni del presente. Ed è una significativa coincidenza che Mu sia il nomignolo con cui Roth veniva chiamato da bambino e anche quello di un mitico continente scomparso.
Wikipedia
Se vuoi sapere di Andreas Pum
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/12/2019 - 22:28
Revelation: Revolution '69
Benchè fosse il 69 année érotique, sulla copertina del disco dei Lovin' Spoonful i maschi erano nudi e la femmina in calzamaglia... Tristesse!
B.B. 18/12/2019 - 22:02
La guèrra
E totjorn los òmes fan la guèrra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2019 - 20:45
Heureux et content
Heureux et content
Chanson française – Heureux et content – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 30
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
À propos de dialogue, Lucien l’âne mon ami, en voici un, un nouveau, un de plus entre Matthias, alias Vojtěch Boronelli et le célèbre Docteur Faust.
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, ça me fait bien plaisir de voir que notre petit manie du dialogue est aussi celle d’autres locuteurs impénitents.
Mais enfin, Lucien l’âne mon ami, tu sais certainement mieux que moi, du fait que tu participas des... (continua)
Chanson française – Heureux et content – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 30
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
À propos de dialogue, Lucien l’âne mon ami, en voici un, un nouveau, un de plus entre Matthias, alias Vojtěch Boronelli et le célèbre Docteur Faust.
Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, ça me fait bien plaisir de voir que notre petit manie du dialogue est aussi celle d’autres locuteurs impénitents.
Mais enfin, Lucien l’âne mon ami, tu sais certainement mieux que moi, du fait que tu participas des... (continua)
Docteur Johannes Faust, je suis heureux, dit Matthias ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/12/2019 - 12:41
Adieu-siatz ma maire
Adieu-siatz ma maire, me veiràs pas pus,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/12/2019 - 08:15
Η σονάτα του σεληνόφωτος
Beethoven , Piano Sonata No. 26 "Les Adieux", pianista Maurizio Pollini
Per ultima la traduzione siciliana che ha richiesto non poco tempo. E’ un atto deliberatamente conclusivo da parte mia. Lo dovevo all’uomo e all’artista Ghiannis Ritsos , lo dovevo al generoso impegno di CCG-AWS nel senso che sarà chiaro più avanti, lo dovevo ad una terra che ho sempre giudicato con troppa severità, rivisitando ora il mio atteggiamento dopo qualche decennio. Siciliani, a dispetto delle residenze e delle contaminazioni culturali, piaccia o no, lo si è per sempre.
Desidero indirizzare l’attenzione del lettore, che per avventura si imbattesse in queste righe, ad una riflessione che a me sembra importante e voglio condividere.
Se mi si chiedesse , nei limiti della mia conoscenza dell’opera di Ritsos, di scegliere dei suoi versi per dare la cifra dell’uomo, del letterato e del cittadino del mondo,... (continua)
Per ultima la traduzione siciliana che ha richiesto non poco tempo. E’ un atto deliberatamente conclusivo da parte mia. Lo dovevo all’uomo e all’artista Ghiannis Ritsos , lo dovevo al generoso impegno di CCG-AWS nel senso che sarà chiaro più avanti, lo dovevo ad una terra che ho sempre giudicato con troppa severità, rivisitando ora il mio atteggiamento dopo qualche decennio. Siciliani, a dispetto delle residenze e delle contaminazioni culturali, piaccia o no, lo si è per sempre.
Desidero indirizzare l’attenzione del lettore, che per avventura si imbattesse in queste righe, ad una riflessione che a me sembra importante e voglio condividere.
Se mi si chiedesse , nei limiti della mia conoscenza dell’opera di Ritsos, di scegliere dei suoi versi per dare la cifra dell’uomo, del letterato e del cittadino del mondo,... (continua)
SUNATA Ô LUSTRU I LUNA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/12/2019 - 00:13
Les Verbes manquants
Les Verbes manquants
Chanson de langue française – Les Verbes manquants – Marco Valdo M.I. – 2019
Dialogue Maïeutique
Ah, Marco Valdo M.I., ne voilà-t-il pas que tu te mets à la conjugaison et au présent encore ! Aurais-tu des ambitions de grammairien ? J’avais bien remarqué ton goût pour de petites incursions récréatives dans le Bon Usage de Monsieur Grévisse, mais de là à te voir écrire une chanson sur la conjugaison, je te l’avoue, personnellement, je n’en reviens pas.
Oh, Lucien l’âne mon ami, attends un instant et tu vas comprendre de quoi il s’agit. Le fait est que cet exercice de conjugaison m’a bien amusé, mais il ne prend son vrai sens que par les verbes choisis qui sont des verbes « manquants », autrement dit qui ne se trouvent pas (encore ?) dans le dictionnaire et pour la plupart, sont absents du langage usuel. Et puis, c’est le minimum de correction, je dois bien signaler... (continua)
Chanson de langue française – Les Verbes manquants – Marco Valdo M.I. – 2019
Dialogue Maïeutique
Ah, Marco Valdo M.I., ne voilà-t-il pas que tu te mets à la conjugaison et au présent encore ! Aurais-tu des ambitions de grammairien ? J’avais bien remarqué ton goût pour de petites incursions récréatives dans le Bon Usage de Monsieur Grévisse, mais de là à te voir écrire une chanson sur la conjugaison, je te l’avoue, personnellement, je n’en reviens pas.
Oh, Lucien l’âne mon ami, attends un instant et tu vas comprendre de quoi il s’agit. Le fait est que cet exercice de conjugaison m’a bien amusé, mais il ne prend son vrai sens que par les verbes choisis qui sont des verbes « manquants », autrement dit qui ne se trouvent pas (encore ?) dans le dictionnaire et pour la plupart, sont absents du langage usuel. Et puis, c’est le minimum de correction, je dois bien signaler... (continua)
NAZIR
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/12/2019 - 21:41
Darrièr lo castèl de Montvièlh
anonimo
Canzone tradizionale del Lot e Garonna, Nuova Aquitania.
Non so a quando risalga, ma è di certo molto antica...
Testo trovato su Paraulas en Òc
Trovo il brano – in occitano in molte varianti, credo dovute alle diverse trascrizioni possibili della lingua, e in francese - in dischi di Rosina De Peira, Vendémiaire, Perlinpinpin Fòlc, Les Pastourelles du Bas-Limousin, Les Pays, Quatuor vocal Méliades...
Dalla finestra del suo castello a Monviel, il figlio del re sente un canto di donna che si diffonde nella campagna. Il canto è così dolce e triste che il principe ordina al suo servo di sellare un cavallo, perchè vuole andare a conoscere quella donna che canta così bene. Il servo cerca di dissuaderlo ma deve cedere al volere del signore. Ma man mano che il principe si avvicina alla fonte del canto, questo diventa sempre più flebile. Raggiunta la donna, il principe le chiede di continuare a... (continua)
Non so a quando risalga, ma è di certo molto antica...
Testo trovato su Paraulas en Òc
Trovo il brano – in occitano in molte varianti, credo dovute alle diverse trascrizioni possibili della lingua, e in francese - in dischi di Rosina De Peira, Vendémiaire, Perlinpinpin Fòlc, Les Pastourelles du Bas-Limousin, Les Pays, Quatuor vocal Méliades...
Dalla finestra del suo castello a Monviel, il figlio del re sente un canto di donna che si diffonde nella campagna. Il canto è così dolce e triste che il principe ordina al suo servo di sellare un cavallo, perchè vuole andare a conoscere quella donna che canta così bene. Il servo cerca di dissuaderlo ma deve cedere al volere del signore. Ma man mano che il principe si avvicina alla fonte del canto, questo diventa sempre più flebile. Raggiunta la donna, il principe le chiede di continuare a... (continua)
Darrièr lo castèl de Montvièlh
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/12/2019 - 20:42
Comunicato n°38
Bella eh, ma non è esattamente una canzone contro la guerra...
Cristian 17/12/2019 - 17:12
The Ballad of 1891
Caro Bernart, per completezza di informazioni aggiungo che la ballata si può ascoltare da "The Bushwackers" nel loro disco "Faces in the Street" prodotto nel 1981 dal compianto Trevor Lucas che la interpretò anche dal vivo al The Troubadour Cafe, South Melbourne, Australia nell'ottobre del 1984, come documentato nella cassetta "The Attic Tracks Vol. 2", ristampata in CD in Inghilterra nel 2010 dalla Talking Elephant Records.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 17/12/2019 - 16:20
O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
Secondo il benemerito Al rombo del cannon. Grande guerra e canto popolare di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, la seconda strofa di Gorizia trae ispirazione da un canto patriottardo e guerrafondaio pubblicato durante la guerra in Libia. Lo si può trovare in varie edizioni con il titolo Canto d'un eroe ferito ovvero lo squillo della vittoria stampato dalla Tipografia Bernardi di Firenze e anche dalla Tipografia Ducci, sempre di Firenze, nel 1912 con l'indicazione composizione di Guido Langianni.
I primi goffi versi del canto, evidentemente trasposti in Gorizia con intenti del tutto opposti, recitano:
I primi goffi versi del canto, evidentemente trasposti in Gorizia con intenti del tutto opposti, recitano:
Sotto l'acqua che cade a rovescio
grandinavan nemiche le palle
Gl'italiani non voltan le spalle
Vanno avanti a battagliar
grandinavan nemiche le palle
Gl'italiani non voltan le spalle
Vanno avanti a battagliar
16/12/2019 - 22:47
Arterio (Sclerosi)
[1979]
Nell'album "Quinto Stato"
La voce è quella di Rudy Passuello
Nell'album "Quinto Stato"
La voce è quella di Rudy Passuello
Con panze traboccanti e sguardi deficienti
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/12/2019 - 21:23
Percorsi:
Violenza sui Primi Ministri
How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?
2008
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
Along The Miners' Rows
“(Along The Miners' Rows) summon(s) up and celebrate(s) the rich cultural history of central Scotland’s now-vanished mining communities”
The Herald
HOW CAN A POOR MAN STAND SUCH TIMES AND LIVE?
(continua)
(continua)
16/12/2019 - 16:12
Lied einer deutschen Mutter
Insisto: la versione di Gisela May del video è quella di Hans Eisler. Quella di Paul Dessau, sempre Gisela May, si trova qui:
.
Vedi: "Brecht offered the poem to Dessau shortly after their first meeting in New York in 1943. Brecht had already composed a melodic fragment, which Dessau used in the lines, “Hätt ich gewußt, was ich heut weiß” (Had I known what I know now). Hanns Eisler set the same text in 1937, but Brecht claimed to prefer Dessau’s setting." The Lieder of Paul Dessau
Buon lavoro,
claudio canal
.
Vedi: "Brecht offered the poem to Dessau shortly after their first meeting in New York in 1943. Brecht had already composed a melodic fragment, which Dessau used in the lines, “Hätt ich gewußt, was ich heut weiß” (Had I known what I know now). Hanns Eisler set the same text in 1937, but Brecht claimed to prefer Dessau’s setting." The Lieder of Paul Dessau
Buon lavoro,
claudio canal
claudio canal 16/12/2019 - 14:40
×