The Flood And The Storm
Commento alla canzone "The Flood And The Storm" di Woody Guthrie del 1946.
In "The flood and the storm" - (Il diluvio e la tempesta) - 1946, l’autore si rivolge a un ideale pubblico di ascoltatori che chiama "Cari amici" ai quali vuole raccontare una storia. La storia dell’America che nel 1920 ha vinto la grande guerra ed è uscita dal conflitto vincente e potente, desiderosa di riavere indietro tutti i dollari investiti nel corso del conflitto. L’America viene chiamata Zio Sam, immagine che nasce all’interno del mondo militare e che richiama subito la guerra.
È un’America prepotente e capitalista, che ha costruito la sua storia sull’accumulazione del denaro e sullo sfruttamento dei più deboli. Ma la morte dei due giovani [Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti] ha scosso il mondo perché essi sono diventati un simbolo di lotta a favore della causa dell’uguaglianza e per i diritti dei lavoratori.... (continua)
In "The flood and the storm" - (Il diluvio e la tempesta) - 1946, l’autore si rivolge a un ideale pubblico di ascoltatori che chiama "Cari amici" ai quali vuole raccontare una storia. La storia dell’America che nel 1920 ha vinto la grande guerra ed è uscita dal conflitto vincente e potente, desiderosa di riavere indietro tutti i dollari investiti nel corso del conflitto. L’America viene chiamata Zio Sam, immagine che nasce all’interno del mondo militare e che richiama subito la guerra.
È un’America prepotente e capitalista, che ha costruito la sua storia sull’accumulazione del denaro e sullo sfruttamento dei più deboli. Ma la morte dei due giovani [Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti] ha scosso il mondo perché essi sono diventati un simbolo di lotta a favore della causa dell’uguaglianza e per i diritti dei lavoratori.... (continua)
Pluck 19/9/2025 - 21:52
Il tarlo
Sit tibi terra levis.
Un compagno che è cresciuto con le tue canzoni
Un compagno che è cresciuto con le tue canzoni
alfonso de filippo 19/9/2025 - 12:47
War Pigs
Ieri sera al concerto SOS Palestina all'anfiteatro delle Cascine a Firenze, gli Afterhours hanno aperto il loro set con questa canzone.
Lorenzo 19/9/2025 - 08:36
So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)
Commento alla canzone di Woody Guthrie: "So long. It’s been good to know yuh (World War II Version)" [Addio, è stato bello conoscerti, Versione della Seconda Guerra mondiale] del 1940.
La canzone nella melodia riprende una ballata del 1929, mentre nel testo si racconta di un giovane che decide di fare la recluta e di partecipare alla guerra. Parte per mare e saluta tutti:
"Addio, è stato bello conoscerti/ C’è una grande guerra che dobbiamo proprio vincere/Dopodiché ci ritroveremo di nuovo insieme".
Prevale un tono di esaltazione dell’impresa bellica, la canzone è un’esortazione a combattere e a vincere [il nazi-fascismo].
"I got the news that the war had begun/It was straight for the Army Hall that I run/And all of the people in my home town/Was a running up and a running down".
Fonte:
Patria Indipendente n.151 - 2017
[[https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/menestrello-antifascista-antisistema/]|Il menestrello antifascista e antisistema]] - Chiara Ferrari
La canzone nella melodia riprende una ballata del 1929, mentre nel testo si racconta di un giovane che decide di fare la recluta e di partecipare alla guerra. Parte per mare e saluta tutti:
"Addio, è stato bello conoscerti/ C’è una grande guerra che dobbiamo proprio vincere/Dopodiché ci ritroveremo di nuovo insieme".
Prevale un tono di esaltazione dell’impresa bellica, la canzone è un’esortazione a combattere e a vincere [il nazi-fascismo].
"I got the news that the war had begun/It was straight for the Army Hall that I run/And all of the people in my home town/Was a running up and a running down".
Fonte:
Patria Indipendente n.151 - 2017
[[https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/menestrello-antifascista-antisistema/]|Il menestrello antifascista e antisistema]] - Chiara Ferrari
Pluck 19/9/2025 - 00:55
Per i morti di Reggio Emilia
È morto Fausto Amodei.
un ricordo di Alessio Lega
L’amico Carlo Pestelli non me lo dice proprio così brutalmente, credo che sia estraneo alla sua natura torinese, ma se un cantautore decide di chiamarne un altro alle otto del mattino, di sicuro le notizie non son buone. E così a 91 anni, con una grazia invidiabile, da un attimo all’altro, un collasso folgora un genio. Un creatore. Un inventore. Un musicista. Un poeta. Un compagno. Per la storia della canzone italiana è un giorno di lutto stretto: Fausto ha iniziato a scrivere e cantare le sue canzoni prima ancora che fosse coniata la parola cantautore. Per la storia della canzone impegnata se ne va il decano, il primo ad aver fatto dell’ironia e del sarcasmo la sua arma espressiva. Per la storia delle vittime, se ne va un grande testimone: i morti di Reggio Emilia sarebbero entrati nella leggenda senza la sua canzone? (un aneddoto gustoso:... (continua)
un ricordo di Alessio Lega
L’amico Carlo Pestelli non me lo dice proprio così brutalmente, credo che sia estraneo alla sua natura torinese, ma se un cantautore decide di chiamarne un altro alle otto del mattino, di sicuro le notizie non son buone. E così a 91 anni, con una grazia invidiabile, da un attimo all’altro, un collasso folgora un genio. Un creatore. Un inventore. Un musicista. Un poeta. Un compagno. Per la storia della canzone italiana è un giorno di lutto stretto: Fausto ha iniziato a scrivere e cantare le sue canzoni prima ancora che fosse coniata la parola cantautore. Per la storia della canzone impegnata se ne va il decano, il primo ad aver fatto dell’ironia e del sarcasmo la sua arma espressiva. Per la storia delle vittime, se ne va un grande testimone: i morti di Reggio Emilia sarebbero entrati nella leggenda senza la sua canzone? (un aneddoto gustoso:... (continua)
18/9/2025 - 09:16
So Long, Its Been Good to Know Yuh (Dusty Old Dust)
Commento alla canzone “So Long It's Been Good To Know Yuh” di Woody Guthrie del 1940.
Woody Guthrie racconta che la gente di Pampa [Texas] non fece tragedie quando si vide piombare addosso il cataclisma. La dignità, la calma, il senso dell’umorismo con cui affrontarono la tempesta, pur nella convinzione di non uscirne vivi, furono una lezione importante per lui. Sopratutto, significativo fu il modo comunitario, collettivo con cui la gente di Pampa mostrò di voler far fronte al disastro che Guthrie mise in evidenza in una delle sue canzoni più grandi.
Questa canzone è il contrario di tutte le infinite “disaster ballads“ fiorite negli anni precedenti.Non c’è moralismo, nè morbosità, nè dettagli orripilanti. Il tono è volutamente tenuto al limite del sorriso, senza sminuire la drammaticità della situazione, ma riportandola ad una dimensione familiare, per mostrare come, anche davanti al... (continua)
Woody Guthrie racconta che la gente di Pampa [Texas] non fece tragedie quando si vide piombare addosso il cataclisma. La dignità, la calma, il senso dell’umorismo con cui affrontarono la tempesta, pur nella convinzione di non uscirne vivi, furono una lezione importante per lui. Sopratutto, significativo fu il modo comunitario, collettivo con cui la gente di Pampa mostrò di voler far fronte al disastro che Guthrie mise in evidenza in una delle sue canzoni più grandi.
Questa canzone è il contrario di tutte le infinite “disaster ballads“ fiorite negli anni precedenti.Non c’è moralismo, nè morbosità, nè dettagli orripilanti. Il tono è volutamente tenuto al limite del sorriso, senza sminuire la drammaticità della situazione, ma riportandola ad una dimensione familiare, per mostrare come, anche davanti al... (continua)
Pluck 18/9/2025 - 06:33
Scene 1
(2025)
Album: The Film
lyrics by Moor Mother
music by Sumac and Moor Mother.
Scene 1, la voce vibrante di Moor Mother irrompe attraverso un connubio stridente di chitarre intrecciate che producono intermezzi intrisi di spoken words. Il canto è un’esplosione che si irradia nell’etere, lasciandosi dietro una scia impercettibile di memoria
I temi affrontati nell’album sono di natura universale: la terra, gli sfollamenti, il clima, i diritti umani e le libertà, la guerra e la pace, l’idea di fuggire dalle numerose forme di violenza e dai sistemi orribili dell’uomo e del suo impero.
Recensione: SUMAC & Moor Mother - The Film
Album: The Film
lyrics by Moor Mother
music by Sumac and Moor Mother.
Scene 1, la voce vibrante di Moor Mother irrompe attraverso un connubio stridente di chitarre intrecciate che producono intermezzi intrisi di spoken words. Il canto è un’esplosione che si irradia nell’etere, lasciandosi dietro una scia impercettibile di memoria
I temi affrontati nell’album sono di natura universale: la terra, gli sfollamenti, il clima, i diritti umani e le libertà, la guerra e la pace, l’idea di fuggire dalle numerose forme di violenza e dai sistemi orribili dell’uomo e del suo impero.
Recensione: SUMAC & Moor Mother - The Film
All they know is hate
(continua)
(continua)
17/9/2025 - 23:16
Sally, Don't You Grieve
Sally, Don't You Grieve
Words and Music by Woody Guthrie - 1944
Fonte: "Sally Don't You Grieve" by Woody Guthrie
Le canzoni di Guthrie tra il 1942 e il 1945 hanno per tema il secondo conflitto mondiale.
Della guerra, dal principio, Guthrie ha una visione esaltante, quasi futurista: la vede come un’occasione necessaria per annientare il nazifascismo. E vede l’America come una grande potenza il cui compito è proprio di assolvere a questa missione. Lui stesso, motivato da questo desiderio, parte come volontario nella Marina in servizio nel Mediterraneo.
Diverse le canzoni antifasciste.
"Sally, don’t you grieve" (Sally, non esser triste, 1944) racconta in prima persona la vicenda di un giovane americano. È appena stato chiamato alle armi, e prega la sua amata di non essere triste, di continuare a vivere da brava ragazza americana, anche qualora lui non tornasse più dal fronte:
"Sally,... (continua)
Words and Music by Woody Guthrie - 1944
Fonte: "Sally Don't You Grieve" by Woody Guthrie
Le canzoni di Guthrie tra il 1942 e il 1945 hanno per tema il secondo conflitto mondiale.
Della guerra, dal principio, Guthrie ha una visione esaltante, quasi futurista: la vede come un’occasione necessaria per annientare il nazifascismo. E vede l’America come una grande potenza il cui compito è proprio di assolvere a questa missione. Lui stesso, motivato da questo desiderio, parte come volontario nella Marina in servizio nel Mediterraneo.
Diverse le canzoni antifasciste.
"Sally, don’t you grieve" (Sally, non esser triste, 1944) racconta in prima persona la vicenda di un giovane americano. È appena stato chiamato alle armi, e prega la sua amata di non essere triste, di continuare a vivere da brava ragazza americana, anche qualora lui non tornasse più dal fronte:
"Sally,... (continua)
I just got my army call
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 17/9/2025 - 10:23
Africa
Album: Girl Senza Paura (1981)
Africa, uh, uh-uh
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/9/2025 - 04:16
The Biggest Thing Man Has Ever Done
Commento alla canzone "The biggest thing that man has ever done" di Woody Guthrie del 1961.
"The biggest thing that man has ever done - The great historical bum". [La cosa più grande mai fatta dall’uomo - Il grande vagabondo della storia.] è una storia dell’uomo e dell’America.
L’autore si mette nei panni di un viaggiatore solitario, il grande vagabondo della storia che si sposta lungo un arco temporale lunghissimo, dalla nascita del Paradiso Terrestre, passando poi in rassegna alcuni momenti salienti della storia americana: la guerra d’Indipendenza, la guerra di Secessione, la fine della schiavitù.
Ognuna di queste grandi imprese rappresenta ciò che di più grande l’uomo sia stato in grado di realizzare. Ma nulla è così grandioso come sconfiggere Adolf Hitler e dare al mondo un futuro di pace.
Fonte: Patria Indipendente n.151 - 2017
Il menestrello antifascista e antisistema - Chiara Ferrari
"The biggest thing that man has ever done - The great historical bum". [La cosa più grande mai fatta dall’uomo - Il grande vagabondo della storia.] è una storia dell’uomo e dell’America.
L’autore si mette nei panni di un viaggiatore solitario, il grande vagabondo della storia che si sposta lungo un arco temporale lunghissimo, dalla nascita del Paradiso Terrestre, passando poi in rassegna alcuni momenti salienti della storia americana: la guerra d’Indipendenza, la guerra di Secessione, la fine della schiavitù.
Ognuna di queste grandi imprese rappresenta ciò che di più grande l’uomo sia stato in grado di realizzare. Ma nulla è così grandioso come sconfiggere Adolf Hitler e dare al mondo un futuro di pace.
Fonte: Patria Indipendente n.151 - 2017
Il menestrello antifascista e antisistema - Chiara Ferrari
Pluck 16/9/2025 - 18:22
I diari di mio padre O.S.T.
2025
I diari di mio padre
regia di: Ado Hasanovic
È il 1993 quando Bekir Hasanović scambia una moneta d’oro con la videocamera che userà per filmare la vita di ogni giorno a Srebrenica, nei giorni della guerra. Le immagini che registra con la sua troupe improvvisata, chiamata Dzon, Ben & Boys, dà vita al ritratto inaspettato di una popolazione smarrita, ma che mantiene un fiero legame con la realtà senza rinunciare alla giusta dose di umorismo. Ado, figlio di Bekir, parte da queste immagini e dalle pagine dei diari tenuti dal padre per ricostruire, insieme alla madre Fatima, la sua immagine e riuscire finalmente a sapere come ha fatto a sopravvivere alla Marcia della Morte e al genocidio di Srebrenica.
Perché per tutti potrebbe essere comodo scrivere colonne sonore: si mette un bordone prepotente, qualche arco midi a fare effetto, e un crescendo di batterie post-rock. E invece no.... (continua)
I diari di mio padre
regia di: Ado Hasanovic
È il 1993 quando Bekir Hasanović scambia una moneta d’oro con la videocamera che userà per filmare la vita di ogni giorno a Srebrenica, nei giorni della guerra. Le immagini che registra con la sua troupe improvvisata, chiamata Dzon, Ben & Boys, dà vita al ritratto inaspettato di una popolazione smarrita, ma che mantiene un fiero legame con la realtà senza rinunciare alla giusta dose di umorismo. Ado, figlio di Bekir, parte da queste immagini e dalle pagine dei diari tenuti dal padre per ricostruire, insieme alla madre Fatima, la sua immagine e riuscire finalmente a sapere come ha fatto a sopravvivere alla Marcia della Morte e al genocidio di Srebrenica.
Perché per tutti potrebbe essere comodo scrivere colonne sonore: si mette un bordone prepotente, qualche arco midi a fare effetto, e un crescendo di batterie post-rock. E invece no.... (continua)
1. VHS 03:18
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/9/2025 - 09:19
Green With Black and White and Red Between
great! love it Tony !
kavisha@kavisha.com 16/9/2025 - 07:56
Grand Coulee Dam
Grand Coulee Dam - 1945
Words and Music by Woody Guthrie
© Copyright Woody Guthrie Publications, Inc. & TRO-Ludlow Music, Inc. (BMI)
Fonte: "Grand Coulee Dam" ~ Woody Guthrie
Nel 1941 [Guthrie] è a Portland, nell’Oregon, dove riceve l’incarico di raccontare in parole e musica la grande impresa della costruzione della diga sul fiume Columbia. Ne nasce il progetto "Le canzoni del Coulee Dam". Per Guthrie è un’esperienza esaltante: non tanto descrivere la costruzione della diga in sé, quanto vedere il fiume e la grande potenza dell’acqua che, nelle sue canzoni, diventa la metafora ideale per rappresentare l’America, grande Paese chiamato a liberare il mondo dal nazifascismo. L’America è entrata in guerra e il suo sforzo militare va sostenuto, come mostravano le direttive del Partito comunista che, già da un po’ Guthrie frequenta.
Così scrive "Grand Coulee Dam" (La Grande Coulee Dam,... (continua)
Words and Music by Woody Guthrie
© Copyright Woody Guthrie Publications, Inc. & TRO-Ludlow Music, Inc. (BMI)
Fonte: "Grand Coulee Dam" ~ Woody Guthrie
Nel 1941 [Guthrie] è a Portland, nell’Oregon, dove riceve l’incarico di raccontare in parole e musica la grande impresa della costruzione della diga sul fiume Columbia. Ne nasce il progetto "Le canzoni del Coulee Dam". Per Guthrie è un’esperienza esaltante: non tanto descrivere la costruzione della diga in sé, quanto vedere il fiume e la grande potenza dell’acqua che, nelle sue canzoni, diventa la metafora ideale per rappresentare l’America, grande Paese chiamato a liberare il mondo dal nazifascismo. L’America è entrata in guerra e il suo sforzo militare va sostenuto, come mostravano le direttive del Partito comunista che, già da un po’ Guthrie frequenta.
Così scrive "Grand Coulee Dam" (La Grande Coulee Dam,... (continua)
Well, the world has seven wonders that the trav'lers always tell,
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 15/9/2025 - 19:03
La Tradition
La Tradition
Chanson française – La Tradition – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 270
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, comme tu peux le voir, est présentement intitulée « La Tradition ».
C’est un beau titre, dit Lucien l’âne, quoiqu’un peu mystérieux. De quelle tradition peut-il être question ? Et puis d’abord, quels sont les titres qui ont été abandonnés ?
Pour... (continua)
Chanson française – La Tradition – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 270
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, comme tu peux le voir, est présentement intitulée « La Tradition ».
C’est un beau titre, dit Lucien l’âne, quoiqu’un peu mystérieux. De quelle tradition peut-il être question ? Et puis d’abord, quels sont les titres qui ont été abandonnés ?
Pour... (continua)
Le Revenant dit : J’avais vingt ans
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/9/2025 - 12:12
Scura maja
anonimo
Un frammento del canto era inserito nello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969, cantato da Caterina Bueno e dal coro.
Giovanni Bartolomei 14/9/2025 - 22:55
Sulla Luna
Musica, ukulele, voci, programmazione strumenti, mix audio, montaggio video: l'OrcheStrafottente
l'OrcheStrafottente - Sulla Luna (2024)
l'OrcheStrafottente - Sulla Luna (2024)
Marco Tregambi 14/9/2025 - 12:45
Guarda le luci
(2025)
Guarda le luci affronta il rapporto tra la vita quotidiana e la storia, tra le distrazioni di massa e le tragedie globali. Nel testo convivono così immagini domestiche e bar di quartiere, pubblicità invadenti e social scrollati senza coscienza, ma anche scenari di guerra e bombardamenti lontani.
Il ritornello ribalta però ogni prospettiva. Di fronte al collasso, Dutch Nazari invita infatti tutti a stringersi, a tenersi stretti, a trovare nel legame umano una forma di resistenza all’angoscia della devastazione che ci circonda e che viene documentata nel videoclip del brano, dove l’artista – insieme a Sicket (che ha prodotto non solo il brano, ma anche il disco di prossima uscita) – viene immortalato mentre è intento a compiere delle semplici azioni quotidiane.
Dutch Nazari torna con un nuovo singolo e svela la data d'uscita di "Guarda Le Luci, Amore Mio"
Guarda le luci affronta il rapporto tra la vita quotidiana e la storia, tra le distrazioni di massa e le tragedie globali. Nel testo convivono così immagini domestiche e bar di quartiere, pubblicità invadenti e social scrollati senza coscienza, ma anche scenari di guerra e bombardamenti lontani.
Il ritornello ribalta però ogni prospettiva. Di fronte al collasso, Dutch Nazari invita infatti tutti a stringersi, a tenersi stretti, a trovare nel legame umano una forma di resistenza all’angoscia della devastazione che ci circonda e che viene documentata nel videoclip del brano, dove l’artista – insieme a Sicket (che ha prodotto non solo il brano, ma anche il disco di prossima uscita) – viene immortalato mentre è intento a compiere delle semplici azioni quotidiane.
Dutch Nazari torna con un nuovo singolo e svela la data d'uscita di "Guarda Le Luci, Amore Mio"
In senso lato la vita è una
(continua)
(continua)
14/9/2025 - 00:13
Qui la guerra non può entrar
(2025)
L'infanzia è uno spazio di radicalità ed esplorazione - e noi tuttǝ abbiamo unǝ bambinǝ interiore di cui prenderci cura
nell'ultimo anno ci siamo accorti di quanto bisogno ci fosse di metterci alla prova in questo viaggio dentro di noi, per poter piantare semi duraturi
il 12 settembre esce "Non mi piacciono le divise" - perché chi l'ha detto che di certi temi non si può parlare con le persone piccole?
L'infanzia è uno spazio di radicalità ed esplorazione - e noi tuttǝ abbiamo unǝ bambinǝ interiore di cui prenderci cura
nell'ultimo anno ci siamo accorti di quanto bisogno ci fosse di metterci alla prova in questo viaggio dentro di noi, per poter piantare semi duraturi
il 12 settembre esce "Non mi piacciono le divise" - perché chi l'ha detto che di certi temi non si può parlare con le persone piccole?
Con la mia bella brigata, nella piazza a carneval
(continua)
(continua)
13/9/2025 - 21:16
E si sfarda la negghia
se penso alle canzonette di Sanremo...... questa è pura poesia e il dialetto siciliano traduce l'angoscia umana....stupenda...
piera chiavaroli 13/9/2025 - 17:44
El pueblo no olvidará
“Mañana, cuando yo muera, no me vengáis a llorar. Nunca estaré bajo tierra, soy viento de libertad”
(frase attribuita a Ernesto CHE Guevara e ripresa dal Txiki nel giorno della sua esecuzione, 27 settembre 1975)
1975-2025: IN MEMORIA DEL TXIKI
Gianni Sartori
Se la frase consegnata dal Txiki al fratello Mikel (o all’avvocato Marc Palmes) poco prima di essere fucilato è relativamente nota, anche il suo “testamento” al Popolo Basco meriterebbe considerazione. Come testimonianza di un altro “stile di vita”, di dedizione totale e disinteressata alla causa della Giustizia e della Libertà.
Ben sapendo che “quando leggerete questo comunicato io sarò caduto sotto il plotone di esecuzione - volle comunque scriverlo per “mettere in evidenza ancora una volta la repressione subita dal popolo basco e da tutti i popoli di Spagna”.
Senza mai dimenticare “che il nostro obiettivo è la creazione di uno... (continua)
(frase attribuita a Ernesto CHE Guevara e ripresa dal Txiki nel giorno della sua esecuzione, 27 settembre 1975)
1975-2025: IN MEMORIA DEL TXIKI
Gianni Sartori
Se la frase consegnata dal Txiki al fratello Mikel (o all’avvocato Marc Palmes) poco prima di essere fucilato è relativamente nota, anche il suo “testamento” al Popolo Basco meriterebbe considerazione. Come testimonianza di un altro “stile di vita”, di dedizione totale e disinteressata alla causa della Giustizia e della Libertà.
Ben sapendo che “quando leggerete questo comunicato io sarò caduto sotto il plotone di esecuzione - volle comunque scriverlo per “mettere in evidenza ancora una volta la repressione subita dal popolo basco e da tutti i popoli di Spagna”.
Senza mai dimenticare “che il nostro obiettivo è la creazione di uno... (continua)
Gianni Sartori 12/9/2025 - 15:37
This Train (Bound for Glory)
Elżbieta Mielczarek
Dall'album "Blues Koncert" [1983]
Con partecipazione di Jan „Kyks” Skrzek all'armonica.
Dall'album "Blues Koncert" [1983]
Con partecipazione di Jan „Kyks” Skrzek all'armonica.
11/9/2025 - 21:51
Setentista
Obras Cumbres (2021)
"Setentista” significa letteralmente degli anni Settanta. In Argentina (e in tutta l'America Latinae), essere “setentista” richiama l’identità politica e culturale dei movimenti degli anni ’70: studenteschi, operai, rivoluzionari e di sinistra, che si opponevano alla repressione statale e militare.
La canzone lega le lotte degli anni ’70 in Argentina (Cordobazo, Rosariazo, Tucumán) alle lotte contemporanee (Zanon a Neuquén), . La memoria di quelle battaglie non è morta: lo “spirito setentista” continua a vivere ogni volta che lavoratori e studenti scendono in piazza contro l’ingiustizia.
"Setentista” significa letteralmente degli anni Settanta. In Argentina (e in tutta l'America Latinae), essere “setentista” richiama l’identità politica e culturale dei movimenti degli anni ’70: studenteschi, operai, rivoluzionari e di sinistra, che si opponevano alla repressione statale e militare.
La canzone lega le lotte degli anni ’70 in Argentina (Cordobazo, Rosariazo, Tucumán) alle lotte contemporanee (Zanon a Neuquén), . La memoria di quelle battaglie non è morta: lo “spirito setentista” continua a vivere ogni volta che lavoratori e studenti scendono in piazza contro l’ingiustizia.
Hasta que no te pase a vos, no vas a entender
(continua)
(continua)
11/9/2025 - 21:46
A Salvador Allende en su combate por la vida
dall'edizione francese dell'LP "La vida no vale nada" di Pablo Milanés
À SALVADOR ALLENDE DANS SON COMBAT POUR LA VIE
(continua)
(continua)
11/9/2025 - 20:13
La vida no vale nada
dall'edizione francese dell'LP "La vida no vale nada" di Pablo Milanés
LA VIE NE VAUT RIEN (continua)
11/9/2025 - 20:01
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Singolo: El Sexo / Panda 2013
feat. Giulia Mei