Francesco Guccini: Ho ancora la forza
La penultima Thule...
Francesco Guccini si racconta in un inedito viaggio live nel quale ripercorre l’Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri, attraverso le parole e gli aneddoti tratti dai suoi libri e i successi discografici interpretati dai Musici, la band che lo ha accompagnato nella sua carriera live composta da Juan Carlos Flaco Biondini, voce e chitarra, Vince Tempera al pianoforte, Antonio Marangolo al sax, Pierluigi Mingotti al basso e Ivano Zanotti alla batteria. L’evento Incontro con Francesco Guccini sarà: venerdì 5 al Gran Teatro Geox di Padova, in via Tassinari 1 (tel. 049.8644888), informazioni e prevendite TicketOne.
(In tournée a maggio: sabato 13 al Teatro Carisport di Cesena, Forlì Cesena; giovedì 25 al PalaEvangelisti di Perugia).
(Da Repubblica on line)
Francesco Guccini si racconta in un inedito viaggio live nel quale ripercorre l’Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri, attraverso le parole e gli aneddoti tratti dai suoi libri e i successi discografici interpretati dai Musici, la band che lo ha accompagnato nella sua carriera live composta da Juan Carlos Flaco Biondini, voce e chitarra, Vince Tempera al pianoforte, Antonio Marangolo al sax, Pierluigi Mingotti al basso e Ivano Zanotti alla batteria. L’evento Incontro con Francesco Guccini sarà: venerdì 5 al Gran Teatro Geox di Padova, in via Tassinari 1 (tel. 049.8644888), informazioni e prevendite TicketOne.
(In tournée a maggio: sabato 13 al Teatro Carisport di Cesena, Forlì Cesena; giovedì 25 al PalaEvangelisti di Perugia).
(Da Repubblica on line)
RV & k.d. 7/5/2017 - 13:17
Tutti a casa
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
Canzone scritta per una serata in ricordo di Federico Aldrovandi
Tutti a casa è dedicata a Federico Aldrovandi…
È stata scritta pochi giorni prima della serata concerto a lui dedicata, che si tiene a Ferrara tutti gli anni a settembre. Quando mi hanno invitata a cantare non era ancora stata registrata. Cantandola ho sentito da parte del pubblico un’onda di comprensione e ho capito che volevo dedicarla a lui. Il titolo riprende quello del film di Comencini che mi sembra abbia a che fare con i temi del disco: la resa, in tempi di disagio sociale, e insieme una voglia di resistenza non subita, ma agita.
intervista ad Angela Baraldi
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
Canzone scritta per una serata in ricordo di Federico Aldrovandi
Tutti a casa è dedicata a Federico Aldrovandi…
È stata scritta pochi giorni prima della serata concerto a lui dedicata, che si tiene a Ferrara tutti gli anni a settembre. Quando mi hanno invitata a cantare non era ancora stata registrata. Cantandola ho sentito da parte del pubblico un’onda di comprensione e ho capito che volevo dedicarla a lui. Il titolo riprende quello del film di Comencini che mi sembra abbia a che fare con i temi del disco: la resa, in tempi di disagio sociale, e insieme una voglia di resistenza non subita, ma agita.
intervista ad Angela Baraldi
Tutti a casa stanotte a guardare
(continua)
(continua)
inviata da dq82 7/5/2017 - 11:38
Signore e Signori
Chanson italienne – Signore e Signori – Edoardo Bennato – 2016
Mon ami Lucien l’âne, voici la version française d’une chanson italienne, dont il me paraît qu’elle aurait tendance à dire ou suggérer plus qu’il ne paraît. C’est le discours que tient une sorte de bonimenteur à un public : ce sont les « Mesdames et Messieurs » auxquels il tient les plus extravagantes promesses. Plus exactement, c’est un politicien qui sollicite les suffrages de la population et qui s’essaye à la convaincre de l’élire. Il tient des propos que ne désavoueraient pas les plus populistes des populistes contemporains ou n’importe quel arriviste en mal de reconnaissance et de pouvoir.
Oh, dit Lucien l’âne en riant, ce n’est pas ça qui manque et de plus, ces derniers temps, certains ont remporté un succès colossal ; d’autres, un peu moins, mais tous indistinctement me semblent extrêmement pernicieux, comme à toi.... (continua)
Mon ami Lucien l’âne, voici la version française d’une chanson italienne, dont il me paraît qu’elle aurait tendance à dire ou suggérer plus qu’il ne paraît. C’est le discours que tient une sorte de bonimenteur à un public : ce sont les « Mesdames et Messieurs » auxquels il tient les plus extravagantes promesses. Plus exactement, c’est un politicien qui sollicite les suffrages de la population et qui s’essaye à la convaincre de l’élire. Il tient des propos que ne désavoueraient pas les plus populistes des populistes contemporains ou n’importe quel arriviste en mal de reconnaissance et de pouvoir.
Oh, dit Lucien l’âne en riant, ce n’est pas ça qui manque et de plus, ces derniers temps, certains ont remporté un succès colossal ; d’autres, un peu moins, mais tous indistinctement me semblent extrêmement pernicieux, comme à toi.... (continua)
MESDAMES ET MESSIEURS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/5/2017 - 11:06
Riccardo Venturi: Per Gian Piero Testa / Για τον Τζαν Πιέρο Τέστα
Mi chiamo Thanassis Papathanassiou e vi scrivo da Trieste. Sono arrivato a Trieste il lontano 1984 per studiare all'Università come tanti altri giovani greci. Col passare del tempo mi sono trovato bene, ho amato Trieste e così decisi di rimanerci. Ovviamente la passione per quello che è rimasto indietro è rimasta sempre accesa e mi ha portato a condurre per diversi anni una trasmissione alla radio riguardo la cultura ellenica, principalmente quella musicale, e la vita dei greci Triestini alla città che per diversi secoli li ha ospitati (i primi greci a Trieste arrivano verso la metà del 18imo secolo). Attualmente la trasmissione (Via della Grecia n.104,5) va in onda ogni Domenica dalle 14 alle 15:30 dalle frequenze di radio Fragola (www.radiofragola.com).
Ho fatto questa introduzione per spiegare il "legame" che si è creato tra me e Gian Piero Testa. Il problema che da sempre mi tormentava... (continua)
Ho fatto questa introduzione per spiegare il "legame" che si è creato tra me e Gian Piero Testa. Il problema che da sempre mi tormentava... (continua)
Thanassis Papathanassiou 7/5/2017 - 00:16
Se questo è un uomo
I Karadell nel finale usano un commando in polacco: "Wstawać!" (anche se lo pronunciano male), che vuol dire: "Alzarsi!" o "Alzatevi!" o "Sveglia!". Vorrei precisare che, come spiega lo stesso Levi nel filmato qui sotto, gli aguzzini al campo di sterminio erano spesso polacchi – EBREI E CRISTIANI – e lui non riusciva a capirli, perché a parte il loro linguaggio rozzo e pieno di bestemie, parlavano yiddish o polacco.
Krzysiek Wrona 6/5/2017 - 21:41
Mani in tasca, rami nel bosco
2017
Mani come rami, ai piedi radici
Mani in tasca, rami nel bosco, dove il testo spicca sulla musica ed è in grado di smuovere la nostra coscienza facendoci riappropriare delle speranze perdute, lasciandoci in bocca il gusto straziante della rinascita e della vita attraverso metafore in peno stile MCR.
tuttorock.net
Mani come rami, ai piedi radici
Mani in tasca, rami nel bosco, dove il testo spicca sulla musica ed è in grado di smuovere la nostra coscienza facendoci riappropriare delle speranze perdute, lasciandoci in bocca il gusto straziante della rinascita e della vita attraverso metafore in peno stile MCR.
tuttorock.net
Leggera come se nulla potesse cambiarla
(continua)
(continua)
inviata da dq82 6/5/2017 - 20:26
Se questo è un uomo
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
21 febbraio / 21. Februar 2006
21 febbraio / 21. Februar 2006
OB DIES EIN MENSCH SEI*
(continua)
(continua)
inviata da RV 6/5/2017 - 19:40
La guardia rossa
Il 25 aprile avevo 20 anni. Senza niente di eroico ero in contatto con i partigiani della 53 Garibaldi. Tra le canzoni che ho imparato allora La Guardia Rossa, che spesso inavvertitamente mi torna in testa a ricordarmi quei giorni e che, tra l'altro, non mi pare sia così popolare nel dopoguerra. La 53 Garibaldi agiva in Valcamonica, terra di montanari e, nei miei giorni felici alla fine della guerra, non c'è per esempio Bella Ciao oggi tanto citata, evidentemente nata nelle risaie padane.
Un piccolo pensiero a più di 70 da quel tempo inebriante.
Un piccolo pensiero a più di 70 da quel tempo inebriante.
Giuseppe Gola 6/5/2017 - 17:04
Che il Mediterraneo sia
Semplicemente fantastica, non smetto di ascoltare. Grandissimo Eugenio!
6/5/2017 - 14:59
La Bête
Album: Les choses de rien (1995)
Una canzone di più di vent'anni fa contro le bestie fasciste del Front National. Valida ancora oggi alla vigilia del ballottaggio alle presidenziali, con Marine Le Pen qualificata per il secondo turno.
Una canzone di più di vent'anni fa contro le bestie fasciste del Front National. Valida ancora oggi alla vigilia del ballottaggio alle presidenziali, con Marine Le Pen qualificata per il secondo turno.
Les prendre de court
(continua)
(continua)
6/5/2017 - 00:54
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Understup
(2017)
Featuring Colette
Album: Stup Virus
Singolo pubblicato il 28 febbraio. Testo trovato su genius.
Featuring Colette
Album: Stup Virus
Singolo pubblicato il 28 febbraio. Testo trovato su genius.
- Eh t'écoutes quoi là ? Vas-y t'écoutes quoi là ? C'est le dernier Stup ?
(continua)
(continua)
5/5/2017 - 20:34
Inno della rivolta, o Inno del Molinari
Nel fosco fin del secolo morente,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 14:34
Falce e Martello
Catturati il 21 novembre 1944, furono fucilati
E se avevano vent'anni erano cresciuti in fretta
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 11:33
Seven Curses
E’ una storia che ha conosciuto una grande fortuna nell’Europa medievale in particolare la ritroviamo in una tra le più note ballate italiane “Cecilia” riportata da Costantino Nigra al numero 3 (vedi)
Così la ballata popolare ungherese “Feher Anna” narra la storia di un uomo condannato a morte per aver rubato un cavallo. La sorella nel tentativo di salvarlo passa la notte a letto con il giudice ma al mattino scopre che il fratello è stato ugualmente impiccato.
“The subject, is probably Italian in origin, and passed on into French and English collections of tales through Latin transmission. This ballad probably came to Hungary from the Italians, perhaps through Dalmatian transmission, after the middle of the 16th century” (tratto da Ballads of Wandering and Captivity)
Le versioni che la fanno circolare nei circuiti folk degli anni 60 portano il titolo di “Anathea” e di “Seven Courses”.... (continua)
Così la ballata popolare ungherese “Feher Anna” narra la storia di un uomo condannato a morte per aver rubato un cavallo. La sorella nel tentativo di salvarlo passa la notte a letto con il giudice ma al mattino scopre che il fratello è stato ugualmente impiccato.
“The subject, is probably Italian in origin, and passed on into French and English collections of tales through Latin transmission. This ballad probably came to Hungary from the Italians, perhaps through Dalmatian transmission, after the middle of the 16th century” (tratto da Ballads of Wandering and Captivity)
Le versioni che la fanno circolare nei circuiti folk degli anni 60 portano il titolo di “Anathea” e di “Seven Courses”.... (continua)
Cattia Salto 5/5/2017 - 11:33
17 Novembre 1944
Il 17 novembre i fascisti, tornati in forze nella zona di Sovere, riuscirono a sorprendere alla Malga Lunga il "tenente Giorgio" e la sua squadra. Il partigiano Mario Zeduri ("Tormenta") e il russo Starich erano rimasti gravemente feriti dall'esplosione di una bomba che i fascisti avevano lanciato nel loro rifugio. Paglia, finite le munizioni, accettò la resa sua e dei suoi uomini, a condizione che i feriti fossero curati. I fascisti finsero di aderire alla proposta, invece eliminarono subito a pugnalate Zeduri e Starich e trascinarono a Costa Volpino Giorgio Paglia, Guido Galimberti ("Barba"), Andrea Caslini ("Rocco") e i russi Semion Kopcenko ("Simone"), Alexsander Nogin ("Molotov"), e Ilarion Eranov ("Donez"), che facevano parte dello stesso distaccamento partigiano. Dopo un processo sommario, tutti i partigiani, italiani e russi, furono condannati a morte. A Paglia fu concessa salva la... (continua)
Tenente Giorgio(1) è lontana la pianura
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 10:56
Se non ora quando?
Ci riconoscete? Siamo le pecore del ghetto,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 10:25
Percorsi:
Campi di sterminio
Te recuerdo Amanda
testo trovato su pisnicky-akordy.cz
TO, CO ZBÝVÁ, LÁSKO
(continua)
(continua)
inviata da Stanislava 4/5/2017 - 17:35
Nel tempo che regnava il re Pipino
anonimo
il mio nonno paterno, me la raccontava spesso , e dopo della frase "per caricare lo schioppo" aggiungeva ... "er ragno che era er piu' intelligente, faceva tela per vestir la gente "..." e li pidocchi ,tutti quanti in coro, cantavano l'inno nazionale..... piannose.... a cazzotti fra de loro.
luciano mochi 4/5/2017 - 17:12
Hypatie
Hypatie
Chanson française – Hypatie – Marco Valdo M.I. – 2017
Sans doute, Lucien l’âne mon ami, as-tu quelque souvenir de la belle Hypatie, fille de Cybèle, elle-même déesse-mère porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes.
Bien évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, et tu fais bien de préciser qu’elle est fille de Cybèle et porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes, mais nous y reviendrons plus tard. Pour l’instant, je me contenterai de répondre à ta question et d’éclairer ta curiosité. Je me souviens très bien d’Hypatie, cette philosophe, astronome, mathématicienne et poétesse d’Alexandrie d’Égypte ; son père était le dernier directeur du célèbre Musée que les chrétiens firent fermer, souhaitant liquider la culture ancienne, par trop scientifique et dangereuse pour la foi. Une pratique d’éradication de la mémoire et du savoir qui comme tu le sais est une habitude des religieux... (continua)
Chanson française – Hypatie – Marco Valdo M.I. – 2017
Sans doute, Lucien l’âne mon ami, as-tu quelque souvenir de la belle Hypatie, fille de Cybèle, elle-même déesse-mère porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes.
Bien évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, et tu fais bien de préciser qu’elle est fille de Cybèle et porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes, mais nous y reviendrons plus tard. Pour l’instant, je me contenterai de répondre à ta question et d’éclairer ta curiosité. Je me souviens très bien d’Hypatie, cette philosophe, astronome, mathématicienne et poétesse d’Alexandrie d’Égypte ; son père était le dernier directeur du célèbre Musée que les chrétiens firent fermer, souhaitant liquider la culture ancienne, par trop scientifique et dangereuse pour la foi. Une pratique d’éradication de la mémoire et du savoir qui comme tu le sais est une habitude des religieux... (continua)
Et la belle Hypatie,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2017 - 21:43
L'etica del sedentario
I nomi delle strade
Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.
[Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2017, p. 19]
(dal sito di Paolo Nori)
Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.
[Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2017, p. 19]
(dal sito di Paolo Nori)
daniela -k.d.- 2/5/2017 - 14:21
Coragio, tabachine
anonimo
Ho trovato qui
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtop...
il testo della canzone
Il video si può trovare alla pagina facebook
"Canzoni popolari triestine"
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtop...
il testo della canzone
Il video si può trovare alla pagina facebook
"Canzoni popolari triestine"
La paga de mio marì
(continua)
(continua)
inviata da Silva 2/5/2017 - 14:04
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[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974
Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.
Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.
L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)